Tra queste, di primaria importanza ed utilità è la scala funzionale di Kurtzke, che esamina i gradi di compromissione dei diversi sistemi funzionali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tra queste, di primaria importanza ed utilità è la scala funzionale di Kurtzke, che esamina i gradi di compromissione dei diversi sistemi funzionali"

Transcript

1 Patologie neuropsichiatriche nella valutazione dell inabilità lavorativa assoluta La legge 12 giugno 1984, n. 222 e la legge 8 agosto 1995, n. 335 hanno sancito i criteri relativi alla disciplina dell'invalidità pensionabile. L'art. 2 della L. 222 e l'art. 2 - comma 12 della L. 335 hanno posto le normative relative al riconoscimento della pensione ordinaria di inabilità. Dall'esame delle stesse emerge chiaramente quanto sia difficile il compito dell esaminatore che, posto di fronte non solo al differente livello di prestazione ma, in particolare, anche alle numerose varianti del patrimonio attitudinale professionale in relazione a età, sesso, istruzione, ambiente familiare, predisposizione costituzionale per particolari attività, deve valutare con obiettività medico-legale l inabilità a qualsiasi proficuo lavoro. Tale difficoltà è maggiore nel caso delle patologie neurologiche e psichiatriche in relazione alla possibile compromissione non solo della motricità, ma anche dei sistemi adattativi e della mente. Inabilità e patologie neurologiche Un progetto valutativo dell'invalidità e dell'inabilità, specie se legata a patologie neurologiche, non può prescindere dalle linee guide in uso, ad esempio: quella della American Medical Association o quella di Melennec, i cui principi si rinvengono nel comma 3 dell art. 3 della Legge 335 dell 8/08/95, che vengono di seguito descritti: 1

2 a) validità che rappresenta l efficienza psicofisica allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa e non. b) lesione che è l alterazione dell integrità psicosomatica rappresentata da un processo morboso. c) menomazione che è la conseguenza della lesione e consiste nella compromissione della efficienza fisica e psichica d) handicap che è la proiezione sociale della menomazione. Infatti una malattia o disturbo può dar luogo ad una menomazione (qualunque perdita o anormalità sia psicologica, fisiologica) che causa la disabilità (una restrizione, una perdita di abilità nel compiere un'attività nel modo considerato normale) che, a sua volta, causa uno svantaggio (handicap che impedisce o limita l'individuo ad assumere il suo ruolo nella società). Queste definizioni evidenziano l'esistenza di un legame lineare tra menomazione, disabilità e handicap, così rappresentabile: Malattia o disturbo» menomazioni» disabilità» handicap Premesso che il problema posto dalla Legge 222/84 non è stabilire quanta capacità lavorativa è andata perduta, ma come può essere utilizzato ciò che residua, un primo criterio orientativo ai fini della valutazione della capacità lavorativa è quello della stadiazione in cinque livelli, caratterizzati da: indipendenza al 1 livello, utilità di supervisione al 2 livello, necessità di minima assistenza al 3 livello, necessità di moderata assistenza al 4 livello, assistenza massima e continua al 5 livello. 2

3 Valutazione inabilità M. di Parkinson Volendo applicare questo sistema di valutazione al M. di Parkinson, possiamo in sintesi osservare quanto segue: durante lo stato di indipendenza il parkinsoniano sperimenta i primi disturbi della locomozione, il tremore, la postura non sempre sufficiente, possibili disturbi della psiche, ma è ancora capace di lavorare, eseguire lavori domestici, guidare, socializzare; durante lo stato di super visione è poco probabile che il parkinsoniano possa effettuare attività dipendente anche se è in grado di prendersi cura di sé: egli preferisce la vita domestica e sperimenta la bradicinesia, il blocco della postura, la mancanza di equilibrio. In questo stadio è possibile riscontrare depressione reattiva; durante lo stadio di minima assistenza il parkinsoniano non lavora più, è stato verosimilmente riconosciuto invalido, dichiara difficoltà a iniziare a camminare, inaspettati irrigidimenti per periodi di tempo variabili (acinesie) con rigidità alla deambulazione, movimento sinuoso, difficoltà a raggiungere la destinazione; a partire dall assistenza moderata o massima il quadro clinico e caratterizzato dalla rigidità e dalla bradicinesia con necessità di assistenza nelle attività della vita quotidiana. Su questa base emerge chiaro che a partire già dal 3 stadio o della minima assistenza, il paz. parkinsoniano possa essere considerato inabile. E ovvio che per una valutazione neurologica obiettiva e dettagliata non si può operare in ambito medico-legale senza avvalersi di scale cliniche, nate proprio per la valutazione univoca dei deficit delle varie funzioni. Tra queste, di primaria importanza ed utilità è la scala funzionale di Kurtzke, che esamina i gradi di compromissione dei diversi sistemi funzionali e la Disability Status Scale (DSS). 3

4 Scala funzionale di Kurtzke - gradi di compromissione dei diversi sistemi funzionali 1) Funzioni piramidali 0 = Normale. 1 = Segni anormali senza disabilità. 2 = Disabilità minima. 3 = Lieve o moderata para/emiparesi (ipostenia evidenziabile, ma la funzione è preservata per brevi periodi); marcata monoparesi (abolita ogni funzione). 4 = Marcata para/emiparesi (la funzione motoria è difficoltosa) o moderata tetraparesi (funzione compromessa, ma mantenuta per brevi periodi) o monoplegia. 5 = Para/emiplegia o marcata tetraparesi. 6 = Tetraplegia 2) Funzioni cerebellari 0 = Normale. 1 = Segni anormali senza disabilità. 2 = Lieve atassia (tremori o movimenti impacciati facilmente riconoscibili, ma senza interferenza sulla funzione). 3 = Moderata atassia (tremori o movimenti impacciati facilmente riconoscibili, ma con modesta interferenza sulla funzione). 4 = Marcata atassia (funziona gravemente compromessa). 5 = Gravissima atassia (incapacità a svolgere movimenti coordinati). 3) Funzioni del tronco encefalo 0 = Normale. 1 = Segni anormali asintomatici ( p. es.: nistagmo di I grado). 2 = Lieve disabilità (p. es.: lieve ipostenia dei muscoli oculomotori o di altro nervo cranico, nistagmo di II grado, lieve disartria). 3 = Nistagmo severo (III grado o marcata ipostenia dei muscoli extraoculari o modesta disfunzione degli altri nervi cranici o modesta disartria). 4

5 4 = Marcata disartria o altra marcata disabilità. 5 = Impossibilità a deglutire o a parlare. 4) Funzioni sensitive 0 = Normale. 1 = Ipopallestesia o altro difetto in uno o due arti. 2 = a) Lieve ipoestesia tattile o dolorifica, ipobatiestesia (s. di posizione) e/o ipopallestesia (s. vibratoria) in uno o due arti; b) ipopallestesia in tre o quattro arti. 3 = a) Moderata ipoestesia tattile, dolorifica o ipobatiestesia e/o ipopallestesia in uno o due arti; b) lieve ipoestesia tattile e dolorifica e/o ipoestesia propriocettiva in tre o quattro arti. 4 = a) Marcata ipoestesia tattile o dolorifica o propriocettiva, sole o in combinazione in uno o due arti; b) moderata ipoestesia tattile e dolorifica e/o grave difetto della propriocettiva in almeno due arti. 5 = Anestesia in uno o due arti o moderata ipoestesia tattile o dolorifica e/o difetto della propriocettiva al di sotto del capo. 6 = Anestesia al di sotto del capo. 5) Funzioni sfinteriche 0 = Normale. 1 = Lieve esitazione o ritenzione o urgenza della minzione. 2 = Moderata difficoltà ad iniziare il mitto o ad evacuare; ritenzione od urgenza nella minzione o evacuazione (compressione anche manuale per urinare o evacuare; cateterizzazione intermittente) rara incontinenza urinaria. 3 = Frequente incontinenza urinaria. 4 = Quasi costante cateterizzazione e costante uso di misure per evacuare. 5 = Perdita della funzione sfinterica vescicale. 6 = Perdita di entrambe le funzioni sfinteriche. 5

6 6) Funzioni visive 0 = Visus normale 1 = Scotoma e visus 7/10. 2 = L'occhio peggiore presenta scotoma ed acuità visiva massima corretta compresa fra 3/10 e 7/10. 3 = L'occhio peggiore presenta ampio scotoma, modesto deficit campimetrico ed acuità visiva corretta di 2-3/10. 4 = a) L'occhio peggiore presenta grave difetto campimetrico ed acuità visiva corretta di 1-2/10. b) come grado 3 e massima acuità visiva corretta di 3-4/10 nell'occhio migliore. 5 = a) L'occhio peggiore presenta acuità visiva massima di 1/10 o meno; b) come grado 4 e massima acuità visiva corretta nell'occhio migliore di 3-4/10. 6 = Come grado 5 e massima acuità visiva corretta nell'occhio migliore di 3-4/10. 7) Funzioni mentali 0 = Normale. 1 = Lievi alterazioni dell'umore. 2 = Modesto decadimento mentale. 3 = Moderato decadimento mentale. 4 = Marcato decadimento mentale (moderata sindrome cerebrale cronica). 5 = Demenza o sindrome cerebrale cronica. 8) Altre funzioni A) Spasticità 0 = Assente. 1 = Lieve. 2 = Moderata. 3 = Grave. 6

7 B) Ogni altra funzione neurologica attribuibile alla sclerosi multipla. Disability Status Scale = DSS 0 = Grado 0 in tutti i sistemi funzionali - Esame neurologico normale. 1 = Grado 1 in uno o più s.f. - Nessuna invalidità e minimi segni come quello di Babinski o ipopallestesia. 2 = Grado 2 in uno o due s.f. - Minima invalidità da ipostenia o andatura incerta, disturbi visivi o sensitivi. 3 = Grado 3 in uno o due s.f. oppure grado 2 in tre o più s.f. - Moderata invalidità da monoparesi, atassia moderata o combinazioni di disfunzioni minori, capacità deambulatoria interamente conservata. 4 = Grado 4 in un s.f. oppure grado 3 in tre o più s.f. - invalidità relativamente grave, sebbene interamente in grado di camminare o autosufficiente ed alzato per circa 12 ore al giorno. 5 = Grado 5 in un s.f. o combinazioni di gradi minori - Grave invalidità che preclude la capacità di lavoro per tutto il giorno, senza speciali provvedimenti. Massima funzione motoria: camminare senz'aiuto per metri. 6 = Grado 3 o peggiore in combinazione in più s.f. - Assistenza (bastoni, grucce o bretelle) per camminare. 7 = Grado 4 o peggiore in più s.f.; raramente grado 5 solo nel sistema piramidale - Costretto ad una sedia a rotelle, ma capace di guidare le ruote ed entrare ed uscire da solo dalla sedia. 8 = Grado 4 o peggiore nella maggior parte dei s.f. - Costretto a letto, ma con effettivo uso delle braccia. 9 = Grado 4 o più alto nella maggior parte dei s.f. - Pazienti totalmente impotenti a letto. 7

8 Valutazione medico-legale della sclerosi multipla Benché il medico legale si trovi ad operare in differenti situazioni valutative, alla base di ciascuna di esse esiste un fattore comune rappresentato dal danno biologico, inteso esclusivamente come alterazione dell'integrità psicofisica del soggetto. Esso prescinde dalle ripercussioni che il danno stesso ha sull'ambiente relazionale, sociale, occupazionale, produttivo del singolo individuo e che meglio sono inquadrabili nel "danno conseguenza" rappresentato dal danno alla salute. E' evidente come il "danno biologico" costituisce l'unica effettiva base comune ad ogni tipo di valutazione medico-legale e che, come tale, può trovare una concordanza valutativa universale esprimibile anche in percentuali rigorosamente tabellate. Non altrettanto si può dire del "danno conseguenza" che, invece, proprio per sua definizione, richiede una valutazione personalizzata e quindi non tabellabile. Partendo da questi presupposti e riferendoli alla S.M., esistono delle peculiarità insite nella malattia che debbono essere tenute presenti dal medico legale, in qualsiasi ambito valutativo si trovi ad operare: 1) Incertezza diagnostica: singoli episodi di neurite ottica retrobulbare, encefalite o mielite, soprattutto se a lesione unica, non sono necessariamente espressione di SM. Una valutazione effettuata in fase molto precoce di malattia, annulla un importante criterio diagnostico della SM che è rappresentato dalla disseminazione temporale. Le stesse definizioni di "leucoencefalomielite" o "leucodistrofia", talvolta usate per non rivelare l'esatta natura della patologia al paziente, in altre occasioni sottintendono un'incertezza diagnostica o addirittura una diagnosi completamente diversa dalla SM. 8

9 2) Certezza diagnostica con esiti neurologici in evoluzione: in caso di SM definita o probabile, il quadro neurologico che risulta dalla cartella clinica, può essere anche completamente reversibile nell'arco di pochi mesi e pertanto: a) è indispensabile la visita dell'interessato, evitando la definizione agli atti; b) i deficit neurologici rilevati non hanno ancora il requisito della permanenza, per cui ogni conclusione andrebbe rimandata di alcuni mesi. 3) Certezza diagnostica con esiti neurologici stabilizzati: è la situazione in cui la valutazione del danno biologico risulta più agevole, almeno negli ambiti valutativi previdenziali ed assistenziali in cui, anche ogni eventuale successivo aggravamento può trovare il suo giusto riconoscimento valutativo. Avendo ben chiari questi elementi, è dunque possibile affrontare il problema della valutazione percentuale del danno biologico da SM. La scala funzionale e di invalidità di Kurtzke e la scala di invalidità espansa EDSS, pur nate con finalità essenzialmente di tipo clinico e riabilitativo, risultano di particolare utilità anche per un uniforme inquadramento medico legale delle disabilità legate alla malattia. Su questa base, è possibile individuare cinque gruppi di pazienti. nei cui confronti è stata posta una diagnosi certa. Pertanto, anche a fronte di deficit neurologici completamente regrediti, la valutazione medico legale non può ignorare il problema dei fattori prognostici legati all'evoluzione della malattia stessa: da qui l'assenza, in questa proposta, della valutazione 0 in merito al danno biologico da SM. Rimanendo sempre in tema di valutazione del danno, ma passando all' ambito valutativo INPS, è ben vero che il danno qui tutelato non è quello biologico, ma questo costituisce il presupposto 9

10 omogeneizzabile e la base su cui si fonda la successiva definizione valutativa del "danno conseguenza", nel caso di specie rappresentato dalla riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti. Tenendo quindi presenti i presupposti del danno biologico da SM, si può orientativamente (e non certo tassativamente vista la necessità di personalizzare il danno conseguenza) individuare la fascia di invalidità pensionabile (Art. 1 L.222/84) dal grado 4 al grado 5 della scala EDSS che corrispondono ad un danno biologico da noi valutato tra il 40 ed il 60%. Occorre comunque sempre valutare attentamente la compatibilità degli esiti neurologici con l'attività lavorativa confacente, stante anche l'importanza della terapia occupazionale, sia per superare l'inevitabile ripercussione psichica, sia per mantenere quanto più possibile l'inserimento sociale del malato. Quando la disabilità raggiunge o supera il grado 5.5 della scala EDSS (danno biologico >60%), l'assicurato è da considerarsi inabile (Art. 2 L.222/84). Con una disabilità pari o superiore al grado 6.5 EDSS, il paziente necessita di assistenza continuativa (danno biologico >80%). 10

11 Inabilità e patologie psichiatriche L incidenza della patologia psichiatrica sull inabilità è pari al 5,2% del totale, collocandosi così al quarto posto dopo le neoplasie, le malattie del sistema nervoso centrale e le malattie cardiovascolari. Nell ambito delle malattie psichiatriche assumono importanza del tutto preminente le psicosi, le quali peraltro sono state oggetto di un ampio dibattito, giustificato da un lato da divergenze in ordine alla definizione nosologica (da cui le diverse classificazioni proposte), dall altro lato dalle indubbie difficoltà nello stabilire criteri oggettivi di definizione della gravità della patologia. Secondo il DSM-IV sono da considerare come psicosi: la Schizofrenia e suoi sottotipi, il Disturbo schizofreniforme, il Disturbo schizoaffettivo, il Disturbo delirante, il Disturbo psicotico breve, il Disturbo psicotico dovuto ad una condizione medica generale, il Disturbo psicotico indotto da sostanze, il Disturbo psicotico condiviso. Posta questa premessa, la valutazione medico legale finisce per essere scandita in due fasi: la definizione nosografia, con quantificazione della sintomatologia; la definizione delle capacità, del residuo funzionamento del soggetto. Per l esame e la valutazione di entrambe le fasi appare raccomandabile l utilizzazione delle rating scales. Esse si sono ormai affermate come strumenti atti a descrivere in maniera quantitativa i segni ed i sintomi della patologia mentale in modo da accrescere l obiettività della valutazione clinica e consentire un ampia registrazione di sintomi e tratti comportamentali. 11

