I.C VIA SCIALOIA - MILANO SCUOLA PRIMARIA ITALO CALVINO

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1 I.C VIA SCIALOIA - MILANO SCUOLA PRIMARIA ITALO CALVINO CLASSI SECONDE

2 PREMESSA Il contesto socio-culturale odierno è caratterizzato da una forte condizione di instabilità. Diversi sono i fattori determinanti e spesso concatenati a dinamiche ben consolidate e congenite in cui è difficile barcamenarsi per ogni soggetto che si trova a vivere in tale dimensione. Di fronte alla ricchezza di valori, di culture e di conoscenze collettive l individuo incontra difficoltà nella realizzazione della propria identità culturale e nella progettazione di un percorso di vita dotato di senso. Se oggi la globalizzazione ha permesso di renderci cittadini del mondo è necessario nello stesso tempo non perdere le proprie radici; elaborare cultura significa mettere valori universali alla portata dell individuo e maturare la singola persona ad accedere e apprezzare l universale. La scuola, riconosciuta sempre come ente primario nella formazione e nell educazione di ogni libero cittadino, si rivolge a tutti i ragazzi, quale che sia la loro origine, la loro motivazione a studiare, la loro capacità linguistica, incoraggiando tutti e ciascuno, ad agire in armonia con le loro tradizioni e convinzioni e mostrando pieno rispetto per il pluralismo al fine di capire se stessi e di capire gli altri attraverso una migliore comprensione del mondo Il progetto LSCPI è stato adottato per rispondere all esigenza di conoscere e integrare le differenti culture attraverso l uso della lingua scritta e parlata come elemento essenziale per la comunicazione. La fiaba è un genere letterario universale, caratterizzato da una struttura narrativa costante e facilmente riconoscibile, risultando rassicurante, familiare donando nello stesso tempo stabilità e sicurezza, elementi importanti nell età evolutiva. Ogni fiaba costituisce un mezzo di comunicazione tra adulti e bambini, è intrinseca la possibilità di creare relazioni e punti d incontro con ragazzi e bambini di altre culture in quanto catapultati in una società multiculturale, una realtà nuova in cui devono imparare ad orientarsi, dove si trovano mescolati popoli e tradizioni diverse, da esplorare per arricchire il proprio bagaglio culturale e da guardare con occhi sensibili e curiosi, indirizzati verso la conoscenza. Le fiabe scelte, nel vasto panorama delle diverse tradizioni, hanno permesso la costruzione di orizzonti comuni partendo da storie diverse e di affermare i valori della socialità e della tolleranza, poiché hanno creato le condizioni affinché individui diversi, per cultura ed esperienza, possano collaborare concretamente e scoprire di condividere i medesimi valori. STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO Nelle classi seconde sono presenti bambini provenienti da diversi paesi: Filippine, Sud America, Cina, Nord Africa, Est Europa. Attraverso il racconto di fiabe tradizionali dei paesi d origine, si prende coscienza degli immaginari diversi, rintracciando in ogni storia le differenze e le analogie. Verranno analizzati e confrontati i personaggi, i luoghi e gli eventi cruciali che spesso si presentano simili anche se collocati in paesi differenti. Al termine di questo lavoro gli alunni saranno coinvolti nella costruzione di una nuova fiaba che avrà al suo interno personaggi, ambienti ed elementi caratteristici di culture e popoli diversi. 2

3 FASI DEL PROGETTO L'attività è stata introdotta con una discussione comune riguardo alla fiaba in generale per far emergere le conoscenze pregresse dei bambini. Le informazioni riguardavano le fiabe conosciute e i punti chiave in comune ad ognuna di esse. Durante la discussione sono emerse domande riguardo alla differenza fra fiaba e favola : sono state soddisfatte le domande dei bambini senza indugiare troppo sulle caratteristiche delle favole. Successivamente, alla condivisa affermazione secondo la quale Cenerentola è una fiaba molto conosciuta e che presenta tutte le caratteristiche delle fiabe, si è proceduto ad un'analisi approfondita proprio di questa storia, spunto per la conoscenza del testo fiabesco in quanto genere letterario e come possibilità di confronto fra cultura diverse. Sono state prese in esame quattro versioni di Cenerentola: Cenerentola tradizione europea; Il vasetto fatato tradizione araba, La festa di Mussà tradizione africana, Xi Yang tradizione cinese. Tutte le fiabe erano scritte in lingua originale e poi tradotte in modo da poter riflettere anche sulla differenza grafica delle scritture e sulle loro peculiarità. I FASE Lettura comune ad alta voce della fiaba di Cenerentola tradizione europea e ricerca orale delle caratteristiche: protagonista, antagonista, aiutante, oggetto magico, soluzione del problema, lieto fine. Rappresentazione grafica delle varie parti. Lettura de Il vasetto fatato osservazione della differente della scrittura, lettura in italiano e lettura in lingua eseguita da alunno, analisi, individuazione delle caratteristiche e differenze rispetto alla tradizione europea Rappresentazione grafica delle varie parti. Lettura di Xi Yang : osservazione della scrittura, lettura in italiano e lettura in lingua eseguita da alunno, individuazione delle varie caratteristiche. Rappresentazione grafica delle varie parti. Lettura di La festa di Mussà : rilevazione delle caratteristiche con le altre storie. Rappresentazione grafica delle varie parti. culturali e comparazione 3

