I livelli di servizio. Come definirli e controllarli nei contratti della P.A. Gianluigi Raiss - AIPA 22 marzo 2002

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I livelli di servizio. Come definirli e controllarli nei contratti della P.A. Gianluigi Raiss - AIPA 22 marzo 2002"

Transcript

1 I livelli di servizio. Come definirli e controllarli nei contratti della P.A. Gianluigi Raiss - AIPA 22 marzo 2002 G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 1 Il contesto I servizi erogati dalla P.A. si basano sempre più sui servizi informatici. I servizi informatici sono complessi, soggetti alla dinamica del mercato ed alla continua innovazione tecnologica. La P.A. deve spesso ricorrere a fornitori terzi mediante contratti di outsourcing totale o parziale. Mancano riferimenti consolidati per definire gli accordi di servizio. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 2

2 Una cultura da migliorare Il governo dei contratti di servizio è reso difficoltoso da alcuni fatti: cultura della P.A. orientata alla acquisizione di beni, scarsa esperienza nel governo dei contratti di servizio, mancanza di riferimenti consolidati, novità dei problemi, scarsità di risorse. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 3 Qualche definizione di servizio UNI EN (Elementi di gestione per la qualità e del sistema qualità. Guida per i servizi, 1994): risultato di attività svolte sia alla interfaccia tra cliente e fornitore che all interno della organizzazione del fornitore, per soddisfare le esigenze di un cliente. EUROMETHOD: un processo che viene svolto da una persona od organizzazione per conto di un altra. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 4

3 . definizione...euromethod: un servizio consiste nello svolgimento di attività, finalizzate al soddisfacimento di requisiti dati da un cliente, per un determinato periodo di tempo, mediante l'impiego di risorse umane e/o strumentali, aventi un valore economico non necessariamente correlato alla produzione di beni materiali. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 5 Definizione di servizio ICT Un servizio ICT è un insieme di processi, basati su tecnologie informatiche, non correlati alla produzione di beni materiali od immateriali, che vengono attuati per un certo periodo di tempo da un fornitore per risolvere le esigenze di un committente. Tempo Input Processi Output Commit tente Risorse Fornitore G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 6

4 Le componenti di un servizio Processo Tecnologia Risorse Servizio G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 7 Schema del processo di servizio UN SERVIZIO INFORMATICO E UN INSIEME DI : 1. TECNOLOGIA Obiettivi 2. SPECIFICHE & ORGANIZZAZIONE Modalità di erogazione 3. RISORSE e RELAZIONI Cortesia e competenza del personale di Front-line Tecnologie risorse umane INPUT Processi complessità dell'ambiente livelli di servizio servizio Volume (fattore dimensionale) OUTPUT G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 8

5 Il modello del processo dei servizi Il modello del processo specifica: gli eventi che attivano il processo gli input (caratteristiche, numero) che il processo deve trasformare i prodotti di ciascun processo (semilavorati) che possono essere contrattualmente richiesti (deliverables) le relazioni tra i diversi processi (temporale e funzionale) le attività di controllo che devono essere attuate G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 9 Cosa interessa l utente. Processo Qualità percepita Risorse Tecnologia Qualità in uso nel modello ISOIEC G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 10

6 Le caratteristiche dei servizi. La finalità di un servizio non è la produzione di beni: alla fine delle attività svolte dal fornitore, all'acquirente, salvo che non ci siano beni contrattualmente rinvenienti, non rimane nulla di tangibile, ha soltanto usufruito del servizio per un determinato periodo di tempo, sono intangibili; si qualificano per le loro prestazioni piuttosto che per un qualche attributo fisico posseduto, G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 11.le caratteristiche dei servizi la produzione e la fruizione del servizio sono inseparabili; il funzionamento di un servizio si misura al momento della sua erogazione all utente e non in fase di pianificazione o di test di laboratorio, implicano, a differenza dello sviluppo dei prodotti, il contatto diretto tra chi eroga il servizio e chi ne è l utente, sono composti di attività continuative. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 12

7 Appalto di servizio Per meglio chiarire il concetto di appalto di servizio, ci si può riferire alla differenza tra appalto di opere e di servizi, come previsto nel codice civile (art. 1655): l'appalto di opere comporta per l'appaltatore una rielaborazione e trasformazione della materia, diretta a produrre un nuovo bene materiale ovvero ad apportare sostanziali modifiche ad un bene già esistente; l'appalto di servizi invece mira a produrre un'utilità o a soddisfare un determinato interesse del committente, senza elaborazione della materia. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 13 Relazione tra beni e servizi La consegna o l utilizzazione di prodotti tangibili possono far parte della realizzazione del servizio. Un servizio può essere connesso alla fabbricazione e fornitura di prodotti tangibili. Il servizio può comprendere anche quanto viene fatto per rendere disponibile al cliente l'uso stesso della tecnologia informatica. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 14

