A turno ciascuno farà, una breve presentazione di se stesso e del fumetto scelto.

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1 Programma del Corso di FUMETTO 1 Docente Monica Menozzi Durata del corso: 16 ore Obiettivo del corso: Il corso si propone di dare un infarinatura sul disegno del fumetto, ben sapendo che questo nella realtà editoriale è quasi sempre il prodotto di un TEAM di persone: l autore della storia, lo sceneggiatore, il disegnatore e il colorista; più raramente il prodotto di una sola persona o disegnatore, anche se non mancano ovviamente celebri eccezioni..( ) Ci si limiterà pertanto a sciogliere la mano e ad insegnare come si imposta il disegno TRADIZIONALE, non digitale, di alcune vignette. Nel caso il livello di partenza medio dei corsisti sia elevato si può arrivare eventualmente alla produzione di una semplice striscia, nella migliore delle ipotesi di una doppia pagina. Non ci occuperemo della storia e testo per il quale verrà eventualmente previsto il mero spazio compositivo o balloon. Elenco materiale da portare la prima volta. - Fumetto preferito - Blocco schizzi A4, carta bianca. - Blocco lucidi A4 - Matite, dura 2H oppure morbida HB - Pennarello indelebile Stabilo OH pen F (punta fine! Non S punta superfine) - Chi già usa pennino ed inchiostro può portarli - Cartelletta grande - Coppia di squadre, riga. - Un paio di fogli Fabriano F4 misura A3 lisci. - Il restante materiale necessario sarà segnalato in seguito una lezione per l altra. - PRIMO INCONTRO. Scenografia e prospettiva. Si chiede di arrivare alla prima lezione portando UNA COPIA del fumetto preferito per una carrellata veloce e una discussione generale. A turno ciascuno farà, una breve presentazione di se stesso e del fumetto scelto. Assistito da me e aiutato da domande, il corsista effettuerà un analisi degli elementi grafici principali del fumetto, sarà stimolata una piccola discussione generale nella classe, con finalità di coinvolgimento e socializzazione. Tempo necessario 1 ora circa circa complessiva. Scopo: evidenziare la struttura comune base della narrazione per immagini e isolare gli elementi principali del fumetto:

2 Scenografia- importanza della costruzione prospettica. Personaggio- importanza della costruzione anatomica e delle proporzioni. Taglio, vignettatura, composizione. -importanza dell inquadratura ai fini della focalizzazione della scena allo scopo di ottenere maggiore drammaticità e impatto emotivo dell immagine. Visione di serie di slides sulla definizione e cultura del fumetto per dare un contorno preciso al nostro campo di azione e conoscere ciò che ci accingiamo a fare. Scenografia In seguito all introduzione, si parte immediatamente con la scenografia, questo per portare il corsista subito a sciogliersi la mano e a schizzare, misurandosi con un disegno meno carico di tensione e aspettative rispetto a quello del personaggio, sul quale si concentrano di solito il grosso delle attenzioni da parte del disegnatore, soprattutto di quello meno esperto. Si chiede di scegliere un ambientazione di proprio gradimento (es. futuro, fantasy o storica ) di identificare alcuni caratteri distintivi semplici di tale ambiente e di immaginarli all interno della propria tavola come momento parte di una storia (non è necessario che ci sia la storia nella sua totalità, nemmeno a grandi linee, solo l idea di questa. Ci limiteremo infatti ad una o più istantanee). Dopo una sessione di disegno libero si procede alla discussione del materiale prodotto: Si evidenziano le carenze e gli errori prospettici: l allievo si rende conto della propria necessità di conoscere le regole della prospettiva. Prospettiva Aiutati dalle slides ci si interroga sulla necessità della prospettiva ed il suo scopo nel fumetto. Si introduce con l ausilio di slides la prospettiva centrale, si esegue alla lavagna. Si assegnano esercizi per acquisirla. Si introduce con l ausilio di slides la prospettiva bifocale e si accenna la trifocale. Dopo alcuni schizzi introduttivi il corsista procede quindi all impostazione della tavola. Viene richiesta una breve elaborazione orale sulle motivazioni delle scelte. (necessità di sviluppare le facoltà di verbalizzazione e di relazione). Al termine della prima lezione la scenografia deve essere creata a schizzo a matita su carta, o rilucidata in diversi passaggi a seconda delle abilità personali. I più bravi e veloci potranno fare diverse inquadrature. Creare la scenografia indurrà il corsista a pensare nel frattempo al protagonista, a formarsi un idea di come questo dovrà interagire ed essere in relazione con l ambientazione che sta immaginando e realizzando. Si chiede di elaborare meglio questi pensieri e di produrre una breve dichiarazione scritta preventiva, o schema, di quelle che sono le caratteristiche principali che il personaggio dovrà avere. Questo esercizio viene svolto al termine del primo incontro o durante lo spazio tra un incontro e l altro- si richiede tassativamente pronta la micro relazione per la seconda lezione.

