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1 Apofruit notizie 1 Anno XXI n 4 - Luglio/Agosto 2013 notizie Periodico bimestrale - Poste Italiane sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/04 nr. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì - Ed. Prima Comunicazione - E0,50 campagna estiva: prime valutazioni apofruit dà ai soci le indicazioni produttive pomodoro da industria: una produzione sempre più strategica

2 SOMMARIO Prime valutazioni sulla campagna estiva e nuove modalità di pagamento degli acconti ai soci Apofruit Italia: indicazioni produttive Pomodoro da industria: una produzione sempre più strategica per Apofruit PAGINE TECNICHE Drosophila suzukii: un nuovo ospite per la nostra frutta DALL EMILIA Prime valutazioni sulla campagna estiva DAL METAPoNTo Pesche e albicocche: il mercato premia il prodotto precoce del Metaponto DALLA sicilia Apofruit amplia la gamma dei prodotti orticoli in Sicilia DAL LAZIo Campagna susine estive e Angeleno: bilanci e previsioni BIMESTRALE DELLA ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI APOFRUIT ITALIA Aut. Trib. FO n. 178 del 5/4/88 - Reg. Stampa n. 10/88 Stampa: Arti Grafiche Ramberti, Rimini Tel Direttore Responsabile: Maurizio Magni Editore: Prima Comunicazione - Cesena (in corso di variazione)

3 APofruIT NOTIZIE 3 PRIME valutazioni SULLA CAMPAGNA ESTIvA E NUOvE MODALITà DI PAGAMENTO DEGLI ACCONTI AI SOCI Il Regolamento interno di Apofruit relativo alle liquidazioni ai soci prevede delle tempistiche celeri e frequenti nei pagamenti. I prodotti primaverili vengono liquidati entro il 30 settembre, quelli estivi entro il 20 dicembre, quelli autunnali entro il 28 febbraio e quelli invernali entro il 30 giugno; oltre a queste quattro date di liquidazione, sono previsti anche cinque acconti. Oggi, per andare ulteriormente incontro alle esigenze dei produttori di fronte ad annate non sempre soddisfacenti e a costi di produzione restii a diminuire - le Assemblee di Apofruit, su proposta del Consiglio di Amministrazione, hanno introdotto una modifica al Regolamento interno per quanto riguarda gli acconti, la cui entità è passata dal 50% al 70%. Per i prodotti invernali è stato inoltre introdotto un secondo acconto, pari a circa il 20%, che sarà pagato a fine febbraio in occasione della liquidazione dei prodotti autunnali - dichiara il presidente di Apofruit Italia, Mirco Zanotti - Si tratta di importanti cambiamenti resi possibili dal miglioramento delle tempistiche di pagamento da parte dei clienti e dalla solidità finanziaria della Cooperativa. Queste modifiche sono entrate in vigore a partire dall acconto sui prodotti primaverili, che i nostri soci hanno ricevuto a fine luglio, sottolinea Ilenio Bastoni, direttore commerciale di Apofruit Italia, che prosegue facendo una breve panoramica su quello che è l andamento generale della campagna estiva, che si è aperta a maggio con il prodotto precoce del Metaponto e che si chiuderà a fine settembre con la produzione siciliana. La campagna estiva è iniziata quest anno in Metaponto con qualche giorno di anticipo rispetto al 2012, mentre in Romagna la produzione ha registrato un ritardo di una decina di giorni. Questo ci ha consentito di affrontare positivamente il mercato, senza avere una sovrapposizione dell offerta. Per quanto riguarda le pesche e nettarine - continua Bastoni - quest anno si è registrato un generale calo produttivo, che inizialmente si stimava intorno all 8-10% e che si è subito rivelato superiore, con una contrazione dei volumi che già a inizio campagna si aggirava intorno al -15/20%, seppur con valori diversi fra le varie cultivar. Questo calo produttivo, anche se in misura inferiore, si conferma anche per le varietà medio-tardive, in raccolta a inizio agosto. Dal punto di vista qualitativo fino ad oggi è stata una campagna positiva - aggiunge il direttore commerciale di Apofruit - L andamento climatico è stato abbastanza favorevole e non si sono presentate, ad oggi, problematiche legate alla tenuta del prodotto. I frutti sono di buona pezzatura e presentano caratteristiche organolettiche elevate. Per quanto riguarda l andamento di mercato abbiamo registrato fino a fine luglio prezzi mediamente superiori alla scorsa campagna. Differenziali che, visti i cali produttivi, sarebbero potuti essere superiori; purtroppo la persistente crisi congiunturale a livello europeo ha portato a un generalizzato calo dei consumi. Anche nella campagna delle albicocche si è registrato un generale calo produttivo, per alcune varietà anche superiore al 50% rispetto all annata Questa contrazione dei volumi ha riguardato anche altri Paesi europei. Questa situazione ha portato a una campagna

4 4 Apofruit notizie caratterizzata da una vendita regolare, senza stoccaggio di prodotto, con prezzi sempre interessanti - sottolinea Bastoni - Per le albicocche stiamo sviluppando la commercializzazione a marchio Solarelli, che identifica i prodotti di alta qualità e le nuove varietà di Apofruit e dei suoi partner. Proprio su questa linea stiamo registrando un aumento delle vendite sia nel canale dei mercati generali che nel canale della Gdo. Per quanto riguarda invece il comparto ciliegie, la produzione quest anno è stata in crescita, con volumi superiori del 20-25% rispetto al A fronte di questo aumento di volumi, a campagna già conclusa riteniamo che i risultati ottenuti possano essere considerati positivi, prosegue il direttore commerciale di Apofruit Italia. Buone prospettive anche per il comparto susine, che ad agosto era ancora in piena campagna di vendita. Registriamo delle buone richieste da parte del mercato - conclude Ilenio Bastoni - principalmente sulle tipologie rosse e nere ed in particolar modo in direzione dell export. Attualmente anche per questa specie ci sono tutti i presupposti per pensare che la seconda parte della commercializzazione possa proseguire in modo positivo. APOFRUIT ITALIA: INDICAZIONI PRODUTTIvE a cura di ANDREA GRASSI, Apofruit Italia Come di consueto, a settembre è tempo di programmare i nuovi impianti frutticoli. Apofruit dà ai propri soci una serie di consigli e indicazioni produttive per pianificare la scelta delle varietà da mettere a dimora nel prossimo inverno. Ciliege Anche la stagione 2013 ha confermato un buon interesse del mercato per questa specie, per cui si conferma la possibilità di aumentare le produzioni e si consiglia di effettuare nuovi impianti nelle zone più vocate, utilizzando le nuove cultivar che producono frutti di grosso calibro, buona colorazione e consistenza. Albicocche Il mercato nel 2013 è stato particolarmente interessante per questa specie, grazie anche ai ridotti volumi prodotti a livello europeo. Si conferma in ogni caso l interesse per questo prodotto soprattutto nell allungamento del periodo di commercializzazione. Per il prossimo anno si consiglia di piantare ancora questa specie, prestando attenzione alle indicazioni degli uffici tecnici sulle scelte varietali, per non avere sovrapproduzioni in certi periodi e mettere a dimora le cultivar più adatte ai diversi territori. Bio: Le considerazioni sono le stesse del prodotto convenzionale; particolarmente richiesto l allungamento nel periodo tardivo. Nettarine gialle L andamento commerciale del 2013 è ancora in corso, ma - come per le albicocche - si evidenzia che se le quantità prodotte sono proporzionate alle richieste del mercato, i prezzi per i produttori

5 APofruIT NOTIZIE 5 sono soddisfacenti. Se, al contrario, le quantità aumentano, visto che i consumi si stanno contraendo, il prezzo cala molto rapidamente. Per questi motivi resta sempre più valido il consiglio di rinnovare il più rapidamente possibile il comparto varietale, puntando sulla tipologia a frutto completamente colorato e a gusto dolce. Bio: Spazio solo per varietà a maturazione mediotardiva e tardiva. Uva da tavola Proseguiamo con piantagioni di uva apirene. Come cooperativa abbiamo a disposizione un ampio numero di varietà in grado di coprire tutto il calendario di raccolta (da fine luglio a novembre), con le diverse colorazioni della bacca (bianca, rossa e nera). Bio: Possibilità di sviluppo per tutte le tipologie varietali. Pesche gialle Il mercato per questa tipologia è sempre più limitato, il rinnovamento varietale è ancora più impellente e si consiglia di continuare nella sostituzion e delle vecchie cultivar, piantando solo varietà con buccia colorata e a gusto dolce, senza aumentare le superfici. Bio: Spazio per nuovi impianti solo nel periodo medio tardivo e tardivo. Pesche e nettarine bianche Si conferma che è possibile aumentare le superfici per questa tipologia solo mettendo a dimora varietà che allunghino l attuale periodo di raccolta. So- spendere gli impianti con le varietà maggiormente rappresentative; sono a disposizione nuove cultivar interessanti, si consiglia di rivolgersi agli uffici tecnici per maggiori informazioni. Bio: Non c è spazio per nuovi impianti. Susine Le grosse variazioni dei quantitativi raccolti nei diversi anni non giovano al mercato e anche per questa specie è auspicabile un veloce rinnovamento varietale, eliminando il prima possibile gli impianti meno remunerativi. Continuiamo con la diffusione delle nuove varietà a buccia nera, meglio se a polpa rossa, per avere continuità nelle linee commerciali. Bio: Possibilità di crescita in tutti i periodi e soprattutto in quello tardivo. Pere La produzione di quest anno, a raccolta ancora in corso, sta facendo registrare un incremento dei quantitativi rispetto a uno scarso 2012, anche se non si raggiungeranno i quantitativi medi degli ultimi anni. L interesse per questa specie è ancora buono e si consigliano impianti in tutte le epoche, soprattutto per le cultivar William, Abate, Decana, Kaiser e Conference, almeno per mantenere le attuali superfici. Un discreto interesse si sta osservando per la nuova varietà Falstaff (Abate rossa), per la quale è prevista la realizzazione di nuovi impianti già nel prossimo inverno. Bio: negli ultimi anni sono aumentate molto le superfici in cooperativa, per cui prima di realizzare nuovi impianti si consiglia di confrontarsi con il proprio ufficio tecnico. Mele Continuiamo con il programma di abbattimento delle vecchie varietà, non più remunerative, e con l eliminazione degli impianti vecchi, che producono frutti di scarsa qualità. Consigliamo di procedere con la messa a dimora di nuovi frutteti con le cultivar del gruppo Gala (utilizzando i nuovi cloni più colorati), con Fuji, Modì (fino al completamento del programma) e, limitatamente negli ambienti più idonei, con Granny. Per la Pink Lady si continua con il programma degli investimenti già in programma. Bio: C è ancora interesse per Gala, per il gruppo delle Golden simili e per Modì; limitatamente si possono fare pochi impianti del gruppo Fuji o Fusion.

