I gruppi organizzati: associazioni e organizzazioni
|
|
- Michele Bono
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I gruppi organizzati: associazioni e organizzazioni 1
2 Bagnasco, Barbagli, Associazioni Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012 Associazioni = gruppi progettati per raggiungere alcuni limitati scopi, che si basano su regolamenti stabiliti e in cui la partecipazione dei soggetti è volontaria, libera e gratuita. cosa hanno in comune fra loro i gruppi che chiamiamo associazioni? Si può rispondere considerando il motivo per cui le persone partecipano al gruppo e si adattano alle sue regole [Etzioni 1961]. Nelle associazioni questo avviene perché se ne condividono i fini, sentendoli come propri, dal momento che corrispondono a propri ideali o interessi. Un insieme di persone che ritiene di avere interessi o ideali simili può dar vita a un associazione per difenderli o realizzarli insieme. Una volta associate, in genere le persone si distribuiscono fra loro alcuni compiti necessari alla vita dell associazione 2
3 organizzazioni Organizzazioni = gruppi progettati per raggiungere alcuni limitati scopi, che si basano su regolamenti stabiliti e in cui la partecipazione dei soggetti è strumentale (lavoro in cambio di denaro). al contrario delle associazioni, nelle organizzazioni partecipare è un lavoro, remunerato di solito in denaro. Il motivo della partecipazione dunque è strumentale, e solo in certi casi o in parte può verificarsi anche un identificazione più o meno sentita con i fini dell organizzazione; questo resta comunque un fatto secondario. 3
4 ATTORI Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012 ARTIFICIALI Associazioni e organizzazioni hanno comunque in comune il fatto di essere degli attori, come si diceva, artificiali, costruiti per conseguire obiettivi che le persone reali da sole non potrebbero raggiungere; in tal senso possono essere considerate una delle più grandi invenzioni dell uomo. 4
5 Gli abitanti degli Stati Uniti imparano da piccoli che bisogna contare su se stessi, e dunque che ci si appoggia all autorità pubblica solo quando ciò è indispensabile. Da questo spirito nasce una spinta ad associarsi per i fini più diversi: commerciali, politici, letterari, religiosi, ricreativi. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012 Per Tocqueville la differenza fondamentale tra l Europa e gli Stati Uniti era legata proprio al maggior numero di associazioni presenti in quel paese. Le associazioni dovevano essere considerate un segno di vitalità della società e un antidoto contro un pericolo interno alla democrazia = quello che gli individui, resi uguali con l abolizione di vecchi legami, privilegi e obblighi basati sulla famiglia e la comunità locale, diventino deboli nei confronti di uno stato che ha accentrato i poteri di controllo. 5
6 Tocqueville cerca di individuare uno spazio che le libere associazioni occupano facendosi largo fra le istituzioni portanti della società: in particolare, fra lo stato, da una parte, e i gruppi ai quali si appartiene per nascita, come la famiglia, dall altra. Per indicare questo spazio si usa spesso l espressione società civile.
7 7
8 ANDAMENTO DELL ASSOCIAZIONISMO IN ITALIA 8
9 VARIAZIONI REGIONALI 9
10 Per Max Weber la forma moderna di organizzazione è la burocrazia (governo da parte di un ufficio) basata su principi universalistici e di razionalità. Un organizzazione di questo genere si è diffusa nel mondo moderno perché si presta «alla più universale applicazione a tutti i compiti e ciò per precisione, continuità, rigore, affidamento» [ibidem, 217]. Di conseguenza, «c è soltanto la scelta tra burocratizzazione e dilettantismo» [ibidem, 218]. Il motivo della sua efficienza sta poi fondamentalmente nel fatto che nella burocrazia potere e controllo sono esercitati sulla base della conoscenza e della competenza. In questo senso si tratta di un organizzazione razionale. La burocrazia (tipo ideale) è la miglior forma organizzativa in termini efficacia (la capacità di un azione di raggiungere i risultati che si propone), ed efficienza (valutare il dispendio di risorse impiegate per ottenere i risultati)
11 I caratteri Bagnasco, distintivi Barbagli, Cavalli, Corso della di sociologia, burocrazia Il Mulino, 2012sono: Divisione stabile e specializzata di compiti = studiata esclusivamente in vista degli scopi dell organizzazione e stabilita da regole, che prescrivono come comportarsi a seconda delle situazioni; ogni problema simile viene trattato allo stesso modo e le soluzioni previste dalle regole non devono essere reinventate ogni volta. Precisa struttura gerarchica = chi occupa una posizione ha i poteri per compiere gli atti che a quella posizione competono dà ordini a coloro che dipendono da lui (e controlla che tali ordini vengano eseguiti) riceve ordini dai suoi superiori. Competenza specializzata per ogni posizione = preparazione adeguata di chi quella posizione occupa; esercizio a tempo pieno e continuativo della professione; assegnazione alla posizione per mezzo di un meccanismo di concorso, come garanzia di competenza; meccanismi di carriera. Remunerazione in denaro per ogni posizione = pagata dall organizzazione e mai dai clienti di questa; nessuna possibilità di appropriarsi del posto definitivamente, di cederlo ad altri o passarlo in eredità. 11
