METALLI E SPECIE METALLICHE
|
|
- Norma Orlandi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 3250. Rame Il rame è abbastanza diffuso nella crosta terrestre con una concentrazione media valutata tra 23,6 e 47 mg/kg e si può trovare sia allo stato elementare che associato con altri elementi in minerali quali calcosina (Cu 2 S), calcopirite (CuFeS 2 ), cuprite Cu 2 O e malachite (CuCO 3 - Cu(OH) 2 ). La concentrazione di rame in acque dolci incontaminate risulta inferiore a 1 µg/l, mentre in acque marine è inferiore a 0,3 µg/l. Il rame viene largamente impiegato nell industria elettrica, per le sue eccellenti qualità di conduttore di calore ed elettricità, e nella produzione di leghe, quali ottone (Zn+Cu) e bronzo (Sn+Cu). I sali di tale elemento sono utilizzati come antiparassitari in agricoltura, come alghicidi sia nelle acque di uso industriale che nelle vernici antifouling, come catalizzatori nella produzione di cloruro di vinile, come ricoprente in galvanica, ed in molti altri processi nell industria tessile, in quella del vetro e delle ceramiche. Nelle acque superficiali il rame è presente sia in forma disciolta che particolata quasi esclusivamente nella sua forma ossidata rameica. Il rame disciolto in buona parte è legato in complessi con carbonati, ossidrili, acidi umici, amminoacidi, polifosfati, ecc. La frazione di rame presente come ione libero Cu 2+ è molto bassa nelle condizioni che si riscontrano nella maggior parte delle acque superficiali. Tale frazione libera può comunque aumentare sensibilmente al diminuire del ph e si calcola che già a ph intorno a 6 sia ampiamente dominante in acque dolci. Il rame è un oligoelemento essenziale sia per gli animali che per le piante. Una sua deficienza o un suo eccesso può condurre a gravi alterazioni metaboliche e sembra ormai accertato che la sua tossicità sia dovuta alla frazione ionica libera Cu 2+. Criteri di qualità proposti da vari enti internazionali (ente di protezione ambientale canadese, US EPA, WRC-UK) forniscono per il rame solubile un intervallo di valori (2-15 µg/l) per la protezione della vita acquatica e ( µg/l) per le acque ad uso potabile. Il D.Lgs. 152/99 in materia di tutela delle acque dall inquinamento prevede criteri di qualità diversificati in funzione degli usi (1000 µg/l per le acque sotterranee, 50 µg/l per le acque superficiali destinate alla potabilizzazione e 40 µg/l per le acque idonee alla vita dei pesci). Il D.Lgs. 31/2001 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano fissa una concentrazione massima ammissibile di 1000 µg/l. METODO A - Determinazione per spettrometria di assorbimento atomico con atomizzazione in fiamma (F-AAS) 1. Principio del metodo Il rame viene determinato per aspirazione diretta del campione nella fiamma (aria-acetilene) di uno spettrofotometro ad assorbimento atomico. Dalla misura del segnale di assorbanza a 324,8 nm si ricava la concentrazione mediante confronto con una curva di taratura ottenuta con soluzioni a concentrazioni note di analita, comprese nel campo di indagine analitico. 2. Campo di applicazione Il metodo consente la determinazione del rame in campioni di acque naturali e di scarico nell intervallo di concentrazione da 0,1 a 5,0 mg/l. Per concentrazioni superiori a 5 mg/l è 423
2 possibile rientrare nell intervallo indicato ricorrendo alla diluizione del campione oppure facendo ricorso ad una lunghezza d onda meno sensibile, prendendo come riferimento quelle generalmente consigliate dal manuale d uso fornito a corredo dell apparecchiatura. Effettuando 10 determinazioni su uno stesso campione avente un contenuto di rame pari a 0,1 mg/l, alternate con una misura del bianco, si è potuto calcolare un limite di rivelabilità, espresso come tre volte lo scarto tipo, di 0,01 mg/l. 3. Interferenze e cause di errore L utilizzo del correttore di fondo consente di minimizzare gli assorbimenti aspecifici eventualmente presenti. Nel caso in cui si debba determinare l analita in una matrice sconosciuta o scarsamente caratterizzata è consigliabile ricorrere al metodo delle aggiunte note. Tale metodo permette di minimizzare le interferenze di matrice di tipo fisico e/o chimico (variazioni di densità, viscosità, tensione superficiale) eventualmente presenti. 4. Campionamento e conservazione del campione Il campionamento e la conservazione del campione devono essere effettuati in accordo con quanto previsto dalla Sezione 1030 Metodi di campionamento. Si consiglia di conservare i campioni in bottiglie di polipropilene, o altro materiale caratterizzato da scarse proprietà di cessione o adsorbimento di metalli, precedentemente trattate con HNO 3 1 M per una notte e successivamente neutralizzate con acqua ad elevato grado di purezza. Per determinare soltanto il rame disciolto, il campione viene filtrato dopo il prelievo su membrana da 0,45 µm (acetato di cellulosa o policarbonato) e acidificato fino a ph<2 con HNO 3 (6.1). L analisi deve essere effettuata prima possibile e comunque il campione acidificato rimane stabile per almeno una settimana dal prelievo. Per la determinazione quantitativa del rame totale si rimanda alle Sezioni 3000 e Apparecchiature 5.1 Spettrofotometro di assorbimento atomico, corredato di bruciatore standard per ariaacetilene e di dispositivo per la correzione degli assorbimenti aspecifici. 5.2 Lampada a catodo cavo o altra sorgente luminosa capace di emettere lo spettro dell elemento in esame. 6. Reattivi Tutti i reattivi e l acqua utilizzata per i lavaggi e la preparazione delle soluzioni di riferimento devono essere ad elevato grado di purezza. 6.1 Acido nitrico concentrato (d=1,40) 6.2 Soluzione concentrata di rame (1000 mg/l) Si consiglia di utilizzare soluzioni di riferimento ad elevato grado di purezza disponibili in commercio. 6.3 Soluzione diluita di rame (10,0 mg/l) Trasferire 1,0 ml della soluzione (6.2) in pallone tarato da 100 ml, aggiungere 1 ml di HNO 3 424
3 (6.1) e portare a volume con acqua ad elevato grado di purezza. Questa soluzione è stabile per almeno un mese se conservata a 4 C in un contenitore caratterizzato da scarse proprietà di cessione o adsorbimento di metalli (polietilene o policarbonato) e opportunamente chiuso in modo da evitare sia l evaporazione del solvente che eventuali contaminazioni. 7. Procedimento 7.1 Ottimizzazione dei parametri strumentali Per migliorare le prestazioni analitiche dell apparecchiatura e per minimizzare eventuali interferenze, procedere all ottimizzazione dei parametri strumentali seguendo le indicazioni riportate nel manuale d uso dello strumento o in altri protocolli standardizzati. In Tab. 1 sono elencate, a titolo di esempio, le condizioni operative tipiche per l esecuzione delle analisi. Tabella 1: Condizioni operative strumentali Lunghezza d onda (nm) 324,8 Fenditura (nm) 0,7 Correzione del fondo attivata Fiamma aria-acetilene Intensità di corrente della lampada (ma) come da specifica 7.2 Analisi Determinazione diretta Dopo aver impostato i parametri strumentali come descritto al Paragrafo 7.1, costruire la curva di taratura utilizzando almeno tre soluzioni di riferimento preparate diluendo opportunamente la soluzione (6.3), in modo tale da coprire l intero campo di indagine analitico, e il bianco dei reattivi. Ripetere la misura di ogni soluzione di riferimento compreso il bianco almeno tre volte. Quindi, eseguire l analisi dei campioni effettuando almeno tre letture per ogni soluzione da analizzare; si considerano accettabili i valori che forniscono un coefficiente di variazione inferiore al 5%. Le analisi dei campioni, delle soluzioni di riferimento e del bianco dei reattivi devono essere effettuate nelle stesse condizioni strumentali. Se la risposta del campione incognito analizzato cade al di fuori dell intervallo di linearità diluire opportunamente il campione per riportarlo nel campo di linearità. Qualora risulti necessaria una diluizione del campione talmente elevata da esaltare gli errori connessi alla suddetta operazione è preferibile ripetere sia la taratura che l analisi ricorrendo ad un altra riga analitica meno sensibile. Nel caso in cui sia richiesta l analisi di un numero notevole di campioni si consiglia di controllare la taratura inserendo ogni cinque campioni una soluzione di controllo utilizzata per la taratura e verificando che il valore di quest ultima risulti entro il ±5% del valore atteso Metodo delle aggiunte note Il campione viene suddiviso in quattro aliquote, di cui una rimane tal quale, mentre alle altre si aggiungono concentrazioni crescenti dell analita dello stesso ordine di grandezza di quella attesa per il campione. Misurare l assorbanza delle quattro soluzioni e del bianco dei reattivi seguendo le indicazioni riportate al Paragrafo 7.1, avendo cura di ripetere le misure almeno tre volte. La concentrazione totale di rame presente nelle aliquote deve comunque essere inferiore al valore limite oltre il quale la risposta strumentale non è più lineare. 425
4 8. Calcoli 8.1 Determinazione diretta La retta di taratura si ottiene tramite il calcolo della regressione lineare, con le concentrazioni (mg/l) delle soluzioni di riferimento in ascissa e le assorbanze corrispondenti, corrette del bianco, in ordinata. La regressione può essere considerata accettabile ai fini analitici se lo scarto tipo della retta stimata è inferiore al 5%. Calcolare quindi la concentrazione del rame nel campione utilizzando l equazione ottenuta dalla regressione lineare, tenendo conto dell eventuale diluizione effettuata. 8.2 Metodo delle aggiunte Siano C 1, C 2, C 3, rispettivamente le concentrazioni corrispondenti alla 1 a, 2 a, 3 a aggiunta e A 0, A 1, A 2, A 3, le assorbanze del campione (A 0 ) e del campione addizionato delle varie aggiunte, sottratte del bianco dei reattivi. Calcolare la retta di regressione che interpola i valori di assorbanza in funzione delle concentrazioni aggiunte, attribuendo al campione incognito di assorbanza A 0 una concentrazione aggiunta uguale a zero. La concentrazione incognita riferita al campione sarà data dal valore dell intercetta sull asse (x) cambiato di segno. La regressione può essere considerata accettabile ai fini analitici se lo scarto tipo della retta stimata è inferiore al 5%. 9. Qualità del dato Prove effettuate in quintuplicato da sette laboratori su campioni di acqua di scarico ai quali sono state aggiunte quantità di rame in modo da avere una concentrazione di 1,0 mg/l hanno fornito valori del coefficiente di variazione, CV (%) = (scarto tipo/valore medio) 100, compresi tra 3,1% e 10% ed un accuratezza compresa tra l 1% e il 10%. Non essendo stati utilizzati materiali di riferimento, l accuratezza va intesa come grado di accordo tra il risultato della misurazione e il valore di riferimento accettato. Per acque di scarico, dopo aggiunta di quantità note di rame tali da realizzare una concentrazione finale di 4 mg/l, lo Standard Methods riporta una riproducibilità dell 8,3% ed un accuratezza del 2,8%. Nota: si consiglia ai laboratori di attivare, in accordo con le norme internazionali più recenti, dei programmi di controllo formale sulla qualità dei dati prodotti. Ciò si può realizzare verificando le proprie prestazioni attraverso analisi effettuate, ad intervalli regolari di tempo, su materiali di riferimento certificati prodotti da organismi internazionali e su materiali di riferimento non certificati (carte di controllo). Informazioni sul tipo di materiali certificati e sugli organismi che li producono sono fornite nella Sezione 1040 Qualità del dato analitico. Il materiale di riferimento non certificato va caratterizzato in termini di valore medio ed incertezza ad esso associata, rispetto al quale si verificano gli scostamenti di misure giornaliere condotte in parallelo con l insieme dei campioni incogniti da determinare. METODO B - Determinazione per spettrometria di assorbimento atomico con atomizzazione elettrotermica (ETA-AAS) 1. Principio del metodo Il rame viene determinato per iniezione diretta del campione nel fornetto di grafite di uno spettrofotometro ad assorbimento atomico. Dalla misura del segnale di assorbanza a 324,8 nm si ricava la concentrazione mediante confronto con una curva di taratura ottenuta con soluzioni a concentrazioni note di analita, comprese nel campo di indagine analitico. 426
