Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

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1 Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico

2 Laboratorio del Sapere Scientifico I. C. «Primo Levi» Prato Scuola dell infanzia Paperino, Sezione distaccata di S.Giorgio a.s Età bambini 4/5 anni Insegnanti: Rosa De Rosa e Elena Tonini

3 PREMESSA L apprendimento della matematica è legato alla capacità di pensare e di elaborare; quindi è alla base di ogni apprendimento. I bambini imparano la matematica attraverso il proprio vissuto fisico, attraverso il corpo che agisce nello spazio e nel tempo e le esperienze che vive lo aiutano a trovare soluzioni. Purtroppo la tendenza è quella di evitare loro qualsiasi difficoltà e di tenerli lontani da ogni possibile errore, ma ciò vuol dire privarli delle opportunità che derivano dallo sbagliare. Risolvere problemi e fare matematica vuol dire innanzitutto sapersi organizzare. Per questo motivo occorre mettere a disposizione dei bambini un organizzazione di spazi e tempi che si qualificano per le relazioni che sono in grado di innescare, e per le opportunità che sono in grado di offrire in termini di informazioni, lettura e interpretazione della realtà e conseguente rappresentazione critica. Solo se i bambini si trovano di fronte a situazioni significative e stimolanti, diventano protagonisti del proprio apprendimento, imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, ad accettare e condividere i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate in quel determinato contesto o situazione.

4 COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NEL CURRICOLO VERTICALE Fin dalle prime fasi di pianificazione del percorso, le insegnanti del gruppo LSS hanno manifestato l esigenza di condividere una metodologia progettuale e strumenti di lavoro comuni, evidenziando le reali necessità emerse all interno delle proprie classi o sezioni. Il porsi e risolvere problemi, a scuola come nella vita, deve arrivare attraverso l esperienza diretta: il pensare ed il fare. Per questo l alunno, nel suo percorso formativo, sarà accompagnato a riconoscere e rappresentare situazioni problematiche, e successivamente ad impostare, discutere e comunicare strategie di risoluzione.

5 OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO Dalle Indicazioni Nazionali del 2007, la matematica deve dare gli strumenti per affrontare problemi utili nella vita quotidiana, contribuire a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. Traguardi per lo sviluppo delle competenze di base: Il bambino: osserva e sperimenta con il proprio corpo gli oggetti utilizzando tutti i sensi e descrive le sensazioni percepite; raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; Utilizza simboli per registrarle; Esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata; Manifesta curiosità e voglia di sperimentare; Collabora, interagisce e condivide regole; Raccoglie e organizza informazioni; Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri, sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi ed altre quantità.

6 ELEMENTI SALIENTI DELL APPROCCIO METODOLOGICO La realizzazione del progetto è partita dalla scelta, non a caso, di oggetti della quotidianità, che prevedono la possibilità di operare concretamente sulla realtà. Già da diversi anni stavamo lavorando su un progetto relativo al recupero e riutilizzo di tappi di ogni tipo e materiale. Osservando come i bambini si interessavano al materiale abbiamo pensato di sfruttarne l interesse per rispondere agli obiettivi previsti. Le situazioni che abbiamo presentato, in quanto concrete, mettono in gioco percezione e movimento, manualità, creatività e iniziativa; stimolano lo sguardo matematico che esplora i fatti, sviluppando logica e immaginazione, in un continuo intreccio con tutti i campi di esperienza. Il percorso è stato cosi articolato: Familiarizzazione e gioco spontaneo con i tappi Conversazione successiva sulle sensazioni provate Giochi strutturati Classificazioni, quantificazioni e confronti Rappresentazioni grafiche Discussioni individuali e collettive Realizzazione dello schema gioco del tris con materiale naturale Documentazione con foto, conversazioni dei bambini e produzioni individuali Verifica

7 MATERIALI APPARECCHI E STRUMENTI IMPIEGATI Sono stati usati i seguenti strumenti e apparecchi: Contenitori, vaschette, ceste per contenere i tappi Fogli, pennarelli, matite, colla, forbici. Legnetti, sassolini, foglie, spago. Macchina fotografica, computer,

