Anatomia dello stomaco Cardias Fondo Piccola curva Angulus Grande curva Corpo gastrico Regione antrale Piloro TUMORI GASTRICI MALIGNI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Anatomia dello stomaco Cardias Fondo Piccola curva Angulus Grande curva Corpo gastrico Regione antrale Piloro TUMORI GASTRICI MALIGNI"

Transcript

1 TUMORI GASTRICI MALIGNI CARCINOMI CARCINOIDI LINFOMI SARCOMI Anatomia dello stomaco Cardias Fondo Piccola curva Angulus Grande curva Corpo gastrico Regione antrale Piloro Vascolarizzazione arteriosa A. gastrica sinistra (piccola curva) A. gastrica di destra (piccola curva) A. pilorica A. gastro-epiploica destra (grande curva) A. gastro-epiploica sinistra Vasa breviora Vascolarizzazione arteriosa Scaricato da 1

2 Drenaggio Venoso V. coronarica stomacica (piccola curva) V. gastrica di destra (piccola curva) V. gastro-epiploica destra (grande curva) V. gastro-epiploica sinistra (grande curva) Vene brevi Drenaggio Venoso Il cancro dello stomaco rappresenta la seconda causa di morte in Italia per neoplasia maligna dopo il cancro del polmone. Epidemiologia Incidenza annuale 18-20/ nel maschio 6-8/ nella femmina Circa 6000 nuovi casi l anno (Rebecchi). Rapporto M/F =1.5-2/1. Epidemiologia Scaricato da 2

3 -Incidenza in relazione all età Epidemiologia In Italia Incidenza media Epidemiologia -massima incidenza tra la quarta e la settima decade -meno frequente mapossibile nella terza decade. - massima incidenza: Toscana, Emilia Romagna L incidenza sale rapidamente nel maschio dopo i 50 anni e nella femmina dopo i 60 anni. -minima incidenza: Campania e Puglia Dai dati dei registri dell O.M.S. nel mondo: -Paesi a più alta incidenza: Giappone, Cile, alcuni paesi dell Europa centrale Epidemiologia Etiologia sconosciuta -Paesi a rischio più elevato: Europa del sud, paesi nordici -Paesi a basso rischio: Europa occidentale, America del nord. Fattori di rischio Scaricato da 3

4 FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO - Fattori ambientali Sarebbe stata identificata una correlazione tra insorgenza della neoplasia ed abitudini alimentari. - Fattori genetici FATTORI ALIMENTARI FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO FATTORI ALIMENTARI Alimentazione ricca di: - cibi salati, affumicati, marinati o conservati. La conservazione a temperatura ambientale facilita la conversione di nitrati in nitriti. Il composto più cancerogeno è la metilguanidina contenuta nella carne e nel pesce. - ruolo protettivo di alcuni alimenti: legumi e frutta ricchi in vit. A e C. - FATTORI GENETICI: rischio aumentato del 10-20% in soggetti con gruppo sanguigno di tipo A. - FAMILIARITA : rischio aumentato di due volte. Scaricato da 4

5 FATTORI DI RISCHIO Categorie professionali ritenute a rischio: LA CONDIZIONE PRECANCEROSA: definisce lo stato clinico associato ad un rischio significativamente elevato di comparsa di neoplasia. CONDIZIONI PREDISPONENTI O PRECANCEROSE - minatori di miniere di carbone - operai del legno, cautchouc, delle fibre di amianto e del cuoio. LA LESIONE PRECANCEROSA: definisce l anomalia istopatologica in cui la neoplasia è maggiormente riscontrabile rispetto al tessuto normale. POLIPI GASTRICI: -iperplastici (più frequenti; degenerazione 1%) -adenomi tubulari, villosi e tubulo-villosi (meno frequenti; più suscettibili di degenerazione. Gli adenomi villosi se superano i 2 cm di sono a forte malignità. MALATTIA DI MENETRIER: ipertrofia plicale ed iperplasia delle cellule foveolari (degenerazione 8-10%). CONDIZIONI PREDISPONENTI O PRECANCEROSE MONCONE GASTRICO: degenerazione 2-3-volte superiore alla popolazione normale anni dopo resezione gastrica (con maggiore incidenza nei pazienti sottoposti a ricostruzione del transito digestivo su ansa ad ). CONDIZIONI PREDISPONENTI O PRECANCEROSE Scaricato da 5

6 GCA tipo A: atrofia delle cellule parietali del fondo gastrico associate ad ipocloridria, ipergastrinemia, anticorpi anti-cellula parietale. GCA tipo B: atrofia diffusa delle cellule della mucosa antrale associata ad aree focali di atrofia del fondo gastrico con secrezione cloridro-peptica normale o diminuita senza riscontro di auto-anticorpi od ipergastrinemia. Patogenesi: riduzione della barriera mucosa da reflusso biliare. In entrambe le forme, A e B, si può riscontrare una importante modificazione epiteliale: metaplasia intestinale. CONDIZIONI PREDISPONENTI O PRECANCEROSE Ulcera cronica dello stomaco Rischio di degenerazione dell 1-2% CONDIZIONI PREDISPONENTI Helicobacter Pilory CONDIZIONI PREDISPONENTI ASPETTI ANATOMOPATOLOGICI > prevalenza di infezione da H.P. nei soggetti affetti da carcinoma gastrico. Si sviluppa a partire dall epitelio ghiandolare della mucosa gastrica. Scaricato da 6

7 ASPETTI ANATOMOPATOLOGICI Macroscopicamente si possono presentare le seguenti forme: ASPETTI ANATOMOPATOLOGICI Classificazione microscopica 1) Adenocarcinoma - papillare (Classificazione di Borrman) - tubulare TIPO I TIPO II TIPO III TIPO IV polipoide o vegetante ulcerato ulcerato ed infiltrante diffuso. -mucinoso - a cellule ad anello con castone. Per ognuna di queste forme si distingue: a) ben differenziato; b) moderatamente differenziato; c) scarsamente differenziato. Classificazione dell O.M.S. ASPETTI ANATOMOPATOLOGICI ASPETTI ANATOMOPATOLOGICI Classificazione microscopica 2) Forme rare - carcinoma adenosquamoso - carcinoma epidermoide (molto raro) Intestinale struttura ghiandolare di tipo colico - carcinoma a piccole cellule - carcinoma indifferenziato Diffusa prognosi peggiore (Classificazione dell O.M.S.) Classificazione sec. Lauren Scaricato da 7

8 ASPETTI ANATOMOPATOLOGICI Classificazione microscopica Tipo a crescita espansiva Tipo a crescita infiltrativa (Classificazione di Ming) FORME ANATOMO-CLINICHE PARTICOLARI carcinoma superficiale dello stomaco (early gastric cancer): lesione limitata alla mucosa con possibile estensione alla sottomucosa linite plastica: marcata reazione scirrosa nell ambito della neoplasia che si può estendere a tutto il viscere trasformandolo in una sacca rigida. FORME ANATOMO- CLINICHE RARE a struma linfoide (4% dei carcinomi gastrici) si presenta come forma ulcerata e ben delimitata. I sintomi possono essere: - aspecifici ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI epatoide (forma rara) differenziazione di tipo epatocitario; prognosi molto sfavorevole. - specifici Scaricato da 8

9 SINTOMI ASPECIFICI dolore dispnea anemizzazione dimagrimento diarrea. ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI Diarrea Si può manifestare nelle forme che si sviluppano lungo la piccola curva e che determinano insufficienza pilorica; il rapido passaggio degli alimenti dallo stomaco al duodeno è causa di diarrea persistente. ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI SINTOMI SPECIFICI Anoressia anoressia disfagia i ripienezza postprandiale vomito. ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI Soprattutto per alimenti ad alto contenuto proteico (carni) dovute all insufficienza digestiva dello stomaco. ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI Scaricato da 9

10 ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI Disfagia Spesso espressione di neoplasia del fondo o del corpo estesa al cardias. ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI Ripienezza post-prandialeprandiale Spesso espressione di neoplasia distale dell antro o del piloro. Vomito radiologia DIAGNOSI Sempre postprandiale con emissione di cibi appena ingeriti. ASPETTI SINTOMATOLOGICI E CLINICI endoscopia ecoendoscopia ecografia TC RMN. Scaricato da 10

11 Rx digerente Semplice (lesioni infiltranti, stenosanti,sotto mucose). A doppio contrasto (lesioni superficiali). DIAGNOSI Endoscopia Esame diagnostico ad alta specificità per le (lesioni superficiali, infiltranti, stenosanti, sottomucose). DIAGNOSI Ecoendoscopia Valutazione dell infiltrazione della parete gastrica ti (mucosa, muscolaris mucosae, sottomucosa, muscolare, sierosa). DIAGNOSI Ecografia Valutazione del quadro di diffusione della neoplasia gastrica: Ricerca di adenopatie peri-vascolari Ricerca di metastasi epatiche Ricerca di versamento liquido addominale (carcinosi peritoneale) Esame delle ovaie (tumore di Krukemberg). DIAGNOSI Scaricato da 11

12 TC ed RMN Valutazione della diffusione locale ed a distanza della neoplasia (staging preoperatorio). DIAGNOSI Carcinoide Rappresenta il 4% dei tumori carcinoidi digestivi Si distinguono tre tipi: -Carcinoidi del fondo su gastrite atrofica -Carcinoidi su pazienti affetti da sindrome di Zollinger-Ellison -Tumori carcinoidi sporadici Carcinoide Carcinoide del fondo gastrico su gastrite atrofica Rappresenta l 80% dei carcinoidi gastrici, più frequenti nel sesso femminile. Sono poco invasivi se < 1cm; se > 2 cm possibilità di metastasi presenti nel 7 % dei casi Carcinoide Carcinoide nella sindrome di Zollinger- Ellison: Non esiste predominanza di sesso. Possono essere unici o multipli, didimensionivariabilida0,4a4cm. Metastasi presenti nel 12% dei casi. Scaricato da 12

13 Carcinoidi sporadici: Carcinoide gastrici Sono rari, prediligono il sesso maschile (M/F: 2-3/1); si localizzano generalmente al fondo ed eccezionalmente all antro. Tumori gastrici maligni non epiteliali Rappresentano meno del 10% -80% sono di origine linfoide -20% sono sarcomi Tumori gastrici maligni non epiteliali Sarcomi: -Leiomiosarcomi -Fibrosarcomi -Liposarcomi -Emangiosarcomi -Neuroblastomi (molto rari) Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico: -Primitivo -Secondario Scaricato da 13

14 Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico primitivo: -Localizzazione esclusiva allo stomaco senza interessamento linfonodale periferico -Assenza di elementi patologici nel sangue Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico primitivo: -Rappresenta l 1-10% di tutte le -I maschi risultano più colpiti rispetto alle femmine (M/F 1,5-7,5/1) -Fascia di età più colpita: sestasettima decade, sebbene la malattia si può manifestare in età giovanile ed infantile Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico: Anatomia patologica e Morfologia macroscopica Si localizza prevalentemente all antro e nella parte distale del corpo, anche se può interessare tutto il viscere. Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico: Anatomia patologica e Morfologia macroscopica Classificazione del linfoma gastrico primitivo sec. Friedman -Infiltrativo -Ulcerativo -Nodulare -Polipoide -Misto Scaricato da 14

15 Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico: Anatomia patologica e Morfologia microscopica -Frequentemente del tipo non Hodgkin Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico: Sintomatologia Sovrapponibile a quella del carcinoma gastrico: -Calo ponderale meno spiccato -Raramente del tipo Hodgkin -Tumefazione spesso apprezzabile alla palpazione Tumori gastrici maligni non epiteliali Linfoma gastrico: Diagnosi Si esegue con le stesse metodiche del carcinoma gastrico Presenta qualche difficoltà diagnostica in fase preoperatoria Le biopsie endoscopiche di frequente possono dare negatività istologica. Tumori gastrici maligni non epiteliali Leiomioblastoma Può essere associato a condroma polmonare ed a paraganglioma extrasurrenalico funzionante, costituendo in tal caso la triade di Carney. Potenzialmente benigno, ma nel 12 % dei casi può evolvere verso la malignità. Scaricato da 15

16 Tumori gastrici maligni non epiteliali Leiomiosarcoma Rappresenta l 1-3 % dei tumori maligni dello stomaco e colpisce soprattutto soggetti anziani Si localizza più spesso al fondo ed al corpo Va incontro facilmente a necrosi centrale ed ulcerazione Tumori gastrici maligni non epiteliali Leiomiosarcoma Diagnosi Le indagini radiologica ed endoscopica possono esporre a falsi negativi: -La prima può solo evidenziare segni di compressione e dislocazione -La seconda spesso rivela una mucosa normale non sempre sollevata dal tumore Maggiormente attendibili sono l ecoendoscopia, TC, RMN - Linfatica - Contiguità -Ematica Vie di diffusione metastatica Linfatici la linfa della parete gastrica si drena nei vasi linfatici che nascono a livello della mucosa Rete sottomucosa Fitto plesso sottoperitoneale Parete anteriore e posteriore dello stomaco Diffusione per via linfatica - Peritoneale. Piccola e grande curva Linfonodi perigastrici Scaricato da 16

17 Diffusione linfatica Stazioni linfonodali Classificazione TNM unificata delle principali stazioni linfonodali: - UICC (Union International contre le cancer) - AJCC (American Joint Committée on Cancer) Le due società riconoscono: - stazioni di primo livello, - stazioni di secondo livello, - stazioni M1. Diffusione per via linfatica Stazioni linfonodali Classificazione giapponese: JRSGC (Japanese Research Society for Gastric Cancer) Diffusione per via linfatica Principali stazioni linfonodali interessate diffusione neoplastica carcinoma gastrico da del Classifica: - 16 stazioni linfonodali - 4 livelli da N1-N4 a seconda della sede del tumore primitivo. Scaricato da 17

18 Estensione regionale agli organi vicini: - pancreas Diffusione metastatica per contiguità - Per via ematica Diffusione metastatica a distanza - colon - fegato - colecisti - altri segmenti del tubo digerente tramite diffusione delle cellule per contiguità lungo la parete digestiva. - Per via celomatica. Per via ematica - fegato - polmone - milza - surreni - ovaie - ossa - tiroide - cute - sistema nervoso centrale. Diffusione metastatica a distanza Per via celomatica Neoplasia affiorante sulla sierosa per caduta e contiguità: - carcinosi peritoneale - metastasi omentali - metastasi al peritoneo viscerale e parietale - metastasi nello sfondato del Douglas - metastasi ovariche ( tumore di Krukemberg). Diffusione metastatica a distanza Scaricato da 18

19 Diffusione metastatica a distanza Metastasi linfonodale sovraclaveare sinistra: SEGNO DI TROISIER - Interventi ad intento radicale - Interventi a scopo palliativo. Interventi ad intento radicale: - resezione gastrica standard - gastrectomia sub-totale o quasi totalet Linee di sezione nei vari interventi. - gastrectomia prossimale - gastrectomia totale - gastrectomia totale allargata. Scaricato da 19

20 Interventi ad intento radicale: Resezione gastrica standard Indicazioni: - nei carcinomi iniziali di tipo intestinale della zona antro-pilorica - anziani o defedati ad elevato rischio chirurgico in cui si ritiene che l asportazione di 3/4 o 4/5 di stomaco sia garante di una reale exeresi radicale in senso oncologico. Resezione gastrica standard: - sezione dello stomaco ad almeno 7-9 cm di distanza dal tumore - ricostruzione gastro-digiunale g con montaggio gastro-digiunale su ansa ad Y sec. Roux. Tale metodo di ricostruzione adottate negli ultimi decenni ha eliminato alcune delle complicanze quale la gastrite biliare. Interventi ad intento radicale: Resezione gastrica standard Indicazione: - nei carcinomi iniziali di tipo intestinale della zona antro-pilorica - anziani o defedati ad elevato rischio chirurgico in cui si ritiene che l asportazione di 3/4 o 4/5 di stomaco sia garante di una reale exeresi radicale in senso oncologico. Resezione gastrica standard: Metodo di ricostruzione del transito digestivo su ansa ad Y sec. Roux: - preparazione dell ansa alla 3ª-4ª arcata vascolare e trasferimento t in regione sovramesocolica o per via anterocolica o transmesocolica dopo aver confezionato una entero-entero anastomosi digiuno-digiunale - anastomosi gastro-digiunale su ansa ad Y. Scaricato da 20

21 Preparazione dell ansa digiunale Interventi ad intento radicale Gastrectomia subtotale o quasi totale Indicazioni: Cancri antro-pilorici più estesi in pazienti anziani o defedati in cui si riesce a salvare una parte assai limitata del fondo gastrico rispettando i limiti dell exeresi. Sono casi in cui l indicazione tra la resezione gastrica e la gastrectomia totale è al limite. Interventi ad intento radicale Gastrectomia subtotale o quasi totale Consiste in una ampia exeresi gastrica in cui si conserva solo il cardias ed una zona limitata di fondo. Può essere associata ad una splenectomia concomitante con il vantaggio di favorire l asportazione radicale dei linfonodi dell ilo splenico al di là della dissezione D1-D2-D3 Gastrectomia sub-totale quasi totale Linea di sezione il più alta possibile e si trova sulla piccola curva ad 1-3 cm dal cardias, e sulla grande curvada4a6cm. La vascolarizzazione sul moncone gastrico è assicurata dalle arterie esofagee ed è quindi necessario assicurarsi delle buone condizioni di sanguinamento di esso. Scaricato da 21

22 Interventi ad intento radicale Gastrectomia prossimale o resezione polare superiore Veniva eseguita per cancri iuxtacardiale sia con limitata diffusione verso l esofago terminale che verso lo stomaco. Ha avuto in passato una larghissima diffusione. Attualmente le sue indicazioni sono molto limitate. Interventi ad intento radicale Gastrectomia totale Asportazione completa dello stomaco dal duodeno all esofago Indicazioni: neoplasia localizzata al cardias, al corpo gastrico, al fondo e nelle forme estese a sede antrale. Neoplasia a localizzazione cardiale Gastrectomia totale Principali tempi chirurgici: sezione del legamento gastro colico legatura dell arteria gastro epiploica destra preparazione e sezione del duodeno linfectomia retropancreatica linfectomia dell ilo epatico e dell arteria epatica sezione della gastrica sinistra linfectomia del tripode celiaco e dell arteria splenica preparazione dell esofago addominale sezione del legamento gastrosplenico sezione dell esofago stesso 2-3 com al di sopra del cardias Scaricato da 22

23 Gastrectomia totale allargata Si esegue in ogni caso in cui risulta vantaggiosa ai fini della radicalità oncologica resecare oltre lo stomaco la milza, il grande epiploon, il legamento gastro colico, brevi tratti di esofago e di duodeno. La gastrectomia totale si può allargare alla coda del pancreas per ottenere una buona linfoadenectomia spleno-pancreatica, al colon trasverso, al surrene sinistro. Si esegue inoltre in questi casi l exeresi della stazione linfonodale situata sulla vena renale sinistra Interventi ad intento palliativo - interventi di exeresi - interventi derivativi Interventi ad intento palliativo Exeresi: possono essere rappresentati ti dagli stessi interventi già descritti in cui alla fine dell intervento persistono residui tumorali in sede o a distanza. Interventi ad intento palliativo la palliazione può essere: - programmata quando preoperatoriamente t si decide di procedere all exeresi anche se non sarà radicale - non programmata quando si rende necessaria in corso di intervento Scaricato da 23

24 Interventi ad intento palliativo La palliazione non va sottovalutata in quanto può acquisire un importante significato clinico, perché può eliminare dolori, controllare gravi emorragie e ripristinare il transito alimentare. Interventi ad intento palliativo -interventi derivativi: Si limitano ad eliminare fenomeni ostruttivi legati alla presenza del tumore permettendo la continuità del transito alimentare Interventi ad intento palliativo -interventi derivativi Gastroenteroanastomosi Terapie Palliative Posizionamento di endoprotesi P. E. G. Polichemioterapia (scarsi risultati ) Radioterapia (inefficace) Scaricato da 24

25 Postoperatorie: Complicanze Postoperatorie immediate Complicanze - Immediate Emorragie - Tardive Deiscenze Anastomotiche Postoperatorie Tardive Possono essere legate al tipo di ricostruzione del transito digestivo e differenziarsi in relazione al tipo d intervento: - resezione gastrica - gastrectomia totale Complicanze Postoperatorie Tardive Nel gastroresecato con ricostruzione del transito digestivo con ansa ad omega: - stenosi - gastrite tit alcalina li - esofagite alcalina - sindrome dumpyng - sindrome dell ansa afferente e dell efferente - sindrome dell ansa cieca Complicanze Scaricato da 25

26 Postoperatorie Tardive Dopo gastrectomia totale con ricostruzione del transito digestivo con ansa ad omega: - stenosi Complicanze Ricanalizzazione del transito digestivo con ansa defunzionalizzata ad Y sec. Roux Complicanze - esofagite alcalina - sindrome dumpyng - sindrome dell ansa afferente e dell efferente - sindrome dell ansa cieca Tale procedura ha ridotto notevolmente l incidenza di complicanze tardive legate agli interventi di gastrectomia TNM UICC : (T) T0 = nessuna evidenza Tis = carcinoma in situ T1 = invasione della lamina propria o sottomucosa ( EGC ) T2 = invasione della tonaca muscolare fino alla sottosierosa T3 = invasione della sierosa senza infiltrazione di strutture adiacenti T4 = invasione delle strutture adiacenti TX = assenza di requisiti minimi per valutare il tumore primitivo Stadiazione TNM UICC : (N) N0 = assenza di metastasi linfonodali N1 = interessamento linfonodi perigastrici a < 3 cm dal tumore N2 = interessamento linfonodi perigastrici a > 3 cm dal tumore o lungo il decorso dell arteria gastrica sx, epatica comune, splenica Nx = elementi non sufficienti per la valutazione Stadiazione Scaricato da 26

27 TNM UICC : (M) M0 = non metastasi M1 = presenza di metastasi Mx = elementi non sufficienti per la valutazione Stadiazione Percentuali di sopravvivenza dopo resezione Stadio % sopravvivenza a 5 anni % ripresa di malattia I II III IV 3 30 American College of Surgery Prognosi (vs stadio di malattia) Percentuali di sopravvivenza dopo resezione Prognosi (vs margini di resezione) Percentuali di sopravvivenza dopo resezione Prognosi (vs localizzazione primitiva del tumore) resezioni per cancro gastrico negli USA Tasso di sopravvivenza a 5 anni: (66% III e IV stadio, 34% I e II stadio) Tasso di sopravvivenza a 5 anni: - In pazienti con localizzazione prossimale % - In pazienti con margine di resezione sani 35% - In pazienti con margini di resezione microscopicamente coinvolti 13% -In pazienti con margini di resezione macroscopicamente coinvolti 3% American College of Surgery In pazienti con localizzazione distale 30-33% -In pazienti con localizzazione al terzo medio 43% -Coinvolgimento dell intero stomaco 5% Nakamura K. Cancer 1992, 70: Scaricato da 27

28 DUMPING SYNDROME È una sindrome postprandiale funzionale; viene classificata in due forme: - precoce - tardiva. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME PRECOCE: - incidenza maggiore rispetto alla forma tardiva - è più frequente nei gastroresecati o gastrectomizzati ma può comparire anche dopo vagotomia e/o piloroplastica. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME PRECOCE: COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE SINTOMI INTESTINALI: COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE Compare a breve distanza di tempo (10-15 minuti) soprattutto in seguito all ingestione di: - alimenti liquidi zuccherati e/o iperosmolari. SINTOMI INTESTINALI VASOMOTORI SISTEMICI DUMPING SYNDROME - precoce senso di ripienezza gastrica - peso epigastrico - meteorismo - dolori crampiformi addominali - diarrea (non frequente). DUMPING SYNDROME Scaricato da 28

29 SINTOMI VASOMOTORI: - senso di debolezza - lipotimia - desiderio di assumere posizione clinostatica - sudorazione - tachicardia - flushing. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME PATOGENESI LEGATA A: rapido svuotamento di materiale osmoticamente attivo nelle prime anse digiunali. Ciò determina: - scatenamento di riflessi autonomi da distensione delle anse - liberazione di enterormoni e sostanze vasoattive (serotonina, bradichinina, neurotensina, V.I.P.) - ipovolemia da richiamo osmotico di liquido plasmatico nelle anse intestinali. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME TERAPIA: - misure dietetiche - misure farmacologiche - COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME MISURE DIETETICHE: pasti piccoli cibi masticati e deglutiti lentamente 6-7 pasti al giorno bevande lontane dai pasti ridurre assunzione di carboidrati e maggiore apporto proteico abolire bevande zuccherate sdraiarsi dopo i pasti ridurre l introduzione di sali e l ingestione di latte. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME Scaricato da 29

30 MISURE FARMACOLOGICHE - antispastici - sedativi - integrazione parenterale ciclica di Fe - integrazione orale di enzimi pancreatici ai pasti - octreotide sotto cute. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME TERAPIA CHIRURGICA: Si rende necessaria in tutte le forme ribelli ad ogni tipo di trattamento conservativo; il reintervento risulta essere efficace in circa il 70-80% dei casi. Gli interventi ti attualmente t considerati efficaci in senso anti-dumping sono: - ricostruzione gastro-digiunale su ansa defunzionalizzata alla Roux; - conversione di Billroth II in Billroth I con ansa digiunale interposta in senso antiperistaltico. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME Esempi di ricanalizzazione FORMA TARDIVA È caratterizzata da sintomi vasomotori simili a quelli della forma precoce, ma con esordio più tardivo rispetto all assunzione del pasto in media circa 2-3 ore dopo. È determinata t dall ipoglicemia li i daeccessivo rilascio di insulina; tale evento è a sua volta causato da un alterata liberazione postprandiale di alcune sostanze quali l enteroglucagone ed il G.I.P.. Nella quasi totalità dei casi i disturbi tendono a scomparire nel tempo con corrette norme igieniche e farmacologiche. COMPLICANZE POSTOPERATORIE TARDIVE DUMPING SYNDROME Scaricato da 30

Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica

Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica Nelle forme avanzate della malattia compaiono alterazioni epiteliali precancerose -DISPLASIA: : Variazioni di dimensioni, forma e orientamento delle

Dettagli

Le neoplasie dello stomaco Definizione anatomopatologica

Le neoplasie dello stomaco Definizione anatomopatologica Le neoplasie dello stomaco Definizione anatomopatologica - EARLY - ADVANCED vs vs ADVANCED GASTRIC GASTRIC CANCER CANCER - - Neoplasia che si estende oltre la muscolare propria o un invasione più estesa.

Dettagli

CARCINOMA COLON RETTO - EPIDEMIOLOGIA

CARCINOMA COLON RETTO - EPIDEMIOLOGIA CARCINOMA COLON RETTO - EPIDEMIOLOGIA Paesi ad alta incidenza: USA - Canada - Europa - Australia USA 44/100.000 Europa 35/100.000 Causa il 15% di decessi per neoplasie Paesi a bassa incidenza: Asia Africa

Dettagli

neoplasia dello stomaco www.slidetube.it

neoplasia dello stomaco www.slidetube.it neoplasia dello stomaco www.slidetube.it TUMORE DELLO STOMACO CARDIAS: disfagia CORPO: no sintomi ANTRO: gonfiore postprandiale, vomito Sede più frequente: ANGULUS ANTRO fumo alimentazione ULCERA GASTRICA:

Dettagli

CANCRO DELLO STOMACO. CANCRO DELLO STOMACO Fattori di rischio - I - CANCRO DELLO STOMACO

CANCRO DELLO STOMACO. CANCRO DELLO STOMACO Fattori di rischio - I - CANCRO DELLO STOMACO Epidemiologia 4 causa di morte per Ca nel M dopo polmone, intestino e prostata incidenza variabile in diverse parti del mondo, in declino in USA e CE ancora assai elevata in Giappone, Cile, Islanda, RSM

Dettagli

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente

Dettagli

Risultati della chirurgia per cancro gastrico

Risultati della chirurgia per cancro gastrico Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Dir. prof. F. Caracciolo Risultati della chirurgia per

Dettagli

30/05/2011. Carcinoma esofageo. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1

30/05/2011. Carcinoma esofageo. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1 Carcinoma esofageo 1 Anatomia 2 scaricato da www.sunhope.it 1 3 Epidemiologia ed Eziologia 4 scaricato da www.sunhope.it 2 Epidemiologia ed Eziologia Costituisce il 50% di tutta la patologia d organo 7%

Dettagli

Malattie del Pancreas

Malattie del Pancreas Malattie del Pancreas 2 tumori della componente esocrina tumori della componente esocrina Benigni: rari e di nosologia incerta Cistici Maligni: Adenocarcinoma Duttale tumori della componente esocrina tumori

Dettagli

Lezione di Chirurgia Generale Tumori del colon e del retto. Agora

Lezione di Chirurgia Generale Tumori del colon e del retto. Agora Lezione di Chirurgia Generale Tumori del colon e del retto EPIDEMIOLOGIA -E al quarto posto fra i tumori maligni nel mondo (1999); -800.000 casi diagnosticati ogni anno (World Health Association); -Incidenza

Dettagli

Classificazione istologica dei polipi epiteliali del colon retto

Classificazione istologica dei polipi epiteliali del colon retto Classificazione istologica dei polipi epiteliali del colon retto natura tipo sindrome poliposa sconosciuta polipo iperplastico poliposi iperplastica neoplastica adenoma tubulare FAP adenoma villoso s.

Dettagli

ESOFAGO: RAPPORTI ANATOMICI

ESOFAGO: RAPPORTI ANATOMICI ESOFAGO: RAPPORTI ANATOMICI Esofago Giunzione gastro-esofagea: endoscopicamente è definita come il punto di svasatura tra l esofago tubulare ed il limite prossimale della plicatura gastrica. Linea Z (giunzione

Dettagli

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Modulo 2 Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Istotipi Eventuale meno sottotitolo frequenti Carcinoma neuroendocrino a grandi cellule Neoplasia maligna a grandi cellule caratterizzata da un pattern

Dettagli

Tumori maligni del colon e del retto

Tumori maligni del colon e del retto Tumori maligni del colon e del retto KEY POINTS: Epidemiologia Fattori di Rischio Biologia Anatomia patologica e staging Segni Clinici Diagnosi Prevenzione primaria e secondaria Terapia EPIDEMIOLOGIA -E

Dettagli

In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo

In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo ANATOMIA PATOLOGICA Branca specialistica della medicina che studia le malattie umane mediante esame macroscopico degli organi o microscopico dei tessuti e delle cellule In ambito clinico l'anatomia patologica

Dettagli

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola FOLLOW-UP NELLE PATOLOGIE NEOPLASTICHE DEL COLON Felice Cosentino PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI J Bond, Polyp Guideline, The Am J of Gastroent.,

Dettagli

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE 30 Ovaio C56.9 Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e il raggruppamento in stadi per questo capitolo non sono stati modificati rispetto alla V edizione. ANATOMIA Sede primitiva. Le ovaie

Dettagli

LE NEOPLASIE PANCREATICHE

LE NEOPLASIE PANCREATICHE 2 CONGRESSO NAZIONALE SIEMG VIBO LE NEOPLASIE PANCREATICHE BLUNDO LUIGI SONO CONSIDERATE LA SECONDA CAUSA PIU FREQUENTE DI MORTE PER CANCRO CIRCA IL 90% DEI TUMOR DEL PANCREAS SONO ADENOCARCINOMI DUTTALI

Dettagli

All. 2. Scheda Rilevazione Dati. SORVEGLIANZA ENDOSCOPICA vs. CHIRURGIA DI RADICALIZZAZIONE DOPO POLIPECTOMIA COMPLETA DI UN POLIPO MALIGNO

All. 2. Scheda Rilevazione Dati. SORVEGLIANZA ENDOSCOPICA vs. CHIRURGIA DI RADICALIZZAZIONE DOPO POLIPECTOMIA COMPLETA DI UN POLIPO MALIGNO All. 2 Scheda Rilevazione Dati SORVEGLIANZA ENDOSCOPICA vs. CHIRURGIA DI RADICALIZZAZIONE All. 2 SORVEGLIANZA ENDOSCOPICA vs. CHIRURGIA DI RADICALIZZAZIONE SCHEDA-ANAMNESI Centro : Iniziali: Sesso: F M

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

La stadiazione dei tumori

La stadiazione dei tumori La stadiazione dei tumori Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007 Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte Cosa è lo stadio di un tumore? E la rappresentazione sintetica dell estensione anatomica del tumore.

Dettagli

MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON COSTELLAZIONI DI SINTOMI CHE VANNO DALLA SEMPLICE IRREGOLARITA DELL ALVO SEVERO SANGUINAMENTO SEVERA INFIAMMAZIONE ADDOMINALE LOCALIZZAZIONE Sulla parete del colon dove

Dettagli

Sul piano istopatologico, i NET si suddividono in NET ben differenziati e scarsamente differenziati.

Sul piano istopatologico, i NET si suddividono in NET ben differenziati e scarsamente differenziati. I tumori neuroendocrini sono un gruppo eterogeneo di tumori rari, con incidenza annuale di 4-5 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Colpiscono le cellule del sistema neuroendocrino diffuso, specializzate

Dettagli

Il trattamento chirurgico delle neoplasie della giunzione esofago-gastrica

Il trattamento chirurgico delle neoplasie della giunzione esofago-gastrica Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Direttore: Prof. F. Caracciolo Il trattamento chirurgico

Dettagli

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi

Dettagli

30/05/2011. Cancro del pancreas. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1

30/05/2011. Cancro del pancreas. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1 Cancro del pancreas 1 Anatomia 2 scaricato da www.sunhope.it 1 Epidemiologia ed Eziologia 3 Epidemiologia ed Eziologia Rappresenta la settima causa di morte per cancro in Italia 7casi su 100000 abitanti

Dettagli

RCU è una malattia sistemica e può essere associata a poliartrite migrante, spondilite anchilosante, uveite, colangite sclerosante.

RCU è una malattia sistemica e può essere associata a poliartrite migrante, spondilite anchilosante, uveite, colangite sclerosante. Malattia infiammatoria cronica del grosso intestino interessante, con l eccezione dei casi più gravi, la tonaca mucosa e sottomucosa, inizia nel retto e si può estendere prossimalmente all intero colon.

Dettagli

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore dell ovaio Adele Caldarella Tumore dell ovaio in Italia 9 tumore più frequente nel sesso femminile 2.9% delle diagnosi tumorali

Dettagli

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne. TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie

Dettagli

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,

Dettagli

Cancro del testicolo

Cancro del testicolo Cancro del testicolo ti 1 Anatomia 2 1 Epidemiologia ed Eziologia 1 2% dei tumori maligni 9 pazienti su 10 guariscono Incidenza 3/100000 in Italia Maggior frequenza nella terza quarta decade 3 Fattori

Dettagli

Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano

Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,

Dettagli

Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina

Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina Il Melanoma Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina Il melanoma cutaneo è un tumore ad elevata aggressività Crescita di incidenza negli

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

Dott.ssa Rosangela Trezzi ESAME MACROSCOPICO

Dott.ssa Rosangela Trezzi ESAME MACROSCOPICO Dott.ssa Rosangela Trezzi ESAME MACROSCOPICO DESCRIZIONE MACROSCOPICA Accurata e Completa Succinta Ben organizzata Standardizzata Importanza INFORMAZIONI ESSENZIALI ALLA DIAGNOSI DOCUMENTAZIONE INTERPRETAZIONE

Dettagli

La diverticolosi del colon

La diverticolosi del colon La diverticolosi del colon Considerazioni sulla epidemiologia, sulla clinica e sulla prevenzione Definizione Protrusioni sacciformi della parete del colon di dimensioni variabili. Anatomicamente sono pseudodiverticoli

Dettagli

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487 MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato

Dettagli

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI C.Mosci; F.Nasciuti Centro Specialistico di Oncologia Oculare Ente Ospedaliero Ospedali Galliera - Genova carlo.mosci@galliera.it XXVI RIUNIONE S.O.N.O.

Dettagli

Tumore del Rene COS È IL TUMORE DEL RENE?

Tumore del Rene COS È IL TUMORE DEL RENE? Tumore del Rene COS È IL TUMORE DEL RENE? Comunemente conosciuto con ipernefroma, la sua incidenza nel 2009 negli USA viene estimata in circa 60.000 nuovi casi. Esso occupa il VII posto tra i piu frequenti

Dettagli

Stomaco. (Esclusi i linfomi, i sarcomi ed i tumori carcinoidi) C16.4 Piloro C16.5 Piccola curva dello stomaco, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Stomaco. (Esclusi i linfomi, i sarcomi ed i tumori carcinoidi) C16.4 Piloro C16.5 Piccola curva dello stomaco, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Stomaco (Esclusi i linfomi, i sarcomi ed i tumori carcinoidi) C16.0 Cardias, NAS C16.1 Fondo gastrico C16.2 Corpo gastrico C16.3 Antro gastrico C16.4 Piloro C16.5 Piccola curva dello stomaco, NAS C16.8

Dettagli

RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014

RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 02/12/2014 - TUMORE DEL SENO E DELLA TIROIDE, CONVEGNO GIOVEDÌ IN CHIESA Campobasso. Giovedì 4 dicembre alle 18 e 30 nella chiesa di S.Antonio Abate, a Campobasso,

Dettagli

CASO CLINICO 3 Paziente con carcinoma del retto distale

CASO CLINICO 3 Paziente con carcinoma del retto distale 4 Incontro STRATEGIE TERAPEUTICHE NEL CARCINOMA DEL COLON- RETTO CASO CLINICO 3 Paziente con carcinoma del retto distale VALENTINA SEGA E.B. 80 anni ANAMNESI Nulla di rilevante all anamnesi patologica

Dettagli

Tumori Maligni Rari. Neoplasie dell Esofago. Fattori di Rischio. Carcinoma Esofageo. Scaricato da SunHope. carcinoma a piccole cellule

Tumori Maligni Rari. Neoplasie dell Esofago. Fattori di Rischio. Carcinoma Esofageo. Scaricato da SunHope. carcinoma a piccole cellule Tumori Maligni Rari carcinoma a piccole cellule Neoplasie dell Esofago Marco Romano Dipartimento di Internistica Clinica e Sperimentale Gastroenterologia SUN Tel: 0815666714 E-mail: marco.romano@unina2.it

Dettagli

ECOENDOSCOPIA ESOFAGO E MEDIASTINO

ECOENDOSCOPIA ESOFAGO E MEDIASTINO ECOENDOSCOPIA ESOFAGO E MEDIASTINO Marianna Di Maso Servizio di Endoscopia Digestiva Ospedale di San Severo - ASL Foggia Learning Corner AIGO XX Congresso Nazionale delle Malattie Digestive Napoli 19-22

Dettagli

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati. DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più

Dettagli

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON DATA DI AGGIORNAMENTO: MARZO 2012 Adenoma con displasia alto grado o severa (1) Escissione locale completa endoscopica in unica escissione (non piecemeal) Resezione

Dettagli

US e tumori gastrointestinali

US e tumori gastrointestinali US e tumori gastrointestinali L ecografia nei tumori gastrointestinali V.Arienti Centro di Ricerca in Ecografia Internistica ed Interventistica Divisione di Medicina Interna Ospedale Maggiore C.A. Pizzardi

Dettagli

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma METASTASI POLMONARI Terapia Oncologica Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Metastasi polmonari: EPIDEMIOLOGIA Prevalenza nelle autopsie di

Dettagli

Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione

Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%

Dettagli

TUMORE DELLO STOMACO IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA DIAGNOSI E TERAPIA

TUMORE DELLO STOMACO IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA DIAGNOSI E TERAPIA TUMORE DELLO STOMACO IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA DIAGNOSI E TERAPIA EPIDEMIOLOGIA In Europa il tumore dello stomaco è la 5 neoplasia più frequente nella popolazione femminile e maschile

Dettagli

TUMORE PSEUDOPAPILLARE DEL PANCREAS IN

TUMORE PSEUDOPAPILLARE DEL PANCREAS IN TUMORE PSEUDOPAPILLARE DEL PANCREAS IN ADOLESCENTE S.Cacciaguerra*, G.Magro**, G.Stranieri* *U.O.C. di Chirurgia Pediatrica ARNAS GARIBALDI - Catania **Istituto di Anatomia Patologica Università di Catania

Dettagli

Principi fisici e pratici dell ecografia

Principi fisici e pratici dell ecografia Principi fisici e pratici dell ecografia L'ecografia è una metodica che permette di ottenere immagini degli organi interni del corpo umano utilizzando onde ultrasonore ad alta frequenza per mezzo di sonde

Dettagli

LINEE GUIDA ROL - COLON. Stadio I

LINEE GUIDA ROL - COLON. Stadio I Adenoma con displasia alto grado o severa Escissione locale LINEE GUIDA ROL - COLON segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale Sostituisce carcinoma in situ o adenoma intramucoso. Stadio

Dettagli

ESOFAGO. La parete esofagea è costituita da quattro tonache: mucosa sottomucosa muscolare propria avventizia

ESOFAGO. La parete esofagea è costituita da quattro tonache: mucosa sottomucosa muscolare propria avventizia Organo cavo, mediano, impari, situato nel mediastino posteriore. E lungo in media 25 cm e si estende dal faringe al cardias. Confine gastro-esofageo: linea z. Funzione meccanica La parete esofagea è costituita

Dettagli

I NETs: : A CHE PUNTO SIAMO?

I NETs: : A CHE PUNTO SIAMO? I NETs: : A CHE PUNTO SIAMO? La terapia: approccio multidisciplinare di una patologia complessa. CASO CLINICO Milano 20/06/2008 Laura Catena S.C. Oncologia Medica 2 Fondazione IRCCS Istituto Nazionale

Dettagli

Classificazione istologica WHO dei tumori del colon-retto*

Classificazione istologica WHO dei tumori del colon-retto* Neoplasie del Colon Classificazione istologica WHO dei tumori del colon-retto* Tumori epiteliali Tumori non epiteliali - Adenomi: 1) Tubulari 2) Villosi 3) Tubulo-villosi 4) Serrati - Carcinomi 1) Adenocarcinoma

Dettagli

Dialoghi in Farmacologia Medica Il carcinoma del colon-retto

Dialoghi in Farmacologia Medica Il carcinoma del colon-retto Dialoghi in Farmacologia Medica Il carcinoma del colon-retto INCIDENZA CCR NEL MONDO CARCINOMA DEL COLON RETTO Incidenza in progressivo incremento mondo occidentale: rischio medio annuo 6% USA: 2a causa

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Malattie dell'apparato digerente

Domande relative alla specializzazione in: Malattie dell'apparato digerente Domande relative alla specializzazione in: Malattie dell'apparato digerente Domanda #1 (codice domanda: n.351) : Cos'è la Sindrome di Rotor? A: Un tipo di iperbilirubinemia coniugata B: L'osteocondrosi

Dettagli

Trattamento individualizzato. Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive. Stadio I

Trattamento individualizzato. Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive. Stadio I RETTO Adenoma con displasia alto grado o severa Escissione locale completa Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive Sostituisce la definizione di carcinoma

Dettagli

I Tumori dell Apparato Digerente: PREVENZIONE? Parte II

I Tumori dell Apparato Digerente: PREVENZIONE? Parte II I Tumori dell Apparato Digerente: PREVENZIONE? Parte II Donato Iuliano Responsabile Gastroenterologia Oncologica ed Endoscopia Digestiva Operativa PO Marcianise - ASL Caserta I Tumori dell Apparato Digerente:

Dettagli

Il melanoma cutaneo. Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007. Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte

Il melanoma cutaneo. Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007. Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte Il melanoma cutaneo Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007 Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte La pelle La pelle La pelle è il più esteso organo del corpo. Protegge contro il caldo, la luce solare, i traumi

Dettagli

MALATTIE DELLO STOMACO.

MALATTIE DELLO STOMACO. MALATTIE DELLO STOMACO www.fisiokinesiterapia.biz 3 segmenti: fondo Vascolarizzazione: Le malattie dello stomaco CENNI DI ANATOMIA CHIRURGICA fondo 4 tonache: mucosa corpo sottomucosa antro-piloro muscolare

Dettagli

Tumori di origine uroteliale

Tumori di origine uroteliale Tumori di origine uroteliale Vescica Si manifestano come: Tumori superficiali a basso grado di malignità Tumori invasivi ad alto grado di malignità Sono tumori multifocali Le loro cellule possono impiantarsi

Dettagli

www.clinvetspirano.it CVSedu LE COLICHE

www.clinvetspirano.it CVSedu LE COLICHE www.clinvetspirano.it CVSedu LE COLICHE RICONOSCERE LA COLICA COLICA non è una patologia specifica ma è un termine che indica in modo generale un dolore addominale. Il dolore addominale può originare da

Dettagli

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 24.10.2013 Dr.ssa S. Ferrario Dr.ssa M.V. Forleo Dr.ssa E. Piazza Dr.ssa G. Saporetti Dr. E. Goggi

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

STOMACO: NEOPLASIE. Sede: Tumori primi8vi vs. secondari (con8guità) Epiteliali vs. mesenchimali Benigni vs. maligni. n Antro e piccola curva

STOMACO: NEOPLASIE. Sede: Tumori primi8vi vs. secondari (con8guità) Epiteliali vs. mesenchimali Benigni vs. maligni. n Antro e piccola curva STOMACO: NEOPLASIE Sede: n Antro e piccola curva n Grande curva n Corpo- fondo Tumori primi8vi vs. secondari (con8guità) Epiteliali vs. mesenchimali Benigni vs. maligni STOMACO: NEOPLASIE Epiteliali benigne

Dettagli

marco.rovati@unimi.it

marco.rovati@unimi.it marco.rovati@unimi.it lo stomaco lo stomaco Lo stomaco è un organo molto ben vascolarizzato, rifornito da numerose arterie di calibro medio-grande e protetto da un gran numero di circoli collaterali extra

Dettagli

NEI PAESI ASIATICI, IN AFRICA E NEL SUD AMERICA PRESENTA INCIDENZE NETTAMENTE SUPERIORI RAGGIUNGENDO IL 10-20% DI TUTTE LE FORME TUMORALI

NEI PAESI ASIATICI, IN AFRICA E NEL SUD AMERICA PRESENTA INCIDENZE NETTAMENTE SUPERIORI RAGGIUNGENDO IL 10-20% DI TUTTE LE FORME TUMORALI CANCRO DEL PENE EPIDEMIOLOGIA NEOPLASIA PIUTTOSTO RARA NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI NEI PAESI OCCIDENTALI RAPPRESENTA LO 0,2-2% DI TUTTE LE NEOPLASIE CHE COLPISCONO L UOMO NEI PAESI ASIATICI, IN AFRICA E

Dettagli

Cap 2 - Principali tipi di cancro

Cap 2 - Principali tipi di cancro Cap 2 - Principali tipi di cancro PRINCIPALI TIPI DI CANCRO Ogni cellula presente nell organismo può potenzialmente andare incontro a mutazioni e diventare cancerosa, dando origine a moltissime varianti

Dettagli

ALTRI TUMORI BRONCO-POLMONARI

ALTRI TUMORI BRONCO-POLMONARI Università degli Studi di Perugia Chirurgia Toracica Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni Scuola di Specializzazione in Chirurgia Toracica Direttore: Prof. Francesco Puma ALTRI TUMORI BRONCO-POLMONARI

Dettagli

Prevenzione diagnosi precoce come cambia la storia della malattia tumorale in italia. Sergio Fava Oncologia medica Legnano

Prevenzione diagnosi precoce come cambia la storia della malattia tumorale in italia. Sergio Fava Oncologia medica Legnano Prevenzione diagnosi precoce come cambia la storia della malattia tumorale in italia Sergio Fava Oncologia medica Legnano Oncologia Medica E'una disciplina che derivata dalla Medicina Interna e dalla Oncologia

Dettagli

Cancro del Colon-Retto

Cancro del Colon-Retto Cancro del Colon-Retto Prevenzione, Screening e Sorveglianza Dott. Marco La Torre Dipartimento di Chirurgia Generale Azienda Ospedaliera Sant Andrea Epidemiologia Il carcinoma colon- rettale (CCR) è al

Dettagli

Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12%

Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12% Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12% Al momento della diagnosi solo il 10-15% dei soggetti con carcinoma del polmone ha una forma localizzata. Di questi,

Dettagli

sintesi dei risultati

sintesi dei risultati sintesi dei risultati In questo primo rapporto collaborativo tra i registri tumori delle province emiliane di Parma, Reggio Emilia e Modena vengono presentati i dati di incidenza, mortalità e sopravvivenza

Dettagli

I TUMORI PER SINGOLE SEDI

I TUMORI PER SINGOLE SEDI I TUMORI PER SINGOLE SEDI MAMMELLA Età, la probabilità di ammalarsi aumenta esponenzialmente sino agli anni della menopausa (50 55) e poi rallenta, per riprendere a crescere dopo i 60 anni Familiarità

Dettagli

Neoplasie dello stomaco

Neoplasie dello stomaco Neoplasie dello stomaco ADENOCARCINOMA 87-95% ALTRE 1-5% LINFOMA 5% LEIOMIOMA 1.5% Incidenza dell adenocarcinoma gastrico nel mondo 38/100.000 28/100.000

Dettagli

IL TUMORE DELLA PROSTATA

IL TUMORE DELLA PROSTATA IL TUMORE DELLA PROSTATA Dott. CARMINE DI PALMA Andrologia, Urologia, Chirurgia Andrologica e Urologica, Ecografia Che cos è il cancro della prostata? Cancro significa crescita incontrollata di cellule

Dettagli

Malattie del Pancreas

Malattie del Pancreas Malattie del Pancreas 3 -Tumori della componente endocrina Tumori Endocrini Pancreatici - TEP Gastrinoma Sindrome di Zollinger-Ellison Iperplasia Cellule G Antrali Vipoma S. Verner-Morrison Somatostatinoma

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

RICHIAMO ANATOMOPATOLOGICO

RICHIAMO ANATOMOPATOLOGICO Tumori 4 C A P I T O L O RICHIAMO ANATOMOPATOLOGICO La classificazione dei tumori tiroidei (OMS 1998) separa (Fig. 4-1): i tumori maligni epiteliali (85%): carcinomi differenziati (85%) e carcinomi indifferenziati

Dettagli

Lesioni epatiche maligne. Franco Brunello

Lesioni epatiche maligne. Franco Brunello Lesioni epatiche maligne Franco Brunello Check list: La lesione che non c è (oppure.. non l abbiamo vista?) Apparecchiatura adeguata ok Settaggio ottimale (grigi, fuoco, II arm...) ok Abbiamo esaminato

Dettagli

Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it

Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it marsteller/ B-M Healthcare Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it IN COLLABORAZIONE CON: SI RINGRAZIA: PER AVER SOSTENUTO L AIL NELLA DIFFUSIONE DI QUESTO MESSAGGIO. L

Dettagli

CANCRO DEL PANCREAS Epidemiologia. quinta causa di morte per cancro tra i M nei paesi occidentali prevalenza M > F incidenza max: 60-70 aa

CANCRO DEL PANCREAS Epidemiologia. quinta causa di morte per cancro tra i M nei paesi occidentali prevalenza M > F incidenza max: 60-70 aa Epidemiologia quinta causa di morte per cancro tra i M nei paesi occidentali prevalenza M > F incidenza max: 60-70 aa Fattori di rischio Fumo di sigaretta (O.R. 2-2.5) Dieta ipolipidica e a basso contenuto

Dettagli

Università degli Studi di Catania ULCERA PERFORATA

Università degli Studi di Catania ULCERA PERFORATA Università degli Studi di Catania ULCERA PERFORATA U.O. Clinicizzata di Chirurgia Generale Ospedale R. Guzzardi di Vittoria Direttore: Prof. V. Minutolo La perforazione avviene in genere per l erosione

Dettagli

http://thoracicsurgery.it/ LE NEOPLASIE GASTRICHE E LE LINEE GUIDA AIOM 2014 PER IL CANCRO DELLO STOMACO

http://thoracicsurgery.it/ LE NEOPLASIE GASTRICHE E LE LINEE GUIDA AIOM 2014 PER IL CANCRO DELLO STOMACO http://thoracicsurgery.it/ LE NEOPLASIE GASTRICHE E LE LINEE GUIDA AIOM 2014 PER IL CANCRO DELLO STOMACO (EMC) ARGOMENTI TRATTI DALL ENCICLOPEDIE MEDICO-CHIRURGICALE Lo stomaco è suddivisibile in 4 regioni:

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Oncologia medica

Domande relative alla specializzazione in: Oncologia medica Domande relative alla specializzazione in: Oncologia medica Domanda #1 (codice domanda: n.541) : Cosa caratterizza il grado T2 del colangiocarcinoma? A: Interessamento del connettivo periduttale B: Coinvolgimento

Dettagli

Le neoplasie renali. fabrizio dal moro

Le neoplasie renali. fabrizio dal moro Le neoplasie renali fabrizio dal moro Le neoplasie renali Epidemiologia - INCIDENZA: 7,5/100.000 - Maschi/Femmine: 2:1 - Fascia d et d età più colpita: 5-6 decade Le neoplasie renali Classificazione -

Dettagli

Progetto Ex Esposti Amianto Regione Veneto. La diagnostica per immagini del polmone e della pleura

Progetto Ex Esposti Amianto Regione Veneto. La diagnostica per immagini del polmone e della pleura Progetto Ex Esposti Amianto Regione Veneto La diagnostica per immagini del polmone e della pleura PLEURA LE MANIFESTAZIONI - PLACCHE POLMONE RADIOLOGICHE - ISPESSIMENTO DIFFUSO - VERSAMENTO - MESOTELIOMA

Dettagli

ULCERA PEPTICA GASTRODUODENALE. Prof. Corbellini

ULCERA PEPTICA GASTRODUODENALE. Prof. Corbellini ULCERA PEPTICA GASTRODUODENALE Prof. Corbellini STOMACO STOMACO STOMACO: funzione digestiva GHIANDOLE GASTRICHE SUCCO GASTRICO Acido cloridrico Pepsina Mucina Fattore intrinseco 1. Cellule mucose 2. Cellule

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Neoplasie della mammella - 1

Neoplasie della mammella - 1 Neoplasie della mammella - 1 Patologia mammaria FIBROADENOMA CISTI ASCESSO ALTERAZIONI FIBROCISTICHE NEOPLASIA NEOPLASIA RETRAZIONE CUTANEA Carcinoma mammario Incidenza per 100.000 donne Western Europe

Dettagli

Tumori della tiroide. Eziopatogenesi, diagnosi e terapia

Tumori della tiroide. Eziopatogenesi, diagnosi e terapia Tumori della tiroide Eziopatogenesi, diagnosi e terapia - PRIMITIVI benigni maligni -SECONDARI Tumori primitivi maligni Origine dalla cellula follicolare Differenziati (papillifero( e follicolare) Indifferenziati

Dettagli

ULCERA PEPTICA ULCERA PEPTICA

ULCERA PEPTICA ULCERA PEPTICA Dr. Alessandro Bernardini Circa il 10% della popolazione nei paesi sviluppati è probabile vada incontro nella sua vita a ulcera peptica: una percentuale di ulcere persistenti dell 1%. La dispepsia è un

Dettagli

Le neoplasie vescicali. fabrizio dal moro

Le neoplasie vescicali. fabrizio dal moro fabrizio dal moro Epidemiologia - INCIDENZA: maschi 24,6/100.000 femmine 3,1/100.000 - MORTALITA : 3% di tutti i decessi per neoplasie maligne (3000 pz) Epidemiologia Secondo tutti gli Autori la fascia

Dettagli

Tumore dello stomaco: prevenzione e diagnosi precoce

Tumore dello stomaco: prevenzione e diagnosi precoce Struttura Complessa di Gastroenterologia e di Endoscopia digestiva Direttore: Dott. Felice Cosentino www.endoscopiadigestiva.it www.medicitalia.it/felice.cosentino cosent@tin.it -Tel. 02/8599.4811 Ospedale

Dettagli