MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 10 Gennaio 2017

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1 Pagina 1 di 7 rassegna stampa 10 Gennaio 2017 IL CITTADINO Paura per la meningite in città: un 42enne in terapia intensiva Da oggi si potranno prenotare i vaccini Il pronto soccorso preso d assalto Farmacia comunale dell ospedale: «sempre più un punto di riferimento» IL GIORNO

2 Pagina 2 di 7 Il malato è arrivato al maggiore con il 118, aveva febbre alta e mal di testa Paura per la meningite in città: un 42enne in terapia intensiva di Cristina Vercellone L uomo, ricoverato all ospedale di Lodi, è stato contagiato dal batterio dello pneumococco: è ancora intubato, ma fortunatamente è fuori pericolo Febbre alta, vomito e disturbi neurologici. L allarme meningite torna a colpire il Lodigiano. La scorsa settimana, un uomo di Lodi, classe 1974, è stato ricoverato d urgenza in terapia intensiva. L uomo è stato trasportato al pronto soccorso dal 118. Aveva la febbre alta, un forte mal di testa, vomito e alterazione neurologica. È stato subito intubato, sottoposto al test per la diagnosi della meningite e sedato. Gli esami clinici hanno tolto ogni dubbio: si trattava di meningite da pneumococco. Per fortuna, una forma non infettiva, così non è stato necessario sottoporre a profilassi antibiotica le persone che erano entrate in contatto con lui. Nelle prossime ore il paziente potrebbe uscire dalla terapia intensiva ed essere ricoverato in un reparto medico, per la stabilizzazione. Per fortuna la situazione sta procedendo per il meglio. Inquesteore,invece,èdecedutoun ragazzo di 25 anni ricoverato alle Molinette di Torino. Gli esami hanno confermato che si trattava di meningite da meningococco. Sempre meningococco, invece, è il batterio che ha colpito il 50enne di Canegrate ricoverato a Legnano. Lo streptococcus pneumoniae (pneumococco),secondo gli esperti dell Istituto superiore di sanità, è l agente più comune di malattia batterica invasiva. Oltre alla meningite, può causare quadri clinici disepsi(generalmente con una sintomatologia di febbre alta), polmonite o infezioni delle prime vie respiratorie, come l otite. Come il meningococco, si trasmette per via respiratoria. Esistono più di 90 tipi diversi di pneumococco. I sintomi della meningite sono indipendenti dal germe che causa la malattia. I sintomi tipici includono l irrigidimento della parte posteriore del collo, febbre alta, mal di testa, vomito o nausea, alterazione del livello di coscienza e convulsioni. L identificazione del microrganismo responsabile viene effettuata su un campione di liquido cerebrospinale o di sangue. Nei neonati, alcuni di questi sintomi non sono evidenti. Si possono però

3 Pagina 3 di 7 manifestare febbre, convulsioni, un pianto continuo, irritabilità, sonnolenza e scarso appetito. Trameningiti, sepsiemeningo-encefaliti, nel 2011, nel Lodigiano, secondo i dati dell Ats, si sono registrati 14 casi (4 virali, 4 da pneumococco, nessuno da meningocco e 6 da altri batteri); nel 2012, invece, abbiamo avuto 12 casi di cui 4 virali, 6 da pneumococco, nessuno da meningocco e 2 da altri batteri; nel 2013 i casi sono stati 6 di cui 2 virali, 2 da pneumococco, uno da meningococco, e uno da altri batteri. Nel 2015 per quanto riguarda le infezioni da pneumococco, si sono registrati 7 casi e 4 decessi in pazienti di 42, 77, 80 e 93 anni. Nel 2016, invece, le malattie invasive da pneumococco sono salite a 19, una soltanto, invece, l infezione da meningococco.

4 Pagina 4 di 7 Informazioni da ats Da oggi si potranno prenotare i vaccini di Cri. Ver. Vaccinazioni contro la meningite, oggi si parte. Questa mattina si terrà una riunione, presso l assessorato regionale welfare, fanno sapere dall Ats della città metropolitana che fa capo anche all ex Asl di Lodi. Subito dopo, sul sito internet saranno pubblicati il numero verde per le prenotazioni, le tariffe e tutte le indicazioni per rivolgersi agli ambulatori pubblici e farsi somministrare la vaccinazione contro la meningite da meningococco B. La Regione Lombardia, infatti, ha previsto una compartecipazione alle spese per l acquisto del vaccino. «Ho sentito anche io gli addetti - annota il presidente dell ordine dei medici di Lodi Massimo Vajani - domani (oggi, ndr) dovrebbero pubblicare sul sito dell ex Asl il numero verde per le vaccinazioni negli ambulatori Ats, attivi dal 15 gennaio al 15 febbraio. Un giorno sì e uno no abbiamo pazienti che ci chiedono indicazioni sulla vaccinazione contro la meningite da meningococco B. Questo vaccino dura quasi tutta la vita e garantisce quasi il 100 per 100 di copertura. Il vaccino quadrivalente, invece, contro A, C, W e Y, ha una copertura che non è totale e una durata che varia dai 2 ai 3 anni. Ne ho parlato con l infettivologo: c è stata una grossa campagna mediatica. Nel 2016, a parte gli 8 morti ci sono stati 35 casi certi. Tra il 2008 e il 2011 i casi di infezione sono stati più del doppio e i morti 21. Questo significa che attualmente, eccetto che in Toscana, non c è alcuna epidemia meningite. Bisogna tranquillizzare la gente. Di fatto però gli ambulatori Ats devono attrezzarsi. La delibera regionale dice che gli ambulatori devono essere organizzati secondo gli standard, ma non so come si fa a portare a termine questa operazione entro domani (oggi, ndr). La spesa dovrebbe essere in compartecipazione tra Regione e cittadini. Al costo del vaccino però si aggiunge anche la spesa per la somministrazione». In questi giorni, così come i pronto soccorso, anche gli ambulatori dei medici di famiglia sono presi d assalto dai malati. E molti vogliono informazioni sui vaccini.

5 Pagina 5 di 7 Nel fine settimana sovraffollamento all ospedale a causa dell influenza: attivato un piano aziendale di intervento. Anche i medici di famiglia e il nosocomio di codogno sono sotto pressione Il pronto soccorso preso d assalto di Cristina Vercellone Ospedale sotto assedio nel fine settimana. I lodigiani hanno preso d assalto il pronto soccorso dell ospedale Maggiore. Ci sono stati momenti con 58 pazienti presenti contemporaneamente nel servizio di emergenza urgenza coordinato dal primario Stefano Paglia. «Non avevamo mai toccato punte di accesso così alte», annota il medico. E tutto per l ondata di influenza che sta colpendo la popolazione. «Anche gli studi dei medici di famiglia sono affollatissimi - annota il presidente dell ordine dei medici Massimo Vajani -. Io ho lavorato in ambulatorio questa mattina (ieri, ndr) a Caviaga, poi nel pomeriggio sono stato a Cavenago e ho visitato oltre 56 persone. Poi mi sono trasferito nell ambulatorio di Mairago. Ho visitato almeno un centinaio di persone. E non lo dico io, lo dicono i numeri registrati sul mio computer». Al pronto soccorso di Lodi è stato attivato il piano aziendale di sovraffollamento, portando i letti dell osservazione breve da 6 a 15 e in un paio di casi ci si è avvicinati al piano di emergenza. Che significa stop ai ricoveri. «La situazione di maxi afflusso - continua Paglia - è iniziata il 18 dicembre e non è mai cessata. Se abbiamo retto è grazie all impegno degli operatori del pronto soccorso soprattutto e anche dei colleghi degli altri reparti che hanno lavorato ben oltre l orario previsto. Si sono resi conto che non è etico lasciare i malati così e tornarsene a casa. Non è compito mio fare le analisi, ma qualcuno dovrebbe farle visto che la situazione è così in tutta Italia. E stiamo parlando di emergenza per una patologia ordinaria come l influenza. A Codogno la situazione è stata la stessa. A Lodi abbiamo avuto persone che hanno aspettato più di 50 ore in osservazione breve in pronto soccorso, in attesa di un ricovero. Evitiamo tutti i commenti sui livello di fatica, stress e rischio clinico. I disagi, sia a Lodi che a

6 Pagina 6 di 7 Codogno, non sono neanche paragonabili a quelli che si sono registrati a Milano. Gli anziani e i pazienti fragili sono costantemente in aumento, purtroppo». Il problema, secondo Paglia, non è tanto di coloro che vanno in pronto soccorso e non hanno niente. «Questi aspettano tanto magari e poi tornano a casa - spiega il primario -. Il problema è di chi necessita di ricovero. Mancano i posti letto a abbiamo una domanda di salute, in Italia, che non è governabile. Il pronto soccorso è un istituzione della Repubblica e deve essere operativo sempre. Quello che sta capitando in Italia, non è sfortuna, è ciò a cui gli ospedali devono far fronte per loro missione. Spero che questo periodo di sforzo aiuti il paese a disegnare un sistema che possa rispondere in modo più sistematico e meno emergenziale a un picco influenzale come questo. La legge di riforma dice cose intelligenti e positive. Il problema è come affrontare i prossimi 10 anni in attesa che il sistema si organizzi. Dobbiamo raggiungere un livello organizzativo che sia ordinario. Dobbiamo essere pronti sempre a gestire queste situazioni. Il peso di questa situazione, invece, da noi, si è retto tutto sulle spalle delle persone che hanno lavorato oltre misura».

7 Pagina 7 di 7 Farmacia comunale dell ospedale: «sempre più un punto di riferimento» di C. V. Continua a crescere la farmacia comunale dell ospedale Maggiore. A dirlo sono i numeri degli accessi di questi giorni. «Rispetto allo scorso anno - fanno sapere dall azienda comunale guidata da Gianmaria Mondani - gli accessi, in questo periodo sono aumentati del 3,50 per cento. A dicembre del 2016 avevano fatto ingresso in farmacia 16mila 164 persone, mentre a dicembre del 2017 sono state 16mila 700. L incremento è stato del 3.50 per cento. Dall 1 dicembre al 7 gennaio del 2016 si sono rivolti alla farmacia comunale del Maggiore 20mila 400 persone, mentre nel 2015 erano state 19mila 703. Significa un incremento di utenti del 3,79 per cento. Nel solo periodo delle vacanze, invece, cioè tra il 20 dicembre e il 7 gennaio, l aumento è stato del 4,81 per cento. Davvero la farmacia dell ospedale Maggiore è sempre più un punto di riferimento per il territorio». Tra venerdì e sabato scorsi, le persone che si sono messe in coda agli sportelli sono state davvero numerose. «Ci siamo attrezzati per aumentare il personale soprattutto in questo periodo colpito dall influenza - annotano dall Azienda comunale farmacie -, ma purtroppo l influenza ha colpito anche il nostro personale. Abbiamo dato poche ferie, ma qualche giorno comunque i dipendenti sono rimasti a casa, così alle carenze per ferie si sono aggiunte quelle per malattia. L obiettivo del 2017 però è proprio quello di incrementare gli addetti». Per snellire sempre più le code in una farmacia aperta 24 ore su 24, nei giorni feriali e festivi.