4 II FASE E' stata prevista una griglia riassuntiva e comparativa degli elementi che caratterizzano le fiabe. Ci si è avvalsi inoltre, della lettura in lingua di alcuni bambini in grado di leggere l'arabo e il cinese. Il percorso è stato fino a qui stimolante e ben accolto, tuttavia la fase che ha riscosso maggior entusiasmo è stata l'ultima, ovvero quella in cui le tre classi hanno inventato la loro fiaba. III FASE La classe II A ha avviato l'inizio e parte dello svolgimento, la II B ha svolto la parte centrale e la II C ha concluso lo svolgimento e inventato il finale. La storia è stata intitolata Il re buono. Il testo riscritto e ridato ai bambini è stato accolto e letto con entusiasmo e partecipazione i quali in ultima battuta, ne hanno anche illustrato le parti principali. Tutto il lavoro ha costituito un plico adeguatamente rilegato. 4

5 DIARIO DI BORDO Mese di Marzo Primo incontro fra le docenti delle interclassi coinvolte delle scuole aderenti alla presenza delle rispettive Dirigenti, per prendere atto, secondo le linee guida ministeriali, dei tempi e delle fasi di attuazione del progetto e la relativa organizzazione. Le insegnanti del team, in particolare quelle dell ambito linguistico, hanno programmato le attività da svolgere. Viene spiegato agli alunni il lavoro che dovrà essere svolto, coinvolgendoli nella ricerca delle fiabe dei loro paesi d origine da chiedere ai propri familiari e/o conoscenti. I bambini si sono dimostrati collaborativi ma hanno avuto alcune difficoltà nel reperire le fiabe. Mese di Aprile Preso in esame il materiale fornito dalle famiglie e l inadeguatezza per poter avviare il progetto, le insegnanti ricercano personalmente del materiale e optano per la lettura di Cenerentola nelle diverse culture: Cenerentola (tradizione europea) Il vasetto fatato (tradizione araba con testo in lingua) Xi Yang (tradizione cinese con testo in lingua) La festa di Mussà (tradizione africana) Le insegnati hanno proseguito il lavoro con la lettura delle fiabe scelte. È stata approfondita, attraverso la creazione di schemi, la conoscenza e l individuazione dei seguenti elementi di una fiaba: i personaggi (protagonista, antagonista, aiutante) l ambiente il tempo il lieto fine. Durante la lettura delle fiabe, i bambini protagonisti e l insegnante si sono alternati nella lettura, nelle due diverse lingue. Insieme agli alunni, si è avviata una conversazione al fine di individuare e cogliere analogie e somiglianze, tra personaggi, contesti, luoghi ed ambienti di ogni fiaba. Gli alunni resi coscienti del fatto che, nonostante le fiabe fossero scritte in lingue diverse ed appartenessero a culture differenti, avevano dei punti in comune (il protagonista visto come eroe che deve superare delle prove; la presenza di uno o più aiutanti; l antagonista che crea situazioni di conflitto; l elemento magico, il lieto fine). Mese di Maggio Dopo questa prima fase di racconto orale ed analisi dei testi narrativi, è iniziato un primo momento di riflessione, concluso con la scelta degli elementi caratterizzanti la struttura fiabesca. La classe 2 A attraverso discussioni a grande gruppo, è stata coinvolta nella stesura della parte iniziale della fiaba, scegliendo il protagonista, il luogo e il tempo dell azione. La classe 2 B ha proseguito il lavoro, elaborando la parte centrale del testo, all interno del quale, sono stati individuati l aiutante, i mezzi magici adottati, la prova da superare. La classe 2 C si è occupata del completamento della storia, nel quale è narrato il superamento della prova e la fine. 5

6 A questo punto la fiaba, ormai ultimata, è stata letta dalle insegnati a tutti i bambini dell interclasse, che hanno dimostrato grande curiosità ed entusiasmo per il lavoro svolto a cui ha fatto seguito la rappresentazione grafica. Mese di Giugno Successivamente, insieme agli alunni, è iniziata la preparazione di un libretto nel quale raccogliere schemi, descrizioni, comprensioni del testo e rappresentazioni grafiche relative alle fiabe ascoltate ed esaminate. 6

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13 TESTO APPROSSIMATIVO 13

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16 TESTO APPROSSIMATIVO 16

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