Gestione del paziente post-trombosi venosa profonda. Anna Maria Cerbone, Antonella Tufano
|
|
- Paolina Papa
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 NPT NUOVE PROSPETTIVE IN TERAPIA Comitato Scientifico: Aulisa L, Bizzi B, Caione P, Calisti A, Chiozza ML, Cittadini A, Ferrara P, Formica MM, Ottaviano S, Pignataro L, Pitzus F, Pretolani E, Riccardi R, Salvatore S, Savi L, Sternieri E, Tortorolo G, Viceconte G Registro del Tribunale di Roma n. 337 dell 1/6/1991 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma Periodicità quadrimestrale 2009 Mediprint S.r.l. ISSN Supplemento alla rivista NPT - Anno XIX - n. 2(Suppl. 5)/2009 Gestione del paziente post-trombosi venosa profonda Anna Maria Cerbone, Antonella Tufano Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale - Centro Riferimento Regionale Emocoagulopatie, Università Federico II Napoli
2 NPT Anno XIX - n. 2(Suppl. 5)/2009 Reg. del Trib. di Roma n. 337 del 1/6/1991 Poste Italiane S.p.A - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma Pubblicazione quadrimestrale 2009 S.r.l. - Cod. 26/09 Direttore Editoriale: Antonio Guastella Via Val Maggia, Roma tel fax mediprint@mediprint.it Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte può essere riprodotta in alcun modo (comprese fotocopie), senza il permesso scritto dell editore. Condizioni di abbonamento anno 2009: 22,00 Gli abbonamenti non disdetti entro il 31 dicembre di ogni anno si intendono tacitamente rinnovati per l anno successivo. Stampa: CSC Grafica Srl Via A. Meucci, Guidonia (Roma) Finito di stampare nel mese di gennaio 2009
3 Gestione del paziente post-trombosi venosa profonda Anna Maria Cerbone, Antonella Tufano Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale - Centro Riferimento Regionale Emocoagulopatie, Università Federico II Napoli Gli obiettivi della terapia anticoagulante orale (TAO) a lungo termine nella gestione della trombosi venosa profonda (TVP) sono: a) completare il trattamento dell episodio acuto (dopo la terapia eparinica iniziale) e b) prevenire le recidive della TVP, anche allo scopo di ridurre l incidenza della sindrome posttrombotica (SPT), frequente e invalidante complicanza della TVP (Fig. 1). La TAO e la terapia con eparina a basso peso molecolare (EBPM) sono efficaci nella prevenzione delle recidive della TVP. Nella terapia a lungo termine esistono tuttavia dei limiti sia per la TAO (rappresentati dalla necessità di monitoraggio laboratoristico e di aggiustamento posologico continuo) sia per l EBPM (a causa della somministrazione parenterale quotidiana); inoltre la terapia anticoagulante sembra associata a un significativo incremento degli episodi emorragici. Pertanto si preferisce interrompere la terapia anticoagulante quando il rischio (incrementato bleeding) supera il beneficio (riduzione delle recidive di TVP) (1). Figura 1. Terapia della TVP. 1. Completare il trattamento dell episodio acuto di TVP 2. Prevenire nuovi episodi (recidive TVP) e la sindrome post-trombotica Rischio di recidive di TVP e durata della TAO Allo scopo di stabilire la durata ottimale della TAO nei pazienti con TVP, è opportuno stratificare il rischio di recidiva (Fig. 2), sia rispetto alla tipologia dell evento acuto sia come rischio valutato al momento della sospensione della TAO (rischio intrinseco del paziente) (1). Il rischio di recidive alla sospensione della TAO è differente nei pazienti affetti da TVP associata a fattori di rischio transitori rispetto ai pazienti affetti da TVP idiopatica o associato a fattori di rischio permanenti (2). Tale rischio, inoltre, sembra particolarmente elevato nell immediato periodo dopo la sospensione della terapia (3). Negli anni 90 è stato enfatizzato il ruolo dei polimorfismi predisponenti alla trombosi (fattore V Leiden e protrombina G A) come fattori di rischio per le recidive di tromboembolismo venoso (TEV) (4), anche se studi più recenti non sembrano confermare tale associazione (5). In ogni caso una terapia prolungata con warfarin potrebbe essere considerata per i pazienti che presentano mutazioni genetiche tipo fattore V Leiden o protrombina G 20210A (6), specie se in associazione. In uno studio prospettico in pazienti con TEV, l incremento dei livelli di D-dimero (a 1 mese dalla sospensione della terapia) risultavano associati a un maggiore rischio di recidive (7). In uno studio prospettico basato su tali evidenze, i pazienti con incremento del D-dimero e che riprendevano la TAO, presentavano una minore incidenza di recidive rispetto ai pazienti che sospendevano definitivamente la terapia (2,9% vs 15%) (8).
