Le reti interorganizzative

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le reti interorganizzative"

Transcript

1 Le reti interorganizzative Mauro Salvato Padova 09/07/2015

2 Cos è una rete? La rete è un campo strutturato di relazioni di scambio e di fiducia fra organizzazioni funzionalmente interdipendenti

3 Struttura della rete Nodi costituiti da singole entità organizzative specializzate, dotate di elevata capacità di autoregolazione. Interdipendenze funzionali fra le entità organizzative per l'acquisizione di input e per la produzione di output. Rapporti di scambio fra le entità organizzative e criteri di ripartizione dei costi e dei benefici. Processi di pianificazione, coordinamento e controllo dei risultati della rete. Regole di partecipazione e di presa delle decisioni.

4 Caratteristiche della rete Un obiettivo comune da realizzare La condivisione di funzioni Un organizzazione di secondo livello Il conferimento di risorse adeguato alle funzioni da svolgere Una sfera di discrezionalità (delega decisionale) La logica di programmazione Una struttura specializzata e flessibile Un grado integrazione variabile Forme di coordinamento ad hoc per le singole funzioni di rete Forme di rendicontazione dei risultati raggiunti

5 Strutture ideal-tipiche di rete Rete centralizzata Un solo nodo ha relazioni bilaterali con tutti gli altri nodi e un ruolo di coordinamento centrale E A B D C Rete policentrica I nodi della rete sono in rapporto di interdipendenza reciproca e di coordinamento per mutuo adattamento. A B Rete acentrica I nodi della rete sono in rapporto di interdipendenza sequenziale e si coordinano per procedure. C A B C D D

6 Varianti delle strutture di rete Rete quasi-gerarchica B I C Rete policentrica con un centro di regolazione H G A F E D La struttura della rete va costruita caso per caso A D E B C F1 F2 F3 Rete a spina di pesce A1 B1 C1 E1 A B C E A2 B2 C2 E2

7 Tipi di reti Le reti possono costituirsi intorno a: - interessi economici condivisi da attori organizzativi omogenei per settore o territorio (reti di impresa); - bisogni sociali condivisi da attori, che stabiliscono rapporti di aiuto reciproco (reti di solidarietà); - politiche che perseguono interessi pubblici, coinvolgendo attori pubblici e privati (reti di policy).

8 Reti intercomunali: convenzioni Convenzione semplice Convenzione fra due comuni per la gestione di un servizio comune. C D Convenzione con ufficio unico I comuni convenzionati conferiscono funzioni e risorse al comune capofila, che le gestisce per tutti in forma accentrata. E D A B C

9 Reti intercomunali: unioni di comuni Unione di Comuni senza un centro di riferimento Unione fra Comuni relativamente omogenei per dimensione, che condividono una serie di funzioni con un modello di governance paritetico. B A C Unione di Comuni con un centro di riferimento E B Unione fra Comuni che gravitano su un centro più grande con funzioni urbane, che condividono funzioni a geometria variabile a seconda dell obbligo o meno di gestione associata. D A C

10 Reti intercomunali: unioni montane * Deleghe Unione Montana* 10

11 Reti intercomunali: unioni montane * Convenzioni ** Governance Comunità di vallata* Unione Montana** Comunità di vallata* Comunità di vallata* 11

12 I confini di una rete Una rete definisce i propri confini sulla base degli attori che coinvolge, delle relazioni che attiva e degli effetti che produce. La rete oltrepassa i confini organizzativi e mette in relazione diverse organizzazioni o parti di esse. Il confine giuridico della singola organizzazione diventa permeabile rispetto alle relazioni funzionali fra le diverse organizzazioni coinvolte. I confini di una rete sono definiti dalle relazioni rilevanti tra gli attori coinvolti 12

13 Lo scambio Una relazione di scambio consiste di transazioni volontarie che coinvolgono il trasferimento di risorse tra più organizzazioni per mutuo beneficio. Lo scambio è caratterizzato da: volontarietà reciprocità condivisione delle regole Lo scambio non implica un rapporto formale di autorità, ma può essere asimmetrico. In questo caso si parla di rapporto di poteredipendenza, che ciascun attore tenderà a riequilibrare. 13

14 Obiettivi individuali e di sistema Il comportamento degli attori della rete, da un lato, soggiace a regole, dall'altro, presuppone una sfera di autonomia, che consente loro di perseguire i propri interessi ed obiettivi. 1) gli attori della rete si comportano in modo strategico, 2) le strategie degli attori si influenzano reciprocamente, 3) l'interdipendenza fra le strategie crea un sistema di azione. La convergenza fra obiettivi di sistema e obiettivi individuali non può essere data per scontata, ma va perseguita attivamente da chi governa la rete attraverso processi di negoziazione e condivisione. 14

15 Il sistema di azione E il sistema di relazioni specifico e contingente che si struttura intorno ad un problema di azione collettiva. Un sistema di azione sviluppa meccanismi di regolazione stabili, mediante i quali coordina le azioni dei partecipanti (regole del gioco). In una rete si possono avere giochi a somma zero, negativa o positiva. Nel gioco a somma zero le vincite di alcuni sono pari alle perdite di altri. Nel gioco a somma negativa, cercando ognuno il massimo risultato per sé, perdono tutti. Nel gioco a somma positiva si crea valore per il sistema e vincono tutti, anche se in misura diversa. 15

16 La fiducia La fiducia è un fattore essenziale per il funzionamento e la persistenza di una rete. La fiducia si basa sulla condivisione di valori e si alimenta delle prove di lealtà e affidabilità fornite dai partner. La fiducia riduce i costi di controllo, perché fa leva sul senso di appartenenza e di responsabilità dei partner. Il tradimento della fiducia da parte di qualcuno dei partner mina alle fondamenta i rapporti di rete. NB Se manca la fiducia, la rete si rivela una forma di scambio più costosa del mercato e della gerarchia. 16

17 La cultura della rete I rapporti di rete sono influenzati da fattori di ordine culturale: la condivisione di valori, che è alla base dell identità collettiva (noi); il linguaggio comune, che consente di comunicare velocemente; il riconoscimento reciproco delle competenze e del ruolo svolto; la possibilità di partecipare e influire sulle decisioni collettive; il senso di appartenenza ad una comunità. La cultura condivisa è un potente fattore di integrazione della rete.

18 Il ruolo del leader La presenza di un leader trainante nella fase di costituzione della rete facilita la creazione e lo sviluppo della cultura del fare insieme. Il leader getta le basi di come si affrontano i problemi e si individuano le soluzioni, svolgendo un ruolo chiave nell'indicare valori e regole di comportamento, che i partner tenderanno a fare propri. Il leader ha un ruolo rilevante per la creazione della fiducia fra i partner e del senso di appartenenza alla rete. Una cultura sedimentata della rete non cambia al cambiare dei partner. Il leader svolge una funzione importante nelle fasi di cambiamento: incoraggia le innovazioni e rassicura i partner quando bisogna abbandonare vecchie certezze per nuove soluzioni. La cultura della rete è confermata e rafforzata dai risultati ottenuti, per i quali è determinante il ruolo del management di rete. 18

19 Il management di rete La rete non può essere gestita facendo ricorso all autorità, perché i partner non sono legati da rapporti gerarchici, ma da rapporti di scambio e di appartenenza. La rete necessita di uno stile di management che provveda a: far circolare informazioni e conoscenze, coinvolgere, valorizzare, sviluppare le competenze dei partner, individuare le risorse e l apporto di ciascuno di essi, negoziare la collaborazione, mediando fra interessi diversi, definire i criteri di equa ripartizione dei costi e dei benefici, facilitare le dinamiche di presa delle decisioni, definire i ruoli e le responsabilità di attuazione delle decisioni, rendere conto dei risultati conseguiti dalla rete.

20 La governance della rete La governance è una situazione di responsabilizzazione al plurale, un effetto di governo prodotto dall azione di molteplici attori in relazione fra loro. Si ha governance della rete allorché i partner provvedono intenzionalmente a progettare, gestire e mantenere un sistema di scambi reciproci basato su regole condivise.

21 Per una governance efficace della rete La governance della rete deve puntare alla condivisione di obiettivi di medio-lungo periodo, ricercando la convergenza fra obiettivi di sistema e interessi individuali. Bisogna congegnare gli scambi fra i partner come gioco a somma positiva, che produce valore per il sistema e per gli attori, non come gioco a somma zero, in cui si perseguono interessi individuali di breve periodo a scapito del sistema. E essenziale che gli scambi siano percepiti dai partner come equi nel medio-lungo periodo, altrimenti entra in crisi il rapporto fiduciario e il senso di appartenenza.

22 Domande Qual è la vostra esperienza di rapporti di rete? Com è strutturata la rete? Quali sono le regole della governance? Il sistema degli scambi interni è percepito come equo? Esistono rapporti di fiducia e valori condivisi fra i partner? Quali sono i fattori di successo o di fallimento della rete?

