modo differenziato i clienti ricadenti nelle differenti classi. Tecnica RFM Questo approccio considera, oltre al valore di fatturato (contemplato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "modo differenziato i clienti ricadenti nelle differenti classi. Tecnica RFM Questo approccio considera, oltre al valore di fatturato (contemplato"

Transcript

1 Metodi quantitativi per il targeting Per le piccole e medie imprese il Data Base di Marketing (DBM) è di importanza cruciale nella segmentazione della clientela e individuazione del target di interesse di una campagna o di un azione di vendita. Nel processo di segmentazione della clientela il DBM si connota come strumento di importanza strategica per due ragioni: a) per la quantità e qualità dei dati che rende disponibile; b) per la possibilità che esso dà di associare ciascun cliente ad uno specifico segmento, da contattare con i mezzi di comunicazione più adeguati di Amedeo De Luca Università Cattolica del «Sacro Cuore» di Milano Con riguardo ai metodi di segmentazione della clientela preliminare alla fase di selezione dei record di interesse di una campagna di marketing diretto (MD) si fa ricorso tradizionalmente all analisi ABC e alla segmentazione di tipo RFM. Modernamente, oltre a queste due metodiche, si utilizzano tecniche esplicative, quali il metodo delle «regressione lineare», della «discriminant analysis», della «segmentazione comportamentale», oltre che le procedure delle «reti neurali». Di seguito si riportano i lineamenti dei principali approcci invalsi nelle Pmi per la segmentazione della clientela e per il targeting. Analisi ABC Con questo approccio, di tipo empirico, vengono individuati i clienti archiviati nel DBM che concorrono maggiormente al fatturato dell impresa, onde indirizzare ad essi comunicazioni e proposte mirate. L approccio si basa sulla «legge di Pareto», applicata sotto forma di analisi ABC della clientela. Si redige una graduatoria dei clienti rispetto all ammontare del fatturato che essi conferiscono all impresa e si ripartisce tale graduatoria in tre classi: ) clienti di tipo «A»: costituiscono circa il 5% del portafoglio clienti e danno l 0% del fatturato totale; ) clienti di tipo «B»: rappresentano il 5% della clientela e conferiscono il 5% del volume totale di affari; ) clienti di tipo «C»: costituiscono il restante 0% della clientela e contribuiscono al fatturato nella misura del 5%. Sulla base della classificazione dei singoli clienti, riferita alla loro rilevanza economica, l impresa, nel suo processo di comunicazione tratterà e contatterà in modo differenziato i clienti ricadenti nelle differenti classi. Tecnica RFM Questo approccio considera, oltre al valore di fatturato (contemplato nella precedente procedura), ovvero, all ammontare degli acquisti effettuati dai singoli clienti (Monetary: M), altre due variabili: la recentezza dell acquisto, cioè, la data dell ultimo acquisto (Recency: R) che nell intervallo temporale considerato può cadere nell ultimo mese o negli ultimi,, mesi, ecc. e la frequenza di acquisto (Frequency: F). Il metodo di segmentazione RFM ipotizza che i clienti migliori (più profittevoli) sono quelli che: a) hanno effettuato un acquisto più di recente; b) hanno acquistato con maggiore frequenza in una dato intervallo temporale; c) hanno effettuato acquisti di elevato importo. La segmentazione RFM è utilizzata estesamente nel MD per qualificare, valutare la lista dei clienti dell impresa e segmentare il mercato delle vendite, ottimizzando i profitti. La tecnica RFM si traduce, quindi, nel calcolo di un valore di punteggio (score), sintesi dei seguenti tre elementi: l acquisto recente nell ambito dell intervallo temporale considerato; frequenza degli acquisti effettuati dal cliente nel periodo; valore monetario degli acquisti. L applicazione della formula RFM richiede un sistema di pesi di ponderazione delle precedenti tre variabili, differenziati a seconda della natura del bene/servizio considerato. Nella Tavola si riporta un sistema di pesi usato normalmente. Applicando il sistema di pesi prescelto si ottengono i punteggi corrispondenti ai diversi clienti. Nella Tavola si riporta un appli PMI n. 5/00 7