12 LIMITI DEL MODELLO BUROCRATICO Secondo Weber, la burocrazia è il modo più efficiente per affrontare le richieste della complessa società moderna, in quanto essa si fonda su un organizzazione razionale, dove potere e controllo sono esercitati sulla base della conoscenza e della competenza. MA Chi ha studiato empiricamente le organizzazioni si è accorto che tale principio è spesso disatteso e la burocrazia molto spesso non è efficace e neppure efficiente. 12
13 PERCHÉ? I sociologi hanno sviluppato diverse interpretazioni del fenomeno, costruendo modelli teorici di spiegazione più o meno complicati: - formalismo burocratico (Merton) - giochi di potere (Crozier) 13
14 Il formalismo burocratico La struttura burocratica esercita una pressione costante sul funzionario affinché sia metodico, prudente, disciplinato. In tali condizioni, chi lavora nell organizzazione tende a sviluppare una caratteristica deformazione professionale: i regolamenti, che erano stati concepiti come strumenti per raggiungere certi scopi, diventano per lui dei fini in se stessi; seguire con precisione e con scrupolo le regole diventa più importante e più gratificante che ottenere i risultati. Atteggiamenti di questo genere ostacolano in particolare la capacità di adattamento alla grande varietà di situazioni particolari, che non sono state previste nei regolamenti generali. Di conseguenza, proprio le condizioni che normalmente portano all efficienza, in situazioni particolari e specifiche producono inefficienza.
15 DEVIANZA tensione fra mete culturali e mezzi istituzionalizzati: Metodi di adattamento Mete culturali Mezzi istituzionalizzati Conformismo + + Innovazione + Ritualismo + Rinuncia Ribellione + / + / Legenda: + significa accettazione ; ( ) significa rifiuto ; (+/ ) significa rifiuto di mete o mezzi dominanti e sostituzione con nuove mete e nuovi mezzi. 15
16 I giochi di potere Nelle organizzazioni esistono relazioni di potere, vale a dire la possibilità di interferire sul comportamento di altri al di là degli ambiti di autorità previsti dall organizzazione. Questo si verifica in quanto il comportamento di ciascuno non è mai perfettamente previsto e visibile:ogni incertezza nella regolamentazione di un ruolo organizzativo comporta l esistenza di un certo potere discrezionale nelle mani di chi quel ruolo svolge. Potere che può essere da lui utilizzato per contrattare la propria partecipazione nell organizzazione, in vista di vantaggi particolari: i privilegiati cercheranno di conservare le fonti di incertezza alla base del loro privilegio i danneggiati cercheranno di sottometterle a controllo 16
17 Bagnasco, Modelli Barbagli, Cavalli, organizzativi Corso di sociologia, Il Mulino, 2012 gli individui non si comportano come macchine, ma interagiscono con l organizzazione mettendo in gioco propri fini anche in concorrenza con quelli dell organizzazione, le persone non sono mai completamente prevedibili. è possibile progettare uno schema di comportamenti standardizzati se i problemi che l organizzazione sono semplici e si presentano senza grandi variazioni da un momento all altro, o a seconda dei clienti; standardizzare i comportamenti non è facile quanto più l organizzazione opera in un «ambiente instabile» Direzione per obiettivi Teoria delle cinque configurazioni organizzative di Mintzberg 17
18 Direzione per obiettivi Peter F. Drucker [1964]. più che alle regole bisogna fare attenzione agli obiettivi, fissati a grandi linee e non nei dettagli; gli obiettivi sono in certa misura contrattati fra superiori e inferiori, ciò che implica un ampia possibilità di discuterli senza tenere troppo conto della gerarchia nel valutare le proposte; i rapporti sono più personalizzati, la carriera per anzianità è prevista, ma si deve soprattutto tener conto dei risultati che una persona ottiene e dei contributi che essa dà alla soluzione dei problemi
19 Configurazioni organizzative di Henry Mintzberg [1983] Per ottenere un organizzazione efficace, Mintzberg ha individuato cinque modelli organizzativi, che tengono conto delle dimensioni, della tecnologia impiegata e della prevedibilità dell ambiente: - struttura semplice - burocrazia meccanica - burocrazia professionale - struttura divisionale - adhocrazia 19
20 Struttura semplice = il controllo è esercitato direttamente dal vertice, il quale accentra tutte le funzioni di direzione. Burocrazia meccanica = coordinata attraverso la standardizzazione dei compiti e la gerarchia. Burocrazia professionale = coordina i dipendenti con un lungo tirocinio di formazione esterno all organizzazione; una volta assunti, verificata la loro capacità professionale, questi hanno un ampia discrezionalità nello svolgimento del loro lavoro. Avendo spesso a che fare con utenti, sono quest ultimi che esercitano un controllo sulla qualità del servizio. Struttura divisionale = il coordinamento si ottiene fissando obiettivi generali e compatibili fra loro a settori con funzioni diverse (le divisioni), che poi sono indipendenti nelle loro scelte sul come raggiungerli. Adhocrazia = gruppi di lavoro con compiti specifici, formati da persone che si conoscono bene e lavorano insieme fidandosi delle rispettive competenze, senza vincoli di gerarchia e regole precise, ai quali sono assegnati compiti che richiedono alta professionalità, ma anche capacità di inventarsi procedure e regole, perché si tratta di battere strade nuove.
