Rino CATTUZZO, Responsabile Finanza Strutturata Milano, 27 Marzo 2009

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1 Rino CATTUZZO, Responsabile Finanza Strutturata Milano, 27 Marzo 2009

2 Agenda dell incontro Il cambiamento La complessità La debolezza del Sistema Italia Il ruolo della Banca a fianco dell impresa La collaborazione in una logica di sistema

3 1. Il cambiamento Osservando il quadro macroeconomico internazionale, si evidenzia un progressivo spostamento del baricentro dell economia mondiale, a discapito delle imprese europee Nel 2007,120 paesi nel mondo hanno registrato una crescita superiore al 5 per cento in termini di prodotto interno lordo Evoluzione del PIL e della popolazione mondiale per aree (%) Americhe 28,1 29,1 Asia Europa 41,1 29,0 15,8 28,2 13,6 9,2 57,7 60,9 Giappone 8,4 6,7 13,8 13,7 2,3 2,0 % PIL mondiale 1990 % PIL mondiale 2006 % Popolazione mond % Popolazione mond Africa 5,5 5,8 12,0 13,6 Oceania 1,1 1,2 0,5 0,6 3 Fonte: Elaborazioni Il Sole 24 Ore e Source: Population Division of the Department of Economic and Social Affairs of the United Nations

4 2. La complessità attuale La bolla speculativa del comparto RE è giunta al termine Excess leverage & excess lending! Aumento degli impieghi bancari più che proporzionale alla crescita del PIL Previsioni di perdita da subprime sui mercati finanziari USA Crisi subprime: le perdite del sistema bancario Perdite annunciate dalle principali banche mondiali Perdite già conseguite

5 2. La complessità: gli effetti della crisi sul processo del credito Eccesso di liquidità Aumento credito Crescita indebitamento Aumento rischiosità Stretta sui tassi di interesse Ritorno al punto di equilibrio Primo effetto: perdite su crediti sul settore oggetto di crisi 5

6 2. La complessità: gli effetti della crisi sul processo del credito (segue)

7 3. La debolezza del Sistema Italia: vocazione al nanismo In un contesto come quello attuale, dove la globalizzazione è la nuova dimensione di riferimento per i sistemi economici e sociali, il contesto italiano presenta caratteristiche che rendono la sfida competitiva worldwide ancora più difficile Globalization Index Top 20 Vocazione nazionale al nanismo : le imprese italiane sono caratterizzate ad esempio da: piccola dimensione capitalismo familiare minore propensione ad investire in ricerca ed innovazione modesto grado di internazionalizzazione Italia: 27 posto La diffusione di micro strutture (piccole imprese, partiti, enti, associazioni, ) favorisce il prevalere di interessi corporativi e frena la crescita del Paese intero Fonte: AT KEARNEY

8 3. La debolezza del Sistema Italia nella sfida all internazionalizzazione Il sistema Italia presenta ancora sensibili ritardi sia sul fronte degli investimenti italiani nel mondo che di quelli esteri in Italia sono stati i progetti italiani di investimento fuori dai confini nazionali contro i della Germania, i della Gran Bretagna e i della Francia (per parlare solo degli investimenti esteri europei). mediamente l'investimento italiano è di 65,6 milioni di dollari, contro 364,3 dei Paesi Bassi, i 155,4 della Spagna, i 134,2 del Regno Unito, i 103,9 della Francia e i 92,2 della Germania; non molto diversa si presenta la situazione sul fronte degli investimenti esteri in Italia; in ambito europeo la sola Spagna risulta 1,7 volte più attraente dell'italia 8 Fonte: quinto Rapporto del "Italia Multinazionale - promosso dallo Istituto per il commercio estero

9 3. La debolezza del Sistema Italia nella sfida all internazionalizzazione (segue) DIMENSIONE CORRELAZIONE POSITIVA EXPORT La dimensione aziendale si rivela un fattore determinante nell attivazione di processi di internazionalizzazione. Difatti da questa dipende, in generale, la capacità organizzativa dell impresa di progettare e coordinare attività su scala internazionale. In particolare, poco meno della metà delle grandi imprese industriali (circa 700 imprese, pari al 45,4%) ha deciso di realizzare attività internazionali tra il 2001 e il 2006, mentre soltanto il 14,2% delle medie imprese industriali (circa imprese) ha adottato la stessa strategia. Il trasferimento all estero risulta avere prodotto effetti positivi in termini di: aumento della capacità di vendita dei prodotti nei mercati esteri (48,7%); miglioramento della logistica e distribuzione (30,6%). Fonte: Rapporto annuale ISTAT 2007 (edizione 2008)

10 3. La debolezza del Sistema Italia nella sfida all internazionalizzazione: focus sulle acquisizioni e aggregazioni Il 2008, complice la crisi del credito e il difficile scenario macro-economico, tocca i livelli più bassi in termini di valore (- 63% rispetto al 2007). Le operazioni sono salite da 459 del 2007 a 471. Il dato più significativo da rilevare è che non si tratta solo di operazioni di alto rango o aggregazioni puramente finanziarie, visto che il 45% dei target è rappresentato da aziende che fatturano meno di 25 milioni di euro. Raggruppamento che vale il 58% se si sale fino alla soglia dei 130 milioni di euro Numero di operazioni di M&A ( ) Valore stimato totale delle operazioni (in mln ) Fonte: Kpmg Corp.fin.

11 3. La debolezza del Sistema Italia nella sfida all internazionalizzazione: focus sulle acquisizioni e aggregazioni Aumenta la propensione alla proiezione internazionale. L internazionalizzazione ha cambiato radicalmente i modelli organizzativi ed operativi delle nostre imprese. Numero operazioni cross border (fonte Kpmg) Estero su Italia Italia su Estero totale Estero su Italia Italia su Estero Totale

12 3. La debolezza del Sistema Italia: processo di trasformazione necessario Processo di riposizionamento - riorganizzazione riduzione del numero delle imprese ORIENTAMENTO IMPRENDITORI 15% fare da soli 85% restii ad aggregarsi PASSAGGIO GENERAZIONALE Nelle imprese con meno di 49 dip avviene per il 79% in famiglia Nelle imprese con più di 50 dip avviene per il 36% in famiglia LEVE 39% cambiamento culturale dell imprenditore 31% sgravi/agevolazioni fiscali 20% soggetti che aiutino le imprese (commercialisti Banche)

13 4. Il ruolo della Banca a fianco dell impresa: una gamma di servizi completa per i suoi bisogni Alla luce dello scenario finora illustrato, avere al proprio fianco un interlocutore preparato e in grado di offrire servizi professionali è uno dei fattori chiave per garantire il successo dell impresa nel futuro La vera necessità delle imprese, in un contesto economico mondiale altamente incerto e competitivo, non è il credito a basso costo, ma un partner bancario ad alto valore aggiunto Il credito è solo uno dei prodotti che fornisce la banca, il valore è nella relazione : partner di progetti industriali e condivisione del BP; assistenza nel ridurre il profilo di rischio Supporto in fase di turnaround; aiuto nel reperire equity; sviluppo prodotti innovativi (ad es. quasi equity); Il Gruppo Unicredit offre una gamma di servizi completa, per soddisfare i bisogni tradizionali dell impresa (credito ordinario) ma anche quelli più sofisticati, ad esempio: Progetto Italia Finanziamenti a fronte capitalizzazione futura programmata Servizi e supporto a programmi di internazionalizzazione Servizi di advisory consulenza per le operazioni di natura straordinaria (ad es. acquisizioni in Italia e all estero; quotazione in Borsa) Forme di partecipazione nel capitale dell azienda attraverso i propri fondi di PE

14 e un network internazionale sul quale poter contare!

15 Conclusioni Le condizioni dell attuale contesto di mercato impongono una forte spinta al cambiamento, sia al sistema imprenditoriale sia alle istituzioni finanziarie In uno scenario altamente incerto e competitivo, il valore è nella relazione che la Banca e l Impresa instaurano tra loro Le imprese devono fare sistema tra loro, trovando forme di collaborazione/ aggregazione con un partner al loro fianco, la banca, che faciliti il processo di cambiamento e di crescita La cooperazione Banca e Impresa è fondamentale per la crescita reciproca e del nostro Paese