8 Classificare i servizi Esistono in letteratura diverse classificazioni dei servizi ICT, in genere tra loro non omogenee, sia per quanto riguarda i livelli di aggregazione che prevedono, sia per quanto riguarda la terminologia. Le principali Società che svolgono attività di benchmarking hanno propri criteri di classificazione, in genere abbastanza eterogenei tra loro. A livello Europeo, non specificatamente per il settore ICT, è stata pubblicata la classificazione CEE "Common Procurement Vocabulary", CPV, nella versione in lingua italiana del 1998, in vigore dal 1 gennaio Nella delibera 49/2000 della Autorità è riportato un estratto di questi servizi, per il settore ICT. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 15 Classificare i servizi ICT CPV/98 SERVIZI DI CONSULENZA SUI SISTEMI INFORMATIVI Servizi di consulenza, CPV Servizi di formazione, CPV 8042 SERVIZI DI PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI SISTEMI INFORMATIVI Servizi di analisi e programmazione di sistemi, CPV 7224 Servizi di sviluppo di prodotti software, CPV SERVIZI DI CONDUZIONE FUNZIONALE DI SISTEMI INFORMATIVI Servizi di manutenzione e assistenza sistemi, CPV Servizi connessi al software, CPV 7226 Servizi di banche di dati, CPV 7232 Servizi di consulenza e assistenza informatica, CPV 7252 SERVIZI DI CONDUZIONE TECNICA DI SISTEMI INFORMATIVI Servizi di elaborazione dati, CPV 7230 Servizi di trattamento dati, CPV 7231 Servizi informatici, CPV Servizi di gestione connessi all'informatica, CPV 7251 Servizi per rete informatica, CPV 7253 Servizi di riparazione, manutenzione, CPV SERVIZI DI FORNITURA DI BENI HW E SW Servizi di installazione, CPV SERVIZI DI MONITORAGGIO E VERIFICA DI SISTEMI INFORMATIVI Servizi di audit informatico, CPV 7255 SERVIZI DI COLLAUDO DI SISTEMI INFORMATIVI Servizi di collaudo informatico, CPV simap.eu.int G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 16

9 Classificare i servizi - WBS servizi ICT Outsourcing Globale Formazione Consulenza Benchmarking Project management Quality management Progettazione e Sviluppo Conduzione Sistemi Fornitura di Beni Hw/Sw Analisi e programmazione Sviluppo Sw Conduzione Funzionale Conduzione Tecnica Installazione Manutenzione e assistenza Servizi connessi al Sw Servizi di banche dati Consulenza ed assistenza Elaborazione dati Trattamento dati Servizi informatici Servizi di gestione Servizi per reti Riparazione e manutenzione G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 17 Evoluzione Euromethod - ISPL ISPL Una libreria di Best Practices per la gestione dei processi di acquisizione di ICT. Obiettivi migliore controllo dei costi, dei tempi, gestione dei rischi, trasparenza ed equità del rapporto clientefornitore. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 18

10 ISPL - Utilizzo Destinata sia al settore pubblico che privato. Destinata ai servizi di rilievo, ma applicabile anche su scala ridotta. Utilizzabile dove siano presenti: un cliente (customer) un fornitore (supplier - esterno od interno) un contratto (formale od informale) tra cliente e fornitore) G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 19 ISPL - Librerie Sono disponibili: Managing Acquisition Processes Specifying Deliverables Managing Risks Planning Deliveries. Disponibile inoltre un Dictionary ed uno specifico libro sul Public Procurement. Plug-ins per specifici ambienti: web services, IT service management services, large scale migration services G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 20

11 Le best practices dello OGC (ex CCTA) Office of Government Commerce (OGC, che dal ha assorbito la CCTA (Central Computer and Telecommunication Agency, UK) pubblica nella libreria ITIL (Information Technology Infrastructure Library) raccolte di best practices relative ad alcune tipologie di servizi ICT: Change Management, Configuration Management, Help Desk Management, Managing Supplier relationships, Problem Management, IT Infrastructure Support, Service Level Management G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 21 ITIL - Indice Computer operation service G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 22

12 ITIL - Planning services organization Servizi descritti nel documento: Planning services organization G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 23 Altri riferimenti Software Acquisition CMM arm/sa-cmm.html G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 24

13 Altri riferimenti: ISO/IEC ISO/IEC (1995) Tra i processi primari definisce: 5.1) Acquisizione 5.1.1) Avvio dell iniziativa di adeguamento 5.1.2) Stesura lettera di invito 5.1.3) Preparazione degli atti di gara 5.1.4) Monitoraggio del fornitore 5.1.5) Accettazione della fornitura G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 25 ISO/IEC Architettura La norma ISO/IEC definisce un modello dei processi, attività e task che costituiscono, nel loro insieme, il ciclo di vita di un prodotto software (CVS). Descrive anche i processi che devono essere messi in atto per gestire, controllare e migliorare il ciclo di vita. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 26

14 ISO/IEC Acquisizione - avvio iniziativa Avvio dell iniziativa di adeguamento: descrivere le necessità che devono essere soddisfatte dal sistema da acquisire, definire i requisiti del sistema, inclusi quelli economici, organizzativi e gli impatti sull utenza in termini di sicurezza, salute; vanno anche descritti i requisiti di coerenza e compatibilità con le procedure e gli standard aziendali; queste analisi possono anche essere svolte da una terza parte, in questo caso il Committente dovrà approvarle formalmente, analizzare le alternative, in termini di rischi, costi e benefici presentati da ciascuna opzione, G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 27 Acquisizione - avvio iniziativa (2).avvio dell iniziativa di adeguamento: verificare che siano soddisfatte le condizioni di accettabilità dei prodotti off the shelf, predisporre e formalizzare un piano di acquisizione, requisiti da soddisfare pianificazione dello sviluppo del sistema responsabilità e l organizzazione coinvolta norme, procedure, regole, standard di riferimento analisi dei rischi e delle modalità di gestione dei rischi predisporre e formalizzare la strategia di accettazione e le relative condizioni (i criteri). G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 28

15 Architettura ISO/IEC Processi primari del ciclo di vita 5.1 Acquisizione 6. Processi di supporto 6.1 Documentazione 6.2 Gestione della Configurazione 5.2 Fornitura 6.3 Assicurazione di qualità 5.3 Sviluppo 5.4 Esercizio 5.5 Manutenzione 6.4 Verifiche 6.5 Validazioni 6.6 Riesami congiunti 6.7 Ispezioni 6.8 Risoluzione dei problemi Processi organizzativi del ciclo di vita 7.1 Management 7.2 Infrastrutture 7.3 Miglioramenti 7.4 Addestramento G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 29 Altri riferimenti: ISO/IEC ISO/IEC (1998) Tra i processi primari definisce quello di Customer-Supplier (CUS) che include: scelta del fornitore, monitoraggio in corso d opera, accettazione dei prodotti, definizione dei requisiti, supporto, assistenza, rilascio e quanto altro viene svolto per garantire il corretto uso del prodotto sw consegnato. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 30

16 Architettura ISO/IEC G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 31 Modello d impresa di un servizio Un modello che identifica i flussi delle attività correlate allo svolgimento di un servizio. Pianificazione Rapporti Miglioramento Strategie Valutazioni Accettazione Verifica Rapporti Rapporti Acquisizione Contratto Riesame Rapporti Supporto Richieste Servizi Management Attività Rapporti Erogazione Servizi Rapporti Misure Volumi Monitoraggio Misure Qualità Intrinseca Attuazione Utente Verifica Misure Qualità Percepita G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 32

17 Classificazione per modalità di erogazione Alcuni servizi si effettuano ad intervalli prefissati (es. pulizie, consegna posta ordinaria,...); altri sono attivati da una richiesta, implicita (es. accensione interruttore, apertura rubinetto, login ad una rete...) od esplicita (es. telefonata ad un Call Center, iscrizione ad un corso,...), effettuata in un certo orario e secondo determinate modalità. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 33 Tipologie di servizi La maggior parte dei servizi sono svolti dai fornitori in modo continuativo, senza bisogno che il committente li richieda volta per volta. Questa tipologia è quella afferente alla gestione vera e propria dei sistemi informativi automatizzati. Altri servizi sono finalizzati al cambiamento ed al miglioramento del funzionamento dei sistemi ed alla ottimizzazione del loro uso. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 34

18 Tipologie di servizi Un ulteriore gruppo di servizi è quello che assicura agli utenti l'assistenza all'uso delle componenti del sistema e risolve i problemi connessi con il loro utilizzo. Infine, vi sono servizi svolti in maniera estemporanea o solo su richiesta esplicita, per risolvere determinate esigenze non prevedibili. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 35 Accordi di servizio Service Level Agreement (SLA) - documento (allegato al contratto) in cui il committente definisce in dettaglio l'oggetto della prestazione che richiede al fornitore e le condizioni della fornitura. Dalla completezza e precisione dello SLA dipende in buona parte la soddisfazione delle parti contrattuali. Un Service Level Agreement approssimativo e generico sarà sicura fonte di controversie e dannosi ricorsi alla giustizia ordinaria. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 36

19 Accordi di servizio - finalità Gli SLAs servono a codicare in termini contrattuali le risposte che verranno date alle condizioni di erogazione del servizio, a fronte di determinati requisiti. Nello SLA vanno fissati anche gli obblighi per il committente. Lo SLA è anche uno strumento per rendere flessibile il contratto, in quanto può essere aggiornato periodicamente in relazione ad eventuali mutamenti tecnologici e/o organizzativi del contesto. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 37 Accordi di servizio - contenuti. Nel settore ICT non esistono SLAs standard o norme cogenti riguardo gli accordi di servizio, ma di norma gli SLAs hanno questi contenuti: quale servizio è richiesto (per servizi ormai comuni e consolidati può essere sufficiente l'indicazione del servizio richiesto, per altri più innovativi a volte è necessario dare una descrizione più dettagliata), la durata dell'accordo, l'orario di svolgimento del servizio, le condizioni nelle quali ha validità l'accordo (ambientali, organizzative, tecniche etc ), il livello delle prestazioni attese, G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 38

20 .accordi di servizio - contenuti. la rendicontazione che il fornitore dovrà produrre riguardo l'andamento dei servizi resi, sia in termini di misure da fornire, che di modalità di rilevazione delle misure e di periodicità del reporting, le responsabilità delle parti, il prezzo che il committente riconosce al fornitore per l'erogazione del servizio, le penali che sono previste in caso di erogazione del servizio in maniera non conforme alle aspettative, le procedure di escalation, eventuali servizi aggiuntivi che il committente può ottenere pagando un prezzo determinato. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 39.accordi di servizio - contenuti In uno SLA il committente può anche chiedere che il fornitore, al fine di dare maggiore garanzia di raggiungere gli obiettivi fissati, rispetti ulteriori requisiti riguardanti: le risorse utilizzate, il controllo dei processi con i quali attua i servizi, le modalità di controllo della qualità dei servizi. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 40

21 Accordi di servizio e AUP L'Acceptable Use Policy (AUP) definisce le condizioni causate dal cliente che possono invalidare il Service Level Agreement (es. installazione di un software proibito, utilizzo di un protocollo vietato, uso illegale del server, etc.). Lo SLA (incluso quanto riguarda lo AUP), è descritto, di norma, in un documento, il Capitolato Tecnico, che fa parte di una negoziazione formale, sancita da un Contratto. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 41 SLA - definizione delle responsabilità Responsabilità del cliente: A) Chi è il cliente? Esistono più tipologie di clienti ed hanno esigenze, obiettivi, capacità, competenze, attitudini diverse (segmentazione dell'utenza)? B) Quale ruolo può essere accordato al cliente nella definizione delle specifiche del servizio e nella valutazione di quanto erogato? C) Esistono dei doveri, oltre che dei diritti, dell'utente? Responsabilità del fornitore: D) Nel caso di più fornitori che concorrono a determinare un livello di servizio vanno individuati i limiti di competenza. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 42

22 SLA - definizione delle responsabilità Esempio del tempo di risposta. Il tempo di risposta di un servizio dipende da un insieme di risorse umane, processi ed infrastrutture (network, server, client, device di commutazione, firewall etc ). Ognuno di questi componenti può incidere sul tempo di risposta. Ogni componente può appartenere od essere gestita da un fornitore diverso. Se il fornitore non è unico, attribuire la responsabilità del tempo di risposta è molto complesso. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 43 Anatomia del tempo di risposta (1) UTENTE t0 WEB WAN LAN MONITOR Tempo di risposta del servizio t0 - t13 t1 t12 t3 t10 t2 t11 t5 t8 t4 t9 Tempo dell Applicazione SLA 6 t6 t7 SLA 1 SLA 2 SLA 3 SLA 4 SLA 5 SLA 7 SLA 6 SLA 5 SLA 4 SLA 3 SLA 2 SLA 1 Risorse HW client Consumo di Banda Latenza di rete Risorse HW server Traffico IN/OUT Tempo IN/OUT Consumo di Banda Latenza di rete Risorse HW server Traffico IN/OUT Tempo IN/OUTc Consumo di Banda Latenza di rete Risorse HW CPU, I/O, Tempo accesso DB Tempo esecuzione singola transazione Utilizzo del network a livello applicativo t13 Browser Web Server Transaction Server Application/DB Server G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 44

23 Anatomia del tempo di risposta (2) Nella fig. precedente, l utente percepisce il tempo tra T 0 e T 13 ma i momenti di possibile misurazione sono 14 G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 45 Anatomia del tempo di risposta (3) G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 46

24 SLA per più fornitori Automazione utenti virtuali - misura tempo end-to-end UTENTE t0 - t13 Tempo di risposta del servizio 3a Parte SLM t1 t0 Browser SLA per il fornitore ISP WEB Hosting, WEB housing Tempi di risposta di transazioni a condizioni di carico prestabilite su piani di verifica concordati Tempi di risposta di singole transazioni in periodi temporali prestabiliti o casuali. WEB WAN LAN t3 SLA per il fornitore dell applicazione Tempi di risposta di transazioni a condizioni di carico prestabilite su piani di verifica concordati Tempi di risposta di singole transazioni in periodi temporali prestabiliti o casuali. t2 Web Server t5 t4 Transaction Server Tempo dell Applicazione t6 IS SLA 1 ISP SLA (3+4) ASP SLA (5+6+7) t7 SLA altri parametri Risorse HW client INTERNET nessuno SLA Consumo di Banda (CIR) Tempo di risposta medio dell applicazione sul network Utilizzo del network a livello applicativo Tempo di risposta della transazione sul sistema centrale Application/DB Server Fonte: Compuware 2002 G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 47 Caratteristiche di qualità dei servizi Non esiste un modello di caratteristiche di qualità dei servizi ICT, a differenza dei prodotti software per i quali è pubblicato il modello ISO/IEC external and internal quality functionality reliability usability efficiency maintainability portability suitability accuracy interoperability security functionality compliance maturity fault tolerance recoverability reliability compliance understandability learnability operability attractiveness usability compliance time behaviour resource utilisation efficiency compliance analysability changeability stability testability maintainability compliance adaptability installability co-existence replaceability portability compliance G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 48

25 Caratteristiche di qualità dei servizi. Le caratteristiche di qualità dei servizi cui è in genere sensibile l utente sono: 1) la puntualità e tempestività, che consiste nel rispetto dei tempi di erogazione definiti, 2) la disponibilità e continuità (c è il servizio e può essere fruito?), 3) l informazione sull utilizzo del servizio (chiarezza, completezza e trasparenza, facilità di acquisizione delle informazioni), G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 49.caratteristiche di qualità. 4) la accessibilità, che riguarda la facilità con la quale si può accedere al servizio (distribuzione dei punti di erogazione, possibilità di accesso telematico o telefonico, unificazione in un solo punto di accesso [sportello] di più servizi), 5) la precisione (od affidabilità), che è correlata agli errori commessi nell erogare il servizio, 6) la regolarità, connessa ad una erogazione standard del servizio, G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 50

26 .caratteristiche di qualità 7) le prestazioni (in particolare quelle legate al tempo), 8) la efficacia, 9) la sicurezza, sia in termini logici che riguardo la salute, 10) la gentilezza, competenza, capacità di comunicare dell addetto al servizio, G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 51 Proposte di definizione: Efficacia La efficacia è la capacità di un servizio di realizzare esattamente lo scopo per il quale l'utente ne fa uso. La efficacia può essere precisata ulteriormente attraverso alcune sottocaratteristiche come: grado di "raggiungimento degli obiettivi" che l'utente persegue attraverso il ricorso al servizio, livello di "accuratezza" nel raggiungimento degli obiettivi da parte dell'utente, "produttività dell'utilizzatore" nello svolgere il proprio compito (o sua efficienza), facendo ricorso al servizio, "soddisfazione" dell'utente nei riguardi del servizio erogato. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 52

27 Proposte di definizione: Copertura La copertura del volume di servizio è da intendersi come la capacità di coprire la domanda di servizio dell utenza. Ad esempio, il numero di utenti da assistere, sul quale deve dimensionarsi un servizio di help desk, le dimensioni delle procedure applicative da sottoporre a manutenzione, il numero di pacchetti che possono transitare in un dato intevallo temporale su una rete di telecomunicazioni, il numero di connessioni ad un ISP possibili contemporaneamente etc G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 53 Valutare su basi quantitative ed oggettive Il livello di possesso delle caratteristiche da parte dei servizi può essere valutato a patto di definire degli aspetti misurabili (degli indicatori) che possono essere messi in relazione quantitativa con le caratteristiche. Misurando questi indicatori, e ponendo dei valori di riferimento alle misure, su una scala opportuna, è possibile esprimere un giudizio quantitativo ed oggettivo sul livello con il quale i vari servizi posseggono determinate caratteristiche. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 54

28 Definire i criteri di misurazione Ogni misurazione, perché sia efficace, deve essere basata sulla definizione preliminare degli elementi della misurazione: quali e quante misure vanno rilevate, quando (in che momento dell'erogazione del servizio), con quali strumenti, come aggregare ed elaborare le misure elementari per ricondurle ad un dato sintetico più utile a formulare un giudizio, chi deve avere la responsabilità della rilevazione, elaborazione, conservazione delle misure. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 55 I criteri di valutazione dei servizi. Le modalità di valutazione dei servizi non sono estrapolabili da quelle usate per i beni. In particolare, valutare un servizio non corrisponde ad un "collaudo", nel senso che di norma il valutatore di un servizio non verifica, in un momento predefinito, la conformità di quanto viene fornito rispetto a dei requisiti dati, scartando o "rilavorando" la componente di servizio non conforme. La valutazione di un servizio si basa sulla elaborazione di misure rilevate per un certo periodo di tempo durante l'effettiva erogazione del servizio. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 56

29 .criteri di valutazione dei servizi Comunemente, i servizi sono valutati nei livelli medi di prestazione che assicurano nel tempo. Non necessariamente questo periodo di tempo deve essere continuativo. In ogni caso, il periodo di rilevazione deve essere tale da permettere di raccogliere un numero sufficiente di misure significative. La fase di valutazione è inscindibile da quella di fruizione del servizio da parte dell'utente, che talvolta diventa uno degli attori della stessa valutazione. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 57 Influenza del contesto Le misure necessarie a esprimere il giudizio dovranno essere rilevate all'interfaccia tra utente e fornitore (tra richiesta di servizio e servizio che la soddisfa). Il contesto di erogazione ha delle dinamiche e instaura delle relazioni tra i soggetti coinvolti che non potranno mai essere precisamente riprodotte in prototipi sviluppati in fase di progettazione o con test di laboratorio, metodi viceversa molto utili per la verifica delle caratteristiche dei beni G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 58

30 I livelli di servizio Per livello di servizio si intende una misura (o elaborazione di misure) di un aspetto misurabile di un servizio, che rappresenta il grado di soddisfacimento dei requisiti del committente. Per grado di soddisfacimento si intende un valore di riferimento posto alle misure, su una scala di misura. Proprio questo è l'elemento che caratterizza i livelli di servizio: l'essere delle misure che hanno una scala di misura nella quale sono individuati dei valori che soddisfano un committente. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 59 I livelli di servizio come misura I LdS permettono di esprimere un giudizio sul livello di soddisfacimento delle esigenze, su basi quantitative ed oggettive. Il giudizio avviene confrontando le misure rilevate durante l'erogazione del servizio con i valori posti come obiettivo sulla scala di riferimento. Il concetto di livello di servizio è correlato a quello di misura. Il livello è infatti un posizionamento su una scala di misura. La scala e la unità di misura dipendono dal tipo di fenomeno che si vuole misurare. G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 60

31 Valutare il livello di servizio Poiché la finalità di un servizio è il soddisfacimento delle esigenze di un committente, la valutazione di un servizio va correlata principalmente al livello di soddisfazione di queste esigenze che il servizio riesce a garantire. Q= Livello erogato Livello atteso 1 G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 61 I livelli di servizio - definire le esigenze Il livello di servizio richiesto va correlato alle effettive esigenze (business goals), ed al costo che si è disposti a sostenere. Non è immediato collegare il livello di servizio richiesto al valore che si riconosce al servizio. Quale grafico descrive meglio la relazione costo- livello di servizio? G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 62

32 Livelli di servizio e costo del servizio La relazione tra costo e livello di servizio non è lineare, nel senso che, superato una certo livello, ogni ulteriore incremento viene spesso a costare in maniera sempre maggiore. Per scegliere il giusto rapporto costo-livello di servizio, il committente si può rivolgere a benchmarking, esperienze pregresse nel proprio ambiente, modelli euristici o matematici disponibili in letteratura. Ad es. per il servizio di Call Center, si può consultare il modello di Erlang al sito G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 63 Rapporto livello di servizio - costo Nel definire un accordo di servizio, potrebbero essere esplicitate le correlazioni tra i valori di soglia ed il valore del servizio. Ad esempio, per un servizio che deve assicurare la disponibilità di una apparecchiatura, potrebbe essere utile definire la tabella che segue, che si basa sull'ipotesi che la disponibilità debba essere assicurata per 250 giorni all'anno, per 8 ore al giorno. %disponibilità richiesta Giorni/anno di down time (limite) Ore/anno di down time (limite) Minuti/giorno down time (media) Minuti/settimana down time (media) Valore del servizio 98% , % 2,5 20 4, ,5% 1, , ,7% 0,75 6 1,4 7 99,9% 0,25 2 0,5 2 G.Raiss - Definire e controllare i livelli di servizio 64

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

FORMAZIONE AVANZATA LA GESTIONE E VALUTAZIONE DEI CONTRATTI, PROGETTI E SERVIZI ICT NELLA PA

FORMAZIONE AVANZATA LA GESTIONE E VALUTAZIONE DEI CONTRATTI, PROGETTI E SERVIZI ICT NELLA PA FORMAZIONE AVANZATA LA GESTIONE E VALUTAZIONE DEI CONTRATTI, PROGETTI E SERVIZI ICT NELLA PA 1. Premessa Il nuovo Codice dell Amministrazione Digitale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 gennaio 2011

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005) La Qualità secondo ISO Qualità è l insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite (UNI

Dettagli

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved 14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION

GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION Giuseppe Cicconi IL MODELLO DI GENERAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION Caratteristica dell'offerta Funzionalita' "Immagine - esperienze passate con l azienda Valore

Dettagli

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Dalla qualità alla fidelizzazione: soddisfazione clienti e dipendenti

Dalla qualità alla fidelizzazione: soddisfazione clienti e dipendenti Le norme UNI 11097:2003 e 11098:2003 Dalla qualità alla fidelizzazione: soddisfazione clienti e dipendenti Giuseppe Cao APCO Associazione Consulenti di Direzione Le Norme alla base della fidelizzazione

Dettagli

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E

Dettagli

CONSIP SpA. Gara per l affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT)

CONSIP SpA. Gara per l affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT) CONSIP S.p.A. Allegato 6 Capitolato tecnico Capitolato relativo all affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT) Capitolato Tecnico

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Azione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti

Azione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti Partipilo dr. Valerio ODONTOIATRIA E SISTEMA QUALITA Data: 14-07-09 Pag. 4 di 5 Prodotto (Uni en iso Prodotto di proprietà dei cliente (documentazione della) (uni 10722-3:1999) (modifica della) (uni en

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

Le principali novità della norma UNI EN ISO 9001:2008 - Milano, 30 gennaio 2009

Le principali novità della norma UNI EN ISO 9001:2008 - Milano, 30 gennaio 2009 Incontro di aggiornamento SINCERT - UNI riservato agli Organismi accreditati e agli Ispettori SINCERT LA NUOVA UNI EN ISO 9001:2008. SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA REQUISITI Le principali novità della

Dettagli

Corso di Amministrazione di Sistema Parte I ITIL 1

Corso di Amministrazione di Sistema Parte I ITIL 1 Corso di Amministrazione di Sistema Parte I ITIL 1 Francesco Clabot Responsabile erogazione servizi tecnici 1 francesco.clabot@netcom-srl.it Fondamenti di ITIL per la Gestione dei Servizi Informatici ITSM

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM LICEO ERASMO DA ROTTERDAM APPROVVIGIONAMENTO Ambito funzionale Gestione delle risorse 1 Liceo ERASMO DA ROTTERDAM INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 CAMPO D APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 ORDINI DI ACQUISTO

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA. Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO

Dettagli

SISTEMA E-LEARNING INeOUT

SISTEMA E-LEARNING INeOUT SISTEMA E-LEARNING INeOUT AMBIENTE OPERATIVO 1 Premesse metodologiche La complessità di un sistema informatico dipende dall aumento esponenziale degli stati possibili della sua architettura. Se è vero

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro In vigore dal 01/04/2012 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010

Dettagli

Cloud Computing Stato dell arte, Opportunità e rischi

Cloud Computing Stato dell arte, Opportunità e rischi La ISA nasce nel 1994 Si pone sul mercato come network indipendente di servizi di consulenza ICT alle organizzazioni nell'ottica di migliorare la qualità e il valore dei servizi IT attraverso l'impiego

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO

SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO Pag. I INDICE pag. 1. INTRODUZIONE...1 1.1 PREMESSA...1 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO...1

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato PREMESSA. Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance del personale

Dettagli

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni

Dettagli

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento

Dettagli

IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO

IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Project Management, Gestione OO.PP e Cantiere - C IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività:

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività: Pag. 1 /6 8 Misurazione analisi e 8.1 Generalità L Istituto pianifica ed attua attività di monitoraggio, misura, analisi e (PO 7.6) che consentono di: dimostrare la conformità del servizio ai requisiti

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza

Dettagli

Release Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input

Release Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input Release Management Obiettivi Obiettivo del Release Management è di raggiungere una visione d insieme del cambiamento nei servizi IT e accertarsi che tutti gli aspetti di una release (tecnici e non) siano

Dettagli

Sistemi informativi aziendali struttura e processi

Sistemi informativi aziendali struttura e processi Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO PROCEDURA OPERATIVA REGOLE PARTICOLARI PER PRODOTTI PLASTICI IN 0 15/03/2012 RQ LTM 1 di 7 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 2. TERMINOLOGIA...3 2.1 RICICLO DI MATERIALI PLASTICI...3 2.2 MATERIALE PLASTICO

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 AREA COMUNE SERVIZI PER LE IMPRESE Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

Procedura SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E MIGLIORAMENTO CONTINUO

Procedura SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E MIGLIORAMENTO CONTINUO PSM04 I.S. Pag 1di 5 Procedura SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E MIGLIORAMENTO CONTINUO INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. TERMINI E DEFINIZIONI 5. RESPONSABILITÀ 6. MODALITÀ OPERATIVE

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Rev.0 Data 10.10.2002 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Indice: 1.0 SCOPO 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE 3.0 RIFERIMENTI E DEFINIZIONI 4.0 RESPONSABILITÀ 5.0 MODALITÀ ESECUTIVE 6.0 ARCHIVIAZIONE 7.0

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO CONDIVISIONE. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Per l attuazione dell

Dettagli

-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI

-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI -CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI Norma ISO 9001 e sue applicazioni Iter di certificazione e sistema di accreditamento Sistemi

Dettagli

Allegato 2 Modello offerta tecnica

Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Pagina 1 Sommario 1 PREMESSA... 3 1.1 Scopo del documento... 3 2 Architettura del nuovo sistema (Paragrafo 5 del capitolato)... 3 2.1 Requisiti generali della

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

PLUS. Syllabus rev. 1.04

PLUS. Syllabus rev. 1.04 PLUS Syllabus rev. 1.04 Al fine di facilitare il collegamento tra i Syllabus degli EQDL Start, Plus e quello del EQDL Full, nel testo che segue sotto il numero di codice di ogni sezione, tema e argomento

Dettagli

GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI

GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI Pagina 1 di 10 GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE DISTRIBUZIONE Fornitori di beni e servizi Documento pubblicato su www.comune.torino.it/progettoqualita/procedure.shtml APPLICAZIONE SPERIMENTALE Stato del documento

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Progetto TIC (trasparenza- informatica-comunicazione)

Progetto TIC (trasparenza- informatica-comunicazione) Progetto TIC (trasparenza- informatica-comunicazione) Il quadro normativo di seguito riportato evidenzia il ruolo che la Provincia avrà quale ente con funzioni di area vasta che potrà essere di supporto

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

MODELLO DI. Livello strategico

MODELLO DI. Livello strategico ALLEGATO II.1 MODELLO DI CARTA DI QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA ELEMENTI MINIMI La Carta della Qualità ha la finalità di esplicitare e comunicare al sistema committente/beneficiari gli impegni che l organismo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

Gestione Operativa e Supporto

Gestione Operativa e Supporto Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria GESTIONE DEI SISTEMI ICT Paolo Salvaneschi A6_1 V1.0 Gestione Operativa e Supporto Il contenuto del documento è liberamente utilizzabile dagli studenti, per

Dettagli

Business Process Management

Business Process Management Business Process Management Comprendere, gestire, organizzare e migliorare i processi di business Caso di studio a cura della dott. Danzi Francesca e della prof. Cecilia Rossignoli 1 Business process Un

Dettagli

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce

Dettagli