Le dinamiche delle reti interorganizzative

Le dinamiche delle reti interorganizzative Le dinamiche delle reti interorganizzative di Mauro Salvato mauro.salvato@unipd.it Padova, 22-23 Aprile 2015 Cos è una rete? La rete è un campo strutturato di relazioni di scambio e di fiducia fra organizzazioni

Dettagli

Dai settori ai territori: la qualità dei servizi alla persona come fattore di sviluppo regionale

Dai settori ai territori: la qualità dei servizi alla persona come fattore di sviluppo regionale Dai settori ai territori: la qualità dei servizi alla persona come fattore di sviluppo regionale di Patrizia Messina Marzo 2017 Crisi del paradigma fordista del «welfare state» - crisi di sostenibilità

Dettagli

La comunità territoriale

La comunità territoriale La comunità territoriale Se mai può esistere una comunità nel mondo degli individui, può essere soltanto una comunità intessuta di comune e reciproco interesse (Z. Bauman) COMUNITA Il più piccolo gruppo

Dettagli

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Marina Maderna L incontro è l occasione per Esplorare il tema della comunicazione nelle organizzazioni: Perché si

Dettagli

Lezione 10. Problemi di coordinamento nelle attività agro-industriali (II). Organizzazioni dei Produttori come forme ibride: economia e gestione

Lezione 10. Problemi di coordinamento nelle attività agro-industriali (II). Organizzazioni dei Produttori come forme ibride: economia e gestione Lezione 10 Problemi di coordinamento nelle attività agro-industriali (II). Organizzazioni dei Produttori come forme ibride: economia e gestione 1 Attributi distintivi delle forme di governo Attributi Strutture

Dettagli

3 LABORATORIO DI MARKETING SOCIALE DoRS Regione Piemonte. Come instaurare e mantenere PARTNERSHIP DI SUCCESSO

3 LABORATORIO DI MARKETING SOCIALE DoRS Regione Piemonte. Come instaurare e mantenere PARTNERSHIP DI SUCCESSO 3 LABORATORIO DI MARKETING SOCIALE DoRS Regione Piemonte Come instaurare e mantenere PARTNERSHIP DI SUCCESSO Elena Barbera, 18 maggio 2011 Come scegliere i partner TROVARE IL PARTNER GIUSTO È FONDAMENTALE

Dettagli

Coordinamento e Struttura

Coordinamento e Struttura Coordinamento e Struttura Secondo J. D. Thompson L'azione organizzativa in J. D. Thompson - a cura di G. Masino 1 Secondo Thompson Introduzione Il concetto essenziale per comprendere la struttura organizzativa

Dettagli

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale CAPITOLO 6 Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale Agenda Motivi dell espansione globale Stadi dell espansione globale Alleanze strategiche internazionali Espansione globale e struttura

Dettagli

Psicologia della comunicazione organizzativa

Psicologia della comunicazione organizzativa Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)

Dettagli

Autonomie locali al bivio: nuove forme di cooperazione istituzionale per lo sviluppo locale

Autonomie locali al bivio: nuove forme di cooperazione istituzionale per lo sviluppo locale Autonomie locali al bivio: nuove forme di cooperazione istituzionale per lo sviluppo locale Prof. Patrizia Messina patrizia.messina@unpd.it Nuove sfide per la governance dello sviluppo del territorio I

Dettagli

Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)

Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) http://it.123rf.com/photo_23991404_cerchio-da-simbolimusicali.html?fromid=bkvnlzzerkhmou9ys3juwwm1yje0ut09 Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa»

Dettagli

RETI E AZIENDE IN RETE

RETI E AZIENDE IN RETE RETI E AZIENDE IN RETE GESTIRE LE RETI RETI TECNOLOGICHE RETI SOCIALI RELAZIONALI RETI ECONOMICHE DI IMPRESE RETE Cos è? (definizione) Che tipi di reti esistono? (tipologie/classificazioni) Come funzionano?

Dettagli

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura

Dettagli

Il problema organizzativo E. Bracci Economia e Gestione di Impresa

Il problema organizzativo E. Bracci Economia e Gestione di Impresa CdL Informatica Economia e gestione di impresa Docente: Enrico Bracci Il problema organizzativo Obiettivi del modulo 1. Come nasce il problema organizzativo 2. Un modello di analisi dell organizzazione

Dettagli

Prof. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca

Prof. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Cattedra di Sociologia dell Organizzazione Corso base di analisi e progettazione organizzativa Prof. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca Lezione 3 I

Dettagli

Elisa Carboni Cristiana Verde. Governance e partecipazione: I processi partecipativi

Elisa Carboni Cristiana Verde. Governance e partecipazione: I processi partecipativi 2 marzo 2016 Cagliari Elisa Carboni Cristiana Verde Governance e partecipazione: Cosa sono? Come nascono? In quali ambiti? Quali metodologie? Quali ruoli? Quali risultati? o decisionali inclusivi Cosa

Dettagli

Lezione 5. L organizzazione micro: ruoli e processi (Cap. 8, Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017

Lezione 5. L organizzazione micro: ruoli e processi (Cap. 8, Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 Lezione 5 L organizzazione micro: ruoli e processi (Cap. 8, Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti 1. Il concetto di struttura organizzativa 2. Organigramma 3. Posizione

Dettagli

Lezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016)

Lezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016) Lezione 12 Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp. 161 181, Decastri 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti 1. Le impostazioni teoriche precedenti

Dettagli

Progettazione organizzativa

Progettazione organizzativa organizzativa Definizione delle variabili organizzative in modo da creare le condizioni affinchè l'organizzazione possa perseguire gli obiettivi che si è prefissata L'organizzazione deve mantenere nel

Dettagli

La struttura organizzativa

La struttura organizzativa Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing (modulo B) Lezione 2 La struttura organizzativa La struttura organizzativa La struttura organizzativa è la risultante delle scelte mediante le quali

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento

Dettagli

Le caratteristiche dell impresa. Fabrizio Bava Dipartimento di Economia Aziendale Università degli Studi di Torino 1

Le caratteristiche dell impresa. Fabrizio Bava Dipartimento di Economia Aziendale Università degli Studi di Torino 1 Le caratteristiche dell impresa Fabrizio Bava Dipartimento di Economia Aziendale Università degli Studi di Torino 1 Il sistema - impresa : insieme di elementi coordinati unitarietà sistema economico e

Dettagli

ESPERIENZE LOCALI di governance

ESPERIENZE LOCALI di governance ESPERIENZE LOCALI di governance a cura di Diletta Cicoletti (Irs) Venezia,18 maggio 2012 Il nostro compito! - analizzare esperienze locali di programmazione sociale in 4 regioni partecipanti! - per rilevare

Dettagli

CAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia

CAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia CAPITOLO 2 Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia Agenda Il Management Strategico Il progetto strategico Gli obiettivi operativi Strategia e struttura Fattori contingenti Misurare l efficacia

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Cooperazione e coordinamento. Intelligenza Artificiale Daniele Nardi, 2003 Cooperazione e coordinamento 0

Intelligenza Artificiale. Cooperazione e coordinamento. Intelligenza Artificiale Daniele Nardi, 2003 Cooperazione e coordinamento 0 Intelligenza Artificiale Cooperazione e coordinamento Intelligenza Artificiale Daniele Nardi, 2003 Cooperazione e coordinamento 0 Sommario Cooperazione [Ferber - MAS, cap. 7.1-7.3] Coordinamento [Ferber

Dettagli

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto

Dettagli

Le economie esterne marshalliane

Le economie esterne marshalliane Le economie esterne marshalliane Marshall (1842-1924): fenomeni complessi economie esterne di localizzazione (o locali) distinzione fondamentale economie interne economie esterne nuova unità di analisi:

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

Analisi e diagnosi dei processi aziendali. Corso di ebusiness

Analisi e diagnosi dei processi aziendali. Corso di ebusiness Analisi e diagnosi dei processi aziendali Modello di valutazione dei processi: il modello delle determinanti Prestazioni processo = = f (determinante1,, determinante n) Flusso delle attività Organizzazione

Dettagli

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo

Dettagli

Assetto istituzionale dell organizzazione. Missione. Visione. Strategia. Pianificazione. Budget

Assetto istituzionale dell organizzazione. Missione. Visione. Strategia. Pianificazione. Budget istituzionale dell organizzazione Missione Visione Strategia Pianificazione Budget Analisi e Progettazione Organizzativa Rientrano nell ambito delle attività di Analisi e Progettazione Organizzativa gli

Dettagli

I meccanismi di coordinamento

I meccanismi di coordinamento I meccanismi di coordinamento ADATTAMENTO RECIPROCO manager Il coordinamento avviene mediante la comunicazione informale Il controllo del lavoro resta nelle mani di coloro che lo eseguono analisti operatori

Dettagli

Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione

Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione Centro Sanitario Amianto Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione Dott. Massimo D Angelo La gestione del rischio Processo decisionale che prende in considerazione

Dettagli

Organizzazione dei servizi sociali (6cfu)

Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it 15-03-2017 Cosa facciamo oggi? 1)

Dettagli

Le 5 configurazioni. 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione

Le 5 configurazioni. 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione Le 5 configurazioni 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione La Struttura semplice Coordinamento Supervisione diretta Parte fondamentale

Dettagli

La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori

La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori Forum P.A. 2006 12 maggio Per una città governabile. Nuove metodologie di lavoro per gestire la complessità e la partecipazione Il Manuale Cantieri La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori

Dettagli

Il governo delle reti per lo sviluppo locale in Italia e in Europa

Il governo delle reti per lo sviluppo locale in Italia e in Europa Il governo delle reti per lo sviluppo locale in Italia e in Europa di Patrizia Messina patrizia.messina@unipd.it Padova, 22-23 Aprile 2015 Dal Comune alle Reti intercomunali La globalizzazione dei mercati

