FEDERBIO E L ASCOLTO DEI PRODUTTORI BIOLOGICI: CARATTERISTICHE, CRITICITÀ, ATTESE. EXECUTIVE SUMMARY
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- Raffaella Chiesa
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1 FEDERBIO E L ASCOLTO DEI PRODUTTORI BIOLOGICI: CARATTERISTICHE, CRITICITÀ, ATTESE. EXECUTIVE SUMMARY 1. OBIETTIVI E METODOLOGIA FederBio, in quanto federazione di organizzazioni di operatori di tutta la filiera dell agricoltura biologica e biodinamica di rilevanza nazionale, aggrega associati di natura diversa tra i quali importanti associazioni dei produttori biologici. La federazione è interessata a costruire e consolidare un proprio rapporto con il mondo dei produttori biologici riuscendo a definire aree di competenza e relazione basate su specificità proprie e non in contraddizione o sovrapposizione con le organizzazioni di rappresentanza a cui gli operatori della produzione sono già associati. A questo proposito FederBio ha avanzato l esigenza di un indagine quantitativa presso un campione di produttori biologici finalizzata a rilevare: Caratteristiche e criticità del settore bio aspettative nei confronti di una associazione interprofessionale come FederBio; specificità del ruolo attribuito a FederBio; azioni prioritarie di cui dovrebbe essere portatrice FederBio. Lo studio che qui presentiamo è stato condotto tramite interviste strutturate rivolte ad un ampio campione rappresentativo dei produttori bio con aziende di dimensioni superiori all ettaro (solo produttori o produttori e trasformatori) per area geografica di residenza. Sono stati intervistati 00 produttori di cui il 1% localizzati nel nord Italia, il 0% nel Centro, il % nel sud e il 1% nelle isole. 1
2 . RISULTATI A/ IL MONDO DEI PRODUTTORI BIO: solo una minoranza amplia la gamma delle attività, non limitandosi alla produzione. La maggioranza dei produttori ( su 10) non svolge altre attività oltre alla produzione/trasformazione, soprattutto i produttori più giovani e quelli più anziani, che operano nel sud o nelle Isole e coloro che si rivolgono principalmente al mercato convenzionale. Tra chi diversifica le attività ( su 10), quella più esercitata congiuntamente alla produzione è l agriturismo (1 su 10). Solo il 5% dichiara di svolgere più di una attività oltre a quella principale. OLTRE A PRODUZIONE E/O TRASFORMAZIONE, CI SONO ALTRE ATTIVITÀ CHE SVOLGE LA SUA AZIENDA? ALTRE ATTIVITÀ Ordinamento decrescente Agriturismo 1 Soprattutto chi è socio di un associazione bio: 1% Produzioni da fonti rinnovabili 7 Didattica (per es. fattoria didattica) Formazione/educazione ambientale 17% dichiara di fare almeno un altra attività oltre a produzione/trasformazione di cui il 1% svolge solo un attività in più e il 5% svolge più di una attività. Attività ricreative /sportive Artigianato Nessuna, oltre produzione/trasformazione TESTO DELLA DOMANDA: E, oltre alle attività legate alla produzione e/o trasformazione del biologico, mi può dire se, tra le seguenti, ci sono altre attività che svolge la sua azienda? (consentite più risposte). Valori percentuali - Base casi: 00 il mercato bio è il principale mercato di riferimento, ma quello convenzionale resta molto importante, quantomeno in condivisione con l altro. Il principale mercato di riferimento è quello biologico ( su 10 operatori), ma resta importante il peso del mercato convenzionale: su 10 lo utilizzano in modo quasi esclusivo mentre su 10 in condivisione
3 bilanciata con quello biologico. Differenziazioni geografiche e di età dell imprenditore rispetto all utilizzo dei mercati: quello biologico è più utilizzato dai produttori del nord-ovest e del centro Italia; quello convenzionale è più spesso indicato dai produttori anziani e da coloro che risiedono nel Sud Italia. Dichiarano un utilizzo equilibrato di entrambi i mercati di nuovo i produttori che risiedono nel centro Italia e i più giovani. Ma anche chi ha aziende di grandi dimensioni. vendita diretta la modalità più frequente, in pochi utilizzano GAS e E-commerce La modalità di vendita più in voga è quella diretta: su 10 operatori la praticano e nel nord ovest e nel centro 7 su 10. Minoritarie le quote di chi utilizza GAS e E-commerce. Il canale della grande distribuzione è utilizzato soprattutto da chi ha aziende grandi ( su 10). CANALI DI VENDITA : Quali utilizza? (risposta multipla) La modalità di vendita più in voga è quella diretta: su 10 operatori la praticano e nel nord ovest e nel centro 7 su 10. Minoritarie le quote di chi utilizza GAS e E- commerce. Il canale della grande distribuzione è utilizzato soprattutto da chi ha aziende grandi ( su 10). Vendita diretta Cooperative e organizzazioni di produttori 5 Operatori del Nord Ovest 7% Operatori del Centro 5% Laureati % Operatori del Nord % Accordi con la grande distribuzione 1 Chi ha oltre 0 ettari di terreno 7% 5-enni % Mercatini e fiere di settore 11 Chi è associato ad almeno un associazione 15% GAS- gruppi d acquisto solidali Con alto titolo di studio 1% E-commerce Altro TESTO DELLA DOMANDA: E quali sono i principali canali di distribuzione utilizzati dalla sua azienda? (consentite più risposte) Ṿalori percentuali - Base casi: 00 discreta la propensione all associazionismo, al Sud ci sarebbe interesse Poco meno della metà ( produttori su 10) si dichiara socio di un associazione di produttori bio. La propensione ad associarsi è più elevata tra chi ha come riferimento il mercato biologico in modo esclusivo o a pari merito con il convenzionale: 5 su 10. Maggiore propensione all associazionismo si registe nel Nord e
4 soprattutto nel centro Italia. Tra i non associati si registra un alta area di potenziali futuri associati, pari a circa il 5% degli stessi. Con punte soprattutto al Sud dove si registra il tasso più basso di associati. Un bisogno latente che apre ad un possibile intervento di promozione dell associazionismo nel nostro meridione? Tra i non associati si registra una alta area di potenziali MOTIVAZIONI AL NON ASSOCIAZIONISMO (solo non associati, ordinamento per propensione potenziale all associazionismo) Area Non ne ho ancora avuto l occasione, ma potrei farlo 5 Operatori del Sud 5% Donne % 5-5enni % Con la licenza media % potenziali associati Non ne conosco nessuna che operi nella mia zona 0 Diplomati % Operatori del Sud % Altro Perché non possiamo permetterci la spesa per l associazione/la mia azienda è piccola e se divento socio ho dei costi elevati Area Non mi fido delle associazioni di produttori bio che conosco 5 resistenti Non mi interessa essere socio di un associazione di produttori bio 7 Vende tramite canali convenzionali % Laureati 1% TESTO DELLA DOMANDA: E qual è il principale motivo per cui lei non è socio di un associazione di produttori bio? (consentita una sola risposta). Valori percentuali - Base casi (solo chi afferma di non essere socio di alcuna associazione: 0 B/ LE CRITICITÀ DEL SETTORE BIO: ALCUNE PREVALGONO, NON UNA IN MODO PREPONDERANTE E SI REGISTRANO DIFFERENZE PER AREA GEOGRAFICA E MERCATO DI RIFERIMENTO. Varie sono le criticità segnalate per il settore. Le principali sembrano essere la bassa redditività - costi di produzione troppo alti rispetto ai ricavi - e il peso della burocrazia (indicati da quasi su 10) e a seguire la scarsa consapevolezza dei consumatori rispetto ai prodotti bio e l eccessivo divario tra il prezzo del prodotto riconosciuto al produttore e il prezzo pagato dal consumatore finale ( su 10).
