T-IATP vince contro le Ferrovie.

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1 tc_---4-i Ferro, OalrmnCe :1 1-1 Aperta l'ulti a busta per il trasporto regionale: i vincitori hanno offerto un ribasso maggiore T-IATP vince contro le Ferrovie. I francesi contro l'azienda dello Stato italiano. Dei veri privati contro un privato speciale perché fa capo a un soggetto ancora pubblico come Ferrovie. I risultati ieri mattina dell'apertura in Regione della terza e ultima busta, quella con l'offerta economica, dei due contendenti per la gara regionale di assegnazione del servizio di trasporto pubblico (Tpl) in un unico lotto per tutta la Toscana, hanno spiazzato le aspettative. Molti pensavano che avrebbe vinto il consorzio Mobit che riunisce le 14 aziende toscane e che ha al suo centro Busitalia, l'azienda al 100% delle Ferrovie che possiede anche la stragrande maggioranza della fiorentina Ataf Gestioni (il 70% contro il 25 di Cap e il 5% di Autoguidovie ). Non fosse altro perchè si tratta di aziende a cui il territorio è già abituato da lungo tgempo. SEGUEAPAGINAII I3 ]SICM2í ií,, spaiixn il nrirt hio AI, iü u io-ai 2.1(0u srzl Si parla di noi Pagina 22

2 A Ratp basta un ribasso del 3% per battere Ferrovie Servizi integrati, linee razionalizzate, stesse tariffe L altro duellante, presentatosi attraverso Autolinee Toscane, era Ratp Dev Italia, il ramo italiano del colosso dei trasporti francesi Ratp che ha dipendenti in 14 paesi del mondo, un fatturato di 5 miliardi e un rating finanziario AAA che assicura un accesso al credito a tassi notevolmente più bassi, e trasporta nell'area di Parigi 14 milioni di passeggeri al giorno con 14 linee di metro, 8 di tram, 350 di bus, 2 treni regionali e la metropolitana Orlyval. E invece la sorpresa. Ratp ha vinto nonostante Mobit avesse conquistato 60 punti nelle due buste di offerte tecniche contro i 59,54 di Autolienee Toscane. Pochi decimali, comunque un vantaggio. Ma l'offerta economica ha ribaltato i destini con un ribasso del 3,0003% di Autolinee contro l'1,7 5% del consorzio Mobit che comprende altri due consorzi come Ctt e Tiemme, Cap, Copit, Atn, oltre a Busitalia. Se i risultati della gara da 4 miliardi per 11 anni di servizio su 100 milioni di chilometri l'anno nonverranno ribaltati dalle verifiche, il trasporto toscano si avvia a un cambiamento epocale. Soprattutto per le altre città della regione dove il bus non era stato ancora privatizzato come a Firenze. Passerebbe tutto in mano a Ratp eliminando le aziende ora in servizio le quali, se invece il risultato si ribaltasse, gestirebbero ognuna il proprio servizio con il proprio nome sui bus unito al generale logo Mobit, il consorzio che diventerebbe riferimento unico per istituzioni e cittadini. Il nome Ataf invece sparirà comunque perché, anche se vincessero, le tre aziende che si sono presentate divise dentro resteranno divise in Busitalia, Cap, Autoguidovie. Subito sarà fatta la verifica del piano economico finanziario dell'azienda vincitrice in seguito a cui si farà l'aggiudicazione provvisoria. Poi, averte l'assessore ai trasporti regionali Ceccareffi, si analizzeranno in 19 punti i requisiti e ci vorranno almeno tre mesi prima dell'aggiudicazione definitiva e la stipula del contratto di concessione. Si va a primavera. La Regione si dice già soddisfatta che entrambi i concorrenti si impegnino a sostituire i autobus piùvecchi tra i in servizio sul territorio regionale, convantaggi per i passeggeri e per l'aria. La gara unica deriva dalla riforma del Tpl fatta dalla Toscana nel 2010 per fare fronte ai pesanti tagli statali al servizio pubblico ma finirà di fatto per rivoluzionare la vita dei bus della regione. Non li gestiranno più 14 aziende ma una sola o tutt'al più un solo consorzio in modo evidentemente più integrato sia dal punto di vista delle tariffe uguali per tutti che dei servizi. Cambierà anche la rete delle linee evitando sovrapposizioni sedimentate nel tempo: tra bus e bus, tra bus e pullman extraurbani, tra pullman e treni. Aumenterà il servizio nelle città con soluzioni mirate nelle aree dove la domanda è scarsa. La gara garantisce l'occupazione attuale e allo scopo stanzia 81,5 milioni di euro. (i.c.) Si parla di noi Pagina 23

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4 7 7, ( 4 "1". rra iager: bïglietto Saremo eff icíenh an-dra ne 7 G L BUS diventa super tecnologico. Sarà un software esclusivo a gestirlo a Firenze e in Toscana. Una piattaforma centralizzata servirà agli utenti a organizzare il viaggio e all'azienda per programmare. Saranno autisti, verificatori, addetti ai cali center aziendali i veri protagonisti di una «rivoluzione» che renderà i bus accoglienti e efficienti ma che senza la partecipazione del personale non si potrà fare. Converrà anche a loro perché più passeggeri significa più guadagni redistribuiti anche tra i dipendenti. Le tariffe saranno uguali per tutta la Toscana e il biglietto salirà a 1,50 euro solo nel È il prossimo futuro dei bus fiorentini e toscani come lo disegna Bruno Lombardi, presidente di Ratp Dev Italia, il ramo italiano di Ratp che gestisce la tramvia fiorentina e che, attraverso la sua azienda in Mugello, Autolinee Toscane, ha vinto ieri il primo round della gara regionale per la concessione del servizio in tutta la Toscana. Che salvo sorprese dovrebbe passare a Ratp prima dell'estate. Lombardi spiega cosa accadrà degli autobus battezzati tutti Autolinee Toscane e chissà che diminutivo si inventeranno i passeggeri. Assumerà tutti i dipendenti dei bus toscani, come indicato dal bando di gara e ne assumerà altri dal Ratp investirà 563 milioni : 212 per acquistare dalle aziende attuali bus, depositi, officine, uffici. Altri 300 per acquistare nuovi bus, di cui 2095 subito, altri 380 nel 2018 e nel 2019: «Dimezzeremo subito l'età media dei bus da 12 a 6 anni per poi averli tutti nuovi, più comodi e più gradevoli». Infine, 51 milioni saranno spesi in tecnologia per controllare i mezzi e informare sia a terra che sul bus passeggeri che acquisteranno biglietti e abbonamenti anche via sms, mail, bar code, qr code e «potranno organizzarsi il viaggio più breve e meno costoso contattando con ogni dispositivo esistente una piattaforma centralizzata». Quanto a titoli di viaggio, la gara prevede che, al quinto anno crescano al massimo del 7, 1 «Mobit abbassa al 7,2%, noi al 7. Aumenteremo a 1,50 nel 2017 e a 1,60 al quinto anno». Tariffe uguali per tutta la regione, quelle del trasporto extraurbano misurate su fasce chilometriche ma integrate con l'urbano. Molti i vantaggi di azienda e servizio unici: «Risparmi, efficienza, semplificazione, pianificazione, possibilità di programmare, monitorare, controllare e rendicontare». Spina dorsale, secondo Lombardi, il personale: «La nostra rivoluzione sta nel fatto che non stiamo facendo un'offerta ma un vero progetto per rendere il servizio bus toscano il migliore d'italia e un esempio a livello europeo». Ma il progetto non funziona se non è condiviso, «in accordo con i sindacati e con il personale, il 95% del quale è a contatto con il pubblico». Gli autisti «sapranno che se su un bus nuovo si guida senza frenate brusche si risparmia carburante e si fa stare meglio i passeggeri, che si affrontano gli intoppi analizzandoli insieme al momento e capendone cause e rimedi. L'obiettivo è un trasporto gradevole con itinerari e tempi corrispondenti alla domanda che attiri i passeggeri. Più saranno, e più cresceranno gli introiti che verranno redistribuiti. I nostri autisti di Gest o di Autolinee Toscane prendono un mese in più di stipendio l'anno, una maggiorazione tra i e i euro». Ratp modificherà anche le linee? «Non lo può fare l'operatore ma solo il committente, ovvero la Regione d'accordo con i Comuni e il bando di gara non prevede modifiche nei primi due anni. Ma siccome il software che abbiamo solo noi è molto efficiente, cominceremo da subito, insieme alla Regione, a studiare e, se necessario, riprogrammare gli itinerari. E non è detto che si inizi a aggiustare anche prima dei due anni». Lo stesso software, dice Lombardi, interverrà anche sui tempi di percorrenza e la regolarità dei mezzi : «Lo sperimentiamo già sulla tramvia : se un tram perde più tempo del previsto a una fermata perché affollato, il software averte subito quello dopo di rallentare. Si possono fare operazioni simili con i bus tramite la tecnologia Avm (Auotomated Viatoring Monitoring ) che controlla i veicoli in qualsiasi posto siano in quel momento. Inutile dire che il giro capolinea-capolinea deve esser fatto in tot minuti se si vede che il tempo necessario è superiore». La tramvia. Ratp ha il 100% di Gest, la società che la gestisce e è dentro la Tram di Firenze, la concessionaria della costruzione delle linee 2 e 3. «La tramvia - dice Lombardi - è il mezzo di viaggio strutturante che i bus devono servire, ci impegneremo per raccordare i due mezzi ma anche tutti gli altri che confluiranno ai nodi intermodali previsti dalla Regione. A cominciare dalle informazioni per cui avvertiremo subito i passeggeri di evitare a una fermata di prendere un bus in ritardo a favore di un altro». Quanto ai cantieri, «l'essere nella Tram ci concede di raccordare anche cantieri e bus». Si parla di noi Pagina 25

5 Lombardi, della società d'oltralpe, promette scintille grazie ad un software che migliorerà le prestazioni dei mezzi "I guadagni saranno redistribuiti" Si parla di noi Pagina 26