Parte III^ La gestione economica della commessa edilizia

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1 ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA DAPT DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE A.A Corso di Laurea specialistico europeo in Ingegneria Edile / Architettura APPUNTI DI LEZIONE CORSO DI ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE prof. ing. Claudio Comani Parte III^ La gestione economica della commessa edilizia a cura di Claudio Comani 1

2 4. LA GESTIONE ECONOMICA DELLA COMMESSA EDILIZIA Prof. ing. Claudio Comani, Associato al Corso di Organizzazione del Cantiere DAPT- Facoltà di Ingegneria di Bologna 4.1. GENERALITÀ L economia del processo edilizio, ovvero il costo complessivo del risultato del processo, dipende da diversi fattori, fra i quali i più importanti sono : a. il tipo d intervento edilizio. La complessità dell intervento edilizio che si può articolare nella Nuova costruzione, Ristrutturazione, Adeguamento funzionale e restauro, Manutenzione straordinaria, Manutenzione ordinaria, le caratteristiche tecnologiche e organizzative che comporta, la diversa produttività delle risorse impiegate sono alcuni degli elementi che incidono sul costo del processo. b. la scelta della tipologia edilizia. La morfologia planimetrica e altimetrica degli edifici influisce, ad esempio, sulla densità edilizia e quindi sull impiego del territori o, sul rapporto fra la superficie utile e la superficie dell involucro, sulla densitàdegli elementi tecnologici, con particolare riferimento agli impianti; tutte condizioni che influiscono sulle quantità degli elementi tecnici e quindi sul costo. c. il modello di organizzazione del processo edilizio e delle sue fasi. I modelli di organizzazione del processo edilizio finalizzati a coordinarne le fasi e a garantirne una gestione unitaria riducono i disservizi, gli imprevisti, i tempi per raggiungere il risultato, le possibilità di contenzioso e quindi i costi. La capacità dell impresa edile di sviluppare la gestione economica della commessa ovvero a pianificare, programmare e controllare le attività che hanno contenuti tecnici e economici consente di ridurre i costi variabili di produzione, di controllare in tempi reali i risultati raggiunti rispetto alle previsioni e di materializzare gli interventi correttivi eventualmente necessari. d. la qualità edilizia programmata. Il livello di qualità ambientale e tecnologica scelto incide sul costo di costruzione e di gestione delle opere edilizie: le dimensioni delle superfici realizzate; il livello prestazionale dei parametri fisico-ambientali; la dotazione tecnologica e la qualità degli elementi che costituiscono il sistema tecnologico; l attenzione agli aspetti formali. e. le tecnologie utilizzate. Ogni procedimento costruttivo ha delle sue regole di impiego e di utilizzazione e comporta definiti costi di progettazione, approvvigionamento, trasporto e messa in opera. f. i tempi dello svolgimento dell intero processo. La durata temporale incide sui costi fissi delle strutture responsabili dell organizzazione del processo e delle singole fasi, influenza la redditività dell investimento. Nell ambito dell attività di amministrazione di una azienda, possono individuarsi tre momenti - tipici e astratti - di studio e di ricerca: Organizzazione. Individua i fattori della produzione ( i mezzi ) strettamente necessari alla gestione per raggiungere gli obiettivi. 2

3 L organizzazione, pur riguardando tutti i fattori della produzione, interessa in particolare le persone che operano nell azienda delle quali fissa la quantità e le funzioni coordina le loro relazioni in base alle esigenze operative aziendali. Gestione. Si configura come l insieme delle scelte aziendali decisioni e operazioni - che determinano lo sviluppo, l efficienza e il risultato dell azienda in base agli obiettivi, alla definizione di un preciso programma delle azioni degli operatori e tenendo conto dei limiti determinati dalla organizzazione prevista. L attività gestionale si esplica nella pianificazione definizione del tipo e quantità di risorse -, nella programmazione distribuzione nel tempo delle attività e dell impiego delle risorse - e nel controllo, ovvero in una serie di attività che comprendono le previsioni, l impegno delle risorse, l attuazione e le verifiche. La gestione di una azienda del settore delle costruzioni ha come oggetto i seguenti temi: tempi, costi, qualità e sicurezza. La gestione di questi temi condiziona la struttura dell azienda che si organizza per aree funzionali: La funzione Amministrazione e Finanza gestisce i costi e i finanziamenti; La funzione Tecnica-operativa gestisce le risorse interne e i tempi; La funzione Acquisti e Logistica gestisce le risorse esterne ; La funzione Qualità gestisce la qualità aziendale e quella di commessa. Rilevazione o contabilità. La rilevazione o contabilità è il sistema di informazioni, di elaborazione dei dati e di sintesi che consente di esaminare le conoscenze che interessano la vita dell azienda o di una specifica commessa in modo da fornire informazioni antecedenti, concomitanti o successive per la soluzione dei problemi organizzativi. Essa fornisce dati necessari alla direzione per definire e assumere le decisioni strategiche, rileva le informazioni per valutare l efficienza dell azienda e delle sue aree funzionali o di una commessa, apporta contributi informativi per mettere a punto, attraverso il confronto fra dati di previsione e di consuntivo, le tecniche di previsione. Il Controllo di gestione appartiene alle attività di rilevazione o contabilità. Il controllo di gestione si può definire come quella procedura ( processo ) e quell insieme di tecniche che consentono il continuo e tempestivo rilevamento e controllo dell andamento dell azienda o di una commessa rispetto alle previsioni, al fine: di poter prevedere con un anticipo sufficiente il verificarsi di accadimenti vitali per l azienda; concorrere ad attenuare i rischi; garantirsi che la struttura operi in modo da raggiungere gli obiettivi prestabiliti secondo una programmazione definita preventivamente. Il controllo in ambito aziendale è un termine che ha assunto una accezione estensiva; esso non si sviluppa solo nella fase finale di un processo e, pertanto, esso deve intendersi come il controllo consapevole e tecnicamente avanzato di tutta l attività di impresa sotto il profilo produttivo, economico e finanziario. Possiamo quindi distinguere nel controllo di gestione : il controllo antecedente, in luogo della programmazione operativa ; il controllo concomitante, in luogo del processo esecutivo; la terminologia mette in risalto l aspetto del controllo e della registrazione dei dati che caratterizzano il processo esecutivo ; 3