12 Le rating scales utilizzate nelle psicosi fanno riferimento alla distinzione, proposta da Crow, di due sindromi schizofreniche: il tipo 1, caratterizzato da buon adattamento premorboso, funzione cognitiva normale, prevalenza di sintomi positivi, buon risposta ai neurolettici; il tipo 2, caratterizzato invece da prevalenza di sintomi negativi, scarso adattamento premorboso, compromissione cognitiva, scarsa risposta ai neurolettici. Le scale più utilizzate per la definizione nosografica sono: PANS (Kay e coll. 1987) 3TRE (Pancheri 1995) SCADIS (Pancheri 1995) AHQ (Husting e Hafner 1990) Le scale più utilizzate per la definizione delle capacità fanno riferimento alle scale di valutazione dell adattamento sociale e sono: la VGF (traduz. ital. della GAF), che considera il funzionamento psicologico, sociale e lavorativo del soggetto indipendentemente da limitazioni fisiche o ambientali, secondo un criterio che va da (assenza di sintomi) fino a 1-10 che esprime il massimo grado di compromissione osservabile; la SVFSL, che si distingue dalla precedente perché valuta solo il funzionamento sociale e lavorativo del soggetto e non viene direttamente influenzata dalla gravità globale dei sintomi psichici; inoltre, essa tiene conto di ogni compromissione di funzionamento, anche se dovuta ad eventuali condizioni mediche generali; la SAS II, (Schooler e coll ): scala etero-somministrata, costruita come un intervista strutturata ed articolata su 52 items che esplorano 5 aree (lavoro, famiglia, famiglia esterna, socializzazione e tempo libero, benessere personale); per ogni item è previsto un punteggio, è poi previsto un punteggio sintetico per ciascuna area, nonchè un punteggio sintetico globale. 12

13 Scala per la valutazione globale del funzionamento (scala VGF) Nessun sintomo. Funzionamento superiore alla norma in un ampio spettro di attività, i problemi della vita non sembrano mai sfuggire di mano, è ricercato dagli altri per le sue numerose qualità positive Sintomi assenti o minimi, buon funzionamento in tutte le aree, interessato e coinvolto in un ampio spettro di attività, socialmente efficiente, in genere soddisfatto della vita, nessun problema o preoccupazione, oltre a quelli della vita quotidiana Se sono presenti sintomi, essi rappresentano reazioni transitorie e attendibili a stimoli psicosociali stressanti; lievissima alterazione del funzionamento sociale, occupazionale e scolastico Alcuni sintomi lievi; oppure, alcune difficoltà nel funzionamento sociale, occupazionale o scolastico, ma in genere funziona abbastanza bene ed ha alcune relazioni interpersonali significative Sintomi moderati, oppure moderate difficoltà nel funzionamento sociale, lavorativo e scolastico Sintomi gravi; oppure qualsiasi grave alterazione del funzionamento sociale, lavorativo e scolastico Alcune alterazioni nel giudizio di realtà o nella comunicazione; oppure, menomazione grave in alcune aree, quali il lavoro o la scuola, le relazioni familiari, la capacità di giudizio, il pensiero o l umore Il comportamento è considerevolmente influenzato da deliri o allucinazioni; oppure, grave alterazione della comunicazione o della capacità di giudizio, oppure incapacità di funzionare in quasi tutte le aree. 13

14 11-20 Qualche pericolo di fare del male a s. stessi o ad altri; oppure, occasionalmente non riesce a mantenere l iigiene personale minima, oppure grossolana alterazione della comunicazione Persistente pericolo di fare del male a sè stessi o ad altri; oppure, persistente incapacità di mantenere un igiene personale minima; oppure, grave gesto suicida con chiara aspettativa di morire. Considerazioni medico legali Le scale rappresentano certamente una preziosa guida valutativa; si tenga tuttavia presente che in ambito previdenziale il parametro di riferimento è più angusto, limitato com è alla valutazione della sola capacità lavorativa variamente aggettivizzata: ciò in ossequio al principio secondo cui le norme previdenziali sono dirette al soddisfacimento di bisogni derivanti da eventi che riducono la capacità lucrativa del soggetto. Per quanto qui interessa, due sono i riferimenti normativi: l art. 1 della legge n. 222/84 (assegno ordinario di invalidità.), con il requisito biologico della compromissione della capacità lavorativa per oltre due terzi in attività confacenti alle attitudini; L art. 2 della stessa legge (pensione di inabilità), ove il requisito biologico previsto è l impossibilità a svolgere qualsiasi lavoro. Va poi specificato che in entrambi i casi è richiesto il requisito della permanenza, intesa in senso relativo come durata per un tempo indeterminatamente lungo. Proprio la previsione del requisito della permanenza ci esime dal prendere in considerazione la categoria diagnostica del: Disturbo Psicotico Breve, in quanto per definizione lo stesso si esaurisce entro un mese. Disturbo Psicotico da Condizione Medica Generale. Disturbo Psicotico Indotto da Sostanza. 14

15 Per le altre categorie diagnostiche il requisito della permanenza è solitamente accertato; il problema è quindi definire i criteri di valutazione, ovvero il corretto accertamento del danno funzionale. Schizofrenia DSM IV TR A. Sintomi caratteristici: due (o più) dei sintomi seguenti, ciascuno presente per un periodo di tempo significativo durante un periodo di un mese (o meno se trattati con successo): 1) Deliri 2) Allucinazioni 3) Eloquio disorganizzato (es., frequenti deragliamenti o incoerenza). 4) Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico. 5) Sintomi negativi, cioè appiattimento dell affettività, alogia, abulia. B. Disfunzione sociale/lavorativa: per un periodo significativo di tempo dall esordio del disturbo, una o più delle principali aree di funzionamento come il lavoro, le relazioni interpersonali, o la cura di sé si trovano notevolmente al di sotto del livello raggiunto prima della malattia (oppure, quando l esordio è nell infanzia o nell adolescenza, si manifesta un incapacità di raggiungere il livello di funzionamento interpersonale, scolastico o lavorativo prevedibile). C. Durata: segni continuativi del disturbo persistono per almeno 6 mesi. Questo periodo di 6 mesi deve includere almeno 1 mese di sintomi (o meno se trattati con successo) che soddisfino il Criterio A (cioè, sintomi della fase attiva), e può includere periodi di sintomi prodromici o residui. Durante questi periodi prodromici o residui, i segni del disturbo possono essere manifestati soltanto da sintomi 15

16 negativi o da due o più sintomi elencati nel Criterio A presenti in forma attenuata (es., convinzioni strane, esperienze percettive inusuali). Schizofrenia Valutaz. Medico legale Nella schizofrenia è quindi presente sempre un certo grado di compromissione del funzionamento sociale e lavorativo del soggetto, in assenza del quale non è possibile far diagnosi (Criterio B per la schizofrenia); il grado di compromissione è peraltro variabile. La valutazione medico-legale può essere espressa di solito con l inabilità. Schizofrenia - tipo catatonico (DSM IV TR) Il quadro clinico è dominato da almeno due dei seguenti sintomi: 1) Arresto motorio come evidenziato da catalessia (inclusa flessibilità cerea) o da stupor. 2) Eccessiva attività motoria (che è apparentemente senza scopo e non influenzata da stimoli esterni). 3) Negativismo estremo (resistenza apparentemente senza motivo a tutti i comandi, o mantenimento di una postura rigida contro i tentativi di mobilizzazione) o mutacismo. 4) Peculiarità del movimento volontario, come evidenziato dalla tendenza alla postura fissa (assunzione volontaria di pose inadeguate o bizzarre), da movimenti stereotipati, da rilevanti manierismi o smorfie. 5) Ecolalia o ecoprassia. 16

17 Schizofrenia - tipo catatonico Valutaz. Medico legale La compromissione del funzionamento sociale e lavorativo è sempre molto grave, ed è determinata sia dall arresto motorio, sia dall eccessiva attività motoria afinalistica; a complicare il quadro vi sono sempre presenti l automatismo a comando, l ecolalia, l ecoprassia, espressione di una suggestionabilità patologica nonchè i disturbi dell affettività (autismo, ambivalenza). Il decorso è cronico, senza significative remissioni. Anche per tali soggetti può essere espresso di solito un giudizio medico legale di inabilità. Schizofrenia - tipo disorganizzato (DSM IV TR) Un tipo di Schizofrenia in cui risultano soddisfatti i criteri seguenti: A. Sono in primo piano tutti i seguenti: 1) Eloquio disorganizzato 2) Comportamento disorganizzato 3) Affettività appiattita o inadeguata B. Non risultano soddisfatti i criteri per il Tipo Catatonico. Schizofrenia - tipo disorganizzato Valutaz. Medico legale La compromissione del funzionamento sociale e lavorativo è sempre molto grave: la disorganizzazione comportamentale può provocare grave danno della capacità di esecuzione anche delle semplici attività della vita quotidiana, associata ad un decorso cronico senza significative remissioni. 17

18 Per questi soggetti va solitamente espresso un giudizio medico legale di inabilità. Schizofrenia paranoidea DSM IV TR Un tipo di Schizofrenia nel quale risultano soddisfatti i seguenti criteri: A. Preoccupazione relativa a uno o più deliri o frequenti allucinazioni uditive. B. Nessuno dei seguenti sintomi è rilevante: eloquio disorganizzato, comportamento disorganizzato o catatonico, affettività appiattita o inadeguata. Schizofrenia paranoidea Valutaz. Medico legale La compromissione del funzionamento sociale e lavorativo è di grado variabile, ed è condizionata soprattutto dai deliri; tra questi, di solito i deliri di persecuzione espongono più di altri a manifestazione di collera ed aggressività: ovviamente ciò rende del tutto improbabile il mantenimento del posto di lavoro. In altri casi, in un certo senso più gravi, si realizza il meccanismo cosiddetto della identificazione proiettiva, per cui il delirante colloca in altri alcune parti scisse del proprio sè, parti cattive, negative, riprovevoli, di cui vuole liberarsi, il che sottende atteggiamenti finalizzati alla punizione di altri in se stessi, con manifestazioni di violenza distruttiva. In qualche caso, tuttavia, le relazioni personali sono vissute meno intensamente, anzi prevale nel soggetto un atteggiamento superiore e condiscendente, che si può tradurre in un certo rendimento nello svolgimento di un attività lavorativa: ciò si può osservare con relativa frequenza in caso di deliri di grandezza, deliri scientifici, che tendono come ad autoesaurirsi. 18

