Disturbi del linguaggio. Profili evolutivi e indici predittivi di rischio nelle prime fasi di acquisizione
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- Agostino Mosca
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1 Disturbi del linguaggio Profili evolutivi e indici predittivi di rischio nelle prime fasi di acquisizione
2 PREMESSE
3 Circa 5-8% di bambini di età prescolare mostra un ritardo nello sviluppo del linguaggio. Di questi una percentuale variabile tra il 20-70% riceverà successivamente una diagnosi di disturbo del linguaggio
4 Chi considerare a rischio Bambini di 2/3 anni che presentano ritardo nell'acquisizione del linguaggio in assenza di patologie neurologiche, sensoriali e cognitive sono considerati a rischio.
5 Criteri di identificazione Vocabolario espressivo inferiore o uguale al 10º percentile a partire dai 24 mesi e/o assenza di linguaggio combinatorio a partire dai 30 mesi
6 LINGUAGGIO
7 Capacità di linguaggio Capacità di utilizzare un insieme arbitrario di segni convenzionali (codice) per interagire con l'ambiente circostante
8 Caratteristiche del linguaggio verbale Complesso superiore a qls altro sistema di comunicazione, può comunicare qualsiasi contenuto Generativo da un numero finito di elementi e di regole può generare un numero illimitato di significati ed enunciati Arbitrario relazione arbitraria tra significati e suoni verbali (permette astrazione) Trasmissibilità può essere appreso senza apprendimento specifico
9 La capacità di codifica è innata, ma l acquisizione del codice si sviluppa in tempi e in modi diversi nelle diverse componenti del sistema linguistico.
10 Componenti del sistema linguistico Fonologia l insieme delle regole combinatorie fra i suoni per produrre le parole di una lingua Sintassi l insieme delle regole che danno tutte e solo le combinazioni possibili fra le parole per produrre le frasi di una lingua Semantica e lessico l insieme delle parole usate da un individuo Pragmatica l insieme degli elementi che rendono il linguaggio verbale interpretabile in un contesto
11 SVILUPPO NORMOTIPICO DEL LINGUAGGIO
12 Stadio prelinguistico (0-12 mesi) vagito (primi mesi) lallazione interazione monotona di sillabe (5-6 mesi) lallazione modulata (7-8 mesi) lallazione discorsiva o comunicativa (9-10mesi) fonema affettivo (11-12 mesi) fonema designativo (12-13 mesi) e vocabolario di parole
13 Stadio linguistico (12 mesi-3 anni) Periodo della parola-frase (dai ai mesi): una parola che esprime l azione di un intera frase, per poi passare (20 mesi ca) al linguaggio combinatorio Frase nucleare (24-28 mesi) con struttura morfosintattica molto semplice Periodo del linguaggio costituito (28-36 mesi): il bambino usa la prima persona, il pronome io e fa frasi complete, acquisendo i primi elementi grammaticali, giungendo alla narrazione
14 CONDIZIONI DI SVILUPPO
15 Condizioni Competenza comunicativa Esposizione ad una lingua Sistema neurobiologico indenne
16 Competenza comunicativa Capacità di trasmettere «qualcosa» a qualcuno mittente ricevente
17 Intenzionalità comunicativa Linguaggio verbale (capacità di codifica) Parola (capacità di produrre fisicamente i suoni della lingua) Competenza comunicativa
18 La competenza linguistica forma Linguaggio verbale (capacità di codifica) uso contenuto
19 I tre elementi della CL Forma l insieme degli elementi fonologici, lessicali e sintattici che realizzano il contenuto Contenuto rappresentazione mentale che viene veicolata dal linguaggio (pre-linguistico) Uso impiego soddisfacente dell enunciato nei suoi aspetti di forma e contenuto, oltre che di pertinenza e di aspettative contestuali (es. sa che ore sono?)
20 DISTURBI DEL LINGUAGGIO
21 Quando una delle tre condizioni della competenza comunicativa è assente o alterata ci sono le condizioni perché si manifesti un disturbo Intenzionalità comunicativa Linguaggio verbale (capacità di codifica) Parola (capacità di produrre fisicamente i suoni della lingua)
22 Disturbi della comunicazione Disturbi della relazione Psicosi autistiche Mutismo elettivo
23 Disturbi di parola Disfluenza: ripetizione e/o prolungamento di fonemi o di sillabe, pause tese, visibili o udibili nel corso dell'espressione che causano disagio a chi le produce. Dislalia: disturbi articolatori, la cui causa è da attribuire ad alterazioni funzionale od organiche a livello dell apparato fonatorio (labbra, lingua, denti). Tachilalia: alterazione del linguaggio, spesso espressione del morbo di Parkinson
24 Disturbi di linguaggio Disturbi specifico dell articolazione e dell eloquio Disturbo del linguaggio espressivo Disturbo del linguaggio recettivo
25 Disturbi specifico dell articolazione e dell eloquio L acquisizione dell abilità di produzione dei suoni verbali è ritardata o deviante con conseguente difficoltà nell efficacia comunicativa del bambino. La diagnosi è possibile in presenza di: intelligenza non verbale nella norma; abilità linguistiche espressive e ricettive nella norma; anomalie dell articolazione non direttamente attribuibili ad alterazioni sensoriali, anatomiche o neurologiche; anomalie nel contesto d uso colloquiale del linguaggio.
26 Disturbo del linguaggio espressivo La capacità di esprimersi tramite il linguaggio è marcatamente al di sotto del livello appropriato alla sua età mentale, ma con una comprensione nella norma. La diagnosi è possibile in presenza di: intelligenza non verbale nella norma; mancanza di produzione di singole parole intorno a due anni; piccole frasi di due parole intorno a tre anni sviluppo limitato del vocabolario; espressioni di lunghezza ridotta; strutturazione della frase poco evoluta e/o deviante; difficoltà nella fluidità della frase / racconto; ritardi / anormalità per i suoni linguistici.
27 Disturbo del linguaggio recettivo a comprensione del linguaggio non è coerente con l età cronologica. La diagnosi è possibile in presenza di: intelligenza non verbale nella norma; comprensione verbale marcatamente discrepante con l età mentale non verbale; capacità di espressione poco evolute e/o devianti
28 Eziologia dei DL Disturbo di natura neurobiologica Predisposizione genetica Peculiarità della struttura neuroanatomica Ridotta o mancata asimmetria emisferica (più attivato emisfero dx)
29 IL RITARDO DI LINGUAGGIO
30 Ritardo di linguaggio b/i nei quali la comparsa del linguaggio è ritardata rispetto ai coetanei e che presentano un vocabolario espressivo inferiore o uguale al 10 percentile a 24 m e/o assenza di linguaggio combinatorio a 30 m, pur non presentando problemi sensomotori, cognitivi, relazionali Meno di 50 parole a 24 m
31 Circa l 8% dei b italiani produce meno di 50 parole a 24 m. I LT sono a rischio per successivi problemi specifici del linguaggio o dell apprendimento Il ritardo di linguaggio è uno tra i motivi più frequenti di consultazione clinica in età prescolare, ma continua ad essere trattato dai servizi scolastici e assistenziali come una condizione omogenea, transitoria e a prognosi favorevole
32 Parlatori tardivi Possono essere distinti in: b che non recuperano il ritardo di linguaggio e sviluppano successivamente un DSL bambini che recuperano il ritardo di linguaggio entro l età scolare ritardo transitorio: 30/40 mesi Recupero tardivo: entro i 4 aa
33 INDICI PREDITTIVI
34 Indici predittivi 5-10 mesi: assenza della lallazione (prima vocalica, poi consonantica) mesi: assenza di utilizzazione di gesti (deittici e referenziali) 12 mesi: mancata acquisizione di schemi d azione con oggetti 18 mesi: vocabolario inferiore a 20 parole 24 mesi: vocabolario inferiore a 50 parole mesi: assenza o ridotta presenza di gioco simbolico mesi: ritardo nella comprensione di ordini non contestuali mesi: ridotta presenza di gioco simbolico
35 Evoluzione del DL A 24 mesi i bambini con un disturbo di linguaggio sono circa il 15%, a 5 anni il 3%, in età scolare solo 1-2%. Circa la metà dei DSL presenterà difficoltà di apprendimento
36 Considerazioni Prudenza nel porre una diagnosi precoce di ritardo (variabilità intra e interindividuale). Se all età di 18 mesi non vengono ancora pronunciate parole isolate oppure se a 30 mesi non è ancora acquisito il linguaggio combinatorio, molto probabilmente si è di fronte ad un ritardo del linguaggio
37 COSA OSSERVARE IN ETÀ PRESCOLASRE
38 3 anni Difficoltà di comprensione Assenza di linguaggio Linguaggio incomprensibile Frase telegrafica: senza articoli, preposizioni Linguaggio a scatti Inventario fonetico limitato a pochi suoni Presenza sistematica di un suono (TATO = gatto, dado, salto.) Presenza di processi fonologici insoliti o idiosincratici (NAIE = grande, CIE=scrive, PEI = prendi)
39 4 anni Difficoltà di comprensione Frase telegrafica Frase compromessa (scorretto uso di articoli, preposizioni.): «metto lo gioco della scatola» Difficoltà nell uso di flessionali verbali i bambini mangia il gelato Persistenza di processi fonologici: cimena x cinema, cappa x scarpa, babana x banana, mocca x mosca, totta x torta, pucce x pulce etc. Presenza di dislalie (accettabile ancora l assenza di R,GL,SC,Z sonora, vengono acquisiti per ultimi): lana x rana, foia x foglia, simmia x scimmia, sampa x zampa Assenza dell abilità narrativa
40 5 anni Difficoltà di comprensione linguistica Inventario fonetico incompleto (quasi completo?) Presenza di processi fonologici Difficoltà di strutturazione morfosintattica Assenza o difficoltà nella competenza narrativa Assenza o difficoltà nelle competenze metafonologiche
41 Relazione fra DSL e DSA Il DSL viene considerato il predittore più affidabile del DSA L 80% dei bambini che dopo il compimento dei 4 anni presenta ancora disturbi fonologici espressivi presenterà problemi di apprendimento in età scolare
42 INDICAZIONI OPERATIVE
43 Buone prassi e indicazioni operative Screening psicolinguistici Centrarsi sul bambino e seguire il suo interesse Parlare con un ritmo lento Rispettare i turni nella conversazione, lasciando al bambino il tempo di prendere la parola e di finire il suo enunciato Cogliere e confermare (rinforzo) i successi comunicativi Fare domande aperte Consegne decontestualizzate (no prompt fisici) Semplificare il linguaggio Ripetere le frasi Denominare in modo contingente Imitare ed espandere le produzioni del bambino Ristrutturare Aiutare a raccontare eventi Facilitare abilità articolatorie ricorrendo a ganci percettivi (es alfabeto degli indiani, bande colorate) Laboratori metalinguistici
44 Conseguenze comportamentali e relazionali Evitamento della comunicazione Bassa autostima Atteggiamenti regressivi Atteggiamenti aggressivi Iperattività Difficoltà di attenzione Isolamento
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