IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI: Riferimenti metodologici e esperienze

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI: Riferimenti metodologici e esperienze"

Transcript

1 IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI: Riferimenti metodologici e esperienze dicembre 97

2 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 2

3 INDICE PREMESSA 5 1. IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI NELLE AZIENDE SANITARIE NAZIONALI (SITUAZIONE A LUGLIO 1996) BASI CONCETTUALI DEFINIZIONE DEL RECLAMO VALORE E DISVALORE DEL RECLAMO LA CRITICITÀ DEL RECLAMO PER I CITTADINI I FATTORI CRITICI DEL RECLAMO PER L AZIENDA Criticità legate alla cultura organizzativa Criticità legate all organizzazione aziendale Criticità legate all utilizzo delle risorse IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI GLI OBIETTIVI IL CONTESTO ISTITUZIONALE La volontà politica istituzionale L'assetto organizzativo Il coinvolgimento degli operatori La partecipazione degli attori coinvolti LE BASI TECNICHE L'accesso La classificazione dei reclami LA GESTIONE DEI RECLAMI PER LA RISPOSTA ALL'UTENTE Le caratteristiche della procedura Lo schema della procedura La comunicazione all'utente Gli strumenti Le responsabilità LA GESTIONE DEI RECLAMI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO Analisi dei dati relativi a reclami e segnalazioni L'analisi dei reclami per correggere i disservizi e per migliorare il servizio MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO CONTINUO DEL SISTEMA LE INDAGINI DI SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI GLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA ALLESTIMENTO PROGRESSIVO DI SISTEMI INFORMATICI DI SUPPORTO 113 BIBLIOGRAFIA 115 ALLEGATO: Classificazioni adottate dalle Aziende 117 Pag. 3

4 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 4

5 PRESENTAZIONE Con il quarto volume della collana I laboratori, dedicato alla gestione del reclamo nelle strutture sanitarie, si prosegue l azione di sostegno alle aziende sanitarie in tema di Carta dei servizi affrontando il tema della gestione del reclamo. Come per i precedenti documenti, l approccio scelto è quello della collaborazione con le Regioni e le Aziende sanitarie attraverso la costituzione di gruppi di lavoro, metodo che si è rivelato valido per altri temi critici della Carta dei servizi. Perché la valutazione della qualità del servizio sanitario tenga conto anche della qualità percepita dai cittadini, è necessario che le Aziende sanitarie dispongano di strumenti d ascolto che permettano di coglierne i segnali di disagio e di insoddisfazione. Di questi strumenti, il reclamo è quello a più forte valenza strategica, in quanto, oltre a costituire un monitoraggio dei punti critici del sistema, può divenire un elemento di cambiamento che orienta l azione decisionale e strategica dell azienda. Il reclamo può rappresentare pertanto il punto di partenza di un circuito virtuoso per l azienda, una sorta di carburante indispensabile per mettere in moto azioni di miglioramento che partano dalla rilevazione della qualità percepita dagli utenti, per individuare i nodi critici del sistema, ed attivare processi di miglioramento e di adeguamento della qualità dei servizi. Presentando questo volume, mi auguro che possa costituire un utile contributo all attività delle Aziende sanitarie. Giorgio Verdecchia Pag. 5

6 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 6

7 PREMESSA Questo documento affronta il tema del reclamo come un innovativo strumento gestionale che si inquadra nell'ambito del processo di riforma dei servizi sanitari pubblici (D.L.502) e di attuazione delle disposizioni legislative previste dall'articolo 14. L'obiettivo del testo è quello di fornire un contributo metodologico utile alle aziende sanitarie per l allestimento o per il miglioramento di un sistema per la gestione dei reclami. Il documento è rivolto ai dirigenti e agli operatori dell'istituzione pubblica sanitaria e, in particolare, a quelli tra di essi che si trovano a farsi carico di responsabilità di management del sistema di gestione dei reclami e di contatto e interfaccia con l'utente. La metodologia seguita è quella già utilizzata per l'elaborazione di altri documenti * nell'ambito dello sviluppo della Carta dei servizi che si basa sul contributo partecipativo delle stesse strutture decentrate del sistema pubblico (regioni, ed aziende sanitarie). In effetti, il discorso sui reclami si inserisce, come più volte sottolineato nel testo, nella tematica più generale del miglioramento della qualità dei servizi. La prima fase del lavoro è stata la redazione di una prima piattaforma da parte di un gruppo multidisciplinario di esperti composto da rappresentanti del Ministero della Sanità e consulenti del Gruppo Finsiel. La stesura della piattaforma si è basata sulla revisione dei materiali di valutazione legati alla attuazione della Carta dei servizi nel S.S.N. e sulla realizzazione di alcune interviste con referenti regionali, Direttori Generali e Sanitari e referenti aziendali della Carta dei servizi (riportati nella tabella 1) che hanno fornito il loro importante contributo riguardo all'implementazione del reclamo all'interno dell'istituzione pubblica. Nella stesura della piattaforma si è fatto riferimento, inoltre, alla qualificata esperienza di conduzione di sistemi di gestione dei reclami condotta in Gran Bretagna (vedi bibliografia). Per quanto riguarda l'elaborazione degli aspetti più concettuali e teorici si è attinto a diverse fonti bibliografiche riportate alla fine del documento. * è questo il quarto laboratorio dopo: Come definire e utilizzare gli standard di qualità, Come comunicare la Carta dei servizi e i suoi contenuti e Come coinvolgere il personale sulla Carta dei Pag. 7

8 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Una volta ultimata la piattaforma, è stato richiesto ai referenti regionali per la Carta dei servizi di indicare alcune aziende della propria regione scelte come rappresentative delle diverse realtà locali al fine di sottoporre loro la piattaforma e riceverne in cambio dei contributi diretti. Le aziende che hanno partecipato sono riportate nella tabella 2. I contributi richiesti ai rappresentanti aziendali sono stati di due tipi: opinioni e commenti sulla chiarezza, completezza e utilità del testo e descrizioni di esperienze effettuate in merito ad alcuni punti cruciali della gestione dei reclami. Le risposte delle aziende sono state quindi molto utili per migliorare e arricchire con le loro esperienze il testo. Alcune di queste esperienze, più significative, sono state citate per intero nel testo stesso. Nell ambito del presente documento si potranno, quindi, trovare dei riferimenti ad aziende sanitarie in merito ad aspetti specifici del sistema di gestione dei reclami. Tali citazioni hanno l obiettivo specifico di indirizzare, chi fosse interessato alla particolare esperienza, direttamente a chi tale esperienza ha maturato. L obiettivo finale è quello di costruire una rete di scambio informativo in modo che le esperienze condotte dalle aziende siano messe a fattor comune dell intero sistema. Un elemento emerso dall analisi delle esperienze aziendali è l eterogeneità delle condizioni organizzative interne e di contesto esterno che riflettono le diverse condizioni in cui le aziende sanitarie si trovano ad operare. Tale eterogeneità, insieme ad una normativa certo non esaustiva sull'argomento, ci hanno confermato la validità dell approccio scelto per il presente testo. In effetti, spesso ci si è limitati a dare delle indicazioni metodologiche di carattere generale, accompagnate da riferimenti esperienziali delle aziende che hanno partecipato, piuttosto che delle linee operative specifiche e puntuali. Il presente documento va quindi considerato non tanto come un manuale tecnico operativo quanto come un contributo metodologico utile come punto di partenza per l'implementazione o per il miglioramento del sistema tenendo conto delle caratteristiche e dei bisogni della propria realtà aziendale. Il testo è organizzato in quattro capitoli. Il primo presenta una breve descrizione della situazione attuale di utilizzo dello sistema di gestione del reclamo all'interno servizi Pag. 8

9 della struttura sanitaria nazionale. Il secondo capitolo introduce alcuni elementi di riflessione teorica ed aspetti critici del reclamo, cercando in particolar modo di contestualizzare questo meccanismo di innovazione all'interno del ciclo della qualità dei servizi dell'azienda sanitaria. Il terzo capitolo affronta il problema della messa in atto di un sistema di gestione dei reclami nell'istituzione pubblica, prendendo in considerazione il duplice obiettivo che lo alimenta: fornire risposte rapide ed efficaci all'insoddisfazione dei singoli utenti e generare un processo di miglioramento integrale della qualità del servizio. Il quarto capitolo descrive infine alcuni strumenti che possono essere utili per garantire un monitoraggio costante ed una accurata valutazione del funzionamento del sistema. Vorremmo infine ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla stesura del testo e che sono elencati nelle due tabelle di seguito riportate. Tabella 1 - Interviste condotte prima della stesura della piattaforma (ottobre 96) REGIONE AZIENDA NOMINATIVO LOMBARDIA USSL 37 - Milano Marina Di Ciacco Istituti Clinici di Perfezionamento Giuseppina Suriani / Osvaldo - Milano Cantoni / Massimiliano Sabatino TOSCANA USL 8 - Arezzo Stefania Massaini LAZIO USL - Roma C Francesco Prost EMILIA AO Arcispedale S.Anna - Patrizia Fabbri ROMAGNA Ferrara USL - Forlì Andrea Bolognesi VENETO AO - Padova Silvana Bortolami Pag. 9

10 Tabella 2 - Lettori aziendali e regionali che hanno contribuito al miglioramento della piattaforma REGIONE AZIENDA NOMINATIVO TELEFONO ABRUZZO Assessorato regionale Domenico La Morgia 085/ USL - Lanciano/Vasto Carlo Barrella / Vincenzo Orsatti / Antonio Esposito 0872/ BASILICATA AO S.Carlo - Potenza Raffaele Pastore 0971/ USL 3 - Lagonegro Giuseppe Cascini 0973/48528 USL 5 - Montalbano Jonico Vincenzo Maida 0835/ USL 1 - Venosa Nicolangela Marangelli 0972/39445 BOLZANO USL Centro Sud - Bolzano Rosamaria Torghele 0471/ CALABRIA AO - Cosenza Sante Ruggero Casella 0984/75298 CAMPANIA Assessorato regionale Anna Semmola 081/ ASL NA4 - Pomigliano D Arco Cecilia Sannino 081/ EMILIA Assessorato regionale Elisabetta Frejaville 051/ ROMAGNA AO Arcispedale S.Anna - Ferrara Patrizia Fabbri 0532/ USL - Ferrara Carla Lanfranchi / Ulrich Wienand 0532/ USL - Forlì Andrea Bolognesi 0543/ FRIULI USL 2 - Isontina Lucio Luison 0481/ LAZIO USL - Roma C Francesco Prost 06/ LIGURIA Assessorato regionale Leandra Vicini 010/ USL 2 - Savonese Angela Bordino / Gian Franco Pallanca 019/ USL 5 - Spezzino Giovanni Mariotti 0187/ LOMBARDIA Assessorato regionale Ottavia Sacrestani 02/ AO Lecco - ICP Milano AO Lecco - Laura Chiappa 0341/ ICP Milano - Massimiliano Sabatino 02/57991 AO S.Anna - Como Angelo Cammarata 031/ USSL 37 - Milano Marina Di Ciacco 02/ Pag. 10

11 REGIONE AZIENDA NOMINATIVO TELEFONO PIEMONTE * Assessorato regionale Carla Guidarini 011/ AO S.Anna /OIRM - Torino 011/ AO S.Croce - Cuneo 0171/ AO S.Luigi Gonzaga - Orbassano 011/ USL 2 - Torino 011/ USL 3 - Torino 011/ USL 4 - Torino 011/ USL 5 - Collegno 011/ USL 7 - Chivasso 011/ USL 9 - Ivrea Giuseppe De Filippis 0125/ USL 11 - Vercelli 0161/ USL 12 - Biella 015/ USL 15 - Cuneo 0171/ USL 16 - Mondovì 0174/ USL 17 - Savigliano 0172/ USL 19 - Asti Domenico Tangolo 0141/ USL 21 - Casale Monferrato 0142/ PUGLIA ASL - Foggia 3 Amelia Camerlengo / Rosario Cortellessa / Lina Appiano 0881/ SICILIA Assessorato regionale Antonio Colucci 091/ AO "V.Cervello" - Palermo Caterina Lo Presti 091/ TOSCANA Assessorato regionale Andrea Dani 055/ USL 10 - Firenze Alberto Zanobini / Adriana Favilla 055/ USL 8 - Arezzo Massimo Amorini / Stefania Massaini 0575/3051 VENETO AO - Padova Silvana Bortolami 049/ * Per il Piemonte ci è pervenuto un lavoro di sintesi frutto di un gruppo di lavoro costituito da Carla Guidarini, Giuseppe De Filippis e Domenico Tangolo basato sui dati di gran parte delle aziende piemontesi (16 su 29). Pag. 11

12 Pag. 12

13 1. IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI NELLE AZIENDE SANITARIE NAZIONALI (situazione a luglio 1996) A fine luglio 96 risultava introdotta formalmente, in oltre il 62% delle aziende sanitarie (e cioè in 186 aziende sanitarie sulle 299 che hanno risposto all autovalutazione), una procedura per la gestione dei reclami e il 40% delle aziende dichiarava di adottare azioni di miglioramento a seguito della gestione dei reclami (120 aziende) [in Rapporto Nazionale di valutazione sul Programma di attuazione della Carta dei servizi nel Servizio Sanitario Nazionale, Dip. della Programmazione, ] adozione della procedura gestione a fini di miglioramento Numero di aziende T o t a l e a z i e n d e ( n = ) Figura 1 - Numero delle aziende sanitarie che hanno dichiarato di aver adottato una procedura per la gestione dei reclami e di aver conseguentemente adottato azioni di miglioramento La situazione esistente a luglio 96 testimonia, quindi, una diffusa consapevolezza del valore che riveste, nella prima fase di adozione della Carta dei servizi da parte delle aziende sanitarie, la gestione di un sistema di reclami. Rispetto alla fase di analisi e utilizzo del sistema dei reclami a fini di miglioramento Pag. 13

14 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze interno, invece, il panorama si presenta piuttosto vario. Le esperienze vanno, infatti, dall effettiva gestione a fini di miglioramento, pur senza aver formalizzato il sistema di reclami in una procedura (15 aziende hanno avviato azioni di miglioramento della qualità a seguito dell analisi dei reclami), all inesistenza di una reale analisi dei reclami raccolti dovuta al fatto, per alcune aziende, che il processo di gestione effettiva é appena iniziato (le USL 12 - Biella e USL 16 - Mondovì dichiarano di trovarsi nella fase iniziale del circuito di miglioramento la gestione dei reclami deve innescare) e, in generale, alla presenza di alcune difficoltà. I problemi, posti in evidenza da alcune aziende, in questa fase iniziale di gestione dei reclami, possono essere così sintetizzati: difficoltà culturali. Dal punto di vista aziendale esse sono legate al passaggio da una concezione del reclamo inteso come sistema punitivo, ad una funzionale alla crescita e al miglioramento dei servizi. la maggiore difficoltà riscontrata é stata quella di porsi verso i cittadini non in modo difensivo e di autotutela ma di analisi del problema evidenziato... USL - Imperiese L istruttoria é vista più come una funzione ispettiva che funzionale alla crescita e al miglioramento dei servizi, col rischio di penalizzare le persone senza modificare la procedura e/o il rapporto con l utenza USL - Avellino 2 L analisi dei reclami indica l utilità di una comprensione dei motivi alla base dei disservizi: tale comprensione consente sia di valutare le responsabilità, sia di individuare nuove procedure perché non si ripresentino i problemi posti dagli utenti ASL - Napoli 2 Le aziende sanitarie rilevano, inoltre, un forte ostacolo alla manifestazione del reclamo da parte del cittadino determinato da un atteggiamento sbagliato o da un sentimento di sfiducia sull efficacia di questo strumento. [...] va considerato il fatto che erogando l USL prestazioni connesse con la salute, forse nei cittadini si fa strada un senso di soggezione ed un certo fatalismo, che li porta ad accettare violazioni di loro diritti con più rassegnazione che non in altre situazioni di contatto con la Pubblica Amministrazione. ASL 16 - Mondovì Pag. 14

15 Si é notata, [...], in alcuni cittadini utenti una certa sfiducia rispetto all efficacia di tale strumento ai fini della soluzione dei problemi segnalati. AO Mater Domini - Catanzaro poca chiarezza sul ruolo svolto dall URP e mancanza di forme di coordinamento tra l Ufficio e la struttura aziendale. Andrebbe chiarito a livello di dettato normativo regionale il ruolo dell URP; [...si sente la...] necessità di individuare forme di raccordo tra URP/Direzione/Servizi per attuare iniziative o individuare meccanismi diretti al superamento di eventuali disservizi USSL 37 - Milano [...la procedura di gestione dei reclami...] sarebbe più efficace se vi fosse più sensibilità e collaborazione da parte degli altri uffici USL - Pentria poca diffusione della conoscenza, presso gli utenti, della possibilità/opportunità di sporgere un reclamo. A questi problemi va aggiunto un nodo critico, comune a tutte le aziende, che riguarda l esistenza di reclami sugli aspetti strettamente tecnici delle prestazioni erogate dall azienda sanitaria. Nelle relazioni di autovalutazione, tuttavia non vengono dati dettagli (perché non richiesto direttamente) sulla gestione dei reclami di questo tipo né tantomeno sulle criticità incontrate. Le modalità di presentazione delle segnalazioni sono generalmente molto diversificate (telefoniche; via fax/posta o presentate personalmente). A tale riguardo, si rileva il dato positivo della flessibilità aziendale nell accettare forme di presentazione diversificate del reclamo che manifesta la disponibilità a capire le esigenze del cittadino. E possibile, comunque, di fronte a esperienze così diverse, trovare percorsi comuni effettuati dalle aziende sanitarie. 1. La raccolta dei reclami Il 95% delle aziende sanitarie che hanno adottato una procedura formale per la gestione dei reclami (186) ha dichiarato, a luglio 96, di gestire internamente la raccolta (176). 66 aziende affidano questa fase anche ad altri organismi esterni Pag. 15

16 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze all azienda (per esempio alle Associazioni di volontariato e tutela). 2. L analisi del contenuto dei reclami I principali temi di reclamo, comuni in tutte le Aziende USL esaminate, risultano i seguenti (in ordine di frequenza): lunghi tempi d attesa per l accesso ai servizi; difficoltà di rapporto con gli operatori; informazione scarsa o non corretta; comfort alberghiero e strutture negli ospedali procedure di pagamento del ticket; 3. Le risposte ai reclami Tutti i Regolamenti di Pubblica Tutela prevedono modalità e tempi per la risposta al cittadino. Molte Aziende USL prevedono, in aggiunta alle informazioni fornite al cittadino nel momento della manifestazione del disagio, anche l invio di una risposta scritta sull esito del reclamo. Viene sempre e comunque inviata una lettera di ringraziamento e risposta al reclamante USSL 37 - Milano Relativamente alla previsione di forme di rimborso, il funzionamento del sistema del bonus/malus all interno delle aziende sanitarie ancora non é stato oggetto di precisi approfondimenti infatti tutte le aziende rilevano difficoltà ad attuare meccanismi di restituzione/ristoro. Molte di queste aziende, per esempio, aspettano direttive da parte delle Regioni (per esempio la ASL 2 - Avellino; la ASL 18 - Rovigo e la ASL 9 - Ivrea). Altre aziende incontrano, invece, difficoltà nell applicazione concreta del sistema di bonus/malus. Il meccanismo di risarcimento merita chiarimenti in merito ad alcune modalità organizzative. In particolare la Regione e/o il Ministero devono chiarire se il bonus implica trasferimento di denaro dalle casse dell A.U.S.L. all utente o configura un titolo del valore nominale di che attribuisce al cittadino un credito fruibile al momento di richiesta di altre prestazioni (analogamente a quanto avviene nelle Ferrovie Statali) Pag. 16

17 ASL 3 - Centro Molise Ad oggi, [...], non é stata data divulgazione della possibilità di fruire del diritto all applicazione del bonus/malus nei casi previsti, non essendo ancora stati risolti i problemi organizzativi condizionanti la possibilità di gestione dell istituto ASL 1 - Torino Nel contesto della ASL FG/3, caratterizzata da una massiccia presenza di soggetti disoccupati, inoccupati e comunque a basso reddito, il meccanismo del malus appare di difficile realizzazione [...] ASL - Foggia 3 E stato previsto nella Carta ma non ancora applicato. Le difficoltà maggiori nascono dalla riscossione del malus (difficoltà molto simili a quelle che abbiamo riscontrato nella formulazione di un sistema di esazione di multe per chi fuma in ospedale) ASL 2 - Castrovillari 4. Il coinvolgimento delle Associazioni Relativamente al coinvolgimento delle Associazioni di volontariato nella gestione del sistema dei reclami, ( La gestione dei reclami coinvolge il Tribunale del Malato in percentuale superiore al 50%. ASL 12 - Biella), le aziende sanitarie rilevano la presenza di buoni rapporti laddove già esisteva una tradizione di collaborazione (per esempio nella AO ICP - Milano). Rispetto al problema della costituzione di Comitati per l analisi e la gestione comune dei reclami, le aziende segnalano queste difficoltà: definizione dei criteri di scelta delle Associazioni rappresentative; nomina del rappresentante regionale; necessità di operare raccordi tra indirizzi regionali e nazionali. In questa fase é risultato, a questo proposito, carente sia l iniziativa specifica da parte della Regione che da parte del Ministero. Infatti, per esempio, le USL 3 - Torino, USL 16 - Mondovì, USL Imperiese e ASL - Napoli 2, hanno dichiarato essere in attesa di disposizioni regionali al riguardo. 5. Le iniziative regionali Diverse iniziative regionali sono orientate al supporto metodologico e alla rimozione di problemi gestionali incontrati dalle aziende durante la trattazione concreta dei Pag. 17

18 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze reclami. In tal senso si possono ricordare le esperienze delle Regioni Toscana, Emilia- Romagna e Friuli Venezia Giulia. In ognuna di queste esperienze é emersa, come prioritaria, la necessità di definire un sistema di classificazione comune dei reclami, almeno all interno della stessa Regione, per favorire l adozione di azioni di miglioramento gestionale attraverso l analisi comparativa dei vari temi trattati e delle soluzioni adottate dalle diverse aziende. Lo scopo della tabella riportata a pagina seguente é quello di mettere a disposizione di tutte le aziende sanitarie alcuni dati, relativi ad aziende che hanno trattato un rilevante numero di reclami, sui seguenti aspetti: 1. numero di reclami ricevuti; 2. periodo di riferimento in mesi (relativo al punto 1); 3. numero di reclami trattati al mese (valore medio mensile di reclami raccolti); 4. adozione di una procedura formale (per esistenza di una procedura formale si é fatto riferimento all adozione di un Regolamento per la trattazione dei reclami); 5. analisi dei reclami raccolti (per analisi si é inteso fare riferimento all esistenza di una elaborazione dei reclami, successiva alla fase di raccolta, che evidenzi aspetti utili in vista dell adozione di azioni di miglioramento); 6. adozione del bonus malus (questo meccanismo é stato ritenuto adottato laddove esistente almeno il bonus); 7. esistenza di Organismi Misti di Tutela. Pag. 18

19 Tabella 3 - Analisi delle esperienze aziendali rilevanti secondo i dati del Rapporto Nazionale di valutazione sul programma di attuazione della Carta dei servizi nel SSN (situazione a luglio 1996) Azienda Regione Numero reclami ricevuti Periodo di riferimento in mesi Analisi dei reclami raccolti Adozione del bonus malus Num. reclami trattati al mese Adozione di una procedura formale AO Arcispedale S.Anna - Ferrara Emilia Romagna AO S. Anna - Como Lombardia AO - Padova Veneto USL 10 - Firenze Toscana USSL 26 - Milano Lombardia USL - Roma C Lazio USL 9 - Grosseto Toscana USL - L'Aquila Abruzzo USL 11 - Reggio Calabria Calabria USSL 37 - Milano Lombardia AO ICP - Milano Lombardia AO SS. Antonio, Biagio e A. Piemonte USL 8 - Arezzo Toscana USL - Triestina Friuli V.G AO - Cosenza Calabria Esistenza di Organismi Misti di Tutela Pag. 19

20 Pag. 20

21 2. BASI CONCETTUALI Per inquadrare in forma corretta il tema del reclamo è necessario partire da un assioma fondamentale. Un sistema di gestione del reclamo deve essere concettualizzato ed applicato nel contesto di un progetto di miglioramento integrale della qualità dei servizi: Carta e Conferenza dei servizi, standard ed indicatori di qualità, indagini di soddisfazione, autovalutazione e sistema di gestione dei reclami sono tutti strumenti che possono e devono essere utilizzati dall'azienda sanitaria per realizzare delle innovazioni sostanziali nella gestione e trasformare il rapporto con l'utenza. In effetti......il reclamo non è da considerare un fine - per quanto essenziale sia la risposta risolutiva data all utente che reclama un suo diritto - ma soprattutto uno strumento volto all attivazione di un percorso più ampio di miglioramento della qualità del servizio che quindi non cerca il responsabile, ma si volge all intero processo organizzativo per riprogrammarlo in maniera più rispondente ai bisogni dell utente AO V.Cervello - Palermo Si tratta di far avanzare, come viene rappresentato nella figura (a pagina seguente), la struttura sanitaria su un terreno che va dalla qualità desiderata alla qualità percepita passando attraverso la qualità progettata e quella erogata: un percorso culturale e pratico di "ascolto dell'utenza", che deve coinvolgere tutta l'azienda sanitaria. In questo ambito esistono strumenti di lavoro come l'indagine di soddisfazione (e gli interventi di reingegnerizzazione che ne seguono) che, se istituzionalizzati ed applicati in forma periodica e costante nella struttura aziendale, permettono un orientamento della gestione ai bisogni espressi dal cittadino. Nella figura viene anche descritta la collocazione del reclamo all'interno di questo ciclo della qualità che deve caratterizzare l'azione aziendale. In questo contesto il reclamo, per quanto con una connotazione fortemente negativa, rappresenta un indicatore preciso dei giudizi dell'utente sulla qualità del servizio erogato. Un sensore, o un segnale d'allarme, che tasta il polso dell'insoddisfazione (anche di quella inespressa, che non si manifesta in un reclamo) e che mette in luce la disponibilità dell'azienda ad avviare da una parte i necessari meccanismi di comunicazione e "compensazione" con il cittadino e, dall'altra, i correttivi interni sulla struttura che permettono il non ripetersi delle situazioni di disservizio. Pag. 21

22 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Cittadini Utenti Qualità desiderata Qualità progettata Azienda Qualità percepita Qualità erogata STRUMENTI Reclami Indagini di soddisfazione Carta dei Servizi Sanitari Standard di qualità Auto valutazione Conferenza dei servizi Indicatori Art. 14 Figura 2 - Il processo della qualità Creare un sistema di reclami all'interno di un'azienda significa, innanzitutto, dotare l'organizzazione di uno strumento sensibile a rilevare e a rispondere rapidamente alle situazioni di disagio e insoddisfazione vissute dal cittadino utente. In questo senso, gestire in modo efficace i reclami significa dotarsi di "sensori" che mettono in evidenza in modo tempestivo i punti deboli nei vari livelli della struttura, offrendo possibilità altrettanto tempestive di recupero e correzione. L azienda sanitaria che acquisisce la capacità di identificare e correggere i disservizi in tempi brevi e di adottare misure atte a prevenire situazioni recidive, avrà - anche in tempi brevi - un ritorno molto importante in termini di immagine nei confronti del cittadino. In questo modo il sistema di gestione dei reclami oltrepassa l'ottica giuridicoburocratica e sanzionatoria con la quale era stato finora interpretato nel servizio pubblico e si costituisce in un meccanismo di tutela che punta in primo luogo al miglioramento continuo del servizio e alla soddisfazione dell'utente. Pag. 22

23 2.1 DEFINIZIONE DEL RECLAMO Ogni azienda sanitaria che intenda allestire un sistema di gestione dei reclami dovrebbe iniziare con il dare una definizione univoca al concetto di reclamo, poiché questo è il primo passo per ottenere una base comune, almeno linguistica, tra tutti gli attori interessati: azienda, direttore generale, URP, cittadini, personale aziendale. Esistono diverse definizioni possibili, a partire da quella del vocabolario Zingarelli (ed. 1996) dove alla voce reclamare si legge: [vc. dotta, lat. reclamãre gridar contro, comp. di re- e clamãre gridare ] A v. intr. protestare mediante lamentele o reclami: r. contro un provvedimento ingiusto, presso l autorità, nei confronti di un azione arbitraria. B v. tr. Chiedere con forza ciò che si deve avere o di cui si deve poter disporre: r. i propri diritti, il pagamento di q.c., lo stipendio arretrato. SIN. Esigere, pretendere. Questa definizione è utile per comprendere le diverse accezioni semantiche della parola reclamo. Nel caso di un azienda sanitaria, tuttavia, non si tratta di dare una definizione teorica del termine reclamo, quanto piuttosto di individuare una modalità utile per selezionare, tra tutti i contatti che si instaurano tra cittadini e gli uffici dell azienda, quelli definibili come reclami. In questo senso è opportuno che ciascuna azienda elabori una propria definizione che sia adatta ad essere utilizzata in qualsiasi circostanza e con riferimento a ciascun servizio da essa erogato. Una definizione operativa che ci sembra particolarmente utile e gestibile è quella suggerita dalla "The citizen s charter complaint task force": Un reclamo è qualunque espressione di insoddisfazione che richieda una risposta. Questa definizione è peraltro già utilizzata da diverse aziende sanitarie le quali, in via generale, seppure non adottando una definizione codificata, lasciano al cittadino la libertà di decidere nel senso che se un utente si rivolge all azienda con l intenzione di sporgere un reclamo, quello è sicuramente un reclamo a prescindere da ogni altra considerazione. Alcune aziende trovano che sia preferibile mettere in evidenza la dimensione positiva del ruolo svolto dal cittadino utente nel presentare, oltre ai reclami, suggerimenti e Pag. 23

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

AZIONI di COORDINAMENTO ORGANISMI REGIONALI ANFFAS ONLUS. programmi e stato dell arte. Consigliere Nazionale Cesarina Del Vecchio

AZIONI di COORDINAMENTO ORGANISMI REGIONALI ANFFAS ONLUS. programmi e stato dell arte. Consigliere Nazionale Cesarina Del Vecchio AZIONI di COORDINAMENTO ORGANISMI REGIONALI ANFFAS ONLUS programmi e stato dell arte Consigliere Nazionale Cesarina Del Vecchio 1 PROGRAMMA APPROVATO DALL ASSEMBLEA ASSEMBLEA MAGGIO 2010: Per quanto concerne

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE

VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE STRUTTURA DI APPARTENENZA FIRMA E TIMBRO DEL RESPONSABILE

Dettagli

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO COOPERATIVA SOCIALE DI SOLIDARIETÀ PROMOZIONE LAVORO CARTA SERVIZI SERVIZI AL LAVORO Ente accreditato per la Formazione Superiore presso la Regione Veneto con Decreto 854 del 08/08/2003 Ente accreditato

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA AUSL3 PISTOIA E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E TUTELA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA AUSL3 PISTOIA E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E TUTELA Allegato A) alla deliberazione n 185del 10/04/2015 PROTOCOLLO DI INTESA TRA AUSL3 PISTOIA E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E TUTELA protocollointesa_volontariato_31032015 Pagina 1 di 6 INDICE Premesso

Dettagli

CUSTOMER SATISFACTION 2011

CUSTOMER SATISFACTION 2011 DIREZIONE REGIONALE MOLISE CUSTOMER SATISFACTION 2011 REPORT DI SINTESI DELLE SEDI DELLA REGIONE MOLISE CAMPOBASSO e sedi di pertinenza ( Isernia e Termoli) Rilevazione 2011 della soddisfazione dell utenza

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

Ufficio di Segreteria LL.PP. e Ufficio Servizi Cimiteriali

Ufficio di Segreteria LL.PP. e Ufficio Servizi Cimiteriali COMUNE DI MIRA Provincia di Venezia PIAZZA IX MARTIRI, 3 - C.A.P. 30034 TEL. 041-5628211 (centralino) FAX 041-422023 C.F. 00368570271 Indirizzo Internet: www.comune.mira.ve.it - E-mail: info@comune.mira.ve.it

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA)

ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA) ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA) 10/022/CR6d/C7 Accordo di collaborazione (ex art. 15 Legge 7 agosto 1990, n

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

Il cittadino reclama, il Comune risponde.. e migliora

Il cittadino reclama, il Comune risponde.. e migliora Il cittadino reclama, il Comune risponde.. e migliora Con il progetto Analisi dei reclami nel Comune di Pisa si è voluto monitorare e riorganizzare l attuale l processo di gestione dei reclami attraverso

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015

Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015 1. Premessa Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015 Le indagini sulla soddisfazione dei Cittadini si inseriscono perfettamente nel processo di riqualificazione del rapporto

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte 01 A cura di Àncora Servizi Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE L art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza e salute

Dettagli

IL MOBBING. Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro

IL MOBBING. Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro IL MOBBING Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro Paola Cenni GdL: Mobbing and Diversity Management Comitato Pari Opportunità,

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 44 del 24 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che

Dettagli

La gestione del reclamo in Emilia-Romagna: una procedura concordata fra i rappresentanti dei cittadini e i servizi

La gestione del reclamo in Emilia-Romagna: una procedura concordata fra i rappresentanti dei cittadini e i servizi Programma a finanziamento ministeriale Percezione di qualità e risultato delle cure: costituzione di una rete integrata di osservatori regionali Seminario interregionale IL CIRCOLO VIRTUOSO DEL RECLAMO

Dettagli

Dall ascolto organizzativo alla motivazione professionale: L Audit organizzativo

Dall ascolto organizzativo alla motivazione professionale: L Audit organizzativo Dall ascolto organizzativo alla motivazione professionale: L Audit organizzativo Premessa L Audit organizzativo si fonda sull ascolto organizzativo che presenta come obiettivo primario la valorizzazione

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Il processo di certificazione di bilancio***

Il processo di certificazione di bilancio*** Corso di Analisi di bilancio. A. A. 2012/2012 Ricerca personale Il processo di certificazione di bilancio*** Caterina Cavallone Francesco Palermo Fabio Dimilta **Il Docente non interviene nell elaborazione

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di

Dettagli

Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA

Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE SPECIFICA STRUMENTI

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

PREFAZIONE Questo volume sintetizza l esperienza decennale del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna nell ambito della formazione manageriale e, coerentemente con le logiche

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)

Dettagli

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL 1 MALATTIE PROFESSIONALI L incontro odierno costituisce un importante

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Premessa alle Raccomandazioni e direttrici sperimentali per i servizi di consulenza psicologica nelle Farmacie del FVG

Premessa alle Raccomandazioni e direttrici sperimentali per i servizi di consulenza psicologica nelle Farmacie del FVG CONSIGLIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 34121 TRIESTE - Piazza Niccolò Tommaseo, 2 Tel. 040 366 602 e-mail ordinepsicologifvg@pec.aruba.it Premessa alle Raccomandazioni e direttrici sperimentali per i servizi

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

Indagine qualita percepita

Indagine qualita percepita Sistema di Gestione per la Qualità - Ospedale M. G. Vannini Report sulla qualità percepita OSPEDALE M. G. VANNINI Direttore Sanitario Dott.ssa Maura Moreschini Sistema qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008

Dettagli