4 il controllo susseguente, in luogo dell analisi degli scostamenti rispetto alle previsioni. L analisi degli scostamenti permette, da un lato, quegli aggiustamenti previsionali utili a nuove commesse che derivano dai risultati operativi, dall altro, consente di eseguire le azioni correttive del processo monitorato per consentirgli di rispondere alle previsioni GLI STRUMENTI DEL SISTEMA DI INFORMAZIONE ECONOMICA IN AMBITO AZIENDALE. Il sistema dell informazione aziendale interessa tutta la struttura aziendale, ma in particolare la direzione, in quanto mette a disposizione quelle conoscenze che consentono di monitorare la vita dell azienda. I principali strumenti di informazione economica nell ambito aziendale sono: a. La contabilità generale. b. Le contabilità speciali, fra le quali spicca la contabilità analitica o industriale. c. Il piano a medio e lungo periodo, il budget annuale. a. La contabilità generale. E un sistema di scritture che ha per obiettivi, la determinazione del reddito di esercizio e del capitale di funzionamento e il controllo dei movimenti finanziari della gestione. Le imprese edili, come qualsiasi altra azienda industriale, procedono alla compilazione del bilancio di esercizio composto da: a.1 lo stato patrimoniale, che riporta l uguaglianza fra l attivo e il passivo, quest ultimo suddoviso in capiatel netto e passività vere e proprie. a.2 il conto economico che riporta l andamento della gestione annuale attraverso il confronto fra i costi e i ricavi. a.3 altri allegati fra i quali spicca la nota integrativa che dettaglia le poste dello stato patrimoniale e del conto economico nella logica di conseguire l obiettivo di chiarezza e di rappresentazione veritiera e corretta della situazione aziendale. La contabilità generale, che è obbligatoria secondo l art del Codice Civile per le imprese che svolgono attività commerciali, ha diverse specificità: i risultati sono destinati prevalentemente ai soggetti esterni che hanno interesse a conoscere la gestione dell azienda per capirne l affidabilità economica quali: i clienti, i finanziatori, la collettività. è riferita alla gestione economica globale dell impresa e non fornisce informazioni dettagliate delle diverse operazioni di azienda. è sviluppata a consuntivo con una sintesi annuale e riguarda la gestione passata e non futura. Essa si conclude con la definizione dei dati di bilancio. provvede a rilevare i fatti aziendali destinati a influire sui valori numerici del reddito e del capitale di funzionamento quali: gli acquisti, le vendite, i pagamenti. i costi e i ricavi sono definiti in base al criterio casuale, per origine o per natura, con riferimento alle cause immediate che modificano le quantità delle componenti economiche che influiscono sul reddito. i costi rilevati sono quelli complessivi. richiede la massima precisione dei valori riportati, tra l altro, derivabili da documenti contabili con dati a consuntivo. b. La contabilità analitica o industriale o dei costi. 4

5 La contabilità generale è insufficiente ai fini gestionali aziendali perché, come si è visto al paragrafo precedente, è statica, sintetica, riguarda la gestione passata. Occorre mettere a disposizione delle aziende una procedura e una strumentazione che: fornisca dati agli organi aziendali affinchè eseguano le scelte fra le tante soluzioni possibili; definisca il contributo che le singole aree, le singole commesse danno al risultato economico aziendale; consenta in tempo reale la verifica dell andamento economico della gestione dell azienda e delle sue componenti al fine di consentire l assunzione di eventuali azioni correttive. Una contabilità interna all azienda, uno strumento di conoscenza storico-statistico flessibile per le sue diverse applicazioni, di facile formazione, con un grado di precisione delle rilevazioni consono agli obiettivi e all urgenza dell applicazione dei suoi risultati. La contabilità analitica appartiene alle contabilità speciali : la contabilità analitica o industriale o dei costi; la contabilità di magazzino ( approvvigionamenti e scorte ); la contabilità del personale; la contabilità delle immobilizzazioni; la contabilità degli oneri finanziari e tributari. La contabilità industriale, così detta perché è stata inizialmente utilizzata nelle imprese industriali, si differenzia dalla contabilità generale in quanto: ha molteplici obiettivi: - fornisce informazioni utili per consentire alla direzione aziendale di assumere le decisioni strategiche e operative e per orientare le scelte di convenienza economica. Ciò significa, ad esempio, controllare i costi al fine di attuare politiche di riduzione degli stessi, fornire informazioni per la scelta economica fra diverse alternative di produzione, programmare la attività aziendale in una precisa direzione; - valuta il contributo che i singoli centri operativi danno al profitto aziendale; detti centri - nel caso specifico delle aziende del settore delle costruzioni - possono essere i cantieri, i magazzini, i centri di produzione di materiali per più cantieri. - verifica l efficienza aziendale e quella delle componenti dell azienda ; - controlla l andamento della gestione relativa alle singole commesse alle quali corrispondono centri operativi diversi, ovvero verifica i risultati economici delle singole commesse: controlla lo svolgimento delle attività per verificare se vengono effettuate secondo i programmi, rileva il valore della produzione, determina i costi industriali per la verifica dei risultati periodici. i risultati sono destinati agli organi aziendali e quindi la utilizzazione dei risultati è interna all azienda. analizza le singole operazioni aziendali. effettua rilevazioni in via preventiva per confortare le decisioni da assumere e i risultati economici da raggiungere e, in via consuntiva, per valutare la corrispondenza dei risultati raggiunti con quelli ipotizzati in fase di preventivo. E una contabilità di processo. ha una frequenza inferiore all anno, condizionata dalle esigenze delle singole aziende o dalla importanza delle singole commesse; normalmente è su base mensile, bimestrale o trimestrale. si limita a rilevare i fatti che sono suscettibili di analisi e, in particolare, i costi e i ricavi. non è obbligatoria per legge, ma è una scelta di politica aziendale. può accettare nella sua compilazione una precisione minore rispetto a quella della contabilità generale in relazione alla necessità di celerità e di economia della rilevazione e può essere svolta con modalità molto diverse in funzione delle richieste della direzione aziendale. E una contabilità che può sacrificare la precisione dei dati rilevati alla celerità dell utilizzazione dei dati stessi e all economia della rilevazione. 5

6 i costi e i ricavi sono rilevati al momento della loro utilizzazione e in base alla causa finale della operazione ovvero secondo un criterio di destinazione e di competenza. I costi sono scomposti in costi fissi e variabili e possono essere industriali ( relativi al cantiere o alla commessa ) o generali non industriali ( relativi all azienda ), come si vedrà di seguito. Il procedimento del calcolo dei costi nella contabilità industriale varia notevolmente in funzione del tipo di produzione industriale: tipo di produzione su modello ( prototipo ) ; tipo di produzione di su commessa. La produzione su modello presenta le seguenti caratteristiche: produzione standardizzata ; pianificazione della produzione in base a precise quantità di produzione in un periodo di tempo; gestione di cicli di produzione con definizione analitica delle fasi di lavorazioni e tempi elementari delle attività; controllo eseguito unicamente sui costi relativi ai centri di responsabilità economica; calcolo del costo unitario del prodotto ottenuto dalla suddivisione dell ammontare dei costi per la quantità prodotta; La produzione su commessa ha caratteristiche diverse: produzione eseguita su specifica richiesta del Committente; prodotti complessi, diversi, privi di distinta base e ciclo di lavorazione; pianificazione a breve termine con particolare rilievo ai carichi di lavoro e non alle materie prime; preventivazione iniziale dei costi e loro determinazione solo alla fine dei lavori; gestione dei costi su commessa; controllo che interessa principalmente la commessa e non il singolo prodotto; necessità di stimare oltre che i costi anche i ricavi per competenza al fine di valutare il risultato economico in un determinato periodo. Al di là delle loro diversità di obiettivi e di attuazione, le due contabilità, quella generale e quella industriale, possono integrarsi : la contabilità generale può fornire alcuni dati di base della contabilità industriale e questa ultima fornisce alla prima i dati per il bilancio, ad esempio, la valutazione delle rimanenze dei fattori della produzione, la determinazione delle quote di ammortamento ( Cfr. Schema 2 ) 2. La contabilità analitica o industriale riferita a una commessa, secondo le modalità con cui è tenuta, può utilizzare alcuni dati della contabilità dei lavori, prevista dal contratto di appalto per regolare i rapporti economici fra Committenza e Appaltatore. La contabilità dei lavori tenuta dal Direttore dei Lavori, spesso con una forte collaborazione da parte dell impresa nella rilevazione delle misure delle opere eseguite, consente di rilevare periodicamente, per le partizioni dei lavori che sono classificate nell Elenco dei Prezzi unitari di contratto, le effettive quantità prodotte e il valore della produzione, i ricavi per l impresa. c. I piani a medio o lungo periodo, i budget annuali. La programmazione quando fa riferimento ad fattori economici e/o finanziari si sviluppa attraverso preventivi o budget. Il budget, o stanziamento, o preventivo di spesa relativo a attività, a settori aziendali, a una commessa edilizia costituisce un documento che partecipa al momento del controllo di gestione. 6

7 I piani a medio e lungo termine, in relazione alle elaborazioni dei dati desunti dalla contabilità industriale - analitica e dei vincoli di mercato, sono gli strumenti con i quali la direzione vincola la gestione aziendale per lunghi periodi e per questo vengono definiti strategici. Essi comprendono le politiche aziendali da adottare ( di produzione, di organizzazione, finanziarie ) derivanti dagli obiettivi che si intendono raggiungere nel lungo periodo: ampliamento e dimensione dei mercati, specializzazione, sviluppo della produzione, modificazione o diversificazione dei processi produttivi, meccanizzazione, tipo di organizzazione produttiva. I piani a lungo periodo degli investimenti e dei finanziamenti si configurano come informazioni condizioni non solo quantitative che consentono richiedono alla gestione di raggiungere gli obiettivi nell ambito di tempi operativi di riferimento. I budget annuali sono programmi, strumenti di previsione di esercizio, che, proprio perché operativi, presentano caratteri di analiticità superiori a quelli strategici e prendono in esame gli aspetti particolari della gestione, i fattori e i vari settori della produzione, individuandone le quantità fisiche e i relativi valori. Il budget di esercizio a livello aziendale ipotizza i probabili risultati economici e l evoluzione della situazione patrimoniale dell impresa e nasce dai budget parziali, fra i quali si riportano: budget delle entrate, che per le imprese di costruzione coincide con il valore delle commesse acquisite; budget della produzione; budget degli approvvigionamenti e delle scorte; budget dell impiego della manodopera; budget dei costi indiretti industriali; budget dei costi indiretti amministrativi; budget degli oneri finanziari e tributari.. Ciascuno di questi budget può a sua volta essere riferito a diversi centri operativi aziendali, centri responsabili dell attuazione e centri di costo. 7

8 4.3 I RICAVI I ricavi rappresentano il valore della produzione preventivata o eseguita in un determinato periodo dall Appaltatore e corrispondono al prezzo pagato dalla Committenza in base agli accordi contrattuali all Impresa per l esecuzione dell opera. Nel quadro economico degli interventi pubblici predisposto dalla Stazione Appaltante, il ricavo riguarda quella componente del costo complessivo che è definita costo dei lavori a misura, a corpo, in economia I ricavi delle Imprese del settore delle costruzioni sono riferiti alle commesse acquisite e la loro quantificazione è condizionata dall oggetto dell appalto e dai contenuti del contratto. Il ricavo a consuntivo di una commessa, ovvero l importo complessivo dei lavori di appalto, è la somma dei seguenti fattori: il valore della produzione dell oggetto dell appalto, definito nei suoi caratteri morfologico-dimensionali e qualitativi dai documenti del progetto. le varianti in corso d opera del progetto originario, in aumento o in diminuzione rispetto all importo contrattuale. il rimborso di fatture conseguenti a anticipazioni finanziarie eseguite dall Impresa per conto dell Amministrazione. la revisione dei prezzi unitari, quando è prevista contrattualmente. Nell ambito della valutazione della redditività di una commessa, dove i ricavi rappresentano le entrate, essi possono presentare un margine di aleatorietà elevata, in quanto - sebbene regolamentati dalle clausole contrattuali - risentono delle contestazioni eventuali della Stazione Appaltante che può non riconoscere parte del valore della produzione non ancora coperta dagli Stati di Avanzamento; in caso di contestazione giudiziaria o arbitrale la determinazione dell importo dei ricavi può rimare incerta anche per anni. Le modalità di determinazione dei ricavi a livello di preventivo e di consuntivo e la certezza dell importo dei ricavi, derivanti da un appalto di lavori, dipendono dalle modalità di contabilizzazione dei lavori di appalto previsti dal contratto. L importo dei lavori di appalto può modificarsi per le seguenti condizioni: l avvenuta esecuzione di varianti in corso d opera, che possono riguardare le quantità di produzione e/o la tipologia delle lavorazioni; l applicazione della revisione dei prezzi unitari, ovvero di un sistema convenzionale di indicizzazione dell importo dell appalto sulla base della variazione dei costi nel periodo di esecuzione dell opera. L adeguamento dei prezzi all aumento dei costi delle risorse nell esecuzione di una opera in base a un contratto fra privati è prescritto dal Codice Civile. L art Onerosità e difficoltà dell esecuzione prescrive che qualora per effetto di circostanze imprevedibili si siano verificati aumenti o diminuzioni nel costo dei materiali o della manodopera tali da determinare un aumento o una diminuzione superiori al decimo del prezzo complessivo convenuto ( ndr nel contratto di appalto ) l appaltatore o il committente possono richiedere una revisione del prezzo medesimo. La revisione può essere accordata solo per quella differenza che eccede il decimo. Nell ordinamento delle opere pubbliche, invece, il principio della invariabilità dei prezzi di appalto deriva dalla legge n. 2248/1865 e la revisione dei prezzi è stata considerata da 8

9 sempre un rimedio eccezionale da applicare solo in particolari condizioni di aumento dei costi. Questo comportamento è durato fino al D.L.C.P.S. n. 1501/1947 che ha tramutato in carattere più generale il meccanismo della revisione dei prezzi. Il meccanismo della revisione dei prezzi delle opere civili è connesso con la complessità della esecuzione delle stesse e con la loro durata normalmente pluriennale, specie in periodi storici caratterizzati da alta inflazione, quali quelli degli anni 80. Questo criterio prende in considerazione la sorte patrimoniale del contratto, entro limiti congrui e ben precisi, per conservarlo nei suoi effetti giuridici di obbligazione di risultato, e a tal fine consente l adeguamento del contenuto economico in costanza di mutazioni economiche derivanti da circostanze di fatto, estranee al contratto medesimo, che siano di turbamento per l equilibrio economico prestabilito fra i contraenti. Detto meccanismo ha l obiettivo di mantenere costante il rapporto fra i costi di costruzione di un periodo e i costi iniziali e quello dei prezzi, al netto di un incremento considerato fisiologico ( x % ) e che diviene il rischio dell Appaltatore. Pi / Po = Ci / Co Dove: Pi = prezzo riferito al periodo iesimo dell esecuzione Po = prezzo iniziale di contratto Ci = costo riferito al periodo iesimo dell esecuzione Co = costo al momento della stipula del contratto La percentuale di revisione dei prezzi è calcolabile come segue: R % = ( Pi / Po ) x Po x % Il calcolo della revisione del prezzo unitario di un elemento tecnico o partizione di lavoro è abbastanza semplice in quanto è eseguibile analiticamente con il documento Analisi dei Prezzi Unitari attraverso la revisione dell incidenza dei costi delle singole risorse sull unità di misura della voce di lavoro o attraverso il confronto dei prezzi riportati da pubblicazioni che rilevano periodicamente l andamento dei prezzi unitari in determinate aree geografiche. Il calcolo della revisione dell importo contrattuale è di più difficile determinazione in quanto discende dalle variazioni dei costi dei singoli elementi tecnici o partizioni di lavoro, che a loro volta sono legati alla variazione dei prezzi delle risorse utilizzate. La revisione dell importo contrattuale è quindi legato alla definizione di un metodo di calcolo che consenta di valutare il riequilibrio economico del rapporto contrattuale sulla base di regole convenzionali. I metodi di calcolo sono sostanzialmente due: uno sintetico e l altro analitico. Il metodo sintetico fa riferimento alla variazione di un parametro di misura dell andamento medio del costo delle opere e che può essere rappresentato dall indice del costo medio di edifici o opere civili, aventi determinate destinazioni, rilevati da Istituti di Statistica, o dal tasso di inflazione reale calcolato a livello nazionale. La legislazione sui lavori pubblici attuale non contempla l applicazione del meccanismo della revisione dei prezzi alle opere pubbliche e ad esse non si applica il primo comma dell art del C.C. Ciò deriva dall abrogazione dell art. 33 della legge n. 9

10 41/1986 di cui al comma 2 dell art. 26 della legge 109/94 e da quanto specificato dal comma 3 dello stesso articolo. Il comma 4 dell art. 26 consente, tuttavia, che per i lavori pubblici affidati dalle amministrazioni aggiudicatrici e dagli enti aggiudicatori o realizzatori si applica il prezzo chiuso consistente nel prezzo dei lavori al netto del ribasso d asta, aumentato di una percentuale da applicarsi, nel caso in cui la differenza tra il tasso d inflazione reale e il tasso di inflazione programmato nell anno precedente sia superiore al 2%, all importo dei lavori ancora da eseguire per ogni anno intero previsto per l ultimazione dei lavori stessi. Tale percentuale è fissata con Decreto del Ministro dei LL.PP. I metodi sintetici di adeguamento, proprio perché si rifanno alla variazione di parametri complessi, partono dal principio che le variazioni dei costi delle risorse seguano l andamento del tasso di inflazione anche se ciò non è sempre vero. I costi delle risorse possono essere condizionati dalla domanda internazionale che tende a squilibrare il rapporto con l offerta e a produrre anomali modificazione di prezzi che nulla hanno a che fare con i costi di produzione industriale: basta citare il caso del costo dell acciaio che è raddoppiato nel giro di un anno come conseguenza dell incremento repentino della domanda a livello internazionale. Il metodo analitico arriva alla valutazione dell adeguamento percentuale medio dei prezzi unitari e quindi del prezzo complessivo di appalto attraverso una analisi dell andamento medio ponderale dei costi diretti, ovvero delle risorse, delle quali è stabilita convenzionalmente per le principali categorie di lavoro la resa, ovvero il consumo per unità di misura della categoria. Al metodo analitico appartiene la procedura di determinazione della revisione dei prezzi applicata nei lavori pubblici, fino all entrata in vigore della legge 109/94. Essa utilizza, per tipologia di opera ( edificio residenziale, edificio industriale, infrastruttura stradale, ecc. ): le quote percentuali d incidenza della manodopera, dei trasporti, dei noli e delle materie prime sul costo complessivo, stabilite dal D.M del Ministero dei LL.PP., nonché la composizione della squadra tipo di lavoro; la rilevazione periodica delle variazioni del costo delle risorse delle Commissioni consultive a livello provinciale, coordinate dai Provveditorati alle Opere Pubbliche. ( Cifr. Schema 01 ) La determinazione dei ricavi durante l esecuzione dell opera nell ambito del controllo di gestione della commessa, avviene attraverso il SIL, situazione interna lavori. La determinazione dei ricavi durante l esecuzione dell opera nell ambito del controllo di gestione della commessa, avviene attraverso il SIL, situazione interna lavori. Il SIL rappresenta il ricavo corrispondente alla produzione realizzata dal cantiere nel periodo considerato, ottenuto attraverso la valorizzazione dei lavori eseguiti. Nel caso di lavori contabilizzati a forfait, per i quali la contabilità di appalto è eseguita in forma sintetica, su base parametrica, e non ha una corrispondenza precisa con i valori delle opere prodotte, l Impresa, per stimare l importo delle opere realizzate in un periodo di tempo, deve tenere una specifica contabilità analitica che si sviluppa attraverso la misurazione degli elementi tecnici e l applicazione dei prezzi dell Elenco dei prezzi unitari di contratto o, nel caso non siano allegati, dei prezzi unitari considerati dall impresa durante lo studio della gara nella definizione della stima dei lavori. Le quantità vengono ricavate dal libretto delle misure, strumento attraverso cui si determinano in modo analitico e diretto le quantità svolte. 10

11 4.4 TIPOLOGIA DEI COSTI E LORO CALCOLO Generalità Il costo di una opera derivante da una commessa edilizia può essere definito come la somma del valore attribuito al consumo dei fattori della produzione, costo di produzione o industriale, e dei costi della struttura aziendale e dei costi finanziari, costi generali non industriali. Il costo di produzione o industriale ( Cp ) è la somma dei costi dei fattori produttivi onerosi che vengono impiegati ( consumati ) nella produzione relativa a una commessa. Appartengono ai costi di produzione quelli attinenti direttamente al centro di costo tecnico (cantiere ) e quelli dei centri comuni alla produzione e dei centri ausiliari di produzione se imputati direttamente al centro di costo tecnico, come definiti di seguito. I costi generali non industriali ( Ca ) sono i costi relativi all azienda; rientrano fra questi i costi commerciali ( marketing, di acquisto delle merci e dei servizi, pubblicità ), amministrativi ( di direzione di sede e di funzionamento di sede ), tributari (imposte e tasse ) e finanziari ( interessi passivi, oneri di sconto, spese bancarie ). Il calcolo dei costi nelle imprese avviene con diversi scopi: a. conoscitivo I costi sono determinati per diverse finalità conoscitive: per valutare le rimanenze di magazzino dopo la produzione; per orientare a preventivo la esposizione dei prezzi dei procedimenti costruttivi, una volta conosciuti i costi generali non industriali e fissato l utile di commessa. Il prezzo esposto dall azienda è la somma dei costi di produzione e di una porzione dei costi generali non industriali alla quale va aggiunto l utile fissato per la commessa. Px = Cpxi + Cgxi + U dove: Cpxi è la sommatoria degli i costi di produzione relativi a un procedimento px; Cgxj è la sommatoria degli j costi generali non industriali ripartiti sul procedimento x; U = utile fissato dall azienda per quella commessa. per determinare in quale modo un processo produttivo contribuisce a un risultato economico e per calcolare l efficienza di un risultato ottenuto. b. di controllo della gestione. c. decisionale. La scelta delle decisioni strategiche e operative presuppone delle valutazioni di tipo economico relativamente ai ricavi e ai costi. Le scelte strategiche, intese come quelle che comportano cambiamenti strutturali dell impresa o individuano specifiche politiche di gestione delle commesse edili, incidono sulla importanza dei costi fissi rispetto a quelli variabili di produzione, ovvero sulla struttura dei costi. Ad esempio, la scelta imprenditoriale di realizzare una commessa con l utilizzazione massiccia del subappalto o con la partecipazione a forme consortili o associate, anziché con risorse interne all azienda, influisce sulla dimensione e qualificazione dell impresa: 11

12 consente all impresa, in generale, di snellire la struttura fissa degli operatori aziendali e di ridurre i costi generali non industriali aziendali e fa assumere all impresa il ruolo di pianificazione, programmazione e controllo dei mezzi di produzione. La maggioranza dei costi complessivi relativi alla commessa sono, in questo caso, rappresentati dai costi dei subappalti, costi variabili con la quantità di produzione, più facilmente preventivabili e controllabili di quelli relativi alle risorse dirette impiegate. Le scelte operative che riguardano la più razionale utilizzazione dei mezzi di produzione nell ambito della scelta di una tecnologia di produzione, può comportare variazioni di alcuni elementi di costo: costo delle materie prime, dei noli della manodopera e delle forniture Oggetto del rilevamento dei costi. Il rilevamento e la determinazione dei costi, secondo le finalità dell impresa, può fare riferimento ai : Prodotti o partizioni di lavoro. Il rilevamento dei costi di prodotti o partizioni di lavoro si attua per diversi motivi: quando si vogliono calcolare i costi per raffrontare più prodotti ( procedimenti ) o per interpretare l incidenza che sui costi hanno le risorse impiegate; per valutare l incidenza tecnico-economica di certe lavorazioni; per giungere alla proposizione dei prezzi dei procedimenti nell elaborazione di un Elenco di prezzi unitari in preparazione dell offerta di una gara di appalto. In questo caso si parla di imputazione dei costi ad uno specifico prodotto. La determinazione dei costi dei prodotti si esegue sia in fase di preventivo di offerta sia in fase di consuntivo,. Centri di costo o di responsabilità economica, quando si vuole definire la redditività dell azienda o di una commessa e quando si eseguono le analisi di efficienza e di controllo dei costi dei centri operativi dell azienda. In questo caso si parla di assegnazione dei costi a un centro di responsabilità economica. I Centri di costo sono quelle entità aziendali dalle quali scaturiscono i costi o, comunque, dove gli stessi si determinano. I centri di costo possono essere definiti come le minime unità contabili di raggruppamento e accumulo dei costi. Essi corrispondono a centri operativi minima unità tecnologica di svolgimento di una attività - che, nell ambito dell azienda, hanno capacità e autorità decisionale riguardo alla spesa. I centri di costo possono essere classificati in categorie più significative. Nelle Imprese dell industria delle costruzioni che lavorano su commessa, i centri di costo principali sono: Centro di costo tecnico. Esso coincide con il Cantiere, Unità Locale dove si svolge la produzione. Centri comuni di servizio alla produzione. Sono centri operativi dell azienda a disposizione di più cantieri dove si accumulano i costi che non possono essere imputati ad un singolo cantiere. Un esempio di centro di servizio comune è il magazzino delle macchine e degli impianti che assicura, nei momenti di non utilizzazione, il deposito delle macchine e degli impianti, la guardiania, la manutenzione straordinaria programmata o a guasto 12

13 avvenuto, e il noleggio dei mezzi. I centri comuni sono presenti nelle imprese di grande dimensione e/o che svolgono lavorazioni che comportano l uso intensivo di macchine, per esempio, le imprese del settore civile. Centri ausiliari di produzione. Sono centri nei quali si sviluppano processi di trasformazione delle materie prime che sono utilizzate in più cantieri sparsi sul territorio : i centri di produzione di componenti prefabbricati, le centrali di conglomerati bituminosi o di leganti idraulici, le centrali per la preparazione e la miscelazione degli inerti. Sono centri tipici della costruzione di opere civili che si sviluppano a rete: strade, ferrovie, fognature; essi sono generalmente localizzati posizione baricentrica rispetto a più cantieri sparsi sul territorio, al fine di ottimizzare i tempi e il costo dei trasporti. La commessa In campo industriale si definisce commessa l ordine di realizzazione di un insieme di prodotti identici o simili per qualità e procedimenti di fabbricazione, da parte di un Committente. Nel settore delle costruzioni la commessa a una Impresa si configura come la realizzazione di una opera civile o di una sua parte tecnologicamente e fisicamente definita, aventi specifiche caratteristiche morfologicodimensionali, localizzative, tecnologiche e qualitative sulla base di un progetto sviluppato dalla Committenza o di requisiti indicati dalla stessa. L acquisizione dell ordine della commessa avviene solo dopo l accettazione dell offerta formulata durante la partecipazione alla gara di appalto. Le aziende che appartengono al settore dell industria delle costruzioni producono su commessa in base a un progetto complesso, fondamentalmente non ripetitivo, avente una notevole rilevanza economica e una durata medio-lunga. Per partecipare alla gara di appalto, le imprese sviluppano una attività complessa di studio e predisposizione di una proposta tecnica e economica, capace di rispondere alle richieste più o meno formalizzate della Committenza. La commessa, se considerata a livello di processo, è definita come il complesso di azioni e di risorse che l Impresa deve svolgere e apprestare per realizzare un progetto - predisposto generalmente dal Committente - complesso, fondamentalmente non ripetitivo, avente una notevole rilevanza economica e durata medio-lunga. Può essere un centro di costi diverso dall azienda per grandi commesse sulle quali si concentrano i costi di gestione della commessa, quali ad esempio: quelli di project management e di progettazione. L azienda. E un centro di profitto, oltre che di costo dove si concentrano, come si vedrà di seguito diversi tipi di costo: - costi di direzione di sede: progettazione, amministrazione, personale, studi e ricerche, grafica; - costi dei servizi generali: fitti sede, cancelleria, stipendi dirigenziali, consulenze, adempimenti societari e fiscali, finanziari ecc. 13

14 4.4.3 La classificazione dei costi La classificazione dei costi si rende necessaria per consentire all azienda diversi scopi conoscitivi. Essa si attua attraverso l uso di molteplici fattori che hanno un preciso significato nell assumere delle decisioni riferibilità ( modalità di attribuzione ) dei costi a un prodotto o a una risorsa. Secondo questo fattore di classificazione i costi si dividono in costi diretti e costi indiretti. a. I costi diretti Sono quelli per i quali è possibile individuare un legame biunivoco fra la quantità di risorsa impiegata per unità di misura di una partizione di lavoro o di un prodotto e il costo unitario dello stesso. Qr Cu Vengono definiti anche come quei costi che sono attribuiti ai singoli procedimenti o prodotti mediante la determinazione della quantità impiegata e la sua valorizzazione. Essi sono decisamente i costi più rilevanti di una commessa variando fra il 80-95% del totale dei costi industriali. Rientrano fra i costi diretti: i costi delle risorse che vengono consumate per la realizzazione delle componenti della produzione. Sono compresi i costi delle attrezzature e delle macchine che vengono utilizzate solo per una partizione di lavoro o per un Cantiere e che non vengono riutilizzate per il degrado o perché vengono cedute alla fine dei lavori di una commessa: casserature a perdere, macchine per lavorazioni specifiche, strutture provvisorie costruite su misura. l ammortamento di attrezzature e di macchine che vengono utilizzate solo per una partizione di lavoro o per un Cantiere i costi di trasporto e manutenzione che sono sostenuti e rilevabili solo per un cantiere. Rientrano nella tipologia delle risorse impiegate nelle lavorazioni tipiche del settore delle costruzioni: a.1. le materie prime e i materiali. Mentre le materie prime entrano intimamente nel definire le prestazioni e le caratteristiche fisiche dei prodotti realizzati, i materiali hanno una funzione sussidiaria alla produzione, ad esempio: l olio di lubrificazione e i ricambi di una macchina operatrice. La correttezza del preventivo del costo delle materie prime impiegate per ogni partizione di lavoro dipende dal prezzo di acquisto della risorsa e dalla esatta definizione della resa della risorsa, definita come il consumo della risorsa per unità di misura della partizione di lavoro. L incidenza del costo della materia prima o del materiale iesimo sul costo complessivo della partizione di lavoro unitaria espressa in superficie, volume, numero, peso ecc. (Cri ) è: Cri = ri x Pri dove : Cri è il costo per unità di misura della partizione di lavoro ri è la resa della risorsa 14

15 Pri è il prezzo unitario della materia prima o del materiale iesimo. I costi unitari di materiali e materie prime sono legati all offerta del mercato e all equilibrio fra domanda e offerta. Il costo complessivo all impresa delle risorse poste in opera comprende: il prezzo della risorsa nel luogo di produzione. il costo del trasporto fino al cantiere e delle assicurazioni per evitare i rischi di asportazione. i costi accessori relativi alla gestione del magazzino quali, ad esempio: costo della guardiania, del personale di gestione del magazzino, il costo per la deperibilità della risorsa, il costo delle assicurazioni. i costi del sollevamento ai piani. il costo degli sfridi di lavorazione e di protezione momentanea. a.2. la manodopera E il costo della forza lavoro impiegata direttamente dall Appaltatore. Il costo è calcolabile attraverso la seguente formula: Cmi = ri x Pmi dove : Cmi è il Costo della manodopera di tipo iesimo per unità di misura della partizione di lavoro ( mq, mc, numero, kg. ecc. ). ri è la resa Pmi è il prezzo orario della manodopera. Il costo orario medio della manodopera per l azienda è la somma delle seguenti componenti: retribuzione diretta. E equivalente alla retribuzione lorda comprendente il minimo contrattuale, l indennità di contingenza, gli scatti di anzianità, i premi, i compensi per lavoro straordinario, l indennità di mensa, le trasferte. retribuzione indiretta. Comprende i compensi per ferie, festività, premi, gratifica natalizia, l accantonamento di fine rapporto, il costo della formazione professionale e l indennità per infortuni e malattie ecc. oneri previdenziali. Comprendono i contributi previdenziali, assicurativi. servizi offerti aggiunti dall azienda. Sono compresi i costi della mensa, del vestiario, del trasporto ecc. Rientrano nei costi della manodopera i costi delle attività professionali di terzi. a.3. le attrezzature, le macchine, gli impianti per la produzione noli Le attrezzature, le macchine, gli impianti utilizzati nell esecuzione di una commessa possono appartenere all Impresa e, in questo caso, fanno parte delle immobilizzazioni tecniche, ovvero dei beni durevoli che rimangono a disposizione dell Impresa per più anni, oppure possono essere noleggiate da ditte specializzate. Il costo orario complessivo delle immobilizzazioni tecniche è la somma della seguente tipologia di costi : a.3.1 costi variabili proporzionalmente al tempo di utilizzo o alla quantità di produzione. Sono costi proporzionali al tempo (ch) quelli del personale a bordo macchina, della manutenzione ordinaria, del consumo di energia; sono costi proporzionali alla quantità 15

16 prodotta (cu) quelli relativi ai materiali di consumo durante la produzione, il costo del personale ausiliario per approvvigionare la macchina e trasportare la produzione. Detti: Tf tempo di funzionamento effettivo in cantiere dell immobilizzazione tecnica Pt produzione tecnica nel tempo di funzionamento unitario = P t/ Tf P t produzione tecnica nel tempo Tf I costi variabili per unità di tempo sono pari a: cvo = ch + cu x Pt Mentre, il costo complessivo variabile in funzione del tempo è: cv = ch x Tf + cu x Pt x Tf Il costo variabile per unità di prodotto cvp = ch x Tf/P t + cu x Tf x Pt/P t = ch/pt + cu cvp = cu ( 1 + (ch/cu) x 1/Pt ) = Da cui si evidenzia che, essendo cu, ch e Pt costanti caratteristiche di ogni tipo di macchina, il costo variabile complessivo per unità di prodotto è una costante della macchina e non varia al variare della produzione. a.3.2. costi fissi aziendali Sono rappresentati da tre ordini di costi: i costi di ammortamento degli investimenti attuati nell acquisto delle macchine; i costi di manutenzione straordinaria, compresi i costi dei materiali di consumo della macchina per mantenerla in efficienza indipendentemente dalla sua produzione; gli oneri finanziari. L ammortamento rappresenta di gran lunga la componente più importante dei costi fissi. L ammortamento è utilizzato: per la determinazione del reddito dei singoli esercizi interessati dall uso delle immobilizzazioni; per la determinazione dei costi dei componenti prodotti o delle partizioni di lavoro. Sotto l aspetto economico, l ammortamento è il procedimento con il quale il costo delle immobilizzazioni tecniche partecipa alla formazione del reddito dei vari esercizi interessati dal concorso delle stesse immobilizzazioni alla produzione dell impresa. Ciò avviene attraverso le quote di ammortamento annuali che rappresentano la quota dei costi pluriennali anticipati a carico della gestione economica. Sotto l aspetto finanziario, l ammortamento è il processo che, in un determinato periodo di tempo, consente di ricostruire, attraverso una quota dei ricavi, i mezzi finanziari investiti in un bene destinato a cedere la sua utilità ( deprezzamento ) nella produzione di un altro bene. Sotto l aspetto patrimoniale, l ammortamento è il procedimento che mi consente in via indiretta di valutare le immobilizzazioni, ovvero di determinare il valore residuo da ammortizzare. In termini economici si dice che i beni strumentali tecnici cedono utilità a favore del prodotto. Questa perdita di utilità che si materializza attraverso il deperimento dei beni strumentali, viene contabilizzata nei costi delle partizioni di lavoro. La perdita di utilità avviene normalmente per due cause: le immobilizzazioni tecniche si consumano; esse divengono tecnologicamente o economicamente obsolete. 16

17 Le immobilizzazioni si definiscono tecnologicamente obsolete quando sono superate da macchine più funzionali e economicamente obsolete quando i prodotti sono superati da altri ottenuti con macchinari diversi. Conoscendo i tempi di utilizzazione delle macchine, le quote annuali di ammortamento vengono ripartite sui costi della macchina e contribuiscono alla definizione del prezzo di noleggio della stessa. Le tecniche di rilevazione delle quote annuali sono diverse, in relazione agli obiettivi dell ammortamento, alle scelte aziendali e alle diverse correnti di pensiero esistenti sull argomento. Esse comunque tengono conto dei seguenti elementi : costo della immobilizzazione. Il costo utilizzato può essere il costo storico rivalutato o il costo di sostituzione, al netto del valore di realizzo. il periodo di ammortamento, legato alla durata presunta della vita utile della immobilizzazione. il criterio di distribuzione nel tempo, che può essere a quote costanti per tutto il periodo di ammortamento o a quote variabili. Con il criterio di distribuzione a quote variabili, si prevedono delle quote di ammortamento decrescenti per il periodo, tenendo conto del fatto che il deprezzamento della macchina è superiore nel primo periodo di vita per il solo fatto di essere considerata usata e che l obsolescenza della macchina non è preventivabile e, quindi, il rischio di sostituzione anticipata della macchina è elevato. Le incertezze sulla determinazione delle quote di ammortamento sono notevoli e riguardano il costo delle immobilizzazioni. La prima incertezza riguarda quale valore del bene considerare; in condizioni di instabilità della situazione monetaria il costo da considerare è il valore attuale del bene strumentale eventualmente decurtato per tener conto del suo stato di uso. Incerta risulta la durata della vita utile del bene condizionata dall obsolescenza tecnologica e economica e dalla effettiva durata operativa del bene in relazione alla strategia manutentiva adottata. Di difficile determinazione è, infine, il valore di realizzo del bene alla fine della sua utilizzazione e il criterio di ripartizione nel tempo delle quote di ammortamento: a quote costanti, a quote decrescenti, crescenti. La tecnica di rilevazione da adottare dovrebbe comunque rappresentare al meglio l effettivo deperimento tecnico del bene da ammortizzare e deve essere scelta su dati concreti. Alcuni esempi di applicazione delle tecniche di rilevamento delle quote di ammortamento sono riportati di seguito: 1. ammortamento fisso annuo cfaa = ( co- cr ) /Tvu dove: co è il costo storico cr è il prezzo di recupero della macchina alla fine del Tvu Tvu è la vita utile della macchina, ovvero la durata potenziale di funzionamento. 2. ammortamento con interesse composto calcolato su base annua. n n cfaa = co ( 1 + r ) x r / ( 1 + r ) - 1 dove: r è il tasso di interesse medio del periodo 17

18 n è la vita utile espressa in numero di anni 3. ammortamento anticipato calcolato su base annua Tiene conto del fatto che: il capitale iniziale ha solo un valore storico e non corrisponde ai valori del mercato nel momento della determinazione dell ammortamento; una macchina che lavora di più subisce una diminuzione di valore superiore a quella che lavora meno; il deprezzamento della macchina è superiore nel primo periodo di vita, per il fatto di essere considerata usata; l eventuale valore residuo non entra nel conteggio perché può essere assorbito da aumenti di costo intervenuti nel frattempo e dall obsolescenza tecnologica. cfaa = co ( 1/n + ( 0,1 x nr ) / n ) dove: nr rappresenta gli anni residui rispetto al periodo per il quale si calcola la quota Il costo orario dell ammortamento, nota la quota annua, si può calcolare dividendo l ammontare della quota per il tempo di funzionamento effettivo o per quello calcolato attraverso la seguente formula che esprime la durata convenzionale del funzionamento: n = k x nm x 12 = 5/6 x 200 x 12 = 2000 h/anno dove: k rappresenta il rendimento orario pari convenzionalmente a 5/6 nm indica il numero di ore lavorate per mese pari a 200 h a.3.3 costi fissi di utilizzo Riguardano i costi di trasporto, montaggio e smontaggio in cantiere della macchina. Il loro costo sull unità del tempo di funzionamento si ottiene dividendo i costi complessivi fissi di utilizzo per la durata di funzionamento o utilizzando la durata convenzionale di cui al punto precedente. I costi delle macchine e delle attrezzature ( automezzi di trasporto, macchine escavatrici, gru mobili ecc ), possono essere definiti attraverso il costo del noleggio conseguente a contratti esterni stipulati dalle imprese costruttrici con imprese specializzate e in questo caso si parla di noleggio a caldo, quando oltre alla macchina fine fornito anche il manovratore, o noleggio a freddo. In questo caso il costo unitario è riferito all unità di tempo di utilizzo o di presenza in cantiere e di trasporto per e da il cantiere. a.4. Le forniture. Rientrano nella definizione delle forniture: la fornitura e messa in opera di componenti industrializzati, semilavorati che presuppongono operazioni di completamento in opera e dei componenti complessi che si mettono in opera con semplici operazioni di montaggio. Le forniture comprendono, oltre la consegna dei componenti, alcune attività specializzate di seguito riportate: la rilevazione preventiva delle misure degli elementi edilizi ai quali vanno applicati i componenti; la progettazione esecutiva e cantierabile dei componenti; il trasporto in cantiere; la manodopera, i materiali e le attrezzature per il montaggio, il sollevamento dei componenti ai piani; la pulizia del cantiere. Le lavorazioni complete eseguite da terzi secondo un contratto di subappalto. Il costo delle forniture è regolamentato dai contratti di subappalto. 18

