Page 1 of 28 Disclaimer:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Page 1 of 28 Disclaimer:"

Transcript

1 Page 1 of 28 Disclaimer: Questo documento è stato prodotto senza la formale supervisione delle Nazioni Unite. I termini utilizzati e la presentazione dei materiali in questo documento non implicano l espressione di alcuna opinione da parte del Segretariato dell Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) riguardanti lo status legale di Paesi, territori, città, aree o le loro amministrazioni, o riguardanti la delimitazione di frontiere e confini, o dei loro sistemi economici o grado di sviluppo. Termini quali sviluppato, industrializzato e in via di sviluppo sono intesi per comodità statistica e non esprimono necessariamente un giudizio sulla fase raggiunta da un particolare Paese o area nel processo di sviluppo. La citazione di nomi di aziende o di prodotti commerciali non costituisce sostegno da parte di UNIDO.

2 Page 2 of 28 Rapporto DNV GL - BUSINESS ASSURANCE L acqua sarà il prossimo carbone? Indice Premessa Introduzione Metodologia e campione di indagine Note per il lettore Lo scenario attuale L importanza dell approvvigionamento idrico e della gestione dell acqua o Dal punto di vista personale e sociale o Dal punto di vista delle dinamiche di business Water management o Consapevolezza in materia di legislazione e maturità o Strategie, policy e obiettivi o Gestione dell acqua come questione di efficienza Iniziative chiave intraprese Ragioni principali per intraprendere iniziative di gestione dell acqua Benefici principali Ostacoli principali Uno sguardo al futuro Aspettative di performance Leve e iniziative future Il profilo dei leader Le caratteristiche dei leader Riflessioni conclusive Scheda Italia

3 Page 3 of 28 PREMESSA Tutto il cibo che mangiamo dipende dall acqua, dal grano alla carne. Più del 70% del Pianeta è ricoperto di acqua. Il 2,5% di questa è acqua dolce, l acqua di cui abbiamo bisogno per vivere. Nel corso del XX Secolo, a fronte del raddoppiamento della popolazione mondiale, la domanda di acqua è aumentata di 6 volte. Il rapporto Global Risks identifica la crisi dell acqua come uno dei rischi principali a cui presto dovremo far fronte. Il più grave, per l impatto che comporta. È evidente che la scarsità d acqua è un problema globale di cui siamo responsabili, sia come singoli, sia come professionisti. Non è soltanto una questione personale o sociale. L acqua dolce è una risorsa limitata da cui dipende anche l attività delle imprese e queste stanno iniziando a capirlo. Oltre a dare il buon esempio e a fare da apripista per una gestione sostenibile dell acqua, le imprese più proattive ne otterranno un vantaggio competitivo, come mette bene in evidenza il Global Opportunity Report Una migliore gestione dell acqua non è soltanto necessaria, ma può rappresentare una opportunità di business. L acqua e lo sviluppo sostenibile sarà il tema dell edizione di quest anno della Giornata Mondiale dell Acqua, che si celebrerà il 22 marzo. INTRODUZIONE Il leader mondiale della certificazione DNV GL - Business Assurance, in collaborazione con l Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) e con il supporto dell istituto internazionale di ricerca GFK Eurisko, ha indagato l approccio alla gestione dell acqua da parte di aziende di differenti settori in Europa, Nord America, Sud America e Asia. Lo studio è stato realizzato nel dicembre 2014 per indagare come le aziende affrontano le problematiche legate alle risorse idriche, per individuare quali sono le principali leve e gli ostacoli alla gestione sostenibile dell acqua, oltre alle iniziative intraprese dai clienti di DNV GL - Business Assurance. L approvvigionamento idrico è indiscutibilmente un tema centrale: non soltanto a livello sociale o personale, ma anche dal punto di vista del business, soprattutto in relazione all efficienza dei consumi. Nonostante la preoccupazione sia generale, c è però 1 Global Risks 2015, 10ma Edizione, è pubblicato dal World Economic Forum all interno del Global Competitiveness and Benchmarking Network. 2 Global Opportunity Report 2015, è realizzato dal think tank scandinavo Monday Morning Global Institute, dal gruppo norvegese di certificazione DNV GL e da UN Global Compact.

4 Page 4 of 28 ancora molto da fare per poter trasformare la sensibilità in impegno concreto e azioni responsabili. E in questa direzione qualcosa si sta già muovendo. L indagine, condotta su professionisti dei settori primario, secondario e terziario 3, mette in evidenza che la gran parte delle aziende tiene conto delle problematiche legate alle risorse idriche nelle proprie strategie di business. Molte hanno adottato misure ad hoc e sarebbero portate a fare ancora di più se la pressione esterna da parte di clienti e stakeholder fosse tanto incisiva quanto quella per l inquinamento, la sicurezza, ecc. In questo contesto, un gruppo di aziende (di seguito indicate come leader ) è già un passo avanti e gestisce i problemi idrici con un approccio lungimirante. 4 3 Primario: agricoltura; secondario: manifatturiero; terziario: servizi e trasporti. 4 Le caratteristiche dei leader sono riportate nei riquadri testuali presenti nel rapporto e sintetizzate nella sezione conclusiva Il profilo dei leader.

5 Page 5 of 28 METODOLOGIA E CAMPIONE DI INDAGINE L indagine è stata realizzata nel dicembre Ha coinvolto professionisti che lavorano in aziende dei settori primario, secondario, terziario di diversi Paesi in Europa, Asia, Nord America, Centro e Sud America. Il campione è composto da clienti DNV GL e non è statisticamente rappresentativo della popolazione mondiale delle imprese. Nord America 8% Europa 42% Asia 39% Centro e Sud America 8% Altri 3% Figure 1: Aziende del campione. Distribuzione geografica Figure 2: Aziende del campione. Settori di attività e dimensioni dell impresa (per numero di lavoratori)

6 Page 6 of 28 Il 51% delle aziende utilizza acqua nei propri processi produttivi, mentre il 49% solo per uso civile. Il campione include 108 aziende definite leader. La classificazione di una azienda nella categoria leader è basata sull autovalutazione del grado di maturità nella gestione dell acqua. Il questionario è stato somministrato con il metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing). NOTE PER IL LETTORE Nei grafici i cerchi di colore arancio rappresentano valori significativamente al di sotto del valore medio, mentre i cerchi di colore blu rappresentano valori significativamente al di sopra del valore medio. I grafici nelle figure da 1 a 9 e nelle figure 15 e 18 si riferiscono a domande a risposta singola, le cui risposte assommano al 100%. Tutti gli altri grafici si riferiscono a domande a risposta multipla. Tutti i grafici sottostanti riportano i punteggi ottenuti dal totale degli intervistati, dagli intervistati nelle diverse regioni, dalle aziende che utilizzano acqua nel processo produttivo e dai leader (a eccezione delle figure 17 e 19). Per comodità di lettura, la parola media è stata utilizzata in tutto il testo per indicare i punteggi ottenuti da tutti gli intervistati.

7 Page 7 of 28 LO SCENARIO ATTUALE L IMPORTANZA DELL APPROVVIGIONAMENTO IDRICO E DELLA GESTIONE DELL ACQUA Dal punto di vista personale e sociale La gestione delle risorse idriche è un tema su cui ci si ferma a pensare. Il 73% dei professionisti intervistati considera l approvvigionamento idrico un problema che riguarda da vicino la propria vita di tutti i giorni. Quando si considerano i problemi a livello sociale, la percezione è spesso peggiore: l 83%, infatti, ritiene che l approvvigionamento idrico rappresenti un problema chiave per il proprio Paese. I latinoamericani sono i più preoccupati: l 88% vede nell approvvigionamento idrico un problema che incide sul proprio quotidiano e ancor di più, il 94%, sul proprio Paese, probabilmente perché nonostante l abbondanza di risorse idriche nella regione non sono dati per scontati né l accesso all acqua né la sua qualità. Seguono a breve distanza gli asiatici, con percentuali inferiori a quelle dell America Latina ma comunque al di sopra della media. Gli europei registrano percentuali al di sotto della media. Quando pensiamo al mondo nella sua totalità, l allarme è unanime. Il 95% ritiene che l approvvigionamento idrico sia un problema globale, con valori al di sopra del 90% in tutte le regioni (Figura 5). Figura 3: Approvvigionamento idrico, problema nella vita di tutti i giorni

8 Page 8 of 28 Figura 4: Approvvigionamento idrico, problema a livello di sistema Paese Figura 5: Approvvigionamento idrico, proglema globale Dal punto di vista delle dinamiche di business Pur con percentuali meno marcate rispetto a quando si considera il problema dal punto di vista personale o sociale, le questioni relative alla gestione dell acqua sembrano preoccupare anche in chiave di business. Il 70% delle aziende tiene conto dei problemi legati alla gestione idrica nelle proprie strategie aziendali (valore che tocca l 85% fra le aziende che utilizzano l acqua nei processi produttivi). Si notano differenze a livello geografico: le imprese centro e sud americane confermano l attenzione per il tema (89%), mentre per gli europei è un problema minore (65%). Per quanto riguarda le specificità di settore, quello primario emerge con percentuali al di sopra della media (85%). Nel settore secondario, le aziende del segmento food & beverage (92%) e del segmento chimico (87%) segnano le percentuali più alte. Il 93% dei LEADER considera le questioni relative alla gestione dell acqua rilevanti per le proprie strategie aziendali.

9 Page 9 of 28 Figura 6: Rilevanza delle questioni relative alla gestione idrica per le strategie aziendali

10 Page 10 of 28 WATER MANAGEMENT Consapevolezza della legislazione e maturità Il 73% delle aziende è a conoscenza della legislazione idrica dei propri Paesi; sono ancora Centro e Sud America a totalizzare i valori più alti (84%; +11% rispetto alla media). Ovviamente, le aziende che utilizzano l acqua nei processi produttivi conoscono meglio la legislazione (+6% sulla media) rispetto alla aziende che utilizzano l acqua soltanto in ambito civile. Nondimeno, nonostante una sensibilità diffusa alle problematiche legate all acqua a livello generale, 1 azienda su 5 di quelle che utilizzano l acqua a fini produttivi non conosce la legislazione in materia. Figure 7: Consapevolezza della legislazione sull acqua I professionisti intervistati ritengono che ci sia ancora molto da fare perché la sensibilità si traduca in impegno concreto e in azioni responsabili. In una scala da 1 a 5 (da livello principiante a livello leader ) che misura la maturità nella gestione idrica, solo uno su 4 ritiene che la propria azienda sia a un livello avanzato. Il segmento food & beverage spicca con il 49% di aziende che si identifica nelle categorie 4 e 5. I LEADER (livello 5) sono una minoranza. Solo il 6% delle aziende ritiene di gestire l acqua in modo maturo.

11 Page 11 of 28 Figura 8: Scala di maturità per la gestione dell acqua Strategie, policy e obiettivi Nonostante tutto, le cose si muovono, il 34% di aziende si è già dotato di strategie o di policy per la gestione delle risorse idriche; valore che sale al 47% nel caso di aziende che usano l acqua per i processi produttivi. Il 36% si è dato obiettivi specifici per i consumi; nel caso di aziende che usano l acqua per scopi industriali lo fa una azienda su due. Ancora una volta le aziende del Centro e del Sud America sono un passo avanti rispetto alle altre: il 42% adotta strategie o policy di gestione dell acqua e il 48% ha obiettivi specifici di consumo idrico. I LEADER hanno un approccio strutturato: adottano policy (83%) e fissano obiettivi specifici (78%). Figura 9: Adozione di strategie/policy di gestione dell acqua

12 Page 12 of 28 Figura 10: Obiettivi relativi alla gestione dell acqua Gestione dell acqua come questione di efficienza Per le aziende di tutto il mondo, la gestione dell acqua ora come ora rappresenta principalmente una questione di efficienza e di attenzione agli aspetti finanziari. Fra gli aspetti presi in considerazione, la riduzione dei consumi (54%) e la gestione delle acque reflue (46%) sono in cima alla lista. Seguono conservazione (37%) e sicurezza (28%), vale a dire disponibilità di una quantità e di una qualità accettabile di acqua. La gestione di problemi legati alla scarsità, in coda alla classifica (11%), vede l Europa totalizzare il punteggio più basso (6%). Oltre a considerare le questioni legate all efficienza, più intensamente rispetto alla media, i LEADER si prendono cura in particolare anche della sicurezza e della gestione delle scorte. Figure 11: Aspetti che le aziende prendono in considerazione quando si tratta di gestione dell acqua

13 Page 13 of 28 INIZIATIVE CHIAVE INTRAPRESE Il 44% delle aziende e il 61% di quelle che usa acqua a fini produttivi ha intrapreso iniziative di gestione idrica negli ultimi 5 anni. Le iniziative si sono limitate per lo più alla misurazione. Le tre attività principali sono legate all efficienza: tracciare l utilizzo dell acqua (27%), fissare obiettivi specifici (22%), investire in dispositivi idrici efficienti (21%). Il coinvolgimento del top management risulta ancora limitato, visto che solo il 18% informa i vertici aziendali di problemi riscontrati in questo ambito. Va notato, poi, che le aziende non stanno lavorando per lo sviluppo di competenze: solo il 13% forma il personale e solo il 14% ha definito una funzione dedicata responsabile della gestione dell acqua. Non sembrano nemmeno optare per un approccio proattivo: soltanto il 16% ha condotto un assessment della gestione idrica per verificare la congruità con criteri prefissati. Solo l 8% rende noti problemi di gestione idrica ai propri stakeholder; solo le aziende del settore primario (13%), del settore food & beverage (16%) e dell industria chimica (16%) si distinguono con valori al di sopra della media per questa attività. L approccio generalmente adottato dalle aziende che usano acqua a scopo produttivo è simile, ma con una maggiore frequenza. Lo stesso dicasi per le aziende del Centro e Sud America, che risultano le più attive, con percentuali al di sopra della media per quasi tutte le iniziative considerate. L 82% dei LEADER ha intrapreso iniziative legate alla gestione dell acqua, registrano le percentuali più alte per tutte le azioni; non soltanto per le iniziative collegate all efficienza ma anche per quelle più sofisticate. Diversamente da quanto accade a livello generale, sono particolarmente focalizzati su attività di assessment (49%), istituzione di funzioni dedicate alla gestione idrica (46%) e formazione del personale (44%). Informano i propri stakeholder in merito ai problemi di gestione dell acqua tre volte di più rispetto alla media.

14 Page 14 of 28 Figura 12: Iniziative di gestione dell acqua intraprese dalle aziende nel mondo

15 Page 15 of 28 RAGIONI PRINCIPALI PER INTRAPRENDERE INIZIATIVE DI GESTIONE DELL ACQUA Adempimenti di legge e normativi (29%) e ragioni economiche (24%) sono le leve principali che muovono le aziende ad avviare iniziative di gestione dell acqua. Le iniziative non sembrano particolarmente motivate né dalla possibilità di ottenere un vantaggio competitivo e di migliorare la reputazione del brand (14%), né dalla pressione dei clienti (4%) o di altri stakeholder (8%). Gli stakeholder non sembrano fare particolare pressione per un utilizzo sostenibile dell acqua; solo il 10% delle aziende è spinto dalla necessità di rendere disponibili informazioni relative alla performance idrica. Ancora una volta la gestione dell acqua risulta legata alla regolarità e all efficienza aziendale. Adempimenti di legge e normativi (65%), policy interne (54%) e ragioni economiche (48%) giocano un ruolo prioritario anche per i LEADER. Nondimeno, sono motivati dall intenzione di salvaguardare gli asset aziendali in una proporzione molto al di sopra della media (34%). Le richieste da parte dei clienti vengono tenute in considerazione quattro volte di più rispetto alla media. Figura 13: Motivi che spingono le aziende a intraprendere iniziative di gestione dell acqua

16 Page 16 of 28 PRINCIPALI BENEFICI Coerentemente con ciò che le motiva, le aziende hanno ottenuto benefici specialmente in termini di conformità a leggi e a normative (27%) e di risparmi finanziari (25%). La riduzione degli incidenti ambientali è stata indicata solo dal 17% delle aziende. I professionisti di Centro e Sud America, invece, hanno dimostrato una maggiore consapevolezza anche in questo ambito, dichiarando di avere ottenuto vantaggi in termini di riduzione degli incidenti ambientali in percentuale superiore alla media (32%; +15% rispetto alla media). Inoltre, hanno ottenuto benefici anche dal punto di vista dei vantaggi competitivi e migliorato la reputazione del brand in misura maggiore rispetto agli altri (18%; +6%). I LEADER hanno ottenuto vantaggi in misura superiore rispetto agli altri, specialmente per quanto riguarda quelli strategici. Hanno beneficiato più degli altri dal punto di vista dei vantaggi competitivi e del miglioramento delle relazioni con gli stakeholder. Figura 14: Benefici ottenuti a seguito dell implementazione di iniziative di water management

17 Page 17 of 28 PRINCIPALI OSTACOLI Non è solo uno l ostacolo che impedisce alle aziende di compiere progressi nella gestione dell acqua. Si rilevano, infatti, differenti tipologie di difficoltà, raggruppabili in due categorie generali: da un lato i limiti economici, dall altro l assenza di pressioni e di adeguata consapevolezza delle problematiche idriche. In particolare, le aziende vengono ostacolate dalla mancanza di consapevolezza da parte del management (21%) e dall assenza di consenso sul da farsi (15%). Fra le principali difficoltà economiche si rilevano la mancanza di risorse finanziarie (17%), di ritorno sugli investimenti (17%) e la necessità di focalizzarsi su risultati a breve termine (12%). Il 45% dei LEADER non vede alcuna barriera al conseguimento di progressi nella gestione dell acqua. Sembrano sapere esattamente cosa fare. La scarsa consapevolezza del management in materia costituisce un problema soltanto per 1 azienda su 10. Figura 15: Principali ostacoli al progresso nella gestione dell acqua

18 Page 18 of 28 UNO SGUARDO AL FUTURO ASPETTATIVE DI PERFORMANCE Per il futuro, la percentuale di aziende che ritiene di poter raggiungere posizioni avanzate (4 e 5) nella scala di maturità che misura le competenze nella gestione dell acqua è del 57%, cifra che sale all 85% per i latinoamericani. Più di un professionista europeo e nordamericano su due prevede di riuscire a occupare in futuro posizioni al livello 4 e 5. I LEADER sono consapevoli dell importanza della gestione dell acqua e si aspettano di mantenere anche in futuro la posizione raggiunta. Figura 16: Aspettative di performance LEVE FUTURE E INIZIATIVE In futuro le aziende intensificheranno l impegno nella gestione dell acqua; sono previsti incrementi per tutti i tipi di iniziative. Le attività legate alla misurazione e a un uso più efficiente dell acqua continueranno a essere le più comuni, ma potremo assistere anche a un incremento significativo di azioni più sofisticate come la formazione del personale (1 su 3; +17% rispetto al presente), il coinvolgimento del top management (1 su 4; +7%) e le attività di audit (28%; +12%). Per la gestione sostenibile dell acqua, in futuro i LEADER si affideranno ad azioni più sofisticate, come l auditing e la formazione.

19 Page 19 of 28 Figura 17: Raffronto fra le iniziative future di gestione dell acqua e le iniziative attuali A supporto dell impegno futuro, il 40% degli interpellati mette in conto un incremento degli investimenti. Le aziende del Centro Sud America (66%) e le aziende del settore primario risultano le più determinate (59%). I LEADER continueranno a investire. Un LEADER su due, inoltre, aumenterà gli investimenti. Figura 18: Investimenti futuri

20 Page 20 of 28 Il potenziale legato alla gestione dell acqua è molto alto. Ci si aspettano aumenti a doppia cifra per tutti i benefici derivanti dalle iniziative di gestione delle risorse idriche. Grazie a una più saggia gestione dell acqua le aziende si aspettano principalmente una riduzione degli incidenti ambientali (38%; +21% rispetto al presente) e miglioramenti della propria performance. Si attendono, infatti, aumenti marcati dei risparmi (44%; +19%), del vantaggio competitivo e della reputazione del brand (34%; +26%). Miglioramenti in termini di vantaggio competitivo sono attesi specialmente in Europa (+27%) e in Nord America (+23%), mentre le aziende di Asia e Centro Sud America ritengono che ne trarranno benefici specialmente in termini di riduzione degli incidenti ambientali (+27%). Figura 19: Benefici attesi rispetto ai benefici attuali In futuro i LEADER saranno spinti all azione in particolare dalla possibilità di ottenere un vantaggio competitivo (+9%).

21 Page 21 of 28 IL PROFILO DEI LEADER I leader registrano percentuali più alte lungo tutta l indagine, rivelando un approccio lungimirante. Considerano la gestione dell acqua come un tema centrale dal punto di vista delle dinamiche di business. Sono consapevoli dell importanza di questi aspetti non soltanto per continuare a operare ma anche per crescere ulteriormente. Hanno un approccio strutturato: adottano policy, fissano obiettivi specifici e avviano iniziative mirate. Si pongono come obiettivo il consumo efficiente dell acqua ma lavorano anche in prospettiva strategica. Formano il personale, stabiliscono funzioni aziendali dedicate alla gestione idrica e conducono attività di assessment. I benefici che ottengono sono tangibili (legati cioè all efficienza o alla possibilità di ottenere un vantaggio competitivo) o legati al miglioramento delle relazioni con gli stakeholder. Per certo, continueranno a investire e a concentrarsi anche in futuro sul water management, vedendo in questa attività un modo per migliorare la performance aziendale. LE CARATTERISTICHE DEI LEADER 1. L approvvigionamento idrico in prospettiva di business è un tema centrale per i LEADER. 2. I LEADER sono ben consapevoli della legislazione dei loro Paesi in materia di acqua. 3. I LEADER adottano policy di gestione dell acqua. 4. I LEADER fissano obiettivi specifici per il consumo di acqua. 5. Per i LEADER la gestione dell acqua non è soltanto una questione di efficienza ma riguarda anche problematiche legate alla sicurezza e alla gestione di eventuali situazioni di scarsità. 6. Oltre a iniziative mirate al consumo efficiente, i LEADER istituiscono funzioni dedicate alla gestione idrica, formano il personale e conducono attività di assessment. Un LEADER su tre informa i propri stakeholder in merito alle problematiche di gestione dell acqua. 7. L efficienza non è l unica ragione che motiva i LEADER a intraprendere iniziative mirate. Leve motivazionali sono anche la salvaguardia degli asset aziendali e la soddisfazione dei clienti. 8. I LEADER hanno beneficiato molto più degli altri in termini di vantaggio competitivo e di miglioramento delle relazioni con gli stakeholder.

22 Page 22 of I LEADER affrontano gli ostacoli meglio di tutti gli altri: non mancano di consapevolezza. 10. I LEADER continueranno a occuparsi di tematiche legate alla gestione dell acqua anche in futuro.

23 Page 23 of 28 RIFLESSIONI CONCLUSIVE L esplosione demografica, lo sviluppo economico, il cambiamento climatico, l urbanizzazione e l inquinamento stanno pesando tremendamente sulle risorse idriche mondiali. La domanda di acqua continua a crescere e si stima che entro il 2050 aumenterà del 55% a seguito della crescente domanda del settore manifatturiero, della produzione di energia elettrica e dell utilizzo domestico. Un uso efficiente dell acqua non è mai stato così cruciale come in questo momento. L utilizzo più efficiente dell acqua non consente solamente di mantenere un equilibrio sostenibile, ma anche di ottenere benefici dalle opportunità che si vanno presentando. Gli esempi sono numerosi. Tecnologie innovative di irrigazione in agricoltura possono ridurre l estrazione di acqua (e i relativi costi) e aumentare la resa delle coltivazioni. Altre opportunità di business derivano dalla produzione di acqua; grazie a nuove tecnologie e all uso di energie rinnovabili, si aprono nuovi mercati nel campo del trattamento delle acque di scarico o degli impianti di desalinizzazione. Ancora, una regolamentazione intelligente dell acqua che preveda meccanismi di prezzo che incoraggino l efficienza o l introduzione di altre iniziative quali l etichettatura dei prodotti per consentire ai consumatori di fare acquisti water efficient rappresentano reali opportunità per il futuro. 5 Ma sono soltanto alcuni esempi delle innumerevoli opportunità offerte da un uso più efficiente dell acqua. Ogni organizzazione può trarne vantaggi, perché sono davvero alla portata di tutti. La gestione dell acqua sta iniziando ad essere considerata con la stesso approccio organizzativo che si adotta per le altre aree di interesse per le attività aziendali. A questo scopo, la consapevolezza in materia e la misurazione giocano un ruolo fondamentale. I passi basilari che un azienda può compiere per una più efficiente gestione dell acqua possono essere facilmente sintetizzati. Ogni azienda ha bisogno di: 1. Definire i propri obiettivi. Gli obiettivi possono andare dalla generica promozione della consapevolezza in merito alla riduzione dei consumi all adozione di policy specifiche. 2. Misurare la propria impronta idrica, ossia il volume totale di acqua usata per produrre beni e servizi, aggregando dati da diverse operazioni (acque estratte dal suolo per uso industriale o agricolo, acqua piovana assorbita dalle coltivazioni, acque di scarico ecc.) 5 Global Risks 2015, 10ma Edizione, è pubblicata da World Economic Forum nel contesto del Global Competitiveness and Benchmarking Network.

24 Page 24 of Condurre un assessment per identificare l impatto idrico della propria performance aziendale secondo diversi parametri (per zona geografica o per impianto, per prodotto, per processo, per personale impiegato ecc.) 4. Definire una strategia e tracciare una roadmap di riduzione e di miglioramento. La diffusione di questo approccio può contribuire alla preservazione delle risorse idriche e a garantire il diritto di ciascuno ad avere acqua in quantità sufficiente, sicura, accettabile e conveniente per uso personale, come è sancito dalla legislazione internazionale in materia di diritti umani.

25 Page 25 of 28 SCHEDA ITALIA Scenario Attuale o Gli italiani si preoccupano dell impatto che le problematiche legate alla disponibilità di acqua possono avere sulla loro vita di tutti i giorni in misura inferiore rispetto alle media mondiale (62%; -11%) o Il 77% degli italiani si preoccupa dell impatto che le problematiche legate all acqua possono avere a livello di sistema Paese (il dato è inferiore alla media mondiale pari a 83% ma superiore alla sensibilità europea pari a 72%) o o o o o o La percezione della problematica della disponibilità d acqua a livello globale da parte degli italiani è in linea con il resto del mondo (98%; 95%) Il 57% delle aziende italiane ritiene che le problematiche relative all acqua possano avere un impatto sulle dinamiche aziendali (a livello mondiale la percentuale si attesta al 70%) Solo il 59% degli italiani è informato sulla legislazione specifica in materia di acqua (il 14% in meno rispetto alla media mondiale e il 16% in meno rispetto alla media europea) Gli italiani si sentono più maturi dei colleghi stranieri quando si tratta di gestione delle risorse idriche Nella scala che misura la maturità in materia di water management, il 17% delle aziende italiane ritiene di essere a un livello avanzato (la percentuale è in linea con quella europea pari a 17% ma più alta della media mondiale pari a 6%) 1 azienda italiana su 3 circa ha una policy per il water management e 1 su 4 si pone degli obiettivi in materia di acqua (le percentuali sono in entrambi i casi inferiori rispetto alla media mondiale che si attesta rispettivamente al 34% e al 26%) Con un intensità inferiore rispetto alla media mondiale, anche in Italia la gestione dell acqua è percepita per lo più come una questione di efficienza. La classifica degli aspetti principali a cui le aziende prestano maggiore attenzione, in linea con quella mondiale, vede: Riduzione dei consumi (50%; -4% rispetto alla media mondiale) Gestione delle acque reflue (41%; -5%) Tutela (39%; +2%) Sicurezza, intesa come disponibilità di acqua in misura e qualità accettabile (26%; -2%) Gestione scarsità (7%; -4%)

26 Page 26 of 28 Altro (3%; /) Nessuno (15%; +4%) o o Il 35% delle aziende italiane ha intrapreso iniziative legate al water management (a livello mondiale la percentuale si attesta al 44%) Tra le iniziative più intraprese figurano anche in Italia attività legate alla misurazione e all efficienza dei consumi: Tracciare i consumi (21%; -6% rispetto alla media mondiale) Investire su strumenti per l efficienza dei consumi (17%; -4%) Sostituire strumenti usurati con strumenti per un consumo efficiente (13%; -4%) Attività di assessment sulla gestione delle risorse idriche (13%, -3%) Darsi degli obiettivi per risolvere le problematiche legate all acqua (12%; -10%) Attività di formazione per lo staff (12%; -1%) Informare il top management di problematiche legate all acqua (9%; -9%) Stabilire una funzione dedicata per il water management (6%; -8%) Informare gli stakeholder delle problematiche legate alle risorse idriche (6%; -2%) Altro (1%; -4%) o Le ragioni che spingono le aziende italiane a intraprendere iniziative legate alla gestione delle risorse idriche sono essenzialmente legate alla compliance. Le motivazioni economiche pesano la metà rispetto al resto del mondo: Compliance con leggi e regolamenti (22%; -7% rispetto alla media mondiale) Internal policy (22%; -5%) Motivi economici (12%-12%) Vantaggio competitivo (12%; -2%) Salvaguardia degli asset aziendali (8%; -2%) Necessità di informare sui propri consumi idrici (11%; +1%) Pressioni da parte degli stakeholder (5%; -3%) Richieste da parte dei clienti (2%; -2%) Richieste da parte delle società di assicurazione (1%; - 1%) Altro (3%; -1%) o Le aziende italiane che hanno intrapreso iniziative in materia di water management ne hanno beneficiato soprattutto in termini di:

27 Page 27 of 28 Risparmio (21%; -4% rispetto alla media mondiale) Compliance con leggi e regolamenti (18%; -9%) Vantaggio competitivo/miglioramento della brand reputation (9%; -3%) Diminuzione degli incidenti ambientali (8%; -9%) Migliorato le relazioni con gli stakeholders (6%; -2%) Altri benefici (5%; -4%) Nessun beneficio (1%; /) o Per le aziende italiane i maggiori ostacoli nel progredire in materia di water management sono: Mancanza di consapevolezza dal punto di vista gestionale (18%; -3% rispetto alla media mondiale) Mancanza di risorse finanziarie (15%; -2%) Mancanza di ritorno sugli investimenti (9%; -7%) Mancanza di consenso sul da farsi (6%; -9%) Focus sui risultati di breve termine (12%; /) Mancanza di competenze da parte dello staff (8%; -2%) Diminuzione dell efficienza (0%; -3%) Diminuzione della competitività (0%; -2%) Altro (17%; +7%) Nessuna barriera (32%; +7%) Scenario futuro o Il 44% delle aziende italiane si aspetta di occupare posizioni avanzate (4 e 5) nella scala che misura la maturità della capacità di gestione delle risorse idriche o Nei prossimi cinque anni, le aziende italiane si concentreranno su: Tracciare i consumi (30%; -11% rispetto alla media mondiale; +9% rispetto al dato nel presente) Investire su strumenti per l efficienza dei consumi (30%; -1%; +13%) Attività di formazione per lo staff (30%; /; +18%) Darsi degli obiettivi per risolvere le problematiche legate all acqua (29%; -9%; +17%) Sostituire strumenti usurati con strumenti per un consumo efficiente (25%; -5%; +12%) Attività di assessment sulla gestione delle risorse idriche (23%; -5%; +10%) Informare il top management di problematiche legate all acqua (15%; -10%; +6%) Informare gli stakeholder delle problematiche legate alle risorse idriche (8%; -5%; +2%)

28 Page 28 of 28 Stabilire una funzione dedicata per il water management (6; -10%; /) Altro (6%; -2%; +5%) o Il 32% delle aziende italiane incrementerà i propri investimenti in materia di water management nei prossimi cinque anni (-8% rispetto alla media mondiale) o I benefici che le aziende italiane si aspettano per il futuro saranno legati a: Risparmio (46%; -2% rispetto alla media mondiale; +25% rispetto al dato nel presente) Vantaggio competitivo/miglioramento della brand reputation (32%; +2%; +23%) Compliance con leggi e regolamenti (20%; -17%; +2%) Diminuzione degli incidenti ambientali (20%; -18%; +12%) Migliorato le relazioni con gli stakeholder (15%; -6%; +9%) Altri benefici (21%; +3%; +16%) * Il campione degli intervistati italiani è composto da 236 professionisti

DNV GL - BUSINESS ASSURANCE

DNV GL - BUSINESS ASSURANCE Executive summary DNV GL - BUSINESS ASSURANCE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Sommario Introduzione Metodologia e campione della ricerca Analisi dello scenario attuale Gestione della salute e sicurezza sul

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey 23 Febbraio 2016 State Street Asset Owners Survey Introduzione Il sistema pensionistico globale si trova di fronte a sfide di enorme portata I fondi pensione devono evolversi e svilupparsi per riuscire

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

LE IMPRESE E LA SOSTENIBILITÀ INDAGINE CONDOTTA DA GFK EURISKO PER CONTO DI SODALITAS

LE IMPRESE E LA SOSTENIBILITÀ INDAGINE CONDOTTA DA GFK EURISKO PER CONTO DI SODALITAS LE IMPRESE E LA SOSTENIBILITÀ INDAGINE CONDOTTA DA GFK EURISKO PER CONTO DI SODALITAS 1 QUESTA INDAGINE Questa indagine è stata condotta nella prima metà di aprile 2012 su un campione di 153 imprese/enti/associazioni

Dettagli

Benefici, costi e aspettative della certificazione ISO 14001 per le organizzazioni italiane

Benefici, costi e aspettative della certificazione ISO 14001 per le organizzazioni italiane Università degli Studi di Padova Dipartimento Ingegneria Industriale Centro Studi Qualità Ambiente In collaborazione con ACCREDIA Ente Italiano di Accreditamento Benefici, costi e aspettative della certificazione

Dettagli

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting. Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità. Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE. Carlo Noè

CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità. Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE. Carlo Noè CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 LE LEVE COMPETITIVE Le LEVE COMPETITIVE

Dettagli

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco Sistemi per la Sicurezza Consulenza Sicurezza Analisi Consulenza La La Sicurezza non è un gioco non è un gioco m Il parere del Legale La formazione in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ha assunto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI QUALITA

CERTIFICAZIONE DI QUALITA CERTIFICAZIONE DI QUALITA Premessa Lo Studio Legale & Commerciale D Arezzo offre servizi di consulenza per la certificazione di qualità secondo gli standard internazionali sulle principali norme. L obiettivo

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL 66% Una survey del Politecnico di Milano mostra dati positivi sia per la rilevanza percepita sia per la diffusione dei progetti.

Dettagli

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi La riqualificazione e l efficienza L energia energetica: per uscire dalla obiettivi ambientali e obblighi crisi: di legge le opportunità per la riqualificazione energetica degli edifici Sara Vito Assessore

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

enside www.xdatanet.com

enside www.xdatanet.com enside è il software che affianca responsabili aziendali, energy manager e proprietari di edifici per capire come intervenire sui consumi e sui costi, migliorando l efficienza energetica. enside www.xdatanet.com

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Cos è la UNI EN ISO 9001?

Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? è una norma che definisce i requisiti per un sistema di gestione per la qualità. Aiuta le organizzazioni ad essere più efficaci ed efficienti, assicurando

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto Sodalitas Social Solution www.sodalitas.socialsolution.it Sodalitas Social Solution è l Osservatorio on line sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende,

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Oltre l analisi. La Comprensione.

Oltre l analisi. La Comprensione. Oltre l analisi. La Comprensione. Non solo efficienza energetica. AVVENIA oggi, dopo più di dieci anni di esperienza, non si occupa solamente di efficienza energetica. Nuove metodologie operative. L esperienza

Dettagli

Politica di Acquisto di FASTWEB

Politica di Acquisto di FASTWEB Politica di Acquisto di FASTWEB Edizione Settembre 2012 Editoriale Innovare per crescere ed essere sempre i primi, anche nell eccellenza con cui serviamo i nostri Clienti. Questo il principio ispiratore

Dettagli

Segmentazione del mercato e scelta del target

Segmentazione del mercato e scelta del target Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

HR - Sicurezza. Parma 17/12/2015

HR - Sicurezza. Parma 17/12/2015 HR - Sicurezza Parma 17/12/2015 FG Software Produce software gestionale da più di 10 anni Opera nel mondo del software qualità da 15 anni Sviluppa i propri software con un motore completamente proprietario

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Ve.Pro.L.G. Esempio d applicazione del software, nell assistenza tecnica per ottimizzare l impiego di acqua e di energia negli impianti di

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Comune di Pietrabbondante

Comune di Pietrabbondante Comune di Pietrabbondante IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO Sommario 1. Finalità della 2 2. Aree di 2 3. La metodologia di 3 4.La scheda di dei responsabili di servizio

Dettagli

Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter

Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter 1 Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter predisporre, in tempo reale, azioni correttive e migliorative

Dettagli

Milano, 12 maggio 2014 Safety for food

Milano, 12 maggio 2014 Safety for food Milano, 12 maggio 2014 Safety for food Innanzitutto faccio i complimenti ai ministeri della Salute e delle Politiche Agricole, al CNR, a Cisco e al Museo della Scienza per aver promosso questa importante

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

Ufficio Studi Bachelor Valori e percezioni associati al settore bancario

Ufficio Studi Bachelor Valori e percezioni associati al settore bancario Ufficio Studi Bachelor Valori e percezioni associati al settore bancario Aprile 2012 1 Indice 1. Obiettivi 2. Popolazione di riferimento e campione 3. Metodologia e tempistiche 4. Sintesi dei risultati

Dettagli

ATTENTATI DI LONDRA: Impatto sui mercati

ATTENTATI DI LONDRA: Impatto sui mercati 08 Luglio 2005 ATTENTATI DI LONDRA: Impatto sui mercati La natura delle esplosioni di Londra è quasi certamente di natura terroristica. La scelta del timing è da collegarsi alla riunione del G8. Pur nella

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione

Dettagli

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

INTERNAZIONALIZZAZIONE Le attese delle P.M.I. MARZO 2014

INTERNAZIONALIZZAZIONE Le attese delle P.M.I. MARZO 2014 INTERNAZIONALIZZAZIONE Le attese delle P.M.I. MARZO 2014 Obiettivi della ricerca 2 L Istituto di ricerca Quaeris ha condotto una WEB Survey per raccogliere i dati utili per l analisi sull internazionalizzazione

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia Indagine conoscitiva tra le Organizzazioni registrate EMAS in Friuli Venezia Giulia a cura della SOS Promozione e Controllo qualità di ARPA FVG L Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente, oltre

Dettagli

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi INTRODUZIONE I risultati che riportiamo nelle pagine seguenti

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Le strategie di marketing

Le strategie di marketing Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca SUMMARY REPORT MOPAmbiente I principali risultati della ricerca VI Rapporto Periodo di rilevazione: 3 9 Novembre 2010 Metodologia: CATI; campione n=1000 casi, rappresentativo degli italiani dai 18 anni

Dettagli

Costruiamo un futuro sostenibile

Costruiamo un futuro sostenibile Costruiamo un futuro sostenibile Responsabilità Sociale d Impresa Sommario 2014 Siamo orgogliosi del nostro ruolo nel sistema finanziario globale e siamo fermi nel proposito di svolgere le nostre attività

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità Guida alla realizzazione della certificazione di qualità L ottenimento della certificazione di qualità è un processo che spaventa chi per la prima volta l affronta per i costi innegabili ad essa connessi

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004 Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?

Dettagli

Q&C dei sistemi di gestione in base alla norma UNI CEI EN 16001

Q&C dei sistemi di gestione in base alla norma UNI CEI EN 16001 Ing. Sandro Picchiolutto Fabbisogni di qualificazione e certificazione (Q&C) di competenze, servizi e sistemi per l efficienza energetica e le fonti rinnovabili Q&C dei sistemi di gestione in base alla

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

Progettare oggetti di ecodesign

Progettare oggetti di ecodesign Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP FOR PROFESSIONAL SERVICES IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Grazie a SAP siamo riusciti a pianificare meglio e ad ottenere tempestive informazioni su tempi e costi delle nostre commesse.

Dettagli