Università di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 5

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1 Università di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 5 1

2 Economia aperta mercati dei beni: opportunità per consumatori e imprese di scegliere tra beni nazionali e beni esteri; mercati delle attività 6inanziarie: opportunità per gli investitori 8inanziari di scegliere tra attività 8inanziarie nazionali ed estere; mercati dei fattori produttivi: opportunità per le imprese di scegliere dove localizzare un attività produttiva e per i lavoratori di scegliere dove lavorare. L Unione Europea rappresenta il più grande mercato comune tra stati sovrani mai esistito; oggi include 27 paesi. 2

3 Esportazioni e importazioni Crescente apertura nello scambio commerciale (globalizzazione) Grado di apertura = (export+import)/pil In Europa molti paesi, tra cui Germania, Danimarca, Finlandia e Svezia, registrano un rapporto esportazioni/pil pari a circa il 50% In Italia più del 25% del PIL è venduto all'estero (produzione meccanica, tessile), più del 25% è importato (materie prime, prodotti agricoli, tecnologia avanzata) Le differenze tra paesi in termini di apertura commerciale dipendono essenzialmente da due fattori: - la distanza tra i mercati; - la dimensione dei paesi stessi: quanto più piccolo è un paese tanto minore è il numero di prodotti in cui si specializza. 3

4 Esportazioni e importazioni nel Regno Unito 4

5 La scelta tra beni nazionali e beni esteri Quando i mercati sono aperti, i consumatori possono scegliere se comprare beni nazionali o beni esteri. La decisione dipende dal prezzo relativo tra beni nazionali ed esteri, cioè dal tasso di cambio reale. Per de8inire il tasso di cambio reale dobbiamo prima de8inire il tasso di cambio nominale, cioè il prezzo della moneta nazionale in termini di moneta estera, E. 5

6 Il tasso di cambio nominale Il Tasso di Cambio (E) è il prezzo per convertire valuta nazionale in valuta straniera. Il tasso di cambio indica quanta valuta estera si ottiene in cambio di una unità di valuta nazionale. Questa è la de8inizione utilizzata sul mercato dei cambi dell area Euro. Tasso di cambio dell euro con il dollaro USA = 1,20 (con un euro si ottengono 1 dollaro e 20 centesimi) Il cambio /$ indica il numero di $ necessario a comprare un : un aumento del cambio implica un apprezzamento dell euro, una diminuzione un deprezzamento dell euro. 6

7 Esempio: il tasso di cambio euro/$ Esempio 1. Supponiamo che in Europa un bene costi 1 euro e che il tasso di cambio del dollaro sia E = 1,20. In dollari, il bene in Europa costa quindi $1,20 Esempio 2. Supponiamo ora che E = 1,40. L'euro si è apprezzato, e occorre $1,40 per acquistare il bene. Quando E aumenta si dice che l'euro si apprezza: i beni prodotti in Europa sono più costosi per gli USA, i beni USA meno costosi per gli europei. Le esportazioni verso USA si riducono, le importazioni da USA aumentano. Esempio 3. Supponiamo che E = 0,9. L'euro si è deprezzato, e quindi occorrono solo $0,90 per comprare il bene. Se E si riduce si dice che l'euro si deprezza: i beni europei sono meno costosi per gli USA, i beni USA più costosi per gli europei. Le esportazioni verso USA aumentano, le importazioni da USA si riducono.

8 Esempio: Il tasso di cambio nominale tra sterlina ed euro. Ampie oscillazioni. Apprezzamento fino al 2001, deprezzamento e

9 Dai tassi di cambio nominali ai tassi di cambio reali La costruzione del tasso di cambio reale. 9

10 Il tasso di cambio reale E = tasso di cambio euro/$ o tasso di cambio nominale P = prezzo dei beni italiani in euro P* = prezzo dei beni USA in dollari è un indice di competitività dei nostri prodotti. Esempio: Prezzo di una Fiat: P = euro E = 1,2 dollari E x P = 1,2 x = $ Prezzo di una GM: P* =$ Tasso di cambio reale: EP 1, = = 1,09 P *

11 Il tasso di cambio reale Supponiamo che il tasso di cambio nominale si apprezzi E = 1,4. Se il tasso di cambio nominale aumenta, il tasso di cambio reale aumenta: EP 1, = = 1, 27 P* Supponiamo che si riduca il prezzo dei beni esteri: P*=$ Se il prezzo dei beni esteri si riduce, il tasso di cambio reale aumenta: EP 1, = = 1, 2 P * Se il cambio reale aumenta, i nostri prodotti sono più costosi relativamente a quelli stranieri: la competitività si riduce. Se il prezzo estero si riduce, per mantenere il tasso di cambio reale costante occorre che P si riduca o che E si riduca (deprezzamento).

12 Il tasso di cambio reale Il tasso di cambio reale è dato dal prezzo nazionale per il tasso di cambio nominale, diviso per il livello dei prezzi esteri: ε = EP * P Un aumento del tasso di cambio reale si de8inisce apprezzamento reale Una diminuzione del tasso di cambio reale si de8inisce deprezzamento reale 12

13 Dal 1999 il tasso di cambio reale e nominale tra l Italia e gli StaG UniG è stato guidato dall andamento del tasso nominale, perché la dinamica dei prezzi è stata simile (eccemo che per il ) 13

14 Dai tassi di cambio bilaterali ai tassi di cambio mul4laterali Tasso di cambio reale multilaterale: prezzo medio dei beni di un paese rispetto a quello di tutti i suoi partner commerciali. Quando si considerano molti beni si usa il de8latore del PIL. Quando si considerano molti partner commerciali si usa il tasso di cambio reale multilaterale: prezzo medio dei beni di una nazione rispetto a quello di tutti i suoi partner commerciali. Si tratta di una media ponderata dei cambi bilaterali, usando come pesi le quote dei 8lussi commerciali di questa nazione con gli altri paesi 14

15 2. I mercag finanziari in economia aperta Gli scambi tra paesi non si limitano a scambi di beni, ma coinvolgono anche movimenti di capitale (acquisto/vendita di attività finanziarie). L apertura dei mercati finanziari comporta la possibilità di diversificare le attività finanziare tra attività domestiche ed estere. Sia le importazioni (o le esportazioni), sia l acquisto (o la vendita) di attività finanziarie estere comportano l acquisto (o la vendita) di moneta (o valuta) estera. La dimensione delle transazioni sul mercato delle valute è un indicatore dell importanza degli scambi commerciali e finanziari internazionali (i secondi sono oggi la componente più importante). Così come lo scambio di beni dipende dal prezzo relativo dei beni (tasso di cambio reale), i movimenti finanziari dipendono dal rendimento relativo delle attività finanziarie. 15

16 La bilancia dei pagameng Le transazioni di un paese con il resto del mondo sono riassunte in una serie di conti chiamati bilancia dei pagamenti: conto corrente sono le transazioni sopra la linea, e registrano tutti i pagamenti da e verso il resto del mondo; conto capitale sono le transazioni sotto la linea, e registrano tutti gli investimenti in attività finanziarie da e verso il resto del mondo. La discrepanza statistica è la differenza tra il saldo del conto corrente e il saldo del conto capitale. 16

17 La bilancia dei pagameng ENTRATE DA ESTERO USCITE VERSO ESTERO SALDO scambio di merci esportazioni importazioni scambio dei servizi dei fattori produttivi trasferimenti (contributi a/da UE, aiuti sviluppo) investimenti finanziari redditi da investimenti nazionali all estero rimesse emigranti nazionali all estero trasferimenti unilaterali da estero vendita di attività finanziarie (investimenti da estero) redditi da investimenti esteri all interno rimesse immigrati esteri dall interno trasferimenti unilaterali a estero acquisto di attività finanziarie (investimenti verso estero) saldo bilancia commerciale redditi netti trasferimenti netti SALDO CONTO CORRENTE SALDO CONTO CAPITALE SALDO BILANCIA PAGAMENTI

18 La scelta tra apvità finanziarie nazionali ed estere Supponiamo per semplicità che esistano solo obbligazioni pubbliche. Le attività nazionali rendono (1+i) in euro. Le attività estere rendono (1+i*) in dollari; a questo rendimento si deve sommare il guadagno/perdita in conto capitale legato alla variazione del valore del dollaro rispetto all euro. Se vi è perfetta mobilità dei capitali (assenza costi di transazione) e assenza di rischio (di insolvenza, instabilità politica, ecc.) allora deve valere la parità scoperta dei rendimenti (eliminazione possibilità di arbitraggio)

19 La scelta tra attività finanziarie nazionali ed estere Affinché sia conveniente detenere titoli sia italiani che USA, i titoli devono avere lo stesso tasso di rendimento atteso, cioè deve valere la seguente condizione di arbitraggio: * 1 (1 + i ) ( )(1 + ) e t = Et it E t + 1 Che può essere scritta come: * E t ( 1 + i ) = ( 1 + ) t i t e E t + 1 L equazione è chiamata parità scoperta dei tassi di interesse o parità dei tassi di interesse. 19

20 La parità scoperta dei rendimeng: Il tasso di interesse nazionale è uguale al tasso di interesse estero meno il tasso di apprezzamento ameso della moneta nazionale.

21 Tassi di interesse nominali negli USA e nel Regno Unito Il rendimento interno deve essere approssimativamente uguale al rendimento estero, al netto della svalutazione attesa della valuta estera: Se i mercati si attendono stabilità dei cambi, i tassi di interesse devono muoversi insieme. 21

22 La curva IS in economia aperta In una economia aperta, la domanda di beni nazionali è data da: IM Z = C + I + G + ε X La somma dei primi tre termini (consumo C, investimento I e spesa pubblica G) costituisce la domanda nazionale di beni ü dobbiamo sottrarre le importazioni, ma valutate in termini di beni nazionali (quindi dividiamo per ε=(p E)/P*) ü aggiungere le esportazioni 22

23 Le determinang delle importazioni e delle esportazioni Importazioni Un aumento del reddito nazionale Y provoca un aumento delle importazioni. Le importazioni dipendono anche positivamente dal tasso di cambio reale. Esportazioni IM = IM( Y, ε) Un aumento della produzione estera (Y*) provoca un incremento delle esportazioni Un aumento del tasso di cambio reale provoca una riduzione delle esportazioni X = X ( Y *, ε)

24 La domanda di beni nazionali e le esportazioni nette L equilibrio nel mercato dei beni è dato da: Y = C Y T + I Y r + G IM Y + X Y ( + ) ( +, ) ( +, + ) ( +, ) * ( ) (, ) (, ε)/ ε (, ε) In equilibrio, la produzione è uguale alla domanda, che è data da: consumo, C, che dipende positivamente dal reddito disponibile, Y-T; investimento, I, che dipende positivamente dalla produzione Y e negativamente dal tasso di interesse reale, r=i-p e ; la spesa pubblica, che è considerata esogena; la quantità delle importazioni, IM, che dipende positivamente da Y e dal tasso di cambio reale; le esportazioni, X, che dipendono positivamente dalla produzione estera, Y* e negativamente dal tasso di cambio reale. 24

25 La domanda di beni nazionali e le esportazioni neme

26 La funzione delle esportazioni neme NX Y Y X Y IM Y (, *, ) ( *, ) (, )/ ε ε ε ε Dove NX indica le esportazioni nette. Riscriviamo la condizione di equilibrio come: Y = C Y T + I Y r + G+ NX Y Y ε * ( ) (, ) (,, ) ( + ) (, ) + ( + ) Il saldo commerciale migliora al crescere del reddito estero, peggiora al crescere del reddito nazionale e con l apprezzamento del cambio reale (apprezzamento della valuta nazionale o aumento dei prezzi interni superiore a quello dei prezzi esteri). 26

27 L effemo del tasso di interesse e del tasso di cambio sulla domanda di beni nazionali Un aumento del tasso di interesse reale comporta una riduzione della spesa per investimenti, e quindi una riduzione della domanda di beni nazionali. Attraverso il moltiplicatore, questo conduce a una diminuzione della produzione. Un aumento del tasso di cambio reale provoca uno spostamento della domanda a favore dei beni esteri e quindi un calo delle esportazioni nette. La riduzione delle esportazioni nette fa diminuire la domanda e la produzione attraverso il moltiplicatore. 27

28 Introduciamo due semplificazioni Il livello dei prezzi nazionali ed estero è esogeno: il tasso di cambio nominale e reale si muovono assieme P = P* E = ε Assenza di inflazione, effettiva e attesa, in quanto i livelli dei prezzi sono dati e π = 0 Con queste semplificazioni, possiamo scrivere: Y = C Y T + I Y i + G+ NX Y Y E ( + ) (, ) + r * ( ) (, ) (,, ) = i + ( ) 28

29 L equilibrio dei mercag finanziari La condizione di uguaglianza tra domanda e offerta di moneta è espressa come: M P = YL( i) In economia aperta, non si modifica la relazione di equilibrio sul mercato della moneta. 29

30 La scelta tra Gtoli nazionali e Gtoli esteri Riprendiamo la parità scoperta dei rendimenti, cioè: affinché in equilibrio siano detenuti sia i titoli nazionali sia i titoli esteri, essi devono avere lo stesso tasso di rendimento, quindi deve essere soddisfatta la condizione di arbitraggio: (1 + i Moltiplicando entrambi i lati per E e t+1 e riorganizzando i termini si ottiene: E t t ) = (1 + i = 1+ it 1 + i t * * t ) E E E e t+ 1 t e t+ 1 30

31 La scelta tra Gtoli nazionali e Gtoli esteri Considerando il cambio estero atteso come costante, segue che: E 1+ i = * 1 + i E e Il tasso di cambio corrente dipende dal tasso di interesse nominale, dal tasso di interesse estero e dal tasso di cambio atteso: un aumento del tasso di interesse interno provoca un aumento del tasso di cambio; un aumento del tasso di interesse estero provoca una riduzione del tasso di cambio; un aumento del tasso di cambio atteso porta a un aumento del tasso di cambio corrente. 31

32 La scelta tra Gtoli nazionali e Gtoli esteri La relazione tra il tasso di interesse e il tasso di cambio è descritta dalla parità dei tassi di interesse. Un aumento del tasso di interesse comporta un tasso di cambio più elevato, cioè un apprezzamento del cambio. 32

33 La parità dei tassi di interesse Ipotesi: quando il tasso di interesse cambia, il tasso di cambio atteso resta invariato. Questo implica che un apprezzamento oggi porta a un deprezzamento atteso in futuro, poiché ci si aspetta che il tasso di cambio torni allo stesso valore. La relazione tra tasso di interesse e tasso di cambio è chiamata la parità dei tassi di interesse. Quando il tasso di interesse interno è uguale al tasso di interesse estero, il tasso di cambio corrente è uguale al tasso di cambio futuro atteso. 33

34 Un analisi congiunta dei mercag reali e finanziari L equilibrio nel mercato dei beni richiede che la produzione dipenda anche dal tasso di interesse e dal tasso di cambio: Y = C Y T + I Y i + G+ NX Y Y E * ( ) (, ) (,, ) Il tasso di interesse è determinato dall uguaglianza tra domanda e offerta di moneta: M YL () i P = La parità dei tassi di interesse fa sì che esista una relazione positiva tra tasso di interesse e tasso di cambio: 1+ i E = E * 1 + i e 34

35 Un analisi congiunta dei mercag reali e finanziari Considerando la relazione tra tasso di interesse e tasso di cambio, si ottiene: IS: Y = C( Y T) + I( Y, i) + G + NX 1+ i Y, Y*, 1+ i* E e LM: M YL () i P = 35

36 Un analisi congiunta dei mercag reali e finanziari Un aumento del tasso di interesse ha due effetti: 1. già presente in economia chiusa: è l effetto diretto sull investimento. Un aumento del tasso di interesse provoca una diminuzione dell investimento e della domanda di beni nazionali. 2. presente solo in economia aperta: è l effetto che opera attraverso il tasso di cambio. Un aumento del tasso di interesse interno genera un apprezzamento che provoca una diminuzione delle esportazioni nette e quindi una riduzione della domanda di beni nazionali. 36

37 Un analisi congiunta dei mercag reali e finanziari Il modello IS-LM in economia aperta 37

38 Un analisi congiunta dei mercag reali e finanziari La curva IS è inclinata negativamente: un aumento del tasso di interesse porta direttamente o indirettamente attraverso il tasso di cambio a una riduzione della domanda e a un calo della produzione. La curva LM è inclinata positivamente: un aumento del reddito fa aumentare la domanda di moneta, e ciò provoca un aumento del tasso di interesse di equilibrio. 38

39 Il molgplicatore in economia aperta Supponiamo che le esportazioni siano esogene, che il tasso di cambio reale sia uguale a 1 e che le importazioni dipendano solo dal reddito interno: IM = my. Quindi NX=X-mY ( ) ( ) Y = c0 + c1 Y T + b0+ by 1 bi 2 + G + X my In economia aperta l effetto moltiplicativo si attenua (una parte dell aumento della domanda va a beneficio dei paesi esteri attraverso le importazioni). Y = c0 ct 1 + b0 + G+ X 1 c b + m 1 1

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