LO SVEZZAMENTO. (a cura del Dr. Giorgio Donegani)

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1 LO SVEZZAMENTO (a cura del Dr. Giorgio Donegani)

2 2 Lo svezzamento

3 Introduzione allo svezzamento: la sua importanza sotto il profilo psicologico e nutrizionale Tra il quarto e il sesto mese di vita, bimbo e mamma iniziano insieme una nuova avventura: lo svezzamento. Il passaggio dal latte a un alimentazione più varia, diversa per sapore e consistenza, è certamente delicato, ma non deve creare troppe ansie. Ecco tutto quello che occorre sapere per affrontare nel migliore dei modi questo importante periodo della crescita. Eccoci qui: anche per il nostro piccolo, abituato al calore del seno materno o al morbido e rassicurante biberon, è arrivato il momento di cimentarsi con le pappe. Certo un termine più infelice per indicare questo periodo di passaggio dall alimentazione liquida a una più consistente non si poteva inventare: svezzamento (o divezzamento ), cioè togliere il vezzo. Quale vezzo? Quello di succhiare, naturalmente, come se la suzione fosse un vizio e non fosse invece la modalità più primitiva e naturale usata per alimentarsi. È importante riflettere su questo per affrontare correttamente le difficoltà che inevitabilmente si potranno incontrare: se il piccolo fa fatica ad accettare le pappe, non è per capriccio; la ricetta più gradita è fatta di pazienza, comprensione, rispetto dei ritmi naturali, uniti anche a un po di fermezza perché il bimbo abbia comunque chiara la direzione da seguire. Lo svezzamento 3

4 Il momento giusto per iniziare e l occorrente di cui munirsi L età giusta per iniziare Se il bambino è allattato al seno, è pronto per la prima pappa attorno al 5-6 mese, se invece è allattato artificialmente, si può iniziare lo svezzamento già dal 4 mese compiuto. Non è prudente cominciare prima del quarto mese perché l apparato digerente del piccolo è ancora impreparato a ricevere cibi diversi dal latte, inoltre, un assunzione troppo precoce di alimenti solidi può facilmente scatenare allergie. Un altro motivo per cui non conviene anticipare troppo lo svezzamento è che, in genere, il bimbo prima dei 4 mesi non riesce ancora a coordinare bene i movimenti della bocca e della lingua e potrebbe incontrare difficoltà nel deglutire i cibi solidi. I dubbi della mamma Mi hanno detto tutti che è meglio iniziare prima possibile lo svezzamento, è vero? No, si può iniziare tardi lo svezzamento senza la benché minima conseguenza negativa. Molte mamme e papà non vedono l ora di cominciare il più presto possibile, convinti che un alimentazione solida sia più nutriente e sostanziosa. In realtà, il latte è un alimento molto ricco, capace di assicurare per parecchio tempo una nutrizione soddisfacente al bambino. 4 Lo svezzamento

5 Cosa serve? Tutto l occorrente per la pappa Per iniziare sarà necessario avere a disposizione in cucina alcuni strumenti che aiutino e facilitino nella preparazione della pappa e un attrezzatura base per educare il bambino a mangiare. Grattugia Per la frutta è necessaria una piccola grattugia cosiddetta da mela ; è della linea On Line prodotta in ceramica resistente, igienica, lavabile in lavastoviglie, con un raccoglitore esterno per utilizzare immediatamente quanto grattuggiato. Disponibile in due diametri (10 e 17 cm). Prezzo a partire da euro 5.90 Per il primo formaggio grattugiato utilissima è la mini grattugia in plastica della linea Presto, perfetta per piccoli quantitativi, ha un taglio finissimo ed è disponibile in cinque vivaci colori. Prezzo euro 3.90 Passaverdura Il passaverdura è un alleato indispensabile per gli omogeneizzati casalinghi, trasforma la verdura in purea senza immettere aria nel cibo, non fa passare bucce, semini o filamenti. Della linea Handy, è realizzato in acciaio inox d alta qualità con tre dischi intercambiabili per impostare la densità della passata ed abituare gradualmente il bambino a consistenze man mano diverse. Prezzo euro Lo svezzamento 5

6 Colino E per filtrare il primo brodo, utilissimo il colino della linea Presto a maglia fine in filo d acciaio con pratici ganci che garantiscono un ottima stabilità quando appoggiato al recipiente. È disponibile in 6 vivaci colori e 5 diametri diversi. Prezzo a partire da euro 2.90 Pentola per cottura a vapore Ideale per cucinare cibi al vapore, la pentola della linea Presto è prodotta in acciaio inossidabile d alta qualità e fornita di un corpo separato per scolare. Il coperchio in vetro permette un controllo durante il processo di cottura ed ha un apertura per la fuoriuscita del vapore. Provvista di una pratica scala misuratrice all interno, per dosare alla perfezione i liquidi. Prezzo euro oppure in alternativa: Cestello per cottura a vapore Estensibile, prodotto in acciaio inossidabile, è compatibile con tutti i tipi di pentola. Della linea Presto, il cestello occupa pochissimo spazio quando richiuso. Prezzo euro 9.90 I dubbi della mamma Che noia fare il brodo tutti i giorni, non si può congelarlo? Certo che si può, ed è molto comodo. Sotto il profilo igienico è senz altro meglio congelare il brodo piuttosto che conservarlo liquido in frigo per un paio di giorni. È bene porzionarlo prima di riporlo in freezer (per esempio in piccoli contenitori) in modo da scongelarne di volta in volta solo la quantità necessaria. 6 Lo svezzamento

7 Contenitori per la pappa Ermetici e sicuri, in plastica trasparente con superficie scrivibile e graduata, i contenitori per la pappa della linea Bambini sono studiati per conservare le giuste porzioni. A prova di goccia, vanno in lavastoviglie, frigorifero, congelatore e microonde, ideali per trasportare e conservare le pappe o il latte materno. Prezzo a partire da euro 7,90 Contenitore termico per gli alimenti Comodissimo per trasportare quello che cucini per il tuo bimbo, il contenitore termico Family è dotato di due scomparti, in uno puoi metterci il brodo e nell altro la pastina o le verdure. Una volta chiuso, mantiene la temperatura per 12 ore! Prezzo a partire da euro Ciotola da viaggio con cucchiaio Ideale per il fuori casa, la ciotola Bambini è ermetica e dotata di un inserto per contenere e proteggere igienicamente il cucchiaio durante il trasporto. Va in frigorifero, congelatore e microonde ed è lavabile in lavastoviglie. Perfetta per il latte in polvere. Prezzo euro 7,90 I dubbi della mamma Metto la minestrina nel biberon, così il bimbo la mangia tutta e faccio in fretta. È sbagliato? Svezzare il piccolo non vuol dire solo somministrargli cibi diversi dal latte, ma anche abituarlo a un differente modo di mangiare. Mettere la minestrina nel biberon è comodo e fa risparmiare tempo, ma significa offrirgli l occasione di continuare succhiare, cosa che già sa fare benissimo; deve invece imparare a masticare, piano piano e prendendosi tutto il tempo di cui ha bisogno. Lo svezzamento 7

8 Cucchiai pappa Sono studiati per il primo svezzamento, la dimensione e la forma garantiscono il massimo confort. I colori vivaci invogliano i bambini ad assaggiare nuovi sapori ed il manico è disponibile in versione corta e lunga per raggiungere più facilmente il fondo dei vasetti di omogeneizzati. Questo prodotto della linea Bambini è disponibile in pratici set da tre pezzi ed è lavabile in lavastoviglie. Prezzo a partire da Euro 3.90 Set pappa Un set della linea Bambini completo di piatto piano, fondo, posatine, cucchiaio lungo e bicchiere primi sorsi per stimolare i bambini a mangiare autonomamente. È creato con forme divertenti e colori accattivanti, ideale anche come idea regalo. Prezzo Euro I componenti sono disponibili anche separatamente e nei seguenti colori: 8 Lo svezzamento

9 La necessità di un approccio graduale La parola d ordine è gradualità Che si inizi a 4, 5, 6 mesi o più tardi, l introduzione di nuovi cibi richiede sempre una grande gradualità. La proposta di un nuovo cibo va sempre fatta in piccole dosi, ed è necessario lasciare un intervallo sufficiente (almeno qualche giorno) prima di procedere alla somministrazione di un altro alimento nuovo. I motivi di questo comportamento sono diversi: i nuovi sapori senza inutili forzature. dei cibi e di imparare a deglutirli. Informazioni specifiche Come capire se il bambino ha un allergia? Non ci si deve preoccupare troppo se, dopo aver assaggiato un alimento, il bimbo ha conati di vomito. Sicuramente non bisogna insistere con il pasto, ma non è detto che si tratti di allergia. Il vomito può essere dovuto ad altre cause, anche solo al fatto che i genitori hanno forzato il piccolo a mangiare qualcosa che in quel momento non gradiva. Perché si parli di allergia, devono comparire contemporaneamente alcuni di questi sintomi evidenti: vomito; diarrea immediata; reazioni cutanee tipo orticaria su varie parti del corpo. In caso di allergia, la pelle appare leggermente sollevata, punteggiata di chiazze rosa pallido al centro, che provocano prurito. I dubbi della mamma Va bene la gradualità, ma non si stancherà di mangiare sempre la stessa pappa? È giusto variare la dieta, ma il bambino ha bisogno di tempo per digerire le novità. I suoi ritmi e i suoi gusti sono diversi da quelli degli adulti. Tutto sommato può essere considerato un tipo abitudinario, capace di gustarsi per un bel po di giorni la solita minestra senza dare il benché minimo segno di insofferenza. Lo svezzamento 9

10 Il calendario dello SVEZZAMENTO Cominciamo dalla frutta Con cosa conviene iniziare lo svezzamento? Normalmente, si parte con la frutta (in purea oppure omogeneizzata) semplicemente perché, grazie al suo gusto naturalmente dolce, è più facile che venga accettata dal bambino. In realtà, nulla impedisce di iniziare con le verdure, altrettanto digeribili e leggere, partendo da quelle con il gusto più dolce, come le carote, le patate e le zucchine. La prima pappetta può essere benissimo costituita da un passato molto fine e diluito di carote e patate, bollite o cotte al vapore, condito con poco olio extravergine di oliva e un cucchiaino di formaggio grana. In seguito, il passato si arricchisce di altre verdure: zucchine, lattuga, fagiolini. Se non si evidenziano problemi di allergie e il bambino gradisce buona parte dei vegetali che gli offriamo, si può arrivare a comporre un piccolo minestrone nel giro di 2-3 di settimane. Durante il primo mese di svezzamento, è sufficiente dare al bambino una pappa al giorno, mantenendo gli altri pasti a base di latte. Del resto, la pappa di sola verdura non è molto nutriente ed è possibile che, poco dopo averla assunta, il piccolo richieda comunque del latte; non c è motivo per rifiutarglielo. I dubbi della mamma Verdura, frutta e omogeneizzati biologici, se ne parla tanto, ma sono davvero utili nell alimentazione dei bambini? Sono utilissimi perché i bambini sono più sensibili degli adulti agli effetti nocivi di sostanze chimiche estranee, come i residui dei pesticidi usati in agricoltura. La particolare sensibilità dei bambini è dovuta sia al veloce ritmo di accrescimento delle cellule, che caratterizza l infanzia, sia al fatto che nei neonati l organismo, ancora immaturo, incontra maggiori difficoltà a eliminare le sostanze tossiche. Che bella soddisfazione: ho lavorato tanto e ora mi trovo di fronte queste smorfiette di disgusto Gli insuccessi agli inizi sono all ordine del giorno. Vietato scoraggiarsi: se il piccolo serra la bocca o sembra disgustato è meglio non forzarlo e avere semplicemente un po di pazienza. Si potrà sempre riprovare in un altro momento, senza però insistere troppo. Una cosa comunque non va fatta: aggiungere zucchero, miele o, peggio, dolcificanti sintetici, per invogliare il piccolo a mangiare. 10 Lo svezzamento

11 Crema di verdure per i primi periodi Nelle prime fasi dello svezzamento le minestrine devono essere cremose e non troppo dense. In seguito si potrà aumentare la consistenza, senza esag erare. Dosi per due porzioni Ingredienti: 150 g di zucca 150 g di carote 3 foglie di lattuga olio extravergine (2 cucchiaini) parmigiano o formaggio grana padano (mezzo cucchiaino) Come si fa: Sbucciate la zucca e tagliatela a dadini, raschiate le carote e affettatele, spezzettate le foglie di lattuga. Mettete il tutto in una casseruola e aggiungete un bicchiere e mezzo d acqua oligominerale non gasata. Mescolate e cuocete a fuoco basso per 30 minuti. Passate il tutto e aggiungete l olio crudo. Se la pappa è troppo densa aggiungete qualche cucchiaio di acqua e fate riscaldare per qualche minuto. Al momento di servire, spolverizzate con il formaggio. In mancanza della zucca, è possibile sostituirla con la patata. Sbucciatori Taglieri flessibili Coltelli colorati Bilancia digitale Lo svezzamento 11

12 5-6 mesi arrivano i cereali Una volta che il piccolo dimostra di gradire il passato di vegetali e lo accetta senza problemi, possiamo aggiungervi i cereali. Per iniziare, andranno benissimo un paio di cucchiaini di crema di riso, mais, tapioca. Dopo i primi assaggi, si potrà aumentare gradatamente la quantità, introducendo il semolino e anche la pastina, nelle misure più piccole. Con l aggiunta dei cereali, la pappa diventa più sostanziosa. Si arricchisce di amido e di proteine ed è probabile che riesca a soddisfare interamente l apporto nutritivo del pasto. È normale quindi che, soddisfatto di quello che ha mangiato, il bimbo non chieda di integrarlo poco dopo con del latte. Informazioni specifiche Niente glutine prima dei sei mesi La celiachia è una malattia rara (colpisce 3 bambini su 1000) che consiste nell incapacità delle mucose dell intestino tenue di assorbire cibi con glutine, una sostanza proteica presente nel grano e in altri cereali (comunque non nel riso e nel mais). Può essere presa in considerazione quando alcune settimane dopo aver cominciato a mangiare alimenti che contengono glutine, il bambino non cresce, appare denutrito, è irritabile, si muove poco, ha il pancino sempre più gonfio, al contrario del resto del corpo che appare sempre più magro. Purtroppo, l unico rimedio è la dieta: per tutta la vita andranno evitati tutti i cibi che contengono anche la più piccola quantità di glutine. Non è facile, perché la farina di grano entra in una gran quantità di prodotti e il glutine è presente anche nell avena, nella segale e nell orzo. Per fortuna, esistono linee molto complete di prodotti dietetici senza glutine, che imitano quelli normali, pasta compresa. Inoltre, è possibile ricorrere a mais, riso, tapioca e patate come fonti alternative di amido, utilizzabili tranquillamente perché naturalmente. 12 Lo svezzamento

13 I dubbi della mamma Non finisce mai il piatto, cosa devo fare? Niente, i bambini si sanno regolare meglio di noi adulti. Se il piccolo mostra di essere sazio, voltando la testa e chiudendo la bocca di fronte al cucchiaino, non dobbiamo insistere per fargli comunque svuotare il piatto. Può anche capitare che, mezz ora o un ora dopo, reclami il biberon di latte per completare il pasto, assecondiamolo senza problemi, non c è alcun pericolo che questo gli rovini la digestione. Che schifo questa pappa! Come fa a piacergli? Assaggiare la minestrina prima di somministrarla è importante per controllarne la temperatura, ma non bisogna farsi impressionare dal sapore non proprio gradevole per i nostri gusti. L importante è che piaccia a nostro figlio. I suoi gusti non sono così difficili come sembra, anche perché non ha ancora avuto modo di sperimentarli. Via via che proverà nuovi sapori, imparerà a distinguerli e si definiranno anche le sue preferenze. Quando posso iniziare a dargli la pastina? Passato il sesto mese, dapprima cuocendola nel brodo vegetale, per poi arrivare, col tempo, a preparare piccoli piattini sempre più gustosi. È opportuno utilizzare le pastine speciali per la prima infanzia. All inizio si proporranno i formati più piccoli, quindi, con il progredire dei dentini, si passerà a formati via via più grandi: gemmine, anellini, stelline, perline fino ad arrivare, verso il 9-10 mese, alle prime tagliatelline e ai maccheroncini, sempre nelle versioni specifiche per la prima infanzia. Si può aggiungere sale alla pappa? Meglio di no. Con il tempo, il piccolo è naturalmente portato ad apprezzare sempre di più la sensazione di sapidità; meglio non accelerare il ritmo naturale per non ingenerare un eccessiva simpatia nei confronti dei cibi salati che potrebbe poi condizionare il gusto anche da adulti. Non va dimenticato, infatti, che un eccesso di sale nella dieta sembra costituire un fattore di rischio per l ipertensione. Lo svezzamento 13

14 7-8 mesi, carne e latticini Trascorso più o meno un mese dall inizio dello svezzamento, le pappe quotidiane diventano due. Al pasto di vegetali e cereali si può aggiungere la carne, alimento prezioso per la crescita, anche se non indispensabile. È, infatti, un ottima fonte di proteine nobili (ricche di particolari sostanze, gli aminoacidi essenziali, che l organismo non è in grado di produrre da solo) e fornisce un buon apporto di ferro, ma se il bambino non la gradisce non è il caso di farne un dramma: una dieta di vegetali, cereali e legumi (sbucciati e passati), integrata da latticini e, in seguito, da uova e pesce, garantisce in modo completo ed equilibrato tutto il nutrimento di cui il piccolo ha bisogno. A proposito di latticini, dal settimo mese, oltre al grana, si può iniziare a somministrare qualche altro formaggio, partendo da quelli confezionati in vetro e formulati per i più piccoli, si può poi passare alla ricotta o ad altri formaggi freschi come la crescenza e lo stracchino. Anche lo yogurt, dopo il settimo-ottavo mese diventa un alimento importante; utile come fonte di calcio e di proteine, è adatto anche ai bambini che non tollerano il lattosio e, grazie ai fermenti lattici, aiuta a regolarizzare l attività dell intestino. 14 Lo svezzamento

15 La pappa col formaggio Ai bambini che mostrano di accettare bene il pasto solido, si può offrire anche un po prima dei sette mesi una seconda pappa che, invece della carne, contenga del formaggio, scegliendolo tra quelli freschi e dal sapore delicato. Dosi per una porzione Ingredienti: 150 g di verdure miste pulite (patate, carote, zucchini, finocchi, fagiolini, ecc.) 4 cucchiai di crema di cereali per l infanzia (è perfetta per iniziare quella di mais o tapioca) 2 cucchiaini di olio extravergine della ricotta fresca oppure del formaggino in vasetto o anche della crescenza (un cucchiaino per le prime volte, per aumentare poi la dose secondo il gradimento) Come si fa: Preparate un brodo vegetale cuocendo la verdura a pezzi in un litro d acqua per circa un ora a fuoco lento. Passate finemente la verdura e unite tre cucchiai di passato a circa 200 grammi di brodo. Portate a bollore e spegnete. Versate a pioggia 4 cucchiai di crema di cereali continuando a mescolare. Lasciate intiepidire e aggiungete il formaggio mescolando ancora in modo che si amalgami bene. Condite con un olio extravergine d oliva e servite. Lo svezzamento 15

16 I dubbi della mamma Il brodo di carne, è un veleno o un toccasana? Né l uno né l altro: il valore alimentare del brodo di carne è molto scarso, ma, proprio perché contiene quasi esclusivamente acqua, non è nemmeno il caso di demonizzarne il consumo. Per i bimbi più piccoli, somministrato di tanto in tanto, conferisce più sapore alle pappe, introduce al gusto proprio della carne e aumenta l apporto di sali minerali. Per la carne, agli inizi è meglio dare i liofilizzati o gli omogeneizzati? Non c è quasi differenza. Alcuni pediatri consigliano di impiegare gli omogeneizzati agli inizi dello svezzamento, perché le fibre sono estremamente frammentate e non accrescono il volume del pasto, esistono comunque diversi tipi di omogeneizzati di carne, per assecondare le esigenze del lattante nelle varie fasi dello svezzamento. In base alla quantità contenuta nella confezione e al grado di sminuzzamento delle fibre, si distinguono omogeneizzati primi mesi, in confezioni da 60 g, omogeneizzati normali e vario gusto, in confezioni da 80 e 120 g, e omogeneizzati di proseguimento in confezioni da 120 g, per bambini oltre il 10 mese. Quando dargli il prosciutto? Il prosciutto cotto omogeneizzato si può far assaggiare al bambino verso i sette mesi. In seguito, verso l anno si può somministrare il cotto naturale, senza polifosfati, tritato finemente. Per il crudo, dal gusto decisamente più salato e dalla consistenza più filamentosa, è bene aspettare ancora qualche mese. Quanto deve bere un bambino durante lo svezzamento? Deve bere in abbondanza. Con le pappe, infatti, aumenta il carico di scorie che il rene si trova a smaltire e l acqua lo aiuta in questo lavoro. Meglio scegliere acqua del tipo oligominerale, per il suo basso contenuto salino. Mangerà abbastanza? Come faccio a capirlo? Lo scarso appetito dei figli è l incubo di molte mamme. In realtà, se la crescita procede senza problemi, non c è proprio da preoccuparsi. Molto spesso si sopravvalutano le esigenze nutritive dei bimbi, in realtà basta poco per soddisfarle. Bisogna poi tener presente che il lattante, attorno ai 6 mesi di età, manifesta spesso un certo naturale grado d inappetenza e che questa si accentua ulteriormente durante le malattie infettive o quando la temperatura ambientale sale bruscamente. 16 Lo svezzamento

17 8-9 mesi, è il momento del pesce Alimento tra i più salutari, il pesce è però anche tra quelli a maggior rischio di allergia per i bambini. È questo il motivo per cui si preferisce ritardarne l introduzione dopo i sette mesi. Per iniziare si può scegliere l omogeneizzato, oppure i pesci più facili da pulire, come la sogliola, la trota o il nasello, in modo da ridurre al minimo il rischio che qualche spina possa andare di traverso. Il pesce deve essere freschissimo, data la sua alta deperibilità; a questo proposito vale la pena di ricordare che quello surgelato non ha niente da invidiare al pesce fresco sotto il profilo nutritivo e offre maggiori garanzie di sicurezza igienica. Un discorso a parte meritano crostacei e molluschi che, per il loro alto contenuto di tessuto connettivo (quello duro che tiene insieme le fibre muscolari), sono difficili da digerire e non dovrebbero essere somministrati nel periodo di svezzamento. Lo svezzamento 17

18 Una pappa marinara Leggerissima, l ideale per i primi esperimenti con il gusto del mare. Dosi per una porzione Ingredienti: 250 ml di acqua 1 vasetto di omogeneizzato di verdure 1 filetto di sogliola 4 cucchiai di crema di riso 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva Come si fa: In una piccola casseruola, diluite nell acqua l omogeneizzato di verdure e fate bollire il composto ottenuto. Aggiungete la crema di riso e amalgamate con cura. Liberate dalla pelle il filetto di pesce e fatelo cuocere a vapore per circa 15 minuti. Togliete accuratamente tutte le lische, passate il pesce al setaccio e, fuori dal fuoco, unitelo alla crema di riso. Condite con l olio extra vergine di oliva, mescolate e servite. 18 Lo svezzamento

19 E arrivano anche le uova L uovo è considerato un altro alimento a forte rischio di allergia. È l albume a dare più problemi, perciò è meglio iniziare con il tuorlo, proponendone una piccola quantità (un cucchiaino) aggiunto alla minestrina, attorno all 8 mese, per crescere lentamente con le dosi, proponendolo tranquillamente un paio di volte alla settimana. Verso la fine del primo anno si può somministrare anche l albume, che va concesso però sempre dopo cottura, perché il calore attenua le proprietà allergizzanti e ne facilita la digestione. L uovo è un alimento prezioso, molto spesso guardato ingiustamente con sospetto; in realtà non c è motivo per non somministrarlo almeno due volte la settimana. Il latte vaccino dopo i 12 mesi Oggi la maggior parte dei pediatri consiglia di ritardare l introduzione del latte vaccino dopo i 12 mesi, per una serie di validi motivi. Prima di tutto, il latte vaccino è molto diverso da quello di donna: contiene troppe proteine, troppi grassi saturi e troppi sali minerali per l organismo di un bambino sotto l anno di età. Lo stratagemma di diluirlo con acqua serve a poco: non migliora la qualità dei nutrienti e rende il latte povero di zuccheri. Data la sua composizione, anticipare troppo il passaggio al latte vaccino può causare diversi problemi, dalla semplice diarrea al rischio di sviluppare allergie, perché l intestino del piccolo non è ancora in grado di utilizzare questo alimento. Anche i bambini di seisette mesi che sembrano tollerare il latte senza disturbi, lo fanno comunque a prezzo di un grande impegno dell organismo: diverse ricerche, infatti, hanno evidenziato che il latte vaccino può favorire la comparsa di microscopiche emorragie nell intestino di bambini predisposti, senza che peraltro si evidenzino sintomi di alcun genere. Dall anno in poi, invece, le cose cambiano: l intestino raggiunge la sua piena funzionalità, la dieta si fa più varia e il latte vaccino diventa veramente un alimento essenziale. Lo svezzamento 19

20 Alcune regole da non dimenticare 1- Non iniziare lo svezzamento prima dei 4 mesi (6 mesi se allattato al seno) 2- Niente aggiunta di sale e zucchero alle minestrine 3- Minestrina in brodo vegetale come prima pappa 4- Due pasti solidi e due lattei a un mese dall inizio dello svezzamento 5- Glutine non prima del 6 mese 6- Carne e latticini dal 7-8 mese 7- Pesce e prosciutto a partire dal 8-9 mese 8- Tuorlo d uovo a partire dal 8-9 mese 9- Albume dopo l anno di vita 10- Latte vaccino non prima del 12 mese 11- Olio extravergine d oliva come condimento di base 12- Parmigiano o grana, per insaporire, sin dalle prime pappe Lo svezzamento 21

21 DOTT. GIORGIO DONEGANI Specialista nella nutrizione infantile Dottore in Scienze e Tecnologie alimentari, è Direttore scientifico di Food&School, associazione che si occupa di progetti di educazione alimentare per scuole, aziende, istituzioni ed enti pubblici. Docente di Merceologia degli alimenti presso il Politecnico del Commercio di Milano, è membro del Comitato tecnico scientifico Scuola e Cibo del MIUR, per la messa a punto dei programmi di educazione alimentare nella scuola italiana. Consulente della Regione Lombardia, cura la sezione di educazione alimentare del sito istituzionale Autore di vari libri sui temi dell alimentazione e dell educazione alimentare, collabora con diverse testate giornalistiche. In particolare è l esperto di riferimento delle riviste Donna e mamma, Io e il mio Bambino, Dolce attesa, nonché del portale online Qui Mamme. 22 Lo svezzamento

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