19 I costi diretti sono variabili con la produzione e possono essere considerati proporzionali alla quantità di prodotto realizzata. Cd = cdi x Pti dove: Cd = Costo diretto totale della produzione Pti cdi = Costo unitario della risorsa iesima I costi diretti per unità di prodotto finito sono invece fissi al variare della produzione. b. I costi indiretti Sono quei costi che non si conoscono o non si vogliono o non si possono attribuire direttamente agli oggetti di determinazione dei costi (partizioni di lavoro; prodotti ) o ai centri operativi. I costi indiretti possono essere indicati: comuni a più prodotti. comuni a più centri di responsabilità economica. costi generali, se sono relativi all azienda nel suo complesso. Essi sono ripartiti attraverso dei coefficienti percentuali inferiori all unità. I costi indiretti sono i costi che nell ambito del centro di costo tecnico ( cantiere ) sono riferiti al nolo di macchine che lavorano per la produzione di più partizioni di lavoro, quali le macchine di sollevamento dei materiali ai piani, e i costi relativi ad altri centri di costo aziendali comuni a più cantieri e a quelli relativi all azienda. La suddivisione dei costi fra diretti, indiretti è fatta dall Impresa con un ampio margine di discrezionalità e è funzionale all immediatezza con cui un costo può essere associato ad una specifica partizione di lavoro o a un centro di costo. Ad esempio, il servizio progettazione può essere un centro diretto, se rileva i costi relativi alle singole commesse, o indiretto, se addebita le sue spese a tutte le commesse, o un centro comune, se le spese sono conglobate in quelle generali di sede. La predominanza dei costi diretti, rispetto ai costi indiretti, rende più certa la determinazione dei costi, ma richiede una organizzazione di analisi e di rilevazione elevata, quindi costi di struttura forti e tempi di rilevazione spesso non compatibili con l esigenza di informazioni. Il limite dei costi indiretti sta nella soggettività della loro imputazione ai prodotti e ai processi, anche se la loro determinazione è abbastanza semplice, poco costosa e veloce. In relazione alle funzioni aziendali, i costi indiretti si distinguono nei seguenti: b.1 costi indiretti di produzione b.2 costi generali non industriali b.1 costi indiretti di produzione Sono principalmente costi relativi al centro di costo tecnico, rappresentato dal cantiere, anche se alcuni costi, vedi i costi derivanti dagli ammortamenti delle macchine, possono afferire a centri comuni o ausiliari alla produzione. Sono i costi indiretti, comuni a più prodotti o lavorazioni. I costi indiretti di produzione sono diversi: 19

20 b.1.1 imprevisti Si definiscono imprevisti le incertezze sulla determinazione dei costi per mancanza di dati o per mancanza di analisi specifiche da parte dell Impresa. La quota di imprevisto da considerare è quindi strettamente connessa a fattori interni e esterni all impresa, quali: il tipo di appalto; la definizione e completezza del progetto; la affidabilità dei contenuti del contratto; il livello di studio dei documenti posti a base di gara di appalto da parte dell Impresa; l incertezza delle valutazioni eseguite in fase di presentazione della gara di appalto. In appalti contabilizzati a forfait, nei quali il prezzo è invariabile e l Appaltatore assume il rischio delle quantità, è importante prevedere una quota di imprevisti, espressa come percentuale sull importo dei lavori di appalto, variabile in relazione al tipo di intervento ( nuova costruzione, recupero edilizio ), alla qualità del progetto, ai contenuti del contratto di appalto. Il livello di definizione della percentuale di imprevisto sul costo indica il grado di mancanza e imprecisione subita o voluta dall Impresa e dimostra che la più puntuale definizione è rimandata a un momento successivo. b.1.2 spese di impianto e spianto di cantiere Riguardano i costi di allestimento e spianto del cantiere relativi a: recinzione. infrastrutturazione e allacci ai servizi di fornitura di energia, acqua ecc. apertura cave di prestito, occupazione suolo pubblico. installazione baracche destinate ai servizi generali e alla manodopera. installazione magazzini attrezzi, macchine, materiali, componenti. trasporto, montaggio impianti e attrezzature, esempio : gru, centrale di betonaggio ecc. ( costi fissi di utilizzo delle macchine ) dichiarazioni di adempimento di conformità a regolamenti e leggi. tasse e concessioni comunali per l uso del cantiere: occupazione suolo pubblico, passi carrai, imbocchi in fognatura ecc.. progetti preventivi di compatibilità ambientale. operazioni di collaudo. risarcimento dei danni a terzi. spese di spianto del cantiere, bonifica ambientale e pulizia dell area o dell edificio. b.1.3 antinfortunistica Comprende i costi relativi ai dispositivi necessari a garantire la sicurezza e la salute degli operatori del cantiere e dei soggetti terzi. Sono rappresentate dalle installazioni e dalle attrezzature personali che derivano dal rispetto dei dettami della legge 494/96 e del relativo regolamento. Si distinguono in: costi di installazione delle opere di prevenzione antinfortunistica: ponteggi esterni, parapetti scale, sponde esterne, protezioni dei ponteggi. costi per installazione di impianti che garantiscono il mantenimento delle condizioni di ambiente di lavoro : impianti di ricambio d aria in galleria, impianti di raccolta delle polveri da escavazione, impianti di aggottaggio dell acqua di falda, costi del nolo di attrezzature di difesa personale: scarpe, cinture di sicurezza, caschi, cuffie per la riduzione del livello sonoro emesso dalle macchine e dalle attrezzature ecc. costi delle assicurazioni per responsabilità civile. b.1.4 spese di gestione Sono molteplici e riguardano le seguenti voci: 20

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