Il dolore crea problematiche di ritmo sonno veglia, causando risvegli precoci durante la notte e difficoltà ad addormentarsi.
|
|
- Flavia Amato
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Paziente di 48 anni, affetta da secondarismi multipli da adenocarcinoma mammario. Altezza 165 cm, peso 65 kg. Sposata, vive con il marito. 2 figli che vivono autonomamente. Scolarità media superiore. La malata è a conoscenza della diagnosi ma non della prognosi. La malata non ha mai posto domande dirette sulla prognosi ed anzi chiede insistentemente la data dell inizio del nuovo ciclo di chemioterapia. I famigliari, a questo punto, insistono sulla necessità di non affrontare il problema della prognosi. Segue
2 Seguita c/o l ambulatorio oncologico di riferimento. Visitata un mese prima; la malata da 4 mesi accusa sintomatologia algica di grado non intenso: il trattamento algologico è stato impostato dal Medico di Medicina Generale inizialmente con consulenza specialistica. I secondarismi, in base a controllo radiografico e scintigrafico, risultano localizzati: - a livello vertebrale, osteoaddensanti: soma e arco posteriore di T4,T6 e T7. - a livello polmonare: diffusione multinodulare bilaterale con alcune localizzazioni subpleuriche al polmone sx, condizionanti versamento di modesta entità. I trattamenti ormono-chemioterapici e radioterapici non si sono dimostrati più in grado di ottenere remissione, stabilizzazione della malattia e soddisfacente controllo del dolore. Karnofsky di 60. Aspettativa di vita superiore ai 3 mesi. Segue
3 La malata lamenta da una settimana Intensa sintomatologia algica di base durante la maggior parte della giornata (intensità tra 6-7 in scala numerica da 0 a 10) Crisi dolorose ripetute (3-6 nelle 24 ore, valore 10, della durata di circa ), anche indipendentemente dalla postura assunta. Il dolore crea problematiche di ritmo sonno veglia, causando risvegli precoci durante la notte e difficoltà ad addormentarsi. Segue
4 L algia è localizzata: in sede medio rachidea ed in sede parascapolare sx, con caratteristiche riferite come rodenti, urenti a volte a coltellata, da togliere il fiato ; alla base sx del torace, con caratteristiche di dolore sordo, compressivo, a volte pulsante.
5 La sintomatologia dolorosa rachidea, comparsa 4 mesi prima, è stata trattata con: 1 2 Tramadolo cp sino a 200 mg x 4 al dì Diclofenac fl 75 mg i.m., al bisogno, quale rescue dose (sino a 3 al dì), sostituite successivamente con ketorolac i.m. 30 mg (sino 3 fl al dì). Protezione gastrica con: omeprazolo x os 20 mg la sera.
6 L algia toracica è di recente insorgenza. Nell ultimo periodo né l oppiode debole né il FANS danno beneficio duraturo sul dolore a partenza da entrambe le localizzazioni. In particolare non sono controllate le crisi iperalgiche.
7 Quale trattamento impostereste? SOSTITUZIONE DEL TRAMADOLO CON: Codeina (30 mg) associata a paracetamolo (500 mg), per os ogni 6 ore Ossicodone per os, ad orari fissi 20 mg ogni 12 ore Fentanyl transdermico, sistema 25 microgrammi/h, 1 ogni 72h Morfina solfato per os, 40 mg ogni 12 ore Buprenorfina transdermico, sistema da 35 microgrammi/h,1 ogni 72h
8 Evoluzione Si è deciso di introdurre l ossicodone, in quanto la paziente e i famigliari avevano manifestato più volte un atteggiamento negativo rispetto alla morfina. I parenti riferiscono inoltre che la malata era informata sulla possibilità di trattamento con cerotti a lento rilascio di oppioidi nelle fasi terminali di malattia neoplastica. La paziente e i parenti vengono invitati a contattare giornalmente il centro, via telefono, ed in particolare il Medico del centro di riferimento, per riferire sull andamento clinico. Segue
9 Quale sistema di monitoraggio del dolore utilizzereste a questo punto? Istruireste la malata e i famigliari sull utilizzo di uno specifico form di rilevazione autocompilato dalla pz., che rilevi, differenziandolo, sia il dolore di base sia le crisi iperalgiche Chiedereste alla malata durante la visita successiva, di riferire il numero medio giornaliero di crisi algiche non controllate dalla terapia di base Chiedereste alla malata di utilizzare un semplice schema nel quale indichi giornalmente il numero di crisi non controllate e l intensità in una scala da 0 a 10, rispetto al trattamento di base Nessuno dei metodi precedenti
10 Evoluzione La paziente, utilizzando l apposito form, riferisce un miglioramento della sintomatologia algica di base. NON risultano invece controllate le crisi iperalgiche, soprattutto in sede parascapolare e toracica, che la paziente rileva utilizzando l apposito form.
11 Quale farmaco utilizzereste per trattare il Dolore Episodico Intenso? Morfina a pronto rilascio 10 mg Fentanyl transmucosale Indometacina 1 fl da 50 mg i.m. Morfina Cloridrato 10 mg sottocute
12 Evoluzione Si è optato per il Fentanyl Transmucosale
13 Quale dosaggio iniziale prescrivereste? Sistema da 200 microgrammi Sistema da 200 microgrammi, con assunzione successiva di un secondo sistema da 200 microgrammi se inefficacia, dopo 30 minuti dalla prima assunzione Sistema da 400 microgrammi Sistema da 400 micogrammi con assunzione successiva di un secondo sistema di 200 microgrammi se inefficacia, dopo 30 minuti dalla prima assunzione
14 Paziente di 38 anni, riconosciuto affetto da neoplasia del corpo del pancreas da circa un anno. Non più suscettibile di trattamento oncologico specifico, nè chemioterapico né radioterapico. Laureato in psicologia. A conoscenza della diagnosi e della prognosi. Sposato con 2 figli, un maschio di 12 anni e una femmina di 8 anni. Altezza 182 cm, peso 55 kg (calo ponderale di 15 kg negli ultimi 3 mesi). Aspettativa di vita inferiore ai 3 mesi. Prevalentemente allettato. Passa brevi periodi in poltrona. Da circa 10 gg. non è in grado di recarsi ai servizi igienici da solo. Ricoverato in Hospice dopo un periodo di assistenza ambulatoriale e domiciliare. Segue
15 Da oltre 4 mesi algia addominale a fascia, con irradiazione posteriore, a livello lombare, maggiormente a dx. L algia è riferita come sorda, rodente a tratti a fitta, è costantemente di intensità 5-6 nonostante il trattamento. Da qualche giorno comparsa di crisi iperalgiche (2-4) della durata media di circa 2 ore, di intensità 10 (scala da 0 a 10), soprattutto nel periodo post prandiale, accompagnate da distensione addominale, eruttazione frequenti, peggioramento della nausea. Segue
16 Il malato è in terapia con: 1) Morfina solfato a lento rilascio per os 300 mg/die (dosaggio raggiunto in 3 settimane, dopo un periodo di circa 2 mesi di stabilità del dosaggio a 60 mg/die, con sufficiente controllo del dolore) 2) Tioscina metilbromuro 3-4 fl/die, in base al numero delle crisi Sintomi e segni concomitanti 1) Nausea e qualche conato di vomito 2) Anoressia, soprattutto alle carni 3) Astenia 4) Stipsi ostinata, con periodi di alvo chiuso alle feci di 3-4 gg, nonostante il trattamento con lassativi 5) Insonnia Segue
17 Quale trattamento impostereste? Incrementereste progressivamente del dosaggio della morfina per os associato a boli di morfina cloridrato di 10 mg sottocute Sostituireste la morfina per os con morfina e.v. con un rapporto di equipotenza di 1 (x os) a 5 (e.v) Sostituireste la morfina con fentanyl TTS Sospendereste la morfina e la tioscina e introdurreste di ketorolac 60 mg e.v. in infusione continua nelle 24 ore
18 Evoluzione Una rx dell addome in bianco conferma il sospetto di ileo paralitico. Si decide di sostituire la morfina per os con una soluzione di morfina e.v. 60 mg al dì ketotolac 60 mg e.v. (nuova introduzione) La soluzione è somministrata in infusione continua Questo schema terapeutico porta ad un soddisfacente controllo della sintomatologia dolorosa di base e a una ricomparsa della peristalsi, senza però riuscire a dominare in modo completo le crisi iperalgiche, sempre prevalentemente post prandiali.
19 Quale strategia terapeutica utilizzereste in questa situazione? Somministrereste fentanyl transmucosale per il trattamento delle crisi iperalgiche Somministrereste una rescue dose di morfina 10 mg e.v. per il trattamento delle crisi iperalgiche Sostituireste la morfina e.v. con ossicodone per os Sostitureste la morfina e.v. con buprenorfina TTS
20 Evoluzione Con fentanyl OTFC al bisogno e morfina + diclofenac e.v. in infusione continua si ottiene per 15 gg un soddisfacente controllo antalgico sia sulla componente basale sia sulle crisi iperalgiche con riduzione dei sintomi e segni tipici dell ileo paralitico (nausea, tensione addominale, stipsi) Si assiste quindi ad un nuovo peggioramento della situazione algica di base, pur con una stabilità dei parametri sistemici e della situazione psico-relazionale del malato, che chiede una rapida risoluzione del quadro clinico. Comincia a mostrare segni di intolleranza all ambiente e alle cure.
21 Quale trattamento impostereste? 1 Sostitureste l oppioide di base con ossicodone Sostitureste l oppioide di base con buprenorfina TTS Aumentereste progressivamente il dosaggio della morfina CL e.v. in infusione continua Eseguireste una alcoolizzazione del ganglio celiaco
22 Evoluzione IL paziente rifiuta l alcoolizzazione del ganglio celiaco e l aumento del dosaggio della morfina CL, sino a 100 mg e.v. non porta ad alcun risultato. Il malato diviene sempre più agitato.
23 Per quale scelta terapeutica optereste? Impianto di un catetere peridurale toraco/lombare e somministrazione di soluzione di morfina + bupivacaina in sostituzione di morfina CL e.v. Inizio di trattamento sedativo con midazolam s.c. associato a neurolettico maggiore Introduzione di ossicodone in sostituzione di morfina CL e.v. Introduzine di buprenorfina TTS in sostituzione di morfina CL e.v.
Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI
Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI Metodiche di Valutazione: Metodo PQRST P. Q. R. S. T. Palliative Provocative Quality Radiation Severity Timing Cosa calma il Dolore? Cosa provoca il Dolore?
