MISURA DEL COEFFICIENTE DI DISPERSIONE (NUMERO DI ABBE) ν DI UN VETRO OTTICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MISURA DEL COEFFICIENTE DI DISPERSIONE (NUMERO DI ABBE) ν DI UN VETRO OTTICO"

Transcript

1 MISURA DEL COEFFICIENTE DI DISPERSIONE (NUMERO DI ABBE ν DI UN VETRO OTTICO SPERIMENTATORI: MARCO ERCULIANI ( MATRICOLA: 4549 V.O. IVAN NORO (N MATRICOLA: V.O. DURATA ESPERIMENTO: 3 ORE (DALLE ORE 9.00 ALLE ORE.00 DATA DI EFFETTUAZIONE: VENERDI MARZO 004 MATERIALE A DISPOSIZIONE: UN GONIOMETRO OTTICO FORNITO DI UNA LAMPADA A VAPORI DI CADMIO DUE NONI CON SENSIBILITA DI UN PRISMA OTTICO IN VETRO FLINT. NUMERO BANCO: 3 SCOPO DELL ESPERIENZA: L ESPERIENZA SI PROPONE DI MISURARE IL COEFFICIENTE DI DISPERSIONE ν DI UN VETRO OTTICO, UTILIZZANDO UN PRISMA REALIZZATO CON LO STESSO VETRO DI CUI SI VUOLE MISURARE IL COEFFICIENTE DI DISPERSIONE. SVOLGIMENTO: INNANZI TUTTO E STATA REGOLATA LA MESSA A FUOCO DELLA FENDITURA E LA SUA APERTURA,IN MODO CHE NON FOSSE PIU GRANDE DI D ARCO.QUESTE DUE OPERAZIONI SONO STATE ESEGUITE RUOTANDO RISPETTIVAMENTE I DUE FUOCHEGGIATORI POSTI SU ENTRAMBE I CANNOCCHIALI E LA GHIERA POSTA SUL CANNOCCHIALE SOLIDALE ALLA LAMPADA. QUINDI E STATO RUOTATO IL PRISMA IN MODO DA DISPORRE LA BISETTRICE DELL ANGOLO RIFRANGENTE APPROSSIMATIVAMENTE ORTOGONALE AL FASCIO DI LUCE. FATTO CIO SI E PROVVEDUTO A CONTROLLARE CHE IL FASCIO FOSSE INTERCETTATO DAL PRISMA IN MODO TALE CHE UNA PARTE DI ESSO VENISSE RIFRATTA ED EMERGESSE DAL PRISMA STESSO, FACENDO ATTENZIONE AFFINCHE NON CI FOSSE RIFLESSIONE TOTALE AL SUO INTERNO. FATTO CIO, E STATA ALLENTATA LA VITE CHE TENEVA SALDO IL CANNOCCHIALE, IN MODO CHE ESSO SI POTESSE MUOVERE. E STATO QUINDI INTERCETTATO CON IL SUDDETTO CANNOCCHIALE IL RAGGIO RIFRATTO DAL PRISMA, RUOTANDOLO VERSO SINISTRA. QUINDI RUOTANDO LA PIATTAFORMA SU CUI ERA FISSATO IL PRISMA IN SENSO ANTIORARIO, CI SI E ACCORTI CHE DURANTE QUESTO PROCEDIMENTO IL RAGGIO RIFRATTO SI SPOSTAVA ANCH ESSO.DUNQUE SI E RICERCATA LA CONDIZIONE DI IMA DEVIAZIONE. UNA VOLTA TROVATO IL PUNTO DI INVERSIONE, OSSIA IL PUNTO IN CUI, RUOTANDO LA PIATTAFORMA SEMPRE NELLO STESSO SENSO, LA ROTAZIONE DEL RAGGIO RIFRATTO SI INVERTE, E STATA FISSATA LA PIATTAFORMA. INFINE, COLLIMATA L IMMAGINE DELLA FENDITURA CERCATA, GRAZIE ALLE VITI MICROMETRICHE, SI E PRESA LA MISURA SU ENTRAMBE I NONI DELL ANGOLO TROVATO. POICHE LA POSIZIONE DEL NONIO NON COINCIDEVA CON LO ZERO DELLA SCALA, E STATO ADOTTATO L ACCORGIMENTO DI SEGNARE ANCHE L ANGOLO CORRISPONDENTE ALLO ZERO. L OPERAZIONE RICHIEDEREBBE DI SEGNARE DETTO ANGOLO SOLO UNA VOLTA OGNI SERIE DI MISURAZIONI, IN QUANTO PER POTER VEDERE LA FENDITURA CENTRALE BISOGNEREBBE ABBASSARE OGNI VOLTA IL PRISMA, MODIFICANDO L ANGOLO PRESO IN ESAME A CAUSA DEL GIOCO DEL PIATTELLO PORTA-PRISMA.

2 TUTTAVIADAL MOMENTO CHE LA POSIZIONE DEL PRISMA TROVATA ERA INTERMEDIA, PERMETTEVA SIA DI VEDERE LO SPETTRO DELLA LUCE RIFRATTA, SIA LA FENDITURA CENTRALE. PERTANTO AD OGNI ANGOLO E STATO ABBINATO IL SUO ZERO DI RIFERIMENTO. SONO STATE EFFETTUATE DIECI OPERAZIONI DI MISURA PER OGNI RIGA SPETTRALE, PER UN TOTALE DI VENTI MISURE (DIECI PER QUELLE PRESE COL NONIO A E DIECI PER QUELLE PRESE COL NONIO B, I DUE NONI PRESENTI SUL GONIOMETRO OTTICO. DI SEGUITO SONO RIPORTATI I DATI GREZZI, COSI COME SONO STATI PRESI: BLU Agoli grezzi di miima deviazioe VERDE Misure Noio A zero A Noio B zero B Noio A zero A Noio B zero B 83 3' 33 5' 3 ' 33 40' 84 0' 35 8' 4 0' 35 04' 83 8' 33 36' 40' 3 56' 83 ' 34 4' 3 4' 34 0' 383 4' 33 44' 3 0' 33 30' 83 ' 34 0' 3 0' 34 04' 484 0' 34 0' 4 00' 34 0' 83 30' 34 30' 3 4' 34 ' ' 34 08' 3 4' 33 54' 83 3' 34 30' 3 0' 34 ' ' 34 06' 3 38' 33 5' 8 30' 33 30' 0' 33 4' 784 0' 34 38' 4 0' 34 0' 83 00' 34 00' 46' 33 40' ' 33 58' 3 4' 33 38' 83 4' 34 ' 3 0' 33 58' ' 34 00' 3 3' 33 4' 8 44' 33 44' 36' 33 30' 084 0' 34 4' 4 0' 34 4' 87 56' 39 08' 7 34' 38 3' AZZURRO ROSSO Misure Noio A zero A Noio B zero B Noio A zero A Noio B zero B 83 6' 33 46' 3 08' 33 34' 8 50' 35 04' 4' 34 48' 84 04' 34 38' 3 58' 34 4' 83 06' 35 0' 58' 35 08' 384 0' 34 4' 3 58' 34 ' 8 50' 35 08' 38' 34 46' ' 34 34' 3 54' 34 8' 8 50' 35 06' 4' 34 46' ' 34 ' 3 4' 34 08' 83 4' 35 58' 36' 34 40' 683 4' 33 48' 3 04' 33 34' 83 0' 35 ' 56' 35 06' 783 3' 34 08' 3 ' 33 50' 83 4' 35 58' 3 3' 35 4' ' 34 ' 3 6' 33 56' 8 ' 34 6' 04' 34 ' ' 34 ' 3 40' 34 0' 8 4' 34 54' 3' 34 4' ' 34 ' 3 30' 34 00' 83 04' 35 8' 4' 34 50' DIDASCALIA DELLE TABELLE: oio A=ANGOLI MISURATI COL NONIO SITUATO A 80 DAL NONIO B oio B= ANGOLI MISURATI COL NONIO SITUATO IN DIREZIONE DELL OCULARE Zero A= ANGOLI RISPETTIVI ALLA POSIZIONE ZERO DI RIFERIMENTO, PRESI COL Noio A Zero B= ANGOLI RISPETTIVI ALLA POSIZIONE ZERO DI RIFERIMENTO, PRESI COL Noio B Misure= NUMERO PROGRESSIVO DELLE MISURE EFFETTUATE BLU,VERDE,AZZURRO, ROSSO= COLORE DELLA RIGA PRESA IN ESAME, SECONDO L OCCHIO UMANO. QUINDI SI E PROVVEDUTO A SOTTRARRE LO ZERO DAGLI ANGOLI DI CUI SOPRA, PER AVERE LA STIMA DEGLI ANGOLI REALI:

3 BLU VERDE BLU VERDE Misure A-A0 B-B0 A-A0 B-B0 Misure A-A0 B-B0 A-A0 B-B ' 49 4' 49 0' 49 06' 49,667 49,7 49,033 49,0 49 5' 49 44' 48 58' 49 04' 49,867 49,733 48,967 49, ' 49 40' 49 0' 49 06' 3 49,667 49,667 49,033 49, ' 49 50' 49 00' 49 0' 4 49,7 49, , ' 49 48' 49 0' 49 08' 5 49,867 49,8 49,033 49, ' 49 46' 49 00' 49 06' 6 49,633 49, , ' 49 50' 49 00' 49 06' 7 49,7 49, , ' 49 46' 49 0' 49 04' 8 49,6 49,767 49,033 49, ' 49 50' 49 00' 49 06' 9 49,667 49, , ' 49 48' 48 48' 49 0' 0 49,767 49,8 48,8 49,033 Misure AZZURRO ROSSO Misure AZZURRO ROSSO 49 30' 49 34' 47 46' 47 54' 49,5 49,567 47,767 47,9 49 6' 49 34' 47 46' 47 50' 49,433 49,567 47,767 47, ' 49 36' 47 4' 47 5' 3 49,467 49,6 47,7 47, ' 49 36' 47 44' 47 56' 4 49,433 49,6 47,733 47, ' 49 34' 47 44' 47 56' 5 49,433 49,567 47,733 47, ' 49 30' 47 40' 47 56' 6 49,433 49,5 47,667 47, ' 49 3' 47 44' 47 50' 7 49,433 49,533 47,733 47, ' 49 30' 47 46' 47 5' 8 49,4 49,5 47,767 47, ' 49 30' 47 48' 47 50' 9 49,467 49,5 47,8 47, ' 49 30' 47 46' 47 5' 0 49,467 49,5 47,767 47,867 DIDASCALIA DELLE TABELLE: BLU,VERDE,AZZURRO, ROSSO= COLORE DELLA RIGA PRESA IN ESAME, SECONDO L OCCHIO UMANO. Misure= NUMERO PROGRESSIVO DELLE MISURE EFFETTUATE A-A0 = ANGOLI MISURATI COL NONIO A, A CUI E STATO SOTTRATTO IL VALORE DEGLI ANGOLI RISPETTIVI ALLA POSIZIONE ZERO DI RIFERIMENTO, PRESI COL Noio A. B-B0= ANGOLI MISURATI COL NONIO B, A CUI E STATO SOTTRATTO IL VALORE DEGLI ANGOLI RISPETTIVI ALLA POSIZIONE ZERO DI RIFERIMENTO, PRESI COL Noio B. A QUESTO PUNTO, CON I DATI OTTENUTI SONO STATI CALCOLATI I VALORI DI ED IL RISPETTIVO ERRORE PER OGNI SINGOLO ANGOLO, E SUCCESSIVAMENTE TRAMITE LA MEDIA PESATA E L ERRORE SULLA MEDIA PESATA,SONO STATI OTTENUTI I VALORI MEDI DI PER OGNI COLORE E L L ERRORE AD ESSO RELATIVO. LE FORMULE UTILIZZATE SONO LE SEGUENTI: = = α + δ SEN ( α SEN ( α + δ COS( α α + δ SEN( SEN( α SEN ( α COS( α + α + δ COS( α SEN( δ

4 0 I= == 0 i= i i i = 0 i= i DOVE: E L INDICE DI RIFRAZIONE, α E L ANGOLO DIEDRO DEL PRISMA,ASSUNTO COME 60, α E L ERRORE AD ESSO RELATIVO, CIOE 5,δ E L ANGOLO DI IMA DEVIAZIONE, OSSIA OGNUNO DEGLI ANGOLI DELLA SECONDA TABELLA, δ E L ERRORE SU δ OSSIA + + =6 = 0,0075 rad (INDICA L ERRORE MASSIMO SULL ANGOLO, COMPRENSIVO DI: ERRORE SULLA CENTRATURA INIZIALE DELLO STRUMENTO ( ERRORE SULLA CENTRATURA DELLE RIGHE ( 3ERRORE DI SENSIBILITA DELLO STRUMENTO ( E L ERRORE RELATIVO A, TROVATO DERIVANDO LA FUNZIONE RISPETTO A CIASCUNA VARIABILE CHE POSSEDEVA ERRORI, OSSIA RISPETTO AD α E A δ. N MEDIO E LA MEDIA PESATA DI SULLE 0 MISURE DI OGNI COLORE E MEDIO E L ERRORE SULLA MEDIA PESATA. DETTO CIO, LA TABELLA OTTENUTA E LA SEGUENTE: olore gradi medio medio blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu blu verde verde verde verde verde verde verde verde

5 verde verde verde verde verde verde verde verde verde verde verde verde azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro azzurro rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso rosso

6 rosso rosso rosso rosso rosso rosso I VALORI MEDI DEGLI INDICI DI RIFRAZIONE SONO STATI RIPORTATI IN UN DIAGRAMMA (GRAFICO N-λ,DOVE LAMDA E LA LUNGHEZZA D ONDA CONOSCIUTA RELATIVA AD OGNI COLORE OSSERVATO: λb = 4678 Å DOVE: λb E LA LUNGHEZZA D ONDA DEL BLU λa = Å λa E LA LUNGHEZZA D ONDA DELL AZZURRO λv = Å λv E LA LUNGHEZZA D ONDA DEL VERDE λr = Å λr E LA LUNGHEZZA D ONDA DEL ROSSO Å E L UNITA` DI MISURA ANGSTROM I PUNTI OTTENUTI SONO STATI FITTATI CON UNA CURVA DEL SECONDO ORDINE DEFINITA DALLA FUNZIONE POLINOMIO: y = x^ x (SI NOTI CHE PER SEMPLICITA NELL EQUAZIONE x=λ GRAFICO DIAGRAMMA DELL INDICE DI RIFRAZIONE IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA D'ONDA N-B N-A y = x x N-V LAMBDA (ANGSTROM N-R

7 DOVE N-B,N-A,N-V ED N-R SONO I PUNTI CHE HANNO COME ASCISSA RISPETTIVAMENTE λb, λa, λv, λr E COME ORDINATA I RISPETTIVI INDICI DI RIFRAZIONE. LE BARRE DI ERRORE SI RIFERISCONO ALLE MISURE DI MEDIO SOPRA RIPORTATE. SONO STATE INSERITE QUINDI DUE CURVE (Y E Y3 DELLA STESSA FAMIGLIA DELLA CURVA PRECEDENTE (Y, UNA AL DI SOTTO ED UNA AL DI SOPRA DI ESSA, AD UNA DISTANZA PARI AL SEMIINTERVALLO IMO DELLE QUATTRO MISURE, IN MODO DA OTTENERE I LIMITI CHE DESIGNERANNO L INTERVALLO DI INCERTEZZA CON L INTERCETTA RELATIVA ALLE MISURE λ D λ C λ F (CHE SONO LE RIGHE D, C ED F DI FRAUNHOFER Å lambda 5893 Å lambda d 486 Å lambda OTTENENDO: GRAFICO DIAGRAMMA DELL INDICE DI RIFRAZIONE IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA D'ONDA y = 0, x - 0, x +, N-B.634 y = 0, x - 0, x +, N-A y3 = 0, x - 0, x +, N-V N-R LAMBDA (ANGSTROM ORA NON RESTA CHE SOSTITUIRE NELLE QUAZIONI Y, Y E Y3 I VALORI DI λ D λ C λ F IN MODO DA TROVARE GLI INDICI DI RIFRAZIONE RELATIVI A TALI LUNGHEZZE D ONDA. I RISULTATI SONO I SEGUENTI:

8 λ C λ D λ F -d -d d, - E - SONO GLI ERRORI RELATIVI ALLE MISURE DI N-F, N-D ED N-C. N-F, N-D ED N-C SONO GLI INDICI DI RIFRAZIONE RELATIVI A λ D λ C λ F.. AGGIUNGENDO LE MISURE TROVATE NEL GRAFICO SI OTTIENE UN GRAFICO DI QUESTO TIPO: GRAFICO 3 DIAGRAMMA DELL INDICE DI RIFRAZIONE IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA D'ONDA y = x x N-B N-A N-F N-V N-D.67 N-R N-C LAMBDA(ANGSTROM IL GRAFICO RAPPRESENTA QUINDI I PUNTI: N-R ± N-V ± N-A.63339± N-B ± N-C ± N-D ± N-F ±

9 IL PASSO CONCLUSIVO E TROVARE IL NUMERO DI ABBE (ν RELATIVO AL PRISMA PRESO IN ESAME. PER FAR QUESTO SI UTILIZZERA LA FORMULA SEGUENTE: ν = DOVE D d,, SONO GLI INDICI DI RIFRAZIONE RELATIVI A λ D λ C λ F. ν IL VALORE, CHE E L ERRORE DA ASSOCIARE A ν SI RICAVA DERIVANDO L EQUAZIONE DI ν RISPETTO A,,, E SI OTTIENE: ν D ( ( d d d = + + ( DOPO QUANTO DETTO SI HA CHE: ν=37,963 ν =,39 PER CUI ν=37,963±,39 UN ULTERIORE PRECISAZIONE: LE NOTAZIONI N-F, N-D ED N-C E - E, d,., D (, SONO IDENTICHE, E LO STESSO VALE PER -d, - E CONFRONTANDO I DATI OTTENUTI CON QUELLI FORNITI DALLA CASA ABBIAMO CHE: d asa d osservato =,60 =,69 PER CUI LA DIFFERENZA FRA LE MISURE RISULTA ESSERE DI 0,00, PARI A -d. ANALOGAMENTE SI HA CHE : ( ( asa osservato = 0.07 = 0,06 PER CUI LA DIFFERENZA FRA LE MISURE RISULTA ESSERE DI 0,00, PARI A -d. PER QUANTO RIGUARDA LA DIFFERENZA FRA GLI ANGOLI DI DEVIAZIONE IMA DELLA RIGA F E C SI AVRA : δ δ F = ARCSEN( = ARCSEN( C ( δ δ F C CASA *seα α *seα α =,77 ( δ δ = 0,80 F C OSSERVATO PER CUI LA DIFFERENZA FRA LE MISURE RISULTA ESSERE DI 0,80 PARI A δ

Spettrometro a reticolo e a prisma

Spettrometro a reticolo e a prisma Spettrometro a reticolo e a prisma Marilena Teri, Valerio Toso & Ettore Zaffaroni (gruppo Lu4) 1 Introduzione 1.1 Introduzione ai feomeni in esame Quando la luce viene fatta incidere normalmente alla superficie

Dettagli

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 PLS Astronomia Secondo anno I. Cose è uno SPETTRO e come si costruisce II. Gli spettri delle stelle: che informazioni fisiche ci forniscono? (osservazione di

Dettagli

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE Il reticolo di diffrazione può essere utilizzato per determinare la lunghezza d onda di una radiazione monocromatica. Detto d

Dettagli

Spettrometria. Relazione sperimentale

Spettrometria. Relazione sperimentale 1 Relazione sperimentale Scopo dell esperienza è la misura della lunghezza d onda delle righe dello spettro della luce al mercurio e la misura dell indice di rifrazione del vetro in funzione della lunghezza

Dettagli

SPETTROSCOPIO A RETICOLO

SPETTROSCOPIO A RETICOLO SPETTROSCOPIO A RETICOLO Scopo dell esperienza: determinazione passo del reticolo separazione tra le due righe del doppietto della luce gialla del sodio determinazione della lunghezza d onda di un fascio

Dettagli

Effetto convergente di uno specchio concavo: osservazione. Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo

Effetto convergente di uno specchio concavo: osservazione. Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo ESPERIENZA 7 Effetto convergente di uno specchio concavo: osservazione 1. Argomenti Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo 2. Montaggio Fig. 1 3. Note al montaggio 3.1 Fissare

Dettagli

Lo Spettro Elettromagnetico

Lo Spettro Elettromagnetico Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai

Dettagli

sin ϑ = n sin ϑ Inoltre, applicando semplici considerazioni geometriche si ha: {

sin ϑ = n sin ϑ Inoltre, applicando semplici considerazioni geometriche si ha: { 6 Il prisma Il prisma è definito dal suo angolo al vertice φ e dal suo indice di rifrazione n. Consideriamo un raggio luminoso che incide su una faccia del prisma con un angolo i rispetto alla normale

Dettagli

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE Scopo dell esperimento: studiare l ottica geometrica e i fenomeni di diffrazione MATERIALE A DISPOSIZIONE: 1 banco ottico 1 blocco di plexiglass 2 lenti con

Dettagli

Ottica LEYBOLD. LEYBOLD Schede di fisica. Misura delle righe dello spettro dei gas inerti e dei vapori metallici con lo spettrometro a prisma

Ottica LEYBOLD. LEYBOLD Schede di fisica. Misura delle righe dello spettro dei gas inerti e dei vapori metallici con lo spettrometro a prisma Ottica Spettrometro Spettrometro a prisma LEYBOLD Schede di fisica Misura delle righe dello spettro dei gas inerti e dei vapori metallici con lo spettrometro a prisma Obiettivi dell esperimento Regolazione

Dettagli

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Padova, gennaio 00 Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Indicare il numero identificativo e le caratteristiche geometriche della lente utilizzata: Lente num. =... Spessore =... Spigolo =... Indice

Dettagli

Lezione 22 - Ottica geometrica

Lezione 22 - Ottica geometrica Lezione 22 - Ottica geometrica E possibile, in certe condizioni particolari, prescindere dal carattere ondulatorio della radiazione luminosa e descrivere la propagazione della luce usando linee rette e

Dettagli

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica 4.5 Polarizzazione Esercizio 98 Un reticolo con N fenditure orizzontali, larghe a e con passo p, è posto perpendicolarmente a superficie di un liquido con n =.0. Il reticolo è colpito normalmente alla

Dettagli

Dati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi:

Dati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi: ESPERIMENTO DI LABORATORIO DI FISICA MISURE DI TEMPO Obiettivo L obiettivo dell esperimento, oltre che familiarizzare con le misure di tempo, è quello di rivelare gli errori casuali, elaborare statisticamente

Dettagli

Richiami di ottica fisica: interferenza tra 2 sorgenti coerenti Quando 2 onde coerenti (la loro differenza di fase Δφ = φ 1

Richiami di ottica fisica: interferenza tra 2 sorgenti coerenti Quando 2 onde coerenti (la loro differenza di fase Δφ = φ 1 Richiami di ottica fisica: interferenza tra sorgenti coerenti Quando onde coerenti (la loro differenza di fase Δφ = φ 1 φ è costante nel tempo) si sovrappongono in una regione di spazio l intensità totale

Dettagli

Problema ( ) = 0,!

Problema ( ) = 0,! Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Esame di maturità scientifica, corso di ordinamento a. s

Esame di maturità scientifica, corso di ordinamento a. s Problema 1 Esame di maturità scientifica, corso di ordinamento a. s. -4 Sia f la funzione definita da: f()=- Punto 1 Disegnate il grafico G di f()=-. La funzione f()=- è una funzione polinomiale (una cubica).

Dettagli

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che

Dettagli

LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO

LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO LE COORDINATE CARTESIANE Quando si vuole fissare un sistema di coordinate cartesiane su una retta r, è necessario considerare: un punto O detto origine; un verso di percorrenza;

Dettagli

Misura di lunghezze d'onda mediante reticolo di diffrazione

Misura di lunghezze d'onda mediante reticolo di diffrazione U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i U d i n e - Facoltà di Ingegneria Laboratorio di Fisica Generale 2 1 Misura di lunghezze d'onda: Misura di lunghezze d'onda mediante reticolo di diffrazione

Dettagli

Note di geometria analitica nel piano

Note di geometria analitica nel piano Note di geometria analitica nel piano e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria. Novembre 2015. 1 Indice 1 Punti e vettori spiccati dall origine 3 1.1 Coordinate......................................

Dettagli

PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010

PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010 PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010 1) PIANO CARTESIANO serve per indicare, identificare, chiamare... ogni PUNTO del piano (ente geometrico) con una coppia di valori numerici (detti COORDINATE).

Dettagli

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI Appunti presi dalle lezioni del prof. Nedo Checcaglini Liceo Scientifico di Castiglion Fiorentino (Classe 4B) January 17, 005 1 SISTEMI LINEARI Se a ik, b i R,

Dettagli

Laboratorio di Fisica

Laboratorio di Fisica Laboratorio di Fisica dott. G. Casini ARGOMENTO 1: Misura delle grandezze fisiche LDFM Laboratorio di Fisica presentazione realizzata dal prof. Antonio Covello Schema della relazione di laboratorio Strumenti

Dettagli

Esercizi in preparazione all esame di. Laboratorio del corso di Principi di Informatica. Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza. a.a.

Esercizi in preparazione all esame di. Laboratorio del corso di Principi di Informatica. Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza. a.a. Esercizi in preparazione all esame di Laboratorio del corso di Principi di Informatica Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza a.a. 2012/13 NOTA: E necessario salvare il file come .xlsx e inserire

Dettagli

4.4 Reticoli Capitolo 4 Ottica

4.4 Reticoli Capitolo 4 Ottica 4.4 Reticoli Esercizio 92 Un fascio piano di onde e.m. con frequenza ν = 10 11 Hz incide su uno schermo conduttore piano su cui sono praticate 5 fenditure parallele e lunghe, di larghezza a = 6 mm e passo

Dettagli

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)%

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)% UNITÀ L ELBORZIONE DEI DTI IN FISIC 1. Gli errori di misura.. Errori di sensibilità, errori casuali, errori sistematici. 3. La stima dell errore. 4. La media, la semidispersione e lo scarto quadratico

Dettagli

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s)

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s) 1 La distribuzione delle frequenze Si vuole misurare il periodo di oscillazione di un pendolo costituito da una sferetta metallica agganciata a un filo (fig. 1). A Figura 1 B Ricordiamo che il periodo

Dettagli

FUNZIONI GONIOMETRICHE

FUNZIONI GONIOMETRICHE FUNZIONI GONIOMETRICHE Misura degli angoli Seno, coseno e tangente di un angolo Relazioni fondamentali tra le funzioni goniometriche Angoli notevoli Grafici delle funzioni goniometriche GONIOMETRIA : scienza

Dettagli

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA Anno accademico 2013/14 Figure utili da libri di testo Onde & Oscillazioni Corso A Studenti con il cognome che

Dettagli

TARATURA DEL MICROMETRO

TARATURA DEL MICROMETRO TARATURA DEL MICROMETRO La taratura consiste nel misurare lo scostamento tra l'indicazione fornita dallo strumento e le corrispondenti indicazioni di uno strumento assunto come campione. In generale la

Dettagli

o i Π = Π La forma generale è: n1/o + nu/i = n1/f1 = nu/f2 dove nu = indice di rifrazione dell ultimo mezzo Pertanto f1/f2 = n1/nu 1

o i Π = Π La forma generale è: n1/o + nu/i = n1/f1 = nu/f2 dove nu = indice di rifrazione dell ultimo mezzo Pertanto f1/f2 = n1/nu 1 Richiami di ottica geometrica: Sistema diottrico: successione di mezzi omogenei, diversamente rifrangenti, in genere delimitati da superfici sferiche Centrato: i centri di curvatura giacciono sull asse

Dettagli

Focometria Relazione sperimentale

Focometria Relazione sperimentale 1 Relazione sperimentale Lo scopo di questa esperienza è quello di ottenere la distanza focale di lenti convergenti e divergenti mediante differenti approcci di misura. Inizialmente considereremo le lenti

Dettagli

Piano Lauree Scientifiche Fenomeni luminosi M. Ciminale, M. D Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore

Piano Lauree Scientifiche Fenomeni luminosi M. Ciminale, M. D Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore sperienza N. 1 - Riflessione della luce su uno specchio piano Quando un fascio di luce incide su di una superficie parte di esso generalmente torna indietro. Se la superficie è perfettamente liscia, come

Dettagli

LEZIONE 23. ax 2 + bxy + cy 2 + dx + ey + f

LEZIONE 23. ax 2 + bxy + cy 2 + dx + ey + f LEZIONE 23 23.1. Riduzione delle coniche a forma canonica. Fissiamo nel piano un sistema di riferimento Oxy e consideriamo un polinomio di grado 2 in x, y a meno di costanti moltiplicative non nulle, diciamo

Dettagli

Interferometro di Michelson

Interferometro di Michelson Interferometro di Michelson Marilena Teri, Valerio Toso & Ettore Zaffaroni (gruppo Lu4) 1 Introduzione Un fascio di luce laser si propaga come un onda sinusoidale ed ha una lunghezza di coerenza molto

Dettagli

CON L EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Fondi Strutturali Europei Programmazione FSE PON "Competenze per lo sviluppo" Bando 2373

CON L EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Fondi Strutturali Europei Programmazione FSE PON Competenze per lo sviluppo Bando 2373 CON L EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Fondi Strutturali Europei Programmazione 2007-2013 FSE PON "Competenze per lo sviluppo" Bando 2373 26/02/2013 Piano integrato 2013 Codice progetto: C-2-FSE-2013-313

Dettagli

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni)

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) La luce Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) Le onde luminose onde elettromagnetiche con frequenza compresa tra 4. 10 14 e 8. 10 la lunghezza d onda e compresa fra 400nm e 750nm 10 14 Hz 14

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE Fisica generale II, a.a. 01/014 OND LTTROMAGNTICH 10.1. Si consideri un onda elettromagnetica piana sinusoidale che si propaga nel vuoto nella direzione positiva dell asse x. La lunghezza d onda è = 50.0

Dettagli

L Unità didattica in breve

L Unità didattica in breve L Unità didattica in breve Una macchina semplice è un dispositivo utilizzato per equilibrare o vincere una forza resistente (resistenza) mediante una forza motrice (po tenza) avente caratteristiche diverse.

Dettagli

PARADOSSO DI MULLER LYER differenza fra lunghezza reale e apparente

PARADOSSO DI MULLER LYER differenza fra lunghezza reale e apparente PARADOSSO DI MULLER LYER differenza fra lunghezza reale e apparente a) Differenza fra lunghezza reale e apparente b) Illusione del binario ILLUSIONI IN AMBIENTE TRIDIMENSIONALE a) b) a IMMAGINE A DUE VIE:

Dettagli

2.1 CAPITOLO 2 I RAGGI E LE LORO PROPRIETÀ

2.1 CAPITOLO 2 I RAGGI E LE LORO PROPRIETÀ 2.1 CAPITOLO 2 I RAGGI E LE LORO PROPRIETÀ 2.2 Riflettendo sulla sensazione di calore che proviamo quando siamo esposti ad un intensa sorgente luminosa, ad esempio il Sole, è naturale pensare alla luce

Dettagli

GLI SPETTRI ATOMICI. Misura di lunghezze d onda delle righe spettrali dell idrogeno e verifica della legge di Balmer

GLI SPETTRI ATOMICI. Misura di lunghezze d onda delle righe spettrali dell idrogeno e verifica della legge di Balmer GLI SPETTRI ATOMICI Misura di lunghezze d onda delle righe spettrali dell idrogeno e verifica della legge di Balmer A cura di Carniel Chiara, Dal Colle Marlene, Guarnieri Filippo, Lorenzon Altea, Lucchetta

Dettagli

Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole.

Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole. Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole. Teoria in sintesi Queste curve si chiamano coniche perché sono ottenute tramite l intersezione di una superficie conica con un piano. Si possono

Dettagli

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Misura del redshift e della larghezza delle righe di emissione Enrico Ferrari & Michele Previatello Istituto Tecnico Industriale Severi - Padova (22 Aprile 2005)

Dettagli

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x 4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto

Dettagli

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA Anno accademico 2013/14 Figure utili da libri di testo Onde & Oscillazioni Corso A Studenti con il cognome che

Dettagli

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ).

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ). ESPONENZIALI E LOGARITMI Data una espressione del tipo a b = c, che chiameremo notazione esponenziale (e dove a>0), stabiliamo di scriverla anche in un modo diverso: log a c = b che chiameremo logaritmica

Dettagli

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia Facoltà di Ingegneria Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia 11. Taratura nel settore dimensionale Indice Taratura di Calibri (UNI 9313) Taratura di comparatori (UNI 9191) Taratura di micrometri

Dettagli

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE Il reticolo di diffrazione può essere utilizzato per determinare la lunghezza d onda di una radiazione monocromatica. Detto d

Dettagli

Percorso ottico attraverso un corpo semicircolare: osservazione. Studio del cammino dei raggi di luce attraverso un corpo semicircolare

Percorso ottico attraverso un corpo semicircolare: osservazione. Studio del cammino dei raggi di luce attraverso un corpo semicircolare ESPERIENZA 4 Percorso ottico attraverso un corpo semicircolare: osservazione 1 Argomenti Studio del cammino dei raggi di luce attraverso un corpo semicircolare 2 Montaggio Fig. 1 3 Note al montaggio 3.1

Dettagli

Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia

Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia Roberto Casalbuoni Dipartimento di Fisica e Astronomia, Sezione INFN Istituto G. Galilei per la Fisica Teorica (GGI), Terza Cultura Firenze - casalbuoni@fi.infn.it

Dettagli

Corso di Laurea in Astronomia. Laurea Triennale DISPENSE DI ESPERIMENTAZIONI DI FISICA 2

Corso di Laurea in Astronomia. Laurea Triennale DISPENSE DI ESPERIMENTAZIONI DI FISICA 2 Corso di Laurea in Astronomia Laurea Triennale DISPENSE DI ESPERIMENTAZIONI DI FISICA A.A. 01-013 Indice 1 Introduzione 5 1.1 Indice di rifrazione.............................. 5 1. Riflessione e rifrazione............................

Dettagli

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia

Dettagli

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore Soluzione di un sistema non lineare con la Regula Falsi generalizzata per la determinazione

Dettagli

Esperimento sull ottica

Esperimento sull ottica Esperimento sull ottica Gruppo: Valentina Sotgiu, Irene Sini, Giorgia Canetto, Federica Pitzalis, Federica Schirru, Jessica Atzeni, Martina Putzu, Veronica, Orgiu e Deborah Pilleri. Teoria di riferimento:

Dettagli

Gara Matematica. Dipartimento di Matematica Ulisse Dini. Viale Morgagni 67/a Firenze. Soluzioni edizione 2011

Gara Matematica. Dipartimento di Matematica Ulisse Dini. Viale Morgagni 67/a Firenze. Soluzioni edizione 2011 Gara Matematica Dipartimento di Matematica Ulisse Dini Viale Morgagni 67/a - 50134 Firenze Soluzioni edizione 011 Esercizio 1. Determinare tutti gli interi positivi non nulli n che sono uguali alla somma

Dettagli

(P x) (P y) = x P t (P y) = x (P t P )y = x y.

(P x) (P y) = x P t (P y) = x (P t P )y = x y. Matrici ortogonali Se P è una matrice reale n n, allora (P x) y x (P t y) per ogni x,y R n (colonne) Dim (P x) y (P x) t y (x t P t )y x t (P t y) x (P t y), CVD Ulteriori caratterizzazioni delle matrici

Dettagli

ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA

ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DIPARTIMENTO DI MECCANICA, CHIMICA E MATERIALI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA Relazione del

Dettagli

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione LA LUCE Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione Perché vediamo gli oggetti? Perché vediamo gli oggetti? Noi vediamo gli oggetti perché da essi

Dettagli

Sismica a Rifrazione: fondamenti. Sismica rifrazione - Michele Pipan

Sismica a Rifrazione: fondamenti. Sismica rifrazione - Michele Pipan Sismica a Rifrazione: fondamenti 1 Sismica a Rifrazione: fondamenti Onde P ed S (2) Velocita delle Onde P: Velocita delle Onde S : Definiamo poi il rapporto di Poisson σ come 2 λ Sismica a Rifrazione:

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2010/11. Prova di esame del 14/11/ NOME

Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2010/11. Prova di esame del 14/11/ NOME Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2010/11 Prova di esame del 14/11/2011 - NOME 1) a) Quanto calore è necessario per aumentare la temperatura di una pentola di ferro

Dettagli

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA Esercizio 1 Due cariche q 1 e q 2 sono sull asse x, una nell origine e l altra nel punto x = 1 m. Si trovi il campo elettrico

Dettagli

Colorimetria. La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale

Colorimetria. La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale Colorimetria La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale Bibliografia: Giusti Federico Principi di colorimetria e riproduzione del

Dettagli

Un percorso di ottica parte III. Ottica ondulatoria

Un percorso di ottica parte III. Ottica ondulatoria Un percorso di ottica parte III Ottica ondulatoria Isabella Soletta Liceo Fermi Alghero Documento riadattato da MyZanichelli.it Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali

Dettagli

2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi)

2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi) 2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi) La circonferenza è la curva di 2^ grado che viene individuata univocamente da tre punti non allineati e possiede la seguente proprietà:

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Teoria in sintesi 14

Teoria in sintesi 10. Teoria in sintesi 14 Indice L attività di recupero Funzioni goniometriche Teoria in sintesi 0 Obiettivo Calcolare il valore di espressioni goniometriche in seno e coseno Obiettivo Determinare massimo e minimo di funzioni goniometriche

Dettagli

ESPERIENZA 8 Effetto divergente di uno specchio convesso: osservazione

ESPERIENZA 8 Effetto divergente di uno specchio convesso: osservazione ESPERIENZA 8 Effetto divergente di uno specchio convesso: osservazione 1. Argomenti Osservare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio convesso 2. Montaggio Fig.1. 3. Note al montaggio 3.1 Fissare

Dettagli

1.1 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano

1.1 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano 1 Sistemi lineari 11 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano Coordinate sulla retta Scelti su una retta un primo punto O (origine) ed un diverso secondo punto U (unita ), l identificazione

Dettagli

Trasformazioni Logaritmiche

Trasformazioni Logaritmiche Trasformazioni Logaritmiche Una funzione y = f(x) può essere rappresentata in scala logaritmica ponendo Si noti che y = f(x) diventa ossia Quando mi conviene? X = log α x, Y = log α y. log α (x) = log

Dettagli

Anno 4 Matrice inversa

Anno 4 Matrice inversa Anno 4 Matrice inversa 1 Introduzione In questa lezione parleremo della matrice inversa di una matrice quadrata: definizione metodo per individuarla Al termine della lezione sarai in grado di: descrivere

Dettagli

OTTICA GEOMETRICA. L ottica geometrica è valida quando la luce interagisce solo con oggetti di dimensioni molto maggiori della sua lunghezza d onda.

OTTICA GEOMETRICA. L ottica geometrica è valida quando la luce interagisce solo con oggetti di dimensioni molto maggiori della sua lunghezza d onda. Un raggio di luce si propaga rettilineamente in un mezzo omogeneo ed isotropo con velocità: c v =, n > 1 n OTTICA GEOMETRICA L ottica geometrica è valida quando la luce interagisce solo con oggetti di

Dettagli

L1 L2 L3 L4 L5 L6. Esercizio. [1] ha infinite soluzioni [2] non ha soluzioni [3] ha esattamente due soluzioni

L1 L2 L3 L4 L5 L6. Esercizio. [1] ha infinite soluzioni [2] non ha soluzioni [3] ha esattamente due soluzioni La disequazione x x + 1 0 [1] ha infinite soluzioni [] non ha soluzioni [3] ha esattamente due soluzioni [4] nessuna delle precedenti possibilità è corretta Introduciamo la funzione f : R R definita da

Dettagli

Sintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno)

Sintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno) Sintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno) La grandezza fisica è una proprietà dello spazio o della materia che può essere misurata. Fare una misura vuol dire confrontare la grandezza fisica

Dettagli

ESPERIENZA 6 La legge della riflessione

ESPERIENZA 6 La legge della riflessione ESPERIENZA 6 La legge della riflessione 1. Argomenti Determinare la direzione del raggio riflesso sulla superficie di uno specchio piano a diversi angoli di incidenza. Confrontare gli angoli di incidenza

Dettagli

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Claudia Fassino a.a. Queste dispense, relative a una parte del corso di Matematica Computazionale (Laurea in Informatica), rappresentano solo un aiuto per lo

Dettagli

Una statistica è una quantità numerica il cui valore è determinato dai dati.

Una statistica è una quantità numerica il cui valore è determinato dai dati. STATISTICHE CAMPIONARIE Quando i dati sono molti e illeggibili nella forma grezza, si rende necessario introdurre quantità numeriche che possano essere usate per sintetizzarli. Queste misure riassuntive

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

CARATTERISTICHE DELLE STELLE CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre

Dettagli

FISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA MISURA GLI STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.

Dettagli

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU)

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU) Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Corso Integrato: Matematica e Statistica Modulo: Matematica (6 CFU) (4 CFU Lezioni + CFU Esercitazioni) Corso di Laurea in Tutela e Gestione del territorio

Dettagli

Esperienza 4. Misura dell Indice di rifrazione. Cenni teorici

Esperienza 4. Misura dell Indice di rifrazione. Cenni teorici Esperienza 4 Misura dell Indice di rifrazione Cenni teorici Al termine del Capitolo 10 del testo di Fisica A sono state formulate le 4 equazioni di Maxwell in forma locale, dipendenti dal tempo. Esse engono

Dettagli

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Gli strumenti di misura Gli errori di misura Il risultato di una misura Errore relativo ed errore percentuale Propagazione degli errori Rappresentazione di

Dettagli

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Quarta lezione Applicazione di tecniche di diffrazione (Laboratorio II) Antonio Maggio e Luigi Scelsi Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di

Dettagli

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Quadro riassuntivo di geometria analitica Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive

Dettagli

Paolo Martinis Trieste, 11 marzo Università degli Studi di Trieste Facoltà di Ingegneria Corso di strade, ferrovie, aeroporti A.A.

Paolo Martinis Trieste, 11 marzo Università degli Studi di Trieste Facoltà di Ingegneria Corso di strade, ferrovie, aeroporti A.A. Paolo Martinis Trieste, 11 marzo 004 Università degli Studi di Trieste Facoltà di Ingegneria Corso di strade, ferrovie, aeroporti A.A. 003-004 Esercitazione Per una strada extraurbana secondaria (tipo

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

15 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI

15 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI 15 luglio 01 - Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a. 01-01 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono

Dettagli

PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI

PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI Non esistono già disponibili in natura materiali lapidei con distribuzione granulometrica eguale a quella ideale richiesta per un inerte da destinare

Dettagli

Errori di misura Teoria

Errori di misura Teoria Errori di misura Teoria a misura operazione di misura di una grandezza fisica, anche se eseguita con uno strumento precisissimo e con tecniche e procedimenti accurati, è sempre affetta da errori. Gli errori

Dettagli

Fondamenti di Infrastrutture Viarie

Fondamenti di Infrastrutture Viarie Politecnico di Torino Fondamenti di Infrastrutture Viarie Relazione esercitazioni. Anno Accademico 2011/2012 Corso di Fondamenti di Infrastrutture Viarie Professore: Marco Bassani Esercitatore: Pier Paolo

Dettagli

Diffrazione della luce

Diffrazione della luce 1 Introduzione 1 Diffrazione della luce Attenzione! Nel corso della presente esperienza è previsto l utilizzo di laser di classe II: laser che emettono radiazione visibile nell intervallo di lunghezze

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2007 Sessione suppletiva

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2007 Sessione suppletiva ESAME DI STAT DI LIE SIENTIFI RS DI RDINAMENT 7 Sessione suppletiva Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Rispetto a un sistema di assi cartesiani

Dettagli

Proprietà della varianza

Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Intermezzo: ma perché dovremmo darci la pena di studiare come calcolare la varianza nel caso di somme,

Dettagli

Macerata 24 marzo 2015 classe 3M COMPITO DI RECUPERO ASSENTI. k <, mentre se. x = e. x = che sono le soluzioni dell equazione, 3 9

Macerata 24 marzo 2015 classe 3M COMPITO DI RECUPERO ASSENTI. k <, mentre se. x = e. x = che sono le soluzioni dell equazione, 3 9 Macerata 4 marzo 015 classe M COMPITO DI RECUPERO ASSENTI Problema 1 y = k x + 5k x 4 + k E dato il fascio di parabole di equazione ( ) ( ). SI ha quindi la concavità rivolta k = si ha la parabola degenere

Dettagli

C I R C O N F E R E N Z A...

C I R C O N F E R E N Z A... C I R C O N F E R E N Z A... ESERCITAZIONI SVOLTE 3 Equazione della circonferenza di noto centro C e raggio r... 3 Equazione della circonferenza di centro C passante per un punto A... 3 Equazione della

Dettagli

Interferometro di Michelson

Interferometro di Michelson 1 Relazione sperimentale L esperimento di Michelson permise per la prima volta nella storia una misura delle lunghezze d onda della luce accurate al nanometro. Scopo dell esperienza è misurare la lunghezza

Dettagli

La rifrazione della luce

La rifrazione della luce La rifrazione della luce E. Modica erasmo@galois.it Istituto Provinciale di Cultura e Lingue Ninni Cassarà A.S. 2010/2011 Il bastone spezzato La rifrazione e le sue leggi Il bastone spezzato Definizione

Dettagli

Test sull ellisse (vai alla soluzione) Quesiti

Test sull ellisse (vai alla soluzione) Quesiti Test sull ellisse (vai alla soluzione) Quesiti ) Considerata nel piano cartesiano l ellisse Γ : + y = 8 valutare il valore di verità delle seguenti affermazioni. I fuochi si trovano sull asse delle ordinate

Dettagli

3B SCIENTIFIC PHYSICS

3B SCIENTIFIC PHYSICS 3B SCIENTIFIC PHYSICS Esperimenti principali relativi all ottica eseguiti sul banco ottico U17145 Istruzioni per l uso 5/11/ALF/MEC 1. Panoramica degli esperimenti Esperimento 1: Dimostrazione di diversi

Dettagli