PNL E COMUNICAZIONE EFFICACE
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- Dino Lentini
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1 PNL E COMUNICAZIONE EFFICACE Corso pratico per lo sviluppo continuo della professione Docente: Dr. Carlo Sestito
2 Obiettivi specifici Costruire e gestire una relazione efficace Generare feeling Migliorare le proprie capacità comunicative in campo professionale
3 DIALOGO Marito: Se non capisci il mio punto di vista, è inutile continuare a parlare. Moglie: Sento come se tu mi stessi respingendo. Marito: Non mi sembra, piuttosto vedo che ti stai comportando da stupida. Moglie: Sono stufa dei tuoi giudizi taglienti! Mi sento sempre offesa. Marito: Sei tu che non ti avvicini e non mi degni mai di uno sguardo.
4 La Comunicazione umana
5 Aree implicate nel linguaggio
6 LA PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA
7 Cos è la PNL PROGRAMMAZIONE: il comportamento è programmato con la combinazione e la disposizione delle rappresentazioni del sistema neurale visioni, suoni, sensazioni, odori e sapori indipendentemente dal comportamento messo in atto. NEURO: (dal greco neuron, nervo) secondo cui ogni comportamento deriva da processi neurologici. LINGUISTICA: indica che i processi neurali sono disposti ed ordinati in strategie attraverso il linguaggio e i sistemi di comunicazione.
8 La Storia della PNL SPAZIO/TEMPO:Nasce intorno agli anni settanta in ambito psicoterapeutico, in California. Richard Bandler matematico-cibernetico studioso di psicologia; John Grinder linguista Robert Dilts
9 Perché nasce Nasce in risposta alle seguenti domande: 1. Come mai alcuni terapeuti sono molto efficaci mentre i loro allievi non ottengono i loro medesimi risultati? 2. Cosa fanno le persone per guarire da soli? 3. Come mai alcuni raggiungono, quasi sempre facilmente i loro obiettivi?
10 Il Metodo La grande innovazione: il Modello A differenza di altre scuole Bandler e Grinder hanno preso a modello le persone che raggiungono l eccellenza in ambito clinico, nel business e nel campo dell educazione. In particolar modo essi hanno studiato, con filmati e audiocassette, terapeuti di grande efficacia: Erickson, Perls, Satir, Berne, Rogers, etc.
11 Origini della PNL Teoria dell informazione Cibernetica informatica Neurofisiologia Matematica Psicologia Sperimentale PNL Psicologia Clinica Approccio sistemico Linguistica Scienza dei modelli
12 Approccio PNL Caratteristiche: modello contro teoria struttura contro contenuto come funziona contro perché funziona processo di cambiamento in tre fasi abilità richieste: acuità sensoriale mattoni della PNL
13 Campi di applicazione Studio della soggettività In terapia Business Modellamento dell eccellenza Educazione Sviluppo delle risorse umane
14 La comunicazione umana
15 Elementi della comunicazione Messaggi : contenuti Benissimo, e tu? Ciao, come stai? Metamessaggi: aspetti non verbali
16 I tre livelli della comunicazione VERBALE (V) PARAVERBALE (PR) NON VERBALE (NV)
17 Comunicazione verbale (V) Sistema rappresentazionale digitale, codificato in simboli (etichette o parole). Riguarda il che cosa viene comunicato. E retta da una sintassi.
18 Come si forma una lingua I tre processi di modellamento universale: La Cancellazione La Generalizzazione La Deformazione
19 Comunicazione Paraverbale (PV) Tono Volume Velocità Melodia Pause
20 Comunicazione non verbale (NV) Mimica Postura Gestualità Prossemica Fisiologia
21 Incidenza dei canali di comunicazione Tono Parola Linguaggio del corpo
22 I PRESUPPOSTI DELLA COMUNICAZIONE UMANA
23 La Mappa non è il territorio Le persone rispondono alle loro proprie percezioni della realtà. Ogni persona ha la propria mappa individuale del mondo. Le persone fanno le migliori scelte loro disponibili.
24 E possibile dare molte interpretazioni ad uno stesso evento
25 Le risorse sono nella storia personale
26 Processi sistemici 1. Non è possibile isolare completamente una qualsiasi parte del sistema dal resto. 2. Non possiamo non comunicare. 3. Tra mente e corpo esiste un profondo legame. 4. Nella comunicazione non esistono errori, esistono solo reazioni e risultati che otteniamo. 5. La comunicazione è qualificata dal contesto.
27 Ogni comportamento ha un intenzione positiva È utile separare il comportamento dalla intenzione positiva dalla quale è generato. È più facile e più produttivo rispondere all'intenzione piuttosto che esprimere un comportamento problematico. Un comportamento positivo in una situazione può rivelarsi inopportuno in un altro contesto.
28 Principio di varietà necessaria All interno di una situazione o gruppo, colui che avrà maggiore flessibilità, sarà l elemento determinante. Le 'più sagge ' e più 'utili' mappe sono quelle che hanno a disposizione il maggior numero di scelte, in opposizione a quelle più "vere" o "giuste."
29 LA MAPPA Come nasce
30 Eziogenesi della mappa LA MAPPA NON E IL TERRITORIO Korzybski
31 I FILTRI Filtri Neurogeneteci Filtri Socioculturali Filtri Individuali I M P U T M A P P A 31
32 Le posizioni percettive I posizione percettiva il proprio punto di vista II posizione percettiva il punto di vista dell altro III posizione percettiva il punto di vista di un terzo non coinvolto
33 TEST Individuare il proprio stile comunicativo
34 Valutazione test OPZIONI a V A A K V V K b K K V K A V A c A V K V K A V d A K A A V K
35 I SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI I mattoni dell esperienza soggettiva
36 I CINQUE SENSI E = <Ae,i ; Ve,i ; Ke,i ; Oe,i >
37 I Nostri Radar
38 Il Sistema Rappresentazionale (Sr) S T I M O L I R I S P O S T E
39 Cosa sono COMPLESSI SENSO-NEURO-MOTORI sono gli elementi fondamentali a partire dai quali si formano le mappe, e quindi il comportamento umano: VISIVO ( V ) UDITIVO ( A ) CENESTESICO ( K ) Indicano in che modo elaboriamo le informazioni
40 Il Sistema visivo
41 Il Sistema Uditivo
42 Il Sistema cenestesico
43 Predicati verbali VISIVI AUDITIVI CENESTESICI OLFAT/GUST Prospettiva Osservare Nebbioso Inquadrare Scrutare Cornice Aspetto Colori Prevedere Adombrare Flash Offuscato Oscuro Sentire Ascoltare Coro Rumore Chiamare A voce alta Gridare Dire Dissonanza Assonanza Risuonare Rimbomba Cadenza Provare Sentire Comodo Confort Stretto Sottile Ruvido Solido Pressione Tensione Ferire Rilassato Goffo Assaggiare Sapore Odore Puzza Essenza Affumicato Pungente Acre Amaro Piccante Dolce Salato Fiuto
44 ESERCIZIO Individua i Sistemi Rappresentazionali contenuti nelle frasi frasi seguenti
45 Eravamo sulla stessa lunghezza d onda v a k E una persona con i piedi per terra v a k Si era instaurato un clima sereno v a k Cambia il tono del discorso v a k Ha fatto un intervento molto duro v a k Afferro ciò che intendi dire v a k Vedo un futuro brillante v a k Mi è scattato un campanello di allarme v a k Non digerisco certe persone v a k Ne combina di tutti i colori v a k Alla fine, ha calato le braghe v a k Mi sento appeso ad un filo di speranza v a k Vorrei ricordare il fatto che v a k Facciamo un panorama della situazione v a k Mi ha messo con le spalle al muro v a k Vi prego di fare silenzio v a k Non riesco a focalizzare il problema v a k Non ci troviamo in perfetta sintonia v a k Ho sudato freddo v a k I tempi sono maturi v a k Spiegati meglio v a k
46 ESERCIZIO esercitazione a piccoli gruppi trasformare le frasi in tutti i Sr
47 1. Ti faccio una proposta 2. Credo vi sia un altro modo di considerare la cosa 3. Voglio vagliare tutte le opzioni 4. Penso che le cose si risolveranno al meglio 5. Su questo punto sta diventando veramente irragionevole 6. I colleghi mi prevaricano
48 Il Sistema Rappresentazionale Primario (SrP) CHE COS E : Il sistema Rappresentazionale più consapevole all individuo A COSA SERVE: ci permette di apprendere il modo in cui la persona elabora coscientemente gli input selezionati dalla realtà.
49 ASCOLTANDO IL VERBALE Come si individua - Aggettivi - Verbi - Avverbi - Sostantivi
50 ESERCITAZIONE Role-playing Individuare lo stile comunicazionale. Mutare il proprio stile in quello individuato Registrare le sensazioni
51 La comunicazione paraverbale e non verbale I segnali di accesso
52 I Segnali d accesso Paraverbali Non verbali Respirazione LEM
53 Segnali d accesso visivi VERBALE PREDICATI PARAVERBALE TONO VOLUME VELOCITA MELODIA PAUSE NON VERBALE GESTUALITA MIMICA POSTURA PROSSEMICA FISIOLOGIA RESPIRAZIONE COLORITO VEDERE, CHIARO, QUADRO, CHIARAMENTE ALTO ALTO ELEVATA ASSENTE ASSENTI CENTRIFUGA ASIMMETRICA APERTA INVASIVA TORACICA PALLIDO
54 Segnali d accesso cenestesici VERBALE PREDICATI PARAVERBALE TONO VOLUME VELOCITA MELODIA PAUSE NON VERBALE GESTUALITA MIMICA POSTURA PROSSEMICA AFFERRARE, PESANTE, PESO,CALOROSO BASSO BASSO BASSO BASSA PRESENTI CENTRIPETA SIMMETRICA CHIUSA EVASIVA FISIOLOGIA RESPIRAZIONE COLORITO ADDOMINALE SANGUIGNO
55 Segnali d accesso uditivi VERBALE PREDICATI PARAVERBALE TONO VOLUME VELOCITA MELODIA PAUSE NON VERBALE GESTUALITA MIMICA POSTURA PROSSEMICA FISIOLOGIA RESPIRAZIONE COLORITO ASCOLTARE, SILENZIOSO FRAGOROSAMENTE, STEREO MONOT. COSTANTE COSTANTE PLURIT. VARIO MEDIO COSTANTE VARIABILE ASSENTE ASSENTI PRESENTE PRESENTI LINEA DELLE ORECCHIE SIMMETRICA SAX/CORNETTA INTERMEDIA INTERMEDIO INTERMEDIO
56 Role Playing Uso dei comportamenti paraverbali e non verbali
57 Lateral Eyes Mouvement LEM CHE COSA SONO: I movimenti degli occhi. Sono modelli visivi di indagine nel sistema non verbale (segnali di accesso) che permettono, insieme ai predicati, di individuare i Sr che la persona usa in un dato momento. A COSA SERVONO:permettono di individuare il sistema rappresentazionale Guida (SrG). Inoltre, essi permettono di conoscere le strategie di comportamento delle persone.
58 Modelli oculari di base
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61 Il Sistema Guida COS E : è il sistema mediante il quale l individuo elabora, a livello inconsapevole, gli input provenienti dalla realtà, filtrati dal SrP. A COSA SERVE: permette di individuare la modalità VAK utilizzata per cercare informazioni. COME SI INDIVIDUA: osservando i LEM che accompagnano le parole o le precede di qualche istante.
62 Role Playing Individuare il SrP Individuare il SrG
63 Il Rapport E la relazione emotiva che ci permette di entrare in contatto con il paziente, sintonizzarci sulla sua stessa lunghezza d onda ed assumere lo stesso punto di vista.
64 Il Ricalco Mirroring: a specchio. Matching: incrociato.
65 Esercitazione Role Playing Creare una relazione di fiducia attraverso le tecniche di ricalco
66 La tecnica di guida Stabilito il rapport, la tecnica di guida ci permette di guidare la relazione con il paziente in vista di un obiettivo comune
67 La Sinestesia SrP = V ; SrG = K ; SrP = SrG sinestesia Es. Non posso guardare altrimenti mi sento male
68 La tecnica di sovrapposizione La tecnica di sovrapposizione ci permette di passare da un sistema rappresentazionale senza fratture, con l ausilio dei termini di trasmissione.
69 Le Transizioni Congiunzioni Causative implicite Causa-effetto
70 Le Metatattiche 1) Concordanza o discordanza dei predicati 2) Commutazione dei Sr 3) Aggiunta di Sr
71 ESERCITAZIONE Role Playing Osservare le sinestesie Utilizza la tecnica di sovrapposizione per ampliare le mappe mentali Uso delle metatattiche
72 I Microsegnali Modelli comportamentali di tensione, rifiuto e gradimento
73 Cosa sono A che servono I microsegnali sono piccoli comportamenti non verbali rapidi emessi per scaricare la tensione in un punto dove in un dato momento si ha particolare concentrazione. Sono detti subliminali perché emessi inconsapevolmente. I microsegnali sono importanti feedback per la comunicazione.
74 Comportamenti di tensione Raschietto Suoni gutturali Arrossire Tossire Aggiustare la cravatta Sudorazione Deglutizione Giocare con chiavi, penne Mordicchiare le labbra Aumento del respiro Grattatine Toccarsi bocca, naso Arrossamento naso Tensione collo, spalle
75 Comportamenti di rifiuto Spazzolamento Restringimento pupille Togliersi il peluco Allontanamento Allontanare oggetti Cenni con la testa Postura chiusa Testa all indietro
76 Comportamenti di gradimento Linguino Togliere il peluco Gestualità centripeta Gesti di avvicinamento Bacio analogico Cenni con la testa Autocarezze (baffi, capelli ) Mordicchiare le labbra Sorriso Allargamento pupille Avvicinare gli oggetti Giocare con gioielli Testa in avanti Spalle dritte
77 Verifica Questionario
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