21 A best way? non esiste un unico modo migliore (in inglese si dice one best way) per progettare un organizzazione. Non solo. Anche all interno di un organizzazione parti diverse tendono a organizzarsi in modo diverso: un gruppo ad hoc costituito per affrontare un problema di ricerca in un azienda fa ad esempio affidamento sulla burocrazia meccanica che classifica le pratiche, si occupa del pagamento degli stipendi e così via. Un organizzazione efficiente deve essere in grado di ricomporre un insieme integrato di forme diverse. 21
22 Attori e decisioni In ultima analisi esistono solo delle persone che decidono, ma le organizzazioni possono essere considerate degli attori collettivi che prendono decisioni. «Prendere decisioni» significa grosso modo perseguire degli obiettivi, anche se non è esattamente la stessa cosa. Il problema di distinguere obiettivi dell organizzazione e obiettivi delle persone non si pone o è meno importante nel caso delle associazioni. Si pone invece per le organizzazioni, alle quali le persone partecipano strumentalmente per i vantaggi che ne ricavano, più o meno indifferenti ai fini dell organizzazione in quanto tali. gli obiettivi dell organizzazione sono definiti da coalizioni, vale a dire da gruppi di persone con interessi comuni che si alleano con altri gruppi con interessi diversi dai loro contrattando certe decisioni cruciali 22
23 La razionalità organizzativa e i suoi limiti Il concetto di «razionalità» e il suo uso sono complicati La razionalità è sempre una razionalità limitata, che mira a ottenere non i massimi risultati possibili in astratto, ma risultati soddisfacenti, semplificando la realtà in modelli, che trascurano la catena delle cause e degli effetti oltre un certo orizzonte. La razionalità limitata è la razionalità possibile e concretamente perseguibile in normali condizioni di incertezza [Simon 1957] premio Nobel per l economia Deceduto 2001
24 Assumendo il concetto di razionalità limitata, si può distinguere fra: razionalità sinottica/razionalità incrementale o strategica razionalità individuale/razionalità collettiva razionalità funzionale/razionalità sostanziale 24
25 Razionalità sinottica vs incrementale Razionalità sinottica consiste nel poter fare inizialmente delle scelte che tengano conto di tutti i dati rilevanti, in relazione a obiettivi condivisi e chiari, predisponendo i mezzi necessari ai fini. Razionalità incrementale si riferisce ad attori che, come spesso succede, non hanno all inizio idee assolutamente chiare ed esattamente coincidenti sulle strategie da mettere in atto. Essa riconosce definiti alcuni obiettivi di massima, la necessità di aggiustamenti progressivi, la possibilità di trovare in un momento successivo mezzi e occasioni che prima non si vedevano o non erano disponibili, di cambiare dunque anche obiettivi per strada, cercando accordi e soluzioni soddisfacenti. Quanto più l ambiente è instabile, tanto più è necessaria una razionalità incrementale per poter ottenere risultati. 25
26 Relatività della razionalità Razionalità individuale / Razionalità collettiva = l organizzazione dev essere tale da permettere che una decisione soggettivamente razionale rimanga razionale quando è riesaminata dal punto di vista del gruppo (Simon). Razionalità funzionale = è quella di chi si adatta a ordini ricevuti eseguendoli senza errori, o a procedure e obiettivi stabili, senza discuterli. vs Razionalità sostanziale = è quella di chi cerca di comprendere come diversi aspetti di una situazione siano collegati fra loro, interrogandosi sul loro significato e valutandoli in base ai propri criteri di giudizio, anche rispetto ad altre possibilità. 26
Gli attori collettivi
Le organizzazioni Paolo Parra Saiani Gli attori collettivi Organizzazioni gruppi progettati per raggiungere alcuni limitati scopi, p, che si basano su regolamenti stabiliti e in cui la partecipazione dei
DettagliGruppo sociale individui che interagiscono tra di loro con regolarità
Grupp i orga nizzat i 1 Gruppi e organizzazioni Gruppo sociale individui che interagiscono tra di loro con regolarità Aggregati insiemi di individui in interazione episodica e effimera, sono sulla soglia
DettagliBagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012 Capitolo III. Forme elementari di interazione. Forme elementari di interazione
Forme elementari di interazione 1 Se poniamo l attenzione su due o più soggetti contemporaneamente, si individuano altre unità elementari dell analisi sociologica: - la relazione sociale - l interazione
DettagliReligione e religiosita
