ESPORTARE PRODOTTI ALIMENTARI Aspetti sanitari. BERVINI Roberta - BIGLIA Claudio LEONE Enrico ASL TORINO 1
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1 ESPORTARE PRODOTTI ALIMENTARI Aspetti sanitari BERVINI Roberta - BIGLIA Claudio LEONE Enrico ASL TORINO 1
2 Conformità dei prodotti agroalimentari panorama normativo Italia: normativa tra le più corpose e complesse UE: propria normativa unitaria. in vigore negli SM norme non armonizzate EXTRA UE: (USA, CANADA, GIAPPONE, CINA, BRASILE, RUSSIA, AUSTRALIA ecc analisi molto attenta del quadro normativo locale
3 Conformità? Codice Etico per il Commercio Alimentare Internazionale Requisiti generali EU Art commercio internazionale di alimenti.. basato sul principio che i consumatori hanno diritto ad alimenti sicuri, integri e sani e ad essere protetti da pratiche commerciali disoneste 1. Gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato
4 Conformità? 4.2 nel commercio internazionale nessun alimento che: (a) contenga in esso o sopra di esso una sostanza in quantità tale da renderlo velenoso, nocivo o altrimenti dannoso alla salute; o (b) consista, interamente o in parte, di sostanze sudicie, putride, putrefatte, decomposte o danneggiate o di materia estranea, o sia altrimenti inadatto al consumo dell uomo; sia adulterato; 2. Gli alimenti sono considerati a rischio se sono dannosi per la salute o inadatti al consumo umano 4. Per determinare se un alimento sia dannoso per la salute occorre prendere in considerazione quanto segue: a) non soltanto i probabili effetti immediati e/o a breve termine, e/o a lungo termine dell'alimento sulla salute di una persona che lo consuma, ma anche su quella dei discendenti; b) i probabili effetti tossici cumulativi di un alimento; c) la particolare sensibilità, sotto il profilo della salute, di una specifica categoria di consumatori, nel caso in cui l'alimento sia destinato ad essa. 5. Per determinare se un alimento sia inadatto al consumo umano, occorre prendere in considerazione se l'alimento sia inaccettabile per il consumo umano secondo l'uso previsto, in seguito a contaminazione dovuta a materiale estraneo o ad altri motivi, o in seguito a putrefazione, deterioramento o decomposizione
5 Conformità? 4.2 Non dovrebbe essere presente nel commercio internazionale nessun alimento che: (d) sia etichettato o presentato in una maniera falsa, fuorviante o ingannevole; o (e) sia venduto, preparato, confezionato, immagazzinato, o trasportato per la vendita in condizioni antigieniche 3. Per determinare se un alimento sia a rischio occorre prendere in considerazione quanto segue: a) le condizioni d'uso normali dell'alimento da parte del consumatore in ciascuna fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione; b) le informazioni messe a disposizione del consumatore, comprese le informazioni riportate sull'etichetta o altre informazioni generalmente accessibili al consumatore sul modo di evitare specifici effetti nocivi per la salute provocati da un alimento o categoria di alimenti
6 Codice Etico per il Commercio Alimentare Internazionale??? Conformità? 7. Gli alimenti conformi a specifiche disposizioni comunitarie riguardanti la sicurezza alimentare sono considerati sicuri in relazione agli aspetti disciplinati dalle medesime
7 Conformità Violazione Conseguenze Prodotto Etichetta Pubblicità Imballo nn conforme Parametri chimici, fisici, ingredienti difformi Diciture obbligatorie errate Diciture obbligatorie assenti Denominazione vendita errata Affermazioni non rispondenti Sanzione amm di bassa gravità Sanzione media gravità Blocco in dogana Controversie con distributore locale Conseguenze penali Allerta e Ritiro dal mercato Sanzioni amm di bassa gravità Cattivo impatto col mercato Sanzioni amm di media gravità Controversie con i distributori locali Sanzioni amm consistenti Conseguenze penali Sanzioni amm consistenti Azione di concorrenti
8 Biglietto da visita verso il consumatore Scheda obbligatoria di informazioni legali (obbligatorie e facoltative). In molti Stati diciture obbligatorie che in EU sono facoltative. Esempio USA CANADA AUSTRALIA BRASILE E ALTRI STATI SUD AMERICA è obbligatoria la tabella nutrizionale EMIRATI ARABI UNITI e altri Stati del Golfo Persico è obbligatoria la data di produzione Nella > parte dei Paesi extraeu è obbligatoria l indicazione dell importatore locale
9 IMPORTANZA DELLE FONTI NORMATIVE CE LINEE GUIDA CODEX ALIMENTARIUS NORME NAZIONALI PAESE DESTINATARIO STANDARD DI SETTORE ECC.
10 Etichetta: attenzione alla traduzione ERRORI ORTOGRAFICI BANALI PELZE (tedesco) = PELI PILZE (tedesco) = FUNGHI NAULA (finlandese) = CHIODO NAUTA (finlandese) = CARNE DI BOVINO MICE FLOUR = FARINA DI TOPO RICE FLOUR = FARINA DI RISO
11 L esportazione dei prodotti di origine animale ruolo del controllo ufficiale
12 Il format dei vari documenti e le specifiche richieste di ogni Paese sono riportati nel sito del Ministero della salute
13 Esportazione verso Paesi terzi (1) Reg. CE n. 854/ Reg. CE n. 882/2004 Servizi Veterinari ASL SIAN Regioni e Ministero della Salute
14 Esportazione verso Paesi terzi (2) Conformità alle disposizioni in materia di igiene degli alimenti (garanzie igienico-sanitarie) Rispetto del Reg. (CE) 852/2004 e del Reg. (CE) 853/2004 Sicurezza dei prodotti esportati Reciprocità con i Paesi terzi
15 Esportazione verso Paesi terzi (3) WTO (organizzazione mondiale per il commercio) CODEX ALIMENTARIUS organismo internazionale coordinato da - FAO - OMS OIE (organizzazione internazionale delle epizoozie)
16 Esportazione verso Paesi terzi (4) Negoziazioni tecniche tra le parti Garanzie sanitarie Requisiti veterinari e sanitari lungo tutta la filiera CERTIFICATI SANITARI
17 Esportazione verso Paesi terzi (5) CERTIFICATI SANITARI sottoscritti dal veterinario ufficiale A.S.L in conformità al Decreto Ministero della Sanità n. 303/2000 (speciali garanzie sicurezza certificazioni: es. carta in filigrana)
18 Esportazione verso Paesi terzi (6) Accordi Internazionali Intese tecniche tra Italia/CE e Paese terzo requisiti veterinari e sanitari lunga l intera filiera) Cooperazioni tecnico scientifiche al fine di prevenire il rischio di diffusione malattie infettive degli animali, le zoonosi e le tossinfezioni alimentari
19 Esportazione verso Paesi terzi (7) Accordi UE-Paesi Terzi (consultabili sul sito della Commissione Europea) Accordi di equivalenza accettazione da parte del paese importatore di misure sanitarie ( medesimo livello di protezione) : USA, CANADA, MESSICO Accordi di libero scambio con Paesi confinanti con l U.E : SAN MARINO, ANDORRA, LIECHTENSTEIN
20 Esportazione verso Paesi terzi (8) L Osa dovrà presentare: 1. Istanza in conformità alle procedure previste dal Paese Terzo 2. Sopralluogo/parere del veterinario A.S.L. competente: requisiti previsti dal Paese terzo, applicazione procedure di igiene, di sanificazione delle superfici e HACCP (analisi dei pericoli e monitoraggio dei punti critici di controllo) (Nota Ministeriale prot. n /P)
21 Esportazione verso Paesi terzi(9) Procedure di pulizia e sanificazione delle superfici a contatto con gli alimenti: programma scritto Pulizie e sanificazioni pre-operative e successiva verifica Sanificazioni intra-operative Frequenza delle operazioni, identificazione del responsabile, adozione di registri/documenti e azioni correttive su base giornaliera Supervisione da parte dell OSA
22 Esportazione verso Paesi terzi (10) PIANO HACCP scritto DDF per ogni prodotto (fasi del processo dalla MT al PF) Per ogni fase identificazione e analisi dei pericoli (1) (microbiologici/fisici/chimici) Identificazione dei punti critici di controllo (CCP) (2), definizione dei limiti critici (3), procedure di monitoraggio (4), azioni correttive (5), procedure di verifica (6), predisposizione di documentazione appropriata (7). Per ogni partita deve essere garantita: la rintracciabilità documentazione monitoraggio CCP/azioni correttive (USA: verifica pre-spedizione)
23 Esportazione verso Paesi terzi (11) Accordi/intese tecniche internazionali possono prevedere un mutuo riconoscimento, lo stabilimento può esportare e viene inserito in una «lista Ufficiale»: lista di stabilimenti in possesso di riconoscimento comunitario (Bollo CE) determinati requisiti igienico-sanitari e/o strutturali previsti dal Paese importatore + visita ispettiva team esperti + audit periodici, l inserimento dello stabilimento in una lista è vincolato
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29 Il becquerel (simbolo Bq) è l unità di misure del Sistema internazionale dell'attività di un radionuclide (spesso chiamata in modo non corretto radioattività), ed è definita come l'attività di un radionuclide che ha un decadimento al secondo. Perciò dimensionalmente equivale a s 1. 1 Bq equivale ad 1 disintegrazione al secondo. Equivalenze rispetto alle vecchie unità: 1 Rd = 1 MBq 1 Ci = 37 GBq Il becquerel deve il suo nome a Antoine Henri Becquerel, che nel 1903 vinse il premio Nobel insieme a Marie Curie e Pierre Curie per il loro pionieristico lavoro sulla radioattività
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