Dettagli

le regole dell organizzazione

le regole dell organizzazione le regole dell organizzazione Lo sviluppo organizzativo tra soggetti e ambienti Antonio D Antonio ad est dell equatore 395 Indice p.9 Ringraziamenti p.11 Premessa p.15 Prima sezione La definizione del

Dettagli

26. Le aree funzionali

26. Le aree funzionali 26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

INDICE. Prefazione... Pag. XIII CAPITOLO 1 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA: UN INQUADRAMENTO

INDICE. Prefazione... Pag. XIII CAPITOLO 1 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA: UN INQUADRAMENTO INDICE Prefazione... Pag. XIII CAPITOLO 1 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA: UN INQUADRAMENTO 1.1. Organizzazione e progettazione organizzativa... Pag. 1 1.2. Divisione del lavoro e coordinamento...» 5 1.3.

Dettagli

Il sistema di valutazione

Il sistema di valutazione Il sistema di valutazione Si propone di: Esaminare il lavoro svolto e valutarlo Favorire la crescita professionale migliorando le prestazioni Pianificare il lavoro da svolgere coinvolgendo i dipendenti

Dettagli

Conoscenza, Imprenditorialità, Reti

Conoscenza, Imprenditorialità, Reti Università degli Studi di Napoli Parthenope Conoscenza, Imprenditorialità, Reti Valore e Innovazione nei Distretti Tecnologici Francesco Schiavone schiavone@uniparthenope.it Key Words Conoscenza Reti di

Dettagli

Organizzazione dei servizi sociali

Organizzazione dei servizi sociali Organizzazione dei servizi sociali Università degli studi di Bergamo a.a. 2005-05 Prof. Natale Carra Perché parliamo di organizzazione? [Le persone] in generale, entro certi limiti, desiderano comportarsi

Dettagli

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione

Dettagli

Imprese, Regolamentazione e Antitrust Gruppo di Studio e Attenzione Accademia Italiana di Economia Aziendale

Imprese, Regolamentazione e Antitrust Gruppo di Studio e Attenzione Accademia Italiana di Economia Aziendale Gruppo di Studio e Attenzione Imprese, Regolamentazione e Antitrust Università degli Studi di Roma TOR VERGATA Laboratorio di Ricerca in Governance e Controlli Interni Imprese, Regolamentazione e Antitrust

Dettagli

LE POLITICHE SOCIALI: IL WELFARE DELLA RESPONSABILITA

LE POLITICHE SOCIALI: IL WELFARE DELLA RESPONSABILITA LE POLITICHE SOCIALI: IL WELFARE DELLA RESPONSABILITA Il Bilancio è un documento giuridico-contabile indispensabile per il funzionamento degli enti locali Il Bilancio ha un ruolo strategico della vita

Dettagli

Cosa significa essere squadra

Cosa significa essere squadra Cosa significa essere squadra Lo sforzo di molti produce risultati migliori dell'impegno di uno solo OMERO. GRUPPO: etimologia Il termine gruppo, deriva da che significa nodo, massa arrotondata.

Dettagli

Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog?

Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog? Raccontarsi, condividere e apprendere in rete: dai Blog al Podcasting Nuovi modelli comunicativi per la scuola Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog? Chi scrive Mettiti al centro del mondo! Crea il tuo

Dettagli

Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo

Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi

Dettagli

Competenze da acquisire attraverso l ASL e sue articolazioni Competenze trasversali

Competenze da acquisire attraverso l ASL e sue articolazioni Competenze trasversali Competenze da acquisire attraverso l ASL e sue articolazioni Competenze trasversali 1 Imparare ad imparare 2 Progettare 3 Comunicare 4 Collaborare e partecipare 5 Agire in modo autonomo 6 Risolvere i problemi

Dettagli

SFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO

SFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO Carugate, 30 marzo 2012 SFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO Chiara D Angelo, psicologa Esperta in Mediazione in ambito sportivo UNA GUIDA 1. Dal gruppo al gruppo di lavoro 2. Fuochi d attenzione per

Dettagli

FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA. Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI

FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA. Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI Corso base in human resources management (Istud) 2 Dal management alla

Dettagli

I DSS e la gestione dei dati e della conoscenza. Prof. Luca Gnan

I DSS e la gestione dei dati e della conoscenza. Prof. Luca Gnan I DSS e la gestione dei dati e della conoscenza Prof. Luca Gnan Argomenti I decision support system Tipologie di DSS Logiche di funzionamento Tipologie di analisi La gestione dei dati e della conoscenza

Dettagli

Welfare locale, economico e sostenibilità. finanziaria

Welfare locale, economico e sostenibilità. finanziaria Welfare locale, Coniugare coesione sociale, welfare e sviluppo economico in una prospettiva locale impatto ed europea economico e sostenibilità Marco Riva Workshop Coesione sociale, welfare e sviluppo

Dettagli

L organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014

L organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 L organizzazione della banca Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Premessa L organizzazione dell attività bancaria (attività di impresa svolta in un contesto

Dettagli

Progettazione e gestione del passaggio generazionale

Progettazione e gestione del passaggio generazionale Progettazione e gestione del passaggio generazionale Parte 1 Il modello di riferimento Paolo Gubitta (Università di Padova e Fondazione CUOA) Riflessioni, 1/2012, marzo Il passaggio generazionale come

Dettagli

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) C E F O PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) Una Comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico formando un GRUPPO riconoscibile, unito da vincoli organizzativi,

Dettagli

Introduzione al controllo di gestione negli enti locali

Introduzione al controllo di gestione negli enti locali Introduzione al controllo di gestione negli enti locali Dott. Marco M. Rubini 24 Marzo, 2003 1 scopi e funzioni elementi caratteristiche Indice Progettazione dei sistemi di controllo di gestione fattori

Dettagli

Pratiche partecipative, movimenti e politiche pubbliche a Roma

Pratiche partecipative, movimenti e politiche pubbliche a Roma Università Roma 3 - Master «PISM» Pratiche partecipative, movimenti e politiche pubbliche a Roma E. d Albergo e G. Moini (Università di Roma «Sapienza» - Facoltà di Sociologia) 27 marzo 2008 1. Le domande

Dettagli

Grant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 Capitolo IV. L analisi dei concorrenti L ANALISI DEI CONCORRENTI

Grant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 Capitolo IV. L analisi dei concorrenti L ANALISI DEI CONCORRENTI L ANALISI DEI CONCORRENTI 1 Saper eseguire una corretta analisi dei concorrenti comporta saper: 1. valutare l impatto e i profitti potenziali di prodotti e fornitori complementari; 2. valutare le implicazioni

Dettagli

Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE

Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE 1 LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA E DELLE SOCIETÀ UMANE Le persone perseguono molteplici fini Il perseguimento dei fini suscita bisogni Per

Dettagli

E-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE

E-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE E-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE La sostenibilità, tra sensibilità e impegno L organizzazione di eventi sostenibili è oggi considerata una delle più efficaci best

Dettagli

ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE

ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE LEZIONE 11 LA MACRO PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA Università degli Studi di Roma Tor Vergata Dott.ssa Danila Scarozza danila.scarozza@uniroma2.it AGENDA LA PROGETTAZIONE

Dettagli

La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance

La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance di Gianluca Passaro Innovazione Organizzazione Comunicazione Vincoli ed Opportunità L evoluzione normativa propone obblighi, ma li propone come

Dettagli

Organizzazione e Project Management Vincenzo Corvello

Organizzazione e Project Management Vincenzo Corvello 3 Gestione dei Progetti Organizzazione e Project Management Vincenzo Corvello 2 Organizzazioni e Project Management 1. I Progetti sono attività complesse e uniche svolte da individui e, soprattutto, da

Dettagli

I N D I C E. Indice delle tavole... pag. Introduzione... pag. XIII CAPITOLO PRIMO GLI ATTORI DELLA VITA ECONOMICA

I N D I C E. Indice delle tavole... pag. Introduzione... pag. XIII CAPITOLO PRIMO GLI ATTORI DELLA VITA ECONOMICA I N D I C E Indice delle tavole... pag. IX Introduzione... pag. XIII CAPITOLO PRIMO GLI ATTORI DELLA VITA ECONOMICA 1. Economia, vita e cultura... pag. 1 2. La natura dell attività economica...» 4 3. I

Dettagli

Sistemi informativi secondo prospettive combinate

Sistemi informativi secondo prospettive combinate Sistemi informativi secondo prospettive combinate direz acquisti direz produz. direz vendite processo acquisti produzione vendite INTEGRAZIONE TRA PROSPETTIVE Informazioni e attività sono condivise da

Dettagli

ISTITUZIONI STRUTTURE E ATTIVITÀ COGNITIVE, NORMATIVE E REGOLATIVE CHE CONFERISCONO STABILITÀ E SIGNIFICATO AL COMPORTAMENTO SOCIALE

ISTITUZIONI STRUTTURE E ATTIVITÀ COGNITIVE, NORMATIVE E REGOLATIVE CHE CONFERISCONO STABILITÀ E SIGNIFICATO AL COMPORTAMENTO SOCIALE ISTITUZIONI STRUTTURE E ATTIVITÀ COGNITIVE, NORMATIVE E REGOLATIVE CHE CONFERISCONO STABILITÀ E SIGNIFICATO AL COMPORTAMENTO SOCIALE I DIVERSI APPROCCI ALLO STUDIO DELLE ISTITUZIONI Istituzionalizzazione

Dettagli

CONFLITTO. Processo per cui una parte percepisce che i propri interessi sono ostacolati o influenzati negativamente da un'altra parte

CONFLITTO. Processo per cui una parte percepisce che i propri interessi sono ostacolati o influenzati negativamente da un'altra parte CONFLITTO Processo per cui una parte percepisce che i propri interessi sono ostacolati o influenzati negativamente da un'altra parte Dott.ssa Maria Zifaro 1 Livelli di conflitto Micro Meso Macro Dott.ssa

Dettagli

V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute

V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute La Comunità di Pratica (CoP) come strategia di apprendimento per la creazione di una rete di professionisti dell

Dettagli

Meccanismi di Coordinamento

Meccanismi di Coordinamento Organizzazione Meccanismi di Coordinamento Divisione del lavoro nei vari compiti da eseguire Prof.ssa Enrica Gentile a.a. 2004-2005 Coordinamento di questi compiti per portare a termine l attività prof.ssa

Dettagli

Organizzazione: teoria, progettazione e cambiamento

Organizzazione: teoria, progettazione e cambiamento Organizzazione: teoria, progettazione e cambiamento Edizione italiana a cura di G. Soda Capitolo 7 L istituzione e la gestione della cultura organizzativa Jones, Organizzazione Copyright 2007 Egea 7-1

Dettagli

SISTEMI TURISTICI LOCALI

SISTEMI TURISTICI LOCALI 1 SISTEMI TURISTICI LOCALI E MODELLI REGIONALI DI DISCIPLINA E PROMOZIONE DEL TURISMO 2 ALCUNI RIFERIMENTI GENERALI 3 LE FUNZIONI PUBBLICHE TRADIZIONALI 1) Programmazione, indirizzo e coordinamento delle

Dettagli

3.7. L autonomia e la comunanza degli obiettivi garantiscono l autoregolazione 53

3.7. L autonomia e la comunanza degli obiettivi garantiscono l autoregolazione 53 INDICE PREMESSA INTRODUZIONE CAPITOLO 1 - L economia capitalistica come sistema di organizzazioni 1.1. Che cosa è una impresa capitalistica 1 1.2. Le caratteristiche dell insieme degli agenti 5 1.3. Le

Dettagli

Politecnico di Milano. Dipartimento di Ingegneria gestionale

Politecnico di Milano. Dipartimento di Ingegneria gestionale Politecnico di Milano Dipartimento di Ingegneria gestionale Accountability e trasparenza come fattori di successo del ciclo delle performance: perché sono utili alle istituzioni e per quali strategie Bari,

Dettagli

La parola rete ha una rilevanza metaforica significativa per l ambiguitl

La parola rete ha una rilevanza metaforica significativa per l ambiguitl Violenza contro le donne: un esperienza italiana La parola rete ha una rilevanza metaforica significativa per l ambiguitl ambiguità del senso che oscilla tra la rappresentazione di una rete che contiene

Dettagli

Gestione e organizzazione aziendale l'organizzazione del lavoro

Gestione e organizzazione aziendale l'organizzazione del lavoro Gestione e organizzazione aziendale l'organizzazione del lavoro 8 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Aprile - Giugno 2011 il programma N data giorno ora tema capitolo 1 Introduzione

Dettagli

Dinamiche, occupabilità, servizi

Dinamiche, occupabilità, servizi Roma, 16 ottobre 2012 Il Mercato del lavoro negli anni della crisi Dinamiche, occupabilità, servizi Mario Mezzanzanica 1 Alcuni dati in sintesi Occupabilità : un problema di concezione Sistema di servizi

Dettagli

LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO

LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO CONVEGNO REGIONALE C.A.R.D. VENETO Padova 5 aprile 2013 LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO

Dettagli

Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola

Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola Lezione 10 Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2014-2015 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE

Dettagli

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Organismo paritetico sulla formazione La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Milano, 16 aprile 2009 Agenda Introduzione La cornice di riferimento I nostri principi

Dettagli

Ad Alta Quota- Percorso di leadership al femminile Presentazione dell azione positiva

Ad Alta Quota- Percorso di leadership al femminile Presentazione dell azione positiva Ad Alta Quota- Percorso di leadership al femminile Presentazione dell azione positiva Gorizia, 08 luglio 2016 Perché questo progetto? Fenomeni come il soffitto di cristallo, ovvero la scarsa presenza femminile

Dettagli

Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento

Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento Edizione italiana a cura di G. Soda Capitolo 1 Organizzazioni ed efficacia organizzativa: concetti di base 1-1 Concetti di base: refreshing con il capitolo

Dettagli

Università degli Studi di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

Università degli Studi di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Università degli Studi di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Matteo Villa matteo.villa@sp.unipi.it Rachele Benedetti rachele.benedetti@sp.unipi.it 3 domande 1. Generalmente si promuovono

Dettagli

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione

Dettagli

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Essere in rete Lavorare in rete Fare lavoro di rete Il lavoro di rete è costituito

Dettagli

Lezione 7 Le strutture organizzative: dimensioni di analisi e idealtipi (Cap. 7: pp , Decastri, 2016)

Lezione 7 Le strutture organizzative: dimensioni di analisi e idealtipi (Cap. 7: pp , Decastri, 2016) Lezione 7 Le strutture organizzative: dimensioni di analisi e idealtipi (Cap. 7: pp. 239-266, Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2015/2016 1 Contenuti 1. La progettazione dell assetto

Dettagli

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Fondazione Besso di Roma L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Come affrontare con il gruppo classe la tematica dei Disturbi del Comportamento e dei Comportamenti a Rischio; l utilizzo del tutoring e dell apprendimento

Dettagli

Elena Baralis 2007 Politecnico di Torino 1

Elena Baralis 2007 Politecnico di Torino 1 Introduzione Sistemi informativi 2 Introduzione Base di dati Modello dei dati Accesso ai dati Vantaggi e svantaggi dei DBMS 4 6 2007 Politecnico di Torino 1 7 8 9 10 Sistema informatico Nei sistemi informatici,

Dettagli

Capitale sociale e autogoverno

Capitale sociale e autogoverno Capitale sociale e autogoverno Carlo Borzaga e Jacopo Sforzi Trento, 8 luglio 2017 Capitale Sociale Il capitale sociale è un concetto multidimensionaleed è per sua natura legato a qualcosa di estremamente

Dettagli

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa Le azioni per fasi di processo In base ai bisogni rilevati dalla Survey e alla definizione delle fasi di processo, si sono definiti gli obiettivi strategici attorno ai bisogni del paziente, per l attivazione

Dettagli

Prof. Ciro D Aries. Ferrara, 19 Maggio 2017

Prof. Ciro D Aries. Ferrara, 19 Maggio 2017 Prof. Ciro D Aries Ferrara, 19 Maggio 2017 Il bilancio di esercizio non costituisce uno strumento sufficiente a rendere conto ai cittadini dell operato di un amministrazione pubblica. I dati economici-finanziari

Dettagli

Spunti di riflessione sulle reti di ambito. Scaletta. Reti? Reti: domande, quadro istituzionale, motivazioni, presupposti.

Spunti di riflessione sulle reti di ambito. Scaletta. Reti? Reti: domande, quadro istituzionale, motivazioni, presupposti. Spunti di riflessione sulle reti di ambito Scaletta Reti: domande, quadro istituzionale, motivazioni, presupposti Cosa accade in altri territori? Da cosa si potrebbe cominciare? luglio 16 Reti? rischio

Dettagli

Economia Aziendale. Strutture organizzative e processi. Organizzazione Bayer. Lezione 9 I meccanismi operativi. Bayer HealthCare comprende

Economia Aziendale. Strutture organizzative e processi. Organizzazione Bayer. Lezione 9 I meccanismi operativi. Bayer HealthCare comprende Economia Aziendale Strutture organizzative e processi Lezione 9 I meccanismi operativi Prof. Paolo Di Marco Organizzazione Bayer Bayer HealthCare comprende Animal Health Biologicals Consumer Care Diagnostics

Dettagli

ContrattodiRetetraimpreseoperantinel settore dei servizi avanzati

ContrattodiRetetraimpreseoperantinel settore dei servizi avanzati ContrattodiRetetraimpreseoperantinel settore dei servizi avanzati Ing. Nicola Di Marcoberardino Vice presidente Non è l a fortuna a c r e a r e i l e a d e r Notevole capacità di delivery Una Rete nei

Dettagli

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP Progetto INTERREG - P.O. Formazione partecipata: Saper imparare a vivere sostenibile id. 13773993 Pagina 1 di 5 P.I.T SAPALP - Progetto P.O. Formazione

Dettagli

Come fare il check up della propria U.O. L analisi sistemica dell organizzazione

Come fare il check up della propria U.O. L analisi sistemica dell organizzazione Come fare il check up della propria U.O. L analisi sistemica dell organizzazione Management della Responsabilità Sanitaria Milano novembre 2013 Mario Faini PROGEA S.r.l. - Via Pietrasanta 12, 20141 MILANO

Dettagli

Servizi HR. Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono

Servizi HR. Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle imprese. Le vostre domande Il dinamismo dei mercati e i continui mutamenti

Dettagli

VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO CAPITOLO 4 4.9 Con l emanazione del DPR 80/2013 e della legge 107/2015 si sta delineando un compiuto sistema di valutazione finalizzato alla qualificazione del servizio scolastico, alla valorizzazione

Dettagli