ATTI del Convegno Italo Francese sabato 31 marzo 2007 Sala Congressi Regione Piemonte Torino

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1 Giovani e Lavoro ATTI del Convegno Italo Francese sabato 31 marzo 2007 Sala Congressi Regione Piemonte Torino Comitato Assise Italo Francese Distretti Lions 108-Ia1 e 103 CS Distretto Leo 108-Ia1

2 Introduzione del Governatore Distretto Lions 108-Ia1 Carlo Alberto Prosino Con vero piacere aderisco all'invito di Giulia Martelli, Presidente del Comitato distrettuale Assise Italo Francesi 2006/2007, di scrivere queste due brevi righe di presentazione. Nell'ottobre del 2006 abbiamo avuto un incontro con gli amici francesi da dove è scaturita l'idea di studiare congiuntamente il disagio giovanile. Ma a parte i problemi esistenziali filosofico religiosi, scendendo a livelli più concreti apparve chiaro che sia in Francia che in Italia i giovani hanno difficoltà a trovare un posto di lavoro. Fu lì che lanciai l'idea: "ma perchè non chiediamo direttamente a coloro che assumono, che cosa si aspettano dai giovani" e contemporaneamente non chiediamo ai giovani: che difficoltà avete trovato nella vostra ricerca di un posto di lavoro?". Su questa base i due Comitati si misero al lavoro e, debbo dirlo con ammirazione, hanno lavorato seriamente e duramente. I risultati si sono visti al Convegno di Torino ove sono apparse informazioni scontate, interessanti, sorprendenti. E' quanto il lettore potrà constatare leggendo gli Atti di questo Convegno. Saluto del Governatore del Distretto 103 Centre Sud Michel Perez Gli incontri internazionali sono importanti, necessari e stimolanti ma restano troppo spesso senza seguito e questo è un peccato. Forti di questa considerazione, con i nostri partner e amici italiani, abbiamo cercato di dare al gemellaggio consolidato tra i nostri Distretti, un nuovo orientamento. Uniti nel quadro delle Assise Franco-Italiane i nostri rappresentanti hanno lavorato intensamente su progetti scelti di comune accordo. E così che si sono affrontati negli ultimi anni i problemi dell handicap e quest anno l impegnativo tema dei giovani di fronte alla prima occupazione. Nello scegliere questo tema per le Assise di Torino 2007 abbiamo raggiunto un doppio obiettivo : 1) Abbiamo intrapreso, attraverso i questionari inviati ai nostri 105 club lions francesi, un lavoro importante di ricerca di azioni condotte nella direzione del tema scelto. Questo lavoro ci permetterà in tempi adeguati di misurare il senso della nostra appartenenza alla categoria dei «Partners della Città», 2) Abbiamo condiviso, con i nostri omologhi italiani, il frutto delle nostre ricerche. Rimarrà ora il compito di decidere al meglio le azioni e le soluzioni da adottare dai nostri due Distretti. Azioni e soluzioni ritenute la base del lavoro da complementare. La riuscita a posteriori delle nostre Assise 2007 e le scelte future dipenderanno da queste scelte. Conoscendo la direzione pressoché viscerale dei Lions dl Centro Sud al lavoro di Gruppo con i nostri amici transalpini, non dubito un solo istante sui risultati che verranno raggiunti nel prossimo futuro. E' l'augurio che formulo sulle intenzioni di tutti i partecipanti e dei nostri Distretti. Affinchè non dimentichiamo mai che è bello lavorare insieme perchè, conoscendosi in questo modo, si possono stringere fortemente dei legami di fratellanza duraturi. 2

3 Il Comitato Assise Italo Francese Tra il Distretto 108-Ia1(Piemonte Nord e Valle d Aosta) ed il Distretto francese 103 Centre Sud ( Rhône-Alpes e Auvergne), il dialogo iniziò 4 anni fa, quando l allora Governatore Luciano Daffara lanciò l idea di coinvolgere i Lions transalpini in un progetto di collaborazione che mettesse intorno ad un tavolo Lions italiani e francesi per discutere e sviluppare idee che potessero tradursi in attività di servizio a favore delle popolazioni al di qua ed al di là delle Alpi. L idea era ottima e fortunata in quanto attorno al tavolo si riunì un gruppo di italiani, guidati da Luciano Fiammengo, ed un gruppo di francesi, guidati da Jacques Wattiez, animati da molto entusiasmo e dalla convinzione che, con la buona volontà e l impegno di tutti, si potevano fare grandi cose sviluppando tematiche di interesse comune. E così fu perché, da allora, il Comitato misto italo francese, denominato Assise Programmatiche, si è amalgamato ed ha dimostrato di saperci fare realizzando, in questi anni, un programma intenso e dai contenuti di assoluto rilievo. Ma veniamo con ordine a descriverne le attività. Il primo obiettivo, dopo il Convegno iniziale di Rivoli nella primavera 2001, fu quello di realizzare uno scambio tra giovani dei due Distretti per far fare loro esperienze in un paese diverso e con una lingua diversa; il progetto ebbe qualche difficoltà a realizzarsi, ma esclusivamente per motivi di tempistiche legate alla transizione da un anno lionistico all altro ed alla novità dell iniziativa. Ma ben presto l intesa si perfezionò gradualmente. Furono avviati incontri su base trimestrale o a Bardonecchia, nel versante italiano, o a Saint-Jean-de-Maurienne, nel versante francese, dove i partecipanti all incontro, sempre almeno 7 od 8 Lions, discutevano idee e progetti sino a definirne un primo, a Lione nel 2002 e, nel 2003, un secondo molto importante e di interesse comune ai due versanti alpini, focalizzato sul problema dell acqua. La Valle d Aosta vide concretizzarsi questo grande progetto che riunì a Saint Vincent un nutrito e qualificato gruppo di esperti italiani e francesi che, per una giornata intera, esaminarono approfonditamente il problema, sotto tutti i punti di vista, dell utilizzo, della salvaguardia e della distribuzione della risorsa acqua, dando vita ad una interessantissima giornata la cui conclusione fu quella di stabilire che era necessario attirare l attenzione sul tema da parte dell opinione pubblica e delle Istituzioni. L anno successivo si diede vita, in Italia ed in Francia, ad iniziative rivolte a mettere in evidenza l importanza della risorsa acqua; da noi si cercò di riportare la gente intorno alle fontane, organizzando interventi di restauro su esemplari particolarmente suggestivi e concerti sinfonici sul tema dell acqua; in Francia si pensò ad iniziative rivolte alla educazione della popolazione. Fu anche deciso di proseguire su questo tema ancora per un anno questa volta rivolgendosi, con una iniziativa comune, agli alunni delle Scuole Elementari e Medie per sensibilizzarli all uso ragionato della risorsa Acqua, mediante la distribuzione di uno speciale opuscolo a colori, dal titolo Pianeta Blu, che spiega il processo ciclico dell acqua sulla terra ed evidenzia le attenzioni di cui l acqua necessità per mantenerne l integrità; questa campagna viene sostenuta da un Concorso sul tema, che darà la possibilità di premiare gli alunni i quali sapranno meglio esprimere, in una forma artistica a loro scelta, questi concetti. 3

4 Ma il Comitato InterDistrettuale delle Assise Italo Francesi non si è limitato alla continuazione del service sull acqua, ma è andato ben oltre, definendo e sviluppando un secondo tema di grande attualità: l handicap. Questo soggetto è stato sviluppato in un Convegno Internazionale che ha avuto luogo a Chambery il 5 marzo 2005 e che ha visto l intervento di grandi esperti di entrambi i paesi impegnati a dibattere questi temi: Handicap e la città, Handicap e scuola, Handicap e sport. Il Convegno ha avuto la durata di un giorno intero ma è stato concepito in maniera del tutto innovativa; non più noiose e lunghe relazioni, ma presentazione di ciascun tema da parte di un moderatore e poi apertura di un dibattito con la sala, dove i presenti poterono rivolgere, agli esperti di ciascun argomento, domande, porre loro quesiti, chiedere delucidazioni e quindi aprire un dialogo su problematiche di interesse per trovare risposte ed aprire spiragli in molte direzioni. Le Assise diventano così una fucina moderna di tematiche concrete, individuate con l aiuto dei soggetti coinvolti, definite sulla base delle esigenze reali, sviluppate dopo una dissertazione organica tra tutte le parti interessate. A Chambery infatti si sono potuti contare interventi di molti giovani portatori di handicap motori, di atleti disabili, delle associazioni di categoria, di ministri e funzionari competenti in materia per garantire completezza di punti di vista e di misure che diano la possibilità di abbattere tutte le barriere per tutti coloro che ne hanno bisogno in Italia ed in Francia. Questo è il modo vero di interpretare la missione lionistica attraverso attività di collaborazione internazionale, sempre più importanti e sempre più necessarie per far apprezzare il lionismo nella sua funzione di sentinella intelligente dei bisogni della nostra società europea e delle categorie deboli e maggiormente trascurate. Questa è anche la dimostrazione di un lionismo dinamico e moderno, attento a fare, più che a parlare, ad agire, più che a teorizzare, rivolto verso l esterno della nostra associazione e non sterilmente focalizzato nel vantare i propri pregi e nel bearsi dei propri meriti. Certamente il segreto di queste Assise va ricercato nella splendida alchimia che ha unito Lions francesi, molto attenti alla praticità ed alla concretezza delle cose, a Lions italiani, pronti a sviluppare idee ed a rimboccarsi le maniche per raggiungere insieme degli obiettivi chiari e precisi. Una combinazione di sicuro non facile da mettere insieme, ma che dimostra come anche le barriere di frontiere e di lingua possono venir superate quando c è la volontà comune di dialogare per ideare progetti, svilupparli ed attuarli, nel vero spirito che i Lions oggi debbono saper coltivare per svolgere il ruolo che oggi viene loro richiesto, per distinguersi sempre di più, dalle mille iniziative di carità e solidarietà, in cui l oggetto comune è raccogliere fondi da destinare a qualcosa, ma dove quello che manca è la capacità progettuale completa che impedisce ai soggetti di effettuare interventi a tutto campo. Le Assise Italo Francesi, che Luciano Daffara così intelligentemente ed in maniera lungimirante concepì, e che Luciano Fiammengo e Jacques Wattiez con i loro collaboratori più stretti, da Enrico Rovarey a Serafino Pallù, da Gabriel Rossetti a Roger Bastoni, da Dominique Renou a Chantal Rovarc h, da Roberto Favero a Lino Nardò, Giulia Martelli, Fiorenza Tedeschi, Ada Grossato, Claudio Chiaves, Giuliano Molineri e molti altri, hanno attuato negli anni, sono oggi una realtà viva e vitale, che rappresenta una delle punte di diamante dello scenario di collaborazione internazionale lions, a cui fare riferimento per uno dei temi, primari e strategici, del lionismo di oggi e di domani. 4

5 Finalità e Articolazione del Convegno Il Convegno ha affrontato i problemi dell occupazione giovanile in Piemonte, Valle d Aosta, Rhône-Alpes e Savoia ed è stato diviso in due sessioni: analisi e relativo dibattito. Il Convegno è frutto di un indagine conoscitiva sul mercato del lavoro, che ha coinvolto giovani alla ricerca di una prima occupazione e qualificati imprenditori della grand area transfrontaliera italo-francese. I risultati dell indagine e le sintesi delle considerazioni e dei suggerimenti che sono emersi nel corso della giornata di studio, saranno riportati in un Vademecum d orientamento per chi è alla ricerca, per la prima volta, di un posto di lavoro e che verrà realizzato nei prossimi dieci mesi. Il tema di quest anno ha preso spunto dalle difficoltà che i giovani incontrano ad inserirsi in modo stabile e continuativo nel mondo del lavoro; situazione che contrasta con il fatto che molte aziende non riescono, al contrario, a trovare giovani disposti ad occupare i posti disponibili. I Lions hanno quindi pensato di dare un contributo, se non alla soluzione del problema, sicuramente ad ottenere e condividere una conoscenza più approfondita delle dinamiche che condizionano negativamente un più agevole e fattivo incontro fra domanda ed offerta di primo lavoro. E nato così il progetto Giovani e Lavoro che si è sviluppato in tre momenti diversi ma complementari: - raccolta ed analisi di oltre mille questionari compilati da Aziende e Giovani - illustrazione dei Risultati dell indagine e Tavola Rotonda sul Tema I Giovani di fronte al Lavoro: la realtà di oggi e lo scenario del domani con il Convegno Internazionale del 31 marzo. -Vademecum da distribuire tra i giovani. Il Convegno, che si è aperto alle ore 9.45 per proseguire nel pomeriggio e concludersi alle ore ha visto la presenza, oltre che dei Governatori Lions dei due Distretti, delle massime cariche istituzionali ed operative del Comune, delle Regioni Piemonte e Rhône- Alpes, di esperti internazionali d istruzione e formazione, di rappresentanti dei giovani e degli opinion leaders del mondo universitario e delle maggiori associazioni industriali e di categoria. Una nutrita rappresentanza di Lions francesi del Distretto 103 Centre Sud ha qualificato la giornata apportando internazionalità sia in termini di presenze che di qualificati relatori. Numerosissimi gli interventi al Convegno di autorità pubbliche, di esponenti di aziende pubbliche e private, di rappresentanti dei Sindacati, della Chiesa Cattolica, dell Università e dei giovani a dimostrazione che il tema era di assoluta rilevanza e di grande interesse. Unica nota negativa è stata la presenza di giovani al Convegno inferiore alle aspettative, nonostante che la divulgazione dell evento sia stata fatta capillarmente nelle Scuole, nell Università e nelle sedi della Formazione Professionale della Provincia di Torino. 5

6 Ma la qualità e quantità dei contributi al Convegno, grazie anche alla fattiva collaborazione della Confindustria Piemontese in fase organizzativa, ha compensato largamente alle assenze dei giovani, consentendo di acquisire preziose informazioni che verranno poi messe a disposizione dei giovani in cerca di lavoro nella pubblicazione di un Vademecum Comportamentale, contenente consigli ed informazioni, che verrà distribuito in larga misura utilizzando canali di larga diffusione a contatto con giovani alla ricerca della prima occupazione. Un service di grande valenza sociale sopratutto quando si completerà, come detto, con il documento Vademecum che dovrà rappresentare uno strumento facile ed accessibile per dare ai giovani tutte le informazioni di base per prepararsi alle scelte professionali, ai percorsi lavorativi, alla predisposizione del curriculum, ai colloqui di lavoro, alle scelte legate ad eventuali proposte. Un lavoro che richiederà tempo e che verrà sviluppato con la collaborazione dei Relatori, delle Aziende che hanno partecipato all'indagine, delle Istituzioni, dei giovani stessi. 6

7 Svolgimento della Giornata Congressuale Mattino Apertura: Cerimonia protocollare ed esecuzione degli Inni americano, europeo, francese e italiano. Proiezione di breve filmato sulle attività Lions del Distretto 108-Ia1 Saluto del Governatore Distretto 108-Ia1(Piemonte/Valle d Aosta) Carlo Alberto Prosino e del Past Governatore Distretto 103CS (Rhône-Alpes Auvergne) Gabriel Rossetti Saluto del Presidente Consiglio Regionale del Piemonte Davide Gariglio e del Vice Presidente del Consiglio Comunale di Torino Michele Coppola Presentazione del Convegno da parte di: Presidente Comitato Assise Francese Chantal Rovarc h, del Past Presidente Distretto Leo 108-Ia1 Antonio Ferrara, del VicePresidente Distretto Leo 108-Ia1 Federico Fornari, del Presidente Comitato Assise Italiano Giulia Martelli Presentazione Risultati dell Indagine Conoscitiva: Illustrazione, mediante proiezione di slides, delle risposte ai 23 quesiti dei due Questionari, Aziende e Giovani, da parte del PDG Roberto Favero per la parte italiana e del VDG eletto Gerard Jacquet per la parte francese, con commenti e confronto dei dati nei due Distretti. Interventi a commento dei risultati da parte di: Silvia Latorraca (italiana) e Maxime Michellet (francese) in rappresentanza dei giovani, Francesco De Sanctis Direttore Generale USR Piemonte (intervento letto da Elisa Demaria, Responsabile Distrettuale Lions dei rapporti con la Pubblica Istruzione), prof Guido Filogamo già Preside Facoltà Medicina dell Università di Torino, Bruno Dupuis Ispettore Lavoro della Savoia, ing. Alessandro Brasso Direttore CIPE-T, dott. Evelina Dapueto Psicologa, Mons. Giuseppe Anfossi Vescovo di Aosta, Mario Scotti Segretario Generale CISL Piemonte, dott. Franco Romano Capo Area Banca Intesa San Paolo 7

8 Pomeriggio Tavola Rotonda sul tema: I Giovani di fronte al Lavoro: la realtà di oggi e lo scenario del domani Moderatore: lions dott ing Fabio Massimo Grimaldi Partecipano: Tom Dealessandri ViceSindaco, Assessore Formazione Comune di Torino Angela Migliasso Assessore al Lavoro della Regione Piemonte Giovanna Pentenero Assessore alla Formazione della Regione Piemonte Jean-Pierre Hugueniot Presidente Camera Commercio Industria della Savoia Prof. Pietro Terna Segretario Confindustria Piemonte Prof. Ing. Francesco Profumo Rettore del Politecnico di Torino Dott. Ing. Giorgio Gallesio Presidente Collegio Costruttori di Torino Prof. Ing. Mario Calderini Presidente Finpiemonte SpA Henry Goyffon Direttore Nazionale Risorse Umane Società Léon Grosse Dott. Guido Olivero Associazione Italiana Direttori Personale Dott. Fabrizio Vigo Responsabile Pianificazione Seat Pagine Gialle SpA Dott. Fabrizio Rutschmann Direttore del Personale Pirelli S.p.A Marco Barroero laureando in ingegneria Jennifer Mancuso laureanda in economia 8

9 Interventi di Apertura del Convegno Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide Gariglio Inizio ringraziando i Lions del Distretto Piemonte Valle d Aosta ed i nostri ospiti del distretto Rhône-Alpes Auvergne Penso sia molto importante riconoscere, qui pubblicamente, le iniziative che questa importante associazione svolge sul territorio piemontese e sui territori delle varie regioni d Europa in cui i Lions sono radicati e l importanza di queste iniziative che fanno ragionare insieme associazioni che rappresentano le più svariate regioni d Europa. Penso che la vostra sia un iniziativa che precorre i tempi e che prefigura lo scenario di un Europa di domani, di quell Europa in cui i nostri figli vivranno e lavoreranno. La ricerca che avete fatto è anche il titolo del convegno di oggi, Giovani e Lavoro, e mi pare che risponda benissimo ai principi, ai valori del Lionismo. Avete detto che i valori dell associazione rappresentano la finalità di perseguire il principio del buon governo. Ecco, penso che sia molto importante realizzare iniziative come questa per suggerire alle istituzioni e ai soggetti, che a vario titolo hanno competenze sul tema, le linee da perseguire per illustrare questo fondamentale spaccato della società, per ragionare e per prospettare soluzioni. Gli ospiti di oggi sono di alto profilo e a questi si aggiungeranno gli interventi di molti soggetti che hanno competenze sui temi che state affrontando. Interverrà infatti la Giunta Regionale con gli Assessori alla Formazione Professionale e alla Scuola, nonché il Provveditorato agli Studi, la Chiesa, le Imprese ed il mondo delle professioni: una platea quindi estremamente qualificata. Del resto il tema giovani e lavoro consente di approfondire alcune problematiche di estrema evidenza come la scuola e la formazione professionale. Il tema della formazione professionale va affrontato a livello europeo. Le competenze delle Regioni sulla formazione professionale sono strettamente intrecciate con le competenze ed i finanziamenti dell Unione Europea. Pensiamo al fondo sociale europeo, al lavoro che i nostri assessori fanno insieme con gli assessori di altre regioni d Italia e d Europa (ma di questo si parlerà più tardi). Ritengo quindi importante che su questi temi si confrontino anche esponenti di territori diversi. Voglio ora raccontarvi di due iniziative del Consiglio Regionale del Piemonte che, dalla sua costituzione ad oggi, ha sempre svolto un intensa attività di formazione dei giovani, sui temi dell integrazione europea e sui temi dei valori della nostra costituzione, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione Entrambi questi temi sono per noi importanti perché vanno ad interessare i giovani delle scuole del Piemonte per formarli e per contribuire a farli diventare dei veri cittadini europei, pronti a crescere e a confrontarsi in un Europa che ha istituzioni comuni e regole comuni che si affiancano ai valori della nostra Costituzione, e dove le prospettive di lavoro superano i confini dei vari Stati. Noi abbiamo deciso di portare dei ragazzi nei campi di sterminio in Bosnia (e li porteremo di nuovo nei prossimi mesi a Sarajevo), perchè in questi luoghi possono vivere 9

10 un importante momento di formazione, sviluppando una più forte consapevolezza delle responsabilità che hanno e avranno come cittadini italiani ed europei nel mondo e nella società. Ci tengo a sottolineare questo fatto perché nell indagine Lions, uno degli elementi più importanti su cui vengono valutati i giovani nell ingresso sul mondo del lavoro, è la loro personalità. Penso dunque che sia molto importante anche lavorare sulle personalità dei giovani, formarli come persone oltre che come professionisti e, in merito a ciò, penso che le istituzioni abbiano un compito non esclusivo. Parte del compito ce l ha infatti la Scuola e poi la Chiesa e poi ancora le Associazioni. Iniziative come queste ben si inseriscono nel tema che oggi stiamo affrontando. Alcuni mesi fa abbiamo poi condotto una ricerca relativa ai giovani e alle istituzioni. Abbiamo coinvolto un certo numero di scuole piemontesi per avere un campione significativo di ragazzi. E emerso che tra gli argomenti più importanti per i giovani del Piemonte c è l incertezza sul proprio futuro, c è il problema del lavoro, c è il desiderio di viaggiare ma, soprattutto, c è la preoccupazione per la disoccupazione, che colpisce il 38% dei giovani piemontesi che frequentano le scuole superiori e c è una forte incertezza sul proprio futuro lavorativo. Sono questi i problemi che toccano davvero i giovani. Lo verifichiamo ogni giorno di persona anche nelle occasioni di incontro con i ragazzi che vengono in visita al Palazzo del Consiglio Regionale. Penso quindi che i giovani diventino cittadini a pieno titolo soltanto entrando nel mondo del lavoro e assumendone tutti i diritti e i doveri. Proprio per questo l argomento di oggi è di estrema importanza. Dobbiamo spiegare ai nostri giovani che devono essere in grado di piegarsi alle istanze del mondo del lavoro e avere quella flessibilità che ormai il mondo del lavoro richiede. E su tutti questi temi che devono confrontarsi le politiche della Regione, anche se spesso non è facile trovare soluzioni. Penso dunque sia molto interessante, specialmente per coloro come gli assessori alla scuola e alla formazione professionale che hanno competenze e responsabilità politiche in merito, ascoltare anche i suggerimenti che giungeranno dai risultati di questo Convegno. Ma, permettetemi ora, dopo aver visto il filmato che avete proiettato, di ringraziarvi per l attività di volontariato che i Lions mettono in pratica ogni giorno. Sono stato particolarmente colpito dalla vostra capacità di servire la comunità. Io, onestamente, non conoscevo nei dettagli la vostra mission, ma mi ha entusiasmato l attività fatta a favore dei disabili ed in particolare dei ciechi. Queste immagini mi hanno fatto tornare indietro nel tempo di un anno nel ricordo delle Paralimpiadi e ciò non fa altro che sottolineare ancor di più quanto, con il volontariato e la collaborazione in senso generale, si possa dare un aiuto concreto e sostanziale a persone che vogliono e devono superare i propri limiti. Ammirando persone non vedenti o ipovedenti scendere a grande velocità sulle piste da sci del Piemonte non si può non rimanere stupefatti e ammirati per la forza di volontà e per la tenacia che li porta a superare dei limiti che noi, più fortunati, riteniamo essere ostacoli assoluti. Non posso dunque che ringraziarvi per tutto ciò che fate e, prendendo spunto dal vostro esempio, penso che se noi riuscissimo a comunicare ai nostri giovani quanto sia importante l impegno, la tenacia e la determinazione per superare i propri limiti e portassimo come esempio questi giovani che voi avete fatto vedere nel filmato, avremmo 10

11 fatto sicuramente un favore ai nostri giovani e li avremmo comunque davvero aiutati a collocarsi, non soltanto nel mercato del lavoro, ma anche nel più importante mercato della vita. Vi ringrazio ancora una volta per l attività di volontariato che come Lions avete fatto, fate e immagino farete nel corso della vostra attività dei prossimi anni e spero che la vostra azione sia sempre più vicina alle Istituzioni Regionali. Vice Presidente Consiglio Comunale di Torino Michele Coppola Una volta si diceva che non si deve mai chiedere l età alle persone, ma in questo caso sono io a volerla dichiarare. Nonostante mi siano cresciuti un sacco di capelli bianchi sono ancora un ragazzino di 33 anni. E dico questo perché, la mia, è un età certamente affascinante, un età colma di opportunità, un età con davanti ancora tantissime occasioni e circostanze di competizione per vincere le proprie sfide e per vivere bene la vita. E però anche un età curiosa perché, pur avendo molti amici ancora all università, si è già vecchi in termini di esperienze e cose fatte nei confronti dei colleghi, molti dei quali hanno già 40 anni e più, ma si continua ad essere anagraficamente molto giovani. Insomma mi trovo proprio nel mezzo ed in una posizione a volte difficile. Potrebbero apparire scontati i ringraziamenti da parte di un Istituzione che ha collaborato con il proprio patrocinio ad organizzare questo convegno. Ma questa volta si tratta di un occasione speciale perché parlare di giovani e lavoro significa parlare del futuro di tutti noi. Spesso ci interroghiamo su come si svolgeranno le competizioni tra aree metropolitane (in Italia si parla di sfide tra Torino e Milano tra Milano e Roma) e tra Regioni. Spesso ci si interroga su come sarà la nostra società tra anni, ed in questo caso il primo pensiero va a quello sarà il rapporto tra giovani e lavoro. Devo dire, sfogliando la sintesi dell indagine che avete prodotto, che anch io credo che il termine più ricorrente non scritto, ma che traspare chiaramente, è in sostanza la grande distanza che si osserva tra giovani e il mondo del lavoro. Il Presidente del Consiglio Regionale Davide Gariglio l ha detto a chiare lettere: la personalità dei giovani è il requisito fondamentale. E si tratta di una considerazione per alcuni versi drammatica se entrambi i mondi, quello dei giovani e quello delle imprese, sostengono che è prima di ogni altra cosa la scuola a non preparare le nuove leve all ingresso nel mondo del lavoro. E che, quindi, il più importante elemento competitivo di differenziazione è la naturale personalità del ragazzo. Io sostengo che tutti quanti noi: le Istituzioni Pubbliche le Istituzioni Private l Università il Parlamento e tutti gli altri soggetti interessati, quelli che noi chiamano stakeholders, devono fare di più. Quando si finisce il liceo ci si sente dire: ora bisogna andare all università perché si deve implementare ulteriormente il bagaglio di conoscenze e di formazione. E allora si corre, si fanno 4 o 5 anni di università e finalmente si pensa: ho finito, ora posso entrare nel mondo del lavoro. Sarebbe troppo facile! E già, perché a questo punto se non si fa almeno un master non si è considerati pronti. Si scopre che le aziende non sono interessate a coinvolgere i neolaureati, a dare finalmente loro l opportunità di crescere nel mondo del lavoro. Allora 11

12 si è costretti a tornare a casa e chiedere di nuovo aiuto alle famiglie e ai soggetti che sono chiamati ad intervenire e ci si rimette a studiare per un altro anno o un anno e mezzo. Bene: ho finito il master e posso finalmente entrare nel mondo del lavoro: finalmente tocca a me perché ho quasi 30 anni e sto studiando da 20, sono preparatissimo Non è vero! Per entrare nel mondo del lavoro devi ancora fare uno stage perché altrimenti le aziende non ti danno le opportunità che pensi di meritarti. Sembra una storia infinita ed in effetti lo è. La distanza tra il mondo del lavoro, la formazione e i giovani è amplissima e pare che non sia possibile colmarla. Bene, a parte queste considerazioni che si riferiscono molto al mio personale, desideravo soprattutto rivolgervi un saluto e un ringraziamento il più possibile sincero. In questi giorni poi ricorrono i 50 anni dei trattati di Roma del 25 Marzo 1957 e mi fa piacere annunciarvi che ieri la commissione toponomastica di Torino, deputata ad attribuire i nomi alle vie e alle piazze, ha dedicato una via ai Trattati di Roma. L odierna Assise italo francese è proprio una chiara testimonianza della integrazione europea. Il nostro stare e lavorare insieme tra realtà nazionali e transfrontaliere deve però sempre essere funzionale al fornire risposte concrete e di progresso comune e condiviso. E dunque un controsenso il fatto che gli universitari non sappiano parlare con un minimo di disinvoltura le lingue straniere. Non ha senso che i ragazzi in Italia non sappiano parlare inglese e, in particolare quelli che vivono in Piemonte, anche esprimersi in buon francese. Io non pretendo che si insegni in modo diffuso il cinese, ma non possiamo neanche sottovalutare il fatto che la conoscenza delle lingue base, necessarie per poter essere pienamente parte del mondo del lavoro, è un problema che non possiamo più rinviare. Continuiamo a parlarne ma produciamo pochi fatti concreti. Termino il mio intervento dicendo grazie e sottolineando ancora una volta l importanza che vicino alle istituzioni pubbliche vi siano istituzioni come la vostra, che diano una mano a fare di più perché c è davvero tanto, tanto bisogno di continuare a lavorare in questa direzione. Discorsi Introduttivi del Convegno Presidente del Comitato Assise Italo Francese del Distretto 103 CS Rhône-Alpes Auvergne, Chantal Rovarc h Come Presidente del Comitato Francese delle Assise, vorrei innanzitutto ringraziare tutto il gruppo che ha lavorato con me alla realizzazione, e bene, di questa giornata del 31 marzo. Le Assise si basano su di una grande amicizia franco-italiana senza la quale i temi che hanno contraddistinto le nostre azioni comuni non sarebbero esistiti. Permettetemi di ricordare alcuni piccoli punti storici. È vero che tutto ciò nasce nel 1980, a Divonne-les- Bains, in occasione del gemellaggio che è stato siglato tra i nostri due Distretti. Ma ciò non bastava. Nel 2000, il Comitato franco-italiano delle Assise era stato creato per favorire le relazioni tra le due Regioni attraverso lo studio di temi comuni e la messa in pratica di azioni concrete derivate da questo studio. Da allora, le azioni, effettivamente, si sono moltiplicate. Prime Assise, 2001, erano sotto i governatorati di Robert Fassouliadjan e di Luciano Daffara. I temi che erano allo studio, allora, erano già la formazione ma anche l'economia, i trasporti, il turismo, la cultura. Quindi, arriviamo al 2002, seconde 12

13 Assise a Lione, sotto i governatorati di Roger Bastoni e di Roberto De Battistini, i temi presi in considerazione erano l'economia e la cultura. Terze Assise, 2003, a Saint- Vincent, in Valle d'aosta, sotto i governatorati di Marc Beaumont e di Gian Carlo Vecchiati, ed il tema, sempre d'attualità: l'acqua. Mantenere l'acqua come ricchezza naturale, gestire l'ambiente ed i rischi naturali legati all'acqua. Quarte Assise, e siamo nel 2005, al Centro Congressi Manège di Chambéry, sotto i governatorati di Jean-Pierre Vacherias ed Aron Bengio. Il tema preso in considerazione era l'handicap, handicap nella città, handicap nella scuola, handicap nello sport. Nel seguito logico di questo handicap nello sport abbiamo partecipato, tutti insieme, italiani e francesi, ai Giochi Paralimpici di Torino. L'anno scorso, nel marzo 2006, sotto i governatorati di Michel Lebon e di Bruno Varetto, i Lions delle due regioni francesi hanno portato tre persone, in situazione d'handicap, per assistere alla cerimonia d'apertura dei giochi, come pure alle discese su sci maschili e femminili, ed alle prove di biathlon. Ed oggi, le quinte Assise, si tengono dunque, in questo 31 marzo 2007, a Torino. Il tema preso in considerazione quest'anno è "l'accesso dei giovani all'occupazione". La gioventù, perché? La gioventù, mondo di domani, direi anche mondo d'oggi. Il tempo passa rapidamente. Lo scopo di questa giornata, per gli italiani come per i francesi, è di comprendere la situazione dei nostri giovani di fronte all'occupazione, di qua e di la delle Alpi. Abbiamo molte cose in comune, anche se abbiamo diversità. La diversità delle situazioni dell'occupazione dei giovani, nei nostri vari dipartimenti francesi e nella zona italiana ha richiesto, ed è in questi casi che quella è stata un'operazione ardua, la partecipazione di tutti i nostri club Lions per raccogliere il massimo di dati al fine di comprendere meglio la gioventù d'oggi e raccoglierli, e riunirli più esattamente, nella direzione dell'impresa. Quest'azione ha lo scopo, oggi, di comprendere certamente ed avvicinare i giovani e le imprese. È completamente in linea con la nostra azione lions, partner delle Istituzioni. Vi ringrazio. Past Presidente Antonio Ferrara e Vice Presidente Federico Fornari che sostituiscono il Presidente del Distretto Leo 108Ia1 Fabio Alfieri che per motivi di lavoro si trova negli Stati Uniti. Antonio Ferrara Autorità, cari amici Lions, Leo, gentili Signore e Signori. Oggi ho l onore di rappresentare e di portare i saluti del Distretto Leo di cui sono stato Presidente Distrettuale, e di portarvi il saluto dell attuale Presidente Distrettuale Fabio Alfieri che, per motivi di lavoro, si trova negli Stati Uniti e non può quindi essere oggi presente fra di noi. Ringrazio i Lions, in particolar modo il Comitato organizzatore di questa Assise Italo Francese, per l opportunità che ha offerto a noi Leo, non soltanto di partecipare a questo straordinario evento, ma anche di dare il nostro contributo all organizzazione di questa fantastica giornata. Come sapete i Leo sono un Associazione di servizio costituita da giovani, di età compresa fra i 12 ed i 30 anni, il cui acronimo significa Leadership Experience and Opportunity. Lo scopo della nostra associazione è quello di promuovere un forte spirito di amicizia fra i soci, svolgendo attività di servizio alla comunità e sviluppando le qualità individuali dei soci in termini di leadership, esperienza ed opportunità. Siamo molto radicati nel territorio del nostro Distretto su cui operiamo con 22 Leo Clubs e circa 350 soci. Le nostre attività 13

14 si orientano generalmente a favore di soggetti disagiati, sia nel nostro territorio, sia in Paesi in via di sviluppo. Abbiamo quindi accolto con grande entusiasmo la proposta fattaci dai Lions di aderire a questa giornata di studio e di confronto sul mondo di lavoro, poiché è appunto rivolta a fornire un valido aiuto ai ragazzi della nostra età con i quali condividiamo gli stessi problemi in merito alla formazione e alla ricerca dell occupazione. Quel primo impiego che dovrebbe giungere subito dopo aver conseguito il titolo di studio universitario o, comunque, il diploma di maturità superiore. Collaborare alla realizzazione di questa iniziativa ci ha entusiasmato perché abbiamo avuto l opportunità di sviluppare un service estremamente interessante per noi e per tutti i nostri coetanei. Un service che va a favore non di soggetti terzi, ma proprio di coloro che ci sono più vicini, cioè i giovani. Non dobbiamo infatti dimenticare che l efficienza della nostra associazione e delle attività di servizio da essa promossi a vantaggio di persone e di soggetti disagiati, dipende molto dalla qualità formativa e lavorativa dei nostri soci e dei giovani che noi vorremmo entrassero a far parte della nostra associazione. In conclusione, un service come quello odierno, teso a migliorare le qualità dei nostri soci e dei giovani della nostra comunità, si traduce anche in un service nei confronti di coloro che intendiamo aiutare mediante le nostre attività lionistiche. Desidero dunque, in conclusione, ringraziare nuovamente i Lions per averci invitato a collaborare all organizzazione di questa giornata, che ci vede ancora una volta a fianco a fianco per gli stessi ideali di aiuto e di solidarietà nei confronti del prossimo. Vi ringrazio e cedo ora la parola al Vice Presidente Distrettuale Federico Fornari. Federico Fornari Buon giorno a tutti: Lions, amici e ospiti. Sono Federico Fornari, Vice Presidente del Distretto Leo 108Ia1. Come già detto dal Past Presidente Antonio Ferrara, sono qui anch io in veste di sostituto del Presidente del Distretto. Noi Leo abbiamo collaborato con entusiasmo e disponibilità all organizzazione di questa Assise Italo Francese. Sono quindi veramente lieto di partecipare a queste importante giornata in collaborazione con i Lions italiani e francesi perché, oltre ad essere un importante momento di scambio di idee e di opinioni sul mondo del lavoro e su quali siano le nostre prospettive future, è estremamente importante per noi capire se esiste il modo di valorizzarci e rendere così più realistico il concretizzarsi delle nostre ambizioni. Oggi i giovani si trovano in grande difficoltà, e qui concordo pienamente con quanto detto dal Vice Presidente del Consiglio Comunale di Torino che sottolineava come i giovani hanno ancora notevoli problemi per quanto riguarda la conoscenza e la padronanza delle lingue o in merito alla qualità dei programmi di formazione disponibili. L Assise ha avuto la partecipazione attiva del mondo Leo che ha cercato di dare il meglio di sé, in particolare nella ricerca di soggetti di varie caratteristiche e tipologie per realizzare una campagna di rilevazione quanto più rappresentativa della realtà. L occasione per la quale siamo qui oggi ad organizzare questa conferenza, dopo aver unito le forze per raggiungere un risultato comune, è anche motivo di orgoglio per il mondo Leo e per il mondo Lions. Due mondi, i Leo e i Lions, che vivono strade parallele ma non sempre comuni. 14

15 Ciò che abbiamo fatto in questo frangente sarà, ne sono certo, considerato una pietra miliare per i futuri progetti da sviluppare e condurre insieme. Già dal prossimo anno avrò il modo di lavorare con Alberto Viara, il nuovo Governatore Distrettuale, con il quale mi trovo in perfetta sintonia e spero, appunto, di poter continuare la collaborazione intrapresa quest anno. Vi ringrazio per l attenzione ed auguro a tutti voi una buona giornata. Presidente del Comitato Assise Italo Francese del Distretto 108Ia1 Giulia Martelli. Buon giorno a tutti e benvenuti. Sono Presidente del Comitato Assise Italo Francese del Distretto 108Ia1 che raggruppa i 68 Club Lions del Piemonte Nord e della Valle d Aosta. Avete avuto modo di sentire dalla relazione della mia collega francese, qual è il significato e lo spirito che anima da molti anni i nostri due comitati gemelli. Ora tocca a me il compito di illustrare il tema oggetto del Convegno di oggi: un tema che è in linea con uno degli scopi fondamentali del lionismo: prendere attivo interesse al bene civico culturale, sociale e morale della comunità. L oggetto del nostro Convegno, l occupazione giovanile, è uno degli argomenti fra i più importanti e dibattuti in questi ultimi tempi. Un sempre maggior numero di giovani trova difficoltà ad inserirsi in modo stabile e continuativo nel mondo del lavoro e molte aziende, per contro, hanno difficoltà a trovare giovani pronti ad occupare i posti di lavoro che si rendono disponibili. Questo problema, di grandissimo impatto sociale, rende estremamente difficile ai giovani programmare la loro vita futura e pensare di costituire una famiglia. Cosa altrettanto grave, contribuisce a minare la fiducia in sé stessi in un momento cruciale della propria vita. Certamente i Lions non possono pensare di poter risolvere da soli il problema. Ma occuparsene significa comunque dimostrare ed evidenziare un forte interesse per un tema di importanza fondamentale per la nostra società, per il nostro futuro, per il futuro dei nostri giovani. L idea di come affrontare il tema nasce da una discussione approfondita avuta con i nostri colleghi francesi e si articola in tre fasi principali. Un indagine conoscitiva sulla situazione in essere; l analisi e la discussione dei dati raccolti nell ambito del convegno di oggi; l elaborazione di un vademecum di proposte per i giovani in cerca di lavoro. L indagine conoscitiva si è svolta tramite la distribuzione di due questionari nei territori di due Distretti Lions in Italia ed in Francia. E stato distribuito un questionario destinato alle Aziende ed un secondo destinato ai Giovani. Le domande erano in numero identico ma rovesciate per l uno e per l altro interlocutore, in modo da poter mettere a confronto le posizioni di chi offre e di chi cerca lavoro. La distribuzione e la raccolta dei questionari hanno mobilitato moltissimi Lions per la parte Aziende e moltissimi Leo, le nostre leve, per la parte Giovani. E stato un impegno gravoso per tutti ma, visti i risultati, possiamo già dire che ne è valsa la pena. Il numero dei questionari raccolti è stato tale da rendere molto significativa questa indagine, come vi sarà ampiamente illustrato tra poco, mentre la presenza al Convegno di 15

16 tante personalità della politica, della cultura, del mondo del lavoro e religioso, di molti giovani, ci ha fatto capire come il nostro progetto sia valido e apprezzato. Ancora una volta i Lions intendono, tramite iniziative come questa, sensibilizzare l opinione pubblica e, soprattutto, le autorità competenti, affinché importanti problemi riguardanti la società odierna siano dibattuti e affrontati seriamente. I nostri convegni sono sempre stati moderati da Lions d eccellenza. Il convegno sull acqua di Saint Vincent fu, ad esempio, moderato dal Lions Giovanni Picco, già sindaco di Torino. Oggi toccherà ad altri due Lions di grande prestigio: il Past Governatore Roberto Favero, che fa parte del nostro Comitato Assise, e Fabio Massimo Grimaldi. Quest ultimo sarà il moderatore della sessione pomeridiana. Sono certa che, considerando l indubbia esperienza e validità delle persone che partecipano al dibattito di oggi, l esito di questa giornata sarà tale da permetterci di conseguire un altro risultato, il più importante: la successiva redazione e distribuzione fra i giovani di un vademecum che indichi loro le modalità da seguire per la ricerca di un posto di lavoro. Ringrazio per l attenzione e auguro a tutti un proficuo proseguimento dei lavori. Il Past Governatore del Distretto Lions 108Ia1 Roberto Favero ed il Vice Governatore del Distretto Lions 103CS Gerard Jacquet illustrano i risultati dell indagine conoscitiva Giovani e Lavoro proiettando e commentando una serie di slides a colori che mettono a confronto le risposte ai 23 quesiti posti ad Aziende ed a Giovani del Piemonte Nord/Valle d Aosta e della Rhône-Alpes/Savoia. Le risultanze sono disponibili in una pubblicazione separata distribuita agli intervenuti. Roberto Favero Passiamo ora agli obbiettivi di questa indagine. Abbiamo cercato di capire quali tipologie di giovani (e come) cerchino lavoro e quali sono le difficoltà che essi incontrano in questo difficile percorso. E poi abbiamo voluto indagare su quali siano i principali problemi tra aziende e soggetti che cercano lavoro. L obiettivo finale dell Assise è però quello di individuare e segnalare le lacune, i problemi, le incomprensioni esistenti nell attuale scenario, stimolando attenzione su di esse da parte dei vari operatori. Come ha detto il presidente Giulia Martelli prepareremo poi un documento di sintesi che conterrà i suggerimenti ed i consigli scaturiti dai lavori della giornata odierna. Questa sorta di vademecum sarà messo a disposizione per essere distribuito con la massima capillarità possibile presso i giovani in cerca di lavoro. Si è trattato sin d'ora di un impegno notevole ma che comunque ha dato dei risultati interessanti che speriamo voi possiate apprezzare. Prima di addentrarmi nell illustrazione dei dati devo ringraziare i referenti dei clubs Lions e Leo che hanno distribuito e raccolto i questionari presso giovani ed aziende e tutti coloro che hanno compilato i questionari: 23 domande articolate a cui rispondere con grande attenzione e senso di responsabilità. Una citazione particolare va poi ai molti compilatori, sia delle aziende sia dei giovani, che hanno voluto inserire dei commenti originali a integrazione dei questionari. Commenti che 16

17 ci sono serviti per l elaborazione delle conclusioni finali. Un ultimo ringraziamento va infine a Confindustria Piemonte che ci ha dato una grossa mano; in particolare al professor Pietro Terna e alla dottoressa Isabella Antonetto che ci hanno assistito e ci hanno consigliato su come organizzare questa raccolta di dati. La nostra iniziativa, che ha visto la piena collaborazione di 56 clubs Lions e di 24 clubs Leo, ha coinvolto 625 aziende e 440 giovani per un totale di oltre 1000 questionari compilati. Il campione su cui abbiamo lavorato è quello rappresentato dal nostro Distretto: cioè le provincie di Torino, Vercelli, Novara, Biella, Verbania e la Valle d Aosta. L indagine si è svolta tra ottobre 2006 e febbraio 2007 ed abbiamo garantito l assoluto anonimato a tutte le persone e le aziende coinvolte e ai dati da essi rilasciati. Iniziamo esaminando i dati generali dell indagine sulle aziende. I settori di attività che abbiamo toccato spaziano tra industria, artigianato, commercio, servizi, liberi professionisti e altri ancora. Sono presenti praticamente tutte le altre tipologie di aziende anche se dobbiamo ammettere che c è stata un po di carenza nella raccolta dati nel settore sanitario e nel settore delle pubbliche istituzioni. Qui le problematiche della privacy hanno spesso impedito di poter distribuire e raccogliere liberamente questionari. Abbiamo scelto tre tipologie di aziende. Quelle molto piccole con meno di 16 dipendenti. Quelle tra i 16 e i 50 addetti. Quelle con oltre 50 addetti. Abbiamo ricevuto questionari da micro imprese con cinque addetti, come da grandi gruppi industriali con oltre dipendenti. L organico è stato invece diviso in quattro fasce: maschi e femmine minori di 25 anni, tra i 25 ed i 34 etc. Come si vede dai dati, c è un notevole equilibrio tra maschi e femmine. La localizzazione riflette l organizzazione del nostro distretto Lions. Molti Club hanno sede a Torino e in provincia di Torino e questo fa sì che la maggioranza dei questionari, oltre il 60%, arrivi da quest area. Gli altri questionari sono invece divisi equamente tra le altre province che compongono il nostro Distretto: Vercelli, Verbania, Novara e la Valle d Aosta. Gerard Jacquet Per quanto riguarda i settori di attività, i dati francesi sono nettamente più importanti a livello di industria che di giovani. Le dimensioni di imprese registrate sono le stesse, ma potete constatare come il numero di piccole imprese sia sensibilmente superiore a quello che si verifica a livello della Regione Piemonte; invece le imprese medie e grandi, sono sensibilmente inferiori. In termini di rappresentatività uomo donna, le differenze sono abbastanza sensibili e questo si spiega con il fatto della tipologia delle imprese che hanno accettato di rispondere al questionario. Le imprese dell'industria, in particolare delle costruzioni e dei lavori pubblici sono state numerose, ed ovviamente registrano un più grande numero di dipendenti maschili. Per quanto riguarda la localizzazione su quel piano, la diversità delle risposte e la mancanza di precisione su alcuni questionari rendono completamente illusoria l'indicazione di un taglio per dipartimento, dunque ho preferito non metterlo piuttosto che indicare informazioni che non corrispondono alla realtà. Per quanto riguarda le classi di età, la sezione più significativa è 20, 30 anni. È normale, 17

18 corrisponde allo schema precedente italiano che avete potuto vedere, che, era diviso in due sezioni. La ripartizione uomo donna è chiaramente più equilibrata al livello dei giovani. Per quanto riguarda il cursus scolastico, la domanda non era presente sul questionario francese, dunque non ho potuto tracciare diagrammi, ovviamente. Invece per quanto riguarda la localizzazione, sei dipartimenti hanno soprattutto risposto al livello dei questionari ed osserverete che, allora il dipartimento dello Drôme,26, ha poco risposto, il dipartimento dell' Isère che è tuttavia abbastanza significativo ha dato un numero di risposte abbastanza limitate, Loire ha sensibilmente più risposto che le altre. Il dipartimento del Rodano, che contiene tuttavia la metropoli regionale di Lione, ha fornito informazioni relativamente ridotte e quella, ovviamente, eserciterà un'influenza su tutte le risposte che potrete constatare nelle diapositive seguenti. Savoia e Alta-Savoia hanno risposto quasi nelle stesse condizioni. Potete constatare sulle slides che c'è un parallelismo riconosciuto tra il Piemonte e la zona Centro Sud, Rhône-Alpes, Auvergne e Savoia. Roberto Favero Vediamo ora i dati generali dal punto di vista dei giovani. I compilatori sono stati divisi in quattro fasce di età e si può immediatamente osservare che la maggior parte dei questionari sono arrivati da giovani di età compresa tra 20 e 25 anni. E poi è significativo notare come tra i compilatori si abbia un 52% di maschi ed un 48% di femmine. Per quanto riguarda il titolo di studio, vi è un sostanziale equilibrio tra maturità, diploma, qualifica professionale, laurea breve e laurea di secondo livello. La localizzazione è abbastanza simile a quella degli altri questionari, tranne una piccola deriva concentrata nella provincia di Vercelli. Tra i dati generali più interessanti che riguardano i questionari compilati dalle aziende, notiamo che la maggioranza dei compilatori sono di età superiore ai 45 anni. Si tratta evidentemente del fatto che i responsabili del personale delle varie aziende sono in genere persone in piena maturità professionale. Per quanto riguarda la suddivisione per sesso è evidente lo squilibrio a favore dei compilatori maschi ma questo dato non fa altro che riflettere la situazione del coinvolgimento femminile ai vertici delle aziende. Infine, alla domanda relativa alle prospettive di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, si nota come la maggior parte delle nuove assunzioni avverrà nelle piccole aziende e, di questi nuovi assunti, il 34% sarà composto da diplomati senza esperienza rispetto ad un 66% di laureati e giovani senza titolo superiore. E significativo notare come i laureati sembrano trovare meno possibilità di occupazione rispetto ai giovani con esperienza: i diplomati sono dunque numericamente i preferiti dalle aziende per essere assunti in primo impiego. Gerard Jacquet Sì, per quanto riguarda la zona Centro Sud, le risposte sono sensibilmente diverse; a sapere che il 65% delle imprese ha un programma più o meno elaborato d'assunzione. Invece nessuna fra esse ha voluto fornire informazioni quantificate sui suoi progetti d'assunzione in materia d'occupazione di giovani; neppure in materia di giovani con esperienze che in materia di giovani senza esperienze. 18

19 Roberto Favero Vediamo ora quali sono lo attività preferite dai giovani e se, gli stessi, hanno le idee chiare in proposito. Secondo la nostra indagine soltanto il 60% esprime chiare opinioni in merito a ciò che desidera fare in futuro. Il restante 40% ha invece idee abbastanza confuse, frutto evidentemente della realtà italiana e, in particolare, della scuola che non aiuta il giovane a fare delle scelte professionali prima di percorrere la via del diploma o della laurea. Vediamo allora le preferenze di coloro che dimostrano di avere le idee più chiare. Il 9% ha risposto qualsiasi attività, il 16% impiegato, il 9% tecnico specializzato, l 8% progettista, il 27% libero professionista con laurea, il 7% libero professionista con diploma, il 7% imprenditore, il 9% altro. Ci sembra di scorgere una significativa tendenza verso una speranza di futuro di tipo imprenditoriale e/o professionale, che rappresentano due delle attività emergenti a cui i giovani tendono sempre più ad avvicinarsi. Gerard Jacquet I lavori più ricercati, infine, la situazione per quelli che sanno effettivamente dove desiderano dirigere le loro carriere. Bene, il 15% comunque, dice: io posso andare dovunque, è comunque un numero significativo. Gli operai 7 %, i dipendenti 29%, cosa che vuole dire, comunque, che il 36% dei giovani manifesta un'ambizione relativa al livello del loro lavoro di partenza nell'attività professionale. Tecnico specializzato 16%, ufficio studi 7%, libera professione 5%. Ho detto poco fa che la tipologia dei giovani che avevano risposto era un po' particolare; penso che l'indicazione di professione libera al 5% voglia piuttosto dire, da parte dei giovani che hanno risposto, libera professione indipendente. Infine, imprenditore-artigiano 14% affermo come Roberto che è un numero comunque significativo, ed altro 7%. Roberto Favero Vediamo ancora qual è la situazione dei giovani che cercano lavoro. Fortunatamente la maggioranza di essi è alla ricerca di un lavoro da meno di 6 mesi, ma è ancora preoccupante il numero di giovani che non ha ancora trovato occupazione dopo uno o due anni. Sorge dunque spontanea la domanda: il mondo del lavoro agevola concretamente l inserimento dei giovani? Le loro risposte sono state piuttosto sconfortanti e negative e causa di un diffuso atteggiamento di scoramento. Gerard Jacquet Vedete che, per quanto riguarda le persone in cerca di un posto di lavoro, la parte più importante, come nel quadro italiano, riguarda i giovani che fanno una ricerca da meno di sei mesi e gli altri due valori sono quasi identici. Invece dove la differenza è molto sensibile, è sull'approccio dei giovani sull'incertezza rispetto al loro inserimento dove là abbiamo semplicemente una popolazione divisa in quattro parti quasi identiche. Allora, vedete che gli approcci sono un po'diversi, nella misura in cui l'approccio tradizionale, con il curriculum vitae inviato direttamente, costituisce l'elemento dominante poiché raggiungiamo il 54%. A livello dei giovani, si ricorre anche spesso agli organismi di 19

20 collocazione ed alle società d'assunzione e finalmente, scorgiamo che tutta l intermediazione della scuola o dell'università è la meno importante nella ricerca di un posto di lavoro. La cosa costituisce una differenza abbastanza sensibile rispetto alla tabella presentata da Roberto Favero. L'aspetto comportamentale e l'aspetto istruzione è altrettanto importante anche un po' più importante per quanto riguarda le imprese, nella regione Rhône-Alpes, che a livello Piemonte, poiché raggiungiamo il 35%. La parte ambizione personale, stranamente è sensibilmente meno importante al livello delle imprese; resta elevata al livello dei giovani e la diversità dei posti occupati nell'impresa, come elemento di formazione, come elemento di progressione, resta comunque sensibile. Stupefacente che la mobilità, di cui si parla molto, non appare qui come un elemento dominante ed ancora una volta credo che il panel che ha risposto contribuisce fortemente a questa cifra un po'curiosa poiché oggi, nei contratti, la mobilità è comunque una formula abbastanza tradizionale, abbastanza abituale. La creatività è vista in modo positivo, sensibilmente positivo da parte dei giovani, 11%; comunque, mentre quello lo è un po'meno al livello delle imprese, 1% di divergenza, non è molto importante. Roberto Favero Entriamo ora nel merito dell indagine ed esaminiamo le 20 domande più significative ai fini della determinazione della situazione dei giovani in Italia e in Francia. Le considerazioni che faremo dovrebbero essere sufficientemente attendibili per entrambi i paesi. Il primo quesito riguarda i canali che le aziende seguono per reclutare i nuovi assunti, ed i canali che seguono invece i giovani. La prima cosa che notiamo è che le aziende non hanno un rapporto preferenziale con la scuola e con l università e, di conseguenza, non investono per sviluppare questo rapporto. Non rimangono quindi che i canali tradizionali come gli annunci sui principali quotidiani e sulle riviste specializzate ed il rapporto con le società di ricerca del personale. Assume quindi una particolare rilevanza la conoscenza personale (o la presentazione) del candidato mentre, incredibilmente, il canale internet è del tutto inutilizzato, a differenza che negli altri paesi europei. Gerard Jacquet Allora, vedete che per quanto riguarda la regione Rhône-Alpes, non avete lo stesso numero di grafici, e questo per una ragione essenziale, è che non abbiamo il diritto di utilizzare un certo numero di criteri in materia d'analisi, in materia di raffronto ed in materia di sforzo. Non vedete gli aspetti situazione civile, non vedete il grafico "sesso", non vedete il grafico "idee politiche", non vedete neppure l'aspetto "religioso" nel passo professionale, quest'elementi non possono essere presi in considerazione, a livello francese. Dunque, ci siamo limitati ai quattro punti autorizzati, rispetto a questo quesito. La presenza ovviamente costituisce un elemento essenziale, la personalità anche. Abbiamo lasciato il grafico "nazionalità" benché normalmente la nazionalità sia un elemento che non deve intervenire ma ci ha permesso di constatare, comunque, che al livello dei 20

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