5 Interessanti, a livello di criticità segnalate, le differenze tra i produttori per area geografiche (nel nord-est alte le indicazioni per bassa redditività e divario prezzo produttore-consumatore; nel centro Italia per peso burocrazie e scarsa consapevolezza dei consumatori, nelle Isole di nuovo per divario prezzo produttoreconsumatore) e mercato di riferimento (in particolare la concorrenza sleale è segnalata da chi usufruisce in prevalenza del mercato biologico). CRITICITÀ PERCEPITE PER IL SETTORE BIO Ordinamento decrescente per totale risposte Prima risposta Totale risposte Bassa redditività (costi di produzione troppo alti rispetto ai ricavi) TESTO DELLA DOMANDA: Ecco alcune criticità che altri produttori intervistati prima di lei hanno attribuito al settore bio. Mi può dire, tra le seguenti quali sono le criticità che lei avverte maggiormente? Indichi la prima criticità in ordine di importanza, poi la seconda e infine la terza. Valori percentuali - Base casi: 00 Peso della burocrazia Scarsa consapevolezza dei consumatori rispetto a cosa davvero sia un prodotto bio. Eccessivo divario prezzo del prodotto riconosciuto al produttore e prezzo pagato dal consumatore finale Scarsa attenzione delle istituzioni locali e nazionali Concorrenza "sleale" di produttori che non rispettano regole, leggi sanitarie e contrattuali Concorrenza dei prodotti esteri Ecofurbi ossia coloro che "inquinano" il comparto biologico con produzioni fintamente bio Inadeguatezza dell organizzazione commerciale di riferimento Rischio di contaminazioni da agenti chimici e OGM da campi confinanti Deficit di tecnologie, mezzi tecnici e conoscenze scientifiche Nessuna di queste azioni C/ L ATTEGGIAMENTO E LE ATTESE VERSO FEDERBIO: UNA BUONA PREDISPOSIZIONE DI FONDO E ATTESE DIVERSIFICATE Nel complesso (spontanea più suggerita) circa produttori su 10 affermano di conoscere Federbio, almeno per sentito dire. Tutte le attività che Federbio svolge o ha intenzione di realizzare a breve sono percepite come importanti dai produttori. In particolare l offerta di servizi per l internazionalizzazione/made in Italy e gli accordi di settore sono apprezzati dalla quasi totalità dei rispondenti. Sette su dieci reputano importante la Prima 5
6 Assemblea Nazionale dei produttori biologici. Le donne produttrici attribuiscono più importanza rispetto agli uomini alla promozione di standard comuni e ai progetti di ricerca per promuovere innovazione e sperimentazione ( su 10). Tra giovani, laureati e tra coloro che operano nel nord-ovest o nelle Isole è più alto l interesse per la costruzione di un portale del mondo bio ( su 10). Importanza attribuita ad attività di FEDERBIO Ordinamento decrescente per Molto importante per la mia attività Molto importante Abbastanza importante Non sa Poco importante Per niente importante Offerta servizi per sostenere l internazionalizzazione/promuovere il biologico Made in Italy Accordi di settore e protocolli di intesa Promuovere standard comuni e verificarne la corretta applicazione Progetti di ricerca per promuovere innovazione tecnologica, sperimentazione e formazione Lobbying, attività di pressione presso le istituzioni Costruzione di un portale di comunicazione/interazione con il mondo dei produttori bio Partecipazione a fiere di settore nazionali ed internazionali Supporto reti di produttori e co-partecipazione a bandi/progetti del settore Promozione della Prima Assemblea Nazionale dei produttori biologici Promozione di convegni/conferenze del settore % 0 0% 1 % 5% 5 1% 1% 5 70% 1 7% 1 5 % % TESTO DELLA DOMANDA: Ecco una serie di iniziative che Federbio realizza o ha intenzione di realizzare a breve termine, per ognuna di esse le chiedo di dirmi quanto la ritiene importante per la sua attività/per il suo settore di attività. Se: 1: molto; : abbastanza; : poco; : per nulla (0=non so). Valori percentuali - Base casi: 00 Rispetto alle aspettative per il futuro prossimo, un azione su più livelli è auspicata per Federbio con una particolare attenzione alla sensibilizzazione dei consumatori sul tema dell agricoltura biologica e dei suoi prodotti: è una priorità per 5 produttori su 10. A seguire proporre al legislatore norme per il settore e tutelare le basi comuni del biologico italiano a livello nazionale ed internazionale: le indicano su 10. Ma anche azione politica e legale per sostenere il settore nell ambito dei piani di sviluppo rurale regionali e stipulare/promuovere accordi di filiera: prioritari per su 10. Rispetto al ruolo di rappresentanza dell intero comparto della produzione biologica l esistenza di una federazione come Federbio è richiesta dalla quasi totalità degli operatori. Seppure con sfumature diverse: su 10 la ritengono fondamentale o importante; 5 su 10 utile.
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