Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 17/07/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 17/07/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA"

Transcript

1 Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 17/07/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA Parte A: 15 domande a scelta multipla (punteggio max: 30) Parte B: Una domanda aperta (punteggio max: 6) TEMPO TOTALE A DISPOSIZIONE: 60 MINUTI 1

2 PARTE A: Domande a scelta multipla (barrare con una X l unica risposta giusta): (per ogni risposta giusta 2 punti; per ogni risposta non data 0 punti; per ogni risposta errata -0,5 punti) 1. Se osserviamo gli andamenti dei tassi di interesse descritti sotto, sapendo che al tempo t si è verificata una restrizione monetaria, ne deduciamo che: t-1 t t+1 tasso sui BOT 2,0 2,5 2,5 tasso sulle obbligazioni FIAT 3,0 3,5 3,5 tasso sui prestiti bancari 5,0 6,0 6,0 A) è attivo sia il balance sheet channel che il bank lending channel B) è attivo solo il balance sheet channel C) è attivo solo il bank lending channel * D) nessuno dei precedenti 2. L UE imporrà alle agenzie di rating di registrarsi in una lista aperta per operare Europa. Perciò: A) si genererà anche in Europa una situazione a quella USA delle NRSRO B) in Europa diverrà impossibile assegnare rating alla finanza strutturata (es. ABS, CDO ecc.) C) le agenzie americane continueranno comunque a rispondere alla SEC per le loro operazioni in Europa D) nessuna delle precedenti * 3. Nello schema di Minsky la differenza tra i vari tipi di debitori è che: A) gli speculative sono più indebitati degli hedge B) i debitori Ponzi possono pagare gli interessi solo ricevendo nuovi crediti C) sia gli hedge che gli speculative sono meno indebitati dei debitori Ponzi D) tutte le precedenti sono vere * 4. Se siamo in un credit crunch, non ci dovremmo aspettare di vedere: A) una riduzione dei prestiti alle piccole imprese B) un aumento del rapporto tra credito e titoli di stato nei bilanci delle banche * C) un calo nelle linee di credito accordate D) un aumento nello spread tra tasso sui prestiti e tasso sui titoli di stato 5. La rotazione antioraria della curva di offerta di credito identifica univocamente: A) una aumento nel tasso di rifiuto sulle domande di credito B) una riduzione del rapporto tra credito e titoli di stato nei bilanci delle banche C) il verificarsi del flight to quality * D) la riduzione dei depositi della clientela presso le banche 6. Se vale la condizione di trasversalità, essa: A) sono vere la B) e la C) * B) vale nel lungo periodo C) ha a che fare con il dividendo dell ultimo periodo considerato D) presuppone che il tasso di sconto sia abbastanza basso 7. Il dividendo distribuito dalla società quotata Eccodunque S.p.A. negli ultimi anni è stato pari a : 0,50 nel 2002; 0,55 nel 2003; 0,605 nel 2004; 0,6655 nel 2005 e 0,73205 nel Ne deduciamo che: A) si tratta di un azione aggressiva che, a fronte del rischio elevato, deve dare rendimenti elevati B) il dividendo della Eccodunque S.p.A. è basso rispetto alle cedole dei titoli di stato C) per la Eccodunque S.p.A. vale il modello di Gordon * D) non possiamo dire niente perché non conosciamo il tasso di sconto 8. Consideriamo gli indici di performance Sharpe e Treynor. Quando un gestore detiene fondo comune e attività rischiose; l indice di è quello più appropriato per valutare la performance; l indice di è quello più appropriato per valutare la performance quando il gestore detiene fondo comune e attività sicura: A) Treynor, Treynor B) Sharpe, Sharpe C) Treynor, Sharpe * D) Sharpe, Treynor 2

3 9. La persistenza nella volatilità dei rendimenti: A) implica che i rendimenti passati non aiutano a prevedere quelli correnti e futuri B) ci dice che la varianza del rendimento del portafoglio è sempre costante nel tempo C) implica che la varianza passata del rendimento del portafoglio è ortogonale alla sua varianza futura D) è alla base dei modelli autoregressivi ARCH * 10. Il prezzo dell indice di mercato sta aumentando a un tasso di crescita via via crescente (es. esponenziale). Quindi, possiamo affermare che: A) tutte le seguenti sono vere * B) potremmo essere in una bolla razionale C) può essere violata la condizione di trasversalità D) sul mercato vi sono probabilmente noise traders 11. Consideriamo il processo stocastico X t+1 = δ + X t + ε t+1, ove ε t+1 è una variabile casuale identicamente ed indipendentemente distribuita (iid) con media E t ε t+1 =0, σ 2 ε = σ 2 costante per ogni t e covarianza nulla tra ε t e ε t+i per ogni i. Se ci viene detto che δ = 0, allora possiamo affermare che: A) la variabile casuale Y = X t+1 X t è un processo fair game * B) ε t è un processo autocorrelato nel tempo C) X t+1 è un processo random walk con drift D) tutte le precedenti sono vere 12. Quale dei seguenti elementi è diverso tra forme semi-forte e forte dell EMH? A) i rendimenti correnti dell azione j tengono conto dell annuncio fatto oggi di un minore dividendo B) i prezzi correnti dell azione k tengono conto della covarianza di k con il portafoglio di mercato C) i prezzi correnti dell azione i tengono conto dell annuncio fatto oggi di un maggiore dividendo D) nessuna delle precedenti è giusta * 13. Se vale il CAPM, i rendimenti attesi di equilibrio sono pari al 10% per il portafoglio rischioso di mercato e al 17% per l azione i. Su β i sappiamo che: A) β i < 0 B) β i > 1 * C) 0 < β i 1 D) le informazioni disponibili non consentono di rispondere con certezza 14. Se lo Holding Period Return di un azione è 3% mentre il rendimento privo di rischio è 5%: A) l azione ha un rendimento troppo basso B) l azione paga bassi dividendi ma dà elevati guadagni in conto capitale C) se vale il CAPM, l azione è fortemente difensiva * D) nessuna delle precedenti è vera 15. Antonio e Giorgio differiscono nelle loro strategie di investimento azionario. Antonio detiene 100 azioni (ciascuna per l 1% del portafoglio) quotate in tutte le principali Borse del mondo. Giorgio investe in un ETF globale (gli ETF sono investimenti sull indice di mercato). Ne deduciamo che: A) né Antonio né Giorgio diversificano bene i propri investimenti B) sia Antonio che Giorgio diversificano bene i propri investimenti * C) diversamente da Giorgio, Antonio diversifica bene i propri investimenti D) diversamente da Antonio, Giorgio diversifica bene i propri investimenti 3

4 PARTE B Domanda aperta (rispondere con ragionamento conciso): Esporre e discutere: A cosa serve il Criterio Media-varianza nel costruire la frontiera efficiente? (rispondere qui sotto) 4

5 5

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 12/06/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 12/06/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 12/06/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA Parte A: 1 domande a scelta multipla (punteggio max:

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 28/06/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 28/06/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA DELLE SCELTE FINANZIARIE E DI PORTAFOGLIO 28/06/2010 COGNOME NOME MATRICOLA FIRMA Parte A: 15 domande a scelta multipla (punteggio max:

Dettagli

I modelli dei rendimenti di equilibrio. Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 3

I modelli dei rendimenti di equilibrio. Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 3 I modelli dei rendimenti di equilibrio Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 3 1 In questa lezione Rimuoviamo alcune ipotesi restrittive fatte nella derivazione

Dettagli

I modelli di valutazione. Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 4

I modelli di valutazione. Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 4 I modelli di valutazione Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 4 1 In questa lezione Rational Valuation Formula (RVF) per determinare il valore fondamentale

Dettagli

ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI 6 febbraio 2012 PROVA SCRITTA Inserire i propri dati: Numero di Matricola Nome Cognome CORSO DI LAUREA: Sezione 1. Indicare se le seguenti affermazioni sono vere o false,

Dettagli

1. Considerando valido il CAPM si procede a calcolare il beta, β, di Cadbury. Per definizione. = cor( r M, r C ) σ H σ M

1. Considerando valido il CAPM si procede a calcolare il beta, β, di Cadbury. Per definizione. = cor( r M, r C ) σ H σ M Corso di Laurea: Numero di Matricola: Esame del 14 giugno 2012 Tempo consentito: 120 minuti Professor Paolo Vitale Anno Accademico 2011-12 UDA, Facoltà d Economia Domanda 1 [6 punti]. 1. Considerando valido

Dettagli

02 Test (Decima giornata)

02 Test (Decima giornata) 02 Test (Decima giornata) 1) Un portafoglio obbligazionario ha una duration modificata pari a 6 anni. Se i tassi di mercato salgono circa dello 0,20%, quale sarà approssimativamente la variazione subita

Dettagli

L ipotesi del mercato efficiente Efficient Market Hypothesis. Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G.

L ipotesi del mercato efficiente Efficient Market Hypothesis. Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. L ipotesi del mercato efficiente Efficient Market Hypothesis Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 5 1 In questa lezione Definizione dell Ipotesi di Efficienza

Dettagli

Tasso Fisso Tasso Variabile

Tasso Fisso Tasso Variabile Corso di Laurea: Numero di Matricola: Esame del settembre 204 Tempo consentito: 20 minuti Professor Paolo Vitale Anno Accademico 203-4 UDA, Scuola d Economia Domanda [270, 9 punti]. AEM ha un vantaggio

Dettagli

LUISS GUIDO CARLI Facoltà di Economia Finanza Aziendale. 7 novembre 2017

LUISS GUIDO CARLI Facoltà di Economia Finanza Aziendale. 7 novembre 2017 LUISS GUIDO CARLI Facoltà di Economia Finanza Aziendale 7 novembre 2017 Cognome e nome: Matricola: Anno di corso: Norme per il corretto svolgimento della prova scritta i) La durata della prova è fissata

Dettagli

01 Test (Nona giornata)

01 Test (Nona giornata) 01 Test (Nona giornata) 1) A parità di altre condizioni, la riduzione della volatilità dei rendimenti di un fondo produce: a) Un miglioramento dello Sharpe Ratio b) Un aumento dell indice di Treynor c)

Dettagli

01 Test (settima giornata)

01 Test (settima giornata) 01 Test (settima giornata) 1) Due titoli A e B presentano rispettivamente deviazioni standard di 0,6 e di 0,5; se la covarianza tra essi è pari a 0,15: a) la correlazione sarà pari a 0,5 b) la correlazione

Dettagli

Metodi matematici II 19 gennaio 2006

Metodi matematici II 19 gennaio 2006 Metodi matematici II 19 gennaio 2006 TEST (Nuovo ordinamento) Cognome Nome Matricola Rispondere alle dieci domande sbarrando la casella che si ritiene corretta nel caso di risposta multipla (una sola risposta

Dettagli

MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 30 giugno 2016

MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 30 giugno 2016 MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 30 giugno 2016 Cognome e Nome............................................................. Matricola n....................... Cattedra: Pacati Quaranta Fornire le risposte

Dettagli

MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 15 luglio 2009

MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 15 luglio 2009 MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 15 luglio 2009 Cognome e Nome................................................................... C.d.L....................... Matricola n................................................

Dettagli

MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE

MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE Prova di Esonero 14 Aprile 011 Cognome e Nome.............................................. Matricola....................... Firma... 1 3 4 5 TOT 1) (6 p.ti) Per

Dettagli

1.4.3 Tassi su altre basi temporali... 16

1.4.3 Tassi su altre basi temporali... 16 VII Indice 1 Regimi finanziari 1 1.1 Contratti, titoli e operazioni finanziarie.............. 1 1.1.1 Il sistema finanziario..................... 1 1.1.2 Investimenti e finanziamenti................ 2

Dettagli

1 = q = e

1 = q = e Corso di Laurea: Numero di Matricola: Esame del 29 gennaio 205 Tempo consentito: 20 minuti Professor Paolo Vitale Anno Accademico 203-4 UDA, Scuola d Economia Domanda 9 punti, 270. Usando la valutazione

Dettagli

Capitolo 24 Il sistema finanziario e la moneta

Capitolo 24 Il sistema finanziario e la moneta Capitolo 24 Il sistema finanziario e la moneta Argomenti Il sistema finanziario moderno La funzione speciale della moneta L attività bancaria e l offerta di moneta La borsa Il sistema finanziario moderno

Dettagli

Misura e Valutazione del

Misura e Valutazione del - Finanza Aziendale Prof. Arturo Capasso 8 Misura e Valutazione del A. Rischio - Argomenti Il rischio Il rischio negli investimenti finanziari La misurazione del rischio Varianza e scarto quadratico medio

Dettagli

Asset allocation: gennaio

Asset allocation: gennaio Asset allocation: gennaio 2016 Come sono andati i mercati? L attività economica a livello globale nel 2016 dovrebbe crescere moderatamente a un tasso del 2,9% (dal 2,4% del 2015). A mettere a rischio la

Dettagli

Meccanismo di trasmissione

Meccanismo di trasmissione Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Meccanismo di trasmissione Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Il meccanismo di trasmissione

Dettagli

La Trasmissione della Politica Monetaria. Giorgio Di Giorgio

La Trasmissione della Politica Monetaria. Giorgio Di Giorgio La Trasmissione della Politica Monetaria Giorgio Di Giorgio La Funzione di Reazione Collega variazioni dello strumento obiettivo operativo (tasso di interesse) a scostamenti delle variabili di interesse

Dettagli

02 Test (Ottava giornata)

02 Test (Ottava giornata) 02 Test (Ottava giornata) 1) Si considerino i seguenti dati: rendimento atteso del titolo Alpha 16,6%; rendimento atteso del mercato 15%; tasso risk free 7%. In base alla formulazione standard del Capital

Dettagli

FONDI COMUNI ARGOMENTI. Finalità dei fondi comuni Misure di performance Tipologie di fondi 17/11/2017

FONDI COMUNI ARGOMENTI. Finalità dei fondi comuni Misure di performance Tipologie di fondi 17/11/2017 FONDI COMUNI A.A. 17/18 Prof. Alberto Dreassi adreassi@units.it DEAMS Università di Trieste ARGOMENTI Finalità dei fondi comuni Misure di performance Tipologie di fondi 1 FINALITÀ DEI FONDI COMUNI Crescita

Dettagli

P = E 0[ D 1 ] r g, P = 2

P = E 0[ D 1 ] r g, P = 2 Corso di Laurea: Numero di Matricola: Esame del 13 dicembre 2012 Tempo consentito: 120 minuti Professor Paolo Vitale Anno Accademico 2011-12 UDA, Facoltà d Economia Domanda 1 [6 punti]. 1. Il plowback

Dettagli

Prova scritta di Matematica Finanziaria -Università di Bari a.a Gennaio 2018

Prova scritta di Matematica Finanziaria -Università di Bari a.a Gennaio 2018 aa 017-018 - 10 Gennaio 018 Dart Fener ha investito un capitale C 1 5 semestri fa in regime di interesse composto (RIC) al tasso mensile i 1 = 0015 e 1 un capitale C = 3C 1 3 anni fa in regime di interesse

Dettagli

SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO

SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO Perché dobbiamo interessarci dei suoi effetti su famiglie, imprese e settore pubblico Giovanna Paladino Questo sarà un dialogo sullo spread per comprendere perché non possiamo

Dettagli

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 Processo per la determinazione dei prezzi degli Strumenti Finanziari - ESTRATTO - I N D I C E PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 1.- Fasi di applicazione del modello...2

Dettagli

Cognome e Nome:... Matricola e corso di laurea:...

Cognome e Nome:... Matricola e corso di laurea:... Statistica - corso base Prof. B. Liseo Prova di esame dell 8 gennaio 2014 Cognome e Nome:................................................................... Matricola e corso di laurea:...................................................

Dettagli

FIDA Data Feed è il servizio Dati Fida che rende disponibili dati ed informazioni sui principali mercati mobiliari italiani ed internazionali.

FIDA Data Feed è il servizio Dati Fida che rende disponibili dati ed informazioni sui principali mercati mobiliari italiani ed internazionali. FIDA Data Feed FIDA Data Feed è il servizio Dati Fida che rende disponibili dati ed informazioni sui principali mercati mobiliari italiani ed internazionali. Si rivolge a diverse tipologie di utenza per

Dettagli

A. È necessario conoscere il valore del rendimento obiettivo B. 0 C. 5 D. 2

A. È necessario conoscere il valore del rendimento obiettivo B. 0 C. 5 D. 2 TEST IX GIORNATA 1. Un investitore ha sottoscritto a gennaio 2015 delle quote di un fondo comune di investimento aperto per un valore di 100.000 euro. Successivamente ha comprato altre quote per ulteriori

Dettagli

Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio

Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio Delibera del Consiglio di Amministrazione del 30/10/2007, modificata da Cda del 16/12/2009 e del 28/12/2010 Aggiornata con modifiche

Dettagli

01 Test (ottava giornata)

01 Test (ottava giornata) 01 Test (ottava giornata) 1) Il coefficiente di correlazione tra il titolo X e il suo benchmark di riferimento è 0,8. Sapendo che la standard deviation del titolo X è 2%, e che la standard deviation del

Dettagli

TECNICHE DI MISURAZIONE DEI RISCHI DI MERCATO. VALUE AT RISK VaR. Piatti --- Corso Rischi Bancari: VaR 1

TECNICHE DI MISURAZIONE DEI RISCHI DI MERCATO. VALUE AT RISK VaR. Piatti --- Corso Rischi Bancari: VaR 1 TECNICHE DI MISURAZIONE DEI RISCHI DI MERCATO VALUE AT RISK VaR Piatti --- Corso Rischi Bancari: VaR 1 Limiti delle misure di sensitivity Dipendono dalla fase in cui si trova il mercato non consentono

Dettagli

ECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 7)

ECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 7) ECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 7) Scelta intertemporale (continua) Valore attuale nel caso di più periodi Valore di un titolo di credito Obbligazioni Obbligazioni emesse dalla Stato. Relazione tra deficit

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 19.06.1012 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω

Dettagli

Cognome... Nome... Matricola... Firma VOTO

Cognome... Nome... Matricola... Firma VOTO MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE - CLEM Docenti A. Fabretti (canale I) I. Valdivia (canale II) A.A. 2014/2015 - Appello Sessione Estiva 02/07/2015 Cognome....................... Nome.......................

Dettagli

risposta errata -0,33 punti; risposta omessa 0 punti; numero minimo di risposte corrette = 12.

risposta errata -0,33 punti; risposta omessa 0 punti; numero minimo di risposte corrette = 12. 02 Test 12 giornata Memorandum: Domande di knowledge = Domande di analisys = risposta corretta 1 punto; risposta errata -0,33 punti; risposta omessa 0 punti; numero minimo di risposte corrette = 12. risposta

Dettagli

02 Test (Nona giornata)

02 Test (Nona giornata) 02 Test (Nona giornata) 1) Qual è la principale differenza tra il Money Weighted Rate of Return e il Time Weighted Rate of Return? a) Il Money Weighted Rate of Return è, tra i due, la misura di rendimento

Dettagli

Asset class: Fondi Obbligazionari Giovanni Radicella - Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile

Asset class: Fondi Obbligazionari Giovanni Radicella - Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile Asset class: Fondi Obbligazionari Speaker: Giovanni Radicella - Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile Pianificazione Commerciale e Sviluppo Rete Arca Fund

Dettagli

Cognome e Nome:... Corso di laurea:...

Cognome e Nome:... Corso di laurea:... Statistica - corso base Prof. B. Liseo Prova di esame dell 8 gennaio 201 Cognome e Nome:................................................................... Corso di laurea:.......................................................................

Dettagli

EDUCAZIONE FINANZIARIA: CORSO SENIOR. (Corso Digitale) PREMESSE E OBIETTIVI

EDUCAZIONE FINANZIARIA: CORSO SENIOR. (Corso Digitale) PREMESSE E OBIETTIVI 1 EDUCAZIONE FINANZIARIA: CORSO SENIOR (Corso Digitale) PREMESSE E OBIETTIVI La gestione dei propri risparmi è sempre importante, qualunque sia il suo ammontare, ma lo è ancora di più quando la congiuntura

Dettagli

6. L efficienza informativa del mercato dei capitali

6. L efficienza informativa del mercato dei capitali 6. L efficienza informativa del mercato dei capitali I prezzi espressi dal mercato rispecchiano il reale valore di una impresa? Secondo Fama se le informazioni rilevanti per la definizione del prezzo di

Dettagli

Economia e Politica Monetaria. La domanda di moneta

Economia e Politica Monetaria. La domanda di moneta Economia e Politica Monetaria 1 La domanda di moneta La velocità della moneta e l equazione degli scambi 2 M P Y PY V = offerta di moneta = livello dei prezzi = produzione aggregata (PIL reale, reddito)

Dettagli

UNIVERSITA DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA. Corso di pianificazione finanziaria

UNIVERSITA DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA. Corso di pianificazione finanziaria UNIVERSITA DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA Corso di pianificazione finanziaria A.a. 2005/2006 Evoluzione della teoria del rischio finanziario 1 Indice Evoluzione della teoria del rischio finanziario La Capital

Dettagli

02 Test (Settima giornata)

02 Test (Settima giornata) 02 Test (Settima giornata) 1) Si considerino due titoli azionari, A e B, caratterizzati da standard deviation rispettivamente del 3% e del 5%. Il valore massimo della covarianza tra i due titoli può essere

Dettagli

Portafoglio Invesco a cedola Profilo "dinamico"

Portafoglio Invesco a cedola Profilo dinamico Portafoglio Invesco a cedola Profilo "dinamico" Fondi a stacco cedola Invesco Euro Corporate Bond Fund Invesco Global Total Return (EUR) Bond Fund Invesco Pan European High Income Fund Invesco US High

Dettagli

Il teorema della separazione di Tobin. Indice. Diversificazione e valore. Evoluzione della teoria del rischio finanziario

Il teorema della separazione di Tobin. Indice. Diversificazione e valore. Evoluzione della teoria del rischio finanziario Il teorema della separazione di Tobin L introduzione del tasso privo di rischio e la nuova frontiera efficiente (CML) separano: l individuazione del portafoglio rischioso ottimo: è una scelta oggettiva

Dettagli

AGORA INVESTMENTS SGR S.P.A.

AGORA INVESTMENTS SGR S.P.A. AGORA INVESTMENTS SGR S.P.A. QUESTIONARIO INFORMATIVO PER LA PROFILATURA DELLA CLIENTELA AI FINI MIFID II PERSONE FISICHE QUESTIONARIO INFORMATIVO Il Cliente prende atto che, ai sensi della Normativa di

Dettagli

Metodi matematici 2 8 giugno 2006

Metodi matematici 2 8 giugno 2006 Metodi matematici 2 8 giugno 2006 TEST (Nuovo ordinamento) Cognome Nome Matricola Rispondere alle dieci domande sbarrando la casella che si ritiene corretta nel caso di risposta multipla (una sola risposta

Dettagli

Direttive sulla politica di investimento della Banca nazionale svizzera (BNS)

Direttive sulla politica di investimento della Banca nazionale svizzera (BNS) Direttive sulla politica di investimento della Banca nazionale svizzera (BNS) del 27 maggio 2004 (al 1 aprile 2015) 1. Scopo e campo di applicazione Le presenti direttive fissano il margine di manovra

Dettagli

UNIVERSITÁ DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI MATEMATICA FINANZIARIA A-L PROF. ANDREA DI LIDDO TEMI ASSEGNATI DURANTE LE PROVE SCRITTE DA

UNIVERSITÁ DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI MATEMATICA FINANZIARIA A-L PROF. ANDREA DI LIDDO TEMI ASSEGNATI DURANTE LE PROVE SCRITTE DA UNIVERSITÁ DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI MATEMATICA FINANZIARIA A-L PROF ANDREA DI LIDDO TEMI ASSEGNATI DURANTE LE PROVE SCRITTE DA DICEMBRE 2016 aa 2016-2017-6 GIUGNO 2017 NUMERO DI CFU

Dettagli

Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO BAPSinfonia 31/12/2017

Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO BAPSinfonia 31/12/2017 Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO BAPSinfonia 31/12/2017 ATTIVITA' % sul totale Valore complessivo Valore complessivo % sul totale attività attività

Dettagli

Il tramonto del risk free: flessibilità e disciplina come bussola per la navigazione

Il tramonto del risk free: flessibilità e disciplina come bussola per la navigazione c è una rotta fuori dai porti sicuri? Il tramonto del risk free: flessibilità e disciplina come bussola per la navigazione Giovanni Landi, Senior Partner Anthilia Capital Partners Anthilia Capital Partners

Dettagli

Argomenti trattati Capitolo 8. Teoria del portafoglio di Markowitz. Rischio e rendimento. Teoria del portafoglio di Markowitz

Argomenti trattati Capitolo 8. Teoria del portafoglio di Markowitz. Rischio e rendimento. Teoria del portafoglio di Markowitz Capitolo 8 Principi di Finanza aziendale 5/ed Richard. realey, Stewart C. Myers, Franklin llen, Sandro Sandri e rendimento Lucidi di Matthew Will Francesco Millo. Tutti i diritti riservati rgomenti trattati

Dettagli

Indice. Indice. Prefazione. Capitolo Primo. Le operazioni finanziarie: investimento, finanziamento e rischio. Capitolo Secondo

Indice. Indice. Prefazione. Capitolo Primo. Le operazioni finanziarie: investimento, finanziamento e rischio. Capitolo Secondo Indice V Indice Prefazione XI Capitolo Primo Le operazioni finanziarie: investimento, finanziamento e rischio 1. Le operazioni finanziarie 1 1.1. Il profilo tecnico-giuridico 2 1.2. Il profilo economico-tecnico

Dettagli

Linea Obbligazionaria Plus

Linea Obbligazionaria Plus Avvertenza Si allegano le schede relative alle analoghe LInee di Gestioni di CFO SIM, come elemento di continuità gestoria alle nuove Linee di Gestione Elite di CFO GESTIONI FIDUCIARIE Capitale Sociale

Dettagli

MATRICOLA. ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D

MATRICOLA. ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del 29.09. 17 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA

Università di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Università di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del 9.09.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A

Dettagli

02 Test (Quinta giornata)

02 Test (Quinta giornata) 02 Test (Quinta giornata) 1) Quale delle seguenti affermazioni è corretta? a) Un titolo value è solitamente caratterizzato da livelli di price earning elevati b) un investitore con aspettative rialziste

Dettagli

Prova scritta - Finanza Aziendale (SSE) NOME COGNOME. N. DI MATRICOLA CORSO DI LAUREA Tempo: 1 ora e 30 minuti

Prova scritta - Finanza Aziendale (SSE) NOME COGNOME. N. DI MATRICOLA CORSO DI LAUREA Tempo: 1 ora e 30 minuti Prova scritta - Finanza Aziendale (SSE) - 19.11.2018 NOME COGNOME N. DI MATRICOLA CORSO DI LAUREA Tempo: 1 ora e 30 minuti Domande (5 punti ciascuna) 1) La vostra impresa prevede di acquistare un macchinario

Dettagli

Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO (comparto) SINFONIA_1 31/12/2018

Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO (comparto) SINFONIA_1 31/12/2018 Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO (comparto) SINFONIA_1 31/12/2018 ATTIVITA' % sul totale Valore complessivo Valore complessivo % sul totale attività

Dettagli

UNIVERSITÁ DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI MATEMATICA FINANZIARIA A-L PROF. ANDREA DI LIDDO TEMI ASSEGNATI DURANTE LE PROVE SCRITTE DA

UNIVERSITÁ DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI MATEMATICA FINANZIARIA A-L PROF. ANDREA DI LIDDO TEMI ASSEGNATI DURANTE LE PROVE SCRITTE DA UNIVERSITÁ DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI MATEMATICA FINANZIARIA A-L PROF ANDREA DI LIDDO TEMI ASSEGNATI DURANTE LE PROVE SCRITTE DA DICEMBRE 2016 A 16 dicembre 2017 14 dicembre 2017 NUMERO

Dettagli

3 giugno 2019, es.1) Programmazione lineare

3 giugno 2019, es.1) Programmazione lineare giugno 09, es.) Programmazione lineare Discutere il seguente problema di Programmazione lineare: trovare, se esiste, il massimo di p(x, x, x, x 4 ) = 5 x + x + x + 6 x 4 con i vincoli x k 0 ( k 4) e x

Dettagli

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE Roma, 6 maggio 2014 CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE In Germania l 82% delle aziende ottiene il finanziamento bancario che richiede Al Sud nel 2012 denaro più caro del 35%

Dettagli

Il credito alle imprese durante la crisi

Il credito alle imprese durante la crisi Il credito alle imprese durante la crisi Silvia Del Prete Banca d Italia - Sede di Firenze Unioncamere Toscana 31 gennaio 2013 Sintesi 1 Il credito alle imprese regionali 2 Mutamento dei fattori di domanda

Dettagli

COSA SUCCEDE AI MERCATI FINANZIARI?

COSA SUCCEDE AI MERCATI FINANZIARI? COSA SUCCEDE AI MERCATI FINANZIARI? È sotto gli occhi di tutti lo scivolone di Natale delle borse! La scivolata a Wall Street fino a ieri (lunedì 24 Dicembre) ammonta a oltre il 25% dai massimi di Settembre.

Dettagli

20135 Teoria della Finanza Parte I Esame del Dicembre 2014

20135 Teoria della Finanza Parte I Esame del Dicembre 2014 MSc. Finance/CLEFIN A.A. 2014/2015 20135 Teoria della Finanza Parte I Esame del Dicembre 2014 ISTRUZIONI:Scrivete unicamente negli apposite spazi. Nessun altra risposta verrà tenuta in considerazione.

Dettagli

dell'asset Allocation Le nuove frontiere nella gestione dell Asset Allocation D o c e n t e : Raimondo Marcialis w w w. P F A c a d e m y.

dell'asset Allocation Le nuove frontiere nella gestione dell Asset Allocation D o c e n t e : Raimondo Marcialis w w w. P F A c a d e m y. Le nuove frontiere nella gestione dell'asset Allocation Le nuove frontiere nella gestione dell Asset Allocation D o c e n t e : Raimondo Marcialis w w w. P F A c a d e m y. i t Tutti in fila dal debt doctor

Dettagli

Argomenti. Misura e valutazione del rischio. Teoria della Finanza Aziendale

Argomenti. Misura e valutazione del rischio. Teoria della Finanza Aziendale Teoria della Finanza Aziendale Misura e valutazione del rischio 7 - Argomenti Il rischio Il rischio negli investimenti finanziari La misurazione del rischio Varianza e scarto quadratico medio Il rischio

Dettagli

Indice. Presentazione, di Pier Luigi Fabrizi

Indice. Presentazione, di Pier Luigi Fabrizi Presentazione, di Pier Luigi Fabrizi pag. XIII 1 L economia del mercato mobiliare, di Pier Luigi Fabrizi» 1 1.1 Premessa» 1 1.2 L esercizio semantico» 1 1.3 La collocazione della disciplina» 4 Bibliografia»

Dettagli

lezione 4 AA Paolo Brunori

lezione 4 AA Paolo Brunori AA 2016-2017 Paolo Brunori dove eravamo arrivati - abbiamo individuato la regressione lineare semplice (OLS) come modo immediato per sintetizzare una relazione fra una variabile dipendente (Y) e una indipendente

Dettagli

Asset class: Fondi Obbligazionari Giovanni Radicella - Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile

Asset class: Fondi Obbligazionari Giovanni Radicella - Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile Asset class: Fondi Obbligazionari Speaker: Giovanni Radicella - Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile Pianificazione Commerciale e Sviluppo Rete Arca Fund

Dettagli

Debito sovrano Una pesante eredità

Debito sovrano Una pesante eredità Debito sovrano Una pesante eredità Sara Silano Editor in chief Morningstar Italy Direttore responsabile Morningstar Investor Milano 20 settembre2011 Roma 21 settembre 2011 2011 Morningstar Europe, Ltd.

Dettagli

Rischi di mercato. Francesco Menoncin

Rischi di mercato. Francesco Menoncin Rischi di mercato Francesco Menoncin 6-0-0 Sommario Le risposte devono essere C.C.C (Chiare, Concise e Corrette). Il tempo a disposizione è di (due) ore. Esercizi. Su un mercato completo con tre stati

Dettagli

SEZIONE A Dati Anagrafici

SEZIONE A Dati Anagrafici Cognome e Nome Luogo di nascita Data di nascita Gentile Cliente, con il presente questionario la Banca, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, acquisisce le informazioni necessarie per

Dettagli

28 ottobre Gli strumenti indiretti: dai fondi ai derivati Giorgio Bensa

28 ottobre Gli strumenti indiretti: dai fondi ai derivati Giorgio Bensa 28 ottobre 2014 Gli strumenti indiretti: dai fondi ai derivati Giorgio Bensa Indici di mercato Benchmark Consentono di aggregare l andamento di numerosi titoli Sono costruiti in base ad un insieme di regole

Dettagli

ECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 7)

ECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 7) ECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 7) Scelta intertemporale (continua) Valore attuale nel caso di più periodi Valore di un titolo di credito Obbligazioni Obbligazioni emesse dalla Stato. Relazione tra deficit

Dettagli

ATTIVITA' % sul totale Valore complessivo

ATTIVITA' % sul totale Valore complessivo Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO (comparto) CONSERVATIVO SEZIONE PATRIMONIALE AL 31-12-2012 ATTIVITA' attività attività A. STRUMENTI FINANZIARI

Dettagli

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del 12.09.2012 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8)

Dettagli

Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO (comparto) CONSERVATIVO SEZIONE PATRIMONIALE AL

Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO (comparto) CONSERVATIVO SEZIONE PATRIMONIALE AL Schema di rendiconto dei fondi interni assicurativi Allegato 1 RENDICONTO DEL FONDO INTERNO (comparto) CONSERVATIVO SEZIONE PATRIMONIALE AL 31-12-2009 ATTIVITA' % sul totale Valore complessivo Valore complessivo

Dettagli

M = C(1 + it) = 1000 (1 + 0, ) = 1070

M = C(1 + it) = 1000 (1 + 0, ) = 1070 1. Data l operazione finanziaria di investimento scadenze (mesi) 0 7 ------------------------------------------ importi -1000 M determinare il montante M utilizzando: (a) il tasso annuo d interesse i =

Dettagli

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D MACROECONOMIA Del 10.06.2015( VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA DOCENTE 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B C D 12) A

Dettagli

La crisi finanziaria ed economica in atto

La crisi finanziaria ed economica in atto La crisi finanziaria ed economica in atto Nicola Acocella nicola.acocella@uniroma1.it Sommario 1. Le manifestazioni della crisi finanziaria 2. Le cause della crisi finanziaria 3. Gli interventi 4. Gli

Dettagli

01 Test (Quinta giornata)

01 Test (Quinta giornata) 01 Test (Quinta giornata) 1) Nel Dividend Discount Model nella sua versione di base si ipotizza che: a) L investitore detenga il titolo in portafoglio per sempre b) Se l investitore non detiene il titolo

Dettagli

risposta corretta 6 punti; risposta errata - 1,98 punti; risposta omessa 0 punti; numero minimo di

risposta corretta 6 punti; risposta errata - 1,98 punti; risposta omessa 0 punti; numero minimo di 02 Test di simulazione finale Memorandum: Domande di knowledge = risposte corrette = 12. Domande di analisys = risposte corrette = 6. Domande di applications = risposte corrette = 2. risposta corretta

Dettagli

Il Capital Asset Pricing Model e lo Arbitrage Pricing Theory

Il Capital Asset Pricing Model e lo Arbitrage Pricing Theory Il Capital Asset Pricing Model e lo Arbitrage Pricing Theory Pierpaolo Montana Università di Roma I Il Capital Asset Pricing Model può essere visto come una evoluzione del modello media-varianza di scelta

Dettagli

Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz

Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA Corso di Pianificazione Finanziaria Evoluzione della teoria del rischio finanziario da Markowitz al teorema della separazione e al CAPM 1 Le curve di

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 29.04.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B

Dettagli

Misurazione dei rischi nei contratti derivati

Misurazione dei rischi nei contratti derivati Corso di alta formazione Misurazione dei rischi nei contratti derivati Marcello Minenna Dirigente responsabile dell Ufficio Analisi Quantitative e Innovazione Finanziaria, CONSOB Docente di Finanza Matematica,

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria

Esercizi di Matematica Finanziaria Esercizi di Matematica Finanziaria Selezione del portafoglio Claudio Pacati Università degli Studi di Siena claudio.pacati@unisi.it Roberto Renò Università degli Studi di Verona roberto.reno@univr.it Versione

Dettagli

Asset class: Bilanciati Multiasset Speaker: Matteo Campi - Responsabile Investimenti Active Managed Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile

Asset class: Bilanciati Multiasset Speaker: Matteo Campi - Responsabile Investimenti Active Managed Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile Asset class: Bilanciati Multiasset Speaker: Matteo Campi - Responsabile Investimenti Active Managed Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile Pianificazione Commerciale e Sviluppo Rete PERFORMANCE INDICI

Dettagli

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA FONDAMENTI CAPITOLO 1 MONETA, ECONOMIE MONETARIE, SISTEMA DEI PAGAMENTI

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA FONDAMENTI CAPITOLO 1 MONETA, ECONOMIE MONETARIE, SISTEMA DEI PAGAMENTI INDICE SOMMARIO Prefazione alla quarta edizione.... Pag. XIII Prefazione alla terza edizione...» XIV Prefazione alla seconda edizione...» XVI Prefazione alla prima edizione...» XVII PARTE PRIMA FONDAMENTI

Dettagli

Indice Prefazione XIII Capitolo 1 Introduzione al Visual Basic per Excel

Indice Prefazione XIII Capitolo 1 Introduzione al Visual Basic per Excel Indice Prefazione XIII Capitolo 1 Introduzione al Visual Basic per Excel 1 1.1 Premessa 1 1.2 Lavorare in Ambiente Excel 2 1.3 Le Macro di Excel 4 Dal Linguaggio Macro al Visual Basic for Application 4

Dettagli

Sistema PRIMA. Regolamento di gestione Regolamento di gestione dei Fondi appartenenti al Sistema PRIMA

Sistema PRIMA. Regolamento di gestione Regolamento di gestione dei Fondi appartenenti al Sistema PRIMA Sistema PRIMA Regolamento di gestione Regolamento di gestione dei Fondi appartenenti al Sistema PRIMA Fondi Linea Mercati Fondi armonizzati: Anima Fix Euro Anima Fix Obbligazionario BT Anima Fix Obbligazionario

Dettagli

Misurazione dei rischi nei contratti derivati

Misurazione dei rischi nei contratti derivati Corso di alta formazione Misurazione dei rischi nei contratti derivati Marcello Minenna Dirigente responsabile dell Ufficio Analisi Quantitative e Innovazione Finanziaria, CONSOB Docente di Finanza Matematica,

Dettagli

Fondi Amundi Obiettivo

Fondi Amundi Obiettivo Fondi Amundi Obiettivo REGOLAMENTO Il presente Regolamento è stato approvato dall organo amministrativo della SGR che, dopo averne verificato la conformità rispetto alle disposizioni vigenti, ha accertato

Dettagli

Le tasse sui nostri soldi. Conoscere ed efficientare

Le tasse sui nostri soldi. Conoscere ed efficientare Le tasse sui nostri soldi Conoscere ed efficientare Programma Cosa viene tassato Come viene tassato Come pagare il giusto, e non di più. Persone Fisiche Solo norme in vigore oggi. Dove possiamo mettere

Dettagli