INTRODUZIONE OBIETTIVI
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- Timoteo Longo
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1 INTRODUZIONE Sin dalla primissima età i bambini sono attratti e incuriositi dal mondo che li circonda e cercano di avere tutte le risposte ai loro mille quesiti. Col tempo la curiosità dei bambini aumenta e le risposte spesso vengono ricercate nell analisi stessa del fenomeno osservato, mostrando uno spirito simile a quello degli scienziati. Questo percorso si propone di stimolare e incentivare il piccolo scienziato che c è in ogni bambino attraverso la partecipazione attiva dei bambini alle attività. L'obiettivo è far comprendere attraverso la sperimentazione diretta dei bambini la nascita e la crescita di una pianta di fagiolo, verificando quali sono le condizioni ambientali e del terreno (limitatamente alla quantità d'acqua necessaria) che la favoriscono. I bambini sono partecipi durante il percorso; questa scelta è dovuta al fatto di volerli rendere protagonisti nel processo di ricerca, di osservazione, di sperimentazione e nel rinnovare l'interesse che hanno per la scoperta. Il progetto seguirà le fasi del metodo scientifico: formulazione delle ipotesi da parte dei bambini e registrazione su un cartellone; esperimento in cui ogni bambino avrà il suo vasetto con il seme di fagiolo; raccolta dei dati quotidiana; analisi dei dati e confronto con le ipotesi formulate inizialmente; formulazione della teoria. In questo percorso i bambini acquisiscono un atteggiamento scientifico nei confronti del reale ponendo così le basi per un educazione permanente in questa direzione. L'osservazione quotidiana e la registrazione dei mutamenti sul diario del fagiolo stimolano lo sviluppo dell'osservazione analitica e la capacità di fare delle deduzioni. Il confronto delle ipotesi formulate dai bambini prima della sperimentazione e i risultati finali, portano a maturare il senso critico e il pensiero razionale. OBIETTIVI Introdurre il metodo scientifico; Stimolare l'osservazione e la documentazione; stimolare il confronto; rendere il bambino protagonista della scoperta; suscitare negli alunni l'interesse per la natura, per le piante e per le trasformazioni; padroneggiare la sequenza operativa: pensare-fare-ripensare; acquisire la capacità di coordinare molteplici informazioni organizzando le conoscenze acquisite; capacità di esaminare criticamente situazioni e fatti, di esprimere giudizi e di comunicarne il contenuto essenziale ad altri.
2 OBIETTIVI SPECIFICI acquisire la capacità di descrivere correttamente la crescita della pianta in relazione alle condizioni ambientali e del terreno (in riferimento alla quantità d'acqua); sviluppare la capacità di analisi critica dei fattori che influenzano la crescita della pianta del fagiolo; fare una generalizzazione alle altre piante sugli elementi che permettono e favoriscono lo sviluppo del seme; responsabilizzare attraverso l'assunzione di impegni (osservare, registrare e bagnare quotidianamente la piantina); formulare delle ipotesi; imparare a descrivere in maniera sintetica e obiettiva quanto emerge dall'osservazione; TEMPI E ALUNNI COINVOLTI Il percorso viene svolto durante la stagione primaverile coinvolgendo la/le classe/i seconde della scuola primaria. In particolare, è prevista un'osservazione quotidiana e una registrazione di quanto esaminato della metamorfosi e della crescita del seme e della pianta. STRUMENTI DEL PERCORSO vasetti di vetro; semi di fagiolo; ovatta; acqua; diario personalizzato per ogni bambino; frigorifero; cartellone in cui vengono scritte le ipotesi formulate dai bambini; cartellone riassuntivo sulla nascita e crescita della pianta del fagiolo. DIDATTICA LABORATORIALE Variabili dell'esperimento: Le variabili ambientali di conservazione del vasetto con il seme del fagiolo sono: dentro un armadio, dentro il frigorifero, vicino al calorifero, sulla finestra. Le variabili del terreno sono: eccessivamente bagnato, asciutto, quantità corretta d'acqua. Ogni variabile viene sperimentata con almeno 3 semi di fagiolo. Procedimento del percorso: Ad ogni bambino viene dato un fagiolo, viene chiesto di osservarlo e di descriverlo verbalmente; vengono confrontate le descrizioni fatte dagli alunni e, attraverso domande stimolo si farà riflettere se tutti i fagioli sono uguali. Ai bambini viene dato un diario
3 del fagiolo in cui riporteranno il giorno dell'osservazione, il disegno e una breve descrizione. Il primo disegno e la prima descrizione saranno quelle del seme del fagiolo. Dopo una spiegazione iniziale, in cui verrà illustrato come si svolgerà l'esperimento (vengono spiegate le diverse modalità di conservazione del fagiolo: al buio, in frigorifero, sulla finestra,...) viene chiesto ai bambini di formulare delle ipotesi, e di motivarle, su quali vasetti pensano che nascerà la pianta del fagiolo. Questo compito viene guidato dall'insegnante che formulerà domande stimolo, per esempio: Quali semi diventeranno una piantina? Perchè, Il fagiolo conservato al buio nell'armadio, diventerà una piantina?, Il fagiolo in cui l'ovatta è sempre molto bagnata, riuscirà a trasformarsi in una piantina?,... Tutte le ipotesi vengono riportate su un cartellone. Ogni bambino viene fornito di un vasetto di vetro, sul quale verrà scritto il nome, e di ovatta; l'insegnante spiegherà e mostrerà il procedimento da seguire per la semina: si inumidisce un po' di ovatta e si fa un letto dentro il vasetto, si mette il seme attaccato alla parete di vetro in modo tale che si possa osservare l'evoluzione e si ricopre con altra ovatta inumidita (ad eccezione dei casi in cui si prevede che il seme stia in un terreno asciutto o molto bagnato; in questo caso si lascerà acqua sul fondo del vasetto). A questo punto i vasetti vengono posizionati nei vari luoghi. Ogni giorno i bambini hanno il compito di osservare la piantina, di compilare il diario e di inumidire l'ovatta (tranne chi sperimenta l'evoluzione del fagiolo in un terreno asciutto). Dopo 1 mese si prendono tutti i vasetti, si allineano su un tavolo e si osservano. Attraverso domande stimolo, si guidano i bambini a trarre delle conclusioni e a formulare ipotesi e deduzioni: Tutti i semi di fagiolo sono diventati una piantina?, Quali non sono cresciuti?, Secondo voi, per quale motivo quel seme non è diventato una piantina?, Se invece di un seme di fagiolo avessimo piantato un bulbo di tulipano per vasetto e le condizioni ambientali e del terreno fossero state le stesse, avremmo avuto gli stessi risultati? Perché? Se invece avessi piantato una ninfea, in quali vasetti sarebbe nata la pianta? (questa domanda è finalizzata a far prendere coscienza del fatto che le necessità di acqua variano da pianta a pianta, ma ciò che le accomuna è che necessitano di acqua per svilupparsi), Nei ghiacciai crescono le piante?, Quindi, di cosa ha bisogno un seme per diventare una pianta? Ora si osserva il cartellone fatto prima dell'inizio del percorso e si vede se le ipotesi iniziali si sono verificate o se devono essere cambiate. Infine, si fa un cartellone riassuntivo in cui vengono illustrate le fasi di crescita del fagiolo riportando schematicamente anche le condizioni che non favoriscono la crescita.
4 DIARIO DEL FAGIOLO DI CONDIZIONI AMBIENTALI TEMPERATURA: (ambiente, frigorifero o vicino al calorifero) LUCE: (si o nel buio) LUOGO DOVE IL VASETTO È CONSERVATO: (nell'armadio, sul davanzale, nel frigorifero, per terra)
5 Giorno dell'osservazione Disegno Breve descrizione
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