2 TAVOLA SISTEMA DI PONDERAZIONE DELLE VARIABILI RFM RECENCY, FREQUENCY, MONETARY Criteri di ponderazione: Recentezza dell acquisto: Frequenza di acquisto: Valore monetario degli acquisti: 0 punti per un acquisto effettuato entro gli ultimi mesi 0 punti per un acquisto effettuato entro gli ultimi mesi 5 punti per un acquisto effettuato entro gli ultimi mesi punti per un acquisto effettuato entro gli ultimi mesi punto per un acquisto effettuato entro gli ultimi mesi numero di acquisti effettuati entro gli ultimi mesi ponderati moltiplicando per il numero di tali acquisti, fino ad un valore massimo di 0 0% del valore totale degli acquisti effettuati negli ultimi mesi, fino ad un valore massimo di 0 Ponderazione delle variabili RFM: Recency: 5 Frequency: Monetary: cazione della tecnica RFM basata sui criteri di ponderazione descritti nella Tavola. Nell applicazione di cui alla Tavola il risultato finale della procedura è riportato nell ultima colonna (totale cumulato dei punteggi ponderati attribuiti a ciascun cliente in funzione degli acquisti effettuati). Il cliente n.. raggiunge un punteggio pari a. Il cliente n..7 totalizza un valore di punteggio pari a 0 e si rivela per l impresa il più interessante tra i tre clienti considerati (nella storia degli ultimi mesi). Il cliente n.. totalizza, invece, solo punti. All impresa conviene, pertanto, indirizzare iniziative di marketing ai clienti n.. e n..7. Ottenuti i punteggi in parola è possibile individuare i clienti più profittevoli, ovvero, il target dei soggetti ai quali indirizzare un iniziativa di marketing. Analisi RFMT Alla tecnica RFM si è aggiunta nel tempo la tecnica RFMT (Recency, Frequency, Monetary, Type) che, oltre alle variabili considerate dalla RFM, comprende la quarta variabile T (type: categoria o tipo di bene/servizio acquistato). Questa quarta variabile completa la formula RFM, in quanto dà utili indicazioni sui potenziali acquisti di altri prodotti che il cliente potrebbe effettuare, favorendo l attività di crossselling su prodotti tra loro complementari. TAVOLA APPLICAZIONE DELLA TECNICA RFM PER IL CALCOLO DEGLI SCORES (VALORI MONETARI DEGLI ACQUISTI) N. Acquisto cliente n. () Recency (in mesi) () assegnato () ponderato 5 () = () 5 Frequency () assegnato (7) ponderato () = (7) Monetary (.000) () assegnato (0) ponderato () = (0) Totale punteggi ponderati () = () + () + () Punteggi cumulati PMI n. 5/00

3 Il calcolo del punteggio RFMT, basato sulle passate transazioni, costituisce un buon indicatore degli acquisti futuri e fornisce una stima della probabilità che il cliente aderisca ad una nuova campagna. Dopo avere attribuito ai clienti un punteggio, questi vengono suddivisi in classi, in genere «decili», corrispondenti ai valori di probabilità di risposta. La classificazione ottenuta consente di costruire la gains chart («tabella dei miglioramenti») (Tavola ); essa assicura un migliore tasso di risposta di una campagna rispetto a quello ottenuto con scelta casuale dei nominativi (target). I clienti della prima classe della «tabella dei miglioramenti» sono quelli maggiormente reattivi, al contrario, i clienti ricadenti nella decima classe sono i meno dinamici come acquirenti. La regressione lineare Secondo alcuni autori, nel MD la regressione si rivela una tecnica statistica molto affidabile. Con il modello di regressione si tenta di «spiegare» una variabile di risposta (osservata su un campione di clienti) in funzione di variabili indipendenti o esplicative (di natura: sociodemografica, psicografica, comportamentale, ecc.), disponibili nel DBM. Lo sviluppo di un modello di regressione si articola nei seguenti passi: Step : identificazione della variabile dipendente, cioè, della variabile di cui si intende effettuare la previsione (normalmente si tratta della probabile adesione di un cliente ad una campagna di vendita) e delle variabili indipendenti (ad esempio, sesso, età, reddito del cliente); Step : stima del modello di regressione tramite software standard (ad esempio, SPSS, SAS, STATISTICA) o un software di base, quale Excel; Step : verifica della significatività statistica dei coefficienti di regressione (la bontà del modello è verificata con il coefficiente di determinazione R ; se tale coefficiente supera il valore 0, il modello stimato è in grado di predire la variabile dipendente con una certa precisione); Step : utilizzazione del modello stimato per prevedere la risposta di ciascun cliente. Il valore teorico della variabile di risposta corrispondente a ciascun cliente è interpretato come un punteggio (score), da memorizzare nel file clienti. I punteggi così calcolati sui singoli clienti consentono di raggruppare questi ultimi in classi; Step 5: pianificazione della strategia di targeting: si ripartisce il budget privilegiando i clienti che presentano punteggio più elevato (costruzione di una gains chart esemplificata in Tavola ). Il programma di calcolo dei coefficienti di regressione è riportato nell applicativo che accompagna questo articolo. Scoring system Lo scoring system come i precedenti approcci consente di identificare i segmenti di clientela maggiormente propensi ad accettare offerte di nuovi prodotti. Esso si basa su un sistema di «response scoring». Lo scoring system è un sistema TAVOLA SUDDIVISIONE IN DECILI DEI VALORI DI SCORE E CONNESSE AZIONI DI COMUNICAZIONE (GAINS CHART) Classe Decile (valori percentuali) di importanza dei clienti (score) Azione di comunicazione da attuare > contatti telefonici,... contatti telefonici,... contatto postale,... PMI n. 5/00

