I problemi di matematica e la comprensione del testo. Pietro Di Martino Dip. Matematica Università di Pisa
|
|
- Muzio Carella
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I problemi di matematica e la comprensione del testo Pietro Di Martino Dip. Matematica Università di Pisa dimartin@dm.unipi.it
2 fox.dm.unipi.it/indagine Partecipate e divulgate!
3 Episodio I ATTIVITÀ 1 Il problem solving Fare un esempio di problema di vita quotidiana Analizzare se esistono caratteristiche comuni a tutti gli esempi di problema riconosciuti come tali nella fase precedente A partire da tali caratteristiche comuni definire cosa è un problema
4 La definizione di problema Un problema sorge quando un essere vivente ha una meta ma non sa come raggiungerla Karl Duncker, 1945 Psicologia della Gestalt
5 La definizione di problema Un problema sorge quando un essere vivente ha una meta ma non sa come raggiungerla Karl Duncker, 1945 problema / compito
6 La definizione di problema Un problema sorge quando un essere vivente ha una meta ma non sa come raggiungerla Karl Duncker, 1945 Quale meta? Esempio di Von Neumann
7 La definizione di problema Un problema sorge quando un essere vivente ha una meta ma non sa come raggiungerla Karl Duncker, 1945 problema / esercizio
8 Pratica tradizionale Nella pratica scolastica si tende a far fare ai ragazzi tanti problemi o tanti esercizi?
9 Pratica tradizionale Nella pratica scolastica si tende a far fare ai ragazzi tanti problemi o tanti esercizi? Ma se non facciamo vedere come si fa, poi non riescono a farlo, sbagliano
10 Un contro esempio
11 Parliamo di quella certa pratica scolastica ripetitiva secondo la quale per far capire bene (per esempio, una certa tipologia di strategie per la risoluzione di una classe di problemi o esercizi) occorre far fare alla classe più volte lo stesso esercizio. Nella memoria di alcuni di noi c è il ricordo fisso della mortificazione intellettuale e una vaga idea di inutilità e della stupidità di questo modo di fare. Un conto è ripetere le tabelline fino a farle diventare Bruno D Amore un automatismo in modo che, senza pensare, uno Problemi e laboratori dica <45> allo stimolo <5 per 9> (e ciò semplifica poi Metodologie per addirittura la complessità della risoluzione di l apprendimento della matematica problemi). Ma ben altro è indurre soluzioni di problemi per tipologie. Chi non conosce la dichiarazione tipica che molti discenti fanno imbattendosi in un nuovo problema <Noi non siamo ancora arrivati a risolvere questi problemi>, come se di dovesse saper risolvere solo problemi già una volta risolti
12 Cosa è un problema Confronto tra inizio e fine primaria
13 COSA VI VIENE IN MENTE SE DICO LA PAROLA PROBLEMA? Raccogliere le risposte individuali e rappresentarle graficamente. Provare a fare ipotesi risolutive Disegnare le soluzioni possibili Cosa è un problema TEMPI: una settimana, due lezioni MODALITA D USO: prima parte (punto 1 e 2) individuale; seconda parte (punti 3 e 4) a coppie, confronto finale nel gruppo classe
14 Cosa è un problema Classe prima È una cosa grave È quando qualcuno si fa male Quando si perde qualcosa Quando succede un incidente (qualcuno o qualcosa si rompe, si brucia, si allaga ) Classe quinta E una cosa difficile da risolvere E un esercizio di matematica E un esercizio da risolvere E un testo che ti chiede qualcosa E un problema di famiglia Un problema di salute E un testo dove ci sono i numeri e più domande
15 Come si risolve Classe prima Pensando Provando Cercando Chiedendo aiuto senza mai arrendersi! Classe quinta Con il dottore Parlando Facendolo insieme Con i dati.. Con la soluzione Con il diagramma Con la risposta Con l equivalenza Con la logica Con l espressione
16 Si fa problem solving a scuola? In particolare: Si fa problem solving attraverso l attività usuale di soluzione di problemi? No!
17 Ma se non facciamo vedere come si fa, poi non riescono a farlo, sbagliano Una delle caratteristiche della matematica è di essere una materia scientifica, questo comporta molti aspetti positivi, ma anche negativi. Ad esempio non vengono accettati errori Stella Non vengono accettati da chi?
18 Focus sui problemi, sul nuovo e difficile Il primo a dover vincere le proprie paure è l insegnante stesso Ma se non facciamo vedere come si fa, poi non riescono a farlo, sbagliano Un bel problema, anche se non lo risolvi, ti fa compagnia se ci pensi ogni tanto E. De Giorgi
19 Perché fare problem solving? Due parole sui problemi. Ve ne sono molti, e solo un studente eccezionale potrebbe risolverli tutti. Alcuni servono solo a completare dimostrazioni del testo, altri hanno lo scopo di illustrare i risultati ottenuti e far pratica su di essi. Molti non vengono proposti tanto per essere risolti, quanto per essere affrontati. Il valore di un problema non sta tanto nel trovarne la soluzione, quanto nelle idee che fa sorgere in chi la affronta e nei tentativi messi in atto
20 Lavorare su problemi" Lavoro sul problem solving Programmi per la scuola elementare 1985 Indicazioni per il curricolo 2007 Indicazioni Nazionali Il pensiero matematico è caratterizzato dall attività di risoluzione di problemi Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate spesso alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo
21 Lavorare su problemi" Lavoro sul problem solving Indicazioni Nazionali Le indicazioni nazionali 2012 Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola......gradualmente, stimolato dalla guida dell'insegnante e dalla discussione con i pari, l'alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diverse modi, conducendo le esplorazioni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s'intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive
22 La voce dei bambini Quando devo affrontare un problema mi suscita un bel po di paura, perché sono in quinta e siccome non sono abbastanza sicura di quello che scrivo, e ho paura che mi prendano in giro. Luca 5P Paolo 5P Io con la matematica non mi ci trovo un granchè bene. L incubo peggiore che ho a proposito di questa materia sono quelli arcimaledetti problemi! perché mi devo spremere il cervello al massimo, e non è detto che riesca a capire come risolverli. Io durante le ore di matematica immagino le insufficienze che volano nella classe felici e allegre.
23 La matematica non mi piace molto, anzi a dire la verità alcune volto la odio. Quando la maestra dà un problema che per me è difficile, non riesco a pensare ad altro, sono tutto agitata. Poi mi faccio coraggio e vado dalla maestra; lei mi spiega cosa devo fare, ma quando non capisco faccio finta di aver capito perché alcune volte mi annoia, allora non ascolto. Quando un problema o alcune operazioni non mi riescono sudo, mi sento come mi scoppiasse la testa. E per stare un minuto da sola vado ad appuntare le matite o vado al bagno. Lucia 4P
24 Ma c è una cosa che quando la faccio mi blocco e rimango lì a pensarci e ripensarci perché ho paura di sbagliare e questa cosa sono i problemi!!. In certe occasioni quando la maestra Laura mi chiama per andare alla lavagna ho un po di paura perché penso dentro di me: Se sbaglio? Se la maestra ci dà una verifica li per lì sono felice perché credo di finirla a pieni voti ma quando arrivo alle cose difficili mi sento come un tremolio in tutto il corpo e come un grande freddo però quando ci penso intensamente e mi riesce ritorno la Sara di sempre. Sara 5P
25 La voce dei bambini...cresciuti Il mio rapporto con la matematica fin dalle origini non è mai stato dei migliori. Il mio rapporto con la matematica alle elementari non andava molto per la quale. Ricordo quando andavo alle elementari e la maestra ci obbligava a imparare quella odiosa tabellina o a fare quei problemi per me completamente inutili; I Problemi, erano la mia ossessione, non riuscivo mai a portarne uno (concluso) risolto alla maestra. Andrea 4S Jessica 5S mi sono sempre chiesta: perché studiare una materia così arida e lontana dal nostro modo di pensare?!
26 L educazione matematica invece di sviluppare «la voglia di affrontare problemi nuovi» sembra alimentare, e nel corso degli anni accentuare, la paura dei problemi, la paura di sbagliare e del difficile: in conclusione la paura della matematica! L educazione matematica sembra sviluppare comportamenti irrazionali nella risoluzione di problemi!
27 Come succede che l allievo si trasformi da curiosity machine a mathematical idiot? Quand è che appaiono per la prima volta i segni della avversione verso la matematica? Come si riconoscono questi segni al loro insorgere nel contesto dell apprendimento? Todos los niños son artistas. El problema es cómo seguir siendo artista cuando creces G. Mandler Pablo Picasso
28 Episodio II Il problem solving e le competenze linguistiche ATTIVITÀ 2 A cosa servono le competenze linguistiche nel problem-solving?
29 Le indicazioni nazionali 2012 La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un'acquisizione graduale del linguaggio matematico. Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola
30 Le difficoltà nei problemi: le interpretazioni dei ricercatori Secondo molti ricercatori (e insegnanti) le difficoltà degli allievi sono spesso dovute a difficoltà nella fase iniziale di comprensione Spesso sembra mancare una effettiva ricostruzione della situazione problematica Nella ricerca queste difficoltà sono state messe in evidenza con due tecniche: la richiesta di riformulare il testo del problema (retelling) la richiesta di drammatizzarlo
31 RIFORMULAZIONE Joe ha 3 palline. Tom ha 5 palline più di Joe. Quante palline ha Tom? viene ripetuto così Joe ha 3 palline. Tom ha 5 palline. Quante palline ha Tom?
32 DRAMMATIZZAZIONE Pete ha 3 mele. Ann gli dà altre 5 mele. Quante mele ha adesso Pete?" I: (Intervistatore): Proviamo insieme. Io ti leggo la storia frase per frase e tu la devi rappresentare usando questi pupazzi e questi blocchi. Facendo così troverai la risposta. Pete ha 3 mele. B: (Bambina): (prende 3 blocchi e li mette con il pupazzo che rappresenta Pete). I: O.K. Ann gli dà altre 5 mele. B: E impossibile! I: Perché? B: Perché Ann non ha mele. I: Puoi darle quante mele vuoi.
33 La comprensione del testo è la prima fase di un processo risolutivo: Si comprende il problema Si compila un piano Si sviluppa il piano Si procede alla verifica George Polya
34 La comprensione del testo è la prima fase di un processo risolutivo: Spesso sembra mancare una effettiva ricostruzione della situazione problematica Difficoltà di comprensione Rinuncia alla comprensione
35 A volte però i comportamenti messi in atto dai bambini di fronte ai problemi verbali sembrano testimoniare una rinuncia a priori a comprendere, in quanto le strategie utilizzate sembrano prescindere dalla comprensione del testo Rosetta Zan
36 comprensione testo dovrebbe LaLa comprensione deldel testo è la prima fase essere la prima faserisolutivo: di un processo di un processo risolutivo: Spesso sembra mancare una effettiva ricostruzione della situazione problematica Rinuncia alla comprensione
37 Comportamenti tipici degli allievi di fronte ad un problema scolastico Trovando i numeri e sommando Cercando di indovinare l operazione Guardando i numeri e da quelli risalire all operazione giusta Provando tutte le operazioni e scegliere in base al risultato Cercando parole chiave Larry Sowder Decidendo se il risultato deve essere maggiore o minore dei numeri dati, e scegliendo l operazione di conseguenza COMPORTAMENTI A caso PATOLOGICI
38 ISRAELE Quale sarà la temperatura dell acqua in un recipiente se metto insieme una caraffa d acqua a 10 gradi ed una a 40? studenti "31 col resto di 12" (29%) "31" (18%) = 50 Un camion dell esercito può portare 36 soldati. Se bisogna trasportare 1128 soldati alla loro base, quanti camion servono? Su un battello ci sono 36 pecore. 10 muoiono affogate. Quanti anni ha il capitano? STATI UNITI FRANCIA i bambini rispondono!!!!
39 Il ruolo delle scelte didattiche Nell attività di risoluzione di problemi la pratica didattica è molto influenzata dalla tradizione e dai libri di testo... Si sta veramente suggerendo di leggere al bambino? O in realtà si suggerisce una lettura selettiva del testo e un procedimento automatico e non strategico? DATI OPERAZIONI
40 La struttura del problema verbale STRUTTURA MATEMATICA STRUTTURA NARRATIVA Rosetta Zan
41 Permettere la ricostruzione della situazione In realtà è usataproblematica e vista STRUTTURA NARRATIVA esclusivamente come contenitore di dati che servono per rispondere alla Agevolare l attivazione Favorire del pensiero logicodomanda scientifico necessario per la risoluzione del problema pratiche di controllo sul risultato
42 PROBLEMA = CONTESTO CONTENITORE DI DATI + DOMANDA
43 PROBLEMA Su un battello ci sono 36 pecore. CONTESTO 10 muoiono affogate. + Quanti anni ha il capitano? DOMANDA CONTENITORE DI DATI i bambini rispondono!
44 Lettura selettiva del testo Dati numerici Parole chiave Quale sarà la temperatura dell acqua in un recipiente se metti insieme una caraffa d acqua a 10 e una a 40? = 50
45 Lettura selettiva di un testo capire come si deve fare per avere la risposta comprendere il testo di un problema costruire una rappresentazione mentale della situazione (un modello mentale )
46 Lettura selettiva di un testo La comprensione del testo comprendere il testo di un problema costruire una rappresentazione mentale della situazione (un modello mentale )
47 Lettura selettiva di un testo La comprensione del testo Lavorare sulla comprensione è una scelta didattica, meno semplice di scorciatoie spesso suggerite dai libri di testo... comprendere il testo di un problema costruire una rappresentazione mentale della situazione (un modello mentale )
48 Lavorare sulla comprensione è una scelta didattica, meno semplice di scorciatoie spesso suggerite dai libri di testo... Dati numerici Parole chiave Lettura selettiva del testo
49 Lavorare sulla comprensione è una scelta didattica, meno semplice di scorciatoie spesso suggerite dai libri di testo... Richiede tempo, tempo ben speso perché legato agli obiettivi formativi essenziali dell educazione matematica......obiettivi in linea con i traguardi per competenze delle Indicazioni! comprendere il testo di un problema costruire una rappresentazione mentale della situazione (un modello mentale )
50 Prova 2a Primaria 2012/13 Dati numerici Parola chiave Risposta: 9+10=19!
51 comprensione testo dovrebbe LaLa comprensione deldel testo è la prima fase essere la prima faserisolutivo: di un processo di un processo risolutivo: Spesso sembra mancare una effettiva ricostruzione della situazione problematica Difficoltà di comprensione Rinuncia alla comprensione
52 La struttura narrativa del problema verbale Se la struttura matematica è in primo piano per quanto riguarda le scelte dell insegnante nell attività di risoluzione di problemi, è soprattutto alla struttura narrativa che fa riferimento il processo di comprensione o rappresentazione del problema. E quindi solo parlando esplicitamente di struttura narrativa che possiamo riconoscere in modo adeguato l importanza della fase di rappresentazione del problema Rosetta Zan
53 La struttura narrativa del problema verbale In un problema le informazioni rilevanti per comprendere una storia non sono di tipo logico, in particolare non sono necessariamente le informazioni necessarie per risolverlo. Quelli che in un problema spesso vengono liquidati come 'dettagli' irrilevanti possono avere un ruolo fondamentale per permettere al bambino di comprendere e quindi di rappresentare la storia, per poi fondare su tale rappresentazione i processi risolutivi Rosetta Zan
54 Da una ricerca di D Amore et al. La ri-formulazione dei testi dei problemi scolastici standard Ad allievi delle scuole elementari e medie viene proposto il testo di un problema standard. Si richiede senza risolverlo! di riformularlo per proporlo ad altri allievi nel modo che ritengono migliore Tre operai impiegano 6 ore a fare un certo lavoro. Quanto tempo impiegheranno 2 operai a fare lo stesso lavoro?
55 Tre operai fanno tutti i giorni un certo lavoro, tutti insieme, e ogni volta impiegano 6 ore. Ma uno di loro si ammala e non va a lavorare. Quel giorno, quindi, gli operai sono solo in 2, ma devono fare lo stesso lavoro. Secondo te, impiegheranno più tempo o meno tempo? Perché? Calcola quanto tempo impiegheranno Tre operai impiegano 6 ore a fare un certo lavoro. Quanto tempo impiegheranno 2 operai a fare lo stesso lavoro? Viene riformulato così
56 Tre operai impiegano 6 ore a fare un certo lavoro. Quanto tempo impiegheranno 2 operai a fare lo stesso lavoro?
57 Tre operai impiegano 6 ore a fare un certo lavoro. Quanto tempo impiegheranno 2 operai a fare lo stesso lavoro? AIUTO! Mi fa male il piede! AIUTO
58 Tre operai impiegano 6 ore a fare un certo lavoro. Quanto tempo impiegheranno 2 operai a fare lo stesso lavoro? POVERO GIACOMO POVERINO SI DEVE ESSERE FATTO TANTO MALE
59 Queste modifiche del testo non sono finalizzate a facilitare i processi risolutivi, ad aumentare cioè le probabilità di ottenere risposte corrette riducendo la complessità del problema sono invece finalizzate a restituire al contesto la complessità necessaria: per comprenderlo (tanto che il testo diventa più lungo) per ancorarlo saldamente alla richiesta ed in definitiva per basare su tale comprensione eventuali processi risolutivi
60 Tre operai fanno tutti i giorni un certo lavoro, tutti insieme, e ogni volta impiegano 6 ore. Ma uno di loro si ammala e non va a lavorare. Quel giorno, quindi, gli operai sono solo in 2, ma devono fare lo stesso lavoro. Secondo te, impiegheranno più tempo o meno tempo? Perché? Calcola quanto tempo impiegheranno Non è un dato essenziale per risolvere il problema Ma è un dato essenziale per comprenderlo!
61 Bei problemi si possono......costruire CONTESTO Carlo compra un quaderno e due penne. Spende 2. Una penna costa 0,6. Quanto costa il quaderno? DOMANDA Esempio Rosetta Zan non ha una struttura narrativa consistente, in particolare non descrive una situazione problematica!
62 Carlo compra un quaderno e due penne. Spende 2. Una penna costa 0,6. Quanto costa il quaderno? Andrea deve comprare un quaderno ma non può andare in cartoleria. Chiede allora a Carlo di comprarglielo. Carlo però oltre al quaderno per Andrea compra per sè due penne da 0,6 l una. Spende in tutto 2. Quando Andrea gli chiede: Quanto ti devo dare per il mio quaderno?, Carlo non sa cosa rispondere. Come può fare Carlo a sapere quanto costa il quaderno di Andrea?
63 Queste modifiche del testo non sono finalizzate a facilitare i processi risolutivi, ad aumentare cioè le probabilità di ottenere risposte corrette riducendo la complessità del problema sono invece finalizzate a restituire al contesto la complessità necessaria: per comprenderlo (tanto che il testo diventa più lungo) per ancorarlo saldamente alla richiesta ed in definitiva per basare su tale comprensione eventuali processi risolutivi
64 Esempio sperimentazione Follonica CONTESTO Giacomo ha nel suo borsellino 15,00; suo fratello Marco ha il doppio dei suoi soldi e il fratello più piccolo, Antonio, ha 5,00 meno di Giacomo. DOMANDA Hanno in tutto 60,00? Se no, quanto manca? non ha una struttura narrativa consistente, in particolare non descrive una situazione problematica!
65 Giacomo ha nel suo borsellino 15,00; suo fratello Marco ha il doppio dei suoi soldi e il fratello più piccolo, Antonio, ha 5,00 meno di Giacomo. Hanno in tutto 60,00? Se no, quanto manca? Giacomo, Marco e Antonio sono tre fratelli. Hanno visto un gioco per la Play Station che vorrebbero comprare e così hanno deciso di mettere insieme i loro risparmi per vedere se hanno i soldi necessari per farlo. Giacomo ha 15,00; Marco ha il doppio dei suoi soldi e Antonio, ha 5,00 meno di Giacomo. Il gioco costa 60,00. Se non hanno i soldi necessari, la nonna ha detto che darà loro i soldi che mancano: quanto dovranno chiedere alla nonna?
66 ATTIVITÀ 3 Costruire un bel problema Prendere un problema dal vostro libro di testo e provarlo a modificare in questo senso Babbo, sono vivo, e... è vero. Sono un bambino vero!
67 GRAZIE
La comprensione del testo e della richiesta nei problemi di matematica. Pietro Di Martino
La comprensione del testo e della richiesta nei problemi di matematica Pietro Di Martino dimartin@dm.unipi.it Le indicazioni nazionali 2012 La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e
DettagliCHE PROBLEMA TABULAZIONE QUESTIONARIO
CHE PROBLEMA TABULAZIONE QUESTIONARIO Scrivi nei cerchi le parole che ti vengono in mente se pensi alla parola problema : dati 14 alunni operazione 16 alunni domande 12 alunni risposte 12 alunni diagramma
DettagliDidattica del numero e dei problemi
Scienze della Formazione Primaria Livorno 15-3-2010 Didattica del numero e dei problemi Pietro Di Martino dimartin@dm.unipi.it SU DI SE SUGLI OBIETTIVI dell insegnamento della matematica SULLE ASPETTATIVE
DettagliCapitolo 9. I problemi 9.1 Che cos è un problema? Come risponderemmo alla domanda? Come risponderebbero i nostri alunni?
Come risponderemmo alla domanda? Come risponderebbero i nostri alunni? C è differenza tra esercizio e problema? Calcola l area del quadrato il cui lato misura 3 cm. Quanto misura l area del pavimento di
DettagliIl gusto di crearsi dei problemi
Quinto circolo di cesena Il gusto di crearsi dei problemi Anno scolastico 2010-2011 Scuola primaria Collodi, classi quarte Obiettivi generali del percorso aiutare e stimolare i bambini a problematizzare
DettagliDidattica del numero e dei problemi
Scienze della Formazione Primaria Livorno 12-4-2010 Didattica del numero e dei problemi Pietro Di Martino dimartin@dm.unipi.it La comprensione del problema scolastico da parte degli allievi: alcune riflessioni
DettagliIl problem solving in classe Scuola primaria. Terzo incontro 12 febbraio 2015 Pietro Di Martino
Il problem solving in classe Scuola primaria Terzo incontro 12 febbraio 2015 Pietro Di Martino dimartin@dm.unipi.it Incontro III I problemi- storia: dai problemi a quadretti ai problemi a righe. Come integrare
DettagliIl problema dei problemi
Scienze della Formazione, Polo di Livorno a.a. 2010-11 Laboratorio di Problemi Incontro 1: Il problema dei problemi Rosetta Zan Dipartimento di Matematica, Pisa zan@dm.unipi.it Nel risolvere un problema
DettagliEsempi di percorsi matematici Classe IV Primaria
Esempi di percorsi matematici Classe IV Primaria (Anno scolastico 2013/2014) "La matematica... non è un'opinione!?! La matematica è un'opinione! È un'opinione finalmente diversa!... Basta con il "pacchetto
DettagliNoi con Voi. I webinar per gli insegnanti della scuola primaria
Noi con Voi I webinar per gli insegnanti della scuola primaria Per assistenza è possibile contattare lo staff Pearson scrivendo al seguente indirizzo e-mail: formazione.online@pearson.it oppure chiamando
DettagliE F G H I 2. 4.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI AGORDO Scuola Primaria a.s. 2014/15 PIANO ANNUALE DI MATEMATICA CLASSE 4^ UNITA DI APPRENDIMENTO (U.A.) OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( O.S.A. ) 1 2 3
DettagliIl testo per la scuola secondaria di 1 grado " L a matematica " di Emma Castelnuovo e le Indicazioni nazionali per il curricolo 2012.
Il testo per la scuola secondaria di 1 grado " L a matematica " di Emma Castelnuovo e le Indicazioni nazionali per il curricolo 2012. di Carla Degli Esposti Premessa Emma Castelnuovo pubblica il suo primo
DettagliIl mio stile di apprendimento
Il mio stile di apprendimento 2009 Diffusione Scolastica Srl - Novara. Pagina fotocopiabile e scaricabile dal sito: www.scuola.com Riduzione e adattamento a cura del Prof. Walter Galli GLI STILI DI APPRENDIMENTO
DettagliMorfologia e sintassi
Morfologia e sintassi Organizzando la biblioteca in seconda Agli alunni sono stati consegnati piccoli gruppi di libri affinché ne leggano il titolo e individuino la prima lettera del titolo, per poter
DettagliLa risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione.
La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione. Laura Branchetti - NRD Bologna e Università di Palermo Annarita Monaco - Roma, RSDDM Bologna Il problema di matematica
DettagliPROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO
Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MATEMATICA classe prima FINALITÀ/OBIETTIVI GENERALI DI MATEMATICA Fornire strumenti
Dettaglidella porta accanto OSVALDO
Il GENIO della porta accanto OSVALDO Voglio ringraziare Osvaldo, amico e per anni compagno di viaggio nella formazione in seminario e ora uomo d affari per una multinazionale tedesca che ha voluto donarmi
DettagliSCHEDA DI PROGETTAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO DE SANCTIS VIA RENAZZO 83012 CERVINARA (AV) Tel Segreteria: 0824/ 836090 836167 Codice ISTITUTO AVIC86700L E-MAIL AVIC86700L@ISTRUZIONE.IT SCHEDA DI PROGETTAZIONE 1. NOTIZIE SULL UDA
DettagliDIREZIONE DIDATTICA DI FIGLINE VALDARNO
DIREZIONE DIDATTICA DI FIGLINE VALDARNO Anno Scolastico 2004/2005 Progetto ALISEI U.d.A. SULL APPRENDIMENTO DEL LINGUAGGIO MATEMATICO Realizzata dall Ins. Adriana Tognaccini Rielaborazione a cura dell
DettagliQuestionario sull autostima
Questionario sull autostima È opportuno che l insegnante, prima di proporre il seguente questionario agli alunni (Strumento 5 dell alunno), lo applichi a se stesso, riandando con la memoria a quando era
DettagliErrore e Revisione. Lilia Andrea Teruggi
Errore e Revisione Lilia Andrea Teruggi Definizione Il deviare da una regola o norma di comportamento Violazione della legge Violazione di una norma giuridica o morale Il risultato della mancata applicazione
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IN MATEMATICA TRA PRIMARIA E SECONDARIA: AMBITO NUMERI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IN MATEMATICA TRA PRIMARIA E SECONDARIA: AMBITO NUMERI Staff di ForMATH Giorgio Bolondi, Laura Branchetti, Elena Franchini, Alice Lemmo 1 PRIMA PARTE Commentiamo alcuni quesiti
DettagliCircolo Didattico di Borgo San Giacomo (Brescia) - CURRICOLO DI CIRCOLO
M A T E M A T I C O - S C I E N T I F I C O - T E C N O L O G I C A D I S C I P L I N E - F I N A L I T À - E L E M E N T I E S S E N Z I A L I I curricoli delle discipline che costituiscono l'area devono
DettagliIL METODO DI STUDIO. Prof.ssa Donatiello Angela
IL METODO DI STUDIO Prof.ssa Donatiello Angela Cosa vuol dire studiare? Applicarsi metodicamente all apprendimento di qualcosa (studiare il pianoforte, studiare una lingua straniera, ) Ricercare, indagare
Dettagliriflessioni e scambi attorno al tema dei problemi a parole e problemi con variazione SEI Gorillante e scuola primaria D. Alighieri I Problemi
riflessioni e scambi attorno al tema dei problemi a parole e problemi con variazione SEI Gorillante e scuola primaria D. Alighieri I Problemi Dalle Indicazioni Nazionali per il Curriculo La matematica
DettagliDalle indicazioni: TRAGUARDI DI COMPETENZA:
Dalle indicazioni: TRAGUARDI DI COMPETENZA: Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che
DettagliIL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)?
IL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)? PREMESSA: SAPERE PERCHÉ Sempre è fondamentale una domanda: perché si studia? È una bella domanda con la quale iniziare insieme l anno di scuola! Avremo tempo
DettagliIstituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura. Scuola Primaria
Istituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura Anno scolastico 2016/2017 Progettazione Didattica Disciplinare Per la classe 3ª Primaria MATEMATICA Docente: Lucia Filiberti (Suor Alda) Preliminarmente
DettagliQUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe Quinta
QUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe Quinta Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2014 2015 QUESTIONARIO STUDENTE Scuola Primaria Classe Quinta Spazio per l etichetta autoadesiva
DettagliSCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE 2^ B
SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE 2^ B ANNO SCOLASTICO 2014/2015 INSEGNANTI ANTONINA LA PLACA 1 TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE SECONDA B Sviluppa
DettagliCircolo didattico 32 Scuola dell Infanzia Via Pisacane 71. ATTIVITA di. APPRENDIMENTO COOPERATIVO Torino, 23 ottobre 200
Circolo didattico 32 Scuola dell Infanzia Via Pisacane 71 ATTIVITA di APPRENDIMENTO COOPERATIVO Torino, 23 ottobre 200 I NOSTRI SEGNALI Sezione ROSSI (sezione eterogenea) Insegnanti: Marina MICHELON Santina
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SET. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOPESO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SET Scheda di lavoro Problemi procedurali NONSOLOPESO 1. Obiettivi formativi Sviluppo della capacità di analisi e deduzione Ragionare
DettagliMATEMATICA. dalla volta scorsa. Proposte di lavoro (per la prossima volta) Due approcci diversi
Accademia dei Lincei e Normale per la scuola Incontri di formazione e aggiornamento per insegnanti a.s. 2013/14 LE INDICAZIONI NAZIONALI DALLA TEORIA ALLA PRATICA: IL CASO DELLA MATEMATICA dalla volta
DettagliLe regole della scuola sono molto simili alle regole della società, che sono state scritte non per dispetto ma per il nostro bene.
Le regole della scuola sono molto simili alle regole della società, che sono state scritte non per dispetto ma per il nostro bene. Se riuscissimo a rispettare tutte le regole sia in una piccola comunità
DettagliCRESCITA. RG-Crescita 1
CRESCITA RG-Crescita 1 STIMOLO RG-Crescita 2 Domanda 1: LA CRESCITA A partire dal 1980 l altezza media delle ragazze di 20 anni è aumentata di 2,3 cm arrivando a 170,6 cm. Qual era l altezza media delle
DettagliQUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe Quinta
QUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe Quinta Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2013 2014 QUESTIONARIO STUDENTE Scuola Primaria Classe Quinta Spazio per l etichetta autoadesiva
DettagliMATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI
MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA NUMERI L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. OBIETTIVI
DettagliQUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe Quinta
QUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe Quinta Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2011 2012 QUESTIONARIO STUDENTE Scuola Primaria Classe Quinta Spazio per l etichetta autoadesiva
DettagliCURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - MATEMATICA - COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA MATEMATICA
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - MATEMATICA - COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA MATEMATICA Classe Prima Profilo dello studente al termine del Primo ciclo d Istruzione:
DettagliPROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015
PROGETO FIABE PER CRESCERE 2 Anno scolastico 2014-2015 Il Progetto ipotizzato per questo anno scolastico prevede l accostamento al mondo delle fiabe ricche di importanti messaggi grazie all intreccio di
DettagliQUESTIONARIO STUDENTE
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca INVALSI Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione QUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe
DettagliIstituto Comprensivo
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA ABILITA CONOSCENZE
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Prof. Letizia Fedi Materia Matematica Classe 1 a Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari Sez. 1D Situazione iniziale della classe La classe presenta
DettagliSanto Stefano Magra 05-09-2016 Problem solving e argomentazione alla scuola dell infanzia e al primo ciclo: perché?
Santo Stefano Magra 05-09-2016 Problem solving e argomentazione alla scuola dell infanzia e al primo ciclo: perché? Pietro Di Martino dimartin@dm.unipi.it Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione
DettagliScuola Primaria Di Terricciola. Classe IV^ Laboratorio Gioele e i suoi problemi
Scuola Primaria Di Terricciola Classe IV^ Laboratorio Gioele e i suoi problemi L attività si è svolta in classe quarta il giorno 13 marzo, dalle ore 9 alle ore 12. Alunni presenti N 16 Docenti in contemporaneità
DettagliINTERVISTA AL GENIO MATEMATICO DELLA PORTA ACCANTO CHIARA ROSAFIO
INTERVISTA AL GENIO MATEMATICO DELLA PORTA ACCANTO CHIARA ROSAFIO Simone 27 anni laureato a pieni voti presso la normale di Pisa in Fisica, oggi lavora come ricercatore presso il CNR. Tra le sue passioni
DettagliConoscere il significato del numero zero e del numero uno e il loro comportamento nelle quattro operazioni.
Nuclei tematici e Competenze chiave IL NUMERO: Competenza matematica. Imparare ad imparare. Profilo delle competenze univoche. Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno si muove con sicurezza
DettagliAdro, 21 ottobre ferraboschi
Adro, 21 ottobre 2016 ferraboschi 21-10-2016 1 Curricolo: buona pratica di sistema Quali vincoli? E lo sfondo integratore del lavoro d aula Impegna la scuola a promuovere quei traguardi dichiarati Impegna
DettagliIl Syllabus per il test d ingresso. PISA 10 dicembre 2008
Il Syllabus per il test d ingresso PISA 10 dicembre 2008 Sommario incontro del 10 dicembre Presentazione del Syllabus Lavoro individuale di commento Lavoro a gruppi di produzione quesiti È importante che
DettagliAttività 1. Presentazione di un problema reale di stimolo (Il giardiniere e l aiuola)
LA RETTA 1 Attività 1 Presentazione di un problema reale di stimolo (Il giardiniere e l aiuola) Un giardiniere vuole mettere alla prova il suo nuovo apprendista. Posiziona sul terreno 3 sassi e gli chiede
DettagliRilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico PROVA DI MATEMATICA. Scuola primaria. Classe Seconda Fascicolo 5
Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2012 2013 PROVA DI MATEMATICA Scuola primaria Classe Seconda Fascicolo 5 Spazio per l etichetta autoadesiva ISTRUZIONI Troverai nel fascicolo 21 domande
DettagliORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA
XIV Convegno Nazionale AlmaDiploma Orientamento e dis-orientamento Gli strumenti e le azioni per le scelte degli studenti della scuola secondaria di I e II grado ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI
DettagliABILITÀ. COMPETENZE L'alunno: ( B-H ) L'alunno sa: associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i numeri ordinali
TRAGUARDI DI COMPETENZA L alunno opera con i numeri naturali nel calcolo scritto e mentale NUMERI L'alunno: ( B-H ) la serie numerica fino al 100 associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i
Dettagliprof.ssa Daniela ADHAM 1
prof.ssa Daniela ADHAM 1 Cos è? È un test che indica il livello di socialità di ciascun membro della classe Chi può somministrarlo? Lo psicologo L insegnante prof.ssa Daniela ADHAM 2 A cosa serve? Permette
DettagliIo penso, dunque siamo
Io penso, dunque siamo Verbania, 29 maggio 2010 La filosofia con i bambini nel Quarto Circolo di Verbania a cura di Chiara Colombo Tre elementi caratterizzanti Il forte legame tra educazione, filosofia
DettagliPROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA Classe 2^ Settembre-Ottobre-Novembre
PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA Classe 2^ Settembre-Ottobre-Novembre COMPETENZE - simbolizzare la realtà con il linguaggio proprio della matematica; - operare con figure geometriche, grandezze e misure; -
DettagliIL PP&S E GLI ESAMI DI STATO
Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato -2015 a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali ROVIGO IL PP&S E GLI ESAMI DI STATO Marchisio
DettagliI S T I T U T O C O M P R E N S I V O G. M A Z Z I N I P O R T O S. S T E F A N O
Pericolo Moduli di ambienti sicuri Attenzione Manutenzione CURRICOLO PER PROGETTI EDUCATIVI INTERDISCIPLINARI PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEGLI
DettagliGioco delle emozioni: Come ti sentivi? (10 a 15 minuti)
www.gentletude.com Impara la Gentilezza 9 COME MI SENTO Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: - Esaminare come si sentono emotivamente in situazioni diverse, - Capire che possono scegliere
DettagliCome ragiona il computer. Problemi e algoritmi
Come ragiona il computer Problemi e algoritmi Il problema Abbiamo un problema quando ci poniamo un obiettivo da raggiungere e per raggiungerlo dobbiamo mettere a punto una strategia Per risolvere il problema
DettagliMATEMATICA CLASSE TERZA
MATEMATICA CLASSE TERZA UNITÀ DIDATTICA N. 1 IL NUMERO - IL CALCOLO OBIETTIVI DI CONTENUTI ABILITÀ APPRENDIMENTO Leggere, scrivere e operare con i numeri naturali e decimali avendo la consapevolezza del
DettagliFederazione Maestri del Lavoro d Italia. PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio»
Federazione Maestri del Lavoro d Italia PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio» PARLIAMO DI AUTOSTIMA AUTOSTIMA = Percezione di fiducia e di stima nei propri confronti. Tale percezione si manifesta:
DettagliFINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):
ANNO SCOLASTICO: 2015 /2016 MATERIA: MATEMATICA INSEGNANTE: PIERANGELA NEGRO CLASSE: 3 A ODONTOTECNICO/ottico FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): L insegnamento
DettagliGestire classi difficili
Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,
DettagliProposta didattica per la classe terza - quarta della scuola primaria. I. C. Visconti
Proposta didattica per la classe terza - quarta della scuola primaria I. C. Visconti FASI DELL ESPERIENZA Cosa pensano i bambini di metà, un terzo e un quarto Raccolta delle loro idee e visualizzazione
Dettagli19 NOVEMBRE 2010 COME FARE UNA MAPPA?
19 NOVEMBRE 2010 COME FARE UNA MAPPA? Quando ci siamo incontrati con tutti gli altri bambini, ci siamo presi l incarico di costruire la mappa del futuro BOSCO DELLA COSTITUZIONE. Ma come si costruisce
DettagliLaboratorio di progettazione/sperimentazione del curricolo verticale di MATEMATICA
Laboratorio di progettazione/sperimentazione del curricolo verticale di MATEMATICA Gestione del laboratorio Su questo laboratorio è stata assegnata una funzione strumentale suddivisa fra due docenti, uno
DettagliImpara a comunicare in Italiano. Semplicemente Farsene una ragione
http://italianosemplicemente.com/ Impara a comunicare in Italiano. Semplicemente Farsene una ragione Buonasera e benvenuti a tutti su Italiano Semplicemente, il sito per imparare l italiano con divertimento.
DettagliLA VALUTAZIONE A SCUOLA
Facoltà di Psicologia- Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma LA VALUTAZIONE A SCUOLA Affrontare il tema della valutazione a scuola attraverso il pensiero scientifico Dott.ssa Margherita
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA DENNO PIANO DI STUDIO DI MATEMATICA CLASSE SECONDA. Competenza 1
ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA DENNO PIANO DI STUDIO DI MATEMATICA CLASSE SECONDA Alle fine della CLASSE SECONDA l alunno è in grado di Competenza 1 Competenza 1 Componenti della competenza Abilità
DettagliModulo 0 Per iniziare Modulo 1 Chi sono 21 Mi chiamo Vengo da Come compilo un modulo anagrafico? 37
Indice Presentazione p. 5 Introduzione 7 Modulo 0 Per iniziare... Modulo Chi sono 2 Mi chiamo... 22 Vengo da... 29 Come compilo un modulo anagrafico? 37 Modulo 2 la famiglia e la propria vita 4 Vi presento
DettagliSCUOLA PRIMARIA - MORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA
DettagliProgrammazione annuale A.S
Programmazione annuale A.S. 2014-2015 Programmazione modulare MATERIA: Matematica INDIRIZZO: sezione agraria PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: I Moduli del modulo 1 I numeri e il linguaggio della matematica
DettagliDELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO
FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione C'E' TEMPO E TEMPO Prodotti Giornata di
DettagliSCUOLA PRIMARIA - MORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA
DettagliDATI PERSONALI LA SCUOLA IN GENERALE. 3. Pensi che la scuola offra delle possibilità per realizzare il tuo futuro? Sì No In parte
Gentile Studente, ti chiediamo di compilare il presente questionario in forma anonima e ti informiamo che i dati ricavati, opportunamente trattati, saranno utilizzati per effettuare un indagine conoscitiva.
DettagliLA DISLESSIA E LE NUOVE TECNOLOGIE
Istituto Comprensivo di Manerbio - Brescia - LA DISLESSIA E LE NUOVE TECNOLOGIE una risorsa per l autonomia 27 Aprile 2009 Insegnanti: Anna Buffoli - Monica Roversi LEGGERE APPRENDERE INFORMARSI COMUNICARE
DettagliSCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO MATEMATICA
SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA ANNO SCOLASTICO:2014/2015 INSEGNANTI: Borghi M.Teresa, Tamburino Rosanna, Zangari Vincenzina TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE
DettagliContenuti Competenze Conoscenze. elementi dell insieme N proprietà dell insieme N numeri naturali (2 ore) Saper rappresentare i
Progetto SIRIO Monoennio Moduli di matematica 1 A Insiemi numerici (28 ore) Saper individuare gli elementi dell insieme N proprietà Proprietà dell insieme N dei Saper rappresentare i dell insieme N numeri
DettagliSCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO MATEMATICA
SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2015-2016 INSEGNANTI Micheli, Rambaldi, Varipapa TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE TERZA Sviluppa
DettagliCome studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA
Via Carcano, 31 - DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Come studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA Studiare matematica, perché? In questo contesto qualunque risposta sarebbe necessariamente
DettagliTamburino Rosanna, Zangari Vincenzina
SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE di MATEMATICA CLASSI IIA-IIB-IIC ANNO SCOLASTICO:2013/2014 INSEGNANTI: Borghi M.Teresa, Tamburino Rosanna, Zangari Vincenzina TRAGUARDI DELLE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO VOLPI Cisterna di Latina. ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Piano di Lavoro per classi parallele Scuola Primaria MATEMATICA
ISTITUTO COMPRENSIVO VOLPI Cisterna di Latina ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Piano di Lavoro per classi parallele Scuola Primaria PROGRAMMAZIONE CLASSI SECONDE MATEMATICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze
DettagliSTOP. Cosa significa violenza o disagio? Al Maltrattamento e all Abuso Sessuale sui minori!
STOP Al Maltrattamento e all Abuso Sessuale sui minori! Cosa significa violenza o disagio? è il tentativo di una o più persone di esercitare un potere o un dominio su un altra persona. Parliamo di violenza
Dettagli10 Non provo più interesse o piacere in qualche attività che prima mi piaceva fare (se ti succede, specifica nel diario quali attività)
Modulo 2.1 - QUESTIONARIO SULLE CARATTERISTICHE DELLA DEPRESSIONE Per favore, scrivi le tue iniziali e la data e fai un segno sul riquadro vicino a ciascun problema e a ciascun sintomo che hai avuto negli
DettagliIl libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito
Il libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito Il titolo: è il biglietto da visita del libro permette di anticipare ciò che si può trovare all interno è una
DettagliDai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche
Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche 1 Struttura della prova di 2 primaria La prova è costituita di 17 quesiti di comprensione della lettura di un breve testo narrativo, tutti
DettagliM. Pezzin - ricerca Cidi per Scuola dell Infanzia: Maestra, aiutami a capire - A. S
LA RICERCA MAESTRA AIUTAMI A CAPIRE A S 2013-14 Nell ambito del convegno tenutosi a Torino nel marzo 2012 presso il Rettorato dell Università agli Studi di Torino a cura della cooperativa Multiproposta,
DettagliSONO DISCALCULICA? NO! Mi piace la matematica.
SONO DISCALCULICA? Mi piace la matematica. Mi chiamo Emma, ho sei anni e frequento da pochi giorni la classe prima. Sono felice di essere finalmente a scuola per imparare la matematica perché i numeri
DettagliTRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Classe seconda primaria TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE MATEMATICA L alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto
DettagliL insegnante fotografa la classe ad inizio anno
L insegnante fotografa la classe ad inizio anno Ed ecco come la classe appare nella foto di inizio anno Per fare questa fotografia l insegnante distribuisce ed illustra ai ragazzi un KIT di 10 schede Nella
DettagliLINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE Disciplina: SCIENZE MATEMATICHE a.s
I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) LINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE Disciplina: SCIENZE MATEMATICHE a.s. 2012 2013 PREMESSA DISCIPLINARE Traguardi per lo sviluppo delle competenze Le Scienze
DettagliReTe del MaRe. Prentazione Attività aa.ss e
ReTe del MaRe Prentazione Attività aa.ss. 2014-2015 e 2015-2016 Nel corso del presente e del prossimo anno scolastico riprendono i lavori della Rete del mare, accordo tra scuole finalizzato ad individuare
DettagliIL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado
IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria
Dettagli"Un semplice atto di prestare attenzione può dare a lungo grandi vantaggi." (Keanu Reaves)
LA NOSTRA ATTENZIONE UN ANNO DOPO Prima slide: "Un semplice atto di prestare attenzione può dare a lungo grandi vantaggi." (Keanu Reaves) E' con queste parole che vorrei aprire il mio intervento che ha
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO SCIENZE DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZA DI Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni,
DettagliNoi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà
LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto
DettagliRaffaele Cammarota Il tuo viaggio è ORA
Raffaele Cammarota Il tuo viaggio è ORA 2016 Raffaele Cammarota 2016 Phasar Edizioni, Firenze www.phasar.net I diritti di riproduzione e traduzione sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere
DettagliSCUOLA PRIMARIA - MORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
Dettagli