4 Anna Maria Cerbone, Antonella Tufano Figura 2. Stratificazione del rischio di recidive di TVP (da: Agnelli G. 2008; mod). Paziente - sesso M e F - trombofilia genetica Patologie associate - neoplasie - fattori di rischio temporanei - eventi idiopatici Tipologia evento - prossimale/distale - TVP/EP Rischio di recidiva legato all evento Rischio di recidiva alla sospensione della TAO Livelli di D - dimero Trombosi venosa residua all ecografia Paziente e medico Anche un residuo trombotico venoso rappresenta un fattore di rischio per le recidive di TEV (9). Un altro fattore di rischio significativamente correlato alle recidive di TVP sembra essere il sesso maschile (20% vs 6% nel sesso femminile) (10). Il differente rischio di recidive di TVP è inoltre condizionato dalla tipologia della sede dell evento acuto. Una TVP del polpaccio, infatti, si associa ad un rischio inferiore di recidive rispetto ad un evento prossimale o a una embolia polmonare (2). Nei pazienti con TVP associata alla presenza di anticorpi antifosfolipidi è opportuno programmare una terapia anticoagulante prolungata, allo scopo di ridurre l incidenza delle recidive e la mortalità per eventi trombotici (11). I trial randomizzati attualmente disponibili in letteratura indicano che la terapia anticoagulante dovrebbe proseguire per almeno 3 mesi dopo una TVP (Tab. I) (2,12-14). Una TAO prolungata (da 6 mesi a 2 anni) oltre il periodo raccomandato ritarda l insorgenza di recidive, senza però ridurne il rischio alla sospensione del trattamento; in altre parole i pazienti sarebbero protetti dall insorgenza di recidive solo in corso di TAO (15). L opportunità di una terapia a lungo termine dovrebbe quindi essere valutata sulla base dello stato clinico del paziente e dei suoi fattori di rischio di recidiva di TVP ma anche delle sue preferenze, considerando che talora il beneficio di una terapia prolungata può essere superato da un significativo rischio di emorragie maggiori oltre alle difficoltà del paziente legate al monitoraggio della terapia per il continuo aggiustamento della posologia (16,17). Tabella I. Durata della terapia anticoagulante orale (raccomandazioni ACCP) (da: Kearon C. 2008; mod.). - Fattori di rischio reversibili : 3 mesi (1A) - TVP idiopatica : TAO per almeno 3 mesi (1A) - TVP prossimale, senza fattori di rischio bleeding: longterm (1A) - Recidiva TEV idiopatico : terapia long-term (1A) - TVP + neoplasia: EBPM per i primi 3-6 mesi Dopo:TAO/EBPM long-term o se Ca è attivo 4 NPT 2(Suppl. 5/2009
5 Gestione del paziente post-trombosi venosa profonda Figura 3. Strategia in prevenzione secondaria a lungo termine. Proseguire la TAO? Antiaggreganti? Se: - Diminuzione del rischio bleeding - <65 anni - Evento idiopatico - Sesso maschile - TVP prossimale con EP Se: - Controindicata TAO - Aumento rischio eventi arteriosi Altri farmaci Se: - Controindicati 1 e 2 Strategie alternative nella prevenzione secondaria La SPT, complicanza frequente della TVP per la sua alta incidenza, prevalenza e cronicità, riduce la qualità di vita dei pazienti. Un importante e indipendente fattore di rischio della SPT è rappresentato dalle recidive di TVP omolaterali, per cui è stata enfatizzata l importanza della prevenzione delle recidive di TVP allo scopo di ridurre l incidenza della SPT, ottimizzando l intensità e la durata della terapia anticoagulante dopo un iniziale TVP e stabilendo la più idonea profilassi delle recidive di TVP (18). Al momento, dopo il periodo convenzionale di terapia anticoagulante, come già discusso, non esistono strategie chiaramente identificate, se non nei pazienti a più alto rischio di recidive, ad eccezione dell elastocompressione per almeno 2 anni dopo l episodio acuto (13). Allo scopo di ridurre il rischio emorragico e le difficoltà per il monitoraggio di una TAO in pazienti per i quali non esista una chiara indicazione al prosieguo della TAO a lungo termine, sono in corso vari studi per valutare l efficacia di strategie farmacologiche alternative dopo un trattamento convenzionale di 3-6 mesi con farmaci anticoagulanti (Fig. 3). Due trial sembrano non individuare un migliore rapporto rischio emorragico/beneficio di una TAO a ridotta intensità (6,19). Al momento, sono in corso studi per verificare l utilizzo degli antiaggreganti nella prevenzione secondaria a lungo termine, alla luce dell alta incidenza di eventi cardiovascolari, anche arteriosi, in pazienti con TEV idiopatico, specie dopo la sospensione della TAO (20,21). Tra i farmaci alternativi sono da considerare molto promettenti i glicosaminoglicani, che hanno dimostrato attività sulla coagulazione in vitro ed effetto antitrombotico su modelli di trombosi arteriosa e venosa (22). Alcuni studi (13, 23-26) ne hanno dimostrato l efficacia nella riduzione delle recidive di TVP in pazienti che avevano assunto TAO dopo un evento acuto di TVP. Conclusioni Dopo un primo episodio di TVP, il rischio di recidive in corso di terapia con warfarin è dell 1%. Alla sospensione della TAO il rischio di recidive dipende dalla tipologia dell evento acuto, se associato con 1 o più fattori di rischio e varia dall 8% al 19% a 2 anni, con un rischio più elevato nel primo periodo dopo la sospensione. La durata ottimale della terapia anticoagulante non è chiaramente stabilita, poiché il rischio di recidive trombotiche alla sospensione della terapia e il rischio di bleeding associato alla terapia stessa non possono essere predetti individualmente per ciascun paziente. Pertanto i pazienti sono usualmente trattati per un periodo di 6 mesi. Al termine dei 6 mesi dovrebbero essere stratificati per stabilire il rischio di recidive (legato sia NPT 2(Suppl. 5/2009 5
6 Anna Maria Cerbone, Antonella Tufano al paziente che alla tipologia dell evento) e il rischio emorragico individuale; ciò allo scopo di stabilire se il paziente prosegua la TAO o debba utilizzare strategie farmacologiche alternative (glicosaminoglicani, ecc.) in caso di rischio emorragico elevato o in mancanza di una chiara indicazione al prosieguo della TAO. Bibliografia 1. Agnelli G, Becattini C. Treatment of DVT: how long is enough and how do you predict recurrence. J Thromb Thrombolysis 2008; 25: Schulman S, Rhedin AS, Lindmarker P et al. A comparison of 6 weeks with six months of oral anticoagulant therapy after a first episode of venous thromboembolism. N Engl J Med 332: Prandoni P, Lensing AWA, Cago A et al. The long-term clinical course of acute deep venous thrombosis. Ann Int Med 1996;125: Simioni P, Prandoni P, Lensing AW et al. The risk of recurrent venous thromboembolism in patients with an Arg 506->Gen mutation in the gene for factor V (factor V Leiden). N Engl J Med 1997; 336: Christiansen S, Cannegieter S, Koster T, Vanderbroncke J, Rosendaal F. Thrombophilia, clinical factors, and recurrent venous thrombotic events. JAMA 2005;293: Ridker PM, Goldhaber SZ, Danielson E et al. Long term, low-intensity warfarin therapy for the prevention of recurrent venous thromboembolism. N engl J Med 2003;348: Palareti G, Legnani C, Cosmi B et al. Risk of venous thromboembolism recurrence: high negative predictive value of D-dimer performed after oral anticoagulation is stopped. Thromb Haemost 2002;87: Palareti G, Cosmi C, Legnani C et al. For the PROLONG investigators: D-dimer testing to determine the duration of anticoagulation therapy. N Engl J Med 2006;355: Prandoni P, Lensing AW, Prinsing MH et al. Residual venous thrombosis as a predictive factor of recurrent venous thromboembolism. Ann Int Med 2002;137: Kyrle PA, Minar E, Bialonczyk C et al. The risk of recurrent venous thromboembolism in men and women. N Engl J Med 2004;350: Schulman S, Svenungsson E, Granqvist S. Anticardiolipin antibodies predict early recurrence of thromboembolism and death among patients with venous thromboembolism following anticoagulant therapy. Duration of anticoagulation study group. Am J Med 1998;104: Levine MN, Hirsh J, Gent M et al. Optimal duration of oral anticoagulant therapy: a randomized trial comparing four weeks with three month of warfarin in patients with proximal deep vein thrombosis. Thromb Haemost 1995;74: Kearon C, Kahn SR, Agnelli G et al. Antithrombotic therapy for venous thromboembolic disease. Chest 2008;133:454S-545 S. 14. Levine MN, Hirsh J, Gent M et al. Optimal duration of oral anticoagulant therapy: a randomized trial comparing four weeks with three month of warfarin in patients with proximal deep venous thrombosis. Thromb Haemost 1995;74: Agnelli G, Prandoni P, Becattini C et al. Extended oral anticoagulant therapy after a first episode of pulmonary embolism. Ann Int Med 2003;139: Ost G, Tepper J, Mihara H et al. Duration of anticoagulation after venous thromboembolism. A meta-analysis. JAMA 2005;294: Linkins L, Choi PT, Douketis JD. Clinical impact of bleeding in patients taking oral anticoagulant therapy for with venous thromboembolism: a meta-analysis. Ann Int Med 2003;139: Kahn SR. Frequency and determinants of the post-thrombotic syndrome after venous thromboembolism. Curr Opin Pulm Med 2006;12(5): NPT 2(Suppl. 5/2009
7 Gestione del paziente post-trombosi venosa profonda 19. Kearon C, Ginsberg JS, Kovacs MJ et al. Comparison of low-intensity warfarin therapy for long term prevention of recurrent venous thromboembolism. N Engl J Med 2003;349: Becattini C, Agnelli G, Prandoni P et al. A prospective study on cardiovascular events after acute pulmonary embolism. Eur Heart J 2005;26: Prandoni P, Ghirarduzzi A, Prins MH et al. Venous thromboembolism and the risk of subsequent syntomatic atherosclerosis. J Thromb Haemost 2006;4: Harenberg J. Review of pharmacodynamics, pharmacokinetics and therapeutic properties of sulodexide. Med Res Rev 1998;18: Arosio E, Ferrari G, Santoro L et al. A placebo-controlled, double-bind study of mesoglycan in the treatment of chronic venous ulcers. Eur J Vasc Endovasc Surg 2001;22: Coccheri S, Scondotto G, Agnelli G et al (SUAVIS Group). Thromb Haemost 2002;87: Errichi BM, Cesarone MR, Belcano G et al. Prevention of recurrent deep venous thrombosis with sulodexide: the SanVal Registry. Angiology 2004;55: Andreozzi GM. Effectiveness of mesoglycan in patients with previous deep venous insufficiency. Minerva Cardioangiologica 2007;(6): NPT 2(Suppl. 5/2009 7
8 L.R.U. capsule molli B01AB11 Glucuronil Glucosaminoglicano Solfato omikron
Prevenzione delle recidive di tromboembolismo venoso dopo un primo episodio di embolia polmonare
ARTICOLO ORIGINALE Prevenzione delle recidive di tromboembolismo venoso dopo un primo episodio di embolia polmonare M. Campanini Medicina Interna II e d Urgenza, Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità,
DettagliSTUDIO MORGAGNI. a cura di: Paolo Prandoni Gualtiero Palareti Vittorio Pengo
STUDIO MORGAGNI a cura di: Paolo Prandoni Gualtiero Palareti Vittorio Pengo Background La frequenza di recidive tromboemboliche a seguito dell interruzione della terapia anticoagulante orale (TAO) in pazienti
DettagliOltre alla fibrillazione atriale: SCA, embolia polmonare e HIT (argatroban) Federico Nardi SOC Cardiologia Ospedale Castelli
I NUOVI FARMACI ANTICOAGULANTI Oltre alla fibrillazione atriale: SCA, embolia polmonare e HIT (argatroban) Federico Nardi SOC Cardiologia Ospedale Castelli Verbania NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI FIBRILLAZIONE
DettagliCOME PREVENIRE LE RECIDIVE NELLA MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA
27_27 20/02/14 15.59 Pagina 267 COME PREVENIRE LE RECIDIVE NELLA MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA C.D. Vizza, B. Pezzuto, F. Fedele Dipartimento di Malattie Cardiovascolari e Respiratorie, Università degli
DettagliCASO CLINICO TVP. Il seguente caso clinico è stato costruito in modo da costruire uno spunto di approfondimento.
CASO CLINICO TVP AUTORI: Francesco Dentali (Varese), Fulvio Pomero (Cuneo), Luigi Di Pino (Riposto, CT), Maria Lorenza Muiesan (Brescia), Nicola Mumoli (Livorno), Federico Nardi (Domodossola), Pasquale
DettagliL evoluzione del mesoglicano
Comitato Scientifico: Aulisa L, Bizzi B, Caione P, Calisti A, Chiozza ML, Cittadini A, Ferrara P, Formica MM, Ottaviano S, Pignataro L, Pitzus F, Pretolani E, Pulignano G, Riccardi R, Salvatore S, Savi
DettagliCMACE 2011/RCOG 2007. Prevenzione del TEV in gravidanza e rapporti con gli stati trombofilici IL PUNTO DI VISTA DELL INTERNISTA
Il tromboembolismo venoso colpisce tra le 5 e le 12 donne ogni 10,000 gravidanze Durante la gravidanza il rischio di sviluppare eventi trombotici è6 volte maggiore rispetto alla popolazione femminile in
DettagliLa gestione perioperatoria della terapia anticoagulante - antaggregante
La gestione perioperatoria della terapia anticoagulante - antaggregante Con particolare riferimento all impianto di CIEDs Guido Rossetti S.C. Cardiologia A.S.O. S.Croce e Carle - Cuneo CHEST 2012 Raccomandazioni
DettagliTerapia a lungo termine della trombosi venosa profonda e dell embolia polmonare
Terapia a lungo termine della trombosi venosa profonda e dell embolia polmonare Angelo Santoliquido U.O. Angiologia Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore
DettagliRisk Management del paziente a rischio tromboembolico
Risk Management del paziente a rischio tromboembolico Dr. Luciano DI Mauro ANGIOLOGIA A.S.P. 3 Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa scheda di
DettagliORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL
ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL Meroni Unità di Allergologia, Immunologia Clinica & Reumatologia IRCCS Istituto Auxologico Italiano Dipartimento
DettagliEBPM in Gravidanza: Storia di una 648 Elvira Grandone. I.R.C.C.S. Casa Sollievo della Sofferenza S. Giovanni Rotondo (FG)
EBPM in Gravidanza: Storia di una 648 Elvira Grandone I.R.C.C.S. Casa Sollievo della Sofferenza S. Giovanni Rotondo (FG) PAZIENTE T.A., anni 27 CASO CLINICO N. 1 2 PREGRESSI ABORTI PRECOCI NO FAMILIARITA
DettagliCardiopatia ischemica e fibrillazione atriale: Antiaggreganti e anticoagulanti orali
Cardiopatia ischemica e fibrillazione atriale: Antiaggreganti e anticoagulanti orali Francesco Di Pede Dipartimento Cardiologico ULSS 10 Portogruaro-San Donà di Piave CIRCA IL 20% DEI PAZIENTI IN FIBRILLAZIONE
DettagliAttuale Gestione della Terapia Anticoagulante
Attuale Gestione della Terapia Anticoagulante Furio Colivicchi Dipartimento Cardiovascolare ACO S.Filippo Neri Roma Dicumarolici e Prevenzione dello Stroke nella FA non valvolare Per oltre 60 anni gli
DettagliRIVAROXABAN NEL TRATTAMENTO DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E NELLA PREVENZIONE DELLE RECIDIVE
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Commissione Regionale del Farmaco (D.G.R. 1540/2006, 2129/2010 e 490/2011) Documento PTR n.189 relativo a RIVAROXABAN NEL TRATTAMENTO DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO
DettagliT.E.V. E CHEMIOTERAPIA. Dott. Pietro Masullo
T.E.V. E CHEMIOTERAPIA Dott. Pietro Masullo I MECCANISMI SONO MOLTEPLICI, SPESSO PRESENTI CONTEMPORANEAMENTE E NON ANCORA DEL TUTTO CHIARI LA CHEMIOTERAPIA PU0 AUMENTARE IL RISCHIO TEV ATTRAVERSO
DettagliUna nuova strategia terapeutica per il trattamento del tromboembolismo venoso: lo studio EINSTEIN. Picchi C., Barone M., Beltrametti C., Piovella F.
Boll Soc Med Chir Pavia 2009; 122: 85-98 Comunicazione all adunanza del 19 febbraio 2009 Una nuova strategia terapeutica per il trattamento del tromboembolismo venoso: lo studio EINSTEIN Picchi C., Barone
DettagliEmorragia da farmaci anticoagulanti: reversal quando e come?
Emorragia da farmaci anticoagulanti: reversal quando e come? R. Albisinni UOC Medicina Infettivologica e dei Trapianti Ospedale Monaldi Seconda Università di Napoli Introduzione La terapia anticoagulante
DettagliPROTOCOLLO TROMBOSI VENOSA PROFONDA
STRUTTURA COMPLESSA MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA PROTOCOLLO TROMBOSI VENOSA PROFONDA Introduzione. Pagina 1 Il trattamento classico della Trombosi Venosa Profonda prossimale degli arti
DettagliPre e post intervento fino 3 gg 1.900 UI = 0.2 ml 2.850 UI = 0,3 ml 3.800 UI = 0,4 ml < 50 50-69
-ALLEGATO 1 Eparine a Basso Peso Molecolare: prodotti in distribuzione e prodotti sostituiti. PROFILASSI TVP IN CHIRURGIA: dosi equipotenti da scheda tecnica Dalteparina PRODOTTO FORNITO SOLO QUANDO NON
DettagliCIRO FALASCONI LA TVS ED IL RISCHIO TROMBOEMBOLICO: COME TRATTARLA. Relazione svolta in assenza di conflitto di interessi
LA TVS ED IL RISCHIO TROMBOEMBOLICO: COME TRATTARLA Relazione svolta in assenza di conflitto di interessi TROMBOSI VENOSA SUPERFICIALE prova Trombosi a carico di una vena del distretto venoso superficiale
DettagliHeit JA et al. J Thromb Trombolys 2016; 41: 3-14
Heit JA et al. J Thromb Trombolys 2016; 41: 3-14 Cohen AT et al. Thromb Haemost 2007;98:756-764 Dentali F et al. Thromb Haemost 2016;115:399-405 n /1000.000 abitanti Trend temporale Femmine Maschi Dentali
DettagliLa profilassi secondaria del TEV nell anziano e lo studio Giasone
IV Convegno An-coagulazione.it Bologna, 7-8 febbraio 2019 La profilassi secondaria del TEV nell anziano e lo studio Giasone Prof. Gual-ero Palare- MalaOe Cardiovascolari fr, Università di Bologna, Fondazione
DettagliTerapia acuta e di lunga durata della tromboembolia venosa
Terapia acuta e di lunga durata della tromboembolia venosa Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Farmaci anticoagulanti
DettagliGualtiero Palareti Dept. Angiology & Blood Coagulation Marino Golinelli University Hospital S. Orsola-Malpighi Bologna, Italy
Gualtiero Palareti Dept. Angiology & Blood Coagulation Marino Golinelli University Hospital S. Orsola-Malpighi Bologna, Italy Tromboembolia venosa (TEV) Il numero di soggetti con sintomi riferibili a TEV
DettagliI nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare: le linee guida per la prescrizione
I nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare: le linee guida per la prescrizione Anna Maria Marata Area Valutazione del Farmaco ASSR Regione Emilia Romagna 9 Dicembre 2013 October
Dettaglisembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne
sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle
DettagliDirettore Prof. Gian Luigi Scapoli
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA ARCISPEDALE S.ANNA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA SEZIONE DI EMATOLOGIA Centro per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Direttore Prof. Gian Luigi Scapoli
DettagliComparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo
Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica
DettagliCONVEGNO: "TROMBOSI E CANCRO: UN UP-DATE DELLE CONOSCENZE" PIACENZA, 13 MAGGIO 2006
CONVEGNO: "TROMBOSI E CANCRO: UN UP-DATE DELLE CONOSCENZE" PIACENZA, 13 MAGGIO 2006 RAZIONALE: Nel paziente affetto da cancro le manifestazioni trombotiche sono molto diverse, coinvolgendo sia il distretto
DettagliDETERMINAZIONE DEL D-DIMERO Indicazioni per la richiesta
SINOPSI DELLE RACCOMANDAZIONI DETERMINAZIONE DEL D-DIMERO Indicazioni per la richiesta Contesti clinici in cui i è comproata eidenza dell utilità del dosaggio del D-dimero: 1) sospetto di trombosi enosa
DettagliUniversità di Bologna
Cremona, 4 Marzo2016 A chi e quale NAO Prof. Gualtiero Palareti Malattie Cardiovascolari Università di Bologna From Blondon & Bounameaux, Circulation 2015 Initial Long-Term Extended From Kearon et al.,
DettagliXXIX Congresso Nazionale FCSA Bologna ottobre 2018 STUDIO GIASONE
XXIX Congresso Nazionale FCSA Bologna 22-23 ottobre 2018 STUDIO GIASONE Prof. Gualtiero Palareti Malattie Cardiovascolari, Università di Bologna Fondazione «Arianna Anticoagulazione», Bologna 2016 In patients
DettagliNuovi anticoagulanti a confronto: i risultati dei trials clinici
Nuovi anticoagulanti a confronto: i risultati dei trials clinici Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università dell Insubria Varese ACCP 2012 Treatment of VTE 2012 Real-life treatment
DettagliCURRICULUM VITAE di. Davide IMBERTI. Indirizzo di casa Via Beverora 18/b 29121 Piacenza, Italy
CURRICULUM VITAE di Davide IMBERTI Indirizzo di casa Via Beverora 18/b 29121 Piacenza, Italy Indirizzo lavorativo Posizione attuale Dipartimento di Medicina Interna Azienda Ospedaliera Piacenza Via Taverna
DettagliI DOA nella trombosi venosa profonda: prevenzione e terapia V. Moretti (S. Daniele del Friuli UD)
II Congresso Giuliano-Isontino-Bassa Friulana ANTICOAGULANTI ORALI DIRETTI (DOA): Stato dell arte e applicazioni pratiche Continuando a navigare a vista tra solide evidenze, incertezze e sostenibilità
DettagliTAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda
TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda Dr. Gisella Sciortino U.O.C. di Cardiologia A.S.P. PA- Ospedale di Partinico TROMBOEMBOLISMO
DettagliLe malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
DettagliLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE. indicazioni, durata, stratificazione del rischio trombotico
LA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE indicazioni, durata, stratificazione del rischio trombotico Piera Maria Ferrini Medicina Interna ad indirizzo Angiologico e Coagulativo Centro Emostasi Parma 18/3/2014 AGENDA
DettagliDISCLOSURE INFORMATION Carlo D Agostino negli ultimi due anni non ho avuto rapporti anche di finanziamento con soggetti portatori di interessi
DISCLOSURE INFORMATION Carlo D Agostino negli ultimi due anni non ho avuto rapporti anche di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario Quando interrompere la terapia
DettagliLucca 28 novembre 2014
Fondazione Poliambulanza Brescia Indicazioni, efficacia e sicurezza dei NAO nell embolia polmonare Claudio Cuccia Lucca 28 novembre 2014 I paradossi dell embolia embolia polmonare (e non solo ) Esploriamo
DettagliCambiamenti di scenario nella terapia del TEV. Walter Ageno Departimento di Medicina e Chirurgia Università degli Studi dell Insubria Varese
Cambiamenti di scenario nella terapia del TEV Walter Ageno Departimento di Medicina e Chirurgia Università degli Studi dell Insubria Varese Conflitti di interesse Supporto alla ricerca: Bayer Advisory
DettagliLE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza
LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza CENNI DI ANATOMIA Il sistema venoso Superficiale Profondo Perforanti DEFINIZIONE
DettagliQuando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013
Quando il dolore è ancora un problema XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Marta Gentili vivere senza dolore onlus In Italia, nel 2012, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore
DettagliPOLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia
POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità
DettagliIl counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica
Questo modulo è proposto in versione ridotta a scopi dimostrativi! e non rappresenta l effettiva durata del prodotto finale Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Stefania Agrigento
DettagliMINI SCHEDA HTA RIVAROXABAN (XARELTO ) INDICAZIONE TROMBOSI VENOSA PROFONDA
1/9 MINI SCHEDA HTA RIVAROXABAN (XARELTO ) INDICAZIONE TROMBOSI VENOSA PROFONDA Nome Commerciale XARELTO Principio Attivo Rivaroxaban Ditta Produttrice Bayer S.p.a. ATC B01AF01 Formulazione Compresse rivestite
DettagliEmicrania e trombofilie. C. Cavestro
Emicrania e trombofilie C. Cavestro Perché porsi il problema L emicrania comporta un aumentato rischio di malattie vascolari, in particolare l emicrania con aura 2/3 degli emicranici sono donne, categoria
DettagliEventi tromboembolici nel paziente neoplastico
Eventi tromboembolici nel paziente neoplastico Negrar 21 Settembre 2015 Ospedale Sacro Cuore- Don Calabria Profilassi degli eventi tromboembolici in oncologia:quando e quali pazienti Dott. Vincenzo Picece
DettagliA cura di: Paolo Prandoni Clinica Medica II Università di Padova
Calze elastiche a compressione graduata per la prevenzione della sindrome post-tromboflebitica: monocollant vs gambaletto corto Protocollo di uno studio randomizzato A cura di: Paolo Prandoni Clinica Medica
DettagliIn collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
"Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
DettagliIV FORUM SULLA MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA
Registro Informatizado de Enfermedad Trombo Embólica (RIETE) IV FORUM SULLA MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA RIETE ITALIAN INVESTIGATORS MEETING MILAN, NOVEMBER 30th 2013 Registro Informatizado de Enfermedad
DettagliStudio di Ecografia muscolo-tendinea Ecocolor-doppler - Ecocardio Suub Tuum Praesidium Nos Confugimus Sancta Dei Genetrix
Dirigente Medicina Interna Specialista in Reumatologia Viale Luigi Einaudi 6 93016 Riesi (Cl) Tel. 0934/922009 Cell. 331/2515580. - www.reumatologiadebilio.de LA SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI La
DettagliLa TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze
Simposio: I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze Dr. Francesco Cacciatore Cardiologia Riabilitativa Laboratorio della valutazione della Complessità
DettagliFattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,
DettagliDr. Simone Burocchi. Proge8o Formazione Avanzata in Cardiologia nel Web 2014 Scuola di Specializzazione in Mala/e dell Apparato Cardiovascolare
Scuola di Specializzazione in Mala/e dell Apparato Cardiovascolare Dire8ore Prof. Massimo Volpe Facoltà di Medicina e Psicologia, Università di Roma Sapienza Anno Accademico 2013-2014 Dr. Simone Burocchi
DettagliNuovi Anticoagulanti orali (NACO) 12.12.2013 Hans Stricker
Nuovi Anticoagulanti orali (NACO) 12.12.2013 Hans Stricker Problemi con ACO tipo AVK Vantaggi dei nuovi ACO Nuovi anticoagulanti orali Dabigatran (Pradaxa ) Rivaroxaban (Xarelto ) Apixaban (Eliquis ) Nuovi
Dettaglihs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico
hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico IL LABORATORIO NELLE URGENZE ED EMERGENZE Roma, 2-3 Ottobre 2009 Riccardo Morgagni Cardiologia Università Tor Vergata Roma Contesto clinico Sindromi Coronariche
DettagliPrevenzione della PTS Calze elastiche si o no?
Paolo Prandoni Prevenzione della PTS Calze elastiche si o no? Disclosures of: Paolo Prandoni Employment Research support Scientific advisory board Consultancy and lecturesvfees Speakers bureau Major stockholder
DettagliINQUADRAMENTO DEL PAZIENTE CON SOSPETTO DI TROMBOSI VENOSA: GESTIONE OSPEDALIERA O AMBULATORIALE
Modulo di Diagnostica Vascolare Azienda Ospedaliera - Universitaria Arcispedale S. Anna CONA - FERRARA - INQUADRAMENTO DEL PAZIENTE CON SOSPETTO DI TROMBOSI VENOSA: GESTIONE OSPEDALIERA O AMBULATORIALE
DettagliRivista di Attualità Diagnostiche. Terapia Anticoagulante Orale
Rivista di Attualità Diagnostiche Terapia Anticoagulante Orale S ommario MONOGRAFIA Indicazioni della terapia anticoagulante orale La Terapia Anticoagulante Orale TAO in pratica FCSA e la Terapia Anticoagulante
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliClaudio Cuccia Fondazione Poliambulanza Brescia. Le dieci cose da non dimenticare dell embolia polmonare
Claudio Cuccia Fondazione Poliambulanza Brescia Le dieci cose da non dimenticare dell embolia polmonare Iseo, 10 novembre 2018 La prima La memoria I grandi maestri Mario Morpurgo Ital Heart J Suppl 2001;
DettagliDocumento ANMCO su prevenzione del. anticoagulanti orali
Documento ANMCO su prevenzione del tromboembolismo nella FA e ruolo dei nuovi anticoagulanti orali Paolo Colonna, MD FESC FANMCO Cardiology Hospital, Policlinico of Bari 1. Fisiopatologia del tromboembolismo
DettagliDOAC: indicazioni nel TEV
Trattamento del tromboembolismo venoso: quali prospettive aprono i nuovi anticoagulanti orali (DOAC)? DOAC: indicazioni nel TEV Maria Ilaria Tassoni 3 maggio 2016 Dimensioni del problema TEV 0.75-2.69
DettagliUSO CONCOMITANTE DI INIBITORI DI POMPA E TERAPIE ANTITROMBOTICHE
Italian Council of Cardiology Practice Varese, 20-21-22 giugno 2014 «CUORE E OLTRE NUOVE PROPOSTE DI DIAGNOSI E TERAPIA» Congresso Regionale e Nazionale Collegio Federativo di Cardiologia USO CONCOMITANTE
DettagliAlterazioni congenite ed acquisite della coagulazione
XL Corso di aggiornamento Alterazioni congenite ed acquisite della coagulazione Focus su: 40 anni dopo: i test di laboratorio e loro utilità clinica nello studio dell emostasi e trombosi Promosso da PROGRAMMA
DettagliCommissione per il Buon Uso del Farmaco INDICAZIONI ALL USO APPROPRIATO DELLE EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE (EBPM)
Commissione per il Buon Uso del Farmaco INDICAZIONI ALL USO APPROPRIATO DELLE EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE (EBPM) Le EBPM e il Fondaparinux sono stati approvati inizialmente per la prevenzione del
DettagliPiani terapeutici e dosaggi: la prescrizione dei nuovi farmaci anticoagulanti
Piani terapeutici e dosaggi: la prescrizione dei nuovi farmaci anticoagulanti Nicoletta Riva Centro di Ricerca Malattie Tromboemboliche e Terapie Antitrombotiche Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale,
DettagliValutazione clinica del rischio tromboembolico
Valutazione clinica del rischio tromboembolico Caterina Trischitta Direttore UOC di Medicina Interna P.O. Gravina di Caltagirone ASP Catania Il tromboembolismo venoso (TEV) Definizione La malattia tromboembolica
Dettagli9 N O V E M B R E 2 0 1 5 SIC - Via Po, 24 - ROMA
9 N O V E M B R E 2 0 1 5 SIC - Via Po, 24 - ROMA RAZ IONAL E La fibrillazione atriale (FA) nelle sue varie forme (parossistica, persistente, permanente, permanente di lunga durata) si associa ad un significativo
DettagliGoverno del Farmaco. Azienda Ospedaliera di Verona
Governo del Farmaco Elementi organizzativi e tecnologie: Esperienze a confronto Venezia 23 Febbraio 2009 Giovanna Scroccaro Azienda Ospedaliera di Verona Governo del Farmaco Elementi organizzativi e tecnologie:
DettagliNUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN
NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN GRUPPO DI RICERCA Coordinamento Università Partner Progetto realizzato con il contributo di Assicurazioni Generali ABSTRACT
DettagliConferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008
Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?
DettagliTrombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde
Fiumicino, 19 dicembre 2015 Parte terza Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde www.cos.it/mediter Trombosi venosa profonda Ricerca Dynamed: Deep vein Thrombosis (DVT) Tipi
DettagliAtrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health
Atrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health Obiettivi Valutare il livello di awareness della FA e dei sintomi Comprendere l impatto della FA e del trattamento sulla qualità di vita
DettagliL altra faccia della luna: la medicina declinata al femminile
L altra faccia della luna: la medicina declinata al femminile Malattia coronarica e donna: differenze di genere Garbagnate M.se 13 marzo 2010 Maddalena Lettino Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia
DettagliANIMAZIONE AVANZATA IN CP/RSA: ESPERIENZE DI ATTIVITA ASSISTITA CON ANIMALI E DI MUSICOTERAPIA GIOVANNI XXIII
Animazione come strumento di stimolazione cognitiva e di contrasto ai disturbi psico-affettivi. Bologna 26 Maggio 2010 ANIMAZIONE AVANZATA IN CP/RSA: ESPERIENZE DI ATTIVITA ASSISTITA CON ANIMALI E DI MUSICOTERAPIA
DettagliCristina Della Rosa Dipartimento Cure Primarie ASL Como ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA Nell ambito dell assistenza al paziente cronico l assistenza protesica ed integrativa rappresentano un aspetto
DettagliStatement. Confermato in più occasioni il profilo di efficacia e sicurezza di dabigatran etexilato
Confermato in più occasioni il profilo di efficacia e sicurezza di dabigatran etexilato Il British Medical Journal pubblica un articolo non equilibrato riguardante dabigatran Ingelheim, Germany, 23 luglio
DettagliTest genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale
Test genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale Prof. Valerio De Stefano Dott. Antonio Oliverio Roma 12 aprile 2014 Dott. Antonio Oliverio MMG Roma 12 aprile 2014 screening indagine sanitaria
DettagliLA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE
LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni
DettagliPROGETTO CLOSE TO CARE PER I PAZIENTI CON IPERTENSIONE ARTERIOSA E FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICO: ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI.
PROGETTO CLOSE TO CARE PER I PAZIENTI CON IPERTENSIONE ARTERIOSA E FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICO: ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI. Giuliano Tocci 1,2, Andrea Ferrucci 1, Chiara Rossi 1, Caterina
DettagliLa valutazione economica dei farmaci (I dati di costo) (claudio.jommi@pharm.unipmn.it)
La valutazione economica dei farmaci (I dati di costo) (claudio.jommi@pharm.unipmn.it) pag. 1 Categorie di costo Costi diretti sanitari Terapie farmacologiche Visite specialistiche, Esami di laboratorio,
DettagliTromboembolismo venoso (TEV) Le dimensioni del problema
La terapia anticoagulante Tromboembolismo venoso (TEV) Le dimensioni del problema Importante causa di morbidità e mortalità in pazienti medici e chirurgici Meno del 50% dei pz con embolia polmonare (EP)
DettagliD-Dimero: revisione basata sulle evidenze e nuove applicazioni
108 D-Dimero: revisione basata sulle evidenze e nuove applicazioni G. Palareti, C. Legnani U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
DettagliLe novità degli Annali. Illidio Meloncelli Centro di Diabetologia San Benedetto del Tronto
Le novità degli Annali Illidio Meloncelli Centro di Diabetologia San Benedetto del Tronto Gli Annali AMD 87 centri 95 centri 116 centri 236 centri 320 centri 123.823 pazienti 139.47 pazienti 205.244 pazienti
DettagliCommenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti
Commenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti Meeting scientifico Giovanni Introcaso Servizio di Medicina di laboratorio Centro
DettagliIl delirium II/II. Firenze 1 dicembre 2007. 8 Corso Multiprofessionale di Nursing
Firenze 1 dicembre 2007 8 Corso Multiprofessionale di Nursing Il delirium II/II M.Pozzebon U.O.C. Geriatria U.S.D. Continuità delle Cure P.O. Treviso Delirium: sindrome multifattoriale che deriva dall
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE
A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright
DettagliLa Patologia Venosa: Non Solo Varici. Venerdi 23 ottobre 2015 Abano Terme (PD)
La Patologia Venosa: Non Solo Varici Venerdi 23 ottobre 2015 Abano Terme (PD) NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI: QUANDO E COME PRESCRIVERLI Dr. Alberto Cogo Unità Medicina Vascolare e Piede Diabetico Casa di
DettagliTROMBOFILIA E RISCHIO TROMBOEMBOLICO IN GRAVIDANZA
Divisione di Ostetricia e Ginecologia Ospedale V. Cervello Palermo Direttore Dott. Desiderio Gueli Alletti TROMBOFILIA E RISCHIO TROMBOEMBOLICO IN GRAVIDANZA I Corso di Aggiornamento su Trombofilia e Complicanze
DettagliRegistro START 2 -POST VTE
Registro START 2 -POST VTE PROMOSSO DALLA FONDAZIONE ARIANNA ANTICOAGULAZIONE 1. DISEGNO E SCOPI GENERALI Studio osservazionale, prospettico, collaborativo, nazionale rivolto a raccogliere informazioni
Dettagli17 corso di aggiornamento
Medicina Interna e Cardiovascolare - Stroke Unit Direttore: Prof. Giancarlo Agnelli Coordinatori: Dr. Vincenzo Costantini Dr. Francesco Guercini AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA Dipartimento di Scienze Toraco-Cardio-Vascolari
DettagliPremessa. Tratto da American Heart Journal 2004; 147: 705-712
Effetti del cambiamento di terapia con statine sul raggiungimento delle concentrazioni lipidiche ottimali: lo studio Measuring Effective Reductions in Cholesterol Using Rosuvastatin Therapy (MERCURY I)
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliPREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROCEDURE CHIRURGICHE
Pag 1 di 11 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2. PERSONALE INTERESSATO... 3 3. PAROLE CHIAVE... 3 4. PROCEDURA OPERATIVA... 3 4.1 PREMESSA... 3 4.2 PROFILASSI MECCANICA... 4 4.2.1 Controindicazioni
DettagliPradaxa è un medicinale contenente il principio attivo dabigatran etexilato. È disponibile in capsule (75, 110 e 150 mg).
EMA/47517/2015 EMEA/H/C/000829 Riassunto destinato al pubblico dabigatran etexilato Questo è il riassunto della relazione pubblica europea di valutazione (EPAR) per. Illustra il modo in cui il comitato
DettagliI protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese
I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese Rischio di TVP in assenza di profilassi in diversi gruppi di
DettagliLa terapia della TVP ed Embolia polmonare
I farmaci anticoagulanti non antagonisti della Vitamina K stanno soddisfacendo le nostre esigenze di pratica clinica? La terapia della TVP ed Embolia polmonare Tiraferri Eros Centro Emostasi e Trombosi
Dettagli