ENTE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO OBIETTIVI E CARATTERISTICHE DELLA COPROGETTAZIONE TRA ENTI LOCALI

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1 Allegato C Scheda progetto ENTE Denominazione ANCI Lombardia Città MILANO Via PIAZZA DUOMO N. 21 CAP Codice di accreditamento NZ00504 Iscrizione all albo regionale ALBO REGIONALE REGIONE LOMBARDIA ENTE DI PRIMA CLASSE Settore di impiego Protezione civile CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Titolo Giovani per la protezione civile negli Enti locali Descrizione degli obiettivi OBIETTIVI E CARATTERISTICHE DELLA COPROGETTAZIONE TRA ENTI LOCALI Il modello di COOPROGETTAZIONE proposto da ANCI Lombardia per i progetti di Servizio Civile rappresenta un importante opportunità per fronteggiare le criticità connesse alla difficoltà, soprattutto dei piccoli Comuni, di sostenere la realizzazione di proposte di politiche giovanili e di politiche attive per il lavoro di qualità. La modalità di progettazione adottata ha l obiettivo di: - coordinare al meglio le risorse a disposizione; - ottimizzare l impegno richiesto ad ognuno per raggiungere il risultato atteso; - realizzare progetti che possano soddisfare le esigenze di tutte le sedi di servizio e, al contempo, non tralasciare alcuna richiesta avanzata dagli enti. L approccio a rete utilizzato per la predisposizione del progetto permette di svolgere attività complesse che tengono conto delle specifiche esigenze delle realtà locali, 1

2 gestibili in modo organico e con successo proprio perché affrontate in modo associato. L utilizzo di una modalità collaborativa e partecipata ha finora prodotto risultati positivi anche dal punto di vista della soddisfazione rilevata tra i soggetti coinvolti nei progetti precedenti. In occasione degli incontri di monitoraggio i referenti hanno segnalato la loro soddisfazione riguardo l utilizzo di una strategia a rete per la gestione dei progetti di servizio civile. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente progetto è proposto in un contesto di rete dove le sedi di servizio sono i Comuni che curano le attività legate al settore della Protezione civile. Il sistema di Protezione civile è basato sul principio di sussidiarietà. Il primo responsabile della protezione civile in ogni Comune è il Sindaco, che organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio. Quando si verifica un evento calamitoso, il sistema della Protezione civile è in grado, in tempi brevissimi, di definire la portata dell'evento e valutare se le risorse locali siano sufficienti a farvi fronte. In caso contrario si mobilitano immediatamente i livelli provinciali, regionali e, nelle situazioni più gravi, anche il livello nazionale, integrando le forze disponibili in loco con gli uomini e i mezzi necessari. Il verificarsi di una situazione di calamità o di particolare rischio mette in campo risposte da parte di più soggetti tutti coinvolti nella progettazione e realizzazione di operazioni di prevenzione, sostegno o soccorso. Alcune situazioni richiedono interventi mirati, scelti in base ad un accurato esame della situazione, del contesto nel quale si opera e degli strumenti e risorse a disposizione. In ogni caso è richiesta una grossa cura e un attento esame del contesto territoriale nel quale si deve operare, insieme ad un analisi accurata delle situazioni problematiche. L esame di questi aspetti porterà poi ad individuare le adeguate soluzioni operative da mettere in atto in risposta al nuovo bisogno emerso. Allo scopo di ottimizzare il concorso delle diverse e molteplici professionalità utili e necessarie in un intervento complesso di Protezione civile occorre fornire adeguati strumenti formativi e operativi a chi dovrà partecipare agli interventi di protezione civile. Tra i soggetti attivi coinvolti nelle attività e negli interventi di Protezione civile rientrano anche i volontari di servizio civile ai quali va dedicata cura e attenzione. Ciascun volontario potrà contribuire a incrementare la quantità o la qualità dei servizi offerti affiancandosi all attività degli operatori oppure, dopo un periodo di formazione e 2

3 con la costante supervisione del tutor, occupandosi di attività non svolte da altro personale. La realizzazione del progetto si pone come obiettivi generali: - la promozione delle politiche attive del lavoro per l attuazione delle politiche europee legate all occupazione giovanile; - la valorizzazione di forme di cittadinanza attiva; - l acquisizione di conoscenze tecniche e nuove competenze maturate durante lo svolgimento di percorsi di formazione on the job spendibili sul mercato del lavoro; - l acquisizione di capacità di strutturare relazioni sociali complesse acquisite mediante una lunga permanenza in un concreto ambito lavorativo; - l acquisizione di maggiore consapevolezza e responsabilità dei diritti umani e dei temi sociali. Il progetto prevede la realizzazione di obiettivi specifici strettamente connessi con le aree d intervento che ogni sede ha individuato. Di seguito sono illustrati gli obiettivi specifici per ciascuna area in cui si struttura il progetto Giovani per la protezione civile negli Enti Locali : AREA INTERVENTI EMERGENZE AMBIENTALI - Mantenimento del livello di sorveglianza del patrimonio ambientale; - Garantire un servizio di monitoraggio e verifica dei corsi d acqua e delle zone verdi; - Ridurre i tempi di intervento a seguito di segnalazioni in merito a criticità improvvise; - Segnalare tempestivamente eventuali lavori di bonifica e di messa in sicurezza; - Attuare forme di collaborazione con la Protezione civile; - Maggiore cura nella gestione degli interventi programmati di monitoraggio del territorio, - Curare la puntuale divulgazione delle situazioni di preallarme allarme eventuale emergenza che possono verificarsi sul territorio; - Riduzione dei tempi di risposta alle segnalazioni di urgenza. AREA ASSISTENZA POPOLAZIONI COLPITE DA CATASTROFI E CALAMITÀ NATURALI - Potenziare le attività di prevenzione volte a evitare o ridurre al minimo i danni conseguenti a eventi calamitosi; - Garantire un servizio di monitoraggio e ascolto alle popolazioni colpite da eventi calamitosi; 3

4 - Segnalare tempestivamente le esigenze e i casi rilevati e attivare adeguate risposte; - Ridurre lo stress e sostenere il benessere delle persone coinvolte nelle emergenze; - Ridurre i tempi di risposta alle segnalazioni di urgenza. AREA RICERCA E MONITORAGGIO ZONE A RISCHIO - Potenziare gli interventi di monitoraggio del territorio; - Potenziare le attività anche di prevenzione svolte sul territorio in ambito di protezione civile; - Migliorare le attività di vigilanza del patrimonio ambientale. AREA PREVENZIONE INCENDI - Mantenimento del livello di sorveglianza delle zone a rischio di incendio e garantire un servizio di monitoraggio e verifica costante; - Ridurre i tempi di intervento a seguito di segnalazioni in merito a criticità improvvise; - Potenziare il lavoro sinergico con la Protezione Civile per la gestione delle emergenze; - Maggiore cura nella gestione degli interventi programmati informativi finalizzati a promuovere l'assunzione di comportamenti responsabili e sicuri. Descrizione delle attività Il progetto si sviluppa in 4 Comuni della Lombardia, coinvolge un totale di 6 volontari di servizio civile e prevedendo le seguenti aree di intervento: - Interventi emergenze ambientali; - Assistenza popolazioni colpite da catastrofi e calamità naturali; - Ricerca e monitoraggio zone a rischio; - Prevenzione incendi. Per ciascuna area di intervento saranno svolte le attività di seguito riportate. AREA INTERVENTI EMERGENZE AMBIENTALI Attività di monitoraggio e verifica dei corsi d'acqua e delle zone verdi: il servizio si struttura attraverso sopralluoghi e verifiche sul campo necessarie a monitorare i punti critici dei corsi d acqua e delle zone verdi per valutare l attivazione di eventuali interventi. Attività di collaborazione con la Protezione Civile per la gestione delle emergenze: il servizio si struttura attraverso interventi di affiancamento e supporto alle attività 4

5 della Protezione Civile impegnata nella gestione delle emergenze ambientali. Possono quindi realizzarsi interventi preventivi di controllo dei corsi d acqua e delle zone verdi, attività di supporto di tutela del territorio, azioni informative di prevenzione o esercitazioni per pratiche di protezione civile sul territorio. AREA ASSISTENZA POPOLAZIONI COLPITE DA CATASTROFI E CALAMITÀ NATURALI Attività di prevenzione volte a evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti a eventi calamitosi: il servizio si struttura attraverso interventi preventivi di controllo del territorio con lo scopo di ridurre o contenere i possibili rischi derivanti da eventi calamitosi inaspettati. A tal proposito si organizzano attività di prevenzione informativa per offrire indicazioni utili a gestire le situazioni di preallarme allarme eventuale emergenza oppure si realizzano esercitazioni pratiche di protezione civile sul territorio. Attività di sostegno e cura alle popolazioni colpite da eventi calamitosi: il servizio propone interventi volti ad accogliere e sostenere le popolazioni colpite da eventi calamitosi mediante iniziative di sostegno e attraverso la realizzazione di progetti mirati al recupero e al contenimento del danno subito. AREA RICERCA E MONITORAGGIO ZONE A RISCHIO Monitoraggio del territorio: sopralluoghi, rilievi: Il servizio si struttura attraverso sopralluoghi, verifiche sul campo necessarie per segnalare gli ostacoli o i pericoli emergenti e attivare un lavoro di studio. Vigilanza del patrimonio ambientale o partecipazione ad interventi di sorveglianza delle zone a rischio: il servizio si struttura in attività di vigilanza delle zone a rischio e nell individuazione e definizione del rischio, delimitazione della zona interessata e nell individuazione dei rischi potenziali. AREA PREVENZIONE INCENDI Attività di monitoraggio e verifica delle zone a rischio: il servizio si struttura attraverso attività di monitoraggio e verifica sul campo necessaria a monitorare i a rischio di incendio e valutare l attivazione di eventuali interventi. Attività di collaborazione con la Protezione Civile per la gestione delle emergenze: il servizio si struttura attraverso interventi di affiancamento e supporto alle attività della Protezione Civile impegnata nella gestione delle emergenze. Possono quindi realizzarsi interventi preventivi di controllo delle emergenze, attività di supporto di 5

6 tutela del territorio, azioni informative di prevenzione agli incendi o esercitazioni per pratiche di protezione civile sul territorio. Progettazione e realizzazione di interventi informativi finalizzati a promuovere l'assunzione di comportamenti responsabili e sicuri: il servizio prevede la realizzazione di iniziative per la salvaguardia del patrimonio naturalistico e la prevenzione dei rischi derivanti dagli incendi boschivi. A tal proposito si realizzano progetti ed eventi di formazione, informazione, sensibilizzazione in materia di sicurezza e prevenzione antiincendi. Di seguito si riportano le attività previste nelle singole sedi di servizio e la relazione tra le attività svolte e gli obiettivi previsti dal progetto. 1. COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA sede La sede impiegherà 1volontario di servizio civile per la realizzazione delle attività sotto indicate connesse ai rispettivi obiettivi. Area Interventi emergenze ambientali Attività di monitoraggio e verifica dei corsi d'acqua e delle zone verdi Attività di collaborazione con la Protezione Civile per la gestione delle emergenze Relazione tra attività e obiettivi Il Comune di Desenzano del Garda attraverso le attività sopra elencate, e svolte dai volontari in servizio civile, perseguirà i seguenti obiettivi: - Garantire un servizio di monitoraggio e verifica dei corsi d acqua e delle zone verdi; - Attuare forme di collaborazione con la Protezione civile; - Maggiore cura nella gestione degli interventi programmati di monitoraggio del territorio, - Riduzione dei tempi di risposta alle segnalazioni di urgenza. 2. COMUNE DI LUMEZZANE sede La sede impiegherà 1 volontario di servizio civile per la realizzazione delle attività sotto indicate connesse ai rispettivi obiettivi. Area Interventi emergenze ambientali Attività di monitoraggio e verifica dei corsi d'acqua e delle zone verdi Attività di collaborazione con la Protezione Civile per la gestione delle emergenze Area Ricerca e monitoraggio zone a rischio Monitoraggio del territorio: sopralluoghi, rilievi 6

7 Area Prevenzione incendi Progettazione e realizzazione di interventi informativi finalizzati a promuovere l'assunzione di comportamenti responsabili e sicuri Relazione tra attività e obiettivi Il Comune di Lumezzane attraverso le attività sopra elencate, e svolte dai volontari in servizio civile, perseguirà i seguenti obiettivi: - Garantire un servizio di monitoraggio e verifica dei corsi d acqua e delle zone verdi; - Attuare forme di collaborazione con la Protezione civile; - Maggiore cura nella gestione degli interventi programmati di monitoraggio del territorio, - Riduzione dei tempi di risposta alle segnalazioni di urgenza; - Potenziare gli interventi di monitoraggio del territorio; - Potenziare le attività anche di prevenzione svolte sul territorio in ambito di protezione civile; - Maggiore cura nella gestione degli interventi programmati informativi finalizzati a promuovere l'assunzione di comportamenti responsabili e sicuri. 3. COMUNE DI MONZA sede La sede impiegherà 3 volontari di servizio civile per la realizzazione delle attività sotto indicate connesse ai rispettivi obiettivi. Area Assistenza popolazioni colpite da catastrofi e calamità naturali Attività di sostegno e cura alle popolazioni colpite da eventi calamitosi Relazione tra attività e obiettivi Il Comune di Monza attraverso le attività sopra elencate, e svolte dai volontari in servizio civile, perseguirà i seguenti obiettivi: - Garantire un servizio di monitoraggio e ascolto alle popolazioni colpite da eventi calamitosi; - Segnalare tempestivamente le esigenze e i casi rilevati e attivare adeguate risposte; - Ridurre lo stress e sostenere il benessere delle persone coinvolte nelle emergenze. 7

8 4. COMUNE DI VILLA POMA sede La sede impiegherà 1 volontario di servizio civile per la realizzazione delle attività sotto indicate connesse ai rispettivi obiettivi. Area Interventi emergenze ambientali Attivita di monitoraggio e verifica dei corsi d'acqua e delle zone verdi Attivita di collaborazione con la Protezione Civile per la gestione delle emergenze Area Assistenza popolazioni colpite da catastrofi e calamita naturali Attivita di sostegno e cura alle popolazioni colpite da eventi calamitosi Area Ricerca e monitoraggio zone a rischio Monitoraggio del territorio: sopralluoghi, rilievi Relazione tra attività e obiettivi Il Comune di Villa Poma attraverso le attività sopra elencate, e svolte dai volontari in servizio civile, perseguirà i seguenti obiettivi: - Garantire un servizio di monitoraggio e verifica dei corsi d acqua e delle zone verdi; - Attuare forme di collaborazione con la Protezione civile; - Maggiore cura nella gestione degli interventi programmati di monitoraggio del territorio, - Riduzione dei tempi di risposta alle segnalazioni di urgenza; - Garantire un servizio di monitoraggio e ascolto alle popolazioni colpite da eventi calamitosi; - Ridurre lo stress e sostenere il benessere delle persone coinvolte nelle emergenze; - Ridurre i tempi di risposta alle segnalazioni di urgenza; - Potenziare gli interventi di monitoraggio del territorio; - Potenziare le attività anche di prevenzione svolte sul territorio in ambito di protezione civile; - Maggiore cura nella gestione degli interventi programmati informativi finalizzati a promuovere l'assunzione di comportamenti responsabili e sicuri; Requisiti aggiuntivi destinatari NESSUNO Numero posti disponibili 6 8

9 Sede/i di servizio Responsabile Ente accreditato: Onelia Rivolta *Ad ogni riga corrisponde una sede TUTOR DI SEDE NON N. INSERITO INSERITO GIOVANI NEI NEI CODICE PER COGNOME DATA DI PROGETTI PROGETTI SEDE COMUNE INDIRIZZO HELIOS/CODICE SEDE NOME NASCITA C.F. DI SC DI SC Comune di Desenzano del Garda Desenzano del Garda (BS) Via Carducci Comune di Via Monsuello Lumezzane Lumezzane (BS) Comune di Monza Monza (MB) Via Turati, Comune di Villa Poma Villa Poma (MN) Via del Parco

10 Definizione del monte ore complessivo per percorso individuale - 10 ore di formazione generale - 20 ore previste di formazione specifica (di cui 8 dedicate al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro) - 14 ore di attività di tutorship e accompagnamento/avvicinamento al mondo del lavoro da attuarsi nel corso della realizzazione del percorso di servizio civile ore attività di servizio civile Complessivamente il progetto si compone di 1000 ore da svolgere in 12 mesi. Contenuti piano formazione generale (minimo 10 ore) I metodi e le tecniche sono riconducibili alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri). La formazione generale comprende 10 ore totali e sarà erogata entro il trentesimo giorno dall avvio del progetto mediante lezione frontale con anche l utilizzo di dinamiche non formali. La formazione generale consisterà in un percorso comune a tutti i giovani avviati al servizio civile e avrà come contenuto generale l'elaborazione e la contestualizzazione sia dell'esperienza di servizio civile, sia dell'identità sociale del volontario in relazione alle Linee guida della formazione per i volontari in servizio civile. Il programma seguirà i seguenti punti: - L identità del gruppo in formazione; - Dall obiezione di coscienza al servizio civile; - Valori e identità del servizio civile; - Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile; - La rete organizzativa in cui si sviluppano i progetti di servizio civile; - Ruoli e funzioni del volontario di servizio civile; - Diritti e doveri del volontario; - Forme di cittadinanza attiva - Il servizio civile come forma di cittadinanza attiva e consapevole. Analisi delle varie forme di partecipazione; - Il lavoro per progetti; - Orientarsi nel mondo del lavoro e dell associazionismo. 10

11 Contenuti piano formazione specifica (minimo 20 ore) Il progetto prevede un programma formativo distribuito in 20 ore, che saranno erogate entro i primi 30 giorni dall avvio del progetto, così distribuite: 1) 8 ore dedicate al tema della Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81); 2) 12 ore dedicate agli aspetti connessi all area di svolgimento delle attività; Nello specifico saranno proposti ai volontari i contenuti di seguito evidenziati: 1) FORMAZIONE SPECIFICA IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO - D.LGS. 9 APRILE 2008 N.81 (DURATA 8 ORE) Il corso prevede 8 ore di formazione d aula in materia di salute e sicurezza e un approfondimento relativo ai rischi correlati al luogo di lavoro ed al corretto impiego delle attrezzature di lavoro. Si propone inoltre di fornire gli strumenti di sicurezza specifici ai possibili rischi che il volontario può incontrare durante lo svolgimento delle attività nelle sedi di servizio. 2) FORMAZIONE SPECIFICA RELATIVA ALL AREA DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DURATA 12 ORE Il progetto prevede un programma formativo distribuito in 2 giornate d aula (6 ore cadauna). Nello specifico saranno trattati i contenuti di seguito evidenziati. Protezione civile e Enti Locali (durata 12 ore) Il corso propone un primo lavoro introduttivo necessario ai volontari per poter acquisire le nozioni di base relative al contesto nel quale andranno ad operare. Pertanto saranno presentate delle nozioni base relative alla normativa vigente in materia di organizzazione e di Protezione civile. La seconda parte del corso riguarderà la conoscenza del ruolo dei volontari all interno dell area tutela e vigilanza. La formatrice sarà affiancata da esperti locali che porteranno testimonianze sulle attività operative proprie dei diversi ambiti di della protezione civile. Argomenti previsti: - inquadramento storico e normativo (quando nasce e cos è la protezione civile); - organizzazione del sistema di protezione civile (strutture operative, ruoli, competenze e coordinamento interno); - la gestione del panico e criteri organizzativi; 11

12 - come costruire e realizzazione una banca dati degli interventi svolti dalla protezione civile in ambito comunale; - come fornire supporto nel caso di eventi calamitosi; - analisi del compito, del ruolo e degli strumenti utili per l affiancamento in sopraluoghi sul territorio, per la vigilanza del patrimonio ambientale e per il monitoraggio dei corsi d'acqua e delle zone verdi. I VOLONTARI SARANNO INOLTRE ACCOMPAGNATI DAL TUTOR DI SEDE IN PERCORSI DI CONOSCENZA COSTANTE CHE AVVERRANNO DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ Il continuo confronto con i tutor di sede sarà specifico e relativo alle aree di svolgimento delle attività come di seguito descritto: AREA INTERVENTI EMERGENZE AMBIENTALI - Cenni sulle emergenze ambientali e metodologie di intervento; - La progettazione degli interventi e la messa in sicurezza delle zone a rischio; - Strumenti e tecniche di monitoraggio e alla verifica delle zone verdi; - Strumenti e tecniche per la comunicazione e promozione delle iniziative; - Tecniche di ascolto e di comunicazione; - Organizzazione dell Ente Locale e attività di collaborazione con la Protezione Civile. AREA ASSISTENZA POPOLAZIONI COLPITE DA CATASTROFI E CALAMITÀ NATURALI - Cenni di psicologia e di gestione dello stress; - Tecniche di ascolto e di comunicazione; - Strumenti e tecniche di monitoraggio; - La progettazione e gestione delle urgenze; - Organizzazione dell Ente Locale e attività di collaborazione con la Protezione Civile. AREA RICERCA E MONITORAGGIO ZONE A RISCHIO - Progettazione e gestione degli interventi di monitoraggio del territorio: interventi di sorveglianza e controllo; - Vigilanza del patrimonio ambientale e interventi di prevenzione; - Tecniche di ascolto e di comunicazione; - Organizzazione dell Ente Locale e attività di collaborazione con la Protezione Civile. 12

13 AREA PREVENZIONE INCENDI - Progettazione e gestione degli interventi di monitoraggio delle zone a rischio; - Tecniche di comunicazione; - Progettazione degli interventi: strumenti e tecniche per promuovere l'assunzione di comportamenti responsabili e sicuri; - Organizzazione dell Ente Locale e attività di collaborazione con la Protezione Civile. Sede di realizzazione (ente ed indirizzo) Aula attrezzata nella sede ANCI Lombardia Ufficio Servizio Civile Via Meucci, 1 CAP Cologno Monzese (MI) Partnership, collaborazione e raccordo ANCI Lombardia ritiene che per la realizzazione degli obiettivi di progetto, in particolare per quelli relativi alla realizzazione della misura garanzia giovani, sia necessario istituire/rafforzare rapporti di rete tra enti di servizio civile per: - attuare modalità congiunte di diffusione delle informazioni sulla misura - porre attenzione alle modalità di attuazione della valutazione delle capacità, conoscenze e competenze acquisite dal giovane, con il fine di accrescere l'occupabilità del giovane stesso nel mondo del lavoro. Per raggiungere tale obiettivo l Ufficio Servizio Civile Anci Lombardia ha attivato accordi con enti di servizio civile impegnati al pari di ANCI Lombardia nell'attuazione di progetti di servizio civile con Garanzia Giovani. Suddetti accordi prevedono la realizzazione di incontri periodici tra i Responsabili di servizio civile nazionale ed i responsabili della formazione delle differenti realtà, con il fine dello scambio di esperienze e buone prassi sul tema della attuazione della formazione d'aula, della preparazione delle prove finali inerenti alla certificazione, degli strumenti e delle collaborazioni messi in atto per lo svolgimento della valutazione finale del volontario. Gli enti di servizio civile con cui abbiamo stretto detti accordi sono: - Associazione Comuni del Lodigiano - Associazione Mosaico - Comune di Cremona L Ufficio Servizio Civile Anci Lombardia ha stretto accordi con altre tipologie di enti, finalizzando la collaborazione soprattutto alla fase di chiusura di progetto; il coinvolgimento di soggetti del territorio con specifiche competenze in materia di 13

14 valutazione delle competenze e orientamento al lavoro consentirà ai volontari di dare all esperienza di servizio civile maggiore spendibilità professionale. Gli accordi stretti per la realizzazione degli obiettivi appena descritti sono tra Anci Lombardia e: - Ancitel Lombardia, ente accreditato in RL per i servizi al lavoro, si occuperà della certificazione delle competenze dei volontari; - Fondazione Politecnico di Milano, ente individuato da RL per l individuazione di indicatori per la certificazione di competenze in ambito non formale, nel caso specifico stiamo elaborando un set di indicatori per la valutazione delle competenze applicabile anche ai progetti di servizio civile con garanzia giovani; Provincia di Varese e Centro per l impiego - diffusione dell informazione e orientamento; Centro per l impiego della provincia di Lecco - diffusione dell informazione e orientamento. Sistema di valutazione Valutazione del progetto La valutazione dell andamento del progetto si svilupperà in itinere dal secondo mese di servizio con le modalità previste dal Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto, si concretizzerà nella realizzazione di contatti telefonici, telematici, in incontri periodici in aula o sul campo finalizzati alla verifica delle attività svolte, valutazione dello stato di realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto e ricerca di risposte correttive agli ostacoli rilevati. L attività sarà svolta da esperti di monitoraggio, accreditati, di ANCI Lombardia. Nell ambito delle attività accanto alla verifica dell andamento del progetto è prevista la rilevazione finale delle competenze acquisite dai volontari nel corso dell anno alla quale sarà abbinata la certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale, la suddetta certificazione sarà rilasciata da Ancitel Lombardia ente partner di progetto accreditato per i servizi al lavoro. Per lo svolgimento dell attività di valutazione di progetto verranno impiegati numerosi strumenti utili alla valutazione dei risultati del progetto e alla verifica dello stato di avanzamento delle attività. ANCI Lombardia ha accreditato un sistema di monitoraggio e valutazione che utilizza per tutti i progetti, non si tratta di una ripetizione ma dell applicazione di un sistema accreditato che comunque preserva la specificità di ogni 14

15 singolo intervento e garantisce uniformità e trasparenza. La specificità di questo intervento si sviluppa durante tutto l anno di servizio civile e si manifesta attraverso le molteplici attività di verifica e di rilevazione volte a monitorare i seguenti aspetti: - Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell andamento complessivo del progetto; - Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali; - Monitoraggio finale dell andamento complessivo del progetto. L attività di monitoraggio proposta consente di rilevare aspetti connessi allo svolgimento dei progetti, indagando gli aspetti gestionali e progettuali. Per aspetti gestionali e progettuali si intendono: - Rilevazione delle attività svolte (le attività svolte sono pertinenti al progetto?) - Orario di servizio (media settimanale e mensile) - Giudizio riguardo l attività di formazione erogata dall ente - Giudizio riguardo le riunioni con i tutor e/o i referenti - Giudizio riguardo l attività di monitoraggio - Monte ore settimanale - Valutazione stato realizzazione obiettivi progettuali - Motivazioni eventuali ritardi nel raggiungimento (o per il mancato avvio) degli obiettivi - Risultati quantitativi raggiunti (numero utenti seguiti, aumento orari apertura servizio ecc.) - Prodotti realizzati dall attività dei volontari (anche i prodotti non previsti in progetto) - Aspetti economici: assegno di servizio - Criticità di gestione/organizzazione La rilevazione di eventuali inadempienze comporta un analisi accurata della situazione e la ricerca di una soluzione adeguata, in presenza di difetti nella gestione e nell organizzazione del servizio civile o in caso di incoerenze varie, l attività di monitoraggio struttura adeguati interventi volti a garantire il rispetto di quanto prescritto dalla normativa che disciplina il servizio civile e da quanto indicato e previsto nei progetti. Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali: per effettuare una corretta e completa analisi dell andamento di un progetto e per verificarne il successo occorre rilevare anche gli aspetti di soddisfazione, di relazione e l impatto che il servizio civile sta avendo sul singolo protagonista del progetto. A tal proposito, il monitoraggio si sofferma 15

16 ad analizzare i seguenti aspetti personali, relazionali e professionali: - Verifica del livello di motivazione - Analisi aspettative - Verifica del livello soddisfazione - Percezione di utilità personale, ossia indagine riguardo la sensazione di essere ben impiegato e valorizzato dall ente - Percezione di utilità futura, ossia valutazione dell utilità di un altro volontario in futuro - Percezione di crescita professionale e personale - Stato dei rapporti con referenti, colleghi, volontari/e, utenti - Criticità e difficoltà rilevate - Incidenza che il servizio civile ha rispetto alle proprie attività personali L analisi e la rilevazione degli aspetti indicati si effettua sia con i tutor che con i volontari e consente di effettuare un controllo incrociato dei dati e di rilevare le eventuali incoerenze. Gli incontri in aula, i colloqui individuali, gli interventi sul campo e le altre azioni di monitoraggio pur distinguendosi e caratterizzandosi nelle proprie specificità, hanno in comune la medesima modalità operativa basata sul rapporto di ascolto, di comunicazione e di counseling che gli esperti di monitoraggio instaurano con i tutor di progetto e con i volontari nel corso dell anno di servizio civile. L attività di monitoraggio può quindi esplicitarsi anche attraverso un azione di counseling volta ad orientare al servizio, a sostenere e a supportare contribuendo a fornire indicazioni utili sia ai volontari che agli tutor per affrontare con maggior consapevolezza e fiducia l esperienza del servizio civile. Monitoraggio finale dell andamento complessivo del progetto: nel corso del dodicesimo mese di servizio civile gli esperti di monitoraggio organizzano il monitoraggio finale dell esperienza svolta. L attività coinvolge i volontari di servizio civile e propone loro una riflessione complessiva del percorso svolto, l identificazione delle criticità e positività del progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il rispetto di quanto indicato nel progetto. Inoltre, il monitoraggio finale sarà utile per rilevare le competenze maturate dai volontari attraverso l esperienza del servizio civile. I dati rilevati dal monitoraggio con i volontari saranno utilizzati nel corso del monitoraggio finale svolto con lo staff di ANCI Lombardia e a partire da questi si valuteranno le eventuali modifiche o integrazioni da apportare nei prossimi progetti di servizio civile. In base ai risultati ottenuti al termine del progetto e alle valutazioni espresse dai volontari e dai tutor, lo staff Servizio Civile di ANCI 16

17 Lombardia effettuerà una valutazione complessiva dell andamento del progetto. L analisi finale avrà come oggetto i seguenti aspetti: - Analisi e approfondimento delle criticità e delle positività del progetto - Verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati - Verifica della coerenza: corrispondenza tra quanto realizzato e quanto indicato nel progetto - Progettazione e pianificazione delle future linee di intervento. Nel monitoraggio conclusivo si conclude anche il lavoro di rilevazione delle abilità e delle competenze acquisite nel corso dell anno di servizio civile. L indagine delle competenze aiuta a fare il punto sull iter personale e professionale già compiuto, consentendo ai volontari di identificare le loro attitudini, le competenze e motivazioni, in modo tale da potersi proporre in ambito professionale come figure preparate, competenti e con delle esperienze pratiche di lavoro alle spalle. Il bilancio di competenze diviene quindi un valore aggiunto all intera esperienza di servizio civile svolta e sarà utile per il riconoscimento delle competenze acquisite e certificabili nel Curriculum Vitae del volontario. LA RILEVAZIONE SUL CAMPO: GLI INTERVENTI PERSONALIZZATI Nel corso dell anno l esperienza di servizio civile può essere ostacolata dalla presenza di particolari problemi o criticità in grado di disturbare e persino di ostacolare il buon andamento dei progetti. In questi casi, l attività di monitoraggio si esprime attraverso una prima fase iniziale di lettura e presa in carico del caso e, successivamente se necessario, si struttura attraverso degli incontri sul territorio volti a comprendere con maggiore chiarezza la situazione in corso. La presa in carico della situazione critica avviene solitamente mediante una prima segnalazione telefonica; in alcuni casi è a cura del tutor di progetto in altri ad opera di un volontario di servizio civile. In risposta a questo primo contatto l intervento di monitoraggio si esprime attraverso un intervento di assistenza a distanza, si tratta di un supporto on line utile alla presentazione e comprensione del problema. Successivamente ad una prima analisi telefonica possono verificarsi situazioni diverse: nei casi migliori la criticità emersa viene gestita telefonicamente attraverso interventi di mediazione tra le parti; in altri casi invece, laddove le difficoltà segnalate siano maggiori, occorre strutturare un intervento più organico e strutturato che preveda la creazione di uno specifico dossier cartaceo del caso. In risposta alle criticità emerse, viene quindi chiesto agli attori coinvolti di produrre un proprio scritto nel quale segnalare la situazione 17

18 in corso ed esplicitare le proprie controdeduzioni. Per comprendere con maggiore chiarezza la situazione e per favorire l individuazione di una corretta strategia di intervento l attività di monitoraggio può concretizzarsi in incontri sul campo volti a rilevare la situazione direttamente nelle sedi di servizio. In questi casi, gli incontri coinvolgono sia i volontari che i tutor di progetto, con entrambi l intervento proporrà momenti di dialogo, confronto e, ove possibile, di mediazione. Laddove dovessero emergere situazioni di particolare gravità l Ufficio Monitoraggio di ANCI Lombardia valuterà se segnalare il caso all UNSC, presentando il dossier redatto sul caso in esame ed avviando di conseguenza la richiesta di un possibile procedimento disciplinare. Valutazione delle competenze acquisite dal volontario Al termine del servizio Ancitel Lombardia (ente iscritto all Albo Regionale previsto dall art. 25 della Legge regionale 6 agosto 2007 numero n. 19 Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia ), rilascerà ad ogni volontario/a che conclude il servizio, documentazione contenente la certificazione delle competenze acquisite. Per ogni volontario verrà data la disponibilità ad uno spazio individuale nel quale analizzare le competenze acquisite durante l esperienza e quelle possedute precedentemente. La realizzazione del progetto si pone i seguenti obiettivi specifici: - Diffusione fra i volontari di un atteggiamento di cittadinanza attiva: l esperienza del servizio civile come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato; come occasione per conoscere la città e i suoi complessi apparati da un ottica inusuale: non quella di fruitore dei servizi, ma quella di fornitore. - Diffusione fra i volontari di conoscenze professionali e capacità d inserimento in situazioni di lavoro: lo svolgimento del servizio civile consente al volontario il coinvolgimento in forme di training on the job nel corso del quale acquisire conoscenze tecniche. Il riconoscimento delle competenze acquisite durante l esperienza di Servizio Civile è importante per la persona, per il volontario, in quanto in grado di accrescere le possibilità occupazionali nel mercato del lavoro e facilitare l accesso a qualifiche e titoli di studio più elevati. La certificazione delle competenze acquisite deriva dall esame relativo all iter personale e professionale compiuto e consente ai partecipanti di identificare attitudini, competenze e motivazioni, per proporsi in ambito professionale come figure preparate, competenti e con un esperienza concreta di lavoro alle spalle. Al termine della certificazione delle competenze Ancitel Lombardia rilascia un attatato 18

19 regionale strumento utile ai fini dell inserimento nel mercato del lavoro, ricollocazione lavorativa o per la ripresa degli studi in un percorso di formazione professionale. Segue la tabella con il dettaglio dell organizzazione dell attività di valutazione e l integrazione tra la valutazione generale del progetto e la valutazione dei volontari. Obiettivi Indicatori Risultati attesi 1) Valutazione quadrimestrale degli aspetti legati alla gestione, organizzazione e andamento complessivo del progetto mediante questionari di rilevazione e con eventuali interventi sul campo. 2)Valutazione finale del progetto attraverso un incontro individuale di chiusura progetto finalizzato alla verifica delle competenze acquisite. Indicatori relativi all obiettivo 1) - Grado di pertinenza delle attività svolte rispetto a quelle previste dal progetto. - Orario di servizio (media settimanale e mensile). - Giudizio riguardo l attività di formazione erogata dall ente. - Risultati quantitativi raggiunti (numero utenti seguiti, aumento orari apertura servizio ecc.). - Prodotti realizzati dall attività dei volontari (anche i prodotti non previsti dal progetto). Indicatori relativi all obiettivo 2) - Esito finale della certificazione delle competenze acquisite (numero attestati rilasciati). Corrispondenza tra quanto progettato e quanto realizzato. Soddisfazione del giovane in merito alle attività svolte e alla formazione ricevuta durante il progetto. Acquisizione dei giovani di nuove conoscenze e abilità spendibili sul mercato del lavoro e riconosciuti attraverso il rilascio della certificazione delle competenze previste nel progetto: - individuare e definire le procedure di emergenza generiche e specifiche; - analizzare la pericolosità territoriale naturale o di provenienza antropica, individuando e definendo gli scenari di rischio connessi. 19

20 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE Nominativo del Responsabile di progetto: Onelia Rivolta Milano, 23 dicembre 2014 Firma del Responsabile di progetto Dott. Onelia Rivolta Nominativo del Responsabile Legale di ANCI Lombardia: Pier Attilio Superti Milano, 23 dicembre 2014 Firma del Responsabile legale di ANCI Lombardia Dott. Pier Attilio Superti 20

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