Informatica per la Grafica

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1 Informatica per la Grafica Lezione 4 Operazioni classiche sulle immagini Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

2 Cosa impareremo oggi Gli operatori sulle immagini digitali I filtri puntuali L'istogramma di un'immagine L'equalizzazione Aritmetica delle immagini I filtri lineari e convolutivi I filtri non lineari

3 Gli operatori sulle immagini digitali Sono operazioni che possono alterare i valori dei pixel di una immagine Esistono migliaia di operatori usati a vario scopo Essi implementano algoritmi e tecniche di elaborazione molto diverse In questo momento ci occuperemo principalmente di due grandi classi di operatori: operatori puntuali operatori convolutivi

4 Semplifichiamoci la vita Per semplificare la discussione lavoreremo solo su immagini a toni di grigio Le medesime operazioni descritte per tali immagini si estendono nella massima parte dei casi alle immagini RGB Basta operare separatamente sui tre canali R, G e B e trattare ciascuno di essi come una immagine a toni di grigio indipendente dagli altri canali Ma prima di fare questo dobbiamo imparare a convertire un'immagine in toni di grigio

5 Conversione a toni di grigio (1) Abbiamo visto nella lezione 2 la legge che lega la luminanza Y con le componenti RGB Y =0.3 R 0.6 G 0.1 B Possiamo utilizzare tale legge per ottenere la conversione a toni di grigio In effetti tutti i software utilizzano tale legge, ma con dei valori decimali più precisi L'idea comunque è che la luminanza Y rappresenta abbastanza fedelmente la versione a toni di grigio di un'immagine

6 Conversione a toni di grigio (2) C'è un altro sistema per convertire un'immagine a toni di grigio: l'indicizzazione Mettiamo alla prova i nostri software con i due sistemi appena proposti

7 Operatori locali e puntuali (1) Un operatore che preso in input il valore di un pixel ne restituisce uno cambiato si dice locale se il valore che esso dà in output dipende esclusivamente dai valori del pixel in ingresso e dei pixel ad esso vicini Tali pixel formano un intorno (neighborhood) del pixel trasformato

8 Operatori locali e puntuali (2) Un operatore che preso in input il valore di un pixel ne restituisce uno cambiato si dice puntuale se il valore che esso dà in output dipende esclusivamente dal valore del pixel in ingresso Ogni operatore puntuale è un operatore locale in cui il vicinato si riduce al singolo pixel in elaborazione

9 Gli operatori puntuali (1) Gli operatori puntuali sono semplici tabelle Un pixel di una immagine a toni di grigio ha (tipicamente) 256 possibili colori (livelli di grigio) Poiché un operatore puntuale dipende solo dal valore del pixel esso è completamente descritto da una tabella come quella che segue

10 Gli operatori puntuali (2) Tale tabella si chiama Look Up Table Ne abbiamo già parlato quando abbiamo introdotto la palette delle immagini e la compressione palette-based Il significato qui è quasi lo stesso: in quel caso la LUT serviva per ridurre il numero di colori ed indicizzarli, qui serve per trasformare un colore in un altro

11 Gli operatori puntuali (3) Numeri? No grazie preferisco i disegni Questa è universalmente l'interfaccia che tutti i programmi offrono per la visualizzazione e gestione delle operazioni puntuali

12 Gli operatori puntuali (4) Vediamo un esempio di sistema di visualizzazione delle LUT

13 Esempi di LUT (1) Identità: i valori non cambiano

14 Esempi di LUT (2) Negativo: bianco e nero si scambiano

15 Esempi di LUT (3) Incupimento

16 Esempi di LUT (4) Schiarimento

17 Esempi di LUT (5) Diminuisce il contrasto

18 Esempi di LUT (6) Aumenta il contrasto

19 Esempi di LUT (7) Solarizza Tutte le LUT che non hanno un andamento regolare si dicono di solarizzazione

20 Esempi di LUT (8) Soglia

21 Esempi di LUT (9) Quantizzazione

22 Esercizi LUT provare ad applicare una LUT a diverse tipologie di immagini (PNG, GIF, JPEG, ecc.) verificare il comportamento a seconda del formato provare ad applicare ad una stessa immagine diversi tipi di LUT verificare il comportamento a seconda della LUT provare ad applicare più LUT in cascata e verificare il diverso comportamento a secondo dell'ordine di applicazione

23 La statistica: uno strumento di diagnosi per le immagini I pixel di una immagine posso essere visti come una popolazione sulla quale possiamo calcolare tutte le quantità statistiche descrittive che si usano normalmente: media, mediana, varianza, deviazione standard, quartili, percentili, ecc. Particolarmente importante è la conoscenza della distribuzione delle frequenze dei toni di grigio: l'istogramma

24 L'istogramma (1)

25 L'istogramma (2) Attenzione! Immagini diverse potrebbero avere istogrammi simili (se non uguali) L istogramma tiene conto solo della distribuzione statistica dei livelli di grigio non della distribuzione spaziale dei pixel

26 L'istogramma (3) Vediamo qualche esempio pratico e mettiamolo alla prova su diverse immagini

27 Esercizi Istogramma verificare l'istogramma di diverse tipologie di immagini (PNG, GIF, JPEG, ecc.) provare a modificare (in qualsiasi modo) le immagini e verificare come cambia l'istogramma corrispondente

28 LUT ed istogramma (1) Le operazioni di LUT possono alterare anche in modo significativo l'istogramma di un'immagine Ci tocca un bel lavoro adesso Dobbiamo infatti riprendere tutte le tecniche di LUT viste precedentemente e vedere come cambia l'istogramma

29 LUT ed istogramma (2) Negativo: bianco e nero si scambiano

30 LUT ed istogramma (3) Incupimento

31 LUT ed istogramma (4) Schiarimento

32 LUT ed istogramma (5) Diminuisce il contrasto

33 LUT ed istogramma (6) Aumenta il contrasto

34 LUT ed istogramma (7) Solarizza L'istogramma dopo una solarizzazione è poco indicativo. Se considero LUT di tipo strano posso trasformare un istogramma dato in un qualunque altro

35 LUT ed istogramma (8) Soglia

36 LUT ed istogramma (9) Quantizzazione

37 Esercizi LUT ed istogramma provare ad applicare una LUT a diverse tipologie di immagini (PNG, GIF, JPEG, ecc.) e verificare come cambia l'istogramma verificare il comportamento a seconda del formato provare ad applicare ad una stessa immagine diversi tipi di LUT e verificare come cambia l'istogramma verificare il comportamento a seconda della LUT provare ad applicare più LUT in cascata e verificare il diverso comportamento a secondo dell'ordine di applicazione e come cambia l'istogramma

38 Analisi degli difetti tramite istogramma (1) Gli istogrammi sono un potente strumento di analisi statistica di un'immagine Ma soprattutto gli istogrammi consentono una diagnosi dei difetti di una immagine Ovviamente non è possibile individuare tutti i difetti possibili I tipi di difettosità individuabili devono essere di un qualche tipo riconducibile ad una problema legato alla statistica

39 Analisi degli difetti tramite istogramma (2) Immagine sottoesposta

40 Analisi degli difetti tramite istogramma (3) Immagine sovraesposta

41 Analisi degli difetti tramite istogramma (4) Immagine con range dinamico compresso Toni non usati

42 Esercizi LUT ed istogramma cercare tramite istogramma alcune immagini che presentano i difetti appena presentati (altrimenti crearle artificialmente) provare ad applicare una (o più) LUT a tali immagini (PNG, GIF, JPEG, ecc.) nel tentativo di eliminare il difetto

43 L'equalizzazione (1) Si parla di immagine equalizzata quando il contributo di ogni differente tonalità di grigio è pressappoco uguale Si parla anche di istogramma uniforme L'equalizzazione si può realizzare con un semplice algoritmo (non verrà trattato) Solitamente l'equalizzazione rende più nitida un'immagine Attenzione pero, poiché non sempre l'equalizzazione migliora l'immagine

44 L'equalizzazione (2) Il pressappoco uguale della slide precedente proviene dal fatto che (per problemi numerici) non è possibile nella pratica ottenere un contributo uguale per ogni tono di grigio. Questo viene dal fatto che se il contributo uguale dovesse risultare un numero decimale sarà necessario approssimare in quale modo

45 L'equalizzazione (3) Ecco un caso in cui l'equalizzazione fallisce e peggiora l'immagine In generale funziona male per distribuzioni multimodali (con due o più picchi )

46 Esercizi Equalizzazione provare ad applicare un'equalizzazione a diverse tipologie di immagini (PNG, GIF, JPEG, ecc.) e verificare come cambia l'istogramma trovare delle immagini su cui l'equalizzazione peggiora l'immagine stessa provare ad applicare più equalizzazioni in cascata e verificare come cambia l'istogramma provare ad applicare equalizzazione e LUT su una stessa immagine e verificare il risultato visivo e tramite l'istogramma

47 Aritmetica delle immagini (1) Fino a questo momento abbiamo soltanto modificato i valori dei pixel di un'immagine in base a delle regole statistiche Poiché le immagini non sono altro che griglie di numeri è possibile inventarsi una aritmetica delle immagini Ovvero definire le operazioni di somma, prodotto, ecc.

48 Aritmetica delle immagini (2) Ad esempio un'operazione di somma tra due immagini si ottiene facilmente sommando i valori delle due immagini pixel per pixel + =

49 Aritmetica delle immagini (3) L'operazione di moltiplicazione di un'immagine per uno scalare si ottiene moltiplicando i valori dell'immagine per un numero 2x =

50 Aritmetica delle immagini (4) È possibile effettuare una miriade di operazioni tra le immagini Alcune anche particolarmente interessanti I normali programmi di grafica permettono di gestire tali operazioni principalmente tramite i layer Dei layer parleremo a breve, ma per adesso supponiamo di conoscerli già e vediamo che operazioni è possibile effettuare

51 Esercizi Aritmetica delle immagini provare i vari tipi di operazioni tra le immagini applicate a diverse tipologie di immagini (PNG, GIF, JPEG, ecc.) e verificare come cambia il risultato provare anche con più di due layer utilizzando diversi sistemi di sovrapposizione lavorare anche sulle trasparenze delle immagini

52 Problemi di overflow ed altro (1) Attenzione! Non tutte le operazioni tra immagini restituirebbero in output un'immagine Operando aritmeticamente può accadere che un pixel abbia: un valore decimale un valore negativo un valore maggiore del massimo (tipicamente 255) Il primo problema si risolve facilmente con una approssimazione ad intero, gli altri due vanno sotto il nome di problemi di overflow

53 Problemi di overflow ed altro (2) Ci sono diversi modi per risolvere i problemi di overflow si possono ad esempio semplicemente troncare a zero i valori negativi ed a 255 i valori maggiori di 255 Questa soluzione spesso porta però a dei problemi di perdita di dettaglio Se tutto un insieme di valori viene posto a zero e tutto un altro insieme di valori viene posto a 255 si rischia di appiattire alcune zone dell'immagine ottenendo un effetto solarizzazione

54 Problemi di overflow ed altro (3) Un sistema migliore è rimappare i nuovi valori nel range [0, 255] Sfortunatamente quasi nessun software fa una cosa del genere Per fare ciò bisogna seguire i seguenti passi: individuare i valori minimo vmin e massimo vmax trovati rimappare ogni valore vold nel valore vnew secondo la legge: v old v min v new =255 v max v min

55 Problemi di overflow ed altro (4) + = Soluzione 1 Soluzione 2 (simulata)

56 I filtri convolutivi (1) Introduciamo adesso uno degli strumenti più potenti che l'informatica mette a disposizione degli artisti: i filtri convolutivi La teoria matematica che sta alla base dei filtri convolutivi è particolarmente complessa e quindi non può essere trattata Questo ci impedirà di comprendere appieno il comportamento di un filtro convolutivo Cercheremo comunque di spiegare il tutto nel modo più semplice possibile

57 I filtri convolutivi (2) Il bello dei filtri convolutivi è che sono veramente facili da usare Inoltre se si riesce a capire come funzionano è anche molto semplice costruirseli da se per ottenere risultati particolari Tutti i programmi di elaborazione forniscono una miriade di filtri più o meno utili ed anche la possibilità di creare filtri custom

58 I filtri convolutivi (3) Per eseguire una convoluzione è necessario definire prima il kernel della convoluzione Il kernel di un filtro spiega come il filtro stesso si comporta: la sua definizione è fondamentale Vedremo molti esempi di kernel notevoli ovvero di kernel classici atti a svolgere particolari operazioni In due parole un kernel è una matrice che descrive come un pixel ed i suoi vicini sono utilizzati per calcolare il nuovo valore del pixel

59 I filtri convolutivi (4) [ Matematicamente un kernel è rappresentabile come una griglia (solitamente) quadrata Mentre l'operazione svolta può essere vista come la somma dei prodotti di tutti gli elementi del kernel per gli elementi dell'immagine k 0,0 k 0,1 k 1,0 k 1,1 K= k n,0 k n,1 k 0, n k 1, n k n,n ] F x, y = k i, j I x i, y j i, j

60 I filtri convolutivi (5) Il modo migliore per capire il comportamento di un filtro convolutivo è tramite un esempio banale fatto su carta

61 Il problema dei bordi Un problema che si presenta è quello dei bordi: come si fa la convoluzione ai bordi? Possibili soluzioni: filtrare solo le zone centrali dell'immagine supporre che tutto intorno all'immagine ci sia 0, oppure duplicare il pixel accanto assumere una topologia toroidale : quando si sfora a destra si rientra a sinistra, quando si sfora in basso di rientra in alto e viceversa Ogni software fa scelte differenti e/o permette all'utente di decidere come deve comportarsi

62 Il problema dell'overflow Anche con le operazioni di convoluzione si rischia di ottenere un overflow Anche in questo caso i software di elaborazione si comportano in modo differente anche se la tendenza maggiore prevede il troncamento agli estremi Come nel caso precedente anche qui si rischia di avere un risultato anomalo e totalmente differente da cosa ci si aspettava Sfortunatamente non c'è molto da fare

63 Esercizi Filtri convolutivi provare ad inventare dei kernel per filtri convolutivi e verificare che effetto hanno sulle immagini provare con diverse tipologie di immagini (PNG, GIF, JPEG, ecc.) e verificare come cambia il risultato provare anche con più layer utilizzando diversi sistemi di sovrapposizione provare i vari sistemi di gestione dei bordi verificare le problematiche di overflow

64 Il filtro N-Box Sono definiti da kernel NxN con ogni elemento pari a 1/N2 (con N solitamente dispari) Hanno l'effetto di sfocare (o sfumare) le immagini La sfocatura è molto forte in orizzontale e verticale ma meno in diagonale Esempi: 5-Box 3-Box

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66 Il filtro N-Binomiale Sono filtri di smussamento con kernel derivati dalla distribuzione binomiale e sono anche detti filtri gaussiani Hanno il pregio di smussare egualmente in tutte le direzioni Smussano meno vigorosamente degli N-box Esempi: 3-Box Box

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68 La conservazione dell'energia I filtri appena presentati hanno una caratteristica molto importante: la somma di tutti gli elementi del kernel da sempre 1 Con abuso di linguaggio, derivato dalla Fisica, si dice che tali filtri conservano l'energia o sono energy preserving Questo comporta che la somma dei valori totali della luminanza nella immagine non cambia L'immagine non si illumina ne scurisce Esistono anche filtri non energy preserving

69 I lati orizzontali Questo tipo di filtro trova (dando un alto valore di luminanza) i lati cioè le zone di forte transizione chiaro/scuro Ne esistono molte versioni più o meno efficienti, ma in realtà la edge detection è un problema ancora aperto dell'informatica Esempi: X-Edge X-Sobel

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71 I lati verticali La situazione è identica nel caso dei lati verticali Ovviamente i filtri sono solo ruotati di 90 gradi Esempi: Y-Edge Y-Sobel

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73 Il problema della edge detection Come già detto il problema della edge detection non è ancora pienamente risolto, anzi è un problema, probabilmente, in generale irrisolvibile In ogni caso migliori risultati si ottengono: con un'equalizzazione dopo l'applicazione dei filtri con algoritmi più sofisticati (non lineari) per il calcolo della grandezza del gradiente (somma del quadrato della risposta di un edge finder orizzontale e del quadrato della risposta di un edge finder verticale) con strategie più intelligenti (algoritmo di Canny, algoritmi fuzzy, tecniche di backtracking, ecc.)

74 Il filtro Laplaciano I filtri per l'individuazione dei lati (edge finding) appena presentati sono approssimazioni al discreto di un'operazione dell'analisi matematica (la derivata prima) Analogamente è possibile approssimare un'altra operazione (la derivata seconda) ed ottenere quindi l'operatore Laplaciano definito dalla maschera:

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76 La conservazione dell'energia: atto 2 Riprendiamo la discussione inerente la conservazione dell'energia nei filtri convolutivi Nel caso dei filtri di edge finding la somma di tutti gli elementi del kernel da sempre 0 Ciò vuol dire che l'immagine ha perso la sua energia e sono rimasti solo i suoi picchi L'immagine si è fortemente scurita In generale i filtri significativi danno sempre come somma degli elementi del kernel un valore nell'intervallo [0, 1]

77 Il filtro di edge enhancing (1) Spesso non siamo interessati a trovare i lati di un'immagine ma a migliorarne la qualità, per esempio mettendola più a fuoco Questa è un'operazione opposta allo smoothing Per ottenere tale effetto si può adottare una maschera che, derivata dal Laplaciano, rinforza i lati presenti nell'immagine

78 Il filtro di edge enhancing (2) Purtroppo essa rinforza anche il rumore ed i difetti presenti nella immagine Si noti comunque che anche in questo caso la somma degli elementi del kernel vale 1 Ciò vuol dire che questo filtro lascia inalterata l'energia media dell'immagine

79 Il filtro di edge enhancing (3) Originale Edge Enhanced Si osservi che aver migliorato i contorni ha anche messo in luce difetti e granularità dell'immagine iniziale Si osservi anche la particolare texture a quadretti di 8x8 pixel che è creata non dalla immagine ma dal JPEG A breve vedremo un filtro non lineare per la edge enhancing molto comune: unsharp mask

80 Il filtro di shifting I kernel di convoluzione sono una fonte inesauribile di effetti speciali da sperimentare Un'applicazione molto banale è lo shifting di un'immagine di un offset (dx, dy) rispetto alle coordinate iniziali Lo shifting di due posizioni a destra e due in alto per esempio è realizzato dal kernel:

81 Filtri locali non lineari (1) I filtri convolutivi sono speciali filtri locali o di intorno Essi sfruttano le informazioni in un vicinato del pixel per calcolare la propria risposta usando sempre le stesse operazioni (shift invarianza) agendo in maniera lineare (linearità) Ovviamente si può sfruttare l'informazione locale anche in maniera più complessa non necessariamente lineare

82 Filtri locali non lineari (2) Tale operazione diviene spesso indispensabile per realizzare effetti e manipolazioni sofisticate Purtroppo l'analisi matematica di tali filtri è assai complessa e gli algoritmi che li implementano sono difficili da ottimizzare Per tale motivo noi vedremo solo il risultato finale cercando di capire intuitivamente come il filtro si comporta senza scendere nei dettagli tecnici

83 I filtri order statistics (1) Una categoria di filtri locali non lineari assai usata è quella dei filtri order statistics Tali filtri, preso un intorno MxM di un pixel (con M generalmente dispari), sostituiscono il valore del pixel con il valore minimo (massimo, mediano, ecc.) di tutti i valori osservati in tale intorno A secondo della scelta fatta si possono ottenere risultati interessanti ed anche miglioramenti notevoli

84 I filtri order statistics (2) Se si sostituisce con il minimo si ottiene un incupimento dell'immagine (si eliminano per esempio macchioline chiare) Se si sostituisce con il massimo si ottiene uno schiarimento dell'immagine (si eliminano per esempio i punti neri) Se si sostituisce con il mediano si ottiene uno smussamento che però a differenza di N-box rispetta meglio i lati

85 I filtri order statistics (3) L'immagine originale è stata sporcata con rumore nei quadranti NW e SE L'immagine è stata filtrata con un filtro minimo applicato su intorni di 3x3 pixel

86 I filtri order statistics (4) L'immagine originale è stata sporcata con rumore nei quadranti NW e SE L'immagine è stata filtrata con un filtro massimo applicato su intorni di 3x3 pixel

87 I filtri order statistics (5) L'immagine originale è stata sporcata con rumore nei quadranti NW e SE L'immagine è stata filtrata con un filtro mediano applicato su intorni di 5x5 pixel

88 Unsharp mask: un algoritmo non lineare L'uso del kernel derivato dal Laplaciano per fare edge enhancing ha un difetto: esso viene applicato sempre a tutti i pixel dell'immagine Come conseguenza esso accentua i dettagli anche nelle zone omogenee mettendo in evidenza i difetti ed il rumore Sono stati proposti vari algoritmi per evitare questo fenomeno Gli algoritmi di tipo unsharp mask sono forse la più tradizionale tecnica usata a questo scopo

89 Unsharp mask: l'algoritmo (1) L'algoritmo procede come segue: ottiene dall'utente un valore R detto raggio (tipicamente nel range [1, 200]) ottiene dall'utente un valore T detto soglia (tipicamente nel range [0, 255]) ottiene dall'utente un numero C detto fattore di correzione (tipicamente nel range [0, 1], anche se alcuni software preferiscono usare altri valori o valori percentuali)

90 Unsharp mask: l'algoritmo (2) Per ogni pixel: se il range dinamico (la massima variazione di toni) in un intorno centrato nel pixel con raggio R è inferiore alla soglia T non si fa nulla altrimenti si sostituisce il valore del pixel con quello calcolato secondo lo schema presentato nella successiva slide

91 Unsharp mask: l'algoritmo (3) Se il test precedente non è stato verificato si procede come segue: sia P il valore di partenza del pixel si applichi un filtro di smoothing (N-box oppure Nbinomiale) al pixel sia S il nuovo valore che si ottiene per il pixel si sostituisca P con il nuovo valore V secondo la formula: 1 C C V= P S 2 C 1 2 C 1 con C il parametro ottenuto nella prima fase

92 Unsharp mask: l'implementazione Sfortunatamente non tutti i programmi forniscono l'unsharp mask come è stato appena presentato oppure lo forniscono sotto falsi nomi La Tipica interfaccia utente è quella riportata in figura R C T

93 Unsharp mask

94 Volevano stupirvi con effetti Speciali!! Cosa non si riesce a fare???

95 Esercizi C'è bisogno di dirvi cosa dovete fare?? sbizzarritevi con i filtri!! provare tutto il provabile!! date sfogo alla fantasia!! Non andremo avanti finché non vedrò qualcosa di eccezionale fatto semplicemente con i filtri

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