GONIOMETRIA e TRIGONOMETRIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GONIOMETRIA e TRIGONOMETRIA"

Transcript

1 RESTART fondamenti esercizi guidati verifiche di autovalutazione Carmelo Di Stefano RS5 ARGOMENTI FONDAMENTALI di GONIOMETRIA e TRIGONOMETRIA Risoluzione dei triangoli Identità goniometriche fondamentali Equazioni e disequazioni goniometriche S EDIZIONIE IMON Estratto della pubblicazione Se sistemi editoriali Gruppo Editoriale Esselibri - Simone

2

3 TUTTI I DIRITTI RISERVATI Vietata la riproduzione anche parziale Tutti i diritti di sfruttamento economico dell opera appartengono alla Esselibri S.p.A. (art. 64, D.Lgs , n. 30) Della stessa Collana consigliamo: Restart 1 Argomenti fondamentali di Algebra (volume 1) Restart Argomenti fondamentali di Algebra (volume ) Restart 3 Argomenti fondamentali di Logica e Geometria Restart 4 Argomenti fondamentali di Geometria analitica Progetto grafico a cura di Gianfranco De Angelis Impaginazione e realizzazione grafici Lucia Molino Coordinamento redazionale e revisione del testo dott. Carla Iodice Finito di stampare nel mese di novembre 009 dalla «Officina Grafica Iride» - Via Prov.le Arzano-Casandrino, VII Trav., 4 - Arzano (NA) per conto della Esselibri S.p.A. - Via F. Russo, 33/d Napoli Grafica di copertina a cura di Roberto Lancia

4 Premessa La matematica è una delle discipline più impopolari agli occhi degli studenti che, spesso, ne rifiutano il linguaggio in quanto ritenuto troppo formalizzato e astratto. In realtà, il linguaggio matematico è un espediente per scrivere in maniera sintetica concetti che si possono esprimere anche a parole. Nell intento di consentire allo studente di essere in grado di utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo, il volume presenta gli argomenti fondamentali di goniometria e di trigonometria concernenti la risoluzione dei triangoli, le identità goniometriche fondamentali e le equazioni e le disequazioni goniometriche. Ciascun capitolo è introdotto da test di accertamento dei prerequisiti, cui segue una parte teorica, esplicativa dell argomento sviluppato, corredata da numerosi esempi e grafici. Ciascun paragrafo è completato da esercizi guidati, in cui le fasi relative allo svolgimento sono illustrate e commentate tenendo conto delle esigenze dello studente che affronta una materia il cui contenuto, ricco di formule e grafici, richiede un assiduo impegno. Sulla falsariga degli esercizi svolti sono proposti numerosi esercizi da svolgere. A completamento dei capitoli, per un ulteriore ripasso degli argomenti, sono presentate verifiche di autovalutazione. Il volume è destinato agli studenti universitari che si apprestano ad affrontare l esame di Matematica generale o Analisi matematica. Tuttavia, per come è strutturato, può essere utile anche per gli studenti delle scuole superiori non solo per verificare il grado di preparazione raggiunto ma anche per ripassare agevolmente gli argomenti trattati. Estratto della pubblicazione

5 SIMBOLOGIA diverso da per ogni sen( α ) seno dell angolo α sen 1 ( α ) minimo angolo che ha il seno uguale ad α cos( α ) coseno dell angolo α cos 1 ( α ) minimo angolo che ha il coseno uguale ad α tan( α ) tangente dell angolo α tan 1 ( α ) minimo angolo che ha la tangente uguale ad α cot ( α ) cotangente dell angolo α cot 1 ( α ) minimo angolo che ha la cotangente uguale ad α csc( α ) cosecante dell angolo α csc 1 ( α ) minimo angolo che ha la cosecante uguale ad α sec( α ) secante dell angolo α sec 1 ( α ) minimo angolo che ha la secante uguale ad α

6 Capitolo 1 Risoluzione dei triangoli Prerequisiti Angoli e loro misurazione Geometria del triangolo Concetto di funzione Sistema di riferimento cartesiano ortogonale Equazione della retta e coefficiente angolare Obiettivi Comprendere il concetto di risoluzione di un triangolo Sapere risolvere triangoli Sapere applicare le funzioni goniometriche a problemi reali Estratto della pubblicazione

7 1 Risoluzione dei triangoli Test di accertamento dei prerequisiti Di seguito sono proposte alcune domande di varie tipologie, per stabilire la capacità personale di affrontare gli argomenti svolti in questo capitolo. Ogni tipologia ha un punteggio associato, per un totale massimo di 80 punti, se si ottiene un punteggio inferiore a 48 vuol dire che non si è raggiunta la sufficienza. Le risposte esatte sono riportate a fine capitolo. Quesiti a scelta multipla con più risposte esatte (1 punto per ogni risposta esatta, 1 punto di penalità per ogni risposta errata, 5 punti se si forniscono solo tutte le risposte esatte) Per ogni quesito tracciare un segno nell apposito quadratino sulle scelte corrette. 1 Quali fra le seguenti affermazioni sono corrette? A Gli angoli acuti di un triangolo rettangolo sono fra loro complementari B C Un triangolo rettangolo non può essere anche isoscele Un angolo di 3,5 è un angolo di 3 50' D La diagonale di un quadrato è lunga E volte il lato Nel sistema sessagesimale per passare da una misura a una sua multipla si deve dividere per 360 Conoscendo quali fra i seguenti dati possiamo costruire un solo triangolo? A Tre angoli C B Due angoli e un lato D Due lati e un angolo E Due lati e un altezza Tre lati 3 Quali fra le seguenti coppie di oggetti geometrici sono certamente fra loro simili? A Due rettangoli C B Due triangoli isosceli D Due esagoni regolari E Due trapezi isosceli Due cerchi Quesiti a scelta multipla con una sola risposta esatta (5 punti per ogni risposta corretta) Per ogni quesito tracciare un segno nell apposito quadratino sull unica scelta corretta. 4 L equazione della circonferenza con centro nell origine e raggio unitario è: A x +y =0 6 Estratto della pubblicazione Capitolo 1

8 Test di accertamento dei prerequisiti B ( x 1) +y =0 C x + y 1 D =0 ( x 1) + ( y 1) =1 E x + y =1 5 L equazione y = x rappresenta: A Una retta parallela all asse delle ascisse B Una retta per l origine che determina un angolo ottuso con il semiasse positivo delle x C Una retta che forma angoli isometrici con gli assi coordinati D Una circonferenza con centro nell origine E Una circonferenza passante per l origine 6 In una circonferenza un angolo al centro determina un arco lungo π volte la misura 8 del raggio della circonferenza, quanto vale la sua misura in gradi sessagesimali? A 30' C 40 E Nessuno è corretto B 8 D 0,39 Quesiti a risposta numerica (10 punti per ogni risposta esatta) Rispondere con un numero alle seguenti domande. 7 Il rapporto fra due cateti di un triangolo rettangolo di ipotenusa 1 è 3, quanto sono lunghi i cateti? Quanto vale il rapporto fra l ipotenusa e un cateto di un triangolo rettangolo isoscele?... Quanto vale l ordinata di un punto della circonferenza di centro l origine e raggio 1, la cui ascissa è 1 4?... Il coefficiente angolare della retta passante per i punti (1; ) (3; 1) è: Dato un triangolo di perimetro 3, tracciamo una parallela a uno dei lati passante per il baricentro del triangolo. In tal modo otteniamo un triangolo più piccolo di quello dato. Quanto misura il suo perimetro? Estratto della Risoluzione pubblicazione dei triangoli 7

9 1 Capitolo Risoluzione dei triangoli 1.1. Funzioni goniometriche elementari e risoluzione di triangoli rettangoli Cominciamo subito a definire il problema di cui ci occuperemo in questo capitolo. Dato un triangolo diciamo sua risoluzione la determinazione delle misure di tutti i suoi lati e di tutti i suoi angoli. La disciplina matematica che si occupa della risoluzione dei triangoli è chiamata trigonometria, che letteralmente significa «misura dei triangoli». Cominciamo a risolvere i triangoli rettangoli. Stabiliamo alcune convenzioni di scrittura, che ci aiuteranno a semplificare il linguaggio. In un triangolo ABC, indichiamo con a la misura del lato BC, con b la misura del lato AC e con c la misura del lato AB; inoltre, indichiamo con α la misura dell angolo di vertice A, con β la misura dell angolo di vertice B e con γ la misura dell angolo di vertice C. A c α b B β a γ C Ricordiamo che due triangoli simili hanno gli angoli a due a due isometrici e i lati corrispondenti nella stessa proporzione. Quindi, considerando in generale un triangolo ABC, deve esservi una relazione stretta fra le proporzioni dei lati e gli angoli. Per comprendere tale relazione consideriamo la seguente figura: A F G D E B C 8 Estratto della pubblicazione Capitolo 1

10 In essa vi sono tre triangoli: ABC, ADE e AFG, che sono evidentemente simili poiché i lati BC, DE e FG sono fra loro paralleli e pertanto gli angoli indicati con lo stesso segno sono isometrici perché corrispondenti rispetto a queste parallele tagliate rispettivamente dalla trasversali AB e AC. Si verifica allora la validità delle seguenti uguaglianze: AB BC = AD DE = AF FG ; AC BC = AE DE = AG FG ; AB AC = AD AE = AF AG Valgono naturalmente anche le uguaglianze ottenute da queste scambiando fra loro numeratore e denominatore. Ciascuna di queste proporzioni determina perciò un numero positivo, che deve essere legato agli angoli del triangolo. In particolare, ciò vale per i triangoli rettangoli. Quindi ciascuna di queste proporzioni è una funzione degli angoli acuti Funzioni goniometriche elementari Conveniamo di definire delle funzioni matematiche associate appunto ai lati di un triangolo rettangolo con i suoi angoli. C D b F γ a E G A α c β B Dato un triangolo rettangolo ABC di ipotenusa BC, chiamiamo seno di un suo angolo acuto il rapporto fra la misura del cateto opposto all angolo e la misura dell ipotenusa. Il seno di un angolo x si indica con sen(x). Siano a l potenusa e b e c i cateti, si ha: sen( β)= b a, sen ( γ )= c a Sottolineiamo che il seno è una funzione, non una costante, dato che il suo valore dipende dall ampiezza dell angolo x a cui è riferito. È un gravissimo errore la seguente semplificazione: sen( /x) = sen. /x Estratto della Risoluzione pubblicazione dei triangoli 9

11 Infatti la scritta sen, priva di un argomento, ossia della misura di un angolo, non ha alcun significato; è una funzione con il proprio argomento. Dato un triangolo rettangolo ABC di ipotenusa BC, chiamiamo coseno di un suo angolo acuto il rapporto fra la misura del cateto adiacente all angolo e la misura dell ipotenusa. Il coseno di un angolo x si indica con cos(x). Siano a l ipotenusa e b e c i cateti, si ha: cos( β)= c a, cos ( γ )= b a Anche il coseno è una funzione. Notiamo immediatamente che sen( β)= cos ( γ);sen( γ)= cos ( β) In effetti, il motivo per cui usiamo la parola coseno (formata dal prefisso co e dal vocabolo seno) sta proprio nel fatto che se β e γ sono due angoli complementari (e gli angoli acuti di un triangolo rettangolo lo sono certamente), allora il seno di ciascuno dei due angoli è sempre uguale al coseno dell altro. Il prefisso co sta, appunto, per complementare del seno. Inoltre sia il seno che il coseno di un angolo acuto sono numeri positivi e minori di 1, essendo rapporto fra cateto e ipotenusa di uno stesso triangolo rettangolo. ESEMPIO Consideriamo un triangolo rettangolo i cui angoli acuti misurano 30 e 60. È facile vedere che tale triangolo può considerarsi come metà di un triangolo equilatero: infatti se tracciamo un altezza di un triangolo equilatero, questa divide il triangolo dato in due triangoli rettangoli isometrici, i cui angoli acuti misurano appunto 30 e 60. C D A B 10 Estratto della pubblicazione Capitolo 1

12 Questo ci consente di affermare che il cateto adiacente all angolo di 60, nella figura precedente denotato con AB, misura quanto metà dell ipotenusa, mentre 3 l altro cateto, denotato con AC, misura BC, come sappiamo dalle relazioni tra altezze e lati di un triangolo equilatero. Quindi per le definizioni precedenti possiamo scrivere: ma anche: sen(60 )= AC BC = 3 BC = 3 BC =cos(30 ) 1 sen(30 )= AB BC = BC BC = 1 = cos(60 ) Un altra interessante proprietà è l interpretazione trigonometrica del teorema di Pitagora. TEOREMA 1 Si ha: sen (x)+ cos ( x)=1, 0 <x < 90 DIMOSTRAZIONE Il teorema di Pitagora, applicato a un triangolo rettangolo ABC di ipotenusa BC, è espresso dall identità: AB + AC = BC. Dividiamo tutto per BC ottenendo: AB BC + AC BC = BC BC AB + AC =1 BC BC Adesso basta sostituire a ciascuno dei due rapporti le loro espressioni mediante le funzioni goniometriche, per ottenere la tesi. Passiamo ad altre definizioni. Dato un triangolo rettangolo ABC di ipotenusa BC, chiamiamo tangente di un suo angolo acuto il rapporto fra la misura del cateto opposto all angolo e la misura dell altro cateto. La tangente di un angolo x si indica con tan(x). Si ha: tan( β)= b c,tanγ = c b. Risoluzione dei triangoli 11

13 Visto quel che abbiamo detto a proposito delle relazioni fra seno e coseno, risulta naturale considerare una funzione complementare della funzione tangente. Dato un triangolo rettangolo ABC di ipotenusa BC, chiamiamo cotangente di un suo angolo acuto il rapporto fra la misura del cateto adiacente all angolo e la misura dell altro cateto. La cotangente di un angolo x si indica con cot(x). Si ha: cot( β)= c b, cot ( γ )= b c. Dalle precedenti definizioni si deduce facilmente il seguente teorema. TEOREMA Si ha: 1 tan(x) =,0 <x < 90 cot(x)' Per completare consideriamo gli inversi del seno e del coseno. Dato un triangolo rettangolo ABC di ipotenusa BC, chiamiamo cosecante di un suo angolo acuto il rapporto fra la misura dell ipotenusa e la misura del cateto opposto all angolo. Dato un triangolo rettangolo ABC di ipotenusa BC, chiamiamo secante di un suo angolo acuto il rapporto fra la misura dell ipotenusa e la misura del cateto adiacente all angolo. La cosecante di un angolo x si indica con csc(x). Si ha: csc( β)= a c, csc ( γ )= a b La secante di un angolo x si indica con sec(x). Si ha: sec( β)= a b, sec ( γ )= a c Proprio per come abbiamo definito le precedenti funzioni, si ha la validità del seguente risultato. TEOREMA 3 Si ha: csc( x)= 1 sen(x),sec( x)= 1,0 <x < 90 cos x 1 Capitolo 1

14 Ovviamente secante e cosecante di un angolo acuto sono sempre numeri positivi maggiori di 1. Vale anche un altro importante teorema. TEOREMA 4 La tangente di un angolo acuto x verifica la seguente identità: tan(x) = sen(x) cos(x) DIMOSTRAZIONE Per definizione abbiamo detto che: Ma possiamo anche scrivere: tan(β) = b c tan(β)= b c = b a a c =sen(β) 1 cos(β) = sen(β) cos(β) Lasciamo per esercizio la dimostrazione del seguente teorema. TEOREMA 5 La cotangente di un angolo acuto x verifica la seguente identità: cot ( x)= cos(x) sen x Per calcolare le funzioni goniometriche possiamo usare una calcolatrice scientifica. Il loro uso è diverso a seconda dei vari modelli e marche. Per il calcolo del seno e del coseno di un dato angolo il metodo usato dalle calcolatrici più recenti è quello di digitare nello stesso ordine di scrittura. Per esempio se vogliamo calcolare sen(57 ), digitiamo intanto il tasto con la scritta sin quindi il valore 57. Si noti che in questo testo abbiamo adottato la convenzione di indicare con sen la funzione seno, le calcolatrici la indicano con sin. Si deve però fare attenzione che l unità di misura sia quella corretta, dato che le calcolatrici di solito calcolano in 3 diverse unità di misura: gradi, radianti e gradienti. Anche in questo caso dipende dalla calcolatrice usata, come variare l unità di misura, così come mostrare l unità di misura attiva. In genere i gradi sessagesimali sono scritti sul display Estratto della Risoluzione pubblicazione dei triangoli 13

15 della calcolatrice con una piccola D o con la scritta DEG o con una equivalente. Vedremo, di seguito, l unità di misura denominata radiante. Inoltre sulle calcolatrici, come sulle tavole, sono presenti solo i tasti relativi alle funzioni sin, cos e tan. Non sono presenti i tasti per secante, cosecante e cotangente, ciò perché questi si possono ottenere mediante coseno, seno e tangente rispettivamente. Negli esempi seguenti, otterremo dei numeri decimali in cui le cifre dei decimali sono separate dalla parte intera del numero da punti, così come si ottiene usando le calcolatrici. ESEMPI 1. Per calcolare il valore del seno di 7, dobbiamo intanto controllare se sul display appare la scritta DEG, ossia se il calcolo dei gradi viene effettuato nel sistema sessagesimale e poi si procede come stabilito dalla calcolatrice in uso, si ottiene un valore abbastanza vicino a , a seconda del grado di approssimazione della calcolatrice usata. Se invece il calcolo fosse stato effettuato in RAD avremmo ottenuto Infine in GRAD il risultato sarebbe stato Osserviamo altresì che le calcolatrici indicano la parte decimale con il punto e non con la virgola.. Si voglia calcolare il coseno di 3 3'45". Ci si deve informare, leggendo sul manuale della calcolatrice utilizzata, come si fa a introdurre il precedente valore. