I trend globali del settore alimentare: gusto e valore aggiunto
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- Paola Borghi
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1 Conferenze stampa Anuga 2017 I trend globali del settore alimentare: gusto e valore aggiunto Dal 7 all'11 ottobre 2017 aprirà i battenti la fiera del food & beverage più grande e importante al mondo, Anuga, dove si incontrano oltre leader di settore nazionali e internazionali. Nell'ambito di un connubio ideale, l'associazione della distribuzione alimentare tedesca (BVE) sostiene Anuga come punto d'incontro internazionale del settore. I partecipanti alla fiera avranno un'occasione unica per scoprire l'incredibile varietà del mondo del food & beverage. All'insegna del "Made in Germany", la BVE si presenterà insieme al Ministero federale dell'alimentazione e dell'agricoltura (BMEL) nell'ambito del salone "Anuga Fine Food". Porgiamo quindi ai visitatori il nostro più cordiale invito a scoprire e naturalmente anche a degustare le potenzialità delle aziende alimentari tedesche. I trend globali del consumo di generi alimentari La crescita della popolazione e dell'economia mondiali comporterà, nel lungo periodo, l'aumento della domanda di generi alimentari trasformati. Una crescente urbanizzazione, l'aumento dell'occupazione e dell'istruzione, ma anche le migliori condizioni di reddito e assistenza generano al contempo un cambiamento nel consumo di generi alimentari. In particolare la riduzione della percentuale di spesa riservata al food favorisce un'alimentazione più variata e bilanciata; in tutto il mondo cresce infatti ad esempio il consumo di generi alimentari proteici. Specialmente nei paesi industrializzati ed emergenti crescono inoltre le aspettative nei confronti dei prodotti alimentari: la sicurezza e la qualità costituiscono oggi criteri importanti per l'acquisto di alimenti trasformati. A tutto ciò contribuisce anche la stabilizzazione globale dei prezzi dei generi alimentari. Le aziende alimentari devono adeguarsi in misura maggiore ai desideri e alle esigenze di consumo specifiche dei clienti e allineare ai mercati i propri prodotti. Aspetto, gusto, dimensioni delle porzioni, non di rado anche il nome del prodotto variano in base al paese e alle preferenze dei consumatori. Le aziende che operano a livello internazionale infatti sviluppano in continuazione nuovi prodotti per nuovi mercati. Questa crescita della domanda, in termini sia qualitativi che quantitativi, assurge a vera e propria sfida in considerazione del contemporaneo calo delle risorse. Per i produttori diventa indispensabile non solo incrementare la produttività, ma anche adottare misure volte a garantire la sostenibilità e l'efficienza lungo la catena di produzione. Tuttavia anche fra i consumatori cresce la consapevolezza per il valore dei prodotti alimentari. A livello globale si registrano non solo il calo dei quantitativi acquistati, ma anche campagne contro gli sprechi alimentari. Più qualità e produttività lungo la filiera di produzione e la liberalizzazione degli scambi agricoli hanno favorito soprattutto il commercio di prodotti alimentari trasformati. Se dieci
2 anni fa si esportavano in tutto il mondo generi alimentari per un valore di 686 miliardi di dollari statunitensi, oggi si conta una quantità oltre due volte maggiore per più di miliardi di dollari statunitensi. Grazie a una maggiore concorrenza i consumatori possono godere di più varietà. Lo sviluppo della domanda di prodotti alimentari nella UE L'elevato potere d'acquisto dei circa 510 milioni di consumatori, unito agli standard elevati, fanno dell'unione Europea un mercato interessante per le aziende alimentari di tutto il mondo. La struttura del mercato ricca di produttori di piccole e medie dimensioni e con un numero relativamente ridotto di grandi imprese garantisce comunque una concorrenza molto forte per accaparrarsi i clienti. Per il 2017 gli esperti pronosticano uno sviluppo congiunturale stabile per tutti gli stati membri della UE. La crescita economica e un livello più elevato dell'occupazione promettono prospettive certe in termini di entrate e una crescita del consumo reale dall'1 al 5 per cento. Le aspettative dei consumatori assumono invece un carattere eterogeneo a causa delle incertezze nutrite in particolare dagli abitanti degli stati membri del nord e del sud Europa, mentre il mercato alimentare si mantiene stabile. Solo in Germania, Repubblica Ceca e Gran Bretagna sono stati registrati di recente aumenti sensibili in valore e in volume, riconducibili in parte anche al lieve rincaro dei prodotti alimentari. Il gusto resta un criterio qualitativo importante sul mercato europeo del food, ma anche a questo riguardo il consumatore esige innovazioni costanti e una vasta offerta. La varietà a livello di gusto e il perfezionamento dei prodotti restano quindi l'obbiettivo di oltre il 50 per cento delle innovazioni del settore. Oltre al gusto i consumatori si aspettano però dai prodotti anche un valore aggiunto specifico: il prodotto deve rispondere alle esigenze quotidiane e alimentari personali dei consumatori. Il forte trend dei prodotti convenience è stato ormai superato da un crescente orientamento alla salute, che registra soprattutto il desiderio di novità nel campo dei prodotti di origine vegetale, ma anche prodotti alimentari che possano offrire particolari benefici in termini di salute. Un trend ancora di piccole dimensioni ma in rapida ascesa e dal grande potenziale è la crescente attenzione dei consumatori nei confronti della sostenibilità dei prodotti alimentari; il focus è puntato sulla trasparenza e la responsabilità verso l'ambiente e i lavoratori. Nel 2015 i cittadini UE hanno speso circa 27 miliardi di euro per prodotti alimentari bio, il che equivale a una spesa pro capite media di 53 Euro. I paesi in cui si acquistano più prodotti bio sono Danimarca, Svezia, Lussemburgo, Austria e Germania. Questi trend attraversano in pari misura tutte le classi di prodotto, tuttavia la gran parte delle innovazioni di prodotto si riscontrano nei segmenti di piatti pronti, latticini, soft drink, prodotti congelati e carne. I trend tedeschi Con oltre 81 milioni di consumatori attenti al prezzo e alla qualità, la Germania è il maggiore mercato di prodotti alimentari in Europa. Il clima dei consumi tedesco si mantiene altamente positivo e nettamente sopra la media europea. Gli acquirenti tedeschi spendono il 10,5 per cento del proprio reddito per l'acquisto di alimenti e bevande analcoliche, un valore
3 decisamente inferiore rispetto alla media UE. A questo riferimento è tuttavia opportuno considerare l'elevato livello di reddito della Germania. Mettendo a confronto il 2016 con l'anno precedente, le spese per gli alimenti e le bevande analcoliche, al netto dell'inflazione, hanno registrato un aumento dell'1,6 per cento. In media ogni cittadino tedesco avrà a disposizione nel 2017 circa euro per il consumo e il tenore di vita, quindi 360 Euro in più rispetto al Con oltre prodotti, in Germania l'offerta di generi alimentari non è mai stata così pregiata, sicura, sostenibile, varia e conveniente. L'ampia varietà dell'offerta e le richieste esigenti dei consumatori rendono la Germania un mercato di tendenza per i prodotti alimentari. Ogni anno oltre prodotti nuovi si aggiungono ad arricchire l'offerta e nascono in continuazione nuovi segmenti di mercato: superfoods, prodotti vegetariani, vegani, senza glutine e senza lattosio, prodotti dietetici e convenience, ma anche prodotti particolari come quelli regionali, sostenibili, equosolidali e biologici sono ormai sempre disponibili sul mercato. Il portfolio prodotti si specializza e differenzia in misura sempre maggiore e viene reinventato a velocità crescente. A livello sociale l'alimentazione acquisisce un'importanza maggiore e i consumatori tendono ad essere più consapevoli. Oggi i cittadini vanno a fare la spesa oltre 20 volte in meno rispetto a solo quattro anni fa; si acquista di meno e con meno frequenza, ma si comprano generi alimentari di maggiore qualità. Il 27 per cento dei consumatori tedeschi acquista prodotti sostenibili, spendendo il 16 per cento in più. Un altro trend importante è il cambiamento dei nuclei familiari, degli orari dei pasti e degli stili alimentari, che devono adeguarsi ai ritmi lavorativi quotidiani; già oggi infatti un quarto della spesa per i generi alimentari è destinato a cibo da consumare fuori casa. La grande maggioranza dei tedeschi non ha semplicemente il tempo, la voglia o la possibilità di preparare da mangiare a casa; solo il 34 per cento dei consumatori tedeschi cucina regolarmente. Nel 2016 la spesa per il mercato dell'out of home è cresciuta del 3,1 per cento, raggiungendo 76,3 miliardi di Euro; lo sviluppo positivo del fatturato è riconducibile, per circa due terzi, a una maggiore spesa media per ogni acquisto e per un terzo a un aumento degli acquisti. Nel mercato dell'out of home le aziende hanno adeguato la propria offerta ai grandi trend di mercato: un'offerta allettante, in particolare nei segmenti di pane, prodotti da forno e sandwich, caffè, birra artigianale, carne e burger premium ha ulteriormente incentivato la domanda di prodotti da consumare fuori casa e articoli to go. Tuttavia anche le aziende alimentari e la distribuzione devono reagire al cambiamento degli orari e dei luoghi in cui si consumano i pasti, offrendo prodotti adatti al ritmo quotidiano; cresce infatti l'offerta di nuovi prodotti convenience a vari livelli di trasformazione, freschezza e fasce di prezzo. La quotidianità dei consumatori è però spesso contrassegnata dalla contrapposizione fra la pressione esercitata dal mondo del lavoro e l'idillio casalingo e ne consegue una crescente importanza del "cucinare" a casa, in particolare per i consumatori consapevoli e attenti alla
4 sostenibilità: cucinare si trasforma sempre più in un hobby a cui si vuole dedicare tempo e creatività e infatti si registra il trend dei prodotti gourmet, regionali ed ecologici. Oltre alla costante e intensa concorrenza in termini di qualità e prezzi, le aziende alimentari lottano sempre più anche per conquistare la fiducia dei propri clienti; nel settore aumenta di conseguenza il livello di informazioni fornite riguardo a origine, metodi di produzione e sostenibilità, ma anche la richiesta di informazioni da parte dei consumatori. Un recente sondaggio del settore indica che il 90 per cento delle aziende registra un aumento delle domande da parte dei consumatori; nel dialogo con i clienti i social media svolgono un ruolo importante già oggi, ma ancora di più in futuro. I prodotti alimentari tedeschi amati in tutto il mondo per la loro qualità La Germania è il terzo esportatore e importatore mondiale di prodotti alimentari. Il mercato interno, caratterizzato da concorrenza e qualità elevate, ha portato l'industria alimentare tedesca, con i suoi occupati in circa aziende con un fatturato di 172 miliardi di Euro, al primo posto in Europa per dimensioni ed export; il suo principale partner commerciale è la UE, con una quota di export pari al 78 per cento, seguita dall'asia con l'8,8 per cento. Nel 2016 le vendite di prodotti alimentari di qualità "Made in Germany" hanno reggiunto circa i 57 miliardi di Euro, equivalenti a quasi un terzo del fatturato. La domanda estera di prodotti competitivi e di qualità "Made in Germany" cresce in modo continuo. L'offerta di prodotti spazia dalle specialità tradizionali tedesche fino alle più recenti innovazioni alimentari; tra i prodotti più richiesti vi sono quelli a base di carne, lattiero-caseari e i dolciumi. Il crescente orientamento delle società all'esportazione conferma le ottime possibilità di sviluppo all'estero. I mercati esterni alla UE promettono un aumento delle vendite: quasi l'80% dei produttori di generi alimentari esportano già i propri prodotti in paesi terzi. Le aziende dedite all'export si stanno adeguando alle differenti esigenze di mercato; la maggioranza delle aziende alimentari impegnate nell'export ritiene che prezzo competitivo e gusto siano le caratteristiche di prodotto più richieste dai mercati di esportazione UE, mentre per i paesi extra UE anche l'origine dei prodotti riveste un ruolo importante. Le aziende stimano che i grandi vantaggi offerti dai prodotti alimentari tedeschi sui mercati esteri siano anche la qualità e l'origine; il gusto è fondamentale in particolare nei mercati UE, mentre nei paesi extra UE il vantaggio competitivo maggiore risiede nell'origine. Gli scambi commerciali di prodotti alimentari fra Italia e Germania In ambito UE l'italia è uno dei principali partner commerciali della Germania; infatti nella classifica dei partner commerciali della Germania per il 2016 in riferimento ai prodotti alimentari trasformati l'italia si piazza al terzo posto per l'export e al secondo per l'import. Nel 2016 l'italia ha fornito alla Germania beni alimentari trasformati per un valore di circa 4,6 miliardi di Euro, con un aumento del 2,6 per cento. Fra i principali prodotti forniti troviamo vino, frutta fresca, prodotti da forno, carne e prodotti a base di carne, formaggi, preparazioni e conserve a base di verdura.
5 Tuttavia per la Germania l'italia non è solo un importante mercato per l'acquisto di beni, ma costituisce altresì un significativo mercato di sbocco; nel 2016 la Germania ha infatti esportato in Italia beni alimentari trasformati per un valore di 4,7 miliardi di Euro, con un aumento dell'1,0 per cento rispetto all'anno precedente. Fra i prodotti più esportati troviamo carne e preparati a base di carne, formaggi, latte e latticini, prodotti da forno, prodotti a base di cacao e zucchero. In caso di domande potete rivolgervi a: Christoph Minhoff Amministratore delegato Tel Fax: Mail: cminhoff@bve-online.de Internet: Breve descrizione della BVE La Bundesvereinigung der Deutschen Ernährungsindustrie (BVE), l'associazione della distribuzione alimentare tedesca, è la principale organizzazione politico-economica dell'industria alimentare in Germania. Rappresenta gli interessi comuni a tutto il settore rispetto alla politica, all'amministrazione, ai media, alla pubblicità e ai partner di mercato. Il compito della BVE consiste nell'assicurare le possibilità future delle medie imprese. Le priorità sono mercato e concorrenza, politica economica estera, politica dei consumatori, politica ambientale e delle materie prime e sostenibilità. La BVE rappresenta gli interessi dell'industria alimentare espositrice in qualità di patrocinatrice di Anuga e si impegna a presenziare direttamente in fiera e agli eventi del programma collaterale.
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