Management Sanitario 2 anno 2 sem
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Canale Parallelo di Portogruaro Corso Integrato: Diritto, programmazione e organizzazione sanitaria, responsabilità Insegnamento Management Sanitario 2 anno 2 sem Mauro Filippi 1
2 Nursing e management Mauro Filippi 2
3 management Dall inglese to manage= gestire, esercitare il controllo, coordinare, dirigere; designa il gruppo di persone che controlla o dirige un organizzazione, un ente, un impresa Management è preferito a direzione in quanto il concetto sotteso è, più ampio: oltre alle persone comprende anche i valori incorporati in queste (vision, mission); E riferibile sia all ambito privato sia pubblico. Nel privato può indicare sia il Consiglio di Amministrazione o C.d.A, che il gruppo dirigente di un impresa; In ambito pubblico il management può correttamente indicare l organo amministrativo di governo di un qualsiasi ente Mauro Filippi 3
4 Manager Management Managerialità: competenza nel dirigere, esercitando le varie funzioni manageriali Mauro Filippi 4
5 Management: il processo di definizione degli obiettivi di un'azienda (sia essa pubblica o privata) e di guida della gestione aziendale verso il perseguimento di tali obiettivi, attraverso l'assunzione di decisioni sull'impiego delle risorse disponibili e, in particolare, delle risorse umane; l'insieme dei manager di un'azienda, ossia delle persone che hanno la responsabilità del suddetto processo. Mauro Filippi 5
6 Le funzioni manageriali Il ruolo del manager comporta non solo il coordinamento e la guida di un gruppo di persone, ma anche e soprattutto l'assunzione di decisioni di pianificazione e di gestione per garantire l'ottenimento di risultati in linea con gli scopi aziendali ed in grado di soddisfare gli stakeholder, ossia i soggetti (persone od organizzazioni) portatori di interessi nei confronti dell'azienda. Mauro Filippi 6
7 Secondo Henri Fayol, il management si esplica in cinque funzioni: pianificazione, prepara l'organizzazione al futuro, cercando di anticiparlo e predisponendo il conseguente piano d'azione; organizzazione, predispone le risorse, comprese quelle umane dell'organizzazione; guida, assicura il funzionamento dei processi ed attività dell'organizzazione; coordinamento, assicura l'allineamento e l'armonizzazione degli apporti delle varie componenti dell'organizzazione; controllo, assicura che le attività e i processi dell'organizzazione si svolgano in accordo con le regole e gli obiettivi stabiliti. Mauro Filippi 7
8 Management e privato Tutte le aziende hanno necessità di un management: nelle imprese di minori dimensioni la relativa funzione è di solito svolta dallo stesso proprietarioimprenditore; quando le dimensioni aziendali crescono le funzioni manageriali tendono ad essere delegate a dei lavoratori, i dirigenti; questa separazione tra proprietà e management è ancora più accentuata nelle imprese di grandi dimensioni strutturate sotto forma di società per azioni dove i proprietariazionisti eleggono un consiglio di amministrazione il quale, a sua volta, nomina i manager. Mauro Filippi 8
9 Management e pubblico Nelle aziende private no profit e nelle aziende pubbliche le funzioni di management sono direttamente svolte da membri degli organi di governo o da questi affidate a dirigenti. Da quanto detto emerge come sia limitativa l'accezione, diffusa nel linguaggio comune, che tende ad identificare il manager con il dirigente d'impresa. Mauro Filippi 9
10 Livelli di management Si distingue il management in base a distinti livelli di responsabilità e autorità in : top (senior) management : comprende un numero ristretto di persone (presidente, amm. delegato, direttore generale ecc..) che estende la sua responsabilità e autorità all'intera azienda e risponde direttamente agli organi di governo, dei quali in certi casi è anche componente Mauro Filippi 10
11 middle management: ha responsabilità e autorità su parti dell'azienda (unità organizzative), risponde al top management e occupa posizioni intermedie tra questo e il livello operativo. Comprende, quindi, i responsabili delle cosiddette direzioni intermedie, siano esse di tipo funzionale o divisionale, ai quali è frequentemente attribuito il titolo di direttore con la specificazione della funzione (ad esempio, direttore del personale o direttore infermieristico) o dell'unità organizzativa (ad esempio, direttore di chirurgia) posta sotto la sua responsabilità. Mauro Filippi 11
12 In generale si può dire che, salendo verso i livelli superiori, nel lavoro del manager tende a diminuire il tempo dedicato alla funzione di controllo mentre tende ad aumentare quello dedicato alle funzioni di pianificazione ed organizzazione. Mauro Filippi 12
13 Management Leadership Leadership quale componente del management, entrambe sono necessarie per chi gestisce risorse; Management: complesso di funzioni tese a governare (cosa fare); Manageriale: le qualità, capacità, caratteristiche di un manager; Leadership: capacità di una persona (leader) di agire sugli altri orientandone il comportamento, indirizzandole al raggiungimnto di determinati risultati (come fare, come essere); Mauro Filippi 13
14 Le competenze manageriali: Pianificare Programmare Gestire Dirigere Valutare Esercitare leadership Mauro Filippi 14
15 Nursing Leadership Canadian Nurses Association.L infermieristica ha bisogno di leader forti, coerenti ed accorti che siano visibili, ispirino gli altri e sostengano una pratica infermieristica professionale....l infermiere leader : È Avvocato di un assistenza di qualità (tutela del paziente) È Collaboratore È Comunicatore È Mentore Si assume dei rischi È Modello di ruolo Ha una visione Mauro Filippi 15
16 La leadership si manifesta con il comportamento. Non è una procedura né può essere ricondotta a comportamenti standardizzati; Si esercita sempre, in qualsiasi condizione (più o meno favorevole); Si concentra sul perché fare, piuttosto che sul come fare, sul cambiamento e l innovazione; Si alimenta con la comunicazione interpersonale; Mauro Filippi 16
17 gli infermieri ed il management Mauro Filippi 17
18 Il management infermieristico come guida ed orientamento nel processo di crescita e sviluppo Devono essere chiari e condivisi: Missione: motivo per cui esiste quell organizzazione, principi e valori di riferimento, destinatari del servizio, obiettivi. Visione strategica: la direzione che ispira il comportamento, lo scenario al quale si tende Mauro Filippi 18
19 Spetta al management il compito di Integrare: clinica, organizzazione, ricerca, formazione, perché sono tra loro interdipendenti; Avvicinare i clinici alle scelte, coinvolgerli nelle decisioni, definire con loro le strategie; Mauro Filippi 19
20 Il management infermieristico oggi si muove secondo tre direttrici 1. Migliorare la qualità assistenziale e aumentare la sicurezza dei sistemi; 2. Adeguare le architetture istituzionali; 3. Dare basi scientifiche alla pratica assistenziale e clinica; Mauro Filippi 20
21 Migliorare la qualità ed aumentare la sicurezza Utilizzo progressivo costante di indicatori di esito; Documentare le ricadute dell assistenza infermieristica sullo stato di salute del singolo/collettività Garantire la tutela ed il benessere del paziente e dei professionisti Mauro Filippi 21
22 Adeguare le architetture istituzionali; Promuovere la partecipazione dei professionisti infermieri nella definizione dei bisogni di salute e di assistenza infermieristica della collettività; Formulare obiettivi di salute; Pianificare e programmare gli interventi assistenziali in un contesto organizzativo adeguato Mauro Filippi 22
23 Dare basi scientifiche all assistenza: Richiama i principi di efficacia (efficacy= efficacia scientifica, effectiveness= efficacia pratica), ed appropriatezza, da utilizzare nella costruzione di evidenze scientifiche. L evidence based deve documentare la disponibilità di prove di efficacia a supporto delle decisioni assistenziali Mauro Filippi 23
24 Dall efficacia sperimentale per arrivare alla qualità Efficacy Effectiveness Esiti degli outcomes sanitari Qualità assistenziale Mauro Filippi 24
25 La qualità del resto altro non è che la frequenza con cui si effettuano interventi di provata efficacia e si evitano interventi inefficaci e dannosi Mauro Filippi 25
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