Allegato 4 Schema di contratto per la concessione per l uso del rifugio Fabiani in comune di Paularo. Art. 1 (Oggetto) Art.

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1 Allegato 4 Schema di contratto per la concessione per l uso del rifugio Fabiani in comune di Paularo. Art. 1 (Oggetto) 1. La REGIONE concede al CONCESSIONARIO che accetta, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, a corpo e non a misura, con confini noti alla parti, il BENE consistente per chiarezza del Rifugio alpino Pietro Fabiani con le relative pertinenze, sito in località Pecol di Chiaula Alta e identificato al catasto fabbricati del comune di Paularo al fg. 1, n 23, sub 3 (corte comune di sub 4, 5 e 6 tamar ) sub 4 (rifugio) e sub 6 (porzione del fabbricato ex stalla ) per il suo utilizzo quale rifugio alpino. Il bene in concessione è individuato nelle allegate planimetrie (Allegato sub A). 2. Il BENE con i mobili, gli arredi e con l area di pertinenza è concesso in uso nello stato in cui si trova visto e piaciuto per averne effettuata in loco diretta constatazione. Art. 2 (Durata) 1. La concessione, che è relativa a un periodo di 3 (tre) mesi all anno di utilizzo, decorre dal 01 gennaio 2018 e cessa di diritto e di fatto alla data del 31 dicembre 2025, senza alcun onere di disdetta a carico della REGIONE concedente. E escluso il rinnovo tacito. 2. La concessione può essere prorogata, su richiesta del CONCESSIONARIO, ai sensi dell articolo 9 ter della L.R. n. 57/1971 e nell interesse della REGIONE nel rispetto della normativa vigente. 3. E facoltà del CONCESSIONARIO recedere anticipatamente dal contratto inviando disdetta a mezzo di PEC almeno sei mesi prima della scadenza dell annata in corso, previa comunque la corresponsione dell intera annualità corrente del canone di concessione. 4. La REGIONE si riserva la facoltà di revocare in tutto o in parte la presente concessione previo preavviso non inferiore a sei mesi per motivi di pubblico interesse, senza che per questo possa essere avanzata dal CONCESSIONARIO alcuna pretesa né alcun indennizzo per il rilascio anticipato del BENE. 5. In ogni caso, alla scadenza della concessione, sia nel caso di scadenza naturale o della proroga, che in caso di recesso o di risoluzione, nessuna forma di indennizzo o indennità, comunque denominate, sarà dovuta al CONCESSIONARIO per la mancata prosecuzione del contratto e il rilascio anticipato del BENE. Art. 3 (Canone) 1. Il canone per l annualità 2018, riferito ad un periodo di 3 (tre) mesi all anno di utilizzo, ammonta ad (euro -). 2. Il suddetto canone è soggetto all aggiornamento annuale nella misura del 75% delle variazioni accertate dall ISTAT dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, e dovrà essere versato alla REGIONE, senza necessità di richiesta scritta, in un unica rata annuale entro il 30 settembre di ogni anno. 3. Qualora nel corso della concessione il CONCESSIONARIO intenda utilizzare il bene oltre i tre mesi annui, ne farà richiesta alla REGIONE. Il corrispettivo aggiuntivo da versare sarà calcolato in proporzione diretta al numero di giorni di volta in volta richiesti e l importo medesimo relativo ad ogni anno solare dovrà essere versato a consuntivo entro il 15 dicembre di ogni anno. 4. Nel caso di inosservanza del termine di scadenza dei pagamenti dei commi precedenti, saranno dovuti gli interessi di mora, oltre al recupero di eventuali maggiori spese. 5. Il mancato versamento entro sei mesi di una sola annualità comporterà ai sensi dell articolo 1456 c.c., la risoluzione del presente contratto previa comunicazione da parte della REGIONE, fermo restando il risarcimento degli eventuali ulteriori danni. 1/6

2 6. Qualora il CONCESSIONARIO produca la documentazione atta a dimostrare che lo stesso rientra tra i soggetti indicati all art. 5, comma 5, della legge regionale 22 dicembre 1971, n. 57, il canone di concessione sarà pari al 50% del suddetto importo, in applicazione delle agevolazioni e dei criteri stabiliti per l individuazione della misura del canone agevolato dal Regolamento concernente i criteri e le modalità di concessione in uso e in locazione dei beni immobili appartenenti allo Stato, approvato con D.P.R. n. 296 del 13 settembre Art. 4 (Cauzione) 1. Le parti prendono atto che il CONCESSIONARIO ha effettuato il deposito cauzionale a favore della Regione concedente pari ad (1/4 del canone di aggiudicazione) a garanzia dell osservanza di quanto contenuto nel presente contratto. 2. La REGIONE darà adesione allo svincolo ed alla restituzione del deposito cauzionale in questione al CONCESSIONARIO alla scadenza del contratto soltanto quando sia stata pienamente regolarizzata e liquidata la posizione del CONCESSIONARIO e non esistano danni o cause di danni possibili a carico della REGIONE, per fatto del CONCESSIONARIO.. Art. 5 (Consegna e riconsegna dell immobile) 1. All atto della consegna del BENE le parti effettuano un sopralluogo congiunto funzionale alla verifica dello stato iniziale del BENE al termine del quale sarà stilato apposito verbale di consegna volto a riepilogare l esito dello stesso e che comprenderà anche l elenco dei mobili e degli arredi in dotazione al fabbricato e di quanto si trova nelle pertinenze. 2. Al termine della concessione in uso verrà seguita identica procedura volta a rilevare lo stato dei luoghi; di eventuali danni o carenze il CONCESSIONARIO dovrà rendere conto ed eventualmente ripristinare a sue spese. Il BENE alla riconsegna, dovrà essere libero da persone o cose non di specifica pertinenza del BENE stesso. 3. Il CONCESSIONARIO autorizza, sin da ora e senza opposizione alcuna, la REGIONE alla rimozione di tutte le attrezzature e mobili di proprietà del CONCESSIONARIO o dei terzi di cui lo stesso si può avvalere ai sensi dell articolo 1, qualora, alla scadenza del presente atto, alla sua risoluzione o al recesso dal medesimo, siano trascorsi quindici giorni dalla diffida a rimuoverli e ciò non sia avvenuto, con rinuncia ad ogni azione di rivalsa e con l assunzione a proprio carico delle spese di rimozione e custodia. 4. La detenzione del BENE decorre dalla sottoscrizione, per presa in carico, del verbale di cui al comma 1. Art. 6 (Utilizzo del bene) 1. Il bene concesso potrà essere utilizzato unicamente per le attività connesse con la destinazione a rifugio alpino e il CONCESSIONARIO dovrà garantire, assumendone ogni onere: a) l apertura per un periodo minimo di tre mesi annui, dal 20 giugno al 20 settembre di ogni anno, salvo eventuale deroga per il primo anno in relazione alla data di effettiva consegna dell immobile; b) l applicazione delle disposizioni previste dal C.A.I. in merito alla gestione dei propri rifugi, per quanto compatibili con la presente concessione. 2. Resta a carico del CONCESSIONARIO ottenere le autorizzazioni e provvedere ad effettuare le notifiche ed ogni altro adempimento necessario per svolgere le attività previste dal presente disciplinare sui fondi oggetto della concessione. Art. 7 (Accesso e condizioni particolari) 2/6

3 1. L accesso al rifugio Fabiani viene garantito al CONCESSIONARIO attraverso la proprietà regionale mediante la strada trattorabile Ramaz-Lodin e quindi con la mulattiera, percorribile a piedi, che dalla trattorabile Ramaz-Lodin raggiunge il rifugio. 2. Il BENE è dotato di impianto idrico rifornito da una sorgente e la verifica della potabilità dell acqua, non garantita dalla REGIONE, è a carico del CONCESSIONARIO. 3. Il CONCESSIONARIO, oltre a quanto verrà rilevato nel verbale di consegna, fin d ora prende atto che: a) parte dell edificio ex stalla individuata nell allegata planimetria come ricovero e deposito sono esclusi dalla concessione e pertanto dovrà acconsentire l accesso a terzi a questi vani attraverso il terreno individuato come sub. 3 ( tamer ); b) i terreni circostanti il BENE sono affidati in concessione dalla REGIONE a terzi per lo svolgimento dell attività di pascolo; in particolare il CONCESSIONARIO prende atto che il concessionario/gestore delle aree circostanti a pascolo utilizzerà recinzioni, anche elettrificate, per razionare il pascolo medesimo fermo restando che sarà comunque garantito il transito pedonale sui sentieri con segnavia CAI; inoltre i cani, propri o dei fruitori del rifugio, dovranno essere tenuti al guinzaglio o all interno di idonee recinzioni al fine di evitare che inseguano il bestiame pascolante nelle aree circostanti; c) la strada trattorabile Ramaz-Lodin nel corso della concessione potrà essere utilizzata anche per l esbosco del legname proveniente dai lotti boschivi della proprietà regionale con l eventualità anche di posizionamento di stazioni di gru a cavo e conseguenti interruzioni temporanee del transito; d) la manutenzione della strada trattorabile Ramaz-Lodin è a carico della REGIONE la quale non garantisce, però, la sua apertura nel periodo invernale né lo sgombero neve; e) per le esigenze di legna da ardere per il rifugio il CONCESSIONARIO potrà presentare apposita domanda di assegnazione di materiale legnoso secondo la procedura vigente in materia di concessione di piccoli quantitativi di legna provenite dalle foreste di proprietà regionale. Art. 8 (Responsabilità) 1. La REGIONE è esonerata dal CONCESSIONARIO da ogni responsabilità per eventuali danni diretti e indiretti che possono essere causati a essa stessa o a terze persone, animali o cose, derivanti dall esercizio dell attività connessa all uso del BENE, ferma restando la responsabilità di eventuali terzi. 2. Il CONCESSIONARIO si impegna a mantenere attive per tutta la durata della concessione la polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi della agenzia di n. per un massimale almeno pari a ,00 comprendente anche l attività che viene svolta nel BENE, a pena della decadenza della concessione. Art. 9 (Conservazione del bene, manutenzione ordinaria, miglioramenti) 1. Il CONCESSIONARIO si impegna ad eseguire tutti gli interventi necessari per una buona conservazione del BENE. 2. Sono a carico del CONCESSIONARIO gli interventi di manutenzione ordinaria del BENE nello stato di conservazione in cui sono consegnati, nonché le riparazioni di cui agli articoli 1576 e 1609 del Codice Civile. Le manutenzioni divenute straordinarie a seguito di incuria, dolo o colpa grave del CONCESSIONARIO sono a carico dello stesso senza alcun rimborso da parte della REGIONE. 3. In caso di accertata carenza nella manutenzione ordinaria, la REGIONE può provvedere direttamente, previo avviso e con diritto di rivalsa nei confronti del CONCESSIONARIO inadempiente, salvo il risarcimento dei danni ulteriori e ferma restando la facoltà, ai sensi 3/6

4 dell articolo 1456 c.c., di risolvere il presente atto previa comunicazione da parte della REGIONE medesima. 4. Eventuali migliorie o addizioni apportate al BENE dal CONCESSIONARIO rimangono gratuitamente a beneficio della REGIONE senza costituire in alcun caso diritto a qualsivoglia indennità per il CONCESSIONARIO medesimo. 5. Il valore delle migliorie e delle addizioni non può compensare i deterioramenti anche se verificatisi senza colpa del CONCESSIONARIO. Art. 10 (Manutenzione straordinaria) 1. E fatto divieto al CONCESSIONARIO di eseguire lavori, scavi, anche di limitata entità, di erigere manufatti, di eseguire lavori di manutenzione straordinaria o apportare modifiche ai beni affidati in concessione senza specifica autorizzazione della REGIONE. 2. Il CONCESSIONARIO potrà segnalare i sopracitati interventi alla REGIONE che valuterà insindacabilmente la necessità e opportunità degli interventi medesimi, senza che questo possa creare aspettative o tanto meno diritti in capo al CONCESSIONARIO. 3. La REGIONE si riserva la possibilità di eseguire lavori di manutenzione straordinaria o altre opere pubbliche senza che il CONCESSIONARIO possa avanzare riserve o opporvisi né pretendere riduzioni del canone, fatte salve le ipotesi di sospensione della fruizione dei beni necessaria all esecuzione di dette manutenzioni e opere pubbliche nel qual caso il pagamento del canone viene sospeso, in tutto o in parte, per il corrispondente periodo, ferma restando l esclusione di qualsiasi rimborso o indennizzo. Ultimati i lavori e le opere in parola, la REGIONE, provvederà ad aggiornare l importo del canone con le procedure richiamate dalla LR 57/1971 sulla base della stima del competente organo tecnico regionale. Art. 11 (Divieto di cessione della concessione e variazione dell utilizzo del bene) 1. Il CONCESSIONARIO non può cedere a terzi i diritti che gli derivano dal presente atto, né gli sono consentiti la diversa destinazione del BENE e l uso dello stesso per scopi diversi da quelli previsti e indicati nel presente atto. 2. La violazione delle condizioni di cui al comma 1 o del divieto di variazione anche parziale della destinazione del BENE comporta, ai sensi dell articolo 1456 c.c., la risoluzione del presente atto, previa comunicazione da parte della REGIONE, fermo restando il risarcimento degli eventuali ulteriori danni. 3. Per la gestione del BENE il CONCESSIONARIO può avvalersi di collaboratori o dipendenti, ma l unico responsabile rimane il CONCESSIONARIO medesimo. Art. 12 (Ispezioni e controlli) 1. Per tutta la durata del contratto la REGIONE potrà verificare, anche mediante accesso diretto al BENE, lo stato di conservazione del medesimo e il rispetto da parte del CONCESSIONARIO di tutte le condizioni previste dal presente contratto. Art. 13 (Norme generali) 1. Per quanto non previsto espressamente dal presente contratto, le parti fanno rinvio alle norme applicabili ivi comprese quelle sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato e alle disposizioni del Codice Civile. 2. Il CONCESSIONARIO si intende soggetto a tutte le leggi, regolamenti e ordinamenti di pubblica sicurezza e di polizia urbana sollevando espressamente la REGIONE da ogni conseguenza per l inosservanza di essi. Art. 14 (Imposte e spese) 4/6

5 1. Tutti gli oneri e le spese inerenti e conseguenti al contratto sono a carico del CONCESSIONARIO che avrà cura di portare a registrazione le due copie nelle quali è redatto il presente contratto restituendone una alla REGIONE con gli estremi della registrazione. Art. 15 (Foro competente) 1. Per ogni controversia inerente e conseguente il contratto, foro competente sarà quello di Udine. Art. 16 (Risoluzione) 1. Oltre a quanto espressamente previsto negli articoli 3 e 8, il mancato rispetto anche di una sola delle condizioni del presente disciplinare, in base alla gravità dello stesso, può costituire causa di risoluzione del contratto ai sensi dell articolo 1456 c.c., previa comunicazione da parte della REGIONE, fermo restando il risarcimento degli eventuali ulteriori danni. 2. La risoluzione comporta il pagamento comunque del canone per l intera annata in corso e il rilascio del BENE entro 15 giorni dalla comunicazione della risoluzione senza ulteriori formalità. Art. 17 (Competenze) 1. Ai fini del presente contratto la struttura regionale competente alla gestione e alla vigilanza operativa del contratto e del BENE concesso è il Servizio gestione territorio montano, bonifica e irrigazione della Direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche o chi ne svolgerà le relative funzioni. Art. 18 (Domicilio delle parti e recapiti) 1. La REGIONE e il CONCESSIONARIO eleggono, ai fini del presente contratto, domicilio rispettivamente: a) la REGIONE a Udine, in via Sabbadini 31, pec: gestioneterritorio@certregione.fvg.it b) il CONCESSIONARIO Art. 19 (Riservatezza) 1. Ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) cui viene fatto rinvio, il CONCESSIONARIO dichiara di essere informato che i dati come sopra forniti saranno trattati dalla Direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche quale titolare, per le finalità connesse al contratto di affitto, mediante strumenti, anche informatici e telematici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza e comunicati, per le stesse finalità, ai soggetti individuati dalle norme. Il CONCESSIONARIO ha facoltà di esercitare i diritti di cui all articolo 7 della citata normativa. 5/6