8 AMBIENTE IN CUI E STATO SVILUPPATO IL PERCORSO Il percorso si è svolto in vari ambienti secondo le attività proposte: Sezione Palestra Giardino Spazio multifunzione Ingresso della scuola

9 TEMPO IMPIEGATO Per la messa a punto preliminare nel gruppo LSS Dal mese di Gennaio a Giugno con la consulenza del prof. Brunetto Piochi Per la progettazione specifica e dettagliata in sezione Il percorso è iniziato con la collaborazione dei genitori per la raccolta dei tappi ad inizio anno scolastico Ma la sua attuazione effettiva in sezione è avvenuta da Febbraio a Maggio TEMPO SCUOLA DI SVILUPPO DEL PERCORSO - non sono state previste uscite esterne, se non quelle nel giardino della scuola, con attività programmate.

10 DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO Familiarizzazione con i tappi I bambini sono stati portati in palestra, disposti in cerchio, seduti e ad occhi chiusi. L insegnante ha fatto cadere i tappi dall alto e i bambini hanno cercato di indovinare di cosa si trattasse, ascoltando solo il rumore. Dopo vani tentativi hanno aperto gli occhi e lo stupore è stato immenso!

11 A fine esperienza, la caduta dei tappi dall alto è stata ripetuta consentendo ai bambini di guardare dopodiché sono stati lasciati liberi di utilizzare sia lo spazio che i tappi a loro piacimento Ognuno di loro, poi, è stato invitato a salire sul tappeto di tappi, ha camminato, rotolato e sentito con il proprio corpo.

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15 Infine sono state ascoltate le emozioni e le sensazioni provate. COSA AVETE PROVATO AD OCCHI CHIUSI? ELEONORA: Abbiamo sentito un rumore che faceva : PUM PUM PUM TOMMASO: Io ho sentito che quelle cose che facevano rumore erano accanto a me. MARGHERITA: Io, quando mi stendevo, sentivo male perché alcuni erano diversi ( i tappi avevano dimensioni e forme diverse ) e facevano male. LEONARDO: Quando stavo con gli occhi chiusi avevo sentito una cosa che faceva un po male. MATTIA: sopra i tappi si sentiva un po di scricchiolii TERESA: è stato un amore mi è piaciuto rotolare GABRIELE: a me è piaciuto quando si camminava ad occhi chiusi LEONARDO: a me quando si rotolava MATTIA si, quando si rotolava a occhi chiusi CRISTIAN: anche a me quando si rotolava ad occhi chiusi- GIULIO: a me quando abbiamo tirato i tappi in aria ANNA: a me quando si è visto la cascata di tappi.

16 Successivamente i bambini, invitati a trovare un utilizzo concreto ai tappi, si sono messi a realizzare figure compiute: fiori, trenini, case, facce, personaggi.

17 COSA POTREMMO FARE CON QUESTI TAPPI? I bambini hanno risposto cosi: ANDREA: io potrei fare una faccia ARMANDO: io faccio l uva GIOVANNI: io un serpente MARGHERITA:io potrei fare una bottiglia GIULIO: io ho già scelto, potrei mettere il tappo cosi e lo soffio, cosi rotola FRANCESCA: io faccio la mia mamma

18 I BAMBINI SONO STATI LASCIATI LIBERI DI CREARE E SPERIMENTARE CON I TAPPI TOMMASO: maestra, io ho fatto una torre con tutti i pezzi piccoli sopra i pezzi grandi. ARMANDO: io ho fatto una A ANNA: io una piramide ELEONORA: un fiore MARGHERITA: una bottiglia, un fiore e una torricina TERESA: la dama, ci vogliono le pedine MATTIA : ho fatto una torre con il tappo piccolo che è nascosto dal medio TOMMASO: ho fatto una specie di molla VALENTINA: una bambina CRISTIAN: maestra io ho fatto il martello ANDREA: ho fatto una faccia, vedi il naso, la bocca, gli occhi e basta IACOPO: ho messo i tappi piccoli dentro i grandi LEONARDO: i ghiaccioli a forma di lettera

19 Una casa

20 CONFRONTO E CLASSIFICAZIONE A questo punto l insegnante ha presentato una situazione che si è rivelata stimolante e significativa per la risoluzione di una prima problematica data. Attività con i bambini di 4 anni L insegnante predispone il momento del circle- time ponendo al centro due ceste con i tappi e sulle panchine alcune vaschette vuote. Subito Tommaso fa una considerazione: TOMMASO: ci sono così tanti tappi e tante scatole che possiamo mettere dei tappi verdi in due scatole e due scatole con i bianchi e un altra con i celesti.

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23 L Insegnante chiede: Perché due scatole con i verdi e due con i bianchi? TOMMASO: perché ci sono i tappi verdolini chiari e quelli un po più scuri, e i bianchi sono uno un po trasparente e un altro un po più scuro ANDREA: con i tappi celesti si potrebbe fare il mare FRANCESCA: si potrebbe fare una torre ELEONORA: si potrebbe fare delle righe orizzontali FRANCESCA: e anche verticali ELEONORA: si potrebbe fare un quadro Insegnante: ma un quadrato si potrebbe fare? TOMMASO: si, mettendo tre tappi in verticale, poi tre in orizzontali, altri tre in verticale e sotto altri tre cosi! CHRISTIAN: si può fare un triangolo E allora proviamoci

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26 Mentre alcuni bambini provano a costruire le forme geometriche, altri iniziano a dividere i tappi per colore nelle vaschette. ALESSANDRO: ma qui che metto? I grandi o i piccoli arancioni? Decidi te risponde la maestra CRISTIAN: ELEONORA: Ma le vaschette non bastano ci vogliono altre per i tappi piccoli ma no! Li stiamo mettendo tutti insieme, basta che sono dello stesso colore!

27 RIELABORAZIONE DELL ESPERIENZA VISSUTA BERNARDO: abbiamo riempito le scatoline ELEONORA: e poi si è riempito di tutti i colori GIOVANNI: LEONARDO: TOMMASO: no, solo di uno uno di giallo, poi verde, poi azzurro, poi arancione, poi rosa Anna ha fatto una scatola di colori brillanti

28 Anna e Margherita iniziano a fare due file sul tavolo con i tappi dei due colori: viola e arancione MARGHERITA: sono più i viola perché gli arancioni sono finiti ANNA: e i viola sono avanzati io la matematica la so fare di già, anche se c è da farla alle elementari.

29 L insegnante propone di fare dei trenini con i tappi grandi e piccoli utilizzando fino ad un massimo di 10 TAPPI LEONARDO: li ho fatti tutti e due blu, ma non sono uguali perché uno è più lungo e uno è più corto

30 TOMMASO: I miei sono 10 e 10, forse perché ho contato in fretta, ma se conto piano e tolgo anche un tappo, diventa più corto

31 Tommaso, dopo aver osservato i suoi trenini arriva alla sua soluzione. TOMMASO: Ho capito! Perché quelli più grandi sono più lunghi perché sono più larghi, invece quelli più piccoli è la fila del treno più corto perché sono più stretti. LEONARDO: io ne ho messi 8 di quelli grandi e 10 di quelli piccoli, cosi diventano uguali. ANNA: se mettiamo altri 2 rosa vengono 12, perché i rossi sono più grandi e non sembrano 10, sembrano di più. MARGHERITA: i grossi sono più lunghi perché i piccoli qui sono più piccoli e non arrivano fino in fondo.

32 IL GIOCO DEL TRIS O FILETTO Attività per i bambini di 5 anni, ma sono presenti anche i bambini di 4 anni L insegnante predispone l ambiente con i tappi precedentemente classificati per colore nelle varie vaschette, e una griglia disegnata che qualche bambino conosce già: è il gioco del tris. TOMMASO: Insegnante: ANNA: ma io ci so giocare, ci vogliono i pennarelli proviamo a pensare a come giocare senza pennarelli. si usano i tappi come pedine L insegnante invita al centro i due bambini che conoscevano il gioco e chiede loro di prendere i tappi. Entrambi mettono le mani nella stessa vaschetta e subito Anna interviene rivolgendosi al compagno: ANNA: Si deve cambiare, si deve mettere le pedine diverse sennò non si capisce se sono degli altri o se sono le nostre Allora Tommaso sceglie dei tappi blu e Anna rosa. Dopo aver mostrato al gruppo come si gioca, tutti vogliono provare. Cosi ci spostiamo con un gruppo nel corridoio per avere più spazio, un altro gruppo rimane a giocare in sezione

33 Insegnante: Prima di iniziare vogliamo stabilire le REGOLE di questo gioco? LA 1 REGOLA è fare le file: Tommaso In orizzontale: Alessandro In verticale: Cristian E in diagonale: Bernardo LA 2 REGOLA è prima un bambino e poi l altro: Eleonora E si aspetta il turno Tommaso LA 3 REGOLA è quando un bambino fa tris ci si deve fermare: Bernardo E per forza sennò non si capisce chi ha vinto: Cristian ALLORA CHE IL GIOCO INIZI!

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35 GIOVANNI: TOMMASO: BERNARDO: CRISTIAN: ELEONORA: ANDREA: come facciamo a giocarci? io una volta l ho fatto io so di già come si gioca bisogna parare il tappo per non far vincere si mette i tappi sul cartoncino a quadretti si deve pensare dobbiamo metterlo sul tavolo, il foglio; io di solito ci gioco con i pennarelli

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37 Non vale, Teresa..vinci sempre te!!

38 L esperienza del filetto ha avuto una precedente fase di progettazione con un attività strutturata in cui i bambini hanno realizzato linee orizzontali e verticali utilizzando cartoncini e fili di lana.

39 Devo stare molto attento e concentrato Ti piace maestra??

40 L attività è proseguita anche in giardino, dove sono stati messi a disposizione dei legnetti, spago e forbici. Ed ecco lo schema del tris con materiale naturale!

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42 Si gioca anche in classe E tutte le volte che vogliamo

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45 IL TIRO DEL TAPPO: un gioco nuovo o già conosciuto? Scegliamo il colore del tappo e lanciamolo alla parete..

46 Vince il tappo che rimane più vicino alla parete

47 VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Osservazione sistematica e non Produzioni individuali strutturate e non Conversazioni guidate in piccolo e grande gruppo

48 RISULTATI OTTENUTI I bambini hanno mostrato interesse e curiosità per le attività proposte, sviluppando capacità di osservazione, descrizione e confronto. Abbiamo registrato un graduale aumento delle capacità di attenzione e concentrazione. Il progetto ha privilegiato la dimensione creativa, linguistica e logicomatematica, valorizzando il pensiero individuale, il momento collettivo di confronto, la discussione e la ricerca di soluzioni. Inizialmente il percorso è stato progettato per una più breve durata. In itinere, però, il coinvolgimento dei bambini e il raggiungimento di alcuni traguardi, ci ha permesso di aggiungere ulteriori obiettivi incrementando le attività.

49 VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PERCORSO DIDATTICO Il percorso attuato è stato positivo per i seguenti aspetti: Preziosa CONSULENZA del Prof: Brunetto Piochi nel gruppo LSS Sperimentazione di percorsi semplici attraverso una DIDATTICA LABORATORIALE ESPERIENZE CONCRETE per l insegnamento della matematica nella scuola dell infanzia Mantenimento della MOTIVAZIONE AD APPRENDERE nei vari percorsi proposti Stimolo al piacere della CURIOSITA nel bambino Costruttivo CONFRONTO E SCAMBIO tra le insegnanti coinvolte

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