5 2. Campo di applicazione Il metodo consente la determinazione del rame in campioni di acque naturali e di scarico nell intervallo di concentrazione da 1,0 a 40,0 µg/l. Per concentrazioni superiori a 40 µg/l è possibile rientrare nell intervallo indicato ricorrendo alla diluizione del campione. Effettuando 10 determinazioni su uno stesso campione avente un contenuto di rame pari a 1,0 µg/l, alternate con una misura del bianco, si è potuto calcolare un limite di rivelabilità, espresso come tre volte lo scarto tipo, di 0,2 µg/l. (volume di campione iniettato: 25 µl). Tale limite dipende dalla matrice e dalle condizioni strumentali applicate; può essere migliorato aumentando il volume di campione iniettato. Tuttavia applicando queste modalità vengono esaltati gli effetti delle specie interferenti. 3. Interferenze e cause di errore L utilizzo del correttore di fondo consente di minimizzare gli assorbimenti aspecifici eventualmente presenti. Nel caso in cui si debba determinare l analita in una matrice sconosciuta o scarsamente caratterizzata è consigliabile ricorrere al metodo delle aggiunte note. Tale metodo permette di minimizzare le interferenze di tipo fisico e/o chimico eventualmente presenti. 4. Campionamento e conservazione del campione Il campionamento e la conservazione del campione devono essere effettuati in accordo con quanto previsto dalla Sezione 1030 Metodi di campionamento. In particolare, considerando le basse concentrazioni da determinare, si consiglia di conservare i campioni in bottiglie di polipropilene o altro materiale caratterizzato da scarse proprietà di cessione o adsorbimento di metalli, precedentemente trattate con HNO 3 1 M per una notte e successivamente neutralizzate con acqua ad elevato grado di purezza. Per determinare soltanto il rame disciolto, il campione viene filtrato dopo il prelievo su membrana da 0,45 µm (acetato di cellulosa o policarbonato) e acidificato fino a ph<2 con HNO 3 (6.1). L analisi deve essere effettuata prima possibile e comunque il campione acidificato rimane stabile per almeno una settimana dal prelievo. Per la determinazione quantitativa del rame totale si rimanda alle Sezioni 3000 e È buona norma considerare sempre l opportunità di predisporre un bianco di campo, ottenuto semplicemente mediante lo stoccaggio di un aliquota di acqua ultrapura in un recipiente identico a quello dei prelievi, da sottoporre successivamente a tutte le fasi analitiche previste per i campioni. Altri sistemi di controllo della qualità del campionamento consistono nell uso di campioni replicati, nell attivazione di precauzioni per proteggere i campioni in modo da evitare qualsiasi possibile contaminazione, nell avvinamento regolare dei recipienti. 5. Apparecchiature 5.1 Spettrofotometro di assorbimento atomico, corredato di fornetto di grafite e di dispositivo per la correzione degli assorbimenti aspecifici. 5.2 Lampada a catodo cavo o altra sorgente luminosa capace di emettere lo spettro dell elemento in esame. 5.3 Autocampionatore oppure micropipette tarate per il dosaggio di pochi µl. 5.4 Dispositivo per la registrazione dell assorbanza, adatto ad evidenziare la forma del picco. 5.5 Dispositivo che fornisce argon ultrapuro 427
6 6. Reattivi Tutti i reattivi e l acqua utilizzata per i lavaggi e la preparazione delle soluzioni di riferimento devono essere ad elevato grado di purezza. 6.1 Acido nitrico concentrato (d=1,40) 6.2 Soluzione concentrata di rame (1000 mg/l) Si consiglia di utilizzare soluzioni di riferimento ad elevato grado di purezza disponibili in commercio. 6.3 Soluzione diluita di rame (2,0 mg/l) Trasferire 200 µl della soluzione (6.2) in pallone tarato da 100 ml, aggiungere 1 ml di HNO 3 (6.1) e portare a volume con acqua ad elevato grado di purezza. Questa soluzione è stabile per almeno un mese se conservata a 4 C in un contenitore caratterizzato da scarse proprietà di cessione o adsorbimento di metalli (polietilene o policarbonato) e opportunamente chiuso in modo da evitare sia l evaporazione del solvente che eventuali contaminazioni. 7. Procedimento 7.1 Ottimizzazione dei parametri strumentali Per migliorare le prestazioni analitiche dell apparecchiatura e per minimizzare eventuali interferenze, procedere all ottimizzazione dei parametri strumentali seguendo le indicazioni riportate nel manuale d uso dello strumento o in altri protocolli standardizzati. In Tabb. 1-2 sono elencate, a titolo di esempio, le condizioni operative tipiche per l esecuzione delle analisi. Tabella 1: Condizioni operative strumentali Lunghezza d onda (nm) 324,8 Fenditura (nm) 0,7 Rilevazione del segnale altezza o area del picco Correzione del fondo attivata Tubo pirolitico Intensità di corrente della lampada (ma) come da specifica Volume del campione (µl) 25 Tabella 2: Programma termico T C RT HT G R Essiccamento Incenerimento Atomizzazione * Pulizia RT = tempo in secondi della rampa di temperatura HT = tempo in secondi di permanenza alla temperatura impostata (isoterma) T C = temperatura impostata in C G = flusso del gas di lavaggio (argon ultrapuro) in ml/minuto R = attivazione della lettura in atomizzazione. Il ciclo elettrotermico riportato è valido nel caso in cui si utilizzi un tubo di grafite pirolitica; in tutti gli altri casi andrà ottimizzato, prendendo come riferimento quello generalmente consigliato dal manuale d uso fornito a corredo dell apparecchiatura. 428
7 7.2 Analisi Determinazione diretta Dopo aver impostato i parametri strumentali come descritto al Paragrafo 7.1, costruire la curva di taratura utilizzando almeno tre soluzioni di riferimento scelte nel campo di indagine analitico, preparate diluendo opportunamente la soluzione (6.3), e il bianco dei reattivi. Ripetere la misura di ogni soluzione di riferimento compreso il bianco almeno tre volte. Quindi, eseguire l analisi dei campioni effettuando almeno tre letture per ogni soluzione da analizzare; si considerano accettabili i valori che forniscono un coefficiente di variazione inferiore al 10%. Le analisi dei campioni, delle soluzioni di riferimento e del bianco dei reattivi devono essere effettuate nelle stesse condizioni strumentali. Se la risposta del campione incognito analizzato cade al di fuori dell intervallo di linearità, diluire opportunamente il campione per riportarlo nel campo di linearità.qualora risulti necessaria una diluizione del campione talmente elevata da esaltare gli errori connessi alla suddetta operazione è preferibile ripetere sia la taratura che l analisi riducendo la quantità di campione iniettato nel fornetto di grafite oppure aumentando il flusso di gas di lavaggio in atomizzazione. Nel caso in cui sia richiesta l analisi di un numero notevole di campioni si consiglia di controllare la taratura inserendo ogni cinque campioni una soluzione di controllo utilizzata per la taratura e verificando che il valore di quest ultima risulti entro il ±5% del valore atteso Metodo delle aggiunte note Il campione viene suddiviso in quattro aliquote, di cui una rimane tal quale, mentre alle altre si aggiungono concentrazioni crescenti dell analita dello stesso ordine di grandezza di quella attesa per il campione. Misurare l assorbanza delle quattro soluzioni e del bianco dei reattivi seguendo le indicazioni riportate al Paragrafo 7.1, avendo cura di ripetere le misure almeno tre volte. La concentrazione totale di rame presente nelle aliquote non deve superare il valore limite oltre il quale la risposta strumentale non è più lineare. 8. Calcoli 8.1 Determinazione diretta La retta di taratura si ottiene tramite il calcolo della regressione lineare, con le concentrazioni (µg/l) delle soluzioni di riferimento in ascissa e le assorbanze corrispondenti, corrette del bianco, in ordinata. La regressione può essere considerata accettabile ai fini analitici se lo scarto tipo della retta stimata è inferiore al 5%. Calcolare quindi la concentrazione del rame nel campione utilizzando l equazione ottenuta dalla regressione lineare, tenendo conto dell eventuale diluizione effettuata. 8.2 Metodo delle aggiunte Siano C 1, C 2, C 3, rispettivamente le concentrazioni corrispondenti alla 1 a, 2 a, 3 a aggiunta e A 0, A 1, A 2, A 3, le assorbanze del campione (A 0 ) e del campione addizionato delle varie aggiunte, sottratte del bianco dei reattivi. Calcolare la retta di regressione che interpola i valori di assorbanza in funzione delle concentrazioni aggiunte, attribuendo al campione incognito di assorbanza A 0 una concentrazione aggiunta uguale a zero. La concentrazione incognita riferita al campione sarà data dal valore dell intercetta sull asse (x) cambiato di segno. La regressione può essere considerata accettabile ai fini analitici se lo scarto tipo della retta stimata è inferiore al 5%. 429
8 9. Qualità del dato Prove effettuate in quintuplicato, in un circuito di inteconfronto, su soluzioni sintetiche in acqua deionizzata hanno fornito, dopo eliminazione di eventuali outlier, i seguenti risultati: Concentrazione attesa (µg/l) 10,0 20,0 Concentrazione trovata (µg/l)* 9,6 ± 0,9 19,6 ± 0,9 Numero di laboratori (n) 9 9 Ripetibilità (r%) 5,6 2,7 Riproducibilità (R%) 27,1 13,0 Accuratezza (%)** 4,0 2,0 * valor medio ± scarto tipo S(r)= scarto tipo di ripetibilità; S(R)= scarto tipo di riproducibilità r = 2. (2) 1/2. S(r) = 2,83. S(r); R = 2. (2) 1/2. S(R) = 2,83. S(R) ** Non essendo stati utilizzati materiali di riferimento, l accuratezza va intesa come grado di accordo tra il risultato della misurazione e il valore di riferimento accettato. Va tenuto presente che la precisione e accuratezza di un metodo generalmente peggiorano all aumentare della complessità della matrice. Su campioni di acque di scarico, ad una concentrazione di 10,1 µg/l lo Standard Methods riporta una riproducibilità del 32% ed un accuratezza del 5%. Nota: si consiglia ai laboratori di attivare, in accordo con le norme internazionali più recenti, dei programmi di controllo formale sulla qualità dei dati prodotti. Ciò si può realizzare verificando le proprie prestazioni attraverso analisi effettuate, ad intervalli regolari di tempo, su materiali di riferimento certificati prodotti da organismi internazionali e su materiali di riferimento non certificati (carte di controllo). Informazioni sul tipo di materiali certificati e sugli organismi che li producono sono fornite nella Sezione 1040 Qualità del dato analitico. Il materiale di riferimento non certificato va caratterizzato in termini di valore medio ed incertezza ad esso associata, rispetto al quale si verificano gli scostamenti di misure giornaliere condotte in parallelo con l insieme dei campioni incogniti da determinare. METODO C Determinazione spettrofotometrica mediante ossalildiidrazide 1. Principio del metodo Il rame in soluzione acquosa reagisce con ossalildiidrazide (CONHNH 2 ) 2 e acetaldeide (CH 3 CHO) a ph 9,3 per dare un complesso molto stabile di colore viola intenso la cui assorbanza è misurata a 540 nm. 2. Campo di applicazione Il metodo è applicabile alle acque naturali (incluse quelle marine se i livelli di concentrazione lo consentono) e di scarico nell intervallo di concentrazione compreso tra 0,05 e 0,50 mg/l utilizzando celle da 5 cm di percorso ottico; concentrazioni più elevate tra 0,50 e 2,0 mg/l possono essere determinate con celle da 1 cm. Effettuando 10 determinazioni su uno stesso campione avente un contenuto di rame pari a 0,05 mg/l, si è potuto calcolare un limite di rivelabilità, espresso come tre volte lo scarto tipo, di 0,008 mg/l utilizzando celle da 5 cm di cammino ottico. 430
9 3. Interferenze e cause di errore Il metodo presenta interferenze da parte di cianuri e sostanze organiche, che possono essere eliminate per semplice digestione acida con miscela solfonitrica del campione in esame. Per campioni con una concentrazione di 0,10 mg/l di Cu, non danno interferenze 10 mg/l di Pb, 3 mg/l di Zn, 3 mg/l di Ni, 3 mg/l di Cd, 10 mg/l di Al, 3 mg/l di Mn, 10 mg/l di Fe(III), 3 mg/l di Sn, 3 mg/l di Co, 2,5 mg/l di Se, 1,5 mg/l di Cr(III), 1000 mg/l di polifosfati come P , 1000 mg/l di ortofosfati come PO 4 3-, 1000 mg/l di solfati come SO 4 2-, 1000 mg/l di cloruri come Cl -. La presenza contemporanea dei metalli citati, alle suddette concentrazioni non mostra alcun fenomeno di sinergismo. 4. Campionamento e conservazione del campione Il prelievo e la conservazione del campione devono essere effettuati in accordo con quanto previsto dalla Sezione 1030 Metodi di campionamento. 5. Apparecchiature 5.1 Normale attrezzatura di laboratorio 5.2 Spettrofotometro per misure alla lunghezza d onda di 540 nm, munito di celle con cammino ottico fino a 5 cm. 6. Reattivi Tutti i reattivi devono essere puri per analisi e le soluzioni preparate con acqua distillata e/o deionizzata. 6.1 Soluzione concentrata di rame (1,0 g/l) Si consiglia l utilizzo di soluzioni di riferimento ad elevato grado di purezza disponibili in commercio. In alternativa pesare 1,0 g di rame puro e trasferirli in beaker da 250 ml. Aggiungere 5 ml di acido nitrico concentrato (6.5), 5 ml di acqua e scaldare fino a secco per eliminare l eccesso di acido. Riprendere il residuo con 50 ml di acqua e travasare quantitativamente la soluzione in matraccio tarato da 1000 ml portando a volume con acqua (1 ml=1 mg Cu). 6.2 Soluzione diluita di rame (0,005 g/l) Introdurre 5 ml di soluzione (6.1) in matraccio tarato da 1000 ml e portare a volume con acqua (1 ml=0,005 mg Cu). 6.3 Soluzione di acetaldeide al 40% Sciogliere 400 g di acetaldeide (CH 3 CHO) in 1000 ml di acqua. Poichè il punto di ebollizione dell acetaldeide è di 21 C, preparare la soluzione trasferendo lentamente l acetaldeide in un matraccio tarato da 1 litro, immerso in un bagno a ghiaccio, contenente circa 700 ml di acqua. Quindi portare a volume. 6.4 Soluzione di ossalildiidrazide allo 0,25% Sciogliere 2,5 g di ossalildiidrazide in acqua e portare a volume a 1000 ml. Scaldare leggermente la soluzione per facilitare la dissoluzione. 431
10 6.5 Acido nitrico concentrato (d=1,40) 6.6 Acido solforico concentrato (d=1,84) 6.7 Soluzione di ammoniaca concentrata (d=0,89) 6.8 Soluzione di acido citrico al 50% Sciogliere 500 g di acido citrico (C 6 H 8 O 7 ) in acqua e portare a volume a 1000 ml. 6.9 Soluzione di idrossido di sodio al 30% Sciogliere 300 g di idrossido di sodio (NaOH) in acqua e portare a volume a 1000 ml. 7. Procedimento 7.1 Mineralizzazione Qualora la natura del campione lo richieda (presenza di sostanze organiche) trasferire 100 ml di campione in un beaker da 200 ml, aggiungere 5 ml di acido solforico concentrato (6.6) e 5 ml di acido nitrico concentrato (6.5), evaporare su piastra elettrica fino a sviluppo di fumi bianchi. Ripetere il trattamento con acido nitrico fino ad ottenere una soluzione limpida ed incolore. Riprendere con 2 porzioni da 10 ml di acqua, evaporando ogni volta fino a sviluppo di fumi bianchi. Raffreddare, aggiungere 10 ml di acqua e neutralizzare a ph 7 con soluzione di idrossido di sodio al 30% (6.9). Raffreddare, e riportare il volume a 100 ml in matraccio tarato. 7.2 Determinazione Trasferire 50 ml di campione (eventualmente mineralizzato come descritto al precedente Paragrafo 7.1) in un matraccio tarato da 100 ml. Aggiungere nell ordine, mescolando dopo ogni aggiunta, 2,5 ml di acido citrico (6.8), 8 ml di soluzione di ammoniaca concentrata (6.7), 10 ml di soluzione di acetaldeide (6.3) e 10 ml di soluzione di ossalildiidrazide (6.4). Portare a volume con acqua. Attendere 30 minuti per consentire lo sviluppo completo del colore, mantenendo i matracci al buio, poi misurare l assorbanza alla lunghezza d onda di 540 nm, usando un bianco dei reattivi come riferimento. 7.3 Taratura Trasferire, ad esempio, 0,5 ml; 1,0 ml; 2,5 ml e 5 ml di soluzione diluita di rame (6.2) in matracci tarati da 100 ml e diluire a 50 ml con acqua; preparare anche un bianco con 50 ml di acqua. Procedere come descritto al precedente Paragrafo 7.2. Costruire la curva di taratura riportando in ascissa le concentrazioni di rame e in ordinata i corrispondenti valori di assorbanza. 8. Calcoli Dal valore dell assorbanza, corretto del valore del bianco, risalire alla concentrazione di rame nel campione utilizzando la curva di taratura. 432
11 9. Qualità del dato Prove effettuate (n=7) da un solo laboratorio su campioni sintetici e su campioni reali, contenenti 0,1-0,5 mg/l di rame, hanno fornito valori del coefficiente di variazione [CV (%) = (scarto tipo/valore medio) 100] compresi tra il 3% e l 8% e valori di recupero tra l 86% e il 105%. BIBLIOGRAFIA APHA, AWWA, WEF (1998): Standard Methods for the Examination of Water and Wastewater, XX Ed., (Washington, APHA), 3-12/3-31. IRSA (1986 a): I metalli nelle acque: origine, distribuzione, metodi di rimozione, Criteri e limiti per il controllo dell inquinamento delle acque, Quad. Ist. Ric. Acque, 71, IRSA (1986 b): Criteri e limiti per il controllo dell inquinamento delle acque, Quad. Ist. Ric. Acque, 75, PARADISI C., PAVESI M.A. & CAMPIONE S. (1979): Dosaggio del rame, Boll.Chimici Unione Ital. Lab. Prov., S5, 713. RODIER J. (1975): L Analyse de l eau: eaus naturelles, eaus residuaires, eau de mer, 5 ed. (Parigi, Dunod). UNICHIM (1995): Linee Guida per la taratura della strumentazione analitica - Spettrometri di assorbimento atomico a fiamma (FAAS), Manuale 177/1, Milano. UNICHIM (1996): Linee Guida per la taratura della strumentazione analitica Spettrometri di assorbimento atomico ad atomizzazione elettrotermica (EAAS), Manuale 177/2, Milano. 433
METALLI E SPECIE METALLICHE
3220. Nichel Il nichel è abbastanza diffuso in natura e risulta uniformemente distribuito nell ambiente; a seconda delle diverse fonti bibliografiche esso occupa una posizione compresa tra il 23 ed il
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE
3160. Ferro Il ferro è il quarto elemento per abbondanza nella crosta terrestre. Si trova raramente allo stato nativo, mentre i minerali più importanti del ferro sono FeS 2, Fe 3 O 4, FeCO 3, Fe 2 O 3.
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE
3050. Alluminio L alluminio, con un contenuto di circa l 8% nella crosta terrestre rappresenta il metallo più abbondante sulla Terra e il terzo elemento della litosfera dopo l Ossigeno e il Silicio. Il
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE
3230. Piombo Il piombo è presente in natura come carbonato (cerussite), solfato (anglesite), clorofosfato (piromorfite), cromato (crocoite) e solfuro (galena). La concentrazione di piombo nella crosta
DettagliSi definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo".
LE ACQUE POTABILI Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo". I dati più significanti per la valutazione
DettagliP ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI
2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa
DettagliP ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI
2020. Colore Il colore di un acqua è dovuto alla presenza di ioni metallici (ferro, manganese, rame), sostanze organiche (acidi umici e fulvici) e scarichi industriali. Il colore di un acqua si riferisce
DettagliP ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI
2030. Conducibilità Si definisce conducibilità elettrica (o conduttanza) di un mezzo omogeneo il reciproco della sua resistenza (espressa in ohm). Per conducibilità elettrica specifica (o conduttività)
DettagliIl test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti
Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti Nicola Mondini Convegno sul tema: La qualità degli aggregati riciclati: i controlli ambientali ed i controlli prestazionali Ferrara, 18
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE
3210. Molibdeno Il molibdeno presenta una concentrazione media nella crosta terrestre di 1 ppm. Gli stati di ossidazione del molibdeno sono +6 e +4, ma in natura è importante soprattutto lo stato +6. Non
DettagliLimiti di legge. 152/1999 ): 5 ug/l A. Superficiali nel 2008 (Decreto 367/2003): 0,2 ug/l
Limiti di legge Acque Potabili (D.Lgs 3/00): 5 ug/l A. Superficiali e Sotterranee(D.Lgs 5/999 ): 5 ug/l A. Superficiali nel 008 (Decreto 367/003): 0, ug/l La stima della ripetibilità intermedia (S I )
DettagliANALISI CHIMICO FARMACEUTICA I
Prof. Gianluca Sbardella : 089 962650 : gsbardella@unisa.it NORME GENERALI SUL COMPORTAMENTO IN LABORATORIO Ordine e concentrazione Conoscenza del procedimento analitico Uso corretto dell attrezzatura
DettagliMICROELEMENTI CON TITOLO INFERIORE OD UGUALE AL 10% Metodo IX.1. Estrazione dei microelementi totali
METODI IX METODI DI DETERMINAZIONE DEI MICROELEMENTI E DEI METALLI PESANTI MICROELEMENTI CON TITOLO INFERIORE OD UGUALE AL 10% Metodo IX.1 Estrazione dei microelementi totali 1. Oggetto Il presente documento
DettagliCOSTITUENTI INORGANICI NON METALLICI
4040. Azoto nitrico I nitrati rappresentano l ultimo stadio di ossidazione dei composti azotati provenienti dai processi di decomposizione biologica di sostanze organiche. Possono essere presenti in tracce
DettagliAnalisi di Controllo di un Acqua Minerale Naturale
Analisi di Controllo di un Acqua Minerale aturale ITODUZIOE Le acque potabili possono essere in diverse tipologie: si definiscono acque destinate al consumo umano, quelle acque rese potabili dopo aver
DettagliSpettroscopia atomica
Spettroscopia atomica La spettroscopia atomica è una tecnica di indagine qualitativa e quantitativa, in cui una sostanza viene decomposta negli atomi che la costituiscono tramite una fiamma, un fornetto
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE
3120. Cadmio Il cadmio è presente in quantità molto basse nella crosta terrestre; esso infatti occupa il 64 posto in ordine di abbondanza. La concentrazione di cadmio in acque dolci superficiali non contaminate
DettagliMetodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua
METODI III METODI DI DETERMINAZIONE DELL UMIDITA, GRANULOMETRIA, ph e SALINITA Metodo III.1 Determinazione dell umidità 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili
DettagliDENSITA La densità è una grandezza fisica che indica la massa, di una sostanza o di un corpo, contenuta nell unità di volume; è data dal rapporto:
Richiami di Chimica DENSITA La densità è una grandezza fisica che indica la massa, di una sostanza o di un corpo, contenuta nell unità di volume; è data dal rapporto: d = massa / volume unità di misura
DettagliIl risultato di un analisi chimica è un informazione costituita da: un numero un incertezza un unità di misura
Il risultato di un analisi chimica è un informazione costituita da: un numero un incertezza un unità di misura Conversione del risultato in informazione utile È necessario fare alcune considerazioni sul
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE
3190. Manganese Il manganese rappresenta il decimo elemento, in ordine di abbondanza nella crosta terrestre. I minerali più comuni sono MnO 2, MnCO 3, MnSiO 3. Viene usato in siderurgia e nella produzione
DettagliAcidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)
Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE
3090. Bario Il bario ha una concentrazione media di 430 ppm nella crosta terrestre. In natura è presente prevalentemente come barite (BaSO 4 ) e whiterite (BaCO 3 ). Viene utilizzato principalmente nell
DettagliEsercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico
Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio
DettagliSOLUZIONI, DILUIZIONI, TITOLAZIONI
SOLUZIONI, DILUIZIONI, TITOLAZIONI 1. Quanti ml di NaOH 1,25 N debbono essere aggiunti ad 1 litro di NaOH 0,63 N per ottenere una soluzione 0,85 N? [550 ml] 2. Quali volumi 0,55 N e 0,098 N debbono essere
DettagliBagni di cromatura. Voltammetria - marzo 16, 2005 Amel Electrochemistry - tutti i diritti riservati 1
Bagni di cromatura I bagni galvanici di cromatura sono essenzialmente costituiti da una soluzione di circa 250 g/l di CrO 3 in H 2 SO 4 all 1-2%. Le impurezze di interesse analitico che si vanno via via
DettagliEsperienza 15: taratura. della termocoppia. Laboratorio di Fisica 1 (II Modulo) A. Baraldi, M. Riccò. Università di Parma. a.a.
Esperienza 15: taratura Università di Parma della termocoppia a.a. 2011/2012 Laboratorio di Fisica 1 (II Modulo) A. Baraldi, M. Riccò Copyright M.Solzi Obiettivi dell esperienza Scopo dell'esperienza è
DettagliGenova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE
Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono
DettagliISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini
DETERMINAZIONE DEL FOSDORO ASSIMILABILE COME P2O5 METODO OLSEN PRINCIPIO Il fosforo viene estratto con una soluzione di NaHCO 3 0.5 N (ph 8.5). Sull estratto il fosforo viene dosato per via spettrofotometrica
DettagliMetodo per la determinazione di Ibuprofene in acque superficiali, sotterranee e di scarico.
COPIA AD USO ESCLUSIVO DI. Progetto EMAS di Distretto finalizzato all Attestato APO (Ambiti Produttivi Omogenei) e al supporto delle singole organizzazioni dei comparti chimico farmaceutico operanti nel
DettagliVALIDAZIONE SECONDO LE NORME ISO ED UNI-ENV-ISO DEL METODO COLORIMETRICO QUANTITATIVO MBS CONTA DI COLIFORMI IN ACQUE SUPERFICIALI
VALIDAZIONE SECONDO LE NORME ISO ED UNI-ENV-ISO DEL METODO COLORIMETRICO QUANTITATIVO MBS CONTA DI COLIFORMI IN ACQUE SUPERFICIALI Le metodiche sperimentali e le analisi statistiche che vengono applicate
DettagliL 143/18 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 7.6.2005
L 143/18 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 7.6.2005 DIRETTIVA 2005/38/CE DELLA COMMISSIONE del 6 giugno 2005 relativa ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale del tenore
DettagliLABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli
DettagliBROMURO, CLORITO, CLORURO, FLUORURO, FOSFATO, IODURO, NITRATO, NITRITO, SOLFATO: METODO PER CROMATOGRAFIA IONICA ISS.CBB.037.REV00
BROMURO, CLORITO, CLORURO, FLUORURO, FOSFATO, IODURO, NITRATO, NITRITO, SOLFATO: METODO PER CROMATOGRAFIA IONICA ISS.CBB.037.REV00 0. Generalità e definizioni Gli anioni bromuro, clorito, cloruro, fluoruro,
DettagliLa percentuale massa/volume (%m/v) indica la quantità di soluto espressa in grammi presente in 100 ml di soluzione.
La concentrazione delle soluzioni Le soluzioni sono costituite da quantità molto variabili dei loro componenti: se vogliamo fornire una indicazione precisa circa la loro composizione, è importante conoscere
DettagliLA CHIMICA DEGLI ALIMENTI
Sommario LA CHIMICA DEGLI ALIMENTI LA CHIMICA DEGLI ALIMENTI... 1 RICERCA DELLA VITAMINA C... 2 Metodo Qualitativo... 2 Metodo Quantitativo... 2 RICERCA DEGLI ZUCCHERI... 5 Metodo Qualitativo... 5 Metodo
DettagliPROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori
PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti
DettagliCorso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Esame di Chimica Analitica e Complementi di Chimica Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012
Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012 1. Una soluzione viene preparata sciogliendo1210 mg di K 3 Fe(CN) 6 in 775 ml di acqua. Calcolare: a) la concentrazione analitica di K 3 Fe(CN) 6 b) la concentrazione
DettagliSviluppo dell intervento
Rivestimenti galvanici con corrente pulsata Dott. Massimo Peruzzo EUROLAB SRL San Giuseppe di Cassola (VI)- Via Mons. Rodolfi 22 0424-570233 Sviluppo dell intervento Perché corrente pulsata Breve descrizione
DettagliAMIAT S.p.A. - Torino
AMIAT S.p.A. - Torino Area EX CEAT Caratterizzazione terreno quale rifiuto Consuntivazione e Quadro economico Progetto Ing. Marta Gamerro Il Responsabile Ing. Giuseppe Passarello L Amministratore Delegato
DettagliLA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE
SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle
DettagliDETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE
DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE L esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto, acquistando i concetti di titolazione acido-base, punto di equivalenza, indicatore
DettagliDETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI
DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI - si sfrutta una proprietà chimico-fisica o fisica che varia nel corso della titolazione - tale proprietà è in genere proporzionale
DettagliCorso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni
Corso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni Una delle più importanti proprietà di una soluzione acquosa è la sua concentrazione di ioni idrogeno. Lo ione H + o
DettagliSPETTROSCOPIA ATOMICA
SPETTROSCOPIA ATOMICA Corso di laurea in Tecnologie Alimentari La spettroscopia atomica studia l assorbimento, l emissione o la fluorescenza di atomi o di ioni metallici. Le regioni dello spettro interessate
Dettagli4025 Sintesi del 2-iodopropano dal 2-propanolo
4025 Sintesi del 2-iodopropano dal 2-propanolo OH I + 1/2 I 2 + 1/3 P x + 1/3 P(OH) 3 C 3 H 8 O (60.1) (253.8) (31.0) C 3 H 7 I (170.0) (82.0) Classificazione Tipo di reazione e classi di sostanze Sostituzione
DettagliCONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI
Milano, Gennaio 2012 NORMA UNI 11224 GIUGNO 2011 CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Gà la norma UNI 9795/2010 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione
DettagliCapitolo 7. Le soluzioni
Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o
DettagliSi classifica come una grandezza intensiva
CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del
Dettagli4009 Sintesi dell acido adipico dal cicloesene
NP 4009 Sintesi dell acido adipico dal cicloesene Na W 4 H + 4 H H H + 4 H Aliquat 336 C 6 H 10 Na W 4 H (39.9) C 6 H 10 4 (8.) (34.0) C 5 H 54 ClN (404.) (146.1) Classificazione Tipo di reazione e classi
DettagliBROCHURE QUADRO ABE_1200 CON ANALIZZATORE FISSO ABE_1000. Istruzioni operative
BROCHURE QUADRO ABE_1200 CON ANALIZZATORE FISSO ABE_1000 Istruzioni operative A.B.ENERGY S.r.l. Versione 001 www.abenergy.it Caratteristiche principali ABE_1000 analizzatore per Metano (CH4), Anidride
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliCriticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS.
Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Pavia, 18 dicembre 2014 Tavola rotonda su Efficienza Energetica e certificati bianchi per interventi nell ambito del
DettagliRapidamente al grado esatto Tarature di temperatura con strumenti portatili: una soluzione ideale per il risparmio dei costi
Rapidamente al grado esatto Tarature di temperatura con strumenti portatili: una soluzione ideale per il risparmio dei costi Gli strumenti per la misura di temperatura negli impianti industriali sono soggetti
DettagliMETALLI E SPECIE METALLICHE. METODO A - Determinazione per spettrometria di assorbimento atomico con atomizzazione elettrotermica (ETA-AAS)
3300. Tellurio METODO A - Determinazione per spettrometria di assorbimento atomico con atomizzazione elettrotermica (ETA-AAS) 1. Principio del metodo Il tellurio viene determinato per iniezione diretta
DettagliQUALITÀ E TRATTAMENTO DELL ACQUA DEL CIRCUITO CHIUSO
QUALITÀ E TRATTAMENTO DELL ACQUA DEL CIRCUITO CHIUSO (PARTE 1) FOCUS TECNICO Gli impianti di riscaldamento sono spesso soggetti a inconvenienti quali depositi e incrostazioni, perdita di efficienza nello
DettagliCod. EM6U4. Prove di stabilità dei Vini
Cod. EM6U4 Prove di stabilità dei Vini Test di tenuta all aria Operazione: Prelevare 1 bicchiere di vino da testare; lasciare all aria per 12 24 ore; Vino limpido, quasi invariato, senza depositi; giudizio:
DettagliITIS Castelli - Dipartimento di Chimica - a.s. 2010/11
1 Nei laboratori di Chimica dell I.T.I.S. Castelli di Brescia sono stati eseguiti dei test miranti a determinare il residuo di calcinazione (cenere) sui campioni di lolla di riso puri o addizionati con
DettagliModulo della PGQ 13 Revisione: 13 Direzione Centrale Ricerca & Sviluppo e Direzione Laboratori Pagina 1 di 5
Direzione Centrale Ricerca & Sviluppo e Direzione Laboratori Pagina 1 di 5 PREMESSA Il laboratorio metrologico della Direzione Centrale Ricerca & Sviluppo del CTG, di seguito denominato CENTRO, è accreditato
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità
DettagliEsercizi di Chimica (2 a prova in itinere)
Esercizi di Chimica (2 a prova in itinere) 3) Calcolare la normalità (N) di una soluzione ottenuta sciogliendo 3,5 g di H 3 PO 4 in 900 ml di acqua [0,119 N] 4) Quanti grammi di soluto sono contenuti in
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: CHIMICA CLASSI: PRIME I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche Osservare, descrivere
Dettagli(Atti non legislativi) REGOLAMENTI
31.3.2012 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 95/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 286/2012 DELLA COMMISSIONE del 27 gennaio 2012 che modifica rispettivamente l
Dettagli5020. Ammine alifatiche
5020. Ammine alifatiche Il metodo descritto consente la determinazione di mono-, di-, trimetilammina, n-propilammina, acetilammina o ammide dell acido acetico e cicloesilammina. In generale, la determinazione
DettagliEstrazione delle microcistine: metodi a confronto
Applicazione in Italia della direttiva 2006/7/CE in materia di balneazione: quale il ruolo dei cianobatteri nel giudizio di balneabilità. Estrazione delle microcistine: metodi a confronto Tavola Elena
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE
30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo
DettagliRISOLUZIONE OIV-OENO 419B-2012 METODI SPECIFICI PER L ANALISI DELLO ZUCCHERO D UVA (MOSTI D UVA CONCENTRATI RETTIFICATI)
RISOLUZIONE OIV-OENO 419B-2012 METODI SPECIFICI PER L ANALISI DELLO ZUCCHERO D UVA (MOSTI D UVA CONCENTRATI RETTIFICATI) L ASSEMBLEA GENERALE, VISTO l'articolo 2, Paragrafo 2 iv, dell'accordo del 3 aprile
DettagliPICASILAN W. Scheda Tecnica
REV. A PICASILAN W Descrizione Caratteristiche generali Campi di applicazione Proprietà fisiche Preparazione e Applicazione Confezioni Conservazione Precauzioni ed avvertenze Picasilan W DESCRIZIONE Impregnante
Dettagli4029 Sintesi del dodecil fenil etere da bromododecano e fenolo
4029 Sintesi del dodecil fenil etere da bromododecano e fenolo OH C 12 H 25 Br (249.2) Br + NaOH (40.0) Adogen 464 C 25 H 54 ClN (404.2) C 6 H 6 O (94.1) C 18 H 30 O (262.4) O + NaBr (102.9) Classificazione
DettagliSostanze metallo organiche: determinazioni qualitative
Tartrato acido di Potassio (European Pharmacopoeia IV th ) Identificazione A. GENERICA (Carattere acido). Disciogliere 15 mg di sostanza in 5 ml di acqua, scaldare se necessario. Aggiungere 0,1 ml di rosso
DettagliAnalisi Chimica Relazione
Titolo Sbarbada Davide 4 /CH.S... Marconi -PC- Paina 1 di 7 9/4/5 Analisi Chimica Relazione Determinazione potenziometrica e volumetrica dello ione rameico mediante titolazione iodimetrica. Obiettivo +
DettagliTECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA
TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che permette di separare una fase solida immiscibile da una fase liquida o due liquidi
DettagliLa combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela
La combustione Percorso didattico realizzato dalla classe II D Istituto d Istruzione secondaria di I grado S Francesco d Assisi Francavilla Fontana (Br) Docente: prof.ssa Lobello Carmela Perché la combustione?
DettagliLE SOLUZIONI 1.molarità
LE SOLUZIONI 1.molarità Per mole (n) si intende una quantità espressa in grammi di sostanza che contiene N particelle, N atomi di un elemento o N molecole di un composto dove N corrisponde al numero di
DettagliCultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio. www.krebastore.com
Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio Il ghiaccio, un potenziale concentratore di batteri Cultura generale È evidente che un cubetto o una scaglia di ghiaccio concentra al suo interno tutti gli odori
DettagliMISURE DI VOLUME. Per versare. Per contenere
MISURE DI VOLUME Unità di volume: LITRO (L) (IUPAC: dm 3 ) ml : 10-3 L = cm 3 = cc ml : 10-6 L Il volume dipende dalla TEMPERATURA. I contenitori in vetro hanno coefficienti di espansione molto piccoli;
DettagliPiano Lauree Scientifiche 2010 2012 Area Chimica Università di Bologna Facoltà di Chimica Industriale. Laboratori didattici dei Corsi di Laurea
Chimica Industriale Bologna Faenza Rimini BOLOGNA La Chimica nella vita di tutti i giorni è scienza per il futuro Dr. ELENA STROCCHI elena.strocchi@unibo.it Tel. 051 2093645 FAENZA La Chimica e i Materiali:
Dettagli1.3.8.3 Termogravimetro (TG)
1.3.8.3 Termogravimetro (TG) Il termogravimetro è un particolare strumento che tramite un'analisi termogravimetrica misura la variazione percentuale di peso di un materiale, quando esso viene riscaldato,
DettagliUna soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti.
Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Solvente (componente presente in maggior quantità) SOLUZIONE Soluti
Dettaglia 25 C da cui si ricava che:
Equilibrio di autoionizzazione dell acqua Come già osservato l acqua presenta caratteristiche anfotere, potendosi comportare tanto da acido (con una sostanza meno acida che si comporta da base) quanto
DettagliDissociazione elettrolitica
Dissociazione elettrolitica Le sostanze ioniche si solubilizzano liberando ioni in soluzione. La dissociazione elettrolitica è il processo con cui un solvente separa ioni di carica opposta e si lega ad
DettagliUniversità degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI
Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI 1. L azienda Wood produce legno compensato per costruzioni
Dettaglianalitica degli idrocarburi nell'ambiente: 26 novembre 2014 Il controllo e il monitoraggio ambientale degli idrocarburi: l esperienza in ARPA Toscana
Determinazione analitica degli idrocarburi Determinazione nell'ambiente: analitica degli idrocarburi nell'ambiente: e problematiche e risposte 26 novembre 2014 26 novembre ISPRA 2014 ISPRA Il controllo
DettagliAnalisi delle acque dell isola di Favignana
Analisi delle acque dell isola di Favignana Durante le attività svolte al campo scuola nell ambito del progetto Un mare di.. risorse, il nostro gruppo si è occupato di analizzare le acque del mare in diversi
DettagliI criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA
I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice
DettagliKe = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro.
Prodotto ionico dell acqua e ph Prodotto ionico dell acqua L acqua è un elettrolita debolissimo e si dissocia secondo la reazione: H 2 O H + + OH - La costante di equilibrio dell acqua è molto piccola
DettagliACQUA POTABILE Questa figura illustra come venga resa potabile l acqua fornita alle case nelle città.
(3) Filtro (4) Aggiunta di cloro (5) Analisi della qualità dell'acqua Laboratorio di Ricerca Educativa e Didattica COGNOME NOME CLASSE DATA VERIFICA DI ASSE SULL'ACQUA 1 Riserva d'acqua (Bacino idrico
DettagliVALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE
VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE 1 Il processo di validazione/qualificazione di un metodo microbiologico presuppone che i fattori critici siano adeguatamente disciplinati da indicazioni
DettagliLaboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09
Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di
DettagliCALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE
CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliDETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE
DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE L esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto, acquistando i concetti di titolazione acido-base, punto di equivalenza, indicatore
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliElettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.
Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,
DettagliUniversità di Pisa Facoltà di Ingegneria. Leghe non ferrose. Chimica Applicata. Prof. Cristiano Nicolella
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria Leghe non ferrose Chimica Applicata Prof. Cristiano Nicolella Leghe non ferrose Minerali di alluminio L alluminio è uno degli elementi più abbondanti sulla crosta
DettagliTRM-8 Mini Termometro a raggi infrarossi. Manuale d uso
TRM-8 Mini Termometro a raggi infrarossi Manuale d uso Emissività La maggior parte dei materiali di natura organica presentano una emissività di 0.95, questo valore è già stato reimpostato nello strumento.
DettagliSmartCal. SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi
SmartCal SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi La sostanza di riferimento SmartCal verifica le prestazioni degli analizzatori di umidità offrendo risultati di misura entro limiti di controllo
DettagliGPL e odorizzanti: il contributo SSC per migliorare la sicurezza dell utente finale
GPL e odorizzanti: il contributo SSC per migliorare la sicurezza dell utente finale Nuovo metodo UNICHIM per la determinazione gascromatografica del t-butilmercaptano nella fase gassosa del GPL Paola COMOTTI
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
Dettagli1.1. Caratteristiche tecniche del carburante di riferimento da utilizzare per le prove dei veicoli muniti di motore ad accensione comandata
3.7.2015 L 172/189 ALLEGATO 10 Specifiche dei carburanti di riferimento 1. SPECIFICHE DEI CARBURANTI DI RIFERIMENTO DA UTILIZZARE PER LE PROVE DEI VEICOLI IN RELAZIONE AI VALORI LIME DI EMISSIONE 1.1.
Dettagli