Regno Unito. Il mercato dei prodotti agroalimentari & vini

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1 Regno Unito Il mercato dei prodotti agroalimentari & vini Londra, Giugno 2017

2 INTRODUZIONE AL SETTORE AGROALIMENTARE Il Regno Unito e uno dei piu grandi mercati di sbocco per le produzioni alimentari e vinicole del nostro paese e sulla scia di quanto avviene in molti altri paesi, i consumatori mostrano un interesse sempre maggiore per i prodotti italiani. Nel 2016 le esportazioni italiane di prodotti alimentari e bevande verso il Regno Unito hanno fatturato 2,49 miliardi di sterline con un incremento rispetto al 2015 del 7,86% in valore. Le quantita sono passate da tonnellate del 2015 a tonnellate del 2016 (+1,08%). La quota di mercato dell Italia nel 2016 era del 6,40% in valore e del 5,78% in volumi. L Italia e il sesto paese fornitore del Regno Unito in valore ed il settimo in quantita. Importazioni totali di agro-alimentari e bevande (in migliaia di sterline) Paese Quota di mercato % Olanda ,68% 11,51% 11,33% 11,34% Irlanda ,72% 9,95% 10,46% 9,70% Francia ,42% 10,75% 10,26% 9,58% Germania ,54% 9,69% 9,48% 9,50% Spagna ,69% 6,53% 6,91% 7,35% Italia ,00% 6,40% 6,42% 6,40% Belgio ,45% 5,73% 5,36% 5,47% Polonia ,11% 3,09% 3,43% 3,61% Danimarca ,71% 3,61% 3,17% 3,44% UE NON UE ,83% 71,71% 71,25% 71,23% ,17% 28,29% 28,75% 28,77% Mondo ,00% 100,00% 100,00% 100,00% Cambio attuale: EUR/GBP 0,874 2

3 Importazioni totali di agro-alimentari e bevande (in quintali) Paese Quota di mercato % Francia Olanda ,81% 11,37% 11,73% 10,14% ,08% 10,97% 11,26% 11,14% Spagna ,78% 8,12% 8,48% 8,25% Irlanda ,26% 7,49% 8,21% 7,60% Germania ,45% 8,39% 8,18% 7,79% Belgio ,77% 7,28% 7,27% 8,50% Italia ,14% 5,52% 5,85% 5,78% Polonia ,71% 2,50% 3,19% 3,32% Danimarca ,74% 2,89% 2,34% 2,58% UE ,21% 69,52% 71.83% 71,07% NON UE ,79% 30,48% 28.17% 28,93% Mondo , ,00% 100,00% % 100,00% Il 25,91% delle nostre esportazioni agroalimentari verso il Regno Unito e rappresentato dal vino. 3

4 Principali prodotti esportati verso il Regno Unito (Valori in migliaia di sterline Quantita in tonnellate) Prodotto Italia Mondo Paesi Leader Vino Valore Volume ) Francia ( ); 2) Italia ( ); 3) Australia (26.080); 4) Spagna ( ) 1) Italia ( ); 2) Australia ( ); 3) Francia ( ); 4) Spagna ( ) Pasta Conserve di pomodoro Formaggio Olio d'oliva Valore ) Italia ( ); 2) Francia (17.830); 3) Belgio (12.913) Volume ) Italia ( ) 2) Francia (16.416); 3) Belgio (10.051) Valore ) Italia ( ); 2) Portogallo (34.023); 3) Spagna (26.948) Volume ) Italia ( ); 2)Portogallo (57.837); 3) Spagna (26.948) Valore ) Irlanda ( ); 2) Francia ( ); 3) Italia ( ); 4) Germania ( ) Volume ) Irlanda ( ); 2)Francia (82.901); 3)Germania (65.212); ) Olanda; 5) Danimarca; 6) Italia (32.533) Valore ) Spagna ( ); 2) Italia (46.894); 3) Grecia (11.209) Volume ) Spagna (43.303); 2) Italia (14.508); 3) Grecia (4.039) SITUAZIONE ECONOMICA A dispetto della maggior parte delle previsioni che prospettavano una brusca frenata del PIL in conseguenza del risultato del referendum, gli ultimi tre trimestri hanno registrato un andamento generale dell economia del paese superiore alle aspettative. Nel 2016 il PIL e infatti cresciuto dell 1,8%. Tutti i maggiori comparti economici hanno contribuito all aumento del PIL con un output del +2,9% nei servizi, +1,5% nelle costruzioni e +1,2% nella produzione. Nel primo trimestre del 2017 invece il PIL britannico ha registrato un tasso di crescita di solo lo 0,3%. Rispetto allo stesso periodo dell anno precedente il Prodotto Interno Lordo ha comunque registrato un progresso del 2,1%. Nel 2014 la spesa media settimanale delle famiglie del Regno Unito era di 531. Nel 2016 la media e stata di 528,90, rispiecchiando un calo di fiducia nei consumatori. Nonostante l elevato potere d acquisto, la percentuale di reddito disponibile che i britannici destinano ai consumi alimentari non e affatto elevata e rappresenta soltanto l 11%. 4

5 Quest anno, la spesa media settimanale destinata ai generi alimentari e alle bevande analcoliche e di 56,80, 2 in meno rispetto al Questo calo nel valore delle vendite e dovuto sia al ridotto budget che i britannici sono disposti a spendere in cibo e bevande analcoliche, ma anche ad un calo dei prezzi dei prodotti alimentari. E inoltre interessante notare che la percentuale di spesa destinata a prodotti alimentari e piu bassa nelle classi sociali appartenenti ad una fascia di reddito alta (8%), mentre e piu elevata per le classi sociali con un reddito ridotto (17%). La domanda di prodotti biologici ha invece raggiunto il suo massimo dopo piu di 10 anni, rappresentando una svolta nel settore dopo il grande impatto negativo dovuto alla recessione economica. Le vendite di prodotti biologici sono in aumento in tutti i settori alimentari e non piu solo per frutta e verdura. Un numero sempre maggiore di consumatori sceglie di acquistare pesce, prodotti caseari, pasta, olio e sughi biologici, preferendo la qualita al risparmio. Tesco, la piu grande catena di supermercati in Regno Unito, ha dichiarato che le vendite di prodotti biologici nei propri punti vendita sono aumentate del 15%. Per la prima volta dopo 5 anni, le famiglie britanniche hanno ricominciato a spendere piu di 45 a settimana in alberghi o ristoranti, rispecchiando l attuale situazione economica del Regno Unito con un tasso di occupazione elevato ed un reddito disponibile in crescita. SISTEMA DISTRIBUTIVO La maggior parte delle procedure d acquisto dei prodotti agroalimentari viene gestita dalle sedi centrali dei grossisti, delle catene di negozi e delle associazioni costituite volontariamente dai dettaglianti indipendenti. La centralizzazione degli acquisti favorisce naturalmente i fornitori di dimensioni medio-grandi, in grado di assicurare grandi volumi di produzione su tutto il territorio dello stato, mentre penalizza le aziende piu piccole nelle trattative con i grandi gruppi che controllano quote elevate di mercato. Le piccole imprese riescono ad aumentare il proprio potere contrattuale nei confronti della GDO solo quando si dedicano a prodotti di nicchia di alta qualita. In virtu dei grossi volumi di merce intermediati, i grandi gruppi riescono ad ottenere modalita di pagamento, sconti e contratti di co-produzione non adatti al resto della filiera distributiva e dispongono inoltre di propri uffici acquisti nei principali paesi per ridurre i costi di approvvigionamento. Anche nel Regno Unito, i grossisti di limitate dimensioni e le piccole reti di punti vendita indipendenti si associano per creare catene volontarie e gruppi di acquisto, che permettono loro di operare con procedure centralizzate per gli acquisti e di coordinare le attivita promozionali. 5

6 Grande Distribuzione Organizzata La spesa complessiva delle famiglie britanniche in prodotti alimentari di largo consumo si rivolge in primo luogo a Tesco, Sainsbury s, Asda e WM Morrison - i cosiddetti Big Four - che rappresentano da soli quasi il 70% del mercato della distribuzione alimentare. I dati relativi alle 12 settimane precedenti al 21 Maggio 2017 indicano che Tesco continua il suo primato, controllando il 27,8% dell intero mercato. Sainsbury s si colloca al secondo posto con una quota di mercato del 15,9%, seguito da Asda (15,4%) e Morrisons (10,5%). A completare il panorama delle principali catene di supermercati nel Regno Unito ci sono Aldi, che raggiunge il 7% del mercato, Co-op con il 6%, Waitrose (5,1%), Lidl (5%) e Iceland (2,2%). I rivenditori indipendenti, i negozi online e gli outlet raggiungono complessivamente il 5% del mercato totale. Quote di mercato Catene Distributive Regno Unito 12 Settimane fino al 22 Maggio Settimane fino al 21 Maggio 2017 milioni % milioni % % profitti % share Tesco ,3% ,8% 1,8% -0,5% Sainsbury's ,2% ,9% 1,7% -0,3% Asda ,8% ,4% 0,9% -0,4% Morrisons ,7% ,5% 1,9% -0,2% Aldi ,0% ,0% 19,8% +1,0% Co-op ,2% ,0% 1,5% -0,2% Waitrose ,3% ,2% 3,3% -0,1% Lidl ,4% ,0% 18,3% +0,6% Iceland 529 2,1% 575 2,2% 8,6% +0,1% Ocado 320 1,3% 349 1,3% 9,4% 0% Altri Multipli 481 1,9% 465 1,8% -3,4% -0,1% Simboli e Indipendenti 483 1,9% 517 2,0% 7,1% +0,1% ALDI Acronimo di Albercht-Discount, dal nome dei fratelli Albrecht che aprirono il primo negozio nel 1913, Aldi e una catena discount tedesca che attualmente conta piu di punti vendita in 17 paesi, compresi Stati Uniti e Australia. La catena e presente in Regno Unito dal 1990 e attualmente comprende 620 punti vendita sul territorio Britannico. 6

7 ASDA Asda nacque nel 1949 a Leeds come Associated Dairies & Farm Stores Ltd. Il nome Asda venne ad essere nel 1965 a seguito della fusione della catena Asquith ed Associated Dairies. Nel 1999 Asda, che aveva allora 229 punti vendita, venne acquistata dal gruppo americano Walmart. Adesso ha un totale di 631 punti vendita solo in Regno Unito. Al momento la catena presenta sette formati diversi, di cui quattro (Supercentres, Superstores, Supermarket e Essentials) specializzati nel settore alimentare, a cui sono stati in seguito aggiunti Asda Living, George Stores e Asda Petrol, che coprono altre aree di consumo. BOOTHS Fondato nel 1847, e ancora di proprieta della famiglia Booth. L attuale presidente, Edwin J. Booth, rappresenta la quinta generazione della famiglia. Ha 28 punti vendita nel nord del Regno Unito. Le dimensioni dei punti vendita variano da 140mq a 900mq. BUDGENS E una piccola catena di supermercati alimentari fondata nel 1872 da John Budgen. Nel 2002 la societa e diventata una sussidiaria di Musgrave Retail Partners, societa irlandese di proprieta privata con 180 punti vendita su tutto il territorio britannico. Le dimensioni dei punti vendita variano dai 140mq ai 1.200mq. Nel maggio 2015 Musgrave ha venduto Budgens al gruppo Booker. CO-OP Co-op Food, in precedenza Co-operative Food, e un marchio nato oltre 165 anni fa. Conta in totale piu di punti vendita in Regno Unito ed e gestito da oltre 15 societa cooperative indipendenti. Hanno in programma di aprire 100 nuovi punti vendita e creare nuovi posti di lavoro entro la fine del LIDL Con sede in Germania, il discount tedesco conta circa 10,000 punti vendita in Europa. Il primo punto vendita fu aperto nel 1973, prendendo spunto dal format del gemello e rivale Aldi. Nel 2017 Lidl ha penetrato anche il mercato statunitense. 7

8 MARKS & SPENCER Con 959 punti vendita in Regno Unito, di cui 615 specializzati in prodotti alimentari, M&S ha sede nella City of Westminster di Londra. E presente in 9 paesi in tutto il mondo, ed ha raggiunto il mercato online anche in Australia e Nuova Zelanda. E rivenditore anche di articoli per la casa e abbigliamento. MORRISONS Fondato nel 1899 da William Morrisons, l attuale quarta piu grande catena di supermercati britannica e nata come un banchetto per la vendita di burro e uova al mercato di Rowson, a Bradford. Ad oggi conta 498 punti vendita in Inghilterra, Galles, Scozia e Gibilterra. SAINSBURY S Nata nel 1869 come un piccolo negozio nel centro di Londra di proprieta di John James Sainsbury, oggi conta punti vendita ed e la seconda piu grande catena di supermercati in Gran Bretagna. E frazionato in tre divisioni: Sainsbury s Supermarket (che include anche i convenience store), Sainsbury s Bank e Sainsbury s Argos. Le dimensioni dei punti vendita varianoo da meno di 930mq ad oltre 9.300mq. TESCO Tesco e al secondo posto a livello mondiale tra i piu grandi dettaglianti dopo Wal-Mart. E presente in 11 paesi su due continenti: Europa ed Asia e fino al 2013 era presente anche sul mercato statunitense.. Nel 2017 Tesco ha raggiunto un totale di 6,553 punti vendita. Store Format Numero di negozi Area Totale (mq) +/- punti vendita Tesco Extra Tesco Superstore Tesco Express Tesco Metro One Stop Tesco Dotcom Dobbies Total

9 WAITROSE Parte della John Lewis Partnership, Waitrose e una catena di supermercati britannica considerata di fascia medio-alta. Tradizionalmente, i punti vendita erano situati principalmente nel sud-est del paese e nella zona di Londra, ma a partire dal 2005 hanno cominciato ad espandersi verso nord, aprendo punti vendita anche in Scozia. Attualmente la compagnia conta 353 punti vendita. Waitrose ha ottenuto il riconoscimento ufficiale di fornitore reale di generi alimentari, vino e liquori della Regina Elisabetta II, e nel 2011 anche del Principe Carlo. Distributori indipendenti Il recente ingresso dei grandi gruppi della GDO nel segmento dei convenience stores evidenzia il rinnovato interesse dei consumatori per i piccoli supermercati di quartiere. Si prevede che il processo di consolidamento dei distributori indipendenti sia destinato ad accelerare nei prossimi anni. Distribuzione Vino La distribuzione del vino avviene tramite due canali: OFF TRADE : cioe la vendita di bevande alcoliche per l asporto (GDO, Bargain Booze, Majestic Wine, Laithwaites, indipendenti, vendite internet). Rappresenta l 81% del totale dei volumi di vino venduto in Regno Unito ON TRADE : il settore Ho.Re.Ca., che raggruppa gli esercizi dove gli alcolici vengono somministrati direttamente ai clienti e rappresenta il rimanente 19% dei volumi di vino venduto. 9

10 NORMATIVE In quanto ancora parte dell UE, non esistono restrizioni per le importazioni di prodotti agro-alimentari dall Italia al Regno Unito. Naturalmente i prodotti devono essere conformi alle normative comunitarie vigenti in materia. Le etichette devono essere in lingua inglese e i contenuti da includere sono simili a quelli delle etichette italiane. E obbligatorio menzionare gli ingredienti che potrebbero causare allergie. Per i prodotti alimentari la VAT (IVA) e dello 0% con eccezione della cioccolata, prodotti contenenti cioccolata, snacks e patatine fritte per i quali e del 20%. L importazione di bevande alcoliche in Regno Unito e soggetta ad accise. Di seguito riportiamo i tassi di accisa relativi al 2017: Accisa per 75cl Accisa per hl Vino Fermo 2,16 288,65 Vino Spumante (tra 5,5% e 8,5% vol.) 2,10 279,46 Vino Spumante (tra 8,5% e 15% vol.) 2,77 369,72 Superalcolici 7,54 (70cl) 28,74 per lt di alcol puro Birra 0,47 (per pinta) 19,08 per ogni 1% di volume per ettolitro OPPORTUNITA PER LE AZIENDE ITALIANE Il mercato dei prodotti alimentari italiani ha registrato negli ultimi anni sostenuti tassi di crescita. Le grandi catene distributive hanno risposto alla crescente domanda lanciando linee di prodotto private label made in UK con posizionamento premium e con etichette e messaggi che evocano atmosfere italianeggianti. Non sempre, tuttavia, il forte potere distributivo dei maggiori supermercati riesce a convincere i consumatori britannici. Nonostante la struttura di costo e il clima non permettano una significativa produzione locale per numerosi elementi caratterizzanti della tradizione alimentare del nostro paese, il Regno Unito può riservare grandi soddisfazioni alle aziende italiane che affrontano con determinazione e flessibilità il mercato britannico, il cui elemento chiave di differenziazione rispetto ad altri mercati europei e l enorme potere d acquisto di pochi operatori della GDO. 10

11 FIERE AGROALIMENTARI NEL REGNO UNITO 2017/2018/2019 BC SUMMER GOOD FOOD SHOW Giugno 2017 (annuale) Birmingham - NEC Alimentari, bevande, attrezzature (consumatori) BBC Haymarket Exhibitions Tel: Fax: Website: Speciality & Fine Food Fair 3-5 Settembre 2017 (annuale) London - Olympia Specialita alimentari, vini e bevande (trade) Fresh Montgomery Tel: Fax: The Restaurant Show 2 4 Ottobre 2017 (annuale) Londra Olympia Prodotti alimentari, vini, bevande, attrezzature catering (Catering Trade) William Reed Publishing Ltd.. Tel: Fax: BBC GOOD FOOD SHOW SCOTLAND Ottobre 2017 (annuale) Glasgow - SECC Alimentari, bevande, attrezzature (consumatori) BBC Haymarket Exhibitions Tel: Fax:

12 BBC GOOD FOOD SHOW Novembre 3 dicembre 2017 (annuale) Birmingham - NEC Alimentari, bevande, attrezzature (consumatori) BBC Haymarket Exhibitions Tel: Fax: HOTELYMPIA Marzo 2018 (biennale) Londra - ExCel Attrezzature per la ristorazione; prodotti alimentari, vini; arredamento ed accessori (trade) Fresh Montgomery Tel: Fax: RAW WINE Marzo 2017 (annuale) Londra Ente organizzatore: Isabelle Legeron Tel: 0044 (0) FOOD & DRINK EXPO aprile 2018 (biennale) Birmingham - NEC Alimentari, vini e bevande (trade) William Reed Publishing Tel: Fax: Natural Products Europe Aprile 2018 (annuale) Londra - ExCel Prodotti naturali e biologici (Trade) Diversified Communications UK Tel:

13 THE INTERNATIONAL WINE AND SPIRIT FAIR maggio 2018 Londra - Olympia Vini e bevande alcooliche (trade) Brintex Ltd. Tel: Fax: Website: HOSPITALITY WEEK gennaio 2019 (biennale) Birmingham NEC Specialita alimentari (catering trade) Fresh Montgomery Tel: Fax: SCOTHOT Marzo 2019 (biennale) Glasgow - SECC Alimentari, bevande, attrezzature (consumatori) Fresh Montgomery Tel: 0044 (0) Fax: 0044 (0) IFE Int l Food and Drink Exhibition Marzo 2019 (biennale) Londra - Excel Alimentari, vini e bevande (trade) Fresh Montgomery Tel: 0044 (0) Fax: 0044 (0) ICE Londra, attraverso i propri servizi personalizzati, puo assistervi nel divenire fornitori delle GDO e/o reperire distributori nel Regno Unito. 13

14 Per diventare fornitore della grande distribuzione UK, operazione comunque molto difficile, è necessario accreditarsi presso le stesse catene, a questo riguardo troverete qui di seguito una breve descrizione. Inoltre, bisogna essere in possesso della Certificazione BRC Livello A: 1*TESCO. Leader Uk nella grande distribuzione organizzata e 2 al mondo dopo Wal Mart, con il 29% delle quote di mercato, conta oltre punti vendita nel Regno Unito di cui circa la metá dislocati tra Europa ed Asia. Date un occhiata alla guida su come diventare fornitori per Tesco qui: anual.aspx?id=f1b70da9-968d- 4D06-A16D-9EDF340B70BB 4*MORRISONS Con l 10,5% delle quote di mercato, Morrisons è la quarta catena di supermercati nel Regno Unito, l ultima dei cosidetti "Big Four" supermarkets. Per potersi candidare come Fornitore, il gruppo ha messo a disposizione online una lista di buyers, con i quali potrete farvi avanti, in maniera diretta, proponendogli il vostro prodotto, che ovviamente dovrá essere competitivo sul mercato e confacente alle logiche aziendali. Buona fortuna! 2*SAINSBURY S È la seconda catena di supermercati nel Regno Unito, con una percentuale di quote di mercato del 15,9%. La catena, in eterna competizione per il podio con Tesco, conta oltre location sul territorio nazionale, ed esige standard elevati per i prodotti da riporre nei suoi scaffali. La prassi da seguire per diventare fornitore Sainsbury s la trovate qui di seguito: uk/suppliers/becoming-a-supplier 5*ALDI La compagnia tedesca, tra i leader a livello globale nel settore discount è presente con piú di stores in 17 paesi. Nel 2014, insieme a Lidl, ha riscosso un grande successo nel Regno Unito, obbligando i grandi della distribuzione a revisionare le proprie strategie di marketing. Come gli altri big del settore, anche Aldi si attiene ad una regolamentazione abbastanza rigida da seguire per entrare a far parte della lista dei suoi fornitori. Per vedere se avete tutte le carte in regola, compilate il form online o contattate il numero che appare a questo link: 7*WAITROSE Con 353 filiali nel Regno Unito e una quota di mercato del 5,1%, Waitrose si aggiudica il settimo posto nel mercato UK dei piú grandi rivenditori di generi alimentari. Tra i requisiti che Waitrose richiede ai propri fornitori, troviamo l HAACP, la tracciabilitá delle materie prime con relative documentazioni, SALSA (Safe and Local Supplier Approval), cosí come un codice a barre. La catena, conosciuta per la qualitá dei suoi prodotti, punta molto anche sull originalitá e l accuratezza della presentazione. Piú informazioni qui: trose_way/do_you_want_to_supply_waitrose.html 8*LIDL Lidl offre un approccio competitivo ed equo anche nei confronti dei propri partner commerciali, cercando di mantenere un buon rapporto qualitá-prezzo ma, al contempo, monitorando regolarmente i propri fornitori, richiedendo non solo prodotti di 14 qualitá ma accertandosi anche che la loro provenienza non sia connessa a meccanismi di sfruttamento, corruzione o simili. 3*ASDA Terzo nel mercato della grande distribuzione UK, il colosso, controllato da Walmart richiede standard elevati nel rapporto qualitá prezzo e nell etica aziendale. Con i suoi 610 punti vendita nel Regno Unito di cui 12 nell Irlanda del Nord, Asda raggiunge quote di mercato del 15,4%. Questa sezione spiega in maniera dettagliata come approcciarsi alla candidatura per diventare fornitori Asda. oming-a-supplier/introduction 6*THE CO-OPERATIVE: I supermercati Co-Operative, detenuti dal Cooperative Group hanno una politica aziendale che si basa su un approccio etico per la grande distribuzione. Per capire come diventare fornitori per Co-op, registratevi al sito riportato di seguito: