Tecniche per il progetto di sistemi elettronici tolleranti ai guasti (Calcolo del Rischio)
|
|
- Rachele Magni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Tecniche per il progetto di sistemi elettronici tolleranti ai guasti (Calcolo del Rischio) Maurizio Rebaudengo, Matteo Sonza Reorda Politecnico di Torino Dipartimento di Automatica e Informatica Sommario Rischio Misure del rischio Approccio induttivo: FMA/FMCA TA Approccio deduttivo: FTA 2 Rischio nella società moderna Il rischio non è un problema nuovo La maggior parte degli incidenti più seri dell ultimo secolo è avvenuta negli ultimi 20 anni: Bhopal (India): morti, feriti Incidenti nucleari a Three Miles Island e Chernobyl Apollo 13, Shuttle Challenger, Ariane 5 La nuova tecnologia crea un mondo più rischioso? Nel passato il rischio era legato alle catastrofi naturali (inondazioni, uragani, terremoti, siccità, ecc.) In una società tecnologicamente avanzata sistemi vitali sono controllati dall interazione uomo-macchina. 3 4 Pericolo (hazard) Insieme di condizioni (stato del sistema) che, in determinate circostanze ambientali, possono portare ad un incidente. Rischio (risk) Frequenza e criticità di un evento indesiderato. 5 6 M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 1
2 Pericolo vs. Rischio All inizio del XX secolo la rottura di un motore di un aeroplano comportava le stesse tragiche conseguenze di oggi (stesso pericolo) La probabilità che tale evento si verifichi è molto più bassa oggi (rischio molto minore). Danno Sicurezza (morte, ferimenti, malattie) Ambiente (contaminazione) Costo (perdita economica) Programmazione (perdita di una missione, ritardo in un progetto). 7 8 spressione matematica del rischio Rischio = Frequenza * Criticità frequenza Curva del rischio [danno/tempo] = [vento/tempo] * [danno/evento] Rischio non accettabile Rischio accettabile criticità 9 10 Classi di criticità dei malfunzionamenti I malfunzionamenti che alterano il comportamento di un sistema sono raggruppati in classi di criticità in funzione delle conseguenze che possono causare a: il sistema stesso (che potrebbe essere distrutto) l ambiente che lo circonda (ad esempio l utente). Valutazione qualitativa dell effetto dei guasti La definizione delle classi di criticità può essere basata su una valutazione qualitativa M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 2
3 Valutazione qualitativa dell effetto dei guasti (II) Valutazione qualitativa dell effetto dei guasti (III) Ad esempio lo standard DO-178B per l areonautica civile definisce 5 classi di malfunzionamenti: Catastrofico: porta alla perdita di vite umane Pericoloso: porta ad un numero ridotto di perdite e/o al ferimento serio di passeggeri e membri dell equipaggio Significativo: porta al ferimento di passeggeri e dei membri dell equipaggio e riduce l efficienza dell equipaggio Minore: porta al turbamento dei passeggeri ed ad un ridotto incremenento del carico di lavoro dell equipaggio La scelta della classe di criticità in cui inserire un malfunzionamento dipende da vari parametri Lo stesso tipo di malfunzionamento può essere considerato in modo diverso a seconda dell applicazione Ad esempio, l interruzione dell unico motore di un aeroplano civile è considerato un evento catastrofico in quanto causa la morte dei passeggeri e dell equipaggio militare è considerato un evento significativo in quanto il pilota può essere espulso con paracadute. Senza effetti Valutazione qualitativa dell effetto dei guasti (IV) Lo stesso tipo di malfunzionamento può essere considerato in modo diverso a seconda della fase operativa in cui avviene Ad esempio la rottura di un motore quando l aereo è parcheggiato è considerato un evento minore. Classi di rischio Si definiscono diverse classi di rischio in funzione del dominio dei valori di probabilità che tale evento si verifichi: Probabile: probabilità > 10-5 /h Raro: 10-7 /h < probabilità < 10-5 /h stremamente raro: 10-9 /h <probabilità <10-7 /h stremamente improbabile: probabilità < 10-9 /h Classi di sicurezza Curva del rischio Ad ogni classe di criticità viene associato un tasso di rischio accettabile che viene imposto nelle specifiche di sicurezza nei progetti industriali. Ad esempio lo standard DO-178B per l areonautica civile definisce i seguenti tassi di rischio per classe di criticità: evento minore: deve essere probabile evento significativo: deve essere raro evento pericoloso: deve essere estremamente raro evento catastrofico: deve essere estremamente improbabile. 17 frequenza minore significativo pericoloso catastrofico criticità 18 M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 3
4 Matrice qualitativa del rischio Sommario FRQUNZA 5 Almost Certain 4 Likely 3 Moderate 2 Unlikely 1 Rare CRITICITÀ Insignificant Minor Moderate H H M H H L M H L L M L L M 4 Major H M 5 Catastrophic H xtreme Risk High Risk Moderate Risk Low Risk Rischio Misure del rischio Approccio induttivo: FMA/FMCA TA Approccio deduttivo: FTA Metodi di calcolo del rischio Hanno lo scopo di identificare tutte le possibili cause di pericolo derivanti dal funzionamento e dall utilizzo del sistema al fine di rimuoverle o predisporre opportune contromisure. Approccio qualitativo samina le relazioni tra guasti, errori e malfunzionamenti, attraverso i seguenti possibili metodi: approccio induttivo approccio deduttivo Approccio qualitativo (II) Sommario Induttivo: Causa Deduttivo: Conseguenza Conseguenza Causa Pericolo Misure del pericolo Approccio induttivo: FMA/FMCA TA Approccio deduttivo: FTA M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 4
5 Approccio induttivo Analizza l effetto di guasti ed errori ed i potenziali malfunzionamenti conseguenti. Metodo induttivo Utilizza modelli strutturali o comportamentali del sistema Molto usati in campo aerospaziale, nucleare, chimico, automobilistico Applicabile in una fase avanzata di progettazione Sommario Pericolo Misure del pericolo Approccio induttivo: FMA/FMCA TA Approccio deduttivo: FTA Failure Modes and ffect Analysis Identificare i possibili modi di guasto, le loro cause, gli effetti e le possibili azioni risolutive FMA: principio La corretta identificazione dei guasti permette di studiare soluzioni che aumentano globalmente l affidabilità del sistema. FMA: risultati Lista dei possibili modi di guasto e delle cause Individuazione di guasti che possono compromettere il funzionamento del sistema Indicazione delle procedure di controllo in condizioni di guasto Informazione sulla gestione del sistema M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 5
6 Failure Mode, ffect and Criticality Analysis Contiene anche la stima della criticità del guasto Viene eseguita nel caso di blocchi che risultano particolarmente critici (ad es. modi di guasto che possono indurre il ferimento dell operatore) Standard di riferimento: US-MIL-STD-1629A ( Procedure for performing a Failure Mode, ffects and Criticality Analysis ) IC-812 ( Procedure for Failure Mode, ffects and Criticality Analysis ). FMA/FMCA: Tipi FMA di progetto: Viene fatta durante il progetto del sistema FMA di processo: Analisi del sistema reale FMA/FMCA: RPN Analisi sistematica dei modi ed effetti di guasto basata sul calcolo di un indice RPN (Risk Priority Number) basato su 3 indicatori (gravità, frequenza, rintracciabilità) Tale analisi deve essere aggiornata in modo continuo, riflettendo le modifiche del progetto e del processo. FMA/FMCA Fase preliminare Analisi qualitativa Analisi quantitativa FMA/FMCA: Fase preliminare Suddivisione del sistema in elementi Costruzione di un diagramma della struttura funzionale del sistema Definizione di ogni elemento Descrizione della sua funzione e delle sue prestazioni. FMA/FMCA: Fase preliminare (II) Si possono seguire differenti approcci: Hardware: Vengono elencati i componenti hardware del sistema. Normalmente utilizzato in un approccio bottom-up Funzionale: Considera la funzione di ogni parte del sistema Utilizzata quando si dispone di una descrizione del sistema, ma non è stato ancora determinato in modo univoco l hardware che lo realizza M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 6
7 FMA/FMCA: fase preliminare (III) Si consideri un approccio del progetto di gerarchico di tipo bottom-up Livello N+1 Livello N I I M1 M2 M12 O O FMA/FMCA: fase preliminare (IV) La FMA/FMCA considera lo studio degli effetti dei malfunzionamenti partendo dai livelli elementari arrivando fino al livello globale di sistema ed a livello ambientale, indicando le modalità di guasto e le conseguenze che ne derivano FMA/FMCA: analisi qualitativa Definizione ed identificazione di tutti i possibili modi di guasto associati al singolo elemento Descrizione dei sintomi associati ad un dato modo di guasto e del suo effetto locale (livello N+1) Identificazione delle conseguenze di un dato modo di guasto sul livello successivo (N) e sulla funzione che deve essere realizzata dal sistema. FMA/FMCA: analisi quantitativa Stima della probabilità di occorrenza di ogni modo di guasto Valutazione della criticità e ripartizioni in classi di gravità Identificazione delle azioni correttive in grado di eliminare o ridurre l effetto del modo di guasto in questione FMA/FMCA: analisi quantitativa (II) Probabilità di occorrenza di un guasto Per ogni guasto si forniscono i seguenti indici: probabilità di occorrenza (P) gravità (G), impatto del guasto sulla sicurezza e le prestazioni funzionali rilevabilità (R), indice di quanto il difetto può essere individuato nel processo criticità (C), o indice RPN (Risk Priority Number) C = P * G * R. 41 Molto alta: (fattore 10-9) apparizione frequente del difetto ad es. frequenza f>5% levata: (fattore 8-7) numerosi incidenti conosciuti dalla clientela 1%< f <2% Moderata: (fattore 6-5) difetti apparsi occasionalmente su prodotti similari, qualche incidente noto alla clientela 0.2%< f <1% Bassa: (fattore 4-3) molto pochi incidenti noti alla clientela 0.01%< f <0.2% Remota: (fattore 2-1) nessun incidente noto alla clientela f <0.01%. 42 M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 7
8 Gravità di un guasto Gravissimo: (fattore 10-9) ha conseguenze sulla sicurezza o sul soddisfacimento di specifiche tecniche Grave: (fattore 8-7) provoca un reclamo del cliente, pur non avendo effetti rilevanti sulla sicurezza o sul soddisfacimento di specifiche tecniche Medio: (fattore 6-4) avvertito dal cliente e provoca fastidio o irritazione Poco rilevante: (fattore 3-2) avvertito dal cliente ma non provoca una reazione negativa Insignificante: (fattore 1) ha effetti trascurabili e potrebbe non essere neppure avvertito dal cliente. 43 Rilevabilità di un guasto Molto improbabile: (fattore 10) probabilità molto bassa di rilevare il guasto. Verifica e controlli non sono in grado di riconoscerne la presenza Molto ridotta: (9-8) probabilità bassa di rilevare il guasto. Verifica e controlli non sempre sono in grado di riconoscerne la presenza Ridotta: (7-5) moderata probabilità di rilevare il guasto. Verifica e controlli hanno una discreta probabilità di riconoscerne la presenza Normale: (4-3) buona probabilità di rilevare il guasto. Verifica e controlli hanno una buona probabilità di riconoscerne la presenza levata: (2-1) ottima probabilità di rilevare il guasto. Verifica e controlli hanno una elevata probabilità di riconoscerne la presenza. 44 Azioni correttive Se si supera una soglia di rischio occorre indicare azioni correttive per ridurre l indice di criticità Ad esempio: Se G 9 e P >1: occorre sempre prevedere azioni correttive Se G<9: Azioni correttive se C>36. Azioni correttive (II) Per ciascuna azione correttiva prevista occorre designare un responsabile ed elaborare un piano previsionale Terminate le azioni correttive viene ricalcolata la criticità dei difetti; se la criticità è ancora superiore al limite massimo ammesso dovranno essere programmate ulteriori azioni correttive Controllo richiesto vs. Rischio FMA/FMCA: Scheda stremo Alto Congelare il processo Interruzione e Rivalutazione Lo standard MIL-STD-1629 definisce una scheda tipo. Medio Realizzare azione correttiva Basso Revisione delle Procedure Piccolo Nessun intervento M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 8
9 FMA/FMCA: Scheda FMA/FMCA: parametri della scheda No. 1 System Level Reference Mission Part Function Name Part No. Position Receive a Controller demand position DC motor Failure Mechanism(s) & Mode Causes(s) of Failure Loose Wear and tear cable connection Incorrect Operator error demand signal Date Sheet Compiled by Approved by ffect(s) Current P G R C of Failure Control Motor fails to move Position controller breakdown in a long-run of Recommended Corrective Action(s) Replace faulty wire Intensive training for operators Action(s) Taken Identificazione: Codice identificativo del componente (univoco) Componente: Nome del componente (univoco) Descrizione: Descrizione sintetica delle funzioni, delle condizioni operative e di eventuali parametri caratteristici Modi di guasto: Vanno indicati tutti i possibili stati di fuori specifica del componente FMA/FMCA: parametri della scheda (II) ffetti Valutare gli effetti di ogni modo di guasto Sistemi di protezione Si indicano i sistemi di protezione esistenti nel sistema e si correlano ai guasti ed agli effetti Interventi Le possibili azioni che devono essere intraprese per migliorare l attuale sistema e portarlo a livelli di affidabilità o di sicurezza desiderati. FMA/FMCA: commento La complessità dell analisi aumenta con la complessità del sistema Spesso è necessario operare delle semplificazioni che rendono la stima imprecisa FMA/FMCA: limiti I modi di guasto non individuati dal progettista non vengono presi in considerazione Non si tengono in conto le interazioni tra guasti multipli Non viene considerato il fattore umano. Sommario Pericolo Misure del Pericolo Approccio induttivo: FMA/FMCA TA Approccio deduttivo: FTA M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 9
10 vent Tree Analysis Metodo di analisi induttiva Determina l effetto sul sistema di malfunzionamenti o eventi indesiderati Basato sulla logica binaria Applicabile a progetti completi o ad impianti esistenti vent Tree Analysis (II) Un TA comincia con un evento iniziatore Le conseguenze di tale evento sono valutate lungo una serie di possibili cammini Ad ogni cammino è assegnata una particolare probabilità di occorrenza TA fornisce la probabilità di occorrenza di tutte le possibili conseguenze originatesi dall evento analizzato vent Tree Analysis (III) TA: sempio Nell albero degli eventi si considerano gli effetti positivi e negativi che i vari sistemi di sicurezza generano in conseguenza di un evento pericoloso iniziatore in modo da poter individuare i possibili scenari e le conseguenze dell evento al variare del modo di comportarsi del sistema. porta Sistema di protezione antincendio Sistema di innaffiamento Sensore allarme Fuoco TA: sempio Sommario Fuoco Allarme riconosciuto? funziona? SI Innaffiatore funzione? 1/1 anno Danno limitato Pericolo Misure del Pericolo Approccio induttivo: Presenza del fuoco Frequenza = 1/anno SI NO SI NO 0.02 NO SI NO /20 anni 1/53 anni Danno esteso gente in fuga Danno limitato gente bagnata FMA/FMCA TA Approccio deduttivo: FTA /90 anni Possibili fatalità Danni estesi M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 10
11 Approccio deduttivo Consiste nell analizzare i possibili malfunzionamenti e risalire alle loro cause Scopo: identificare le cause dei pericoli, in modo da poter procedere all eliminazione di più cause possibili. Fault Tree Analysis (FTA) Diagramma che rappresenta la relazione tra l evento (malfunzionamento) e le cause che lo potrebbero determinare Permette di valutare la probabilità di accadimento di eventi critici, in modo da poter correggere il progetto, al fine di ridurre i rischi ad essi connessi Costruzione del Fault Tree Passi: Definizione dell evento critico finale (top event) Ricerca delle cause che lo possono determinare, risalendo fino agli eventi primari Valutazione in termini probabilistici dell albero dei guasti. Simboli utilizzati in FTA vento primario (top event) vento intermedio vento base vento base non sviluppato Simboli utilizzati in FTA (II) Cut set m/n AND: evento in uscita se capitano tutti gli eventi in ingresso OR: evento in uscita se capita almeno uno degli eventi in ingresso m/n: evento in uscita se capitano almeno m eventi in ingresso Utilizzando una logica deduttiva si risale dal Top vent fino ad arrivare a tutti gli eventi base che possono causare il malfunzionamento. Minimal cut set: l insieme di eventi base che possono causare il malfunzionamento e non possono essere ridotti di numero M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 11
12 FTA Calcolo delle probabilità Top vent (T) Conseguenza (T) C P(C) = P(A) * P(B) C D Logica deduttiva A B C P(C) = P(A B) = P(A)+P(B)-P(A)*P(B) A B Cause (A, B, C, D) A B Minimal Cut Set: {(A,C,D), (B,C,D)} sempio sempio: calcolo della probabilità Failure P(F) = P(A) + P(D) P(AD) = P(A) + P(B)*P(C) P(A)*P(B)*P(C) A D B C sempio: sensori di livello in un serbatoio Inlet Valve B sempio: FTA Outlet closed Tank overflow AND Inlet open OR Controller X Y Outlet Valve A Inlet valve failed Controller failed Wrong control to inlet valve OR Sensor X fails AND Sensor Y fails M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 12
13 sempio Valutare il Fault Tree relativo all evento di incidente in un incrocio tra una strada principale ed una strada laterale (senza semaforo). Soluzione TOP VNT Macchina nell incrocio P=0.01 AND Incidente all incrocio Macchina proveniente dalla strada laterale non si ferma OR P=0.131 Guidatore della macchina proveniente dalla strada laterale non si ferma Guidatore della macchina proveniente dalla strada laterale non riesce a fermarsi P=0.12 OR P=0.011 OR Troppo veloce Malanno Visione oscurata Strada scivolosa Guasto al freno Ruote Consumate 73 P=0.1 P=0.01 P=0.01 P=0.01 P=0.001 P= Soluzione (II) Probabilità di incidente: P(T) = Se 6000 macchine usano la strada laterale ogni anno, allora si prevede che in quell incrocio vi siano 7 incidenti ogni anno. 75 M. Rebaudengo, M. Sonza Reorda, M. Violante 13
METODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO: Alberi di Evento e Alberi di Guasto
Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale METODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO: Docente: Page 1 Quantificazione del Rischio Fase Fase 1. 1. Fase Fase 2. 2. Fase Fase 3. 3. Definizione Definizione
DettagliANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)
ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato
DettagliLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Pagina 1 Terminologia e Definizioni Incidente Evento o serie di eventi accidentali che possono arrecare un danno o Probabilità che l incidente rechi un danno, correlato alle
DettagliLe tecniche di ridondanza
Le tecniche di ridondanza Fulvio Corno, Maurizio Rebaudengo, Matteo Sonza Reorda Politecnico di Torino Dipartimento di Automatica e Informatica Introduzione Introducendo ridondanza nel sistema se ne accrescono
DettagliFieldbus Foundation e la sicurezza
Fieldbus Foundation Freedom to choose. Power to integrate Italia Fieldbus Foundation e la sicurezza Safety Integrity System Alberto Digiuni Filedbus Foundation Italia La sicurezza Cosa è la sicurezza?...
DettagliCONCETTI E DEFINIZIONI
Contenuti del DVR CONCETTI E DEFINIZIONI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria
DettagliGestione della Sicurezza Informatica
Gestione della Sicurezza Informatica La sicurezza informatica è composta da un organizzativinsieme di misure di tipo: tecnologico o normativo La politica di sicurezza si concretizza nella stesura di un
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliI pilastri della TPM
I pilastri della TPM Miglioramento specifico Manutenzione preventiva Set-up impianti Manutenzione autonoma Formazione Sicurezza e ambiente LE POLITICHE DI MANUTENZIONE - Norma UNI 9910 E 10147 - MANUTENZIONE
DettagliSicurezza Funzionale Macchinari
Sicurezza Funzionale Macchinari Uno degli aspetti fondamentali della sicurezza dei macchinari è l affidabilità delle parti di comando legate alla sicurezza, ovvero la Sicurezza Funzionale, definita come
DettagliGESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE
1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici
DettagliPiano di gestione della qualità
Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliSOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME
SOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME www.toyota-forklifts.it ABBATTERE I COSTI I carrelli elevatori Toyota equipaggiati con il sistema SAS utilizzano una tecnologia intelligente per ridurre sia i
DettagliCORSO ACCESS PARTE II. Esistono diversi tipi di aiuto forniti con Access, generalmente accessibili tramite la barra dei menu (?)
Ambiente Access La Guida di Access Esistono diversi tipi di aiuto forniti con Access, generalmente accessibili tramite la barra dei menu (?) Guida in linea Guida rapida Assistente di Office indicazioni
DettagliL ANALISI DEL RISCHIO
Sistemi di produzione L ANALISI DEL RISCHIO Sistemi di produzione Analisi del rischio 1 Il Decreto Legislativo n. 626/94 Si tratta senz altro della più importante legge del nostro ordinamento in fatto
DettagliLA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE
S.I.M.G. LA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE Strumenti e metodi di identificazione ed analisi di eventi avversi. L approccio reattivo e proattivo Damiano Parretti Arezzo 26 febbraio
DettagliPRINCIPI E TECNICHE PER L APPLICAZIONE DEL QUALITY RISK MANAGEMENT AI PROCESSI DI PRODUZIONE FARMACEUTICI
PRINCIPI E TECNICHE PER L APPLICAZIONE DEL QUALITY RISK MANAGEMENT AI PROCESSI DI PRODUZIONE FARMACEUTICI Alessandro Regola Intendis Manufacturing S.p.A. 14 aprile 2011 Definizioni Quality Risk Management
DettagliRegione Toscana. ARPA Fonte Dati. Manuale Amministratore. L. Folchi (TAI) Redatto da
ARPA Fonte Dati Regione Toscana Redatto da L. Folchi (TAI) Rivisto da Approvato da Versione 1.0 Data emissione 06/08/13 Stato DRAFT 1 Versione Data Descrizione 1,0 06/08/13 Versione Iniziale 2 Sommario
DettagliSOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE
Pag. 1 di 16 SOFTWARE A SUPPORTO DELLA (VERS. 3.1) Specifica dei Requisiti Utente Funzionalità di associazione di più Richiedenti ad un procedimento Codice Identificativo VERIFICHE ED APPROVAZIONI CONTROLLO
DettagliIncidenti ed Incidenti Mancati
Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò
DettagliLezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)
Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra
DettagliAnalisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda
Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato
DettagliProgetto Gestione Rischio Clinico ASL 3 Bassano del Grappa
Progetto Gestione Rischio Clinico ASL 3 Bassano del Grappa L ULSS 3 ha sviluppato, a partire dal 2009, un modello organizzativo finalizzato a migliorare la sicurezza del paziente; il punto di partenza
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliAlberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane)
ESEMPI DI BUONA PRASSI TEMA Sistema di Gestione per la Sicurezza TITOLO DELLA SOLUZIONE Pianificazione della Manutenzione, Utilizzo di Software dedicato e Formazione per Addetti Manutenzione AZIENDA/ORGANIZZAZIONE
DettagliGestione parte IIC. Diagrammi di Gantt. Esempio. Schemi di scomposizione delle attività
Schemi di scomposizione delle attività Gestione parte IIC Work Breakdown Structures (WBS) Struttura ad albero: radice: attività principale i nodi figli rappresentano la scomposizione del nodo padre le
DettagliL applicazione dei vettori di collaudo
L applicazione dei vettori di collaudo Fulvio Corno Maurizio Rebaudengo Matteo Sonza Reorda Politecnico di Torino Dipartimento di Automatica e Informatica Sommario Introduzione Gli ATE I programmi di collaudo.
DettagliGenerazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:
DettagliIl Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n
DettagliProgetto: ARPA Fonte Dati. ARPA Fonte Dati. Regione Toscana. Manuale Amministratore
ARPA Fonte Dati Regione Toscana 1 Redatto da L. Folchi (TAI) Rivisto da Approvato da Versione 1.1 Data emissione 09/10/13 Stato FINAL 2 Versione Data Descrizione 1,0 06/08/13 Versione Iniziale 1.1 09/10/2013
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliGli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale
Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne
DettagliLight CRM. Documento Tecnico. Descrizione delle funzionalità del servizio
Documento Tecnico Light CRM Descrizione delle funzionalità del servizio Prosa S.r.l. - www.prosa.com Versione documento: 1, del 11 Luglio 2006. Redatto da: Michela Michielan, michielan@prosa.com Revisionato
DettagliPREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'
PREMESSA In questa lezione analizziamo i concetti generali dell automazione e confrontiamo le diverse tipologie di controllo utilizzabili nei sistemi automatici. Per ogni tipologia si cercherà di evidenziare
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliMachines 2010. :Nuova legge in Europa. :Nuove norme. Quasi-macchine. MTTFd. Documenti DC SIL PL. B10d CCF
Machines 2010 :Nuova legge in Europa :Nuove norme Quasi-macchine MTTFd B10d CCF Documenti DC SIL PL : Nuovi obblighi per progettisti, utilizzatori, costruttori, importatori di macchine: - Nuova Direttiva
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliSistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali. Computer-Assisted Audit Technique (CAAT)
Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali Computer-Assisted Audit Technique (CAAT) Indice degli argomenti Introduzione Metodologia Esempi Conclusioni Slide 2 Introduzione Metodologia Esempi
DettagliPROVINCIA DI VENEZIA - MONITORAGGIO TRAFFICO 2000-2005
204 APPENDICE A 205 L utilizzabilità dei provenienti dalle apparecchiature di rilevazione deve essere verificata attraverso la presenza di eventuali anomalie che possano rendere in tutto o in parte inutilizzabili
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliOrganizzazione degli archivi
COSA E UN DATA-BASE (DB)? è l insieme di dati relativo ad un sistema informativo COSA CARATTERIZZA UN DB? la struttura dei dati le relazioni fra i dati I REQUISITI DI UN DB SONO: la ridondanza minima i
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
DettagliIL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 1
Ernesto Cappelletti (ErnestoCappelletti) IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 6 April 2012 1. Requisiti per la scrittura del software secondo la norma UNI EN ISO 13849-1:2008
DettagliIl sistema di rilevazione dati per il controllo globale delle macchine di produzione
1 Il sistema di rilevazione dati per il controllo globale delle macchine di produzione Per automatizzare Ia raccolta dati di produzione e monitorare in tempo reale il funzionamento delle macchine, Meta
DettagliGestione del workflow
Gestione del workflow Stefania Marrara Corso di Tecnologie dei Sistemi Informativi 2004/2005 Progettazione di un Sistema Informativo Analisi dei processi Per progettare un sistema informativo è necessario
DettagliProgetto MICS Abilitazioni Macchine Giornata Nazionale di Formazione Formatori in collaborazione con ANIMA/UCoMESA-AISEM Milano 22 Marzo 2012
Progetto MICS Abilitazioni Macchine Giornata Nazionale di Formazione Formatori in collaborazione con ANIMA/UCoMESA-AISEM Milano 22 Marzo 2012 Sede ANIMA via Scarsellini 13 - Milano Classificazione degli
DettagliIntroduzione all Information Retrieval
Introduzione all Information Retrieval Argomenti della lezione Definizione di Information Retrieval. Information Retrieval vs Data Retrieval. Indicizzazione di collezioni e ricerca. Modelli per Information
DettagliTi consente di ricevere velocemente tutte le informazioni inviate dal personale, in maniera assolutamente puntuale, controllata ed organizzata.
Sommario A cosa serve InfoWEB?... 3 Quali informazioni posso comunicare o ricevere?... 3 Cosa significa visualizzare le informazioni in maniera differenziata in base al livello dell utente?... 4 Cosa significa
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliAGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO
DettagliScheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux
Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola
DettagliGESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI
Pagina 1 di 10 GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE DISTRIBUZIONE Fornitori di beni e servizi Documento pubblicato su www.comune.torino.it/progettoqualita/procedure.shtml APPLICAZIONE SPERIMENTALE Stato del documento
DettagliIdentità e autenticazione
Identità e autenticazione Autenticazione con nome utente e password Nel campo della sicurezza informatica, si definisce autenticazione il processo tramite il quale un computer, un software o un utente,
DettagliArchivi e database. Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014
Archivi e database Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014 Introduzione L esigenza di archiviare (conservare documenti, immagini, ricordi, ecc.) è un attività senza tempo che è insita nell animo umano Primi
DettagliIl ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione preventiva e calibrazioni. Dott. Marco Bellentani
Il ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione preventiva e calibrazioni Dott. Marco Bellentani 1 Sommario Obiettivi del cliente Supporto del fornitore durante la fornitura della macchina Analisi
DettagliTECNICHE DI SIMULAZIONE
TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione
DettagliBS OHSAS 18001: 2007. Occupational. Health. Safety. Assesments. Series
BS OHSAS 18001: 2007 Occupational Health Safety Assesments Series Prefazione La Norma è stata sviluppata per essere compatibile con le Norme: ISO 9001:2000 (Qualità) ISO 14001:2004 (Ambiente) Dr.ssa Carlotta
DettagliALLEGATO 1. ALL. 1 NEWSLETTER N 1-2009 1 aicq sicev
ALLEGATO 1 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPORTANZA DELLE NON CONFORMITA, LORO CLASSIFICAZIONE E IDENTIFICAZIONE DELLA NECESSITA DI AZIONI CORRETTIVE ALL. 1 NEWSLETTER N 1-2009 1 aicq sicev CARATTERISTICHE
DettagliCOLLI. Gestione dei Colli di Spedizione. Release 5.20 Manuale Operativo
Release 5.20 Manuale Operativo COLLI Gestione dei Colli di Spedizione La funzione Gestione Colli consente di generare i colli di spedizione in cui imballare gli articoli presenti negli Ordini Clienti;
DettagliSIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE
1 Prima Stesura Data:15-02-2014 Redattori: Gasbarri - Rizzo SIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliNella prima parte del corso l attenzione è venuta appuntandosi sui problemi inerenti la valutazione di investimenti aziendali e di strumenti
Nella prima parte del corso l attenzione è venuta appuntandosi sui problemi inerenti la valutazione di investimenti aziendali e di strumenti finanziari in un contesto di flussi finanziari certi, tuttavia
DettagliCasi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta
Casi concreti La pubblicazione dei casi concreti ha, come scopo principale, quello di dare a tante persone la possibilità di essere informate della validità della consulenza individuale e indipendente
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 20/02/2013 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Documento
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET
ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliCorso di Progettazione di Impianti e della Sicurezza Industriale: Fault Tree Analysis (FTA) I/E e Safety Instrumented System (SIS)
Corso di Progettazione di Impianti e della Sicurezza Industriale: Fault Tree Analysis (FTA) I/E e Safety Instrumented System (SIS) Negli impianti a rischio di incidente rilevante, al fine di prevenire
DettagliPrevenzione e protezione incendi nelle attività industriali
Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:
DettagliAbilità Informatiche A.A. 2010/2011 Lezione 9: Query Maschere Report. Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Abilità Informatiche A.A. 2010/2011 Lezione 9: Query Maschere Report Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Le QUERY 2 Che cos è una Query? Una Query rappresenta uno strumento per interrogare un database.
DettagliManufacturing Execution System. Controllo Avanzamento Produzione. in tempo reale
Manufacturing Execution System Controllo Avanzamento Produzione in tempo reale pannello di controllo ( cruscotto ) delle risorse produttive stato di avanzamento (e tempi di esecuzione) degli ordini di
DettagliLE CARTE DI CONTROLLO (4)
LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliCHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO
CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO Operazioni da svolgere per il riporto delle giacenze di fine esercizio Il documento che segue ha lo scopo di illustrare le operazioni che devono essere eseguite per:
DettagliFMEA (Failure Mode & Effects Analysis) Manuale per l uso
FMEA (Failure Mode & Effects Analysis) Manuale per l uso Introduzione Lo scopo di questo manuale e introdurre all uso della FMEA e fornire strumenti di guida all applicazione di questa tecnica. Una FMEA
DettagliSTRUMENTI ORGANIZZATIVI
STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE
DettagliLa valutazione dei rischi sulle macchine ai fini della direttiva 2006/42/CE
La valutazione dei rischi sulle macchine ai fini della direttiva 2006/42/CE ALLEGATO I (previsto dall'art. 3, comma 3, lettera a)) Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute relativi alla
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliMETODOLOGIA PER ANALIZZARE IL LIVELLO DI RISCHIO CORRUZIONE
ALLEGATO A METODOLOGIA PER ANALIZZARE IL LIVELLO DI RISCHIO CORRUZIONE L analisi del rischio è un processo di comprensione della natura del rischio e di determinazione del livello di rischio (UNI ISO 3100).
DettagliFIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it
FIRESHOP.NET Gestione del taglia e colore www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione iniziale... 5 Gestione delle varianti... 6 Raggruppamento delle varianti... 8 Gestire le varianti
DettagliMService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto
MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto Il segreto del successo di un azienda sta nel tenere sotto controllo lo stato di salute delle apparecchiature degli impianti. Dati industriali
DettagliAzione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti
Partipilo dr. Valerio ODONTOIATRIA E SISTEMA QUALITA Data: 14-07-09 Pag. 4 di 5 Prodotto (Uni en iso Prodotto di proprietà dei cliente (documentazione della) (uni 10722-3:1999) (modifica della) (uni en
DettagliLa Metodologia adottata nel Corso
La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Introduzione ai Database! Tipologie di DB (gerarchici, reticolari, relazionali, oodb) Introduzione ai database Cos è un Database Cos e un Data Base Management System (DBMS)
DettagliIncident Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input
Incident Management Obiettivi Obiettivo dell Incident Management e di ripristinare le normali operazioni di servizio nel piu breve tempo possibbile e con il minimo impatto sul business, garantendo il mantenimento
DettagliRegione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente
Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino
DettagliUniversità degli Studi di L Aquila. Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi
Università degli Studi di L Aquila Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi Prof. Gaetanino Paolone Dott. Ottavio Pascale a.a.2003-2004 Progetto Campo
DettagliCoordinazione Distribuita
Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza 21.1 Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,
DettagliMETODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO: Sicurezza Funzionale
Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale METODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO: Docente: Page 1 Definizione di Safety Integrity Level (SIL) I SIL sono delle espressioni dei livelli di sicurezza di
DettagliATEX ed Ambienti Confinanti DCS Safety System Sistemi di Sicurezza e Controllo in ambienti a rischio esplosione
TUSL - TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO In ambito lavorativo, il Dlgs. 81/2008 propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute preventivo e permanente,
DettagliFIRESHOP.NET. Gestione completa degli ordini e degli impegni. Rev. 2014.3.1 www.firesoft.it
FIRESHOP.NET Gestione completa degli ordini e degli impegni Rev. 2014.3.1 www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Gli ordini a fornitore... 5 Gli impegni dei clienti... 7 Evadere gli ordini
Dettagli