6 6 APofruIT NOTIZIE Clementine Continuiamo ad avere la necessità di allungare il calendario di raccolta, soprattutto con varietà a maturazione tardiva. Bio: Possibilità di sviluppo solo per varietà a maturazione tardiva. Kaki Per il 2013 si prevede una produzione particolarmente scarica, sia per quanto riguarda il kako Tipo che per la varietà Rosso Brillante. Si può continuare a impiantare questa specie soprattutto per la cultivar Kako Tipo e più limitatamente per il Rosso Billante. Bio: Impianti solo per la cultivar Kako Tipo Kiwi Per il 2013 si prevede un generale calo produttivo. In particolare nel veneto la produzione è stimata in calo di oltre il 20% (il 2012 è stato l anno con il record produttivo per l area), questo a causa delle basse produzioni per ettaro presenti e anche per un calo delle superfici dovuto agli abbattimenti a seguito della PSA. Negli altri areali di produzione si prevedono rese per ettaro inferiori per un minor numero di frutti sulle piante. Ad oggi sembra che la qualità media delle produzioni sia superiore a quella dell anno passato grazie a una migliore impollinazione dei frutti. Per questa specie è auspicabile un incremento delle superfici, sia per quanto riguarda il nuovo Kiwi giallo G3 in corso di piantagione, ma anche per la tradizionale cultivar Hayward, visto che molti impianti sono a fine carriera e spesso danno origine a produzioni di bassa qualità. Bio: Non si prevedono nuovi impianti Considerazioni finali È ancora presto per trarre delle conclusioni sull annata 2013, ma alcune considerazioni di tipo generale si possono già fare. Come accennato precedentemente, le produzioni estive confermano la loro forte volubilità nei prezzi, essendo legate a un consumo molto rapido (scarsa conservazione) e a un mercato tendenzialmente in stagnazione, se non in contrazione (la crisi economica incide molto, ma non è l unico motivo). Per questo è sempre più importante rimanere aggiornati con le nuove varietà e con impianti altamente efficienti, per assecondare le mode e le tendenze dei mercati, altrimenti il rischio di non fare reddito anche nelle annate meno problematiche, come sembra essere il 2013, è sempre più alto. Per quanto concerne le produzioni invernali, in generale valgono le stesse regole generali, ma la possibilità di conservare per periodi più lunghi le produzioni permette di affrontare la campagna commerciale con un po più di tranquillità. Ciò non deve portarci a facili entusiasmi (anche per queste produzioni, se si verificano eccessi di quantità, valgono le stesse regole delle produzioni estive, basti ricordare in proposito la stagione ). Queste sono in parte le motivazioni per cui stiamo assistendo a un aumento delle produzioni invernali a discapito di quelle estive presso i soci della cooperativa: questa tendenza riteniamo che si accentuerà ulteriormente nei prossimi anni anche a causa delle problematiche fitosanitarie a cui stiamo assistendo in diversi territori (Sharka e non solo), per cui diventa ancora più importante la collaborazione fra aziende agricole e uffici tecnici presenti nei diversi territori, per pianificare i prossimi investimenti, affinché si riducano il più possibile errori strategici, che sono deleteri in questo lungo periodo di difficoltà che sta attraversando il mondo ortofrutticolo. Ricordiamo anche le numerose agevolazione messe a disposizione dei soci dal piano operativo (Ocm): agevolazioni che aiutano ad affrontare i costi sempre crescenti nella realizzazione dei nuovi impianti, sempre più specializzati e onerosi, ma necessari per essere competitivi.

7 APofruIT NoTIZIE 7 POMODORO DA INDUSTRIA: UNA PRODUZIONE SEMPRE PIù STRATEGICA PER APOFRUIT La cooperativa, tramite l attività della controllata Apoidustria, nel 2013 ha destinato 350 ettari a questa produzione, con l obiettivo di raggiungere i 250 mila quintali entro fine anno e con il progetto di un ulteriore sviluppo nel 2014 Le colture ortofrutticole destinate alla trasformazione industriale stanno assumendo un ruolo sempre più strategico nei piani di avvicendamento colturale delle aziende agricole associate ad Apofruit. Per questo cinque anni fa la cooperativa ha dato vita ad Apoindustria, società controllata costituitasi per favorire la programmazione e valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli destinati a passare direttamente dal campo all industria. Questa società ad oggi conta oltre 100 soci su tutto il territorio nazionale e ha uno statuto e un regolamento proprio, che consente di dare alle aziende associate un servizio efficiente e specializzato per il comparto industriale, al contempo garantendo ai soci, come da regolamento interno, pagamenti rapidi, con liquidazioni immediatamente successive agli incassi - dichiara Gianluca Balzani, vice presidente di Apofruit Italia e presidente di Apoindustria - Entro la fine del 2013 la cooperativa ritirerà dai propri associati circa 250 mila quintali di pomodoro oltre a fagiolini e piselli, tutti destinati all industria di trasformazione. Il pomodoro è la varietà principale della gamma: nel 2013 sono circa 40 i soci di Apoindustria che si sono dedicati a questa produzione, per un totale di 350 ettari di impianti specifici per il prodotto industriale. Le aziende sono quasi tutte dislocate fra l Emilia e la Romagna: si trovano nel modenese a Mirandola e Finale Emilia e nel ferrarese a Bondeno, mentre in Romagna i territori sono quelli di Ravenna e Forlì, con qualche terreno anche nelle campagne di Rimini. Una minima percentuale (5-10%) di pomodoro da industria viene prodotto fra la Lombardia e il veneto. La varietà in produzione - sottolinea Davide Bottecchi, tecnico di Apofruit Italia - è un pomodoro tondo a lotta integrata, che viene destinato alle industrie di trasformazione per diventare polpa, passata e prodotto a cubetti. Quest anno la campagna si sta sviluppando in modo positivo - continua Bottecchi - Le quantità sono superiori rispetto allo scorso anno: nel 2012 abbiamo liquidato ai soci quintali di prodotto, se manterremo l obiettivo di 250 mila quintali entro fine anno saremo in crescita del 40% circa. La produzione fino ad oggi è stata buona e il prodotto è di qualità, in controtendenza rispetto a una produzione nazionale più scarsa a causa dall andamento climatico avverso, che ha penalizzato alcune zone tradizionalmente vocate. Per il 2014 abbiamo intenzione di sviluppare ulteriormente questa produzione - conclude - vista anche la sempre maggiore importanza attribuita dal mercato al pomodoro da industria.

8 8 Apofruit notizie OSPITE PER LA NOSTRA FRUTTA pagine tecnichedrosophila SUZUKII: UN NUOvO di GIANNI ceredi ampio e variegato panorama di insetti fitofagi L che danneggiano le colture frutticole si è arricchito nell ultimo biennio di un ulteriore e particolare ospite: si tratta di Drosophila suzukii. Questa specie del genere Drosophila fu osservata per la prima volta in Giappone su ciliegio, circa un secolo fa. Negli anni Trenta fu riscontrata in altri areali del Sud-est asiatico e la prima descrizione a cui si attribuisce l odierna classificazione risale al D. suzukii appartiene a quel gruppo di insetti conosciuti comunemente come moscerini, un termine spesso sinonimo di innocuità che tuttavia viene contraddetta dalle potenzialità di danneggiamento che questa specie ha già saputo dimostrare. Ogni qualvolta un insetto colonizza nuovi territori, il primo elemento a cui si è posti di fronte è rappresentato dalla conoscenza degli aspetti morfologici, biologici e comportamentali degli individui. Allo stesso tempo diviene importante sapere quali condizioni climatiche e ambientali lo favoriscono e naturalmente, quando il nuovo ospite costituisce un pericolo per le colture agricole, si cerca di impostare una strategia di contenimento e di difesa. L ente europeo (EPPO) che monitora e valuta il rischio dell introduzione e della gestione di nuovi insetti fitofagi o agenti patogeni, definisce D. suzukii una minaccia per l area geografica europea, le attribuisce un elevata probabilità di ulteriore diffusione, sottolineandone la difficoltà nella gestione e l impossibilità di una eradicazione. Normalmente i moscerini sviluppano il loro ciclo su substrati zuccherini fuoriusciti da matrici vegetali deteriorate o danneggiate da altre cause. D. suzukii in tale contesto costituisce una delle poche eccezioni, in quanto le femmine sono dotate di un ovopositore seghettato che permette loro di incidere l epidermide dei frutti sani deponendo le uova al loro interno, dove poi svilupperanno le larve. Gli adulti di questo moscerino per il resto sono molto simili a quelli della specie che ben conosciamo (D. melanogaster), misurano come questa circa 3 mm di lunghezza, ma i maschi a una più attenta osservazione mostrano occhi rossastri e due singole macchie brune sulle ali. Il rischio fitosanitario relativo alla presenza di D. suzukii è dovuto al fatto che oltre a poter danneggiare frutti sani ha un ampia gamma di piante ospiti e un elevato potenziale riproduttivo e di dispersione. I frutti sui quali sono stati segnalati danni con maggiore frequenza e incidenza sono i cosiddetti piccoli frutti come lamponi, more, mirtilli, ma anche fragole e ciliegie. La presenza di D. suzukii è stata tuttavia segnalata anche su albicocche, pesche, nettarine, uva, fichi, kaki, pomodori, mele e pere. L insetto può colonizzare anche bacche spontanee e ornamentali come sambuco e caprifoglio. Le femmine della specie possono deporre complessivamente fino a 400 uova (una-tre per frutto) in un periodo di due-otto settimane. Il ciclo di sviluppo che dall uovo porta all adulto è fortemente condizionato dalle temperature è può richiedere da una a quasi tre settimane, consentendo all insetto di compiere fino a 14 generazioni all anno. L elevato potenziale di dispersione di questo insetto ne conferma la rapida

9 Apofruit notizie 9 diffusione in territori sempre più ampi. Tale dispersione sembra avere carattere tendenzialmente passivo, ovvero attraverso frutti con presenza di uova o larve. La dispersione attiva, tramite spostamento di individui adulti, sembra meno probabile per quanto non vi siano dati specifici su tale capacità di spostamento. La presenza di specie vegetali ospiti non sembra costituire un particolare limite alla diffusione della specie in considerazione dell ampia polifagia. Le condizioni climatiche, invece, possono esaltare la pullulazione di questo moscerino, creando situazioni di difficile contenimento. Considerando le zone di origine si comprende facilmente che la situazione ideale per D. suzukii è riconducibile a quella di temperature miti, con condizioni di elevata umidità relativa. In letteratura viene riportato un picco di attività e sviluppo a C, con mortalità degli adulti sotto lo zero e oltre i 32 C. I maschi sembrano non essere più fertili con temperature oltre i 30 C e si conferma l elevata sensibilità alle condizioni di secco, con mortalità degli adulti in assenza di acqua per 24 ore. Lo svernamento della specie è a carico degli individui adulti, che tuttavia sono particolarmente sensibili, come detto, alle temperature sotto lo zero. Inverni molto rigidi costituiscono una buona premessa per la limitazione della specie, ma l elevato potenziale riproduttivo e di dispersione possono facilmente annullare tale vantaggio. La presenza accertata di questo insetto sul territorio italiano costituisce indubbiamente un ulteriore pericolo per le nostre colture frutticole: un pericolo che, tuttavia, è fortemente subordinato a specifiche condizioni climatiche e alla presenza di determinate coltivazioni. L esperienza maturata in questo ultimo biennio indica chiaramente che, nonostante la spiccata polifagia di questo moscerino, sono soprattutto le produzioni dei piccoli frutti rossi (more, mirtilli, fragole, ciliegie ecc..) a subire i danni maggiori. Danni che riguardano areali temperati e umidi come il Trentino, ma anche quelli di regioni come l Emilia Romagna, limitatamente a condizioni territoriali o microclimatiche predisponenti. Le femmine di D. suzukii sono attratte dai frutti maturi con epidermide più tenera e si orientano per la deposizione su questi, anche perché il ciclo di sviluppo delle uova e delle forme larvali richiede meno tempo rispetto ad altri ditteri del genere Ceratitis o Rhagoletis. La proliferazione di D. suzukii e il rischio per la coltura sono quindi elementi non generalizzabili, ma circoscrivibili a peculiari situazioni di campo, climatiche o microclimatiche. relative a zone di singoli frutteti (vicinanza di fossi, canali, macchie di vegetazione spontanea, zone in ombra o di fondo valle), allo stato di maturazione dei frutti o alla posizione di questi sulla pianta (in genere i frutti situati nella parte interna o bassa delle piante dove vi è minore soleggiamento, maggiore umidità e temperature più moderate sono più predisposti ai danni da D. suzukii). L attività dell insetto viene messa in evidenza sui frutti attraverso le punture di ovo deposizione che si caratterizzano, a un attenta osservazione, per la presenza di un esile tubercolo biancastro attraverso il quale le uova possono respirare. Quando le larve nascono sviluppano nei tessuti della polpa che rammollisce, rendendo più visibile il foro di ovo deposizione dal quale, a una leggera pressione del frutto, fuoriesce del succo. I frutti deperiscono rapidamente divenendo facile substrato per diversi tipi di marciume. Dal punto di vista epidemiologico un aspetto senza dubbio impressionante, constatato diffusamente nel corso del 2012 in diversi ceraseti romagnoli, è la rapidità e l estensione con cui questo esemplari adulti di d. suzukii: a sinistra il maschio di dimensioni leggermente più ridotte e riconoscibile per la macchia bruna nella parte distale delle ali. pagine tecniche

10 10 Apofruit notizie pagine tecniche nelle foto, in senso orario: trappola alimentare artigianale innescata con aceto di mele per il monitoraggio degli adulti; larva di d. suzukii su frutto di ciliegia; fori su frutto di ciliegia che possono indicare la presenza delle larve del moscerino all interno tipo di moscerino colpisce i frutti, portandoli rapidamente alla distruzione. Il Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con i coordinamenti provinciali di difesa integrata e con il supporto dell attività sperimentale condotta anche dalla nostra cooperativa, si è attivato prontamente per affrontare questo problema, fornendo in primo luogo da letteratura le informazioni relative al comportamento dell insetto, di cui abbiamo riportato una breve sintesi. Un ulteriore importante attività svolta nel recente triennio ha riguardato il monitoraggio di D. Suzuki negli ambienti di coltivazione della regione. La consapevolezza della reale presenza di questo insetto nei diversi territori attraverso una fitta rete di monitoraggio è estremamente importante quale primo passo verso qualsiasi forma di prevenzione e lotta. Come già accennato in precedenza, D. suzukii è in grado di svolgere diverse generazioni, è fortemente condizionata da fattori microclimatici e ampiamente polifaga: se a ciò si aggiunge il fatto che l esperienza maturata a livello tecnico e fitoiatrico si muove ancora nelle fasi iniziali, si comprende quanto sia importante conoscere la reale situazione nei singoli frutteti. Le prime esperienze di monitoraggio che rimangono tuttora valide, per quanto passibili di miglioramento, sono state effettuate con trappole innescate con attrattivo alimentare costituito da aceto di mele. La trappola può essere costruita artigianalmente, impiegando semplici bottiglie di plastica sulle quali sono praticati tre-quattro fori del diametro di 5 mm, ciò per consentire il passaggio degli adulti di D. suzukii e impedendo, per quanto possibile, quello di insetti di dimensioni maggiori. Tali trappole vanno appese in corrispondenza delle parti più basse e meno esposte al sole delle piante, provvedendo settimanalmente al controllo e alla sostituzione dell innesco. Le varianti prese in considerazione per ottimizzarne la capacità attrattiva hanno riguardato il contenitore (tipo di bottiglia, pannello ecc..) il colore (trasparente,

11 Apofruit notizie 11 rosso, giallo), la dimensione e il numero dei fori, il tipo e la quantità di attrattivo. A consuntivo delle prime esperienze di monitoraggio si è visto che la presenza di D. suzukii è presente su tutto il territorio regionale con le prime catture già nel mese di maggio. La presenza del moscerino è legata all andamento stagionale, con catture estremamente basse durante i periodi più caldi e secchi dell estate, per poi riprendere in corrispondenza delle prime piogge e dell abbassamento delle temperature. L esigenza di apprestare un adeguata profilassi nei confronti di questo nuovo insetto necessita ovviamente di un attento lavoro che si sta svolgendo e che parte dalle conoscenze maturate in altri areali, ma che deve fare i conti con le nostre realtà colturali e con il comportamento che l insetto ha in esse. La stessa fitoiatria deve essere in grado di fornire strumenti chimici adatti, efficaci, praticabili e ovviamente regolarmente registrati su un fitofago che nel panorama delle problematiche agricole non era contemplato. Considerando il forte potenziale attrattivo dei frutti in via di maturazione, un primo doveroso consiglio utile da seguire è quello di ovviare raccolte tardive di ciliegie o altri piccoli frutti, evitando di lasciare anche modeste quantità di frutti pendenti sulle piante. Ciò vale in modo particolare se nei frutteti sono presenti impollinatori a maturazione precoce, i cui frutti vanno debitamente asportati. La difesa chimica contro D. suzukii non appare semplice, richiede sostanza attiva con un buon potenziale abbattente, in quanto indirizzata prevalentemente alle forme adulte, e non può essere attuata con troppo anticipo rispetto alla raccolta dei frutti, in quanto è in corrispondenza della loro maturazione che le femmine si orientano per la ovo deposizione. Sono state apprestate su ciliegio diverse prove di campo in cui, partendo dalla strategia di difesa contro R. cerasi (mosca delle ciliegie), si è cercato di valutare l attività insetticida collaterale su D. suzukii. È stata confrontata l attività di prodotti appartenenti a diverse famiglie chimiche: organo fosforati, spinosine, piretroidi e neonicotinoidi, cercando di ipotizzare possibili strategie di intervento. Allo stato delle conoscenze maturate nell attività sperimentale condotta nell ultimo biennio, l impiego di spinosine naturali e di alcuni formulati a base di piretroidi di sintesi sembrano offrire le migliori garanzie di successo nella difesa attiva. Trarre conclusioni su questo nuovo problema appare fuori luogo; mancano ancora diversi elementi di conoscenza (svernamento dell insetto, resistenza alle basse temperature, capacità di spostamento, relazione tra catture e danno, presenza di ospiti alternativi, sensibilità varietali, suscettibilità dei frutti) e altri necessitano di ulteriori approfondimenti (tecniche di monitoraggio degli adulti, eventuale valutazione di modelli previsionali in uso in altri Paesi). La stessa difesa chimica richiede ulteriori indagini sull efficacia e la persistenza dei diversi prodotti, così come meritano maggiori investigazioni l applicazione di metodi di controllo non chimico (reti anti insetti, impiego di sostanze repellenti, prodotti microbiologici, presenza di specie parassitoidi o predatrici in grado di contrastare la popolazione di D. suzukii). si ringraziano il servizio fitosanitario della regione emilia romagna e i coordinamenti provinciali di difesa integrata per le informazioni e foto gentilmente offerte Grappolo di ciliegie completamente infestato e distrutto da larve di d. suzukii pagine tecniche

12 12 APofruIT NOTIZIE DALL EMILIA PRIME valutazioni SULLA CAMPAGNA ESTIvA di FRANCO girotti Ferragosto si può ritenere quasi conclusa la A campagna dei prodotti estivi conferiti dai soci di Apofruit per il comprensorio emiliano, ma prima di fare un analisi dei singoli prodotti è doveroso ricordare come la trascorsa primavera sia stata una stagione più che anomala, risultando tra le più piovose dell ultimo secolo, stagione che ha fatto registrare temperature, soprattutto nel mese di maggio, al di sotto della norma. Naturalmente questa strana primavera non poteva non influire negativamente sulle produzioni agricole; per fortuna però le previsioni infauste formulate inizialmente riguardo a qualità e quantità non si sono avverate. Le pere estive hanno avuto un inizio di campagna molto promettente, con le prime partite di Morettini e Guyot che sono state apprezzate dal mercato; poi sono sopraggiunte a raccolta le produzioni più consistenti come le varietà Carmen e Santa Maria. Per la prima varietà i quantitativi ritirati hanno superato i preventivi e si sono attestati sui quintali, mentre per Santa Maria si supereranno i quintali di conferimento. In questo momento, comunque, i bassi consumi stanno determinando una lieve flessione del mercato. Dal punto di vista fitosanitario non si sono evidenziate problematiche importanti, anche se qualche partita di Santa Maria è risultata colpita da Psilla. Per le ciliegie la campagna è stata discreta, con un mercato tutto sommato soddisfacente e regolare, e una stagione dove le piogge non hanno creato particolari problemi di craking (crepature dei frutti), mentre alcune varietà importanti come Ferrovia hanno avuto scarse produzioni. Per ciò che concerne il marchio Ciliegia Igp di vignola, dopo questa prima campagna è emersa la necessità di modificare il disciplinare di produzione, in quanto dal disciplinare stesso sono state escluse ben 14 varietà perché coltivate da minor tempo: varietà che, oltre ad essere ritenute valide per le loro qualità organolettiche, lo sono anche sotto l aspetto esteriore e che rappresentano ben il 50% della produzione cerasicola del comprensorio. La cooperativa ha ritirato circa quintali di ciliegie dai soci conferenti. Per ciò che concerne le susine, la produzione per le varietà sino ad ora ritirate è risultata inferiore all annata 2012, conseguentemente ne ha tratto giovamento il calibro, nettamente migliorato rispetto all anno scorso, in particolar modo per la Fortune. Dal punto di vista fitosanitario rileviamo un aumento dei danni da Cydia Funebrana, nonostante l aumento degli interventi eseguiti, comunque sempre nel rispetto dei disciplinari di produzione integrata.

13 terminata a inizio luglio in Metaponto la campagna estiva di Apofruit, che ha chiuso il calenda- È rio produttivo con la nettarina Big Top. I soci hanno conferito negli stabilimenti di Scanzano complessivamente 50 mila quintali di prodotto, di cui 40 mila di pesche e nettarine e 10 mila di albicocche. E stata una campagna positiva esordisce Nicola Serio, consigliere delegato di Apofruit per la zona del Metaponto Questo grazie a due fattori fondamentali: una minore produzione e un buon collocamento sul mercato, che non ha visto sovrapposizioni fra il prodotto del Metaponto e quello della Romagna, grazie anche all anticipo ottenuto con il prodotto sotto serra. La campagna in Metaponto inizia solitamente i primi di maggio e quest anno si è aperta con qualche giorno di anticipo rispetto al Il prodotto, che già di per sé è precoce, ha iniziato ad essere disponibile sul mercato 2-3 giorni prima rispetto al consueto; allo stesso tempo la produzione in Romagna ha subito un ritardo, per cui lo stacco fra le due zone di produzione è stato di circa 15 giorni. A ciò va aggiunto, come nota positiva, il fatto che, nello stesso periodo, la concorrenza sul mercato da parte del prodotto spagnolo è stata inferiore rispetto allo scorso anno. La campagna 2013 è stata caratterizzata da un generale calo produttivo - ribadisce Antonio Rubolino, responsabile d area di Apofruit Italia - Complessivamente abbiamo ritirato circa il 40% in meno di albicocche e il 15% in meno di pesche e nettarine. Questo ci ha consentito di collocare bene il prodotto sul mercato, con prezzi nettamente superiori rispetto a quelli dello scorso anno. Nel caso di alcune varietà di albicocche, si parla di prezzi raddoppiati. Le varietà prodotte in Metaponto sono tutte precoci: nel caso di pesche e nettarine stiamo parlando APofruIT NOTIZIE DAL METAPoNTo 13 PESCHE E ALBICOCCHE: IL MERCATO PREMIA IL PRODOTTO PRECOCE DEL METAPONTO di Nectaprima, Big Bang, Garofa e Big Top. Si tratta di nettarine di particolar pregio, studiate per dare al consumatore - in un periodo di tempo lungo - un prodotto con le stesse, elevate caratteristiche organolettiche, dal gusto dolce e dall intensa colorazione. Per quanto riguarda le albicocche, Margottina e Wonder Cot, varietà dalle ottime caratteristiche organolettiche, sono state le più precoci, seguite da tutte le altre varietà dolci di colorazione rossa della stessa gamma varietale. Si tratta di cultivar molto ricercate dal mercato e apprezzate dal consumatore, che vanno a sostituire le vecchie varietà, ormai non più appetibili conclude Rubolino Gli esiti positivi della campagna 2013 sono dovuti, in ultima battuta, anche all elevata qualità dei frutti, risultato appunto della scelta di investire sul rinnovamento varietale per collocare sul mercato un prodotto più competitivo.

14 14 APofruIT NOTIZIE DALLA sicilia APOFRUIT AMPLIA LA GAMMA DEI PRODOTTI ORTICOLI IN SICILIA tempo di fare programmi per la campagna produttiva 2013/2014 nelle aree orticole ragusane, È un territorio dove Apofruit ha molto investito negli ultimi tempi. Sono aumentate le superfici coltivate dai soci, si è diffuso con risultati molto positivi il progetto serre, si è sviluppato un progetto anche sulla lotta integrata ed è cresciuta negli ultimi anni la base sociale. Oggi, per dare anche un adeguata risposta alle nuove richieste da parte del consumatore, Apofruit ha ampliato la gamma dei prodotti orticoli lavorati nello stabilimento di Donnalucata, inserendo nella prossima campagna anche zucchine (bianche e verdi), peperoni (gialli e rossi) e cetrioli. Si tratta di prodotti sui quali abbiamo riscontrato un notevole interesse da parte del consumatore, in particolare per quanto riguarda i peperoni esordisce Alfonso D Aquila, responsabile d area di Apofruit Italia e che nella prossima campagna, insieme alla già consolidata melanzana, costituiranno il 30% della produzione locale. Il restante 70% sarà costituito dal pomodoro, prevalentemente grappolo e ciliegino, una produzione che in questi ultimi anni è sempre cresciuta e sulla quale abbiamo investito molto. In generale per la campagna è previsto un aumento del 20% delle superfici coltivate dai soci. Andremo in produzione a metà settembre continua D Aquila - e la campagna si concluderà tra maggio e giugno. Oltre all ampliamento della gamma produttiva, è previsto anche un aumento delle superfici destinate al biologico, che porterà una crescita dei volumi prodotti stimato intorno al 30%. Si tratta di un passo avanti molto importante conclude il responsabile d area di Apofruit Italia - lo sviluppo del biologico è stata una scelta portata avanti a fronte di una sempre maggiore richiesta di prodotto da destinare soprattutto ai mercati esteri. Inoltre alcuni soci hanno manifestato l interesse a convertire in biologico le loro aziende. La conversione in bio, dalla richiesta alla certificazione, richiede una tempistica relativamente breve, da due a tre anni in base alla coltura e le produzioni ottenute durante tale periodo saranno comunque ritirate dalla cooperativa.

15 APofruIT NOTIZIE DAL LAZIo 15 CAMPAGNA SUSINE ESTIvE E ANGELENO: BILANCI E PREvISIONI di FABIO MAROCCHI Al termine della raccolta delle susine estive è tempo di fare un primo bilancio della stagione, in attesa dell inizio della campagna di raccolta della varietà Angeleno. La stagione ha permesso in generale una buona allegagione un pò in tutte le varietà, fatta eccezione per l Angeleno, alla quale le piogge nell epoca di fioritura hanno causato qualche problema di allegagione. In particolare le nuove varietà, su cui si sta lavorando per ampliare il calendario di raccolta, hanno avuto una buona risposta sia in termini produttivi che di mercato. Il volume totale dell estivo è stato nelle medie di previsione e di produzione. Analizzando il totale conferito come varietà estive e superficie coltivata siamo a circa 300 quintali per ettaro. Ovviamente le varietà a maturazione media (Tc Sun e Fortune) hanno punte più elevate e le varietà precoci hanno una produttività leggermente inferiore (circa 250 quintali per ettaro). Per quanto riguarda la qualità, sia come calibro che come sapore, è stata molto buona per tutte le varietà estive. In particolare su Tc Sun, Anna e Suplum22 le nuove tecniche di diradamento hanno permesso una crescita rapida dei frutti e l ottenimento di buone pezzature. Il maggior interesse è sempre per frutti che abbiano un buon grado brix e una buona tenuta in cella frigorifera, per poterli destinare a quei mercati in grado di valorizzare al meglio la produzione. Il ruolo fondamentale, soprattutto per le varietà a buccia gialla (Anna e TC Sun), è rivestito dal produttore, che con la sua esperienza e con l applicazione delle tecniche colturali può migliorare il calibro dei frutti, il grado brix e in generale le caratteristiche organolettiche dei frutti. Per quanto riguarda le varietà a buccia scura, l importante è che i frutti non presentino difetti e soprattutto che abbiano una colorazione omogenea. La varietà Angeleno quest anno si presenta in quantità discrete, e questo fa ben sperare per il grado brix finale e per le pezzature. Come sempre ribadiamo l importanza di avere frutti senza difetti di buccia e con una colorazione omogenea. Si prevedono quantità totali leggermente inferiori all anno scorso, per via dell andamento stagionale della primavera. Ovviamente ad oggi non possiamo fare nessuna previsione del mercato di questa varietà, però possiamo dire che, come sempre, la qualità è il primo requisito per poter spuntare il miglior prezzo di mercato. Pertanto il nostro obiettivo finale è quello di continuare a produrre frutti di elevata qualità, adottando tutte le tecniche necessarie a mantenere lo standard qualitativo raggiunto fino ad oggi.

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