Veneto: l attuale contesto economico e del mercato creditizio

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1 Veneto: l attuale contesto economico e del mercato creditizio Siena, novembre 2014 Area Research & IR

2 Key points In Area Euro l economia affronta una fase di debolezza, l Italia chiuderà il 2014 con una nuova flessione del Pil (- 0,2% a/a le nostre pressioni). Gli ultimi dati disponibili e gli indicatori anticipatori mostrano un rallentamento della caduta, ma parlare di ripresa rischia di essere ancora prematuro. L Italia risulta l unico paese dell Area Euro a registrare per due trim. consecutivi una flessione del Pil nella prima metà dell anno (-0,2% a/a il dato finale sulla crescita nel II trimestre) con gli indicatori anticipatori negativi che non lasciano intravedere prospettive di miglioramento per la parte finale del Intanto il governo ha lanciato il Mille giorni Italia, una serie di riforme al fine di stimolare la crescita. Migliorano leggermente invece i consumi delle famiglie, che hanno registrato un modesto rialzo. Il tessuto economico veneto attraversa una fase di lenta e incerta ripresa dopo una lunga crisi e nel II trimestre 2014, la crescita della produzione industriale, perde slancio registrando un incremento del +1,2% a/a. La crescita produttiva riguarda quasi tutti i settori. Particolarmente positive i comparti dei mezzi di trasporto e delle macchine elettriche ed elettroniche: entrambe hanno chiuso il secondo trimestre 2014 con una forte crescita ancora più marcata del dato del primo trimestre dell anno. Il grado di utilizzo degli impianti è tornato ai livelli dello stesso periodo del 2013 (72,9%) e gli investimenti delle imprese sono ancora in flessione. Malgrado il rimbalzo produttivo dei primi mesi del 2014, il Pil regionale è ancora pesantemente al di sotto dei livelli pre-crisi di oltre il 9%. Nell ipotesi di consolidamento della ripresa del commercio internazionale, secondo Prometeia, nel biennio il Pil regionale registrerà una crescita leggermente superiore alla media nazionale (+0,2% a/a del 2014 e +0,7% a/a del 2015 del Veneto vs. -0,4% a/a del 2014 e +0,5% a/a del 2015 dell Italia) per poi stabilizzarsi su tassi di crescita analoghi a quelli nazionali. Il principale rischio è rappresentato dalla delicata situazione del mercato del lavoro (nei primi 8 mesi del 2014 comunque la richiesta di ore di cassa integrazione è diminuita del -28,1% rispetto al -8,5% del dato nazionale). Qualora il trend negativo dovesse proseguire e addirittura aggravarsi l effetto sui consumi e sugli investimenti potrebbe pregiudicare le prospettive di crescita della regione nel prossimo futuro. La struttura produttiva regionale si caratterizza per l elevato peso industriale (26,3% del valore aggiunto regionale) rispetto alla media italiana (18,9%); mentre l incidenza dell agricoltura è minore sia del dato del Nord Est che di quello nazionale. Un contributo positivo all attività economica regionale giunge dalle esportazioni che risultano più dinamiche della media nazionale (+3% a/a nel I semestre del 2014, vs il +1,3% nazionale). Particolarmente brillanti quelle verso i paesi extra-ue che, rispetto al I semestre del 2007, sono aumentate del +22,5% a/a. La regione si conferma la 2^ regione italiana, dopo la Lombardia, con una quota del 13,6% delle vendite estere nazionali. Pag. 2

3 Key points A fronte della stagnazione della domanda interna, le esportazioni venete risultano un importante fonte di crescita registrando nei primi 6 mesi del 2014 un incremento del 3% a/a rispetto all anno precedente e attestandosi su un valore di circa 26,7 mld di euro. A livello settoriale, tutti i settori sono in segno positivo ad esclusione dei comparti del coke e prodotti petroliferi (-31,2% a/a), del farmaceutico (-9,9% a/a), dei metalli di base e prodotti in metalli (-4,5% a/a) e dei computer, apparecchi elettronici e ottici (-2,7% a/a). L export della provincia di Padova è pari a circa 8,7 mld di euro, collocandosi al 4 posto nel Veneto per dimensioni assolute con circa il 16,5% sul totale regionale. Nel primo semestre del 2014 l export manifatturiero provinciale è in flessione (-3,4% a/a) trascinato dalle forti perdite nel comparto dei metalli di base e prodotti di metallo (-38,6% a/a) e da quello del coke e prodotti petroliferi (-31,5% a/a). Interessante anche l andamento delle esportazioni dei distretti del Veneto che hanno mantenuto un buon ritmo di crescita (+5,5% a/a), secondi solo, nel panorama distrettuale italiano, alle aree distrettuali del Piemonte e dell Emilia Romagna. Dal comparto turistico, arrivano dei buoni risultati, visto l andamento climatico e la debole domanda interna. Nei primi 8 mesi del 2014, si registra una crescita degli arrivi domestici (+5,1% a/a) e anche delle presenze (+2,2% a/a), mentre in flessione le presenze degli stranieri (-0,2% a/a). Anche in provincia di Padova si registra un aumento del +2,9% a/a dei flussi turistici, anche se in rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2013 (+4,5% a/a). Il settore delle costruzioni ed immobiliare continua ad essere in crisi e lo scorso anno le compravendite residenziali nella regione hanno subito una flessione, inferiore a quella registrata in Italia (-8,5% a/a vs -10,8% a/a). Secondo i dati dell Agenzia delle Entrate, rispetto al II trimestre del 2014 le compravendite tornano a crescere nell intera regione (+3,7% a/a) facendo meglio al dato nazionale (-1% a/a) e la provincia di Verona è quella con la migliore performance (+15,2% a/a). Nel corso del 2014 l incidenza degli impieghi regionali sul dato nazionale è aumentata portandosi a luglio all 11,15% a/a contro l 10,9% dello stesso periodo dello scorso anno. A fronte della suddetta dinamica il rapporto tra sofferenze e impieghi alle imprese venete, pur in un contesto di generale peggioramento connesso all attuale crisi economica, si è mantenuto costantemente al di sotto della media nazionale. Pag. 3

4 Il quadro macroeconomico e le prospettive In Italia l attività economica resta debole. Dopo una sostanziale stabilizzazione nella seconda parte del 2013, l economia italiana è tornata a indebolirsi. Nella prima metà di quest anno il PIL ha risentito del protrarsi della caduta degli investimenti e, in misura minore, dell effetto dell andamento sfavorevole del commercio internazionale sulle nostre esportazioni. Migliorano invece i consumi delle famiglie, che hanno registrato un modesto rialzo. Nel terzo trimestre il PIL segnerà una nuova lieve flessione. - Bollettino Economico Bankitalia, ottobre Anche da nostre previsione - Servizio Research - il PIL italiano rimarrà negativo a fine anno (-0,2% a/a) e solo nel 2015 vi sarà una ripresa dello 0,8% a/a. Secondo le stime di luglio di Prometeia, nel 2014, il Pil del Veneto crescerà del +0,5%, registrando un dato più accentuato di quello nazionale. Mentre il 2015 sembra destinato ad essere il vero anno svolta anche al livello regionale, con una più vigorosa crescita su tassi pari allo 1,4% ma la crescita resterà debole. Key indicator (tassi di variazione % a/a) PIL e principali componenti (var. % a/a) PIL dell area EURO e dei principali paesi dell area (dati trim.; indici: 2005=100) Fonte: Prometeia, Scenari Economie Locali, ottobre 2014 Pag. 4

5 La struttura produttiva della regione rimane industriale La struttura produttiva regionale si caratterizza per l elevato peso industriale (26,3% del valore aggiunto regionale) rispetto alla media italiana (18,9%); mentre l incidenza dell agricoltura è minore sia del dato del Nord Est che di quello nazionale. I servizi pesano circa 10 punti in meno che nel resto d Italia ma in linea con il dato medio registrato al Nord-Est. Assistiamo ad una lenta flessione del peso della manifattura veneta negli ultimi 11 anni che perde circa 3 punti passando dal 27,3% del 2000 al 24,6% del 2011 del V.A. regionale. Quote % valore aggiunto nel Veneto (Peso % ) Servizi Costruzioni Industria Agricoltura, silvicoltura e pesca 100% 90% 80% L'industria del Veneto si è sviluppata soprattutto nei comparti della fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, di apparecchiature elettriche, di macchinari e apparecchiature n.c.a che detengono circa il 23,8% del valore aggiunto (2011) e in quello della metallurgica (18,1% del totale). Interessante il dato dell industria agroalimentare che rappresenta circa 8% del totale del valore aggiunto della regione comunque inferiore al dato nazionale (10,8%). Notiamo una minore incidenza rispetto al dato nazionale nel comparto del coke e dei prodotti petroliferi, farmaceutici e chimici (4,8% rispetto al 8,1% dell Italia) e anche in quello dei mezzi di trasporto (2,7% vs. 5,8%). Importante è la quota del comparto del turismo nella regione che raggiunge circa l 8% del valore aggiunto. 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 67,5% 65,4% 73,1% 6,0% 6,4% 6,0% 18,9% 24,3% 26,3% 2,0% 2,2% 1,9% Italia Nord Est Veneto Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati ISTAT pag. 5

6 A Vicenza prevale l industria mentre a Rovigo l agricoltura Valore Aggiunto a prezzi correnti 2011 (comp. % e val. assoluto in ) 100% Servizi Costruzioni Industria Agricoltura 90% 80% 70% 60% 68,1% 68,6% 57,3% 58,4% 73,3% 66,1% 61,3% 50% 40% 30% 20% 10% 6,3% 6,3% 24,1% 22,4% 5,9% 6,5% 35,5% 33,9% 6,8% 18,3% 8,2% 6,5% 20,6% 30,7% 0% 1,5% 2,7% 1,3% 1,2% 1,6% 5,1% 1,5% Per quanto riguarda la struttura produttiva delle singole province, la quota dell industria sul valore aggiunto totale è più bassa che nel resto d Italia a Venezia mentre nelle altre province raggiunge il valore più alto a Vicenza (35,5% del totale). Interessante il peso del comparto dell edilizia in quasi tutti i territori della regione è nettamente superiore al dato nazionale, con esclusione delle province di Vicenza. La provincia di Venezia detiene la percentuale più rilevante nei servizi, visto l incidenza del comparto turistico, con il 73,3% rispetto al dato nazionale (73,1%) L agricoltura continua la lenta emoragia in una regione che fino a qualche decennio fa era considerata prevalentemente agricola (3,3% del 1995 vs 1,9% del 2011) leggermente inferiore al livello nazionale (2%). Invece nella provincia di Rovigo e in quella di Verona rimane più rilevante il peso sul totale V.A. regionale (rispettivamente 5,1% e 2,7%). Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati ISTAT pag. 6

7 L industria veneta Produzione industriale (var % a/a) 3,7% 2,7% 1,7% 0,7% -0,3% -1,3% -2,3% -3,3% -4,3% -5,3% -2,9% P. Industriale Veneto (destag.) P. Industriale Italia (wda) 3,3% 1,4% 0,4% -0,2% -0,2% -1,6% -3,9% -4,6% -3,6% 1,2% 0,0% Nel II trimestre 2014, la crescita della produzione industriale regionale, perde slancio rispetto al I trimestre (+3,3% a/a), registrando un incremento del +1,2% a/a rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In questo contesto notiamo che sono le piccole imprese (fino a 9 addetti) a crescere di più (+4,3% a/a) mentre meno significativo l incremento delle imprese di maggiori dimensioni (con almeno 10 addetti) che hanno registrato una crescita pari a +0,7% a/a. Indicatori a confronto (% a/a) I trim II trim III trim IV trim I trim II trim Fatturato totale -2,7% -1,0% 0,6% 1,7% 2,8% 1,2% Ordini esterni -3,8% -2,1% -0,6% 0,6% 2,0% 1,9% Ordini interni 1,4% 2,4% 3,1% 4,1% 3,2% 4,2% Grado utilizzo impianti 69,0% 72,0% 73,8% 74,4% 73,1% 72,9% In termini di fatturato totale, il secondo trimestre del 2014 segna il quarto incremento, grazie al positivo andamento delle vendite all estero. Gli ordinativi provenienti dall estero si sono mostrati positivi negli ultimi 6 trimestri, per tutte le classi dimensionali d impresa. Ancora in difficoltà il mercato interno, anche se il picco recessivo sembra essere alle spalle e la capacità di utilizzazione degli impianti è tornata su livelli discreti (72,9%) comunque in diminuzione di -0,2 p.p rispetto al trimestre precedente. Fonte: Unioncamere Veneto, Istat Pag. 7

8 i settori trainanti Produzione industriale per settori (dati grezzi, % a/a) 2,4% Altre imprese manifatturiere -1,3% Mezzi di trasporto 2,3% 5,5% Macchine elettriche ed elettroniche 1,3% 2,6% Macchine ed apparecchi meccanici 2,8% 3,3% Metalli e prodotti in metallo -0,4% 3,9% Marmo, vetro, ceramica, altri non met. 1,7% 0,9% Gomma e plastica 1,2% 4,1% Carta e stampa 2,6% 3,8% Legno e mobile 0,2% Tessile, abbigliamento calzature 1,7% 1,6% 3,1% Alimentare, bevande e tabacco 4,6% -3% -1% 1% 3% 5% 7% 9% 9,3% I/2014 II/2014 Gli ultimi dati congiunturali sull economia del Veneto, relativi ai primi 6 mesi del 2014, evidenziano un quadro economico moderatamente positivo. Il quadro è caratterizzato da un buon andamento dell attività produttiva e dell export e dall emergere dei primi segnali di ripresa del mercato immobiliare. Permane evidente, tuttavia, una dinamica ancora debole dei consumi interni, seppur in lieve miglioramento rispetto al recente passato. Nel secondo trimestre del 2014 si registra un crescita della produzione industriale manifatturiera veneta (+1,2% a/a). I settori che hanno registrato una performance migliore sono stati quello dell alimentare, bevande e tabacco (+4,6% a/a) e quello delle macchine elettriche ed elettroniche (+2,8%), comunque tutti i settori sono in campo segno positivo, anche se rispetto al primo trimestre due settori ritornano i segno negativo. Gli unici comparti ancora in segno negativo sono quello delle altre attività manifatturiere (-1,3% a/a) e quello dei metalli e prodotti in metallo (-0,4% a/a). Fonte: Unioncamere Veneto Pag. 8

9 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Il mercato del lavoro Il mercato del lavoro italiano (tassi %) Ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni Deroga Straordinaria Ordinaria Nel secondo trimestre registriamo un andamento meno fosco per il mercato del lavoro, ma non si può ancora parlare di alcuna ripresa e un quadro ancora troppo incerto. Anche nei prossimi mesi si prevedono tensioni sul mercato del lavoro italiano, anche se ad agosto abbiamo registrato una leggera diminuzione della disoccupazione che scende al 12,3%, ma con quella giovanile (15-24 anni) ancora in crescita al 44,2%, livello massimo di sempre. Permangono le difficoltà per il mercato del lavoro anche in Veneto e si prevede che a fine anno il tasso di disoccupazione toccherà l 8% e dovrebbe confermarsi anche per il 2015, comunque un dato inferiore al valore nazionale. Nel 2013 assistendo ad un raffreddamento della CIG totale (+10,9% a/a), e quella relativa al solo comparto della manifattura è aumentata solo del +8,6% a/a. Qualche segno positivo arriva nei primi otto mesi del 2014 sono state autorizzate in Veneto circa 60 mln di ore di Cassa Integrazione in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2013 (-28,1% a/a); anche se il calo più consistente è arrivato da quella in deroga (-77% a/a), che diminuisce per i noti problemi di rifinanziamento. Fonte: Unioncamere Veneto, Inps Pag. 9

10 Il commercio estero regionale. Esportazioni a/a% (3MA) 32% 22% 12% 2% -8% -18% -28% Veneto Italia Padova Il Veneto si conferma la 2^ regione italiana, dopo la Lombardia, per valore di beni esportati, con una quota del 13,6% delle vendite estere nazionali. Nei primi 6 mesi del 2014 si registra una leggera crescita dell esportazioni nazionali (+1,3% a/a); mentre nel secondo trimestre registriamo un leggero raffreddamento delle stesse (+1,1% a/a rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). A fronte della stagnazione della domanda interna, le esportazioni venete risultano un importante fonte di crescita registrando nei primi 6 mesi del 2014 un incremento dell 3% a/a rispetto all anno precedente e attestandosi su un valore di circa 26,7 mld di euro. I flussi commerciali regionali sono trainati dal settore manifatturiero le cui esportazioni rappresentano circa il 97,4% dell export regionale totale. Inoltre, nel corso del 2014 abbiamo registrato un buon andamento dell export regionale del sistema dei distretti registrando una crescita del +5,5% a/a e sono secondi solo, nel panorama distrettuale italiano, alle aree distrettuali del Piemonte e dell Emilia Romagna. Gli unici dati negativi, che fanno rallentare il trend, arrivano dallo scenario geopolitico con la crisi russa-ucraina e la situazione in Iran. Comunque le vendite verso i nuovi mercati hanno continuato a crescere grazie ai brillanti risultati conseguiti sul mercato cinese e anche i mercati maturi hanno avuto una buona ripresa e, in particolare, nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Fonte: Istat, Banca d Italia Pag. 10

11 e delle province venete Esportazioni a/a% (3MA) 70% Padova Venezia Belluno Treviso Rovigo Vicenza Verona 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% -40% A livello provinciale, le sole province di Vicenza e Treviso detengono circa il 50% del totale dell export regionale e la sola provincia di Vicenza arriva al 29,7% del totale regionale. Nei primi 6 mesi del 2014 l export è ripartito in tutte le province della regioni ad esclusione della sola provincia Padova (-3,6% a/a) ancora in segno negativo. Fanalino di coda, si posiziona la provincia di Rovigo con il 2,5% del totale dell esportazioni del Veneto, con una buona crescita nel I semestre 2014 (+4,7% a/a) rispetto del dato regionale (+3% a/a). L incremento maggiore si è avuto nella provincia di Belluno (+9,2% a/a) ma rappresentando solo il 5,7% del totale regionale. Tale incremento deve essere imputato principalmente al settore ottico e al relativo distretto che ha avuto una forte crescita. Fonte: Istat, Banca d Italia Pag. 11

12 I mercati di sbocco dell export regionale e della provincia di Padova Quote export in Veneto e nella Provincia di Padova per settore ( var. % 1H14 e 1H07 ) 1H07 14,1% 1,0% Veneto 10,0% 1,0% 1H14 11,3% 3,5% EUROPA AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA 3,1% 11,7% EUROPA AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA 70,1% 74,1% 4,3% 9,5% 11,0% 1,0% Padova EUROPA AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA 4,1% 7,9% 9,0% 1,3% EUROPA AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA 74,1% 77,7% Per quanto riguarda i mercati di sbocco, la regione mostra una propensione maggiore della media nazionale ad esportare sul mercato europeo (circa 74,1% nel 1Q14) con una crescita del +5,7% a/a rispetto allo stesso periodo del Il continente americano riconquista la seconda posizione con l 11,7% a/a del totale regionale, comunque in flessione di circa 1,6 punti percentuali. Anche gli scambi con l Asia sono in flessione (-2 punti percentuali) mentre stabili quelli verso l Africa e l Oceania. Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 12

13 I maggiori paesi dell export della regione e confronto con il 2007 Quote export veneto per settore (II trim 2014) Principali mercati di sbocco dell export regionale (euro, quota % su tot e var. %) 7,1% 5,3% 10,3% 4,3% 4,1% 3,0% 3,0% 2,9% 2,4% 13,6% Germania Francia Stati Uniti Regno Unito Svizzera Spagna Austria Russia Romania PAESI Peso % I semestre 2014 Export I semestre 2014 Posizione 2014 Posizione 2007 Var. % 2014/07 PAESI Peso % I semestre 2007 Export I semestre 2007 Germania 13,6% ,1% Germania 13,5% Francia 10,3% ,6% Francia 10,1% Stati Uniti 7,1% ,0% Stati Uniti 7,3% Regno Unito 5,3% ,1% Spagna 6,9% Svizzera 4,3% ,3% Regno Unito 5,8% Spagna 4,1% ,8% Austria 3,2% Austria 3,0% ,3% Romania 3,0% Russia 3,0% ,8% Russia 2,9% Polonia Romania 2,9% ,6% Svizzera 2,9% Polonia 2,4% ,5% Belgio 2,6% Nel II trimestre 2014 più del 30% dell export manifatturiero regionale è diretto verso la Germania (13,6%), la Francia (10,3%) e gli Stati Uniti (7,1%), che mantengono le prime posizioni della classifica e registrano un incremento tra il 1H07 e lo stesso periodo del La Russia pur crescendo in valore negli ultimi 6 anni (+10,8% a/a) mantiene l 8 posto, ma resta l incognita delle difficoltà dell economia russa e del conflitto ucraino. Interessante dinamica per l export verso la Polonia (+15,5% a/a). Nel periodo , in forte flessione sono le vendite verso il mercato spagnolo (-36,8% a/a) e in parte in quello inglese (-4,8% a/a). Interessante è l analisi delle esportazioni del manifatturiero veneto, che in valore sono tornate sopra i livelli precrisi, sovraperformando l andamento del Pil che invece, in termini nominali, rimane in stallo rispetto ai valori del Prendendo a confronto il IH07, infatti, le esportazioni manifatturiere registrano una crescita del +5,2% a/a. Particolarmente brillanti, sono state, quelle verso i paesi extra-ue che, rispetto al IH07, sono aumentate del +22,5% a/a, mentre le merci che si dirigono verso i paesi dell Unione registrano un calo del -4,5% a/a. Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 13

14 Le quote dell export regionale per settore e l andamento Quote export del Veneto per settore (Peso %; 1H14) Andamento export regionale ( var.% a/a I sem. 14/ I sem. 13) Prodotti alimentari, bevande e tabacco 14,5% 8,1% Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Legno e prodotti in legno; carta e stampa Prodotti delle attività manifatturiere Prodotti delle altre attività manifatturiere Mezzi di trasporto 3,2% 5,1% 4,9% 4,0% 18,2% Coke e prodotti petroliferi raffinati Sostanze e prodotti chimici Macchinari ed apparecchi n.c.a. Apparecchi elettrici 3,9% 3,1% 20,2% 8,0% 1,6% 11,4% 2,7% 0,3% 3,4% 0,8% 6,7% Articoli farmaceutici, chimico-medicina li e botanici Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti Computer, apparecchi elettronici e ottici Apparecchi elettrici Macchinari ed apparecchi n.c.a. Mezzi di trasporto Computer, apparecchi elettronici e ottici Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti Gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici Sostanze e prodotti chimici Coke e prodotti petroliferi raffinati Legno e prodotti in legno; carta e stampa Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Prodotti alimentari, bevande e tabacco -31,2% -9,9% -2,7% -4,5% 5,3% 3,4% 5,6% 4,6% 7,0% Prodotti delle altre attività manifatturiere -37% -32% -27% -22% -17% -12% -7% -2% 3% 8% 13% I principali comparti dell export della regione rimangono quello dei macchinari ed apparecchi n.c.a (20,2% del totale) e quello tessile, abbigliamento e pelli (18,2%), che insieme rappresentano circa il 38% del totale. Si rafforza negli ultimi anni il comparto dell agroalimentari che rappresenta circa il 8% del totale regionale e a livello nazionale si pone al 3 posto dopo Lombardia ed Emilia Romagna con circa il 16% del totale dell export italiano nel Nel primo semestre 2014 la tendenza positiva ha prevalso in quasi tutti i settori lasciando ancora in segno negativo alcuni comparti quali il coke e prodotti petroliferi (-31,2% a/a), il farmaceutico (-9,9% a/a), i metalli di base e prodotti in metalli (-4,5% a/a) e infine i computer, apparecchi elettronici e ottici (-2,7% a/a). Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 14

15 L export nella provincia di Padova (1/2) Export metalmeccanica Padova (var. % 2013/12) Export provinciale per principali voci merceologiche (var.% a/a I sem. 14/ I sem. 13) L export della provincia di Padova è pari a circa 8,7 mld di euro, collocandosi al 4 posto nel Veneto per dimensioni assolute con circa il 16,5% sul totale regionale. Precedono Padova, solo Vicenza (29,7%), Treviso (19,9%) e Verona (17,8%) mentre a livello nazionale si colloca al 12 con una quota del 2,2% a/a sul totale. La provincia evidenzia quote maggiori rispetto all export italiano nei comparti della carta/stampa (4,5%) e sulla gioielleria ed occhialeria (4%). Percentuali superiori al dato medio si riscontrano anche nei settori della metalmeccanica, del legno/mobile, dell agricoltura e del sistema moda. Interessante è l incidenza sul totale regionale dell export ad alta e media tecnologia, dove Padova si colloca al secondo posto (22,2%) dopo Vicenza (31,5% per 4,6 mld di euro). Anche per le sole produzioni ad alta tecnologia (produzione farmaceutica, informatica/telecomunicazioni e strumentazione di precisione) la provincia si conferma al secondo posto nella regione con il 18,2% del totale, preceduta solo da Vicenza. Questo dimostra l alto contenuto di innovazione tecnologica della produzione manifatturiera della provincia destinate ai mercati esteri che la rende più competitiva in situazioni di crisi. Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 15

16 L export nella provincia di Padova (2/2) Quote export Padova per settore (Peso %; 1H14) Andamento export Padova ( var.% a/a I sem. 14/ I sem. 13) 33,2% 4,1% 9,2% 6,1% 4,5% 2,3% 12,2% 12,1% 3,8% 0,0% 3,6% 0,8% 8,0% Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Legno e prodotti in legno; carta e stampa Coke e prodotti petroliferi raffinati Sostanze e prodotti chimici Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti Computer, apparecchi elettronici e ottici Apparecchi elettrici Macchinari ed apparecchi n.c.a. Mezzi di trasporto PRODOTTI DELLE ATTIVITA' MANIFATTURIERE Prodotti delle altre attività manifatturiere Mezzi di trasporto Macchinari ed apparecchi n.c.a. Apparecchi elettrici Computer, apparecchi elettronici e ottici Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti Gomma e materie plastiche, altri prodotti della lav.ne di minerali non Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici Sostanze e prodotti chimici Coke e prodotti petroliferi raffinati Legno e prodotti in legno; carta e stampa Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Prodotti alimentari, bevande e tabacco -24,6% -38,6% -31,5% -3,4% -1,5% -3,0% 6,0% 10,7% 9,6% 2,6% 2,6% 1,6% 3,2% 22,7% Prodotti delle altre attività manifatturiere -50% -40% -30% -20% -10% 0% 10% 20% 30% La componente merceologica dell export provinciale è caratterizzata dalla prevalenza del settore dei macchinari e apparecchi n.c.a (33,2% del totale), raggiungendo un peso notevolmente superiore alla media regionale (20,2%). Interessante è il dato del Sistema Moda che raggiunge il 12% dell export regionale con circa 1 mld di euro nel Il settore dei prodotti alimentari, bevande e tabacco rappresenta circa il 4,5% del totale regionale. Nel primo semestre del 2014 l export manifatturiero provinciale è in flessione (-3,4% a/a) trascinato dalle forti perdite nel comparto dei metalli di base e prodotti di metallo (-38,6% a/a) e da quello del coke e prodotti petroliferi (-31,5% a/a). In forte rialzo, sono i comparti delle sostanze e prodotti chimici (+22,7% a/a) e quello dei macchinari ed apparecchi n.c.a. (+10,7% a/a). In crescita anche il settore agroalimentare (+3,2% a/a) e quello della gomma e plastica (+9,6% a/a). Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 16

17 La regione presente nei Top 10 dell export nazionale Export delle prime 10 province italiane (Mln ; var. %) Var. % Milano ,45 Torino ,48 Vicenza ,63 Brescia ,07 Bergamo ,5 Bologna ,16 Modena ,51 Treviso ,39 Varese ,16 Verona ,71 Operatori secondo la regione di provenienza della merce - Anni REGIONI (a) Var. % 2013/2006 Lombardia ,9% Veneto ,3% Nella classifica nazionale delle prime 10 province con maggiore esportazione, troviamo ben 3 province del Veneto (Vicenza, Treviso e Verona) al 3, 8 e 10 posto. Nelle Top 10 sono rappresentate solo quattro regioni d Italia: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Purtroppo gli operatori sul mercato estero nel Veneto sono scesi del -5,3% a/a tra il 2013 e il 2006, il peggiore dato rispetto alle grandi regioni vocate all export passando dai del 2006 ai del Emilia-Romagna ,1% Toscana ,7% Piemonte ,0% Fonte: Istat Pag. 17

18 L export dei distretti veneti Nel II trimestre del 2014 le esportazioni dei distretti del Veneto hanno mantenuto un buon ritmo di crescita, registrando un aumento tendenziale del +5,5% a/a, secondi solo nel panorama distrettuale italiano alle aree distrettuali del Piemonte e dell Emilia Romagna. In Veneto è salito a 16 il numero dei distretti in crescita sui mercati esteri, mentre sono scesi a 7 quelli che hanno chiuso in calo. Di questi 5 sono legati al sistema casa e scontano le difficoltà presenti nel mercato immobiliare di alcuni importanti sbocchi commerciali. L export dei distretti veneti ha subito un rallentamento sui nuovi mercati dove hanno pesato la crisi Ucraina (-5,5% a/a verso la Russia e -15,5% a/a verso l Ucrania) e gli arretramenti subiti in Iran (-67,3% a/a). L export verso i nuovi mercati ha comunque continuato a crescere grazie ai brillanti risultati conseguiti sul mercato cinese. Migliore è stato l andamento sui mercati maturi e, in particolare, nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Sono inoltre ripartiti altri due importanti motori per la crescita dei distretti veneti, vale a dire la Germania, destinazione privilegiata per le carni di Verona, l occhialeria bellunese, la calzatura veronese, le materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova, la concia di Arzignano ed il tessile di Schio-Thiene-Valdagno e la Francia, che ha assorbito bene le scarpe della Riviera del Brenta, occhiali, mobili e strumenti meccanici Export dei distretti veneti verso mercati nuovi e maturi a confronto (var. % a/a) Il comparto con la maggiore crescita è quella della calzatura veronese (+30,5% a/a), salita di oltre 30 punti (108 mln di euro). Bene anche le carni di Verona (+21,7% a/a a 87 mln di euro, specie verso la Germania) e gli elettrodomestici di Treviso, che sfiorano i 218 mln di euro (+11,6% a/a). Spicca per intensità e dimensioni della crescita l'occhialeria di Belluno (+11,8% a/a) che ha toccato il suo nuovo massimo storico, a quota 689,4 milioni di euro. Fra i comparti in discesa, è quello della grafica veronese (-26,4% a/a) e ancora da Verona arriva un -7,7% a/a del distretto della termo-meccanica. Ritorno alla crescita per le calzature della Riviera del Brenta (+10%) e dell oreficeria vicentina (+1,3%). Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 18

19 Il Metadistretto Alimentare veneto (1/2) Alcuni indicatori (var. %; valori assoluti e mln di euro) Il Metadistretto Alimentare veneto comprende le imprese localizzate nel territorio veneto e che appartengono alla filiera del settore agroalimentare (bevande e vini inclusi) e aggrega circa 236 imprese e addetti operanti. Il 04 aprile 2003, con la Legge Regionale n.8 Disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale locale viene riconosciuto ufficialmente il DISTRETTO ALIMENTARE VENETO riconosciuto quale Metadistretto con deliberazione della Giunta regionale n del 29 maggio Oltre a queste aziende il Metadistretto riunise anche 8 tra Enti ed Associazioni, 2 Comuni e le Università di Padova e Verona. Il Metadistretto è in espansione in quanto rispecchia una delle realtà industriali venete più importanti e costituisce un punto di eccellenza nazionale per posizione geografica, vocazione culturale, rilevanza del comparto alimentare, concentrazione di istituti di ricerca e presenza di grandi infrastrutture. Vanta di eccellenti produzioni alimentari, tra le quali spiccano a livello europeo e mondiale il vino, il pandoro e i dolci da ricorrenza, il mandorlato, l olio d oliva, la pasta fresca ed i tortellini, le carni e le uova, i formaggi ed i salumi, il riso, le marmellate, miele, i gelati e la torrefazione del caffè. La sua eccellenza è sottolineata da prodotti che si fregiano del marchio DOC, DOCG, IGT per i vini, IGP e DOP (Grana Padano, Monte Veronese, Riso Vialone Nano, Olio extravergine di oliva del Garda e prosciutto) e dalla ricchezza di prodotti tipici quali il salame, le sfogliatine di Villafranca e il mandorlato. Fonte: Osservatorio dei Distretti Nazionali Italiani Pag. 19

20 Il Metadistretto Alimentare veneto (2/2) Produzione lorda agricola del Veneto (peso %) 6 12 Carni 33 Grandi colture Lattiero-casearia 17 Olio Ortofrutta 0 Vino 11 Altri prodotti 21 Nei primi sei mesi del 2014, registriamo un calo delle superfici coltivate a frumento tenero (-10/15%) e frumento duro (-20%). Tra le colture a semina primaverile, in aumento la barbabietola da zucchero (+50%) e la soia (+20%); in calo invece le semine di mais (-10/15%, con punte di -15/20% nelle province di Padova e Rovigo). Mentre per le orticole si segnala oggi un regolare sviluppo. Per i vigneti, la vendemmia 2014 è stata anticipata e lo stato fitosanitario è giudicato buono ma la resa è stimata in calo di circa il 5-10% rispetto all'anno precedente. Le quotazioni del latte sono rimaste su livelli più elevati di circa +10% a/a rispetto al medesimo periodo del Nel 2013, l'export agroalimentare del Veneto vale oltre 5 mld di euro, con una crescita di oltre il 6% rispetto all'anno precedente e, parlando solo del settore agricolo, il Veneto rappresenta circa il 6% degli ettari destinati all agricoltura in Italia. Il settore agroalimentare veneto rappresenta un ramo molto importante dell intera economia regionale coinvolgendo numerose aziende agricole, industriali e artigianali che si occupano della produzione, lavorazione, trasformazione, commercializzazione (all ingrosso e al dettaglio) e distribuzione del prodotto alimentare, nonché della fruizione e della cultura del gusto, la formazione e la ricerca. L'agricoltura veneta nel 2013 ha saputo difendersi bene dalla crisi che attanaglia l'economia nel suo insieme. Un dato su tutti: il valore della produzione agricola è aumentato complessivamente di circa il 4% a/a rispetto al 2012, sfiorando i 5,5 miliardi/ (incide per una quota del 10,5% sul totale nazionale), un risultato ottenuto grazie alla buona performance di alcune produzioni quali mais, soia e vino. Purtroppo dobbiamo dire che la fotografia dell'agroalimentare veneto 2013 mostra però anche altri dati; su tutti l'ulteriore calo del numero delle imprese agricole attive iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, sceso a aziende, legato al lento ricambio generazionale e al contemporaneo accorpamento delle proprietà (- 6,5% rispetto al 2012). In calo anche il numero di occupati in agricoltura, scesi nel 2013 a addetti (-13% a/a rispetto all'anno precedente). Fonte: Osservatorio Nazionale Distretti italiani Pag. 20

21 Valle d'aosta Trentino A.A. Sardegna Liguria Toscana Abruzzo Emilia Rom. Veneto Lazio Marche Molise Umbria Puglia Friuli V.G. Sicilia Campania Basilicata Calabria Lombardia Piemonte Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo Il turismo (1/2) Gli arrivi e presenze di turisti per comprensorio Arrivi e presenze di turisti (Var. %; primi 8 mesi ) Presenze 17,9% 7,0% 6,6% 40,3% 23,3% 13,9% 6,0% 4,0% Arrivi 52,8% 4,7% Terme Città d'arte Montagna Mare Lago 29,7% 5,0% 3,0% 1,0% -1,0% -3,0% -5,0% -7,0% -9,0% 3,7% -1,2% -5,4% 1,9% 2,4% 1,8% 2,1% -7,5% -6,8% 3,9% 0,3% 2,7% -1,6% 7,4% Veneto: peso % del V.A. attivato dalla spesa turistica 25 21, ,2 4,6 5 0 ARRIVI PRESENZE In ambito turistico la regione nel corso del 2013 ha avuto circa 15,9 mln di turisti (+1,1% a/a) e circa 61,5 mln di presenze (-1,3% a/a). La tenuta del turismo veneto è dovuta al crescente interesse da parte della clientela estera che sopperisce alla riduzione della componente domestica. Positivi gli andamenti dei comparti delle città d arte, delle terme. Stabili, invece, il lago e la montagna. In flessione il mare. Qualche segnale positivo è arrivato nei primi 8 mesi del 2014 con una crescita degli arrivi domestici (+5,1% a/a) e anche delle presenze (+2,2% a/a). Si registra una flessione delle presenze degli stranieri (-0,2% a/a) mentre in leggera crescita sono gli arrivi (+1% a/a). Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 21

22 Il turismo (2/2) Presenze di turisti a confronto (peso %; ) Presenze Veneto : stranieri/italiani (anni ) 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% I turisti stranieri raggiungono il 65,3% del totale degli arrivi nella regione e il 67,7% dei pernottamenti e negli ultimi anni sono in costante crescita. I turisti che scelgono il Veneto provengono principalmente da Germania, Austria, Paesi Bassi, Regno Unito e Francia ma negli ultimi anni si sono affacciati russi e cinesi con incrementi a due cifre (rispettivamente +19% e +22% a/a). Nel solo comparto delle terme e in quello della montagna vi è ancora la netta prevalenza dei turisti italiani rispetto a quelli stranieri. Il fatturato del turismo nella regione raggiunge gli 11 mld di euro corrispondenti a circa l 8% del valore aggiunto regionale e 370 mila unità di lavoro pari al 16% dell occupazione regionale. Il 34% circa degli effetti di valore aggiunto è generato dalla spesa dei turisti stranieri. Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 22

23 Il turismo a Padova Turismo indice trend flussi - 1H14 (var. % a/a) Spesa turisti stranieri 1H14 (var. % a/a) Nel primo semestre del 2014 si registra nella provincia di Padova un aumentato del +2,9% a/a dei flussi turistici (come media delle variazioni di arrivi e presenze), al di sotto peraltro del risultato dello stesso periodo del 2013 (+4,5% a/a). La tendenza positiva è continuata anche nella stagione estiva (fino ad agosto), con una crescita sia delle presenze che degli arrivi nella provincia (rispettivamente +2,7% a/a e +2,4% a/a). Dobbiamo aspettare per valutare come è andata la stagione turistica 2014 visto le caratteristiche del comparto provinciale che sono concentrate nel III trimestre dell anno. Il turismo nella provincia rappresenta circa il 8% delle presenze regionali posizionandosi al 3, dopo Venezia e Verona. Nel primo semestre abbiamo registrato, purtroppo, un crollo della spesa dei turisti stranieri (-31,6% a/a) il peggiore nella regione dopo solo quello di Rovigo (-50% a/a). In segno positivo solo Belluno (+18,6% a/a) e Venezia (+3,6% a/a). Fonte: Unioncamere Veneto e Istat Pag. 23

24 Il turismo d affari Nella regione è molto presente il turismo legato al comparto fieristico, visto che delle 12 città italiane sedi di fieri, ben 3 sono venete, con Verona che si classifica al 3 a livello nazionale con circa espositori e ben 628 mila visitatori. Purtroppo si registra una componente straniera più bassa nelle fiere della regioni, rispetto al dato delle maggiori realtà italiane. Nella regione vi sono altri due poli strategici a livello nazionale (Vicenza e Padova). Il sistema fieristico mostra i primi segni di ripresa e nel II trimestre del 2014 gli espositori sono in aumento del 20% a/a. Purtroppo anche il settore fieristico nazionale ha risentito della crisi, ma sono state risparmiate dagli effetti più negativi della crisi le grandi fiere italiane, da Milano a Bologna, da Verona a Parma, che possono contare sulla forza delle loro manifestazioni di punta ma queste non sarebbero bastate se non avessero, anche, investito sul processo d'internazionalizzazione, con acquisizioni e/o partnership. Espositori e visitatori nelle principali fiere ( anno 2013, valori assoluti e quote %)-2000) Espositori e visitatori nelle principali fiere dell industria (primi 8 mesi 2014, valori assoluti e quote %)-2000) (*) grado d internalizzazione: stranieri/totali Fonte: Unioncamere Veneto e Prometeia Pag. 24

25 Dati socio economici Veneto (1/2) Veneto DATI SOCIO-ECONOMICI 2014 Var. % Var. % Var. % Veneto Italia Veneto Italia Veneto Italia Veneto Italia Popolazione residente a fine anno ,6 0,4 0,6 0,3 0,6 0,3 Occupati totali ,0-0,5 0,0-0,3 0,4 0,3 Forze di lavoro ,3-0,1-0,1 0,0 0,2 0,1 Persone in cerca di occupazione ,0 3,2-0,9 2,5-1,9-1,0 Tasso di occupazione 42,0 36,6-0,3-0,3-0,2-0,2-0,1 0,0 Tasso di disoccupazione 7,3 12,6-0,3 0,4-0,1 0,3-0,1-0,1 Dati in migliaia Tasso di occupazione: % Occupati totali su Popolazione; Tasso di disoccupazione: % Persone in cerca di occupazione su Forze di lavoro REDDITO E CONSUMI PRO-CAPITE DELLE FAMIGLIE Reddito disponibile ,6 0,7 1,1 1,4 2,1 2,4 Spesa per consumi finali ,0 0,2 0,9 0,9 2,3 2,3 Importi in euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi correnti IMPORT E EXPORT Importazioni ,0 1,6 3,4 3,1 4,7 4,6 Esportazioni ,7 2,1 3,9 3,6 4,1 3,9 % Import su valore aggiunto 29,3 23,9 1,2 0,0 1,0 0,8 1,3 1,0 % Exportrt su valore aggiunto 40,6 27,8 1,0 0,3 1,8 1,2 1,3 0,9 Importi in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti VALORE AGGIUNTO 2014 Var. % Var. % Var. % Veneto Italia Veneto Italia Veneto Italia Veneto Italia Compos. % 2014 Valore aggiunto ,1-0,3 0,7 0,5 1,4 1,1 Veneto Italia - Agricoltura ,2 0,1 0,4 0,1 1,0 0,8 1,9 2,0 - Industria ,5-0,7 0,8 0,5 0,9 0,7 25,3 18,4 - Edilizia ,5-2,7-1,0-1,5 1,9 1,3 6,0 5,4 - Servizi ,2 0,0 0,9 0,7 1,5 1,3 66,9 74,2 Tasso di industrializzazione (Italia=100) 137,6 0,0 0,0 0,0 Importi in in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti Tasso di industrializzazione: Incidenza del Valore aggiunto dell'industria sul Totale, in rapporto alla media nazionale Fonte: Prometeia (aggiornamento ott. 2014) Le tensioni occupazionali si dovrebbero ricomporre nel corso del 2015, con la disoccupazione che dovrebbe diminuire rimanendo con tassi inferiori alla media nazionale. L espansione delle vendite all estero sembra un dato reale, di una imminente ripresa. La struttura produttiva del Veneto risulta ad elevato peso industriale (l incidenza del comparto industriale sul VA è di oltre il 25,3% vs. il 18.4% circa nazionale) e rende la regione maggiormente esposta alle fluttuazioni cicliche dell economia. Pag. 25

26 Dati socio economici Veneto (2/2) Imprese Attive NUM. IMPRESE ATTIVE - SETTEMBRE 2014 Incid (%) Veneto Natalità (*) Mortalità (**) Imprese Attive Incid (%) Natalità (*) Mortalità (**) (%) (%) (%) (%) Agricoltura E Pesca ,9 0,5 1, ,8 0,6 0,9 Altri Servizi Vendibili ,5 1,1 1, ,8 1,1 1,1 Imprese Di Costruzioni ,3 1,1 1, ,9 1,1 1,3 Commercio Al Dettaglio ,3 1,2 1, ,7 1,4 1,7 Commercio All'Ingrosso ,7 1,3 1, ,8 1,2 1,3 Servizi Turistici ,9 1,3 1, ,4 1,2 1,5 Servizi Di Consulenza ,1 1,6 1, ,0 1,4 1,3 Servizi Di Trasporto ,1 0,5 0, ,9 0,5 1,1 Metallurgia E Prodotti In Metallo ,6 0,6 0, ,0 0,6 0,8 Concessionari Di Autovetture ,5 0,8 0, ,9 0,9 1,0 Totale ,0 1, ,0 1,2 (*) Numero imprese iscritte su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) (**) Numero imprese cessate (al netto delle cessazioni d'ufficio) su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) ITALIA Le imprese venete registrano una natalità sostanzialmente uguale alla media nazionale (superiore alla media nazionale nel commercio al dettaglio, all agricoltura e pesca, ai servizi di consulenza e nei concessionari di autovetture), mentre vi assiste ad una mortalità inferiore con il dato italiano, con l unico comparto della metallurgia in controtendenza. L entità delle imprese attive venete a giugno è di circa 440 mila rappresentando circa l 8,6% del dato nazionale, e tra le componenti merceologiche quella del comparto agricolo e pesca rimange al primo posto con circa il 16% delle imprese attive del Veneto. Fonte: Movimpresa (aggiornamento ott.-14) Pag. 26

27 Dati socio economici Padova (1/2) Padova DATI SOCIO-ECONOMICI 2014 Var. % Var. % Var. % Padova Italia Padova Italia Padova Italia Padova Italia Popolazione residente a fine anno ,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3 Occupati totali ,1-0,5 0,0-0,3 0,4 0,3 Forze di lavoro ,6-0,1-0,3 0,0 0,1 0,1 Persone in cerca di occupazione ,5 3,2-3,5 2,5-3,8-1,0 Tasso di occupazione 43,7 36,6-0,1-0,3-0,1-0,2 0,0 0,0 Tasso di disoccupazione 8,1 12,6-0,6 0,4-0,3 0,3-0,3-0,1 Dati in migliaia Tasso di occupazione: % Occupati totali su Popolazione; Tasso di disoccupazione: % Persone in cerca di occupazione su Forze di lavoro REDDITO E CONSUMI PRO-CAPITE DELLE FAMIGLIE Reddito disponibile ,0 0,7 1,4 1,4 2,4 2,4 Spesa per consumi finali ,3 0,2 1,3 0,9 2,6 2,3 Importi in euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi correnti IMPORT E EXPORT Importazioni ,1 1,6 3,7 3,1 5,0 4,6 Esportazioni ,9 2,1 4,7 3,6 4,8 3,9 % Import su valore aggiunto 20,9 23,9 1,2 0,0 0,7 0,8 0,9 1,0 % Export su valore aggiunto 31,4 27,8-1,3 0,3 1,6 1,2 1,2 0,9 Importi in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti VALORE AGGIUNTO 2014 Var. % Var. % Var. % Padova Italia Padova Italia Padova Italia Padova Italia Valore aggiunto ,0-0,3 0,9 0,5 1,4 1,1 Padova Italia - Agricoltura ,1 0,1 0,4 0,1 1,0 0,8 1,5 2,0 - Industria ,1-0,7 1,1 0,5 1,2 0,7 23,3 18,4 - Edilizia ,5-2,7-1,1-1,5 1,8 1,3 5,8 5,4 - Servizi ,3 0,0 0,9 0,7 1,5 1,3 69,4 74,2 Tasso di industrializzazione (Italia=100) 126,8 0,3 0,3 0,3 Importi in in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti Tasso di industrializzazione: Incidenza del Valore aggiundo dell'industria sul Totale, in rapporto alla media nazionale Compos. % 2014 Anche a livello della provincia di Padova, le tensioni occupazionali si manterranno stabili nel 2015, con la disoccupazione che dovrebbe leggermente scendere con tassi, comunque, inferiori alla media nazionale. Il peso delle vendite all estero (33,9%) è superiore di 5 punti al dato nazionale, ma è terz ultima per peso % sul V.A a livello regionale. La struttura produttiva della provincia risulta ad elevato peso industriale (l incidenza del comparto industriale sul VA è di oltre il 24,6% vs. il 18.3% circa nazionale) e rende maggiormente esposta alle fluttuazioni cicliche dell economia. Fonte: Prometeia (aggiornamento ottobre 2014) Pag. 27

28 Dati socio economici Padova (2/2) NUM. IMPRESE ATTIVE - SETTEMBRE 2014 Padova ITALIA Imprese Natalità Incid (%) Mortalità ( Imprese Incid (%) Natalità(*) Mortalità ( Attive (%) (%) Attive (%) (%) Altri Servizi Vendibili ,2 0,9 0, ,8 1,1 1,1 Imprese Di Costruzioni ,7 1,0 1, ,9 1,1 1,3 Agricoltura E Pesca ,3 0,4 0, ,8 0,6 0,9 Commercio All'Ingrosso ,8 1,4 1, ,8 1,2 1,3 Commercio Al Dettaglio ,1 1,6 1, ,7 1,4 1,7 Servizi Di Consulenza ,0 1,6 2, ,0 1,4 1,3 Servizi Turistici ,4 1,5 1, ,4 1,2 1,5 Servizi Di Trasporto ,0 0,6 0, ,9 0,5 1,1 Sistema Moda ,5 1,9 2, ,6 1,2 1,6 Metallurgia E Prodotti In Metallo ,5 0,5 0, ,0 0,6 0,8 Totale ,0 1, ,0 1,2 (*) Numero imprese iscritte su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) (**) Numero imprese cessate (al netto delle cessazioni d'ufficio) su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) Le imprese della provincia di Padova registrano una natalità leggermente inferiore alla media nazionale (superiore alla media nazionale nel commercio al dettaglio, nei servizi di consulenza e nel sistema moda) e una mortalità inferiore con il dato italiano. Nel ranking nazionale la provincia rimane al 9 in Italia per numero di imprese con un incidenza del 1,7% sul totale nazionale e all 11 posto considerando l insieme dell industria e del terziario. Nella provincia padovana rimane rilevante la presenza delle attività dell informatica e delle telecomunicazioni circa il 24,3% del totale regionale e all 8 posto in Italia con il 2% del totale nazionale. Fonte: Movimpresa (aggiornamento ott.-14) Pag. 28

29 Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Intera provincia Capoluogo Il mercato immobiliare Compravendite di immobili residenziali* nel Veneto Finanziamenti oltre il breve termine alle famiglie consumatrici per acquisto abitazioni (% a/a) % Italia Veneto Padova % 1% -1% % -5% -7% I/2011 II/2011 III/2011 IV/2011 I/2012 II/2012 III/2012 IV/2012 I/2013 II/2013 III/2013 IV/2013 I/2014 II/2014 N di transazioni normalizzate (NTN) rispetto all effettiva quota di proprietà oggetto di compravendita. In Italia gli investimenti in costruzioni, macchinari e attrezzature si sono ridotti nel secondo trimestre del 2014; mentre gli acquisti di mezzi di trasporto sono invece aumentati. Le previsioni per la fine dell anno sono orientate alla stabilità, sugli stessi valori del primo semestre. Nel 2013 le compravendite residenziali nella Regione subiscono una flessione, inferiore a quella registrata in Italia (-8,5% a/a vs -10,8% a/a). Secondo i dati dell Agenzia delle Entrate, rispetto al II trimestre del 2014 le compravendite tornano a crescere nell intera regione (+3,7% a/a) facendo meglio al dato nazionale (+1% a/a). La provincia di Verona è quella con la migliore performance (+15,2% a/a) mentre rimangono in terreno negativo sole le province di Venezia (-1,3% a/a) e Rovigo (-1% a/a). Si registra un miglioramento delle condizioni del credito ma non sono generalizzati. Il costo dei prestiti è diminuito mentre si sono stabilizzati le erogazioni di mutui alle famiglie mentre in flessione quello alle imprese. Per i finanziamenti oltre il breve termine alle famiglie consumatrici per l acquisto di abitazioni, dopo le flessioni marcate intervenute nel 2012, e una minore caduta dell erogato nel 2013, si registra un ulteriore flessione anche nei primi 6 mesi del Fonte: Bankitalia, Bollettino Economico, ottobre Bankitalia (BIP on line). Agenzia delle Entrate, Osservatorio mercato immobiliare. Pag. 29

30 Dati mercato bancario Veneto Impieghi vivi alle imprese: Veneto vs Italia Qualità del credito alle imprese: Veneto vs Italia 11,00% 10,80% 10,60% 10,40% 10,20% 10,00% Veneto % sofferenze/impieghi vivi Italia % sofferenze/impieghi vivi Veneto Le sofferenze (al lordo dei fondi rettificativi e al netto di rimborsi e cancellazioni) non includono quelle su PCT, su titoli e su strumenti partecipativi del capitale. Gli impieghi vivi (escluse quindi le sofferenze) sono al netto dei PCT attivi. Dati per residenza della controparte. Nel corso del 2014 l incidenza degli impieghi regionali sul dato nazionale è aumentata portandosi a luglio all 11,15% a/a contro l 10,9% dello stesso periodo dello scorso anno. A fronte della suddetta dinamica il rapporto tra sofferenze e impieghi alle imprese venete, pur in un contesto di generale peggioramento connesso all attuale crisi economica, si è mantenuto costantemente al di sotto della media nazionale. Nel corso del 2014 è cresciuto il divario positivo rispetto al dato nazionale. Le sofferenze lorde complessive in Italia si assestano a giugno alla cifra record di 170 mld di euro (+23,2% a/a) contro i circa 16,309 mld di euro del Veneto (+21,9% a/a). Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati Banca d Italia Pag. 30

31 Dati mercato bancario nelle province del Veneto Impieghi vivi alle imprese: Province del Veneto vs Totale Regione Treviso Padova Venezia 20,8% 18,7% 15,2% 20,6% 18,6% 15,0% 20,4% 20,2% 20,0% 19,8% 19,6% 18,5% 18,4% 18,3% 18,2% 18,1% 18,0% 14,8% 14,6% 14,4% 14,2% 14,0% 13,8% 19,4% dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 lu-14 17,9% dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 lu-14 13,6% dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 lu-14 2,5% 2,5% 2,4% 2,4% 2,3% Belluno Nel corso del 2014 l incidenza degli impieghi regionali sul dato regionale è cresciuta nelle province di Treviso, Venezia, Vicenza. 20,6% 20,5% 20,4% 20,3% 20,2% Vicenza 2,3% 2,2% 2,2% 21,1% 21,0% 21,0% 20,9% 20,9% 20,8% 20,8% 20,7% 20,7% dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 lu-14 Verona dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 lu-14 In flessione, dal dicembre del 2012, gli impieghi in quella di Padova. Mentre Belluno, dopo un andamento in flessione fino al giugno 2014, registra un segno di ripresa degli impieghi. Il dato della provincia di Verona è più fluido, con picchi nei mesi di marzo e dicembre, e si assiste ad una flessione nell ultimo mese di luglio ,1% 20,0% 19,9% 3,3% 3,3% 3,2% 3,2% 3,1% 3,1% 3,0% dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 lu-14 Rovigo dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 lu-14 Le sofferenze (al lordo dei fondi rettificativi e al netto di rimborsi e cancellazioni) non includono quelle su PCT, su titoli e su strumenti partecipativi del capitale. Gli impieghi vivi (escluse quindi le sofferenze) sono al netto dei PCT attivi. Dati per residenza della controparte. Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati Banca d Italia Pag. 31

32 L acciaio nel mondo e in Italia:una breve sintesi Congiuntura dell industria veneta dopo due anni difficili (dott. Andrea Dardi) Pag. 32

33 L acciaio nel mondo: il trend di crescita della produzione mondiale 1/2 PRODUZIONE DI ACCIAIO NEL MONDO (Mln di tonn.) TASSO DI CRESCITA DELLA PRODUZIONE NEL MONDO (%) Il grafici mostrano la trasformazione del mercato mondiale dell acciaio in termini quantitativi dal 2000 in poi. La produzione è triplicata nel corso degli ultimi quindici anni mentre nei trent anni precedenti era stata relativamente stabile. A conferma di ciò, il grafico a destra mostra l andamento del tasso di crescita della produzione che nel periodo compreso tra il 2000 e il 2005 è stato di circa il 6% medio annuo, rispetto al -0,5% medio annuo del periodo In sostanza, si può dire che il mercato mondiale dell acciaio sia letteralmente esploso nel periodo compreso tra il 2000 e il Nel 2009 aveva avuto luogo un calo di circa l 8% rispetto all anno precedente per gli effetti della crisi economica mondiale, ma poi la produzione si è ripresa raggiungendo un nuovo massimo storico assoluto nel 2013 a 1 miliardo 600 milioni di tonnellate. Fonte: elaborazione Servizio Research BMPS su dati World Steel Association Pag. 33

34 L acciaio nel mondo: il trend di crescita della produzione mondiale 2/2 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA DELLA PRODUZIONE nel 2013 (Mln di tonn.) Cina 779 Giappone 110,6 USA 86,9 India 81,2 Russia 68,7 Resto del mondo 479,6 Il grande trend di crescita del mercato mondiale è stato dovuto al prepotente ingresso della Cina che dal 2000 in poi ha fatto registrare un aumento esponenziale delle attività industriali nei metalli e in particolare nell acciaio. Il grafico riportato è molto indicativo perché mostra che la Cina da sola nel 2013 ha prodotto 779 milioni di tonnellate di acciaio, poco meno della metà dell intero quantitativo mondiale. Notevole l affermazione anche di India e Russia, mentre soltanto Giappone ed USA rimangono tra i primi cinque produttori mondiali tra i paesi sviluppati. In sostanza la crescita del mercato è stata dovuta ai soli paesi emergenti. Fonte: elaborazione Servizio Research BMPS su dati World Steel Association Pag. 34

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