DettagliTerapia in corso: morfina solfato 30 mg x 3, ketoprofene R 200 mg x 1, omeprazolo 20 mg x 1, furosemide 25 mg x 1.
Giovanni, 54 anni, viene preso in carico dall Unità di Cure Palliative in seguito alla diagnosi di neoplasia polmonare destra diagnosticata ventiquattro mesi prima. In anamnesi una diagnosi di malattia
DettagliTerapia del dolore in Oncologia. Caso Clinico. Duranti Simona. UOC di Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar
Terapia del dolore in Oncologia Caso Clinico Duranti Simona UOC di Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar Negrar, 04 Dicembre 2014 Paziente di 69 anni, sesso maschile Comorbidità: ipertensione
DettagliDr.ssa Rita Sternieri
Dr.ssa Rita Sternieri OPPIOIDI DEBOLI: CODEINA e TRAMADOLO OPPIOIDI FORTI: Morfina, Metadone, Ossicodone, Idromorfone, Fentanyl, Buprenorfina MORFINA: prima scelta nel controllo del dolore oncologico
DettagliAlti dosaggi di Ossicodone/Naloxone
Roma 12 Ottobre 2013 - Giornate AAROI EMAC Alti dosaggi di Ossicodone/Naloxone CASE REPORT Domenico Russo Responsabile UO Cure Palliative San Marco - Latina Ossicodone/Naloxone Forma farmaceutica 5/2.5
DettagliProcedura Operativa MODULO DI VALUTAZIONE PER L ACCESSO ALLA RETE DI CURE PALLIATIVE. Al Responsabile Rete Cure Palliative
Al Responsabile Rete Cure Palliative TEL. 041/260.8802-8367 FAX 041/260.8738 e-mail: cure.palliative@aulss3.veneto.it Assistito: Sesso Nato a il Codice Fiscale (obbligatorio) AULSS di residenza Titolo
DettagliMEDICINALI PER LA TERAPIA DEL DOLORE
MEDICINALI PER LA TERAPIA DEL DOLORE USO SUL TERRITORIO DELL ASL TO4 (Distretti 5-6) 5 STRUTTURA COMPLESSA ASSISTENZA FARMACEUTICA TERRITORIALE S.S. FARMACIA TERRITORIALE - Ivrea Dott.ssa Anna Costa Laia
DettagliCURE PALLIATIVE: CRITERI DI ACCESSO
CURE : Pag.: 1/5 A. CRITERI DI AI PERCORSI CURE Percorso della Rete Aziendale Cure Palliative Presenza accertata da parte del MMG di riferimento, e/o dal Medico Specia-lista Pazienti malati inguaribili
DettagliUn caso di lombalgia: dal sintomo alla malattia cronica
Un caso di lombalgia: dal sintomo alla malattia cronica S N O D I D E C I S I O N A L I N E L L A G E S T I O N E D I U N A P A Z I E N T E C O N D I S T U R B O A L G I C O D I S F U N Z I O N A L E A
Dettagli(Strasser F, Walker P, Bruera E J Palliat Care Summer;21(2):69-79)
Palliative pain management: when both pain and suffering hurt (Strasser F, Walker P, Bruera E J Palliat Care. 2005 Summer;21(2):69-79) The problems experienced by patients with cancer and their needs for
DettagliLa gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale
La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Ospedale senza dolore un percorso integrato in continuo miglioramento Daniele Govi Medico di Medicina
DettagliIl paziente con dolore Emiliano Tamburini U.O. Oncologia di Rimini
Il paziente con dolore Emiliano Tamburini U.O. Oncologia di Rimini Peculiarità del dolore oncologico (DdC) Nel paziente oncologico il DdC non è l unico sintomo, ma fa parte di un corteo sintomatologico
DettagliIL DOLORE IN PRONTO SOCCORSO
Raccolta dati e monitoraggio cura del personale infermieristico del U.O. di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Vittorio Veneto. (con la collaborazione di Barbara Da Boit, Afra Stella, Enrico Bernardi)
DettagliDipartimento di Anestesiologia e Rianimazione
Dipartimento di Anestesiologia e Rianimazione Referente Unico Dipartimento Anestesia e Rianimazione Dott. Biagio Di Girolamo PROTOCOLLO PER IL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO IN ORTOPEDIA
Dettagli5-Oppioidi del secondo scalino
5-Oppioidi del secondo scalino Sostanzialmente tramadolo e codeina, soli o in associazione Si distinguono dai fratelli maggiori per la presenza del cosiddetto effetto tetto (dosaggio massimale oltre al
DettagliTerapia del dolore: L opportunità di linee guida trasversali alle diverse aree specialistiche nell ottica di un approccio terapeutico appropriato
Terapia del dolore: L opportunità di linee guida trasversali alle diverse aree specialistiche nell ottica di un approccio terapeutico appropriato 2019-2021 Garantire l applicazione della legge 38/2010
DettagliEmergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba
Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba Ricovero in Chirurgia Pediatrica per e il dolore? APPENDICITE ACUTA 1) Il farmaco era quello più appropriato? 2) Quale l efficacia dell
DettagliTRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO
TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO DOTT. CINETTO ANDREA U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE TERAPIA ANTALGICA - CHIOGGIA DIRETTORE DOTT. G.B. VENIER DOLORE ESPERIENZA SENSORIALE ED EMOZIONALE SPIACEVOLE
DettagliDiverticolite acuta: il ruolo del Pronto Soccorso
Diverticolite acuta: il ruolo del Pronto Soccorso Dr. Giuseppe Calabrò Direttore SC Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Ospedale San Giovanni Battista Foligno Foligno 22 settembre 2018 Cenni di Epidemiologia
DettagliLa terapia medica del dolore nelle metastasi ossee
La terapia medica del dolore nelle metastasi ossee Leonardo Trentin SC Terapia del Dolore e Cure Palliative Istituto Oncologico Veneto(I.R.C.C.S.) Padova Metastasi ossee: sono la causa più frequente di
DettagliLa terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale. Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP
La terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia
DettagliInfusione Continua SottoCutanea di Farmaci
A.N.F. ASSOCIAZIONE NELSON FRIGATTI G.R. Marinelli Infusione Continua SottoCutanea di Farmaci per la gestione del Dolore e di altri Sintomi nelle Cure Palliative La Rete delle Cure Palliative Codigoro
DettagliIl raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale
Il programma regionale contro la sofferenza: l Ospedale senza dolore Bologna, 21 maggio 2004 Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Gaetano Feltri Medico di Medicina Generale
DettagliTRATTAMENTO DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO. Cognome..nome età. Intervento.
Arcispedale S. Maria Nuova Progetto 100 ospedali senza dolore TRATTAMENTO DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO RELAZIONE INTRA-OPERATORIA ANESTESISTA.. Data Cognome..nome età. ASA I II III IV V ORTOPEDIA DOLORE
DettagliWORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014)
Dr.ssa Paola Bocci WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014) Il dolore affligge il 20% degli europei e il 26% degli italiani Circa l 83% della popolazione mondiale ha un accesso scarso o nullo alle
DettagliLe vie utilizzate in Cure Palliative sono. Orale Sottocute Endovena Spinale Transdermica Topica Intraorale: Trans mucosa, Sublinguale Rettale
4 Aprile 2014 Le vie utilizzate in Cure Palliative sono Orale Sottocute Endovena Spinale Transdermica Topica Intraorale: Trans mucosa, Sublinguale Rettale La Via orale Via preferenziale per la somministrazione
DettagliValidazione di un protocollo per la gestione infermieristica del dolore al triage: i risultati di una ricerca prospettica
Validazione di un protocollo per la gestione infermieristica del dolore al triage: i risultati di una ricerca prospettica Olga Bierti Dipartimento Percorsi dell'emergenza e Materno Infantile - AAS3 Ospedale
DettagliI protagonisti della rete: esperienze a confronto
I protagonisti della rete: esperienze a confronto Venezia 8 ottobre 2015 Dr Claudio Penco Medico Generale Vittorio Veneto ULSS7 Cure palliative: statistica ULSS7 anno 2014 N pazienti assistiti dalla rete
DettagliCASO CLINICO INTERATTIVO: TUMORE DELLO STOMACO. Maria Maddalena Laterza Oncologia Medica Università Degli Studi della Campania L.
CASO CLINICO INTERATTIVO: TUMORE DELLO STOMACO Maria Maddalena Laterza Oncologia Medica Università Degli Studi della Campania L. Vanvitelli CASO CLINICO M.G., uomo di 67 aa Anamnesi patologica remota:
DettagliIL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta
IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta Compressione midollare L esordio può essere: - Acuto (circa 48 ore) nel 22% dei casi - Nel 61% dei
DettagliCure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico
Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del dolore Introduzione Il numero di pazienti con malattia in fase attiva e sintomatica AUMENTA
DettagliFarmaci oppioidi. Farmacodinamica degli oppioidi. Farmacocinetica degli oppioidi. Quali oppioidi e come usarli
Farmaci oppioidi Farmacodinamica degli oppioidi Farmacocinetica degli oppioidi Quali oppioidi e come usarli Perdita di efficacia analgesica nel tempo: switch degli oppioidi Aspetti comuni e diversità I
DettagliTrattamenti chemioterapici associati al trattamento riabilitativo 6 APRILE 2017
Trattamenti chemioterapici associati al trattamento riabilitativo 6 APRILE 2017 Dr.ssa Carolina Silvia Sarnataro Medico Oncologo III UOC PAT, UOS di riabilitazione neuromotoria ad indirizzo oncologico
DettagliTRATTAMENTO DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO. Cognome..nome età. Intervento.
Arcispedale S. Maria Nuova Progetto 100 ospedali senza dolore TRATTAMENTO DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO RELAZIONE INTRA-OPERATORIA ANESTESISTA.. Data Cognome..nome età. ASA I II III IV V UROLOGIA DOLORE
DettagliProtocollo per trattamento del dolore
ULSS 14 CHIOGGIA U.O Anestesia e Rianimazione PR. 01 Rev.04 del 07/11/13 Pag.01/07 Protocollo per trattamento del dolore Rev. Data Descrizione delle modifiche Redazione Verifica Approvazione 00 06/07/2010
DettagliVALUTAZIONE DEL DOLORE
Pag. 1 di 7 INDICE DELLE REVISIONI Numero Data Descrizione Paragrafi Variati Pagine Variate 00 01/02/16 Prima emissione TUTTI TUTTE RESPONSABILITA ELABORAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE DATA 01/02/16 01/02/16
DettagliCURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto
CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto Dott.ssa SILVIA E. NEGRETTI U.O. Oncologia Magenta 24 Gennaio 2017 EVIDENZE L introduzione precoce delle
DettagliLA GESTIONE DEL PAZIENTE CON BPCO TERMINALE
LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON BPCO TERMINALE DR. M BERARDI ASL CN1 - U.O. DI MEDICINA INTERNA OSP. DI CEVA SPECIALISTA IN MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO MASTER IN MEDICINA PALLIATIVA In questi ultimi
DettagliLA TERAPIA DEL DOLORE
O.R.I.A. LA TERAPIA DEL DOLORE Perché trattare il dolore post-operatorio? Oggi è ben conosciuta l importanza degli effetti del dolore sul benessere e sul confort durante il decorso postoperatorio dei pazienti
DettagliOCCLUSIONE INTESTINALE
OCCLUSIONE INTESTINALE DEFINIZIONE E un disturbo della motilità intestinale di origine meccanica o paralitica. L ileo meccanico PUO evolvere in ileo paralitico e i due meccanismi possono coesistere nello
DettagliIl trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta
Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale
Dettagli[ RACCOLTA DI RIFLESSIONI SULLA TERMINALITÀ IN UN REPARTO DI MEDICINA INTERNA] APPENDICI. U.O. Medicina Interna, Ospedale di Ceva, ASL CN1
APPENDICI U.O. Medicina Interna, Ospedale di Ceva, ASL CN1 Dr. M. Berardi [ RACCOLTA DI RIFLESSIONI SULLA TERMINALITÀ IN UN REPARTO DI MEDICINA INTERNA] Appendice a: Brief Pain Inventory II Appendice B:
Dettagli! " Dott.ssa Daniela Meucci
! " Dott.ssa Daniela Meucci #$$ #!!%& & #' # # $ # (" #)("* !$$) *! )* #!$$$ +$,(-./ #!$$& 0,(1./ #! # 234" $, (1-/ # $% $ # $ # $$ #!(!( $0 ( #!$$ $ $ #( $$ %5 5 0 0 "6 # ( $" #!& 0,!! 7 7 / # $,000 00$8
Dettagliil percorso di cura: cosa e come pianificare dr Luca Abrardi
il percorso di cura: cosa e come pianificare dr Luca Abrardi ospite RSA età > 80 anni malattie cronico-degenerative instabilità clinica elevata comorbilità politrattamento farmacologico fragilità PAI anamnesi/dati
DettagliANEMIE: ESEMPI PRATICI CASI CLINICI SIMULATI
ANEMIE: ESEMPI PRATICI CASI CLINICI SIMULATI CASO N. 1 Uomo di 72 anni, lamenta anoressia, calo ponderale di 2 kg in 2 mesi. Hb 8.8 g/dl, GB 3.900/ul, Piastrine 311.000/ul. MCV 75 fl. CASO N. 2 Donna di
DettagliCaso clinico. Ambulatorio di Reumatologia Ospedale S. Camillo de Lellis Rieti Dr Paolo Scapato
Caso clinico Ambulatorio di Reumatologia Ospedale S. Camillo de Lellis Rieti Dr Paolo Scapato CASO CLINICO Donna di 40 anni, affetta dall età di 22 anni da diabete mellito insulino-dipendente, giunge in
DettagliMODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI. Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo TECNICA DI INFUSIONE TECNICA DI INFUSIONE TECNICA DI
DettagliDr.Massimiliano Etteri ASST-Lariana Como
Dr.Massimiliano Etteri ASST-Lariana Como Massimiliano.etteri@asst-lariana.it SI STIMA DAL 50 AL 70% ACCESSI IN PS ASST LARIANA 70000 ACCESSI /ANNO 35.000-50.000 PAZIENTI Giovane uomo Lombosciatalgia sx
DettagliLE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI:
LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI: Il ruolo del medico di assistenza primaria e la sua integrazione con gli operatori dell équipe (infermiere, medico palliativista, psicologo, volontari) LE NOVITÀ NELL EROGAZIONE
DettagliPaziente MMG Cardiologia Infermiere Dietista Distretto
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con scompenso cardiaco Classificazione
DettagliCognitività reflessiva. Percezione e trasmissione
Fisiologia del dolore Cognitività reflessiva Controllo discendente Conduzione ascendente Percezione e trasmissione Anamnesi 1. Caratteristiche temporali: durata del dolore - acuto - prolungato - cronico
Dettagli.solo agli dei scorre la vita, eternamente, senza mai dolore
solo agli Dei scorre la vita, eternamente, senza mai.solo agli dei scorre la vita, dolore. eternamente, senza mai dolore Eschilo-Agamennone Eschilo-Agamennone Papaver somniferum album Οπιον succo Οπίον
DettagliSOC PEDIATRIA E NEONATOLOGIA
SOC PEDIATRIA E NEONATOLOGIA DOTT. MOHAMMAD REZA ESHRAGHY XXVII CONGRESSO NAZIONALE SIPP STRESA, 18 / 10 / 2015 C A S O C L I N I C O ASL BIELLA SOC PEDIATRIA E NEONATOLOGIA DIRETTORE: DOTT. FRANCO GAROFALO
DettagliFINE VITA E SINTOMI: «LA BUONA MORTE» Dott.ssa Monica Bosco U.O. Cure Palliative Dott.ssa Valeria Paloschi
FINE VITA E SINTOMI: «LA BUONA MORTE» Dott.ssa Monica Bosco U.O. Cure Palliative Dott.ssa Valeria Paloschi DEFINIZIONE DI «FINE VITA» E «MALATO TERMINALE» IL MALATO IN FASE AVANZATA (TERMINALE) DEFINIZIONE
DettagliFARMAECONOMIA DEGLI OPPIOIDI
FARMAECONOMIA DEGLI OPPIOIDI Marco Gambera Farmacista C.d.C. Dott. Pederzoli Peschiera del Garda VR 28 Novembre 2008 Definizione di Farmacoeconomia E un insieme di strumenti, concetti e tecniche basate
Dettagli- Non allergie farmacologiche - Ex fumatore - Tonsillectomia
M.G. 44 anni, 79 Kg, 177 cm Anamnesi generale: - Non allergie farmacologiche - Ex fumatore - Tonsillectomia Agosto 2008: ENUCLEORESEZIONE RENALE SINISTRA di neoformazione di 42x59 mm in stadio clinico
DettagliOSPEDALE SENZA DOLORE
OSPEDALE SENZA PROTOCOLLO TERAPIA ANTALGICA PRONTO SOCCORSO Direttore: Dott.ssa Maria Serena Verzuri Imposta la terapia antalgica: medico di reparto Gestione terapia antalgica: medico di reparto Collaboratori:
DettagliDomanda di Accoglimento (compilata da un Famigliare)
Domanda di Accoglimento (compilata da un Famigliare) Si richiede l inserimento presso l Hospice per il Paziente : Cognome e Nome Nato/a a il Residenza Tel. Stato Civile Figli No Si M F Paziente attualmente
DettagliIl Trattamento del Dolore
Il Trattamento del Dolore Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 SISTEMA NOCICETTIVO Tecniche antalgiche e livelli d azione Talamo TECNICHE E FARMACI AD AZIONE SINAPTICA (oppioidi) NEURONE DI SECONDO ORDINE
DettagliFormazione cure palliative. Carpi 14/12/2013. Caso clinico
Formazione cure palliative Carpi 14/12/2013 Caso clinico Antonio ha 55 anni,è sposato ed ha 2 figli di 18 e 14 anni. E impiegato. Due anni fa è stato operato di resezione del colon ascendente per carcinoma.
DettagliPDTA CALCOLOSI RENO-URETERALE DELL ADULTO E DEL BAMBINO GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA
GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA CASISTICA 1.322 ACCESSI PER DOLORE COLICO NEL 2014. 1,5% DEGLI ACCESSI TOTALI CODICI DI TRIAGE: 0,8% BIANCO 37% VERDE 62% GIALLO, 0,2% ROSSO DEFINIZIONE
DettagliLa corretta gestione del dolore acuto non oncologico e dolore episodico intenso. territorio della ASL 2
La corretta gestione del dolore acuto non oncologico e dolore episodico intenso Utilizzo degli antidolorifici sul territorio della ASL 2 Dr.ssa Danila Garibaldi Dipartimento del Farmaco ASL 2 Lucca Camigliano,
DettagliTRATTAMENTO DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO. Cognome..nome età. Intervento.
Arcispedale S. Maria Nuova Progetto 100 ospedali senza dolore TRATTAMENTO DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO RELAZIONE INTRA-OPERATORIA ANESTESISTA.. Data Cognome..nome età. ASA I II III IV V UROLOGIA DOLORE
DettagliINTEGRAZIONE MEDICO-INFERMIERE NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA AMBULATORIALE o di DAY HOSPITAL IL RUOLO INFERMIERISTICO NELLA GESTIONE DELLE TOSSICITA'
1 INTEGRAZIONE MEDICO-INFERMIERE NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA AMBULATORIALE o di DAY HOSPITAL IL RUOLO INFERMIERISTICO NELLA GESTIONE DELLE TOSSICITA' Montanaro Vincenza, Boetto Daniela, Ponticelli Elena
DettagliCASO CLINICO. Dott. Sammito Giorgio
CASO CLINICO Dott. Sammito Giorgio U.O.S Diagnosi e terapia delle epatopatie E ambulatorio trapianto di fegato Cattedra di Gastroenterologia IRCCS A.U.O San Martino - IST ANAMNESI FISIOLOGICA M, 50 anni.
DettagliRaccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa
LA REALTA DELLE CURE PALLIATIVE NELLA PROVINCIA DI LODI Raccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa Dott. Diego Taveggia UO di Terapia Antalgica, Hospice e Cure Palliative
DettagliTRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO
TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO SITUAZIONE ALGICA MAGGIORE PERIDURALE CONTINUA Analgesia OPPURE PERINERVOSO CONTINUO + AD ORARI FISSI OPPURE ENDOVENOSO CONTINUO * + AD ORARI FISSI * in mancanza di
DettagliL'ASSISTENTE FAMIGLIARE NEL PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI. La medicina palliativa e l'assistenza al morente CORSO BASE
L'ASSISTENTE FAMIGLIARE NEL PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI La medicina palliativa e l'assistenza al morente CORSO BASE Definizione di cura palliativa (OMS) E la cura integrale e attiva dei pazienti
DettagliLA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010
LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010 Franco Rizzi Direttore U.O: Cure Palliative e Terapia del Dolore A.O. ICP
DettagliGIUGNO ASSISTENZA FARMACEUTICA A.S.S. N.1 TRIESTINA NUMERO. il dolore è ancora sottotrattato. il dolore oncologico
A CURA DELLA STRUTTURA ASSISTENZA FARMACEUTICA A.S.S. N.1 TRIESTINA RIESTINA DIRETTORE: DOTT. PIETRO BROUSSARD NUMERO 19 GIUGNO 2010 All interno: pag.2 Strategia terapeutica a tre gradini pag.4 Morfina,
DettagliCaso Clinico: Colonna
Trattamento non chirurgico delle oligometastasi: Caso Clinico: Colonna Paolo Ricci E.O. Ospedali Galliera - Genova ANAMNESI: Maschio di anni 73 APR: iperteso in terapia, Ipercolesterolemia in terapia.
DettagliPDTA VIRTUOSI NEI DISTRETTI VENETI. Cure Palliative. Dott. C. De Chirico Coordinatore Nucleo Aziendale di Cure Palliative ULSS n 7
PDTA VIRTUOSI NEI DISTRETTI VENETI Cure Palliative Dott. C. De Chirico Coordinatore Nucleo Aziendale di Cure Palliative ULSS n 7 Mission Aiutare le persone a vivere l ultima parte della propria vita nel
DettagliIl modello della REGIONE VENETO per le Cure Palliative
La cura nella fase terminale della vita Treviso - 21 GIUGNO 2018- Il modello della REGIONE VENETO per le Cure Palliative UOC Cure Palliative AULSS3 Serenissima Giovanni Poles La Rete di Cure Palliative
DettagliProtocollo per trattamento del dolore
ULSS 14 CHIOGGIA U.O Anestesia e Rianimazione PR. 01 Rev. 0 del 06/07/10 Pag.01/07 Protocollo per trattamento del dolore Rev. Data Descrizione delle modifiche Redazione Verifica Approvazione 00 06/07/2010
DettagliEcco i principali farmaci antidolorifici pediatrici con relativi dosaggi per impostare una corretta terapia del dolore nel bambino.
Ecco i principali farmaci antidolorifici pediatrici con relativi dosaggi per impostare una corretta terapia del dolore nel bambino. Riportiamo inoltre uno schema di sedazione procedurale con midazolam
DettagliDott.ssa Francesca Puccetti U.O Pronto Soccorso-Medicina d Urgenza Tossicologia clinica Ospedale Maggiore Bologna
La Rete Regionale per la Gestione degli Antidoti Un caso di intossicazione da paracetamolo Dott.ssa Francesca Puccetti U.O Pronto Soccorso-Medicina d Urgenza Tossicologia clinica Ospedale Maggiore Bologna
DettagliDecisioni Cliniche e Prove di Efficacia La pratica clinica è dissociata dalle evidenze? Rimini, marzo Workshop Clinici Interattivi (4)
GIMBE Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze Evidence-Based Medicine Italian Group Decisioni Cliniche e Prove di Efficacia La pratica clinica è dissociata dalle evidenze? Rimini, 25-26 marzo
DettagliLUNGODEGENZA: QUALI CURE PALLIATIVE POSSIBILI? DAGLI STANDARD DI QUALITA DELL ASSISTENZA ALLE COMPETENZE DELL INFERMIERE
LUNGODEGENZA: QUALI CURE PALLIATIVE POSSIBILI? DAGLI STANDARD DI QUALITA DELL ASSISTENZA ALLE COMPETENZE DELL INFERMIERE Torino, 24 aprile - 4 giugno 2012 The Italian Survey of the Dying of Cancer - ISDOC
Dettagli1 Convegno Triveneto ANIMO Castelfranco Veneto 15 marzo 2013 Il percorso per le cure di fine vita: i risultati
1 Convegno Triveneto ANIMO Castelfranco Veneto 15 marzo 2013 Il percorso per le cure di fine vita: i risultati Fase propedeutica settembre 2007 Formazione dei referenti del progetto presso la fondazione
DettagliScelta della sequenza terapeutica in paziente con mrcc a prognosi intermedia
Scelta della sequenza terapeutica in paziente con mrcc a prognosi intermedia Dr.ssa Emanuela Fantinel Policlinico GB Rossi, UOC Oncologia manuf86@hotmail.it AIOM Giovani- Neoplasie Genitourinarie, Caso
DettagliLa gestione della BPCO in Medicina Generale. Novembre 2014
La gestione della BPCO in Medicina Generale Novembre 2014 IL SONDAGGIO Il questionario è stato inviato il 14 Nov2014 ad un campione di MMG iscritti alla FIMMG, utilizzando la piattaforma LimeSurvey. Entro
DettagliTRATTARE IL DOLORE: IL DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO
TRATTARE IL DOLORE: IL DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO L IMPEGNO DELL INFERMIERE NELLA VALUTAZIONE DEL DOLORE NELLA CHIRURGIA DI ALTA / ALTISSIMA COMPLESSITA : LE SCALE LA SORVEGLIANZA DEGLI EVENTI AVVERSI
DettagliRaccomandazioni per la Terapia del Dolore nel paziente oncologico
Raccomandazioni per la Terapia del Dolore nel paziente oncologico Laura Velutti UO Oncologia Medica ed Ematologia Humanitas Cancer Center Humanitas Research Hospital Rozzano, Milano Raccomandazioni per
DettagliTiziana Falbo Oncologia Medica I.N.I. - Grottaferrata ( RM ) CASO CLINICO METASTASI DA TUMORE DEL POLMONE
Tiziana Falbo Oncologia Medica I.N.I. - Grottaferrata ( RM ) CASO CLINICO METASTASI DA TUMORE DEL POLMONE QUADRO GENERALE ED ANAMNESI Anamnesi fisiologica DONNA 58 anni ECOG PS : 2 ABITUDINI ALIMENTARI:
DettagliNulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013
Medicina D urgenza - P.O. San Giovanni di Dio Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013 DEFINIZIONE DI DOLORE Il dolore viene definito dallo IASP
DettagliEFFETTI COLLATERALI OPPIACEI
EFFETTI COLLATERALI OPPIACEI STRATEGIE GENERALI Ridurre, se possibile, la dose complessiva di oppiaceo Sospendere, temporaneamente, la somministrazione dello oppiaceo fino alla normalizzazione dei livelli
DettagliCompressione midollare: Presentazione del caso clinico. Lorenzo Belluomini Oncologia Medica Negrar, 15/05/2019
Compressione midollare: Presentazione del caso clinico Lorenzo Belluomini Oncologia Medica Negrar, 15/05/2019 Compressione midollare Emergenza Oncologica Evento raro, 1-5 % dei pazienti affetti da neoplasia
DettagliTRATTAMENTO DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO. Cognome..nome età. Intervento.
rcispedale S. Maria Nuova Progetto 100 ospedali senza dolore TRTTMENTO DOLORE CUTO POST-OPERTORIO RELZIONE INTR-OPERTORI NESTESIST.. Data Cognome..nome età. S I II III IV V ORTOPEDI DOLORE MEDIO Intervento.
DettagliOspedale senza dolore anno Piera Boeris Coord. Dip. Medico C M. Rossini inf. Geriatria
Ospedale senza dolore anno 2010 1 IL DOLORE DELLA PERSONA NELL AREA GERIATRIA-MEDICO: IL PUNTO DI VISTA INFERMIERISTICO 2 MODIFICAZIONI COMPORTAMENTALI CORRELATE AL DOLORE NEL PAZIENTE DEMENTE: ESPRESSIONE
DettagliLe cure palliative e il fine vita
Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo Le cure palliative e il fine vita LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL POLMONE Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo
DettagliCORSO BASE: LA CEFALEA. Questionario di apprendimento
CORSO BASE: LA CEFALEA Questionario di apprendimento 1 1. Per quale cefalea primaria non è stata riscontrata alcuna familiarità? b) cefalea di tipo tensivo episodica 2. Quale cefalea primaria può esordire
DettagliAGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1
AGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1 A. Bellomo Damato, G. Lisco, F. Giorgino Dipartimento dell Emergenza e dei Trapianti di Organi Sezione di Medicina Interna,
DettagliIL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE. Selenia Greco - Infermiera
IL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE Selenia Greco - Infermiera Identificazione del paziente in fase avanzata di malattia Paziente oncologico Paziente non
DettagliModulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico
Modulo 4 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Classificazione di gravità prima dell inizio del trattamento STEP 4 Grave persistente STEP 3 Moderato persistente STEP 2 Lieve
DettagliAzienda Cert ific at a n 3732 A sec ondo la norm a UNI EN ISO per: Aggiornamento
Azienda Cert ific at a n 3732 A sec ondo la norm a UNI EN ISO 9001-2000 per: $6/1± &81(2 6&&85(3$//,$7,9($ 35(9$/(17(9$/(1=$21&2/2*,&$ $6/ 62&,(7,7$/,$1$ ',0(',&,1$*(1(5$/( /(&85(3$//,$7,9($&$6$'(/3$=,(17(
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE DELL IDONEITA PSICO-SOCIO- ATTITUDINALE PER PAZIENTI CON INSUFFICENZA RENALE CRONICA TERMINALE
S.O.C. DI NEFROLOGIA, DIALISI E NUTRIZIONE CLINICA Direttore Dott. Viglino Giusto 0173-316579 - Fax 0173-316574 @ Nefrologia.Alba@aslcn2.it SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL IDONEITA PSICO-SOCIO- ATTITUDINALE
DettagliInfermiere Giuliana Bettinazzi U.O. Oncologia medica, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Infermiere Giuliana Bettinazzi U.O. Oncologia medica, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata ad un danno tissutale reale o potenziale,
DettagliLa cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo
La cefalea Padova 14 febbraio 2014 Paola Mattiazzo LA CEFALEA NELL AMBULATORIO DEL PEDIATRA DI BASE ANAMNESI APPROFONDITA E MIRATA ANAMNESI FAMILIARE FAMILIARITA PER CEFALEA FAMILIARITA PER ALTRE PATOLOGIE
DettagliOSPEDALE SENZA DOLORE
OSPEDALE SENZA DOLORE PROTOCOLLO TERAPIA ANTALGICA ORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIA Ortopedia e Traumatologia 1: Prof. Luigi Ciampalini Clinica Ortopedica: Prof. Paolo Ferrata Ortopedia e Traumatologia 2: Prof.
Dettagli