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2 Anche quest anno abbiamo il piacere di presentarvi il rapporto Annuale 204 sul fenomeno delle dipendenze patologiche nella provincia di Lodi e sulla sua evoluzione. Noi crediamo che le attività di reporting siano una funzione cruciale dell osservatorio dipendenze. La produzione e la diffusione di output sono, infatti, alla base dell esistenza dell osservatorio perché ne rendono possibile la visibilità e la capacità di rispondere a domande. Quest anno abbiamo potuto contare sul contributo autorevole dell Università degli Studi di Pavia nella elaborazione dei dati e nella stesura della Relazione. Cogliamo infine l occasione per ringraziare la Referente dell Osservatorio, gli operatori del Dipartimento delle Dipendenze e dei Ser.T. per la preziosa collaborazione nel costante monitoraggio della qualità del dato. Il Direttore Sociale Giancarlo Iannello Il Direttore Dipartimento Dipendenze Claudio Filippi

3 SOMMARIO OBIETTIVI DELL ATTIVITÀ DI RICERCA PRINCIPALE... 3 INTRODUZIONE... 4 RISULTATI... 2

4 OBIETTIVI DELL ATTIVITÀ DI RICERCA PRINCIPALE Studiare ed analizzare il fenomeno della diffusione e assunzione di sostanze, di comportamenti ad alta induzione di dipendenza e delle condizioni di fragilità presso la popolazione dell ASL di Lodi. 3

5 INTRODUZIONE Per controllare l evoluzione del fenomeno del consumo di sostanze d abuso e dei comportamenti di dipendenza degli utenti tossicodipendenti è stato realizzato un report annuale (utenti afferenti all ASL di Lodi nell anno 204). La prima fase del progetto ha previsto la consultazione delle fonti normative europee e nazionali, questa fase ha avuto un duplice scopo: realizzare un lavoro in linea con quanto dettato dalle stesse normative e possedere una panoramica generale del quadro epidemiologico, al fine di comprendere l impatto del fenomeno e confrontare i dati in possesso alla luce di differenze e similitudini. Prima di illustrare quanto riscontrato è necessario chiarire il concetto di sostanze tossiche: rientrano nell ambito delle tossicodipendenze tutte quelle sostanze psicoattive (naturali o sintetiche) che, per le loro proprietà farmacologiche, agiscono sul sistema nervoso centrale alterando l equilibrio psicofisico dell organismo. Queste possono essere oggetto di abuso, generando dipendenza fisica e psichica. Si distinguono sostanze illegali (cocaina, cannabinoidi, eroina, ecstasy, ecc) e legali (alcol e tabacco). In questa relazione con il termine droghe viene identificata la prima classe di sostanze, ovvero le sostanze illegali. Dalle fonti consultate si è evinto che: nel 203 sono state segnalate al sistema di allerta rapido dell UE 8 nuove sostanze psicoattive (oltre 350 sostanze monitorate). Secondo le stime è in calo l uso di eroina, a differenza di droghe sintetiche, prodotti medicinali e cannabis che hanno acquisito maggiore rilievo. Almeno un quarto della popolazione adulta nell UE (80 milioni di soggetti) ha consumato sostanze illecite nel corso della vita. Nella maggior parte dei casi si dichiara il consumo di cannabis (73,6 milioni), stime minori si osservano per il consumo di altre droghe almeno una volta nella vita: 4, milioni per la cocaina,,4 milioni per le amfetamine e 0,6 milioni per l ecstasy. I dati più recenti di uno studio che segue le tendenze nel consumo di droga tra gli studenti europei 2, stimano che tra i ragazzi di 5-6 anni uno su quattro abbia consumato una sostanza illecita. La maggior parte del consumo di sostanze riguarda la cannabis: circa il 24 % dichiara di averla consumata una volta nella vita, il 20 % di averla consumata nell ultimo anno e il 2 % di averla consumata nel mese precedente all indagine. Per quanto concerne il consumo di alcol e tabacco: si è visto che queste sostanze sono risultate più diffuse tra gli studenti rispetto alla cannabis. Il 9 % degli studenti dichiara di aver fumato una o più sigarette al giorno, e il 4 % più di 0 sigarette Relazione europea sulla droga - tendenze e sviluppi, 204. Reperibile su 2 ESPAD - Progetto europeo di indagini scolastiche sull alcol e altre droghe. Reperibile su: 4

6 al giorno. Quasi due terzi degli studenti dichiarano di aver bevuto alcol almeno una volta nell ultimo mese, con un 20 % che è rimasto intossicato almeno una volta nello stesso periodo (dati 20) 3. Dal confronto con le altre nazioni europee si è evinto che per le principali sostanze stupefacenti l Italia detiene il 29 posto per il consumo di ecstasy, il 26 per il consumo di amfetamine, il 23 posto per il consumo di cannabis e il 8 posto per il consumo di Cocaina (per l eroina il dato non era disponibile) 4. L'Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze (OEDT) ha definito cinque indicatori chiave, il primo di questi verte sull osservazione dei consumi di tali sostanze e nella popolazione generale e nella popolazione studentesca. I paesi europei, sulla base di una metodologia fornita dallo stesso OEDT, svolgono delle ricerche al fine di reperire informazioni utili a descrivere e comprendere l impatto della diffusione delle sostanze. In Italia le prime indagini epidemiologiche (GPS-ITA e SPS-DPA) sul consumo di stupefacenti sono state avviate nel 200, con cadenza biennale. Insieme al consumo di sostanze, negli ultimi anni si è assistito ad un incremento del fenomeno del gioco d azzardo patologico. Nel 202, grazie ad un indagine di popolazione generale è stato stimato il numero totale dei consumatori (occasionali e dipendenti) pari a oltre unità (da a , IC 95% - Campione rappresentativo di circa italiani con adesione pari al 33,4%) 5. Nel 204 è stato avviato un altro progetto che si propone di monitorare il consumo di sostanze stupefacenti e la prevalenza del gioco d azzardo nel continuum temporale (i risultati di questo studio non sono attualmente disponibili). Nel 2008 sono stati presi in carico complessivamente pazienti suddivisi in 488 Servizi pubblici per le tossicodipendenze (Ser.T.). La maggioranza di tali pazienti risulta essere assuntore di eroina (70.2%), sostanze invece, seppur consumate in percentuali minori, hanno subito nel tempo un incremento nel loro uso (cannabinoidi 5.% e cocaina 8.8%) 6. Anche per quanto concerne il fenomeno legato al consumo di alcol in Europa i dati non sono rassicuranti. Il Global status report on alcohol and health 204 dell OMS che fornisce un profilo nazionale sul consumo di alcol in 94 stati membri dichiara che nel 3 Ibid. 4 RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO 204 Uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia. Reperibile su 5 Indagine GPS-DPA 202. Documento reperibile su 6 PSN 20/203. 5