19 Una certa rilevanza hanno anche le allucinazioni, soprattutto quelle acustiche e quelle viscerali; i disturbi della volontà (impulsi improvvisi, acting-out repentini ed imprevedibili), i disturbi dell affettività (specie autismo ed ambivalenza). Di un certo rilievo possono essere i disturbi motori da neurolettici (discinesia tardiva, parkinsonismo, acatisia). Nella valutazione di tali soggetti si deve tener conto anche del fatto che essi di solito non presentano importanti deficit cognitivi, e che la terapia neurolettica permette di solito di ottenere una remissione almeno parziale. In considerazione di tali variabili il giudizio medico legale sarà oscillante tra l inabilità (in caso di importanti deliri, specie se di persecuzione, resistenti alla terapia), l invalidità o addirittura la non invalidità (nel caso di soggetti in remissione parziale, con una compromissione del funzionamento sociale e lavorativo solo moderata). Schizofrenia indifferenziata DSM IV TR Un tipo di Schizofrenia nel quale sono presenti i sintomi che soddisfano il Criterio A, ma che non soddisfano i criteri per il Tipo Paranoide, Disorganizzato, o Catatonico. Schizofrenia indifferenziata Valutaz. Medico legale La compromissione del funzionamento sociale e lavorativo è variabile. Nei soggetti non adeguatamente trattati è condizionata essenzialmente dai sintomi positivi (deliri ed allucinazioni soprattutto), ed allora è sempre assai marcata. Nei soggetti trattati, i sintomi più limitanti risultano essere quelli negativi (essendo quelli positivi più sensibili alla terapia neurolettica): molto importante è di solito l abulia, ma rilevanti 19

20 possono essere le limitazioni determinate da altri sintomi, primi tra tutti i disturbi cognitivi e psicomotori, nonchè i disturbi motori da neurolettici (discinesia tardiva, acatisia, parkinsonismo). Il giudizio medico legale oscillerà di solito tra l iinabilità e l invalidità Schizofrenia tipo residuo DSM IV TR Un tipo di Schizofrenia nel quale risultano soddisfatti i seguenti criteri: A. Assenza di rilevanti deliri e allucinazioni, eloquio disorganizzato, e comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico. B. Vi è manifestazione continua del disturbo, come indicato dalla presenza di sintomi negativi o di due o più sintomi elencati nel Criterio A per la Schizofrenia, presenti in forma attenuata (es., convinzioni strane, esperienze percettive inusuali). Schizofrenia tipo residuo Valutaz. Medico legale La compromissione del funzionamento sociale e lavorativo è variabile, ed è condizionata in gran parte dalla durata dell episodio pienamente sviluppato della malattia. Solitamente i sintomi positivi sono assenti o comunque sfumati; presenti i sintomi negativi, spesso gravi, come nel caso dell abulia. In rapporto alla durata dell episodio pienamente sviluppato possono evidenziarsi disturbi cognitivi, talora così importanti da condizionare il funzionamento sociale e lavorativo del soggetto; frequenti sono pure i disturbi motori da neurolettici, di solito però non particolarmente marcati. Il giudizio medico legale potrà oscillare tra l inabilità e l invalidità, a meno che la sintomatologia non sia così povera da giustificare un giudizio di non invalidità. 20

21 Disturbo schizofreniforme La compromissione del funzionamento sociale e lavorativo non è costante, e quando presente di solito non è marcata. Per definizione il Disturbo ha una durata non superiore ai sei mesi, quindi la valutazione medico legale deve proiettarsi necessariamente oltre tale limite temporale, tenendo presente che solo un terzo dei soggetti guarisce, mentre due terzi evolvono verso il disturbo schizoaffettivo. Appare pertanto opportuno, nel caso in cui venga evidenziata tale categoria diagnostica, sospendere il giudizio, in attesa di verificare il decorso del disturbo. Disturbo schizoaffettivo La compromissione del funzionamento sociale e lavorativo in corso di Disturbo schizoaffettivo è variabile, ma non è comune una grave disfunzione. I sintomi positivi e negativi sono infatti meno gravi di quanto si osserva di solito nella schizofrenia, ed inoltre è più frequente una remissione parziale durante la quale i sintomi sono sfumati ed il funzionamento tutto sommato buono. In particolare è stato segnalato un buon funzionamento sociale e lavorativo in soggetti con Disturbo schizoaffettivo tipo bipolare in remissione, meno buono in caso di Disturbo schizoaffettivo tipo depressione in remissione. Il giudizio medico legale oscillerà di solito tra l inabilità e l invalidità, e tra l invalidità e la non invalidità in fase di remissione. Disturbo delirante Il funzionamento psicosociale è variabile. Certi soggetti possono sembrare non compromessi nel funzionamento lavorativo; in altri, all opposto, il funzionamento 21

22 lavorativo è estremamente compromesso, condizionato talora dal ritiro sociale, più spesso dalle stesse convinzioni deliranti. Altra annotazione significativa è quella per cui il funzionamento lavorativo è solitamente meno compromesso del funzionamento sociale e coniugale. Il giudizio medico legale è quindi sostanzialmente condizionato dai deliri, e dal grado in cui questi, per le loro caratteristiche, interferiscono con il funzionamento lavorativo; da tener presente, anche, la possibilità di remissioni, parziali o anche complete, con o senza ricadute, per cui si deve ammettere che il giudizio medico legale potrà oscillare tra i due estremi valutativi. Disturbo psicotico condiviso La sintomatologia delirante condiziona il grado di funzionamento sociale e lavorativo del soggetto; si deve inoltre tener presente che la remissione, parziale o completa, è frequente dopo la separazione dal caso primario. Anche in questi casi quindi il giudizio medico legale potrà oscillare tra i due estremi valutativi. GIOVANNI CUOMO 22

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

SCHIZOFRENIA. 3. Eloquio disorganizzato( per es. deragliamento o incoerenza) 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico

SCHIZOFRENIA. 3. Eloquio disorganizzato( per es. deragliamento o incoerenza) 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico DSM-V DISTURBO DELLO SPETTRO DELLA SCHIZOFRENIA E ALTRI DITURBI PSICOTICI SCHIZOFRENIA A. Due o più dei seguenti sintomi, presente per una parte di tempo significativa durante il periodo di un mese. Almeno

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF

Dettagli

DSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa L.Ferro

DSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa L.Ferro DSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento Dott.ssa L.Ferro DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO Viene promosso l uso di specificatori nelle diagnosi Disabilita Intellettive Disturbi quali: della Comunicazione

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati

Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Sistemi Internazionali di classificazione dei disturbi mentali Il

Dettagli

DOTTOR EGIDIO BOVE. Laurea in Psicologia indirizzo clinico e di comunità. Dottorato di Ricerca in Scienze Psicologiche

DOTTOR EGIDIO BOVE. Laurea in Psicologia indirizzo clinico e di comunità. Dottorato di Ricerca in Scienze Psicologiche DOTTOR EGIDIO BOVE Laurea in Psicologia indirizzo clinico e di comunità Dottorato di Ricerca in Scienze Psicologiche Cultore della Materia di Psicologia Clinica e Psichiatria E-mail: egidiobove@libero.it

Dettagli

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente

Dettagli

VALIDITA, IDONEITA E CAPACITA LAVORATIVA DEL MALATO PSICHIATRICO: IL PERCORSO DEL MEDICO DEL LAVORO

VALIDITA, IDONEITA E CAPACITA LAVORATIVA DEL MALATO PSICHIATRICO: IL PERCORSO DEL MEDICO DEL LAVORO VALIDITA, IDONEITA E CAPACITA LAVORATIVA DEL MALATO PSICHIATRICO: IL PERCORSO DEL MEDICO DEL LAVORO Dott. Rino Donghi Medicina Occupazionale H San Raffaele Resnati Dott. Terenzio Cassina Pasol titolo Il

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

Sintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

Sintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico agli elementi

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Definizione parole-chiave MODULO B Unità didattica A3-1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 PERICOLO o FATTORE DI

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto

Dettagli

DEFINIZIONE DI MENOMAZIONE, DISABILITÀ E HANDICAP

DEFINIZIONE DI MENOMAZIONE, DISABILITÀ E HANDICAP DEFINIZIONE DI MENOMAZIONE, DISABILITÀ E HANDICAP E enorme la confusione nella terminologia relativa all handicap. Per questo negli ultimi 20 anni l OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha diffuso

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

CLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

CLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE CLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Dott.ssa Luisa Calliari Rovereto, 9 ottobre 2008 1 REGOLAMENTO PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE E L INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Dettagli

F 81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche

F 81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche GESUNDHEITSBEZIRK MERAN COMPRENSORIO SANITARIO DI MERANO Krankenhaus Meran Ospedale di Merano Fachambulanz für psychosoziale Gesundheit Ambulatorio Specialistico F 81 Disturbi evolutivi specifici delle

Dettagli

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Principali leggi e decreti che regolamentano la valutazione del danno.

Principali leggi e decreti che regolamentano la valutazione del danno. Principali leggi e decreti che regolamentano la valutazione del danno. L.118/1971; L.18/1980; D. Lgs 508/1988; L.289/1990(minori, indennità di frequenza) che riguardano a vario titolo l invalidità civile.

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS

ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS Dott. Maurizio Ricci U. O. Medicina Riabilitativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

5 La popolazione disabile

5 La popolazione disabile 5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento

Dettagli

Rischio psicopatologico

Rischio psicopatologico Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina

Dettagli

COMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.

COMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile. COMPETENZE DIGITALI Competenze digitali o digital skills. Un approccio in 3D, un mutamento in corso. L immersività generata dagli ambienti multimediali ci sollecitano un esigenza nuova e educabile: sviluppare

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

LA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON

LA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON LA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON Emanuela Bartolomucci terapista occupazionale Angela Parlapiano logopedista Isabella Valenza fisioterapista Alberto Busetto fisioterapista RIABILITAZIONE Processo

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni

Dettagli

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

NEVROSI. Di Italo Dosio

NEVROSI. Di Italo Dosio NEVROSI Sindromi caratterizzate da sintomi psicologici, comportamentali e vegetativi, senza alcun substrato organico, determinate da situazioni conflittuali intrapsichiche o ambientali e legate a strutture

Dettagli

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463. L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCONTRO GENITORI CHIUSA PESIO Aprile 2015 Dott. ALESSANDRO MARANGI CORRELAZIONE (provvisoria) TRA MINORAZIONE e HANDICAP Legge 104/1992: è persona handicappata colui che presenta

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni

Dettagli

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Studio condotto presso i 5 Istituti di cura per anziani della Città di Lugano. Giornata RAI 2011 Lugano 27

Dettagli

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008 Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro CONCETTI DI RISCHIO PERICOLO - DANNO PERICOLO Definizione di pericolo art. 2, lettera r, D.Lgs. 81/08 Proprietà o qualità intrinseca di

Dettagli

MEDICINA DEL MIGRANTE

MEDICINA DEL MIGRANTE MEDICINA DEL MIGRANTE Lecco 29 novembre 2013 S E R V I Z I O M E D I C I N A L E G A L E D R D A N I E L E C O P P O L A 2 Il Servizio di Medicina Legale per alcuni aspetti, si presta ad essere un osservatorio

Dettagli

Data di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015

Data di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015 Data di pubblicazione ottobre 2011 Data di aggiornamento ottobre 2015 LINEA GUIDA Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti Critiche infondate Critiche pertinenti

Dettagli

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL

Dettagli

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano

Dettagli

SCLEROSI MULTIPLA: il volto quotidiano della malattia. Monza, 9 aprile 2014

SCLEROSI MULTIPLA: il volto quotidiano della malattia. Monza, 9 aprile 2014 SCLEROSI MULTIPLA: il volto quotidiano della malattia Monza, 9 aprile 2014 Diritti dei lavoratori affetti da SM Agevolazioni Legge. n. 104/92 [Permessi retribuiti, scelta, ove possibile, della sede di

Dettagli

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?

Dettagli

Questionario di interessi professionali Q.I.P.

Questionario di interessi professionali Q.I.P. Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

L avversario invisibile

L avversario invisibile L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione

Dettagli

RICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO. Jesús Palacios Università di Siviglia

RICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO. Jesús Palacios Università di Siviglia RICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO Jesús Palacios Università di Siviglia Milano, 10 giugno, 2011 Ricerca sull adozione La ricerca sull adozione é un fenomeno relativamente recente Si

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato

Dettagli

- Perchè definire un modello ideale di assistenza

- Perchè definire un modello ideale di assistenza - Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi

Dettagli

*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO

*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DSM: Manuale Diagnostico e Statistico delle malattie mentali APA *DSM IV : DISARMONIE COGNITIVE DELLO SVILUPPO *DSM-5: DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO *DISTURBO NEUROBIOLOGICO

Dettagli

La comunicazione medico-paziente

La comunicazione medico-paziente La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente

Dettagli

I criteri del DSM-IV

I criteri del DSM-IV La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano

Dettagli

Bambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer

Bambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto. Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce

Dettagli

La Legge 104/92. Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate

La Legge 104/92. Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate La Legge 104/92 Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate Stefania Cupido Associazione Giuseppe Dossetti: i Valori 1 La Legge 104/92 segna il passaggio

Dettagli

Il paziente neurologico ICTUS

Il paziente neurologico ICTUS ICTUS ICTUS ICTUS ICTUS Fattori di rischio modificabili Ipertensione arteriosa Diabete mellito Stenosi carotidea Fumo/alcool Sovrappeso Sedentarietà Fattori di rischio non modificabili Età Sesso Predisposizione

Dettagli

STRUMENTI ORGANIZZATIVI

STRUMENTI ORGANIZZATIVI STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE

Dettagli

ARROTONDAMENTO DELL ANZIANITA PENSIONISTICA

ARROTONDAMENTO DELL ANZIANITA PENSIONISTICA ARROTONDAMENTO DELL ANZIANITA PENSIONISTICA Fino al 31/12/97 l arrotondamento veniva fatto ai sensi del comma 2 dell art. 40 del DPR 1092/73 (vedi allegato 1). L anzianità complessiva era arrotondata in

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo

Dettagli

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,

Dettagli

Indice: Premessa Parte I. Nuove acquisizioni in tema di evoluzione ed esito della malattia mentale La malattia mentale e le sue conseguenze

Indice: Premessa Parte I. Nuove acquisizioni in tema di evoluzione ed esito della malattia mentale La malattia mentale e le sue conseguenze Indice: Premessa Parte I. Nuove acquisizioni in tema di evoluzione ed esito della malattia mentale La malattia mentale e le sue conseguenze (L'impatto della malattia mentale: menomazione, disfunzione,

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

LIFC - QUALITA DELLA VITA

LIFC - QUALITA DELLA VITA 1 Dando per scontato che la persona con FC è già a conoscenza dei suoi diritti e delle leggi che lo tutelano: 2 Dando per scontato che la persona FC ha concluso il percorso di studi ed è pronto per entrare

Dettagli

Esercitazione di gruppo

Esercitazione di gruppo 12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

Scala Rankin modificata

Scala Rankin modificata Scala di disabilità Scala Rankin modificata -Sei livelli: da 0 a 5 -Nei casi di decesso viene a volte assegnato il il punteggio arbitrario 6 Affidabile, viene usata largamente in caso di Ictus -Nei trials

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti

Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo Antonella Marchetti QUANTI AUTISMI? n Un epidemiologia incerta: diagnosi-strumentivariabilità: 7-11 anni: 4.8 /1000 18-30 anni: 1.6/1000 Epidemia dove gli strumenti

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE La Promessa O.N.L.U.S. Via Catone 21 00192 Roma Tel / Fax 06.397.391.06 (46) Fasi Trattamentali PERCORSO TERAPEUTICORIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE Attualmente il Centro

Dettagli

DATI CLINICI - TYSABRI I

DATI CLINICI - TYSABRI I DATI CLINICI - TYSABRI I campi contrassegnati dalla lettera sono determinanti per l'eleggibilità. I campi contrassegnati con* sono obbligatori Diagnosi:* Sclerosi Multipla - RR Data di esordio (mese ed

Dettagli