4 predittivo, articolato in diversi moduli (organizzativi, gestionali, di analisi e di calcolo) interconnessi, mirati a supportare le decisioni commerciali dell impresa. Il focus della procedura è costituito da un modello statistico che lega i caratteri anagrafici di un cliente, o i suoi passati comportamenti verso iniziative commerciali (o altre variabili esplicative), ad una variabileobiettivo, ad esempio, il numero di unità acquistate inerenti ad una proposta commerciale. Lo scoring system si compone di una serie di procedure volte ad assegnare a ciascun cliente memorizzato nel DBM un punteggio di importanza (score). Tale punteggio esprime la probabilità che un soggetto, appartenente ad un certo segmento, risponda affermativamente ad una campagna o azione promozionale. Lo scoring system utilizza tecniche di analisi statistica, più precisamente: ) tecniche di sintesi di dati, quali l analisi fattoriale (se le variabili coinvolte sono di natura quantitativa) e l analisi delle corrispondenze multiple (se le variabili interessate sono di natura qualitativa); ) tecniche di discriminant analysis, per individuare le variabili che influenzano il comportamento d acquisto del cliente; ) tecniche di raggruppamento (cluster analysis), per individuare segmenti omogenei di clientela. Uno scoring system si sviluppa nei seguenti moduli: ) definizione delle variabili esplicative (variabili anagrafiche e socioeconomiche) della variabile comportamentale (acquisto/non acquisto); ) estrazione dal file target di un campione di nominativi (sampling) rappresentativo della clientela archiviata nel DBM su cui stimare un prototipo di modello di scoring; ) specificazione e stima del modello (scoring) che mette in relazione la variabile dicotomica comportamentale (acquista/non acquista) con le variabili esplicative selezionate; ) valutazione dei risultati campionari e loro estensione al file target; 5) implementazione dello scoring system: in questa fase lo score viene implementato nel file clienti; ) individuazione del target omogeneo (targeting) a cui rivolgere l azione di marketing (promozione). L ottimizzazione dei risultati di una campagna Di seguito si illustra un sistema di scoring applicato alla clientela di un istituto finanziario, con riferimento alla promozione di un prodotto. È da osservare che le tecniche di scoring possono essere applicate sia ai clienti acquisiti (per incrementarne la fidelizzazione) sia ai clienti potenziali. I potenziali clienti vengono segmentati in funzione del loro probabile tasso di adesione e del livello di rischio di rifiuto economicamente sopportabile dall impresa. Di seguito si riportano gli step nei quali si articola lo scoring system; Step : individuazione dei predittori della variabile obiettivo; Step : costruzione del modello di scoring: le variabili esplicative e la variabile obiettivo vengono sottoposte, ad esempio, ad un analisi di regressione (si veda l applicativo che accompagna l articolo) o alla discriminant analysis; Step : determinazione dello scoring: utilizzando la funzione sopra descritta, a ciascun cliente viene attribuito un punteggio (score) normalizzato su centili. Si redige una graduatoria dei clienti sulla base di tale punteggio, indicante la propensione all acquisto. Lo score cresce all aumentare di detta propensione. Step : estensione dello scoring al file clienti. Dopo aver assegnato un punteggio ai clienti, questi vengono raggruppati in classi (Tavola ). Nell applicazione in parola sono state considerate nove classi di score. Per la prima classe la numerosità della popolazione è di.000 clienti, con un tasso di risposta presunto (,%) si stimano.05 risposte affermative, le quali danno un margine di euro; per la seconda classe di soggetti, il cui numero ammonta a.000 unità, si ha un tasso di risposta pari a 0,7% e un numero di adesioni pari a., che danno un margine di.00 euro. Per la terza classe di punteggio il margine risulta ancora di segno positivo; per le restanti classi il margine risulta negativo. A. De Luca (00). 0 PMI n. 5/00

5 TAVOLA TASSO DI ADESIONE E RICAVO PRESUNTO IN DIVERSE CLASSI DI SCORE IN UN AZIONE DI MARKETING Classi di score Dimensione dello strato (in migliaia) () Tasso di adesione stimato (%) () Numero di adesioni presunte () = () (00) () Margine stimato () = () 00 (() 0,75) Ricavo (5) = () 00 0<x<00 0<x<0 0<x<0 0<x<0 0<x<0 0 < x < 0 0 < x < 0 0 < x < 0 0 < x < ,0 0,70 0,7 0, 0,70 0,00 0,00 0,007 0, Totale.000 0, Dalla Tavola 5, riportante i valori cumulati corrispondenti a quelli della tavola, si rileva che per raggiungere il punto di pareggio l azione commerciale deve essere rivolta ai clienti (target) appartenenti alle prime quattro classi di score, vale a dire a soggetti, sui quali si avranno presumibilmente.00 adesioni. Con la metodologia trattata è possibile scegliere tramite un processo di simulazione la variabile da ottimizzare (margine netto, come nell applicazione di cui alla Tavola 5; ricavi; dimensione del target ecc.) e conoscere anticipatamente i risultati di score delle relative distribuzioni cumulate (si veda l applicativo riportato in: Pmi Guida Impresa Online nella sezione Tools Area tematica Marketing e vendite). Nell azione di mailing verranno prescelti solo i clienti con un punteggio superiore ad un dato valore di score. Il modello di scoring, utilizzato come modello di simulazione, consente di conoscere a priori i risultati di varie alternative di obiettivi economici e/o di mercato, congiuntamente considerati (ad esempio, raggiungimento del ricavo massimo per un valore di margine nullo, ecc.). Questa possibilità fa connotare lo scoring system come uno strumento decisionale di supporto al lancio di una campagna promozionale. TAVOLA 5 TASSO DI ADESIONE E RICAVO PREVISTO IN DIVERSE CLASSI DI SCORE IN UN AZIONE DI MARKETING: VALORI CUMULATI Classi di score Dimensione dello strato (in migliaia) () Tasso di adesione stimato (%) () Numero di adesioni presunte () Margine stimato (5) = () 00 (() 0,75) Ricavo () = () 00 0<x<00 0<x<0 0<x<0 0<x<0 0<x<0 0 < x < 0 0 < x < 0 0 < x < 0 0 < x < ,,,0 0,75 0, 0,0 0, 0, 0, PMI n. 5/00

6 La discriminant analysis e la segmentazione Dato un collettivo di n clienti, sui quali sono state rilevate variabili quantitative e/o qualitative, disaggregabile in k gruppi, la discriminant analysis consente di giungere alla migliore suddivisione del collettivo nei k gruppi. Nel caso dello scoring di acquisto il numero di gruppi è normalmente pari a due, ad esempio, acquirente/non acquirente. Con questa tecnica, allo scopo di massimizzare i risultati delle azioni commerciali, si individuano le variabili discriminanti che separano nel modo migliore il gruppo dei «rispondenti» da quello dei «nonrispondenti», in passate azioni di marketing. Il problema viene spesso approcciato anche con tecniche di segmentazione binaria, che danno successive dicotomie della clientela, ognuna delle quali è generata dalla variabile maggiormente discriminante ai vari livelli di segmentazione (tecnica Chaid, tecnica AID Automatica Interaction Detection e CHAID Chi Square Interaction Detection). L arresto del processo di segmentazione avviene sulla base del numero di segmenti desiderato o della loro dimensione minima richiesta, oppure tramite il ricorso a tests di significatività statistica. I limiti di questo approccio sono ravvisabili nella ridotta efficacia della metodologia quando essa è applicata su gruppi di clienti poco attivi commercialmente. Per questa ragione gli operativi di marketing si sono rivolti alla discriminant analysi, mutuata dai modelli di misurazione dei rischi legati alla concessione del credito (la dicotomia tra «rispondenti» e «non rispondenti» ad un azione di marketing equivale a quella tra «buoni e cattivi creditori» (goodbad credit risk). Conclusioni Da quanto qui esposto si rileva che i metodi di calcolo degli scores per il targeting sono numerosi e di complessità metodologica crescente. La scelta del metodo di scoring, in una specifica campagna promozionale da attivare, sarà dettata dalla natura dei dati disponibili nel DBM e dalle competenze statistiche dell analista di mercato. L APPLICATIVO Metodi quantitativi per il targeting è scaricabile dal portale: Pmi Guida Impresa online nella sezione Tools Area tematica Marketing e vendite Istruzioni dell applicativo Si digitano in una colonna di Excel i valori delle unità acquistate da ciascun cliente si digitano nella colonna successiva le corrispondenti età (in anni) dei clienti si digitano nella colonna seguente il valore dello sconto (in %) fruito da ciascun cliente si eseguono, in sequenza, le istruzioni seguenti: strumenti analisi dati regressione. A questo punto appare l output (su un foglio Excel) PMI n. 5/00

Gli utenti del mercato online ebay.it Analisi degli abbandoni

Gli utenti del mercato online ebay.it Analisi degli abbandoni Gli utenti del mercato online ebay.it Analisi degli abbandoni Nunatac: N. Del Ciello, P. Bauce, L. Scendrate ebay: C. Corotto, A. Rota, G. Manetti L azienda ebay è un sito internet che offre ai propri

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA

VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA Quattro valori fondamentali per valutare una impresa sono: 1. Il Capitale Operativo Investito, che è dato dal Capitale Fisso (Costi pluriennali a lenta rotazione) +

Dettagli

Come sviluppare un marketing plan

Come sviluppare un marketing plan Come sviluppare un marketing plan Fasi del marketing plan 1. analisi della situazione; 2. definizione degli obiettivi; 3. individuazione del target; 4. sviluppo strategia di posizionamento 5. definizione

Dettagli

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO Perché segmentare? I mercati sono numerosi, dispersi geograficamente ed eterogenei nelle loro esigenze d'acquisto. Un'impresa che decide di operare in un certo mercato non

Dettagli

Analisi di dati di frequenza

Analisi di dati di frequenza Analisi di dati di frequenza Fase di raccolta dei dati Fase di memorizzazione dei dati in un foglio elettronico 0 1 1 1 Frequenze attese uguali Si assuma che dalle risposte al questionario sullo stato

Dettagli

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. Analisi sui consumi. Metodo delle inchieste familiari. Metodo delle disponibilità globali

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. Analisi sui consumi. Metodo delle inchieste familiari. Metodo delle disponibilità globali Obiettivi delle aziende Analisi di Mercato Facoltà di Economia francesco mola Analisi sui consumi Conoscere i bisogni e i gusti dei consumatori Valutare la soddisfazione della clientela Lanciare nuovi

Dettagli

1.3.1. Elementi caratterizzanti il marketing diretto interattivo

1.3.1. Elementi caratterizzanti il marketing diretto interattivo 1. IL MARKETING DIRETTO 1.1. Concetto e definizione di marketing diretto pag. 3 1.1.1. Direct e data base di marketing pag. 5 1.2. Evoluzione del concetto di marketing diretto pag. 8 1.2.1. La comunicazione

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Test delle ipotesi sulla varianza In un azienda che produce componenti meccaniche, è stato

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

ITER Imprese & Territorio

ITER Imprese & Territorio ITER Imprese & Territorio Generalità...2 La Scheda Impresa...4 Il sistema di Rating...6 Bilanci...7 Analisi di composizione...8 Elenchi imprese...9 Milano, novembre 2009 1 GENERALITÀ ITER è una applicazione,

Dettagli

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

[ Analisi della. concentrazione] di Luca Vanzulli. Pag. 1 di 1

[ Analisi della. concentrazione] di Luca Vanzulli. Pag. 1 di 1 [ Analisi della concentrazione] di Luca Vanzulli Pag. 1 di 1 LA CONCENTRAZIONE NELL ANALISI DELLE VENDITE L analisi periodica delle vendite rappresenta un preziosissimo indicatore per il monitoraggio del

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Segmentazione del mercato e scelta del target

Segmentazione del mercato e scelta del target Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE

Dettagli

La misurazione e la previsione della domanda

La misurazione e la previsione della domanda La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 6.XI.2013 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 12.XI.2014 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola l per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

i criteri di valutazione

i criteri di valutazione La fattibilità economica dei progetti: i criteri di valutazione 14.XII.2011 I criteri di fattibilità del progetto La convenienza di un investimento t immobiliare per il promotore può avvenire attraverso

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

online La situazione operativa. In ambito aziendale i processi decisionali richiedono assunzioni di responsabilità a vari LABORATORIO 1

online La situazione operativa. In ambito aziendale i processi decisionali richiedono assunzioni di responsabilità a vari LABORATORIO 1 LABORATORIO 1 Scelta tra preventivi per l acquisto di un impianto di Luca CAGLIERO Materie: Informatica, Matematica, Economia aziendale (Triennio IT) L attività da svolgere in laboratorio, di carattere

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Inferenza statistica. Statistica medica 1

Inferenza statistica. Statistica medica 1 Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella

Dettagli

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Attivati gli incentivi a favore delle imprese che si vogliono inserire nel mercato estero

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Attivati gli incentivi a favore delle imprese che si vogliono inserire nel mercato estero News per i Clienti dello studio del 9 Ottobre 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Attivati gli incentivi a favore delle imprese che si vogliono inserire nel mercato estero Gentile cliente, con la presente

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO

MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO 34 Funzioni aziendali coinvolte nello sviluppo prodotto LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI PROTAGONISTE NELLO SVIPUPPO PRODOTTI SONO: Progettazione e sviluppo prodotto

Dettagli

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008 Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica 18 dicembre 008 Esame sull intero programma: esercizi da A a D Esame sulla seconda parte del programma: esercizi

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

L equilibrio finanziario

L equilibrio finanziario L equilibrio finanziario La previsione finanziaria Analisi Economico-Finanziaria delle P.M.I. Prof. Andrea Calabrò E-mail: andrea.calabro@uniroma2.it L analisi di bilancio e la proiezione della gestione

Dettagli

Progetto ASTREA WP2: Sistema informativo per il monitoraggio del sistema giudiziario

Progetto ASTREA WP2: Sistema informativo per il monitoraggio del sistema giudiziario Progetto ASTREA WP2: Sistema informativo per il monitoraggio del sistema giudiziario Nell ambito di questa attività è in fase di realizzazione un applicativo che metterà a disposizione dei policy makers,

Dettagli

Servizi di consulenza specialistica per IGRUE 2009 2012

Servizi di consulenza specialistica per IGRUE 2009 2012 Allegato 9A Metodo della stima delle differenze Descrizione della procedura Il metodo della stima delle differenze è indicato qualora il controllore ritenga che la popolazione sia affetta da un tasso di

Dettagli

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo 21 Capitolo II Il budget 1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo Il budget - e' un programma delle operazioni di gestione da compiere in un anno, finalizzato

Dettagli

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris Analisi del mercato e stesura del piano di marketing Dr.ssa Michela Floris L analisi del mercato L analisi della concorrenza L analisi della domanda Dr.ssa Michela Floris 2 L analisi della concorrenza

Dettagli

Capitolo 4 Probabilità

Capitolo 4 Probabilità Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 4 Probabilità Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara Docenti: Dott.

Dettagli

Sviluppo e Gestione dei Progetti. docente: Prof. Filippo Ghiraldo f.ghiraldo@bep.co.it

Sviluppo e Gestione dei Progetti. docente: Prof. Filippo Ghiraldo f.ghiraldo@bep.co.it Sviluppo e Gestione dei Progetti docente: Prof. Filippo Ghiraldo f.ghiraldo@bep.co.it Metodologie operative Il progetto come investimento Alcune definizioni Se investo PV ( valore attuale ) oggi al tasso

Dettagli

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.

Dettagli

LE DETERMINANTI DELLA REDDITIVITÀ DELLE SOCIETA OPERANTI NEL COMPARTO TESSILE ABBIGLIAMENTO IN ITALIA

LE DETERMINANTI DELLA REDDITIVITÀ DELLE SOCIETA OPERANTI NEL COMPARTO TESSILE ABBIGLIAMENTO IN ITALIA LE DETERMINANTI DELLA REDDITIVITÀ DELLE SOCIETA OPERANTI NEL COMPARTO TESSILE ABBIGLIAMENTO IN ITALIA Il metodo CVRP per l analisi delle maggiori società tessili italiane Stefano Cordero di Montezemolo

Dettagli

Calcolare il costo dei prodotti

Calcolare il costo dei prodotti Calcolare il costo dei prodotti Metodi alternativi a confronto Parte 2 «Mix» Margini e Break Even Point Mix vendite e margine medio GAMMA SpA (Tavola 4) Prodotti Vendite Mix vendite Margine di contribuzione

Dettagli

L uso consapevole dei nuovi media nella professione psicologica: un indagine preliminare

L uso consapevole dei nuovi media nella professione psicologica: un indagine preliminare L uso consapevole dei nuovi media nella professione psicologica: un indagine preliminare Innovazione Sostenibile, in collaborazione con la Dr.ssa Rossana Actis Grosso, (ricercatrice in Psicologia Generale

Dettagli

La gestione della clientela, soprattutto quando questa è numerosa, è un attività delicata e complessa che normalmente porta via molto tempo.

La gestione della clientela, soprattutto quando questa è numerosa, è un attività delicata e complessa che normalmente porta via molto tempo. B-B CUSTOMER FOCUS La gestione della clientela, soprattutto quando questa è numerosa, è un attività delicata e complessa che normalmente porta via molto tempo. Il credit manager, o comunque la persona

Dettagli

Introduzione alle relazioni multivariate. Introduzione alle relazioni multivariate

Introduzione alle relazioni multivariate. Introduzione alle relazioni multivariate Introduzione alle relazioni multivariate Associazione e causalità Associazione e causalità Nell analisi dei dati notevole importanza è rivestita dalle relazioni causali tra variabili Date due variabili

Dettagli

LA CONTABILITA GENERALE

LA CONTABILITA GENERALE LA CONTABILITA GENERALE 1 LA CONTABILITA GENERALE SISTEMI DI RILEVAZIONE SISTEMI CONTABILI I sistemi contabili d azienda riguardano l oggetto e l estensione delle rilevazioni d azienda. I sistemi contabili

Dettagli

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180 SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Il piano di marketing

Il piano di marketing Il piano di marketing I benefici di un piano aziendale (1) Il piano può essere uno strumento di comunicazione: nei confronti dei livelli superiori nei confronti dei livelli inferiori (perché possano capire

Dettagli

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci

Dettagli

OCCUPATI SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA

OCCUPATI SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA ESERCIZIO 1 La tabella seguente contiene i dati relativi alla composizione degli occupati in Italia relativamente ai tre macrosettori di attività (agricoltura, industria e altre attività) negli anni 1971

Dettagli

Elementi di Psicometria

Elementi di Psicometria Elementi di Psicometria E2-Riepilogo finale vers. 1.2 Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2010-2011 G. Rossi (Dip. Psicologia) ElemPsico 2010-2011

Dettagli

Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 9. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo

Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 9. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 9 Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo 1 TEST D IPOTESI Partiamo da un esempio presente sul libro di testo.

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

LE RICERCHE DI MERCATO

LE RICERCHE DI MERCATO LE RICERCHE DI MERCATO IL MARKETING: UNA DEFINIZIONE STUDIO DELLE NORME DI COMPORTAMENTO DI UNA AZIENDA CON RIGUARDO ALLA PROGRAMMAZIONE, REALIZZAZIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITA DI SCAMBIO. QUESTE NORME

Dettagli

LA RICLASSIFICAZIONE DEI SALDI CONTABILI CON MICROSOFT ACCESS 2007

LA RICLASSIFICAZIONE DEI SALDI CONTABILI CON MICROSOFT ACCESS 2007 LA RICLASSIFICAZIONE DEI SALDI CONTABILI CON MICROSOFT ACCESS 2007 La fase di riclassificazione del bilancio riveste un ruolo molto importante al fine di comprendere l andamento aziendale; essa consiste,

Dettagli

La distribuzione Gaussiana

La distribuzione Gaussiana Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Biotecnologie Corso di Statistica Medica La distribuzione Normale (o di Gauss) Corso di laurea in biotecnologie - Corso di Statistica Medica La distribuzione

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE LA CONTABILITA GENERALE D IMPRESAD 1 LA CONTABILITA GENERALE DI IMPRESA SISTEMI DI RILEVAZIONE SISTEMI CONTABILI I sistemi contabili d azienda riguardano l oggetto e l

Dettagli

danilo.vaselli@opendotcom.it

danilo.vaselli@opendotcom.it Organizzazione dello studio e controllo di gestione -Introduzione - Gestione delle attività di Studio, Parcellazione e controllo della redditività del lavoro: criticità ed obiettivi di miglioramento. -

Dettagli

delle aziende in Italia:

delle aziende in Italia: Livello di rischiosità delle aziende in Italia: Lombardia Dati aggiornati a Dicembre 2012 Marketing CRIBIS D&B Agenda Distribuzione delle aziende nella regione Analisi del livello di rischiosità Confronto

Dettagli

elicaweb manuali - Vendite: come iniziare - pagina 1 di 9

elicaweb manuali - Vendite: come iniziare - pagina 1 di 9 elicaweb manuali - Vendite: come iniziare - pagina 1 di 9 Indice Premessa 2 Listini di vendita! 2 Variazioni 2 Nuovo listino 3 Cerca e Query 3 Report 4 Classi di sconto! 5 Nuovo 5 Cerca 5 Report 5 Sconti

Dettagli

Lezione 4. Controllo di gestione. Il controllo direzionale

Lezione 4. Controllo di gestione. Il controllo direzionale Lezione 4 Il controllo direzionale Sistema di pianificazione e controllo PIANIFICAZIONE STRATEGICA PIANO 1 2 OBIETTIVI OBIETTIVI ATTIVITA 3 DI LUNGO PERIODO DI BREVE PERIODO OPERATIVA 5 BUDGET FEED-BACK

Dettagli

Modelli descrittivi, statistica e simulazione

Modelli descrittivi, statistica e simulazione Modelli descrittivi, statistica e simulazione Master per Smart Logistics specialist Roberto Cordone (roberto.cordone@unimi.it) Statistica descrittiva Cernusco S.N., giovedì 21 gennaio 2016 (9.00/13.00)

Dettagli

Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS

Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS 1 Analisi del punto di equilibrio o di pareggio Consiste nella determinazione grafica o matematica del quantitativo di vendita al quale i costi totali e i ricavi

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

Innovare per competere

Innovare per competere Innovare per competere il ruolo del CRM come elemento di crescita nelle vendite workshop a cura di: Giulia Zaia Veneto Ricerche Customer Relationship Management CRM ovvero gestione delle relazioni con

Dettagli

Introduzione. Coesis Research Conjoint Analysis

Introduzione. Coesis Research Conjoint Analysis I metodi chemiometrici: la Conjoint Analysis Coesis Research CONJOINT ANALYSIS COESIS RESEARCH Srl Sede legale - Direzione e amministrazione: 24127 Bergamo, Via Grumello 61 - Tel. 035/4328422 - Fax 035/2652639

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

I ricavi ed i costi di produzione

I ricavi ed i costi di produzione I ricavi ed i costi di produzione Supponiamo che le imprese cerchino di operare secondo comportamenti efficienti, cioè comportamenti che raggiungono i fini desiderati con mezzi minimi (o, che è la stessa

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003

Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003 Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003 La fase di pianificazione di un progetto è sicuramente molto delicata e alquanto complessa, in quanto bisogna riuscire a definire una scomposizione del progetto

Dettagli

Scheda operativa Versione rif. 13.01.3c00. Libro Inventari

Scheda operativa Versione rif. 13.01.3c00. Libro Inventari 1 Inventario... 2 Prepara tabelle Inventario... 2 Gestione Inventario... 3 Tabella esistente... 3 Nuova tabella... 4 Stampa Inventario... 8 Procedure collegate... 11 Anagrafiche Archivi ditta Progressivi

Dettagli

Analisi bivariata. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it

Analisi bivariata. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Introduzione : analisi delle relazioni tra due caratteristiche osservate sulle stesse unità statistiche studio del comportamento di due caratteri

Dettagli

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato

Dettagli

UN MODULO SOFTWARE PER LA ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA STAMPA ( AUDIPRESS)

UN MODULO SOFTWARE PER LA ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA STAMPA ( AUDIPRESS) UN MODULO SOFTWARE PER LA ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA STAMPA ( AUDIPRESS) TOM Micro e un software per la analisi e la pianificazione dei dati Audipress. E disponibile sia nella versione operativa su

Dettagli

evolution and innovation in SME s rating

evolution and innovation in SME s rating evolution and innovation in SME s rating IL RISCHIO OPERATIVO GMA 4 5 LA STRUTTURA PROGETTUALE IL RISCHIO OPERATIVO GMA Il rischio operativo GMA prevede l elaborazione degli ultimi tre bilanci aziendali

Dettagli

Pro e contro delle RNA

Pro e contro delle RNA Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;

Dettagli

RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.

RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i

Dettagli

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009 1 luglio 2010 Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970- L Istat rende disponibili le serie storiche degli investimenti per branca proprietaria per gli

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Case history gestione del CRM il caso di un azienda di trasporti

Case history gestione del CRM il caso di un azienda di trasporti Case history gestione del CRM il caso di un azienda di trasporti Obiettivo Carta fedeltà Carta sconto Abbonamenti Reclami Database integrato Vendite Produzione Magazzino/logistica/ consegne/fatturazioni

Dettagli

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier Ricerca di outlier Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Ricerca di Anomalie/Outlier Cosa sono gli outlier? L insieme di dati che sono considerevolmente differenti dalla

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...

Dettagli

AND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO

AND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO SOCIALLY RESPONSIBLE INVESTMENT AND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO Forum per la Finanza Sostenibile Milano 30 giugno 2009 Giulio Casuccio Head of Quantitatives Strategies and Research Principi ed obiettivi:

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

La valutazione delle rimanenze di magazzino

La valutazione delle rimanenze di magazzino Università degli Studi di L Aquila Facoltà di Economia Corso di Ragioneria Generale e Applicata Prof. Michele Pisani A.A. 2006-2007 La valutazione delle rimanenze di magazzino La nostra attenzione si concentrerà

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli