APPLICAZIONI LINEARI e MATRICI ASSOCIATE
|
|
- Fulvio Mario Pala
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 APPLICAZIONI LINEARI e MATRICI ASSOCIATE Dt un ppliczione f: V W con V e W spzi vettorili si dice che f è un ppliczione linere o omomorfismo f(v + v 2 ) = f(v ) + f(v 2 ) v, v 2 V f(αv) = α f(v) v V e α R. Se 0 V e 0 W sono i vettori nulli di V e di W, ovvimente risult f(0 V ) = 0 W Se un vettore v V è combinzione linere di p vettori v, v 2,,v p V con coefficienti, 2,, p, llor il vettore f(v) W immgine di v è combinzione linere dei vettori f(v ), f(v 2 ),,f(v p ) secondo gli stessi coefficienti, cioè f(v) = f( v + 2 v 2 +,, p v p ) = f(v ) + 2 f(v 2 ) + + p f(v p ). In prticolre se V h dimensione finit n e B = { u, u 2,, u n } è un bse di V, llor il vettore f(v), immgine di un v di V, è combinzione linere delle immgini dei vettori dell bse B con coefficienti che coincidono con le coordinte di v rispetto B, cioè se v = x u + x 2 u x n u n f(v) = f(x u + x 2 u 2 +,,x n u n ) = x f(u ) + x 2 f(u 2 ) + + x n f(u n ). Dt f: V W un ppliczione linere di V in W, l insieme degli elementi di W che sono immgini di lmeno un elemento di V si dice immgine dell ppliczione e si indic con f(v) o con Im f. Si dimostr che Teorem L immgine f(v) di un ppliczione linere f: V W è un sottospzio vettorile di W. Si f: V W un ppliczione linere di V in W; si definisce nucleo di f e si denot con Ker f l insieme di tutti gli elementi di V che hnno per immgine il vettore nullo 0 W, cioè Ker f = {x V : f(x) = 0 W } Si dimostr che Teorem Il nucleo di un ppliczione linere f: V W è un sottospzio vettorile di V. Sino dunque V e W due spzi vettorili di dimensione rispettivmente n ed m e sino B = {u, u 2,,u n } e B = {w, w 2,,w m } due bsi di V e W.
2 Se f: V W un ppliczione linere di V in W; si possono rppresentre i vlori di ogni f(v j ) come f(v j ) = j w + 2j w mj w m Quindi l mtrice m n costituit d tutti gli ij (i =, 2,, n; j =, 2,, n) è quell delle coordinte dei vettori f(v j ) W rispetto ll bse B per j =, 2,, n. Ess si dice mtrice ssocit d f rispetto lle bsi B e B ; esplicitmente l mtrice ssocit ll ppliczione f è 2 A = m 2 22 m2 n 2n mn Risult inoltre che dim Im f = r(a), dove A è un mtrice ssocit d f; dim Ker f = dim V dim Im f. ESEMPI 2 5 Se si consider l mtrice A = d ess è ssocit l ppliczione linere f: R R 2 tle che f(x, x 2, x ) = (x + 2x 2 + 5x, x + x 2 - x ) vendo considerto come bsi di R e R 2 le bsi cnoniche. Vicevers se si consider l ppliczione linere f: R 4 R tle che f(x, x 2, x, x 4 ) = (2x x + x 4 ; x 2-7x + x 4 ; x x 2 + x + 5x 4 ) d ess è ssocit l mtrice 2 0 Determinre quli delle seguenti ppliczioni sono lineri:. f : R 2 R tle che f (x, y) = (x + y, 2x y, y x) ; 2. f 2 : R R 2 tle che f 2 (, b, c) = ( + 2b c, b c);. f : R 2 R 2 tle che f (, b) = ( 2, + b); 4. f 4 : R R tle che f 4 (x, y, z) = (x, y, z) + (, 0, ); 5. f 5 : R R tle che f 5 (v) = 2v; 6. f 6 : R 2 R 2 tle che f 6 (x, y) = (x - y, x + y + ) 0 Soluzione. Si trtt di verificre che (x, y), (z, w) in R 2 e λ, µ in R risulti f (λ(x, y) + µ (z, w)) = λ f (x, y) + µ f (z, w) 7 5 2
3 Quindi si h f (λ(x, y) + µ (z, w)) = f (λx + µ z, λy + µ w) = = (λx + µ z + λy + µ w, 2λx + 2µ z - λy - µ w, λy + µ w - λx - µ z ) = = λ( x + y, 2x y, y x) + µ( x + y, 2x y, y x) = λ f (x, y) + µ f (z, w) f è linere 2. Anlogmente si procede per dimostrre che l f 2 è linere. Considerte le terne (, b, c) e (x, y, z) in R e λ, µ in R si h f 2 (λ(, b, c) + µ (x, y, z)) = f 2 (λ + µ x, λb + µ y, λc + µ z ) = = (λ + µ x + 2λb + 2µ y - λc - µ z, λ + µ x - λb - µ y - λc - µ z ) = = λ( + 2b c, b c) + µ( x + 2y z, x y z) = = λ f 2 (, b, c) + µ f 2 (x, y, z) f 2 è linere.. L f non è linere. A tle fine considerimo le coppie (, 0) e (, ) e fccimo vedere che f ((, 0) + (, )) f (, 0) + f (, ) Si h f ((, 0) + (, )) = f (2, ) = (4, ) e f (, 0) + f (, ) = (, ) + (, 2) = (2, ) d cui (4, ) (2, ). 4. L f 4 non è linere. Inftti considerte le terne (-,, 0) e (0, -2, ) si h f 4 ((-,, 0) + (0, -2, )) = f 4 (-, -, ) = (-, -, ) + (, 0, ) = (0, -, 2) f 4 (-,, 0) = (-,, 0) + (, 0, ) = (0,, ) f 4 (0, -2, ) = (0, -2, ) + (, 0, ) = (, -2, 2) quindi f 4 (-,, 0) + f 4 (0, -2, ) = (0,, ) + (, -2, 2) = (, -, ) cioè f 4 ((-,, 0) + (0, -2, )) = (0, -, 2) (, -, ) = f 4 (-,, 0) + f 4 (0, -2, ). Inoltre per essere linere dovrebbe essere f 4 (0, 0, 0) = (0, 0, 0) invece risult f 4 (0, 0, 0) = (0, 0, 0) + (, 0,) = (, 0,). 5. L f 4 è un endomorfismo. Inftti considerti v e w di R e λ, µ in R risult f 5 (λv + µ w) = 2λv + 2µw = λ(2v) + µ(2w) = λ f 5 (v) + µ f 5 (w).
4 6. L f 6 non è linere. Inftti considert l coppi (0, 0) si h f 6 (0, 0) = (0, ) (0, 0). Si dt l ppliczione linere f: R R tle che f(x, y, z) = (-x + 2y + z, x 4y 6z, x + z) determinimo l mtrice ssocit ll ppliczione f rispetto ll bse cnonic di R. Si h f(, 0, 0) = (-,, ); f(0,, 0) = (2, -4, 0); f(0, 0, ) = (, -6, ). Quindi l mtrice ssocit ll ppliczione f è: A = Si dt l ppliczione f: R R tle che f(, b, c) = ( + b, 2c, 2 - b 2 ) provre che l f non è linere. Considerimo v(, 2,0) e w(, 2, 0); si h f(v + w) = f((, 2, 0) + (0,, 2)) = f(,, 2) = (4, 4, -8); inoltre f(v) = f(, 2, 0) = (, 0, -) f(w) = f(0,, 2) = (, 4, -) d cui f(v) + f(w) = (, 0, -) + (, 4, -) = (4, 4, -4) (4, 4, -8) = f(v + w). Si f: R R 2 l ppliczione linere tle che f(, 0, 0) = (, ) f(0,, 0) = (, 0) f(0, 0, ) = (, ) ) determinre l mtrice A ssocit d f e le equzioni di f rispetto lle bsi cnoniche di R ed R 2 ; b) trovre un bse e l dimensione di Im f e di Ker f. Soluzione ) L mtrice ssocit d f rispetto lle bsi cnoniche è 0 Se v(x, y, z) è il generico vettore di R, posto f(v) = (x, y ) le equzioni dell f rispetto lle bsi cnoniche sono: x = x + y + z y = x + z 2 b) poichè Im f è generto dlle immgini dei vettori dell bse cnonic di R, si h Im f = ((, ), (, 0), (,)) = R 2 llor un bse di Im f è {(,), (, 0)} e l dim Im f = 2 = r(a)
5 Per definizione Ker f = {v = (x. y, z) : f(v) = (0, 0)}, quindi un vettore v = (x, y, z) Ker f se e solo se le sue coordinte rispetto ll bse cnonic soddisfno il sistem linere x + y + z = 0 x + z = 0 Allor il Ker f è il sottospzio vettorile costituito dlle soluzioni del sistem. Tle sistem mmette soluzioni del tipo (h, 0, -h) h R, quindi un bse di Ker f è {, 0, -} e dim Ker f =. 5
AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n.
AUTOVALORI ED AUTOVETTORI Si V uno spzio vettorile di dimensione finit n. Dicesi endomorfismo di V ogni ppliczione linere f : V V dello spzio vettorile in sé. Se f è un endomorfismo di V in V, considert
Dettagli11. Rango di una matrice.
Rngo di un mtrice Considerimo un mtrice di tipo m n d elementi reli rppresentt nel modo seguente: A = (m-) m (m-) m (m-) m (m-) m (n-) (n-) (n-) (m-),(n-) m(n-) n n n (m-)n mn Per ogni i =,,,, (m-), m,
Dettagli11. Rango di una matrice.
Rngo di un mtrice Considerimo un mtrice di tipo m n d elementi reli rppresentt nel modo seguente: A = (m-) m (m-) m (m-) m (m-) m (n-) (n-) (n-) (m-),(n-) m(n-) n n n (m-)n mn Per ogni i =,,,, (m-), m,
DettagliAPPLICAZIONI LINEARI
APPLICAZIONI LINEARI 1. DEFINIZIONE DI APPLICAZIONE LINEARE. Sio V e W due spzi vettorili su u medesimo cmpo K. Si :V W u ppliczioe di V i W. Si dice che l è u ppliczioe liere di V i W se soo veriicte
DettagliGeometria I. Prova scritta del 2 marzo 2016
Geometri I Anno ccdemico 0/06 Prov scritt del mrzo 06 Esercizio. Si E il pino euclideo numerico munito delle coordinte cnoniche (x, y). Si consideri il tringolo T con vertici P = (0, 0), P = (, 0), P =
DettagliSPAZI VETTORIALI. 1. Spazi e sottospazi vettoriali
SPAZI VETTORIALI 1. Spzi e sottospzi vettorili Definizione: Dto un insieme V non vuoto e un corpo K di sostegno si dice che V è un K-spzio vettorile o uno spzio vettorile su K se sono definite un operzione
DettagliLEZIONE 20. è lineare. Per la commutatività del prodotto scalare segue anche la linearità dell applicazione
LEZIONE 20 20.1. Prodotti sclri. Definizione 20.1.1. Si V uno spzio vettorile su R. Un prodotto sclre su V è un ppliczione tle che:, : V V R (v 1, v 2 ) v 1, v 2 (PS1) per ogni v 1, v 2 V si h v 1, v 2
DettagliLEZIONE 24. è lineare. Per la commutatività del prodotto scalare segue anche la linearità dell applicazione
LEZIONE 24 24.1. Prodotti sclri. Definizione 24.1.1. Si V uno spzio vettorile su R. un ppliczione Un prodotto sclre su V è tle che:, : V V R (v 1, v 2 ) v 1, v 2 (PS1) per ogni v 1, v 2 V si h v 1, v 2
Dettagli15. Cambiamenti di base in uno spazio vettoriale.
5 Cmbimenti di bse in uno spzio vettorile 5 Esempio Si VR uno spzio vettorile di dimensione e si B = (u, u, u ) un su bse Sino v = 5u + 6u, v = u u + 5u, v = u + u + u, v = u 4u 7u Si M l mtrice vente
DettagliIl lemma di ricoprimento di Vitali
Il lemm di ricoprimento di Vitli Si I = {I} un fmigli di intervlli ciusi contenuti in R. Diremo ce l fmigli I ricopre l insieme E nel senso di Vitli (oppure ce I è un ricoprimento di Vitli di E) se per
Dettagli8. Prodotto scalare, Spazi Euclidei.
8. Prodotto sclre, Spzi Euclidei. Ricordimo l definizione di prodotto sclre di due vettori del pino VO 2 (vle in modo del tutto nlogo nche in VO 3 ). Definizione: Sino v, w VO 2 e si θ l ngolo convesso
Dettagli5. Quanti blocchi ha la forma di Jordan di f(x, y, z, s, t) = (0, y + z, y + z, t, 0)?
Ing. erospzile e meccnic. Geometri e lgebr T. Prov del 24/01/2018 cod. 8919280 Nome Cognome Mtricol 1. Il rngo di 1 2 0 0 2 0 è: 2 4 3 ; d 5. 1 2 0 2. Le coordinte di 1, 1, 0 rispetto ll bse di C 3 formt
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Esame di Geometria (Prof. F. Tovena) Argomenti: Proprietà di nucleo e immagine di una applicazione lineare. dim V = dim
Dettagli, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo:
Sistemi lineri Un equzione linere nelle n incognite x 1, x 2, x,, x n è un equzione nell qule le incognite ppiono solo con esponente 1, ossi del tipo: 1 x 1 + 2 x 2 + x +!+ n x n = b con 1, 2,,, n numeri
Dettagli; c. ; d nessuna delle precedenti In R 5 [x] distanza tra x e x 2 rispetto al prodotto scalare p, q = 1
Ing. erospzile e meccnic. Geometri e lgebr T. Prov del 08/01/2018 cod. 701385 Nome Cognome Mtricol 1. L conic definit d x 2 + y 2 4xy = 1 è: ellisse iperbole prbol; d un punto. 2. Le coordinte di rispetto
Dettagliriferimento (assi coordinati) monodimensionale (retta orientata, x), bidimensionale (piano, xy) tridimensionale (spazio tridim.
I vettori rppresentti come segmenti orientti (rppresentzione geometric) si intendono con l origine coincidente con l origine del sistem di riferimento (ssi coordinti) eccetto nei csi in cui si prli di
DettagliINTEGRALI IMPROPRI. f(x) dx. e la funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio su (a, b]. Se tale limite esiste ma
INTEGRALI IMPROPRI. Integrli impropri su intervlli itti Dt un funzione f() continu in [, b), ponimo ε f() = f() ε + qundo il ite esiste. Se tle ite esiste finito, l integrle improprio si dice convergente
DettagliDefinizione opposto: Somma. Definizione vettore 0:
Somm Operzioni in R n : somm :... n n Definizione ettore : Definizione opposto: :... :... n Rispetto tle operzione R n risult un gruppo elino. Cioè l somm h le seguenti proprietà: S5) Commutti S) Intern
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA SCUOLA DI SCIENZE. Statistica per le tecnologie e le scienze
Corsi di lure: 1.1 Sino UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA SCUOLA DI SCIENZE Sttistic per l economi e l impres Sttistic per le tecnologie e le scienze 1 1 1 A(α) = α 2 + 1 α 2 + 1 e (α) = α + 1 dove α C.
DettagliLezioni di Ricerca Operativa. Corso di Laurea in Informatica ed Informatica Applicata. Università di Salerno. Lezione n 3
Lezioni di Ricerc Opertiv Corso di Lure in Informtic ed Informtic pplict Richimi di lgebr vettorile: - Mtrici ed Operzioni tr mtrici - Invers di un mtrice Lezione n - Risoluzione di un sistem di equzioni
DettagliEquivalenza tra equazioni di Lagrange e problemi variazionali
Equivlenz tr equzioni di Lgrnge e problemi AM Cherubini 20 Aprile 2007 1 / 21 Problemi Mostrimo or come si possono ricvre sistemi di equzioni con struttur lgrngin in un mbito diverso: prim si er crtterizzt
DettagliApplicazioni lineari
Applicazioni lineari Esempi di applicazioni lineari Definizione. Se V e W sono spazi vettoriali, una applicazione lineare è una funzione f: V W tale che, per ogni v, w V e per ogni a, b R si abbia f(av
Dettagli0.1 Teorema di Lax-Milgram
0. Teorem di Lx-Milgrm Definizione. (Form sesquilinere) Si H uno spzio di Hilbert su C. Un form sesquilinere sul cmpo C è un ppliczione : H H C linere nell prim componente e ntilinere nell second (cioè
Dettagli3. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive (Ref p.14)
. Funzioni iniettive, suriettive e iiettive (Ref p.4) Dll definizione di funzione si ricv che, not un funzione y f( ), comunque preso un vlore di pprtenente l dominio di f( ) esiste un solo vlore di y
DettagliSi noti che da questa definizione segue che il punto C è il punto medio del segmento PP'. Figura 1
APITOLO 3 LE SIMMETRIE 3. Richimi di teori Definizione. Si dto un punto del pino; si chim simmetri centrle di centro (che si indic con il simbolo s ) l corrispondenz dl pino in sé che d ogni punto P del
Dettagli3 Applicazioni lineari e matrici
3 Applicazioni lineari e matrici 3.1 Applicazioni lineari Definizione 3.1 Siano V e W dei K spazi vettoriali. Una funzione f : V W è detta applicazione lineare se: i u, v V, si ha f(u + v = f(u + f(v;
DettagliNome.Cognome classe 5D 18 Marzo 2014. Verifica di matematica
Nome Cognome cls 5D 18 Mrzo 01 Problem Verific di mtemtic In un sistem di riferimento crtesino Oy, si consideri l funzione: ln f ( > 0 0 e si determini il vlore del prmetro rele in modo tle che l funzione
Dettagli2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione
Capitolo 2 MATRICI Fra tutte le applicazioni su uno spazio vettoriale interessa esaminare quelle che mantengono la struttura di spazio vettoriale e che, per questo, vengono dette lineari La loro importanza
Dettagli5. Autovalori e autovettori di matrici reali.
5 Autovlori e utovettori di mtrici reli Definizione 5 Dt un mtrice A M n si dice utovlore di A un numero rele tle che X per cui n, n, AX = λ X L mtrice X si dice utovettore reltivo ll'utovlore λ λ Vicevers
DettagliAppunti di Algebra Lineare. Mappe Lineari. 10 maggio 2013
Appunti di Algebr Linere Mppe Lineri 0 mggio 203 Indie Ripsso di Teori 2. Cos è un mpp linere.................................. 2.2 Aluni ftti importnti................................... 3 2 Eserizi 4
Dettagli1. Ma per t = 0 si ha che A(0) è la matrice nulla che è già diagonale e, quindi, è 3 anche diagonalizzabile.
Esercizio (). Il polinomio crtteristico dell mtrice A(t) è p(λ) λ (TrA)λ + deta ovvero p(λ) λ tλ t t il cui discriminnte è 6(t+)t. Sppimo che un mtrice A di ordine due non digonle è digonlizzbile se e
Dettagli; c. ; d. ; b. 15. Quante soluzioni ha in R 3 il sistema AX=0 con A=? a 0; b 1; c ; d
Nome Cognome Mtricol 1. Qule di questi insiemi di vettori gener R 3 [x]? 0,1,x,x 2,x 3 x 2 +x 1; b x,x 2,x 3 2 x,x+,x 2 x,3+x+4x 2 +x 3 ; d nessuno. 2. Si A un mtrice 3x3 coefficienti reli. Allor deta
DettagliIl volume del cilindro è dato dal prodotto della superficie di base per l altezza, quindi
Mtemtic per l nuov mturità scientific A. Bernrdo M. Pedone 3 Questionrio Quesito 1 Provre che un sfer è equivlente i /3 del cilindro circoscritto. r 4 3 Il volume dell sfer è 3 r Il volume del cilindro
DettagliAlgebra lineare - Applicazioni. Antonino Polimeno Dipartimento di Scienze Chimiche Università degli Studi di Padova
Algebr linere - Appliczioni Antonino Polimeno Diprtimento di Scienze Chimiche Università degli Studi di Pdov 1 Sistemi lineri - 1 Sistem sottodeterminto (n>m), sovrdeterminto (n
Dettagli2 Generalità sulle matrici
2 Generlità sulle mtrici 21 Definizione e csi prticolri Definizione 21 Mtrice n m Un mtrice n m è un tbell rettngolre di n righe e m colonne i cui elementi sono numeri reli (o complessi) indicizzti con
DettagliCandidato: Matricola: Sede locale: Per la Commissione 1B 2B 3B Parte A Parte B Totale
FACOLTÀ DI INGEGNERIA - CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA Esme di MATEMATICA B (IN TELECONFERENZA), TITOLARE: A. LANGUASCO) mrzo 00 (Secondo compitino,.. 001/00) Cndidto: Mtricol: Sede locle: Per
DettagliPNI SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1
www.mtefili.it PNI 2005 - SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO È dto un trpezio rettngolo, in cui le bisettrici degli ngoli dicenti l lto obliquo si intersecno in un punto del lto perpendicolre lle bsi. Dimostrre
Dettaglisi definisce Funzione Integrale; si chiama funzione integrale in quanto il suo * x
Appunti elorti dll prof.ss Biondin Gldi Funzione integrle Si y = f() un funzione continu in un intervllo [; ] e si 0 [; ]; l integrle 0 f()d si definisce Funzione Integrle; si chim funzione integrle in
Dettaglicorrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in
Cpitolo 5 Le omotetie 5. Richimi di teori Definizione Sino fissti un punto C del pino ed un numero rele. Si chim omoteti di centro C e rpporto ( che si indic con il simolo O, ) l corrispondenz dl pino
DettagliParte 6. Applicazioni lineari
Parte 6 Applicazioni lineari A Savo Appunti del Corso di Geometria 203-4 Indice delle sezioni Applicazioni fra insiemi, 2 Applicazioni lineari tra spazi vettoriali, 2 3 Applicazioni lineari da R n a R
Dettaglia 0 n a 1 n... a n n 2a i j x i x j + 1 i<j n
Coniche e qudriche Un qudric è il luogo degli zeri in E n, lo spzio euclideo di dimensione n, di un polinomio di grdo nelle vribili,, n Polinomi proporzionli dnno luogo ll stess qudric Se n = un qudric
DettagliScuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione.
T. ZOLZZI. Appunti del corso di Introduzione ll Anlisi Funzionle Scuol di Dottorto in Scienze e Tecnologie dell Informzione e dell Comuniczione. NOTA. L utore desider ringrzire le studentesse di dottorto,
Dettagli11. I teoremi del calcolo differenziale, I
11. I teoremi del clcolo differenzile, I 11. Funzioni di clsse C 1 Abbimo visto, cfr Cpitolo 9, che l esistenz delle sole derivte przili non è sufficiente grntire l differenzibilit in un punto dto. Pero
DettagliCONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE perché il sottoinsieme W di V sia sottospazio di V è che sia:
SPAZI VETTORIALI CONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE perché il sottoinsieme W di V si sottospzio di V è che si: (λ w + µ u) V per ogni u, w V e ogni λ, µ R CONDIZIONE NECESSARIA (m NON SUFFICIENTE) perché
DettagliEsercizi di Geometria - Foglio 2 Corso di Laurea in Matematica
Esercizi di Geometri - Foglio Corso di Lure in Mtemtic A. Sottospzi ffini. Esercizio A.1 Esempi e non-esempi di sottospzi ffini Determinre quli dei seguenti insiemi sono sottospzi ffini (precisndo di qule
DettagliLa prima forma quadratica fondamentale
Cpitolo 1 L prim form qudrtic fondmentle Si M un superficie immers nello spzio euclideo R 3. Osservimo che in R 3, pensto come spzio euclideo, vi è un prodotto sclre nturle h(x 1 x 2 x 3 ) (y 1 y 2 y 3
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione straordinaria
ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS DI RDINAMENT 00 Sessione strordinri Il cndidto risolv uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si rticol il questionrio. PRBLEMA Con riferimento un sistem monometrico
DettagliDeterminanti e caratteristica di una matrice (M.S. Bernabei & H. Thaler
Determinnti e crtteristic di un mtrice (M.S. Bernbei & H. Thler Determinnte Il determinnte può essere definito solmente nel cso di mtrici qudrte Per un mtrice qudrt 11 (del primo ordine) il determinnte
DettagliIntegrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito.
Integrli de niti. Il problem di clcolre l re di un regione pin delimitt d gr ci di funzioni si può risolvere usndo l integrle de nito. L integrle de nito st l problem del clcolo di ree come l equzione
DettagliII Spazi vettoriali ed applicazioni lineari
II Spazi vettoriali ed applicazioni lineari Nel capitolo precedente abbiamo visto come assumano un ruolo importante nello studio dello Spazio Euclideo la sua struttura di spazio affine e quindi di spazio
DettagliANALISI REALE E COMPLESSA a.a. 2007-2008
ANALISI REALE E COMPLESSA.. 2007-2008 1 Successioni e serie di funzioni 1.1 Introduzione In questo cpitolo studimo l convergenz di successioni del tipo n f n, dove le f n sono tutte funzioni vlori reli
Dettagli15 febbraio 2010 - Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 2009-2010 COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...
15 febbraio 010 - Soluzione esame di geometria - 1 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 009-010 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura
DettagliEsercizi svolti Limiti. Prof. Chirizzi Marco.
Cpitolo II Limiti delle funzioni di un vribile Esercizi svolti Limiti Prof. Chirizzi rco www.elettrone.ltervist.org 1) Verificre che risult: = Dobbimo provre che per ogni ε positivo, rbitrrimente piccolo,
DettagliChiusura lineare. N.B. A può essere indifferentemente un insieme, finito o no, o un sistema. Es.1. Es.2
Chiusura lineare Def. Sia A V (K) con A. Si dice copertura lineare (o chiusura lineare) di A, e si indica con L(A), l insieme dei vettori di V che risultano combinazioni lineari di un numero finito di
DettagliLEZIONE 17. B : kn k m.
LEZIONE 17 17.1. Isomorfismi tra spazi vettoriali finitamente generati. Applichiamo quanto visto nella lezione precedente ad isomorfismi fra spazi vettoriali di dimensione finita. Proposizione 17.1.1.
DettagliLezione 7: Rette e piani nello spazio
Lezione 7: Rette e pini nello spzio In quest lezione i metteremo in un riferimento rtesino ortonormle dello spzio. I primi oggetti geometrii he individuimo sono le rette e i pini. Per qunto rigurd le rette
Dettaglidr Valerio Curcio Le affinità omologiche Le affinità omologiche
1 Le ffinità omologiche 2 Tringoli omologici: Due tringoli si dicono omologici se le rette congiungenti i punti omologhi dei due tringoli si incontrno in un medesimo punto. Principio dei tringoli omologici
DettagliMinimi quadrati e problemi di distanza minima
Minimi qudrti e problemi di distnz minim Considerimo un mtrice rettngolre B, con elementi b ij, i 1,..., n, j 1,..., m, con m < n (quindi, più righe che colonne. Voglimo risolvere il sistem linere (1 Bx
DettagliAM : Tracce delle lezioni- IV Settimana
AM0 04-5: Trcce delle lezioni- IV Settimn SUCCESSIONI CONVERGENTI in uno SPAZIO NORMATO Si (E,. ) spzio normto. Sino x k, x E. Allor x k k x x k x k 0 (i) u k, v k E, u k u, v k v tu k + sv k tu + sv t,
DettagliAlgebra delle Matrici
lgebr delle Mtrici Definizione di un mtrice Un mtrice esempio: è definit d m righe e d n colonne come d 8 9 8 In questo cso l mtrice è compost d righe e colonne Se il numero delle righe è ugule l numero
DettagliProiettività della Retta e del Piano.
Introduzione. In queste note proponimo l clssificzione delle proiettività per l rett proiettiv ed il pino proiettivo su un corpo lgebricmente chiuso. Nel cso dell rett studieremo nche il cso del corpo
Dettaglib a 2. Il candidato spieghi, avvalendosi di un esempio, il teorema del valor medio.
Domnde preprzione terz prov. Considert, come esempio, l funzione nell intervllo [,], il cndidto illustri il concetto di integrle definito. INTEGRALE DEFINITO, prendendo in esme un generic funzione f()
DettagliOrtogonalità di funzioni
Cpitolo 0 Ortogonlità di funzioni 01 Funzioni linermente indipendenti e funzioni ortogonli Si (, b) un intervllo dell sse rele Si dice le n + 1 funzioni φ 0 (x), φ 1 (x),, φ n (x), definite in (, b), sono
DettagliMatematica II. Un sistema lineare è un sistema di m equazioni lineari (cioè di primo grado) in n incognite x 1,, x n :
Mtemtic II. Generlità sui sistemi lineri Un sistem linere è un sistem di m equzioni lineri (cioè di primo grdo) in n incognite,, n : n n b b m mn n m (*) Un soluzione del sistem linere è un n-upl di numeri
DettagliUnità Didattica N 32E Le trasformazioni geometriche. Le isometrie
33 possono essere introdotte in diverse mniere. Prim definizione di isometri Dicesi isometri un similitudine vente come rpporto di similitudine l unità, cioè vente k det A. Questo ci induce d ffermre che
DettagliORDINAMENTO 2002 SESSIONE STRAORDINARIA - QUESITI QUESITO 1
www.mtefili.it ORDINAMENTO 2002 SESSIONE STRAORDINARIA - QUESITI QUESITO 1 Si D il dominio di un funzione rele di vribile rele f (x) e si x 0 un elemento di D: definire l continuità e l discontinuità di
DettagliFOGLIO 4 - Applicazioni lineari. { kx + y z = 2 x + y kw = k. 2 k 1
FOGLIO 4 - Applicazioni lineari Esercizio 1. Si risolvano i seguenti sistemi lineari al variare di k R. { x y + z + 2w = k x z + w = k 2 { kx + y z = 2 x + y kw = k Esercizio 2. Al variare di k R trovare
DettagliBasi di Algebra Lineare. Ivan Zivko
Bsi di Algebr Linere Ivn Zivko Trigonometri Rdinti Nelle scienze l unità di misur più ust per glingoli non sono i grdi, bensì i rdinti. Vle l seguente relzione: 36 o = π rd Per trovre qulsisi ngolo in
DettagliCORSO DI ALGEBRA (M-Z) Prof. A. Venezia
CORSO DI ALGEBRA (M-Z) Prof. A. Venezia 2018-19 Complementi ed Esercizi APPLICAZIONI LINEARI Siano V e V spazi vettoriali sul campo K. Una applicazione L: V V si dice lineare se: 1 AL. L(v+w) = L(v) +
DettagliFacoltà di Economia - Università di Sassari Anno Accademico 2004-2005. Dispense Corso di Econometria Docente: Luciano Gutierrez.
Fcoltà di Economi - Università di Sssri Anno Accdemico 2004-2005 Dispense Corso di Econometri Docente: Lucino Gutierrez Algebr Linere Progrmm: 1.1 Definizione di mtrice e vettore 1.2 Addizione e sottrzione
DettagliAPPLICAZIONI LINEARI
APPLICAZIONI LINEARI 1. Esercizi Esercizio 1. Date le seguenti applicazioni lineari (1) f : R 2 R 3 definita da f(x, y) = (x 2y, x + y, x + y); (2) g : R 3 R 2 definita da g(x, y, z) = (x + y, x y); (3)
Dettagli+ (vista come funzione di x).
Corso di Approssimzioni Numeriche, A.A. 27/8 Esercitzione di lbortorio su: relzione di ricorrenz per B-splines e nucleo di Peno Prof. S. De Mrchi - 23 gennio 28 1 B-splines e teorem del nucleo di Peno
DettagliCorso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU)
Corso di Lure in Scienze e Tecnologie Agrrie Corso Integrto: Mtemtic e Sttistic Modulo: Mtemtic (6 CFU) (4 CFU Lezioni + CFU Esercitzioni) Corso di Lure in Tutel e Gestione del territorio e del Pesggio
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2005 Sessione suppletiva
ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 005 Sessione suppletiv Il cndidto risolv uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si rticol il questionrio. PROBLEMA Sono dti un pirmide
DettagliSistemi principali di normali ad una varietà giacenti nel suo o 2. Nota di
Sistemi principli di normli d un vrietà gicenti nel suo o 2. Not di Giuseppe Vitli Pdov. In un mio recente lvoro *) ho considerto, per ogni superficie il cui j si di 2 k dimensioni (k 2, 3), un sistem
DettagliRichiami sulle matrici (TITOLO)
Corso di Lure in Disegno Industrile Corso di Metodi Numerici per il Design Lezione prile Introduzione lle trsformzioni F. Cliò Richimi sulle mtrici (TITOLO) Lezione prile Trsformzioni Mtrici: Definizioni
DettagliAutovalori e Autovettori
Daniela Lera Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Matematica e Informatica A.A. 2008-2009 Autovalori e Autovettori Definizione Siano A C nxn, λ C, e x C n, x 0, tali che Ax = λx. (1) Allora
DettagliCorso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 22 Gennaio 2018
Corso di Modelli Mtemtici in Biologi Esme del Gennio 08 Scrivere chirmente in test ll elborto: Nome Cognome numero di mtricol Risolvere tutti gli esercizi Tempo disposizione: DUE ORE E MEZZA Non e consentito
DettagliCorso di Metodi Matematici per l Ingegneria A.A. 2016/2017 Esercizi su spazi di funzioni, convergenza uniforme
Corso di Metodi Mtemtici per l Ingegneri A.A. 2016/2017 Esercizi su spzi di funzioni, convergenz uniforme Mrco Brmnti Politecnico di Milno October 7, 2016 A. Esercizi su spzi vettorili, spzi vettorili
DettagliGeneralità sulle superfici algebriche. Superficie cilindrica
Generlità sulle superfici lgeriche Definizione: Si definisce superficie lgeric di ordine n il luogo geometrico dei punti P dello spzio le cui coordinte crtesine,, z verificno un equzione lgeric di grdo
Dettagli1. Elementi di analisi funzionale Esercizi
. Elementi di nlisi funzionle Esercizi http://www.cirm.unibo.it/~brozzi/mi/pdf/mi-cp.-ese.pdf.. Spzi vettorili.. Spzi vettorili normti.-. Dimostrre l diseguglinz tringolre in C n reltivmente ll norm (
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti 1. Determinare la soluzione dell equazione differenziale (x 2 + 1)y + y 2 =. y + x tan y = 2. Risolvere il problema di Cauchy y() = 1 2 π. 3. Risolvere il problema
DettagliUNIVERSITÁ DEGLISTUDIDISALERNO C.d.L. in INGEGNERIA GESTIONALE Ricerca Operativa 12 Gennaio 2009 Prof. Saverio Salerno. Compito A
1. Risolvere i seguenti problemi: 12 Gennio 2009 Compito A () stbilire se il vettore (3, 2, 0) è combinzione convess i u 1 =(3, 0, 6) e u 2 =(3, 3, 3); (b) per il poliero S = (x 1,x 2 ) R 2 :0 x 1 1, 0
DettagliSistemi di equazioni algebriche lineari. Una equazione algebrica lineare in n incognite si presenta nella forma:...
Sistemi di equzioni lgebriche lineri Un equzione lgebric linere in n incognite si present nell form: 1 1+ 2 2 +... + n n = b dove ( 1, 2,... n ) rppresentno le incognite, 1, 2,... n sono i coefficienti
DettagliLEZIONE 16. Proposizione 16.1.2. Siano V e W spazi vettoriali su k = R, C. Se f: V W
LEZIONE 16 16.1. Applicazioni lineari iniettive e suriettive. Ricordo le seguenti due definizioni valide per applicazioni di qualsiasi tipo ϕ: X Y fra due insiemi. L applicazione ϕ si dice iniettiva se
DettagliLUISS Laurea specialistica in Economia e Finanza Anno Accademico 2009/2010
LUISS Lure specilistic in Economi e Finn Anno Accdemico 9/ Corso di Metodi Mtemtici per l Finn Prof. Fusto Goi, Dr. Dvide Vergni Soluioni dell'esme scritto del 5/7/. Sino dti i due opertori Â, ˆB : R 3
Dettagli" Osservazione. 6.1 Integrale indefinito. R Definizione (Primitiva) E Esempio 6.1 CAPITOLO 6
CAPITOLO 6 Clcolo integrle 6. Integrle indefinito L nozione fondmentle del clcolo integrle è quell di funzione primitiv di un funzione f (). Tle nozione è in qulche modo speculre ll nozione di funzione
DettagliLICEO SCIENTIFICO CLASSICO SCIENZE UMANE MARCONI DELPINO
LICEO SCIENTIFICO CLASSICO SCIENZE UMANE MARCONI DELPINO RECUPERO ESTIVO PER LE CLASSI ^D- E SCIENTIFICO Argomenti d rivedere: I QUADRIMESTRE: ) Equzioni di secondo grdo e relzioni tr coefficienti e rdici
DettagliDefinizioni fondamentali
Definizioni fondmentli Sistem scisse su un rett 1 Un rett si ce orientt qundo su ess è fissto un verso percorrenz Dti due punti qulsisi A e B un rett orientt r, il segmento AB che può essere percorso d
DettagliLE FIBRE DI UNA APPLICAZIONE LINEARE
LE FIBRE DI UNA APPLICAZIONE LINEARE Sia f:a B una funzione tra due insiemi. Se y appartiene all immagine di f si chiama fibra di f sopra y l insieme f -1 y) ossia l insieme di tutte le controimmagini
DettagliCOMPITO DI ANALISI DEI SISTEMI 20 Settembre 2006
COMPITO DI ANALISI DEI SISTEMI 20 Settembre 2006 Esercizio. Si consideri il seguente sistem tempo discreto: x(t + ) = Fx(t) + gu(t) = 0 0 0 x(t) + 0 u(t), 0 0 0 y(t) = Hx(t) = x(t), t Z 0 +, dove è un
Dettagli1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali
1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali Definizione 1 (Applicazioni lineari) Si chiama applicazione lineare una applicazione tra uno spazio vettoriale ed uno spazio vettoriale sul campo tale che "!$%!
DettagliLEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0
LEZIONE 23 231 Diagonalizzazione di matrici Abbiamo visto nella precedente lezione che, in generale, non è immediato che, data una matrice A k n,n con k = R, C, esista sempre una base costituita da suoi
Dettagli1 b a. f(x) dx. Osservazione 1.2. Se indichiamo con µ il valore medio di f su [a, b], abbiamo che. f(x) dx = µ(b a) =
Note ed esercizi di Anlisi Mtemtic - (Fosci) Ingegneri dell Informzione - 28-29. Lezione del 7 novembre 28. Questi esercizi sono reperibili dll pgin web del corso ttp://utenti.unife.it/dmino.fosci/didttic/mii89.tml
DettagliCompito di matematica Classe III ASA 26 marzo 2015
Compito di mtemtic Clsse III ASA 6 mrzo 05 Quesiti. Per quli vlori di l espressione può rppresentre l eccentricità di un ellisse? Dovrà risultre 0 < e
DettagliMATRICI E DETERMINANTI CENNI SUI SISTEMI LINEARI. Angela Donatiello 1
MTRICI E DETERMINNTI CENNI SUI SISTEMI LINERI ngel Dontiello Considerimo un insieme di numeri reli rppresentti tr prentesi qudre o tonde n n ij m m mn ( ) [ ] ij i,,m j,,n Si definisce mtrice un tbell
DettagliAM2: Tracce delle lezioni- I Settimana
AM: Trcce delle lezioni- I Settimn FUNZIONI DI PIÚ VARIABILI Si n N. Un funzione rele di n vribili reli é un funzione f : A R, A R n = R... R n volte Il grfico di f é G f := {(x, f(x)) R n+ = R n R : x
DettagliSiano V e W due spazi vettoriali. La definizione seguente é è tra quelle basilari per il corso di Matematica B. L : V W
Matematica B - a.a 2006/07 p. 1 Siano V e W due spazi vettoriali. La definizione seguente é è tra quelle basilari per il corso di Matematica B. Definizione 1. La funzione L : V W si dice una applicazione
DettagliLezioni di Algebra Lineare III. Applicazioni lineari e matrici Struttura algebrica delle soluzioni dei sistemi lineari
Versione ottobre novembre 2008 Lezioni di Algebra Lineare III. Applicazioni lineari e matrici Struttura algebrica delle soluzioni dei sistemi lineari Contenuto 1. Applicazioni lineari 2. L insieme delle
DettagliFederico Lastaria. Analisi e Geometria 2. Matrici simmetriche. Il teorema spettrale. 1/24
Contenuto Endomorfismi auto-aggiunti. Matrici simmetriche. Il teorema spettrale Gli autovalori di una matrice simmetrica sono tutti reali. (Dimostrazione fatta usando i numeri complessi). Dimostrazione
Dettagli