7 202 l uso di alcol ha causato nel mondo 3,3 milioni di morti (il 5,9% di tutti i decessi). La Regione Europea risulta essere l'area del mondo con i più alti livelli di consumo di alcol e di danni alcol correlati. In Italia secondo i dati ISTAT 7, nel 203 il 63,9% della popolazione ha consumato almeno una bevanda alcolica nell anno (quota stabile rispetto al 202 ma in decremento rispetto a 0 anni prima 68,7%). Rispetto al 2007, nel 203 i consumatori giornalieri di bevande alcoliche sono scesi dal 3% al 22,7%. È aumentata, invece, la quota di consumatori occasionali (dal 37,6% nel 2003 al 4,2% nel 203) e di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 24,8% al 25,8%). A conferma di quanto registrato nell ultimo decennio, c è stato un decremento dei consumatori che bevono solo vino e birra, a differenza di chi oltre a queste sostanze consuma anche aperitivi, amari e superalcolici che sono in aumento (soprattutto i giovani e i giovanissimi). Sempre nel 203 8, il 5,6% della popolazione beve vino (65,4% maschi e 38,7% femmine), rispetto al 2007 si registrano diminuzioni statisticamente significative delle prevalenze di questa tipologia di consumatori tra gli adulti (M: -3,9 p.p.; F: -2,9 p.p.) e per i soli maschi nella fascia di età giovanile (-5,5 p.p.), non sono state rilevate variazioni significative nel genere così come per la classe di età. Nella stessa popolazione il 45,3% beve birra (i maschi hanno una prevalenza del 60,2%, quasi il doppio rispetto a quella femminile che è del 3,4%). Rispetto al 2007, tra i maschi con più di 65 anni si rileva un incremento pari a 2,8 p.p., mentre tra le donne si registra una diminuzione significativa nella fascia di età -7 anni; per entrambi i sessi non si osservano variazioni significative rispetto all ultimo anno. Gli aperitivi alcolici sono consumati dal 3,4% della popolazione, la prevalenza tra i maschi (4,7%) è circa il doppio rispetto a quella tra le femmine (2,7%). Per questo tipo di bevanda la percentuale di consumatori di genere maschile è rimasta stabile rispetto a rilevazioni precedenti, nelle femminile invece si registra tra il 202 ed il 203 un incremento significativo delle consumatrici pari a 3, p.p., significativo anche nella classe di età 8-64 anni (4,6 p.p.). Il 26,2% della popolazione consuma gli amari, ed anche in questo caso la prevalenza tra i maschi è oltre il doppio di quella delle femmine (M: 38,9%; F: 4,3%). Rispetto al 2007, tra i maschi si registra una riduzione di,9 p.p. significativa anche nella classe di età 8-64 anni (-2, p.p.). Il 23% della popolazione consuma liquori e superalcolici (Maschi 34,4%; contro il 7 L uso e l abuso di alcol in Italia Report ISTAT Relazione del ministro della salute al parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge n. 25 legge quadro in materia di alcol e problemi alcol correlati, anno 204. Reperibile su 6

8 2,4% delle femmine). Rispetto al 2007 e all anno precedente non ci sono state variazioni statisticamente significative sia nel genere che nelle classi di età esaminate 9. Alla luce di tali dati, si evince quindi l esigenza di mantenere alta l attenzione in particolare per i modelli di consumo di sostanze tossiche più rischiose per la salute e nello specifico per la popolazione più a rischio (giovani e anziani). In questa direzione, il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione identifica due obiettivi da attuare per la fascia di popolazione giovanile: ridurre il carico di morbosità, mortalità e disabilità, e prevenire la dipendenza da sostanze. Risulta inoltre necessario intraprendere politiche omogenee mirate a contrastare la problematica, in sinergia con le istituzioni coinvolte. Nello specifico, il Piano Sanitario Nazionale suggerisce il perseguimento dei seguenti obiettivi 0 : Razionalizzazione della presa in carico, tramite la creazione di percorsi differenziati per tipologia di utenza (in rapporto ai bisogni socio-sanitari); Coordinamento tra i vari servizi (al fine di garantire una presa in carico che si occupi dei bisogni dei pazienti in modo globale); Attivazione di interventi di prevenzione primaria (diretti alla popolazione generale e a target mirati quali ad esempio la popolazione giovanile); Attivazione di interventi di prevenzione secondaria e terziaria; Implementazione delle conoscenze professionali sugli effetti delle nuove sostanze e sulle strategie di trattamento, sviluppando negli operatori la cultura della valutazione degli interventi (qualità organizzativa, di processo e di esito). Tra le strategie e gli interventi suggeriti, il monitoraggio degli indicatori epidemiologici risulta uno strumento importante per fronteggiare la problematica delle tossicodipendenze. Sul territorio nazionale, con la legge 62/90 vengono istituiti i Ser.T, ad oggi ci sono oltre 550 strutture attive che operano all'interno dei dipartimenti delle dipendenze delle ASL (una struttura per ogni Distretto Sanitario o ogni abitanti circa). Queste strutture rappresentano i servizi pubblici per le tossicodipendenze del Sistema Sanitario Nazionale ai quali sono affidati le attività di prevenzione primaria, cura, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo. I Ser.T. godono di un assetto organizzativo autonomo 9 I dati esposti fanno tutti riferimento all anno 203 e interessano la popolazione con età superiore a anni. 0 PSN 20/203. Mission Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Reperibile su: 7

9 e in sinergia con diversi enti e comunità terapeutiche attuano interventi di primo sostegno ed orientamento per i tossicodipendenti e le loro famiglie (specie nei confronti dei più giovani). All interno di questi organismi vengono effettuati accertamenti sullo stato di salute e a seconda della tipologia di dipendenza, viene fornita l adeguata prestazione diagnostica, di orientamento e supporto psicologico / terapeutico. Nel 2009 nasce in Regione Lombardia l osservatorio regionale sulle dipendenze 2, esso rappresenta lo strumento strategico per la lettura e l interpretazione dei dati sui fenomeni di abuso e dipendenza, nonché fonte ricca di informazioni indispensabili all orientamento degli interventi socio-sanitari ed educativi. Nello specifico l osservatorio si occupa di: analizzare la diffusione dei consumi di droghe e di sostanze d abuso a livello regionale, raccogliere e conservare i documenti per garantire l accessibilità ai dati, prevenire l evoluzione dei consumi, analizzare e prevenire il bisogno di salute e di assistenza, attuare progetti sperimentali o di ricerca analizzando le condizioni di salute e stili di vita di specifici segmenti di popolazione. Nell ASL di Lodi L'Osservatorio Territoriale Dipendenze opera in raccordo e secondo le indicazioni dell Osservatorio Regionale sulle Dipendenze (ORED), esplicando azioni di rilevazione e monitoraggio della domanda e dell'offerta, gestione dei flussi informativi, attività di reporting. Ad oggi sono stati realizzati 3 quaderni epidemiologici che racchiudono la sintesi dell andamento dell evoluzione della fenomenologia legata alle tossicodipendenze (dall anno 2006 al 203). La seconda fase del progetto ha riguardato la raccolta dei dati. Da questa fase in poi, eccetto che per la parte di elaborazione statistica, il lavoro è stato svolto in collaborazione con l'osservatorio Territoriale Dipendenze dell ASL di Lodi. Lo strumento usato per l estrapolazione dei dati è stato il Data Warehouse dell Azienda Sanitaria, questo archivio informatico racchiude le informazioni inerenti al soggetto tossicodipendente che è stato preso in carico dall azienda per una tipologia di dipendenza (droga, alcol, tabagismo e gioco d azzardo patologico) e tiene conto dei familiari che hanno richiesto consulenza e supporto. L archivio fornisce informazioni quali: tipo di sostanza d abuso utilizzata (primaria e secondaria), numero e tipologia di prestazioni erogate, numero e importo di voucher emessi e tutta una serie di altre informazioni socio anagrafiche e sanitarie (età, genere, titolo di studio, professione, stato civile, distretto e località di residenza). Sui dati 2 d.g.r. n del febbraio

10 estrapolati sono state costruite delle routine di controllo della qualità tramite l utilizzo di un software statistico specifico (STATA 2). La fase di analisi statistica ed elaborazione dei dati ha previsto l uso delle opportune statistiche descrittive per le variabili di tipo quantitativo (media e deviazione standard), e frequenze percentuali per le variabili di tipo qualitativo. Nello specifico è stato calcolato: Il numero totale di utenti afferenti (per genere e per classe d età con dettaglio per tipologia di dipendenza); Il numero totale di utenti incidenti (per genere e per classe d età con dettaglio per tipologia di dipendenza); Il numero dei familiari che hanno richiesto supporto all azienda (per tipologia di dipendenza); Età media degli utenti (per genere e tipologia di dipendenza); Distribuzione della classe d età (per genere e tipologia di dipendenza); Il numero medio di prestazioni erogate (in totale e per tipologia di dipendenza) Sono state riportate le seguenti distribuzioni di frequenza percentuale: Distribuzione della sostanza d abuso primaria per macro area (droghe, alcol, gioco d azzardo e tabagismo) e nel dettaglio (alcol, oppiacei, amari, aperitivi, digestivi, benzodiazepine, birra, buprenorfina, cannabinoidi, cocaina, eroina, gioco d'azzardo, sigarette, superalcolici e vini); Distribuzione del genere (per classe d età e tipologia di dipendenza); Distribuzione dell utenza per presidio (per genere e tipologia di dipendenza); Distribuzione del titolo di studio; Distribuzione del tipo di professione; Distribuzione del tipo di stato civile; Distribuzione del tipo di prestazione erogata (in totale e per tipologia di dipendenza). È stato utilizzato il test chi-quadro per valutare la relazione tra variabili categoriche e il test t di Student per quelle quantitative. Per identificare l associazione tra l utilizzo di sostanze e/o gioco d azzardo e le variabili in studio sono stati calcolati gli OR e relativi intervalli di confidenza al 95%. Infine, un modello di regressione logistica è stato implementato per studiare i fattori di rischio per sviluppare una sindrome da utilizzo di 9

11 sostanze e/o gioco d azzardo inserendo come variabili indipendenti le caratteristiche socio-demografiche in studio. Per tutte le variabili raccolte è stato riportato il confronto con i dati dell anno precedente (203). I dati sono stati elaborati tramite il software statistico STATA 2SE. L ultima fase del progetto ha previsto la comunicazione dei risultati al dipartimento delle dipendenze dell ASL di Lodi, gli stessi sono riportati nell apposita sezione di questo documento. 0

12 RISULTATI Nell anno 204, nei 3 presidi dei Ser.T dell ASL di Lodi (Lodi, Casalpusterlengo e Sant Angelo Lodigiano), sono stati registrati complessivamente 576 accessi, per un totale di 333 utenti afferenti. L 83% dei soggetti è di genere maschile con un età media di 40 ± 2 anni (range 5 80). Degli utenti presi in carico, 47 sono i familiari, che pur non rappresentando delle prese in carico vere e proprie hanno usufruito dei servizi offerti dell ASL. Nello specifico: 30 familiari nell ambito delle tossicodipendenze; 2 familiari nell ambito delle alcol dipendenze; 4 familiari nell ambito della dipendenza da gioco d azzardo; familiare nell ambito della dipendenza da tabagismo. Rispetto al 203, si registra l ingresso di 433 nuovi utenti. La figura mostra la distribuzione dell utenza per tipologia di dipendenza nel biennio. Figura. Utenti in carico nei Ser.T dell ASL di Lodi (biennio 203/204) Anno Anno Tabagismo Gioco d'azzardo Alcol Tossicodipendenza

13 Rispetto all anno precedente in cui erano stati presi in carico 50 soggetti si registra un incremento dell utenza pari al 5%. Nello specifico si evidenzia un incremento nelle dipendenze legate all alcol e al tabagismo (tabella ). Tabella. Confronto per tipologia di dipendenza Biennio 203/204. Tipologia D. Anno 203 Anno 204 Variazione % Tossicodipendenza % Alcolismo % G.A.P % Tabagismo % Totale % La tabella 2 mostra la distribuzione dell utenza per sostanza d abuso primaria specifica. Tabella2. Distribuzione sostanza primaria Anno 204 (n=576) Sostanza primaria N % Eroina Alcol Cocaina Cannabinoidi Gioco d'azzardo Vini Sigarette Birra Superalcolici Amari, aperitivi, digestivi Altro alcol Altro droghe Benzodiazepine Altri allucinogeni Altri oppiacei Buprenorfina non prescritta 0.06 Totale La figura 2 mostra la distribuzione della sostanza primaria. Nel 204 la tipologia di dipendenza prevalente è quella legata all uso di droghe (63%), seguita dall uso di sostanze alcoliche (27%). 2

14 Figura 2. Distribuzione percentuale della sostanza primaria Anno 204 (n=576) 6% 4% 27% 63% Alcol Droghe Gioco d'azzardo Sigarette Analisi descrittiva per tipologia di dipendenza Tossicodipendenti Nel 204, gli utenti tossicodipendenti afferenti sono stati 92, per un totale di 995 prese in carico. L 88% degli utenti è di genere maschile. L età media degli utenti è di 36 ± 0 anni (range 5 67). Rispetto al 203 c è stato un decremento del 2% per questa tipologia di utenza. Il presidio di Lodi è il Servizio con maggior prevalenza di prese in carico (5%) e nel quale sono stati assistiti 503 soggetti. La nuova utenza è rappresentata dal 29% degli soggetti. Le prese in carico nei presidi di Casalpusterlengo e Sant Angelo Lodigiano sono state rispettivamente 250 e 242 (tabella 3). Tabella 3. Distribuzione dell utenza tossicodipendente per presidio Biennio 203/204 La figura 3 riporta la distribuzione dell utenza per genere e classe d età. I risultati mostrano come i maschi siano prevalenti in quasi tutte le classi d età, mentre il contributo femminile interessa le classi più giovani. La fascia più rappresentata è quella tra i anni, con 63 utenti. Presidio di Lodi Presidio CasalP. Presidio di S. A L. Totale Nuovi utenti In carico Totale Figura 3. Distribuzione per genere e per età dell utenza tossicodipendente Anno 204 (n=92) 3

15 >64 M F Nella tabella 4 si può osservare la distribuzione della sostanza primaria negli utenti tossicodipendenti, stratificata per presidio. La sostanza primaria prevalente in tutti i presidi è l eroina. Segue la cocaina con percentuali superiori al 20% eccetto nel presidio di Casalpusterlengo nel quale c è un uso più diffuso di sostanze cannabinoidi (20% rispetto al 0% della cocaina), percentuali minori si registrano nel campo di sostanze denominato Altro (rientrano in questo campo sostanze quali: allucinogeni, oppiacei, benzodiazepine e buprenorfina). Tabella 4. Distribuzione della sostanza primaria negli utenti tossicodipendenti - Analisi di presidio (n=995) Presidio Casalpusterlengo Lodi S.A Lod. Sostanza Primaria N % N % N % Cannabinoidi 49 9,6 95 8, ,74 Cocaina 24 9, ,9 45 8,6 Eroina , ,83 Altro 2 0,8 2,9 2 0,83 Totale Profilo socio economico del soggetto tossicodipendente Dalla figura 4 si può osservare che più della metà dell utenza tossicodipendente (53%) possiede un titolo di studio corrispondente alle scuole medie inferiori, solo l % degli utenti ha un diploma universitario. Il 28% dei soggetti, inoltre, esercita una professione in qualità di lavoratore dipendente seguita dal 26% di utenti che non hanno una occupazione lavorativa (figura 5). 4

16 Figura 4. Distribuzione percentuale del titolo di studio dell utenza tossicodipendente Anno 204 (n=92) 60% 50% 53% 40% 30% 20% 0% 0% % 5% % 2% 23% 5% Figura 5. Distribuzione percentuale della professione dell utenza tossicodipendente Anno 204 (n=92) 30% 25% 28% 26% 22% 20% 5% 0% 5% 0% 3% % % 7% 9% 4% Se si considerano i lavoratori in condizioni saltuarie, non professionale e in stato di lavoratore indipendente la percentuale sale al 45%. Per quanto riguarda lo stato civile il 46% degli utenti risulta essere non coniugato (figura 6). 5

17 Figura 6. Distribuzione percentuale dello stato civile dell utenza tossicodipendente Anno 204 (n=92) 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 5% 0% 5% 0% 9% 8% 2% 46% 9% 4% 2% Profilo socio-economico soggetto tossicodipendente: Genere: Maschio (88%) Età media 36 anni Titolo di studio: scuola media inferiore (53%) Professione: lavoratore (45%) Stato civile: celibe (46%) Rispetto al 203: l età media del soggetto tossicodipendente è aumentata di due anni, la percentuale dei maschi ha subito un incremento del 3%. Per variabili quali il titolo di studio, la professione e lo stato civile non è stato possibile fare un confronto nel biennio poiché a differenza dell anno precedente una parte importante di dati risulta non rilevata (percentuali superiori al 9% di dati non riportati). 6

18 Utenti alcol dipendenti Nel 204, gli utenti alcoldipendenti afferenti sono stati 289, per un totale di 427 prese in carico. Il 78% degli utenti è di genere maschile. L età media degli utenti è di 48 ± anni (range 7 80). Rispetto al 203 c è stato un incremento del 29%. Il presidio di Lodi è il Servizio in cui è stata presa in carico il 64% dell utenza complessiva: sono stati assistiti 274 soggetti, segue Sant Angelo Lodigiano con 94 utenti (22%) e Casalpusterlengo con 59 utenti (4%). Nel Ser.T. di Lodi la nuova utenza rappresenta il 2% dell utenza totale (tabella 5). Tabella 5. Distribuzione dell utenza alcoldipendente per presidio Biennio 203/204 Genere Presidio di Lodi Presidio CasalP. Presidio di S. A L. Totale Nuovi utenti In carico Totale La figura 7 mostra la distribuzione dell utenza per genere e classe d età. Eccetto che per la classe più giovane, i maschi sono prevalenti in quasi tutte le classi d età, mentre il contributo femminile interessa le classi superiori ai 35 anni di età. La fascia più rappresentativa è la fascia d età anni, con 53 utenti. Figura 7. Distribuzione per genere e per età dell utenza alcoldipendente Anno 204 (n=289) >64 M F

19 La figura 8 mostra la distribuzione della sostanza primaria negli utenti alcoldipendenti, stratificata per presidio. La sostanza primaria prevalente in tutti i presidi è l alcol (rientrano in questa categoria bevande quali liquori e sostanze diverse da quelle riportate). Segue il vino con percentuali superiori al 20%. Percentuali minori si registrano nelle altre sostanze, nel presidio di Casalpusterlengo non si registra consumo di superalcolici. Figura 8. Utenza alcoldipendente per sostanza d abuso primaria- Analisi di presidio (n=427) 70% 60% 50% 40% 30% 20% 0% 0% Alcol Amari - Birra Superalcolici Vino Altro aperitivi - dig. Lodi 65% % 7% 4% 20% 2% CasalP 6% 3% 5% 3% S.A. Lod. 69% 2% 4% 3% 20% % Profilo socio economico del soggetto alcoldipendente Quasi la metà dell utenza alcoldipendente (45%) ha un titolo di studio che corrisponde alle scuole medie inferiori, solo l % degli utenti ha un diploma universitario. Il 3% dei soggetti inoltre esercita una professione in qualità di dipendente seguita dal 29% di utenti che non hanno una occupazione lavorativa (figura 0), se si considerano i lavoratori in condizioni saltuarie, non professionale e in stato di lavoratore indipendente la percentuale sale al 49%. 8

20 Figura 9. Distribuzione percentuale del titolo di studio dell utenza alcoldipendente Anno 204 (n=289) 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 5% 0% 5% 0% % 2% 4% 45% 5% % 5% 7% Figura 0. Distribuzione percentuale della professione dell utenza alcoldipendente Anno 204 (n=289) 35% 30% 3% 29% 25% 20% 5% 0% 5% 0% 0% 4% 2% 8% 8% 8% % A differenza dei soggetti tossicodipendenti, per questa tipologia di utenza il 32% dei soggetti è coniugato (figura ). 9

21 Figura. Distribuzione percentuale dello stato civile dell utenza alcoldipendente Anno 204 (n=289) 35% 30% 25% 20% 32% 29% 5% 2% 2% 0% 5% 4% 7% 3% 0% Profilo socio-economico soggetto alcoldipendente: Genere: Maschio (78%) Età media 48 anni Titolo di studio: scuola media inferiore (45%) Professione: lavoratore (49%) Stato civile: coniugato (32%) Rispetto al 203 l età media del soggetto alcoldipendente è aumentata di due anni, la percentuale dei maschi che usano questa sostanza ha subìto un decremento del 3%. Il titolo di studio è rimasto invariato ma con un decremento del 2%. La professione ha subìto un decremento del 7%, mentre lo stato civile ha un decremento del 3%. Giocatori d azzardo patologico Nel 204, i giocatori d azzardo patologici afferenti al Dipartimento delle Dipendenze sono stati 78 per un totale di 95 prese in carico (tabella 6). Il 7% dell utenza è di genere maschile. L età media dei giocatori patologici è di 50 ± 4 anni (range 2 76). Rispetto al 203 si è registrato un decremento dell utenza pari al 5%. La figura 2 riporta la distribuzione dell utenza per genere e classe d età, e mostra come i maschi siano prevalenti in quasi tutte le fasce. La classe più rappresentativa è la classe d età anni, con 3 utenti. 20

22 Tabella 6. Distribuzione dei giocatori d azzardo per genere e presidio Anno 204 (n=95) Presidio Genere Lodi Casalpusterlengo S.A. Lodigiano Totale Nuovi utenti Utenti Noti Nuovi utenti Utenti Noti Nuovi utenti Utenti Noti M F Totale Figura 2. Distribuzione dei giocatori d'azzardo per genere e classi d'età (n=78) >64 M F Profilo socio-economico giocatore d'azzardo Dalla figura seguente si evince che una percentuale pari al 54% dei giocatori d azzardo ha un titolo di studio che corrisponde alle scuole medie inferiori, solo l % degli utenti ha un diploma universitario. Il 32% dei soggetti inoltre esercita una professione in qualità di dipendente seguita dal 7% di utenti che non hanno una occupazione lavorativa (figura 4, se si considerano i lavoratori in condizioni saltuarie, non professionale e in stato di lavoratore indipendente la percentuale sale al 57%). 2

23 Figura 3. Distribuzione percentuale del titolo di studio dei giocatori d azzardo Anno 204 (n=78) 60% 54% 50% 40% 30% 20% 0% 0% % 2% % 7% % 8% 6% Figura 4. Distribuzione percentuale dello stato civile dei giocatori d azzardo Anno 204 (n=78) 35% 30% 32% 25% 20% 5% 0% 5% 4% 8% 7% 9% 4% 4% 3% 0% Per quanto concerne lo stato civile per questa tipologia di utenza il 38% dei soggetti risulta essere coniugato (figura 5). 22

24 Figura 5. Distribuzione percentuale della professione dei giocatori d azzardo Anno 204 (n=78) 45% 40% 38% 35% 30% 25% 24% 20% 5% 0% 5% 0% 5% 3% 0% 9% 0% Profilo socio-economico giocatore d'azzardo: Genere: Maschio (7%) Età media: 50 anni Titolo di studio: scuola media inferiore (54%) Professione: lavoratore (58%) Stato civile: coniugato (38%) Rispetto all anno 203 l età media del giocatore d azzardo è aumentata di un anno, e i maschi hanno registrato un incremento dell %. Il titolo di studio osservato è lo stesso con un incremento del 2%, mentre la professione ha registrato un aumento del 0%. Lo stato civile è l unica variabile che ha subìto un decremento pari al 2%. 23

25 Utenti tabagisti Gli utenti tabagisti afferenti nel 204 sono stati 53, per un totale di 59 prese in carico (tabella 7). Il 5% dell utenza è di genere femminile. L età media degli utenti è di 52 ± 2 anni (range 25 76). Il presidio di Lodi è il Servizio in cui è stata presa in carico il 60% dell utenza complessiva: sono stati assistiti 36 soggetti, dal 204 si registra l'ingresso di un utente nel presidio di Sant'Angelo Lodigiano. La figura 6 riporta la distribuzione dell utenza per genere e classe d età, la classe più rappresentativa è la classe d età anni, con 9 utenti. Tabella 7. Distribuzione degli utenti tabagisti per genere - Analisi di presidio (n=59) Genere Presidio di Lodi Presidio di S. A L. Totale Nuovi In carico Nuovi In carico Maschi 5-27 Femmine Totale Figura 6. Distribuzione per genere ed età dei tabagisti (n=53) >64 M F

26 Profilo socio-economico soggetto tabagista Il 4% dei tabagisti ha titolo di studio che corrisponde alle scuole medie inferiori mentre il 4% degli utenti ha un diploma universitario (figura 7). Figura 7. Distribuzione percentuale del titolo di studio degli utenti tabagisti Anno 204 (n=53) 45% 40% 35% 30% 25% 20% 5% 0% 5% 0% 4% 6% 9% 28% 4% % 2% Per variabili quali la professione e lo stato civile, la maggior parte dei dati risulta dato missing, rispettivamente il 4% e il 37% (figura 8 e 9). Figura 8. Distribuzione percentuale della professione degli utenti tabagisti Anno 204 (n=53) 45% 40% 35% 30% 25% 20% 5% 0% 5% 0% 2% 8% 20% 4% 4% 6% 25

27 Figura 9. Distribuzione percentuale dello stato civile degli utenti tabagisti Anno 204 (n=53) 40% 35% 35% 37% 30% 25% 20% 5% 3% 0% 5% 4% 4% 2% 6% 0% Profilo socio-economico soggetto tabagista: Genere: Femmina (5%) Età media 52 anni Titolo di studio: scuola media superiori (4%) Professione: non rilevata (4%) Stato civile: non riferito (37%) Rispetto al 203, per questa tipologia di utenza l età media è aumentata di cinque anni, e i consumatori sono per il 5% donne (c è stato un incremento del 4% rispetto all anno precedente). Il titolo di studio è rimasto invariato ma con un decremento del 5%; per la professione e lo stato civile non è stato possibile fare il confronto tra i due anni a causa della presenza di dati non rilevati. 26

28 Prestazioni erogate Nell anno 204 sono state erogate prestazioni tariffate per un valore complessivo di ,66 (tabella 8), rispetto al 203 si è osservato un incremento delle prestazioni pari allo 0,7%. Tabella 8. Distribuzione di prestazione erogate per tipologia di dipendenza Tipologia dipendenza N. Utenti N. Prestazioni tariffate Tossicodipendenze Alcolismo G.A.P Tabagismo Totale Differenti sono le prestazioni erogate, per facilitarne la classificazione le stesse sono state suddivise in 4 diverse macro aree a seconda della natura dell intervento fornito: Attività di natura psicosocio-educativa, comprende: il counselling infermieristico e psicosocio-educativo, colloqui di accoglienza psicosocioeducativo, colloqui di assistenza sociale (valutazione - sostegno e riabilitazione), colloqui di consulenza ai familiari, interviste strutturate e semistrutturate, sostegno socio-educativo/colloqui valutativi e motivazionali, somministrazione / valutazione di test proiettivi e della personalità, questionari, terapia di sostegno psicologico; Attività di natura clinica, comprende: visita medica (generale e specialistica), colloqui clinici (psichiatrici, psicologici etc ), counselling; Attività certificative, comprendono: certificazioni di di TD e non TD, esenzione ticket, patente e invalidità (anche su richiesta di paziente), relazioni scritte sul singolo caso clinico per affido ad altra struttura, per avvio pratiche pensionistiche, ai fini giudiziari; Attività di natura varia, comprendono: test per sostanze stupefacenti su urine, incontri di gruppo con gli utenti, iniezione o infusione di farmaci specifici, laboratorio di animazione-risocializzazione, medicazioni, prelievi, raccolta urine, vaccinazioni e valutazione ip (assessment / triage). La figura 20 riporta la distribuzione della tipologia di prestazioni erogate. Gli interventi di natura varia hanno la prevalenza maggiore per un totale di prestazioni erogate 27

29 (46%) seguite dagli interventi di natura clinica (34%) mentre percentuali minori si registrano nelle altre tipologie di prestazioni. Figura 20. Distribuzione di prestazioni erogate per tipologia Interventi e procedure varie Interventi ass.li psicosocio-educativi Interventi di natura clinica Attività certificative L 82% delle prestazioni sono state erogate per i soggetti tossicodipendenti, il 4% per le dipendenze da alcol, il 3% per i giocatori d azzardo e l % per i tabagisti (tabella 9). Tabella 9. Distribuzione di prestazioni erogate per tipologia di dipendenza (n=42263) Tipo di dipendenza Tipologia di prestazione erogata Interventi ass.li Attività Interventi di psicosocioeducativi certificative natura clinica Interventi e procedure varie Totale Tossicodipendenze G.A.P Alcolismo Tabagismo Totale

30 In media sono state erogate: 35 prestazioni/anno per utente tossicodipendente, 4 prestazioni/anno per utente alcolista, 5 prestazioni/anno per utente giocatore d azzardo e 5 prestazioni/anno per utente tabagista (rispetto al 203 si registrano in media 2 prestazioni in meno per l utente alcolista e 2 prestazioni in più per i giocatori d azzardo). Analisi inferenziale Dopo aver effettuato le analisi descrittive sono stati utilizzati dei test statistici volti a valutare la relazione tra le variabili socio-demografiche e le sostanze indagate. La tabella 0 riporta i risultati per i soggetti dipendenti da droghe. Tabella 0. Variabili sociodemografiche e uso di droghe Dipendenza da droghe 995 (63%) Altre dipendenze 58 (34%) Sesso F 6 (2%) 53 (26%) <0.000* M 879 (88%) 428 (74%) Età 36± ±.88 <0.000** Stato Civile Da solo Coniugato Professione Lavoratore Non lavoratore Scolarità Nessuna/Elementari/Medie Superiori/Laurea Nazionalità Straniera Italiana 824 (83%) 7 (7%) 435 (44%) 559 (56%) 80 (8%) 85 (9%) 98 (20%) 797 (80%) Note: *Test Chi quadro di Pearson, **Test T di Student 38 (55%) 263 (45%) <0.000* P 285 (49%) 288 (5%) 0.022* 45 (7%) 66 (29%) <0.000* 27 (37%) 364 (63%) 0.000* Dall analisi effettuata si evince che esistono delle associazioni statisticamente significative tra tutte le variabili sociodemografiche e l uso di droga, nello specifico: la maggioranza dei consumatori per questa tipologia di sostanza è di sesso maschile (88%); i consumatori sono più giovani rispetto agli altri 36±9.98 vs 49±.88; tra i consumatori l 82% vive da solo; il 56% dei consumatori è disoccupato; 29

31 per quanto concerne il titolo di studio tra i consumatori di droghe l 8% dei soggetti non ha frequentato le scuole o ha frequentato soltanto le scuole elementari o medie inferiori; L 80% dei consumatori è di nazionalità italiana. Tabella. Variabili sociodemografiche e uso di alcol Dipendenza da alcol 427 (27%) Altre dipendenze.49 (73%) Sesso F 94 (22%) 73 (5%) M 333 (78%) 974 (85%) 0.000* Età 48±.27 38±.79 <0.000** Stato Civile Da solo Coniugato 235 (55%) 92 (45%) 907 (79%) 242 (2%) <0.000* Professione Lavoratore Non lavoratore Scolarità Nessuna/Elementari/Medie Superiori/Laurea Nazionalità Straniera Italiana 208 (49%) 26 (5%) 320 (75%) 07 (25%) 73 (4%) 254 (59%) Note: *Test Chi quadro di Pearson, **Test T di Student Nel caso dell alcol invece, si è visto che: P 52 (45%) 63 (55%) 0.33* 905 (79%) 244 (2%) 0.05* 242 (2%) 907 (79%) <0.00* l 80% dei consumatori è di genere maschile; i consumatori hanno un età media più elevata rispetto agli altri 48±.27 vs 38±.79; tra i consumatori il 55% dei soggetti vive da solo; seppur Il 5% dei consumatori sia disoccupato, la situazione lavorativa non risulta essere associata in modo statisticamente significativo all uso di alcol piuttosto che di un altra sostanza; tra i consumatori il 75% dei soggetti non ha frequentato le scuole o ha frequentato soltanto le scuole elementari o medie inferiori; la maggioranza dei consumatori (69%) è di nazionalità italiana. 30

32 Tabella 2. Variabili sociodemografiche e gioco d azzardo Gioco d azzardo 94 (6%) Altre dipendenze.482 (94%) Sesso F 27 (29%) 242 (6%) M 67 (7%).240 (84%) * Età 5± ±2.5 <0.000** Stato Civile Da solo Coniugato 48 (5%) 46 (49%).094 (74%) 388 (26%) <0.000* Professione Lavoratore Non lavoratore Scolarità Nessuna/Elementari/Medie Superiori/Laurea Nazionalità Straniera Italiana 56 (60%) 38 (40%) 70 (74%) 24 (26%) 30 (32%) 64 (68%) Note: *Test Chi quadro di Pearson, **Test T di Student P 664 (45%) 809 (55%) 0.006*.55 (78%) 327 (22%) 0.433* 385 (26%).097 (74%) 0.205* Per quanto concerne il gioco d azzardo, c è un associazione che è risultata statisticamente significativa per tutte le variabili in studio e l uso di questa sostanza ad eccezione del titolo di studio. Nello specifico: il 7% dei consumatori è di genere maschile; i consumatori sono meno giovani rispetto agli altri 5±3.76 vs 40±2.5 tra i consumatori il 5% dei soggetti vive da solo; il 59% dei consumatori ha un occupazione lavorativa; tra i consumatori il 74% dei soggetti non ha frequentato le scuole o ha frequentato soltanto le scuole elementari o medie inferiori; il 68% dei consumatori è di nazionalità italiana. 3

33 Tabella 3. Variabili sociodemografiche e tabacco Dipendenza da tabacco 60 (4%) Altre dipendenze.56 (96%) Sesso F 32 (53%) 237 (6%) M 28 (47%).279 (84%) <0.000* Età 53± ±2.28 <0.000** Stato Civile Da solo Coniugato 35 (58%) 25 (42%).07 (73%) 409 (27%) 0.02* Professione Lavoratore Non lavoratore Scolarità Elementari/medie /nessuno Superiori/Laurea Nazionalità Straniera Italiana 2 (38%) 34 (62%) 25 (42%) 35 (58%) 4 (23%) 46 (77%) Note: *Test Chi quadro di Pearson, **Test T di Student P 699 (47%) 83 (53%) 0.239*.200 (79%) 36 (2%) <0.000* 40 (26%).56 (74%) 0.59* In quest ultimo caso si è riscontrata un associazione statisticamente significativa tra le variabili e l uso di tabacco eccetto che per la situazione professionale, nel dettaglio: A differenza di quanto riscontrato negli altri casi, per questa tipologia di dipendenza Il 53% dei consumatori è di genere femminile; i consumatori sono meno giovani rispetto agli altri 53±2.03 vs 40±2.28; tra i consumatori il 58% dei soggetti vive da solo; il 62% dei consumatori non ha un occupazione lavorativa; tra i consumatori il 58% dei soggetti ha un titolo di studio che va dalle scuole medie superiori alla laurea, il 77% dei tabagisti è di nazionalità italiana. 32

34 Analisi dei determinanti Per gli utenti afferenti ai S.erT che affluiscono all ASL di Lodi è stato possibile verificare l ipotesi di una relazione tra l uso delle diverse sostanze e le variabili socio-demografiche. Le tabella 4 mostra i risultati inerenti all utilizzo di droghe e alcol. Sesso F M Tabella 4.OR grezzi e 95% CI delle caratteristiche sociodemografiche per i consumatori di droghe e alcol Droghe Alcol OR 95% CI p OR 95% CI p < Età < <0.000 Nazionalità Straniera Italiana < <0.000 Stato Civile Coniugato Da solo Professione Lavoratore Non lavoratore Titolo di studio Elementari/medie/nessuno Superiori/Laurea < < < Dalla tabella si osserva che per quanto riguarda i consumatori di droghe esiste un associazione statisticamente significativa tra tutte le variabili e l utilizzo delle droghe. In modo analogo risulta anche per l uso di alcol ad eccezione della professione lavorativa e del titolo di studio. La tabella 5 riporta invece, i risultati per i giocatori d azzardo e i tabagisti. 33

35 Sesso F M Tabella 5.OR grezzi e 95% CI delle caratteristiche sociodemografiche per i giocatori d azzardo e i tabagisti G.A.P Tabacco OR 95% CI p OR 95% CI p <0.000 Età < <0.000 Nazionalità Straniera Italiana Stato Civile Coniugato Da solo Professione Lavoratore Non lavoratore Titolo di studio Elementari/medie/nessuno Superiori/Laurea < <0.000 Per quanto riguarda i giocatori d azzardo patologici si osserva un associazione statisticamente significativa con la maggior parte delle variabili in studio ad eccezione della nazionalità e del titolo di studio. Per i tabagisti invece non si osservano differenze per la nazionalità e la professione mentre si riscontrano per le altre variabili. 34

36 Fattori di rischio Attraverso un analisi multivariata è stato possibile studiare i fattori di rischio per sviluppare una sindrome da utilizzo di sostanze (droghe, alcol, tabacco) e/o gioco di azzardo utilizzando come variabili indipendenti le caratteristiche socio-demografiche. La Tabella 6 riporta i risultati del modello logistico utilizzato nel quale la variabile di risposta è stata l utilizzo di sostanze e/o gioco d azzardo mentre le variabili indipendenti sono quelle risultate significative all analisi univariata. Tabella 6. Modello di regressione logistica per tipologia di sostanza Droghe Alcol G.A.P Tabacco OR 95% IC OR 95% IC OR 95% IC OR 95% IC Sesso F M Stato Civile Da solo Coniugato Nazionalità Stranieri - - Italiani Titolo di studio Elementari/medie/nessuno - - Superiori/Laurea Professione Non lavoratore - - Lavoratore Dal modello implementato si evince che: per il consumatore di droghe l essere maschio e italiano risultano essere fattori di rischio. Mentre l essere coniugato, avere un occupazione lavorativa e un titolo di studio pari alla laurea o ad un diploma di scuola superiore risultano essere fattori protettivi; per il consumatore di alcol l essere coniugato rappresenta un fattore di rischio, mentre l essere maschio e italiano risultano essere fattori protettivi; per il giocatore d azzardo patologico essere coniugato e avere un occupazione lavorativa risultano essere fattori di rischio, mentre l essere maschio rappresenta un fattore protettivo; 35

37 per il tabagista avere un titolo di studio pari alla laurea o ad un diploma di scuola superiore risulta essere un fattore di rischio, risultano invece fattori protettivi l essere maschio e coniugato. 36

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