3 A CASA: nelle 2 settimane che separano la prima lezione dalla seconda si chiede agli allievi di esercitarsi e produrre ambientazioni con uso ragionato della prospettiva e di portarle in classe per la discussione. SECONDO INCONTRO. Studio del personaggio protagonista. A questo punto le idee sul CHI disegnare e quali devono essere le sue caratteristiche sono chiare: si procede a realizzare una serie di schizzi veloci per familiarizzare col proprio personaggio, primi piani, figura intera, qualche posa in movimento. E naturale che i più esperti si concentreranno su personaggi più complessi, anche dal punto di vista anatomico e del movimento, muscoli sheletro etc., dinamicità. Chi invece è alle prime armi sceglierà di confrontarsi con un personaggio semplice e più statico, simpatico o dolce magari. (es. alcuni manga semplici o caratteri come spongebob) Dopo una sessione di disegno libero si procede alla discussione del materiale prodotto: Si evidenziano le carenze e gli errori anatomici e delle proporzioni del corpo del personaggio: l allievo si rende conto della propria necessità di conoscere le regole delle proporzioni. Proporzioni Aiutati dalle slides ci si interroga sul come si possono avere dei riferimenti per costruire proporzionalmente il personaggio, in modo che sia costante. Si introduce con l ausilio di slides la costruzione proporzionale del corpo del personaggio in relazione alla testa. Si esegue alla lavagna. Si assegnano esercizi per acquisire le regole proporzionali relative al corpo e alle posizioni. Si introduce con l ausilio di slides la costruzione proporzionale della testa e si trattano le espressioni del viso. Si assegnano esercizi per acquisire le regole proporzionali relative alla testa e alle espressioni del viso. Si introduce il tema dell importanza del disegno delle mani e mediante slides si insegna qualche trucco per la gestione fumettistica delle stesse. Al termine della seconda lezione il soggetto del personaggio protagonista (più eventuali personaggi secondari a seconda delle capacità e della produttività specifica di ciascun allievo) è stato costruito e definito, ha assunto caratteristiche costanti e possiede una specie di book proprio di disegni a matita, ombreggiati oppure no, a seconda del gusto e delle capacità di ciascuno. Sempre avendo presente la scenografia nel quale il proprio protagonista si dovrà inserire si comincia a pensare ad una o più sequenze, a istantanee dove vediamo il personaggio compiere delle azioni.

4 CHI FA COSA E DOVE. Sulla base della scenografia disegnata si identifica uno spazio nel quale si svolge l azione e si buttano giù due o tre ipotesi di istantanee o vignette partendo da una micro bozza che serve per designare chi fa cosa e dove. A CASA: agli allievi di esercitarsi e produrre schizzi del proprio personaggio, disegni del corpo, viso e azioni, con uso ragionato delle regole proporzionali e di portarli in classe per la discussione. TERZO INCONTRO. Integrazione e lucidatura. A questo punto gli elementi base (scenografia e studio/azione del protagonista) sono stati decisi e regolati. Occorre metterli in relazione e creare un interazione: il protagonista prende possesso del suo spazio. Il regista, nella fattispecie il creatore del fumetto, sceglie taglio e decide su cosa puntare il focus. Si procede quindi con la ripulitura dagli elementi incerti, sporchi o ininfluenti, si organizza il materiale in modo congruo e produttivo. Sulla base dell analisi di questo si decide come impostare la tavola, come suddividerla compositivamente. Alla lavagna si introducono i concetti di frames, vignetta, taglio al vivo, composizione statica o dinamica, ripartizione della pagina, si spiega la necessità di essere coerenti dal punto di vista grafico per rafforzare ed esaltare ritmo e azione. Si chiede di provare a ripartire la propria futura tavola composta di un doppio A4 e di incominciare ad inquadrare le scene con i frames creati. In questa fase è necessario operare un tutoring preciso ad personam per ognuno degli allievi, dove l obiettivo è cercare di ottenere la resa migliore e più professionale possibile dell elaborato. Si procede alla rilucidatura tramite pennarello indelebile su carta da lucido. Inevitabilmente questa è una fase di passaggio e decantazione in cui molto si perde rimane solo l essenziale. C è sempre riluttanza e dispiacere nel lasciare il disegno a matita in favore di un segno perentorio, semplificato e definitivo ma questo è il fumetto. Si intende far riflettere la classe su questo passaggio con l obbiettivo di creare in qualche modo una coscienza semi-professionale. Si squadra il foglio che serve da supporto per la doppia pagina. Si procede al trasferimento del lucido su carta tramite tavolo luminoso Si va a lavorare meglio il disegno ottenuto. Si procede quindi all inchiostrazione.

5 A CASA: si chiede agli allievi di finire eventualmente l inchiostrazione della propria tavola. QUARTO INCONTRO. Il colore. Le tavole prodotte mediante rilucidatura e riproduzione su foglio bianco usando un tavolo luminoso prendono finalmente vita con il colore. In base all ambientazione scelta e al tono della storia si richiede di definire un atmosfera, un range cromatico che crei pathos e sinergia. A seguito della scelta cromatica personalizzata e dell approvazione concordata, si procede alla realizzazione della palette. A questo punto è necessario optare per la tecnica più rapida, versatile e che richiede meno competenze specifiche (facendo eccezione per chi esprimesse una ferma volontà di altro tipo: si lascerà seguire la propria inclinazione) si lavora colorando a pennello con gli acquerelli su carta, tecnica che permette di andare in sovrapposizione trasparente del colore sul segno nero, di effettuare mezzetinte sfumate oppure tinte piatte. CONCLUSIONE. Il corso si conclude spronando alla ricerca e a alla produzione autonoma. Molto probabilmente la motivazione che ha spinto parecchi allievi all iscrizione è costituita dall amore per un fumetto che sono BRAVI A COPIARE: sicuramente questo è il ponte che non deve essere distrutto alle loro spalle ma va creata la sicurezza che si può andare avanti. Servono grande ricettività cultura impegno e dedizione. Per questo corso, verosimilmente a frequenza amatoriale, l obiettivo finale è raggiunto quando la creazione originale, espressione personale,indipendentemente da giudizi di tipo professionale e commerciale, bella o brutta che sia sta, sta, conclusa nelle mani dell allievo. Il Csbno in accordo con il Docente, si riserva la facoltà di effettuare in itinere, modifiche parziali sul programma del corso in base alle competenze e reali necessità espresse dalla classe. Data Ultima Revisione: Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest

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