LEZIONE 1 LUNEDI 14 NOVEMBRE Religione e religiosita I limiti di una dicotomia (capitolo 5 del manuale) Lunedì 14 novembre Dicotomia molto frequente nel dibattito sociologico che contrappone: la religione
DettagliForme elementari di interazione
Forme elementari di interazione 1 Si dice interazione una situazione in cui due o più oggetti (agenti o sistemi) agiscono uno sull'altro. Il concetto è azione bidirezionale, con significati distinti nelle
DettagliSignificati del termine organizzazione
Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Scienze dell Organizzazione Anno Accademico 2008/09 Corso Significati del termine organizzazione PAOLO ROSSI paolo.rossi@unimib.it
DettagliI concetti di base dell analisi sociologica. Roberto Pedersini
I concetti di base dell analisi sociologica Roberto Pedersini Azione, relazione, interazione sociale Secondo Weber, per azione sociale si deve [ ] intendere un agire che sia riferito secondo il suo senso,
DettagliDevianza e controllo sociale. Roberto Pedersini
Devianza e controllo sociale Roberto Pedersini La devianza Ogni atto o comportamento (anche solo verbale) di una persona di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro
DettagliLe parti dell organizzazione
Le parti dell organizzazione Nucleo operativo: addetti al sistema operativo Vertice strategico: soggetti in posizione di responsabilità (componente direzionale) Linea intermedia: manager collocati tra
DettagliOrganizzazione dei servizi sociali
Organizzazione dei servizi sociali Università degli studi di Bergamo a.a. 2005-05 Prof. Natale Carra Perché parliamo di organizzazione? [Le persone] in generale, entro certi limiti, desiderano comportarsi
DettagliOrganizzazione e struttura organizzativa
Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2008/09 Corso Organizzare un servizio Organizzazione e struttura organizzativa PAOLO ROSSI
DettagliCAPITOLO 11: LA DEVIANZA
CAPITOLO 11: LA DEVIANZA Sociologia Generale 1e McGraw-Hill, 2015 Definire la devianza (1) 2 Devianza e controllo sociale Durkheim: sottolinea il ruolo della coscienza collettiva. Devianza Comportamento
Dettagliindividuo struttura sociale
Struttura e azione struttura azione 2 STRUTTURA per spiegare i comportamenti umani bisogna ricondurli alle coordinate sociali nelle quali si manifestano La struttura sociale altro non è che il modo in
DettagliSociologia del Lavoro e dell'organizzazione
Corsi di Laurea LM-63 LM-87/88 Sociologia del Lavoro e dell'organizzazione L3 Il fenomeno burocratico: caratteristiche e ambivalenze 04 marzo 2016 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa
DettagliLe 5 configurazioni. 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione
Le 5 configurazioni 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione La Struttura semplice Coordinamento Supervisione diretta Parte fondamentale
DettagliAMORe. Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete. Perchè AMORe
AMORe Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete L INTEGRAZIONE E la compresenza, la mutua accettazione, il reciproco cambiamento è la cooperazione delle diversità Felice Rizzi (pedagogista) Robert K. Merton
DettagliLa burocrazia come modello di struttura organizzativa
Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/2010 Corso di La burocrazia come modello di struttura organizzativa E-Mail: paolo.rossi@unimib.it
DettagliLa formalizzazione di Mintzberg
Mintzberg Nozione di configurazione (o modello) = insieme coerente di variabili organizzative e di fattori contingenti L efficacia e l efficienza della progettazione organizzativa dipendono dalla coerenza
DettagliCAPITOLO 1. Organizzazioni e progettazione organizzativa ORGANIZAZIONE AZIENDALE. Lezione 1 Organizzazioni e progettazione organizzativa
CAPITOLO 1 Organizzazioni e progettazione organizzativa 1 Agenda Le sfide organizzative Cos è un organizzazione L importanza delle organizzazioni Le dimensioni organizzative Risultati di performance ed
DettagliEconomie di mercato. Quali beni produrre Prezzo incontro domanda offerta. Quali beni e prodotti produrre A quale prezzo
I MERCATI Economie di mercato Meccanismi di mercato Pianificazione centralizzata Quali beni produrre Prezzo incontro domanda offerta Quali beni e prodotti produrre A quale prezzo La pervasività dei mercati
DettagliUniversità degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale. Lezione n. 4 L evoluzione del modello gestionale
Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale Lezione n. 4 L evoluzione del modello gestionale A cura.
DettagliMeccanismi di Coordinamento
Organizzazione Meccanismi di Coordinamento Divisione del lavoro nei vari compiti da eseguire Prof.ssa Enrica Gentile a.a. 2004-2005 Coordinamento di questi compiti per portare a termine l attività prof.ssa
DettagliCAPITOLO CAPIT Dimensioni organizzativ ganizza e tiv, cic , cic o di vita e declino
CAPITOLO 9 Dimensioni organizzative, ciclo di vita e declino Agenda Dimensioni:grande vs piccolo Ciclo di vita organizzativo Caratteristiche organizzative e ciclo di vita Burocrazia e controllo Burocrazia
DettagliELEMENTI DI SOCIOLOGIA II
ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II Funzioni della sociologia in generale e per gli AS COSA VUOL DIRE PENSARE SOCIOLOGICO a) Non ci sono solo individui, c è la società b) Esistono le istituzioni, le norme c) Apparteniamo
DettagliTIPI DI STRUTTURE ORGANIZZATIVE. Rielaborazione a cura del progetto EQuIPE 2020 Contenuti interamente tratti dal
TIPI DI STRUTTURE ORGANIZZATIVE Rielaborazione a cura del progetto EQuIPE 2020 Contenuti interamente tratti dal progetto @PPRENDO Indice Cos è la struttura organizzativa La piramide aziendale: l organigramma
DettagliAMMINISTRAZIONI POLITICHE e SOCIETA
Sapienza - Università degli Studi di Roma Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Corso di laurea in Sociologia AMMINISTRAZIONI POLITICHE e SOCIETA Parte 1 - Amministrazioni e politiche di riforma
DettagliPSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)
C E F O PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) Una Comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico formando un GRUPPO riconoscibile, unito da vincoli organizzativi,
DettagliSe è possibile che esistano altre motivazioni ad agire, come questo incide sull approccio standard alla scienza economica?
Se è possibile che esistano altre motivazioni ad agire, come questo incide sull approccio standard alla scienza economica? (Zamagni, 2006) In altre parole, la domanda chiave cui l economia neoclassica
DettagliL INTERAZIONE SOCIALE
L INTERAZIONE SOCIALE L interazione tra individui è l oggetto della microsociologia, uno dei due livelli fondamentali dell analisi sociologica. Gli studiosi interessati a questa branca di analisi si occupano
DettagliLA TEORIA NORMATIVA DELLA POLITICA ECONOMICA LA PROGRAMMAZIONE
capitolo 4- LA TEORIA NORMATIVA DELLA POLITICA ECONOMICA ANALISI DEL RUOLO DELL OPERATORE PUBBLICO COSA DOVREBBE FARE COSA REALMENTE FA (capitolo successivo- fallimenti del non mercato ) LA PROGRAMMAZIONE
DettagliPaolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)
http://it.123rf.com/photo_23991404_cerchio-da-simbolimusicali.html?fromid=bkvnlzzerkhmou9ys3juwwm1yje0ut09 Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa»
DettagliScienza dell amministrazione
Scienza dell amministrazione I LIMITI AL PRINCIPIO DELLA ONE BEST WAY La critica al modello di Weber si spinge oltre alle conseguenze inattese teorizzate da Merton Un punto controverso di tale modello
DettagliI processi di decisione ALB
I processi di decisione ALB Decisione Identificazione di un problema/opportunità Sintesi di possibili soluzioni alternative Scelta e implementazione Molti soggetti coinvolti Razionalità limitata Interdipendenza
DettagliUnità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni. Miopia organizzativa
Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni Miopia organizzativa Uno studio sulla NASA Secondo molti studiosi alla base del fallimento della NASA c erano le caratteristiche del
DettagliPOTERE. E la capacità di intervento dei soggetti sulla realtà E esercitato sull uomo e sulla natura Il potere sociale ha per oggetto le persone
POTERE E la capacità di intervento dei soggetti sulla realtà E esercitato sull uomo e sulla natura Il potere sociale ha per oggetto le persone 1 Politico POTERE Economico Ideologico 2 POTERE A livello
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 5 L organizzazione: interdipendenze, meccanismi di coordinamento e configurazioni organizzative Dott. Fabio
DettagliLe strutture sociali
Le strutture sociali Le strutture micro Relazioni interpersonali: approccio formale di Simmel Distinzione fra diade e triade Le reti sociali: i legami comunicativi fra individui e gruppi. La teoria del
DettagliFORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI: I FONDAMENTALI DELL IMPLEMENTAZIONE DELLA STRATEGIA
FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI: I FONDAMENTALI DELL IMPLEMENTAZIONE DELLA STRATEGIA 1 Strategia Implementazione La formulazione della strategia deve tener conto delle capacità dell organizzazione
DettagliI meccanismi di coordinamento
I meccanismi di coordinamento ADATTAMENTO RECIPROCO manager Il coordinamento avviene mediante la comunicazione informale Il controllo del lavoro resta nelle mani di coloro che lo eseguono analisti operatori
DettagliSimulazione Dinamica
Strategia d impresa e Modelli di Simulazione Dinamica Lezione n. 1 IL CAMBIAMENTO STRATEGICO Dinamica 1 Persistenza e Cambiamento La strategia deve offrire alla gestione: STABILITA per sviluppare le linee
DettagliSociologia. Corso di Sociologia generale
Corso di Sociologia La sociologia comprendente di Max Weber (1864-1920) Alcune parole chiave: comprensione; azione; potere carisma; razionalizzazione; burocrazia; tipo ideale; etica; politica. Max Weber
DettagliCOMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA
COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA Funzioni e organizzazione aziendale (Prof A. Rocchi) Una possibile definizione OA L'organizzazione aziendale è l'insieme delle unità e dei processi lavorativi/produttivi
DettagliSociologia della pubblica amministrazione
Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione - A.A. 2015/2016 Sociologia della pubblica amministrazione Lezione 9. Strategie soggettive, margini di libertà,
DettagliANALISI DELLE POSIZIONI
ANALISI DELLE POSIZIONI L analisi delle posizioni rappresenta un focus strategico per la funzione RU; tutte le attività di GRU poggiano sull analisi delle posizioni in quanto rappresentano uno strumento
DettagliUnità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni. Il «lato oscuro» delle organizzazioni
Unità didattica 4 Culture, ideologie, lato oscuro delle organizzazioni Il «lato oscuro» delle organizzazioni Una definizione Evento, attività, circostanza che si discosta dai fini formali dell organizzazione,
DettagliLA RICERCA OPERATIVA (R.O.)
LA RICERCA OPERATIVA (R.O.) La R.O. si sviluppo' in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale nello studio di problem di difesa militare, successivamente, negli Stati Uniti, fu impiegata per lo studio
DettagliCorso di laurea in Igiene Dentale A.a Pierpaola Pierucci.
Sociologia generale Corso di laurea in Igiene Dentale A.a. 2015-2016 Organizzazioni e lavoro nel mondo contemporaneo Pierpaola Pierucci Formalizzare la struttura : le organizzazioni La sociologia è un
DettagliIl marketing nella struttura aziendale: aspetti generali
Il marketing nella struttura aziendale: aspetti generali di Fabrizio Gritta Il marketing è un ramo della scienza economica che si occupa dello studio dei bisogni del consumatore, dell'analisi del mercato
Dettaglile regole dell organizzazione
le regole dell organizzazione Lo sviluppo organizzativo tra soggetti e ambienti Antonio D Antonio ad est dell equatore 395 Indice p.9 Ringraziamenti p.11 Premessa p.15 Prima sezione La definizione del
DettagliUniv. di Macerata Dip.SPOCRI. a.a SAMUELE ANIMALI
Univ. di Macerata Dip.SPOCRI a.a. 2016-17 SAMUELE ANIMALI [ SOCIOLOGIA GIURIDICA E DEL MUTAMENTO SOCIALE (L-20, CFU 8)] /5 Appunti dalle lezioni riservati ai frequentanti il corso ed alla didattica on
DettagliH. Simon e la razionalità limitata
H. Simon e la razionalità limitata H. Simon e J. March Administrative Behavior (1947) e Organizations (1958, con J. March) La teoria organizzativa va fondata sulla decisione come concetto centrale, vera
DettagliANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE. Contatti docente:
ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE Contatti docente: deluca.marino@gmail.com delucam@unical.it Il governo dopo tutte le altre fasi inizia a valutare il funzionamento della politica Contemporaneamente gli
DettagliCAPITOLO CAPIT Organizzazioni e Teoria ganizzazioni e T Organizzativa
CAPITOLO 1 Organizzazioni e Teoria Organizzativa Agenda Cos è un organizzazione Le dimensioni organizzative La struttura organizzativa Le parti di un organizzazione Valutare un organizzazione Evoluzione
DettagliApprocci alla valutazione delle politiche sociali. Giuseppe Moro Università degli studi di Bari A. Moro
Approcci alla valutazione delle politiche sociali Giuseppe Moro Università degli studi di Bari A. Moro Oggetti Il progetto può essere considerato l elemento base e non divisibile dell azione pubblica la
DettagliProgettazione della microstruttura (seconda parte)
Progettazione della microstruttura (seconda parte) Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 4 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) Progettazione delle mansioni
DettagliOrganizzazione Aziendale versione 1.0.0
Organizzazione Aziendale versione 1.0.0 18 Aprile 2006 Indice 1 Organizzazione 1 1.1 Parti fondamentali...... 1 1.2 Meccanismi di coordinamento 2 1.3 Funzionamento dell'organizzazione............. 3 1.4
DettagliParleremo di organizzazione, e in particolare di organizzazione d impresa
Giovanni Masino Parleremo di organizzazione, e in particolare di organizzazione d impresa Attraverso concetti e strumenti teorici Attraverso alcuni esempi e casi aziendali Tratti da imprese tra le più
DettagliParleremo di organizzazione, e in particolare di organizzazione d impresa
Giovanni Masino Parleremo di organizzazione, e in particolare di organizzazione d impresa Attraverso concetti e strumenti teorici Attraverso alcuni esempi e casi aziendali Tratti da imprese tra le più
DettagliCosa sono le organizzazioni?
Cosa sono le organizzazioni? è Pensare alle organizzazioni come entità a se stanti, è concettualmente improprio! è Fa dimenticare che ad agire sono gli individui e i gruppi L ORGANIZZAZIONE Concetto Risultato
DettagliC T S Centro. Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati. a.s Territoriale di Supporto T R E V I S O
C T S Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati a.s. 2018-2019 Argomenti C T S Centro Territoriale di T R E V Supporto I S O La normativa
DettagliORGANIZZAZIONE E MANAGEMENT DELLE IMPRESE COOPERATIVE «Modulo Configurazioni Organizzative» A cura di: Alessandro Hinna
ORGANIZZAZIONE E MANAGEMENT DELLE IMPRESE COOPERATIVE «Modulo Configurazioni Organizzative» A cura di: Alessandro Hinna H. Mintzberg Schema logico di esposizione 1. Ipotesi di partenza 2. L idea di configurazione
DettagliLE TEORIE DELLE RELAZIONI PROSOCIALI, VOLONTARIE E SENZA FINI DI LUCRO
LE TEORIE DELLE RELAZIONI PROSOCIALI, VOLONTARIE E SENZA FINI DI LUCRO LE TEORIE ECONOMICHE Fallimento del mercato Fallimento dello stato Fallimento del volontariato Teorie sociologiche Teorie del fallimento
Dettagli3.7. L autonomia e la comunanza degli obiettivi garantiscono l autoregolazione 53
INDICE PREMESSA INTRODUZIONE CAPITOLO 1 - L economia capitalistica come sistema di organizzazioni 1.1. Che cosa è una impresa capitalistica 1 1.2. Le caratteristiche dell insieme degli agenti 5 1.3. Le
DettagliPsicologia della comunicazione organizzativa
Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)
DettagliManagement. Dr Sebastiani Stefano. Cos è il management? Perché parlare di management? Management o leadership?
Università degli studi di Bologna Master Area Critica Direttore Prof. GF Di Nino Management Dr Sebastiani Stefano Cos è il management? Perché parlare di management? Management o leadership? Manager da
DettagliLa progettazione organizzativa. Tecnica Industriale e Commerciale 08/09
La progettazione organizzativa Prospettiva Ritorniamo a occuparci di piccole, medie e grandi imprese Il tema trattato attiene alle scelte di organizzazione del lavoro del vertice (imprenditore e/o management)
DettagliControllo Sociale. Controllo sociale: metodi usati per far in modo che i membri di un gruppo rispettino le norme e le aspettative di questo gruppo
Controllo Sociale Controllo sociale: metodi usati per far in modo che i membri di un gruppo rispettino le norme e le aspettative di questo gruppo interno esterno Socializzazione primaria Socializzazione
DettagliLe caratteristiche dell impresa
Le caratteristiche dell impresa Dott. Enrico Battisti Università degli Studi di Torino - Facoltà di Economia Dipartimento di Economia Aziendale - Sezione di Economia e Direzione delle Imprese 19 Novembre
DettagliEconomia e società. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XVIII. Economia e società
Economia e società 1 Economia definizione sostanziale insieme delle attività orientate alla produzione, alla distribuzione e al consumo di beni e servizi per la sussistenza dell uomo Economia definizione
DettagliTaylor. Invece, la situazione che Taylor osservava era di tipo opposto. Occorre uno studio scientifico dei tempi e metodi
1 Taylorismo Taylor Il rapporto tra imprenditori e lavoratori è il nodo organizzativo da sciogliere la contrapposizione di interessi va superata: si può avere contemporaneamente, secondo Taylor: salari
DettagliI PARADIGMI DELL ORGANIZZAZIONE E LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
Implementazione e conduzione dei processi operativi per la gestione delle risorse I PARADIGMI DELL ORGANIZZAZIONE E LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA VALERIA SERRAGLIO 1 ORGANIZZAZIONE Organizzazione = azienda,
DettagliLezione 12 Processi decisionali ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CAPITOLO 12. Processi decisionali.
CAPITOLO 12 Processi decisionali 1 Agenda Le decisioni organizzative Processo decisionale individuale Processo decisionale organizzativo Modello contingente del processo decisionale Circostanze decisionali
DettagliL ISTRUZIONE SUPERIORE E LA SUA ESPANSIONE. G. Ballarino
L ISTRUZIONE SUPERIORE E LA SUA ESPANSIONE G. Ballarino Esiste una specificità dei sistemi di istruzione europei? Analisi neo-istituzionalista delle organizzazioni il tema centrale dell analisi organizzativa
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. Definizioni e classificazioni
Definizioni e classificazioni 1 DEFINIZIONE DELL IMPRESA Organizzazione economica che, mediante l impiego di un complesso differenziato di risorse, svolge processi di acquisizione e di produzione di beni
DettagliOrganizzazione: teoria, progettazione e cambiamento
Organizzazione: teoria, progettazione e cambiamento Edizione italiana a cura di G. Soda Capitolo 4 Problemi fondamentali di progettazione organizzativa Jones, Organizzazione Copyright 2007 Egea 4-1 Obiettivi
DettagliOrganizzazione. Organizzazione. Organizzazione. Prof.ssa Enrica Gentile a.a
Organizzazione Prof.ssa Enrica Gentile a.a. 2011-2012 Organizzazione L organizzazionepuò essere definita come il complesso delle modalitàsecondo le quali viene effettuata la divisione del lavoroin compiti
DettagliSociologia della pubblica amministrazione
Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione - A.A. 2015/2016 Sociologia della pubblica amministrazione Lezione 2. La questione burocratica. Il modello
DettagliSOCIOLOGIA. Cavalli, Capitolo 3 SIMONE ARNALDI
SOCIOLOGIA Cavalli, Capitolo 3 SIMONE ARNALDI CONTENUTI 1. Le proprietà formali 2. Azione, relazione e interazione sociale 3. I gruppi sociali e le loro proprietà 4. Potere e conflitto 5. Il comportamento
DettagliUNITÀ DIDATTICA 11 LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI
UNITÀ DIDATTICA 11 LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI 11.1 Il concetto di Stato unitario e stato federale. Accanto ai poteri pubblici centrali vi sono altri poteri pubblici dislocati in periferia, che hanno
DettagliL organizzazione. disposizione ed alla combinazione delle risorse da. necessarie per l ordinato svolgimento della gestione.
L organizzazione Prospettiva allargata aspetti connessi alla disposizione ed alla combinazione delle risorse da impiegare nella gestione d impresa Prospettiva ristretta definire compiti, individuare responsabilità
DettagliElementi base dell assetto organizzativo
Elementi base dell assetto organizzativo Vertice strategico Tecno- Gruppo Struttura dirigente Servizi intermedio Nucleo operativo IL VERTICE STRATEGICO comprende gli organi e le figure che sono responsabili
DettagliSoggetti coinvolti nel ciclo di gestione della performance e loro responsabilità Germana Spirito Componente OIV ASI
Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione della performance e loro responsabilità Germana Spirito Componente OIV ASI Ciclo di gestione della performance D.Lgs. N. 150/2009 Art. 4. : «Ciclo di gestione della
DettagliLezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo
Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi
Dettagli1. PROGETTAZIONE STRUTTURALE
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2016/17 dott. ing. Isaia Clemente 1. PROGETTAZIONE STRUTTURAE Settembre 2016 v. 11.0 - Pag. 1.1-1.1. a terminologia Design of concrete structures une definizioni comuni
DettagliEducazione e istruzione. Roberto Pedersini
Educazione e istruzione Roberto Pedersini L educazione L educazione è l azione esercitata dalle generazioni adulte su quelle che non sono ancora mature per la vita sociale. Essa ha lo scopo di suscitare
DettagliIl fenomeno organizzativo: l organizzazione come problema
Il mobbing: conoscere per prevenire Il fenomeno organizzativo: l organizzazione come problema Roberto Rizza e Paolo Zurla Dipartimento di Sociologia e Diritto dell Economia Bologna, 23 Gennaio 2015 DEFINIZIONE
DettagliCapitolo VI. L organo di governo
Capitolo VI L organo di governo Sommario 1. Il grado complessivo di risonanza e le condizioni per la sua realizzazione 2. Il sottosistema organo di governo e le condizioni di efficacia della sua azione
DettagliL etica protestante e lo spirito del capitalismo
LEZIONE 1 Max Weber L etica protestante e lo spirito del capitalismo Etica protestante e spirito del capitalismo Carattere prevalentemente protestante della proprietà capitalistica.. Non è solo un fatto
DettagliCome usare il piano organizzativo aziendale
Come usare il piano organizzativo aziendale di Fabrizio Gritta Il piano organizzativo è uno strumento che può fornire un supporto nella progettazione organizzativa delle pmi. E uno schema formato da 7
DettagliOrganizzazione Aziendale
Organizzazione Aziendale Introduzione, di Severino Salvemini Learning goal Definire il contenitore in cui agisce il comportamento Organizzativo: Caratteristiche delle imprese contemporanee Taylorismo Burocrazia
DettagliUnità didattica 1 - Formazione e funzionamento delle organizzazioni. Organizzazione e soggetti. Processi decisionali
Unità didattica 1 - Formazione e funzionamento delle organizzazioni Organizzazione e soggetti. Processi decisionali Herbert Simon (1916-2001) In continuità con Barnard Non reificare le organizzazioni!
DettagliIL COORDINAMENTO INTERNAZIONALE
CORSO DI POLITICA ECONOMICA INTERNAZIONALE AA 2017-2018 IL COORDINAMENTO INTERNAZIONALE DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it P. Montalbano Outline 1. Le ragioni del coordinamento
DettagliLezione 5. L organizzazione micro: ruoli e processi
Lezione 5 L organizzazione micro: ruoli e processi (Cap. 8, Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2017/2018 1 Contenuti 1. Il concetto di struttura organizzativa 2. Organigramma 3. Posizione
DettagliModelli e metodologie per l analisi strategica
Modelli e metodologie per l analisi strategica Realizzazione del progetto e controllo strategico Vicenza, A.A. 2011-2012 Schema ANALISI VISION PROGETTO STRATEGICO STRATEGIC DESIGN REALIZZAZIONE E CONTROLLO
DettagliCapitolo 2. Le attività primarie. La produzione
Capitolo 2 Le attività primarie La produzione 1 Attività di produzione Trasformazione di input in output non tutte le attività prevedono una trasformazione chimico-fisica Differenze tra produzione di beni
DettagliLe reti interorganizzative
Le reti interorganizzative Mauro Salvato mauro.salvato@unipd.it Padova 09/07/2015 Cos è una rete? La rete è un campo strutturato di relazioni di scambio e di fiducia fra organizzazioni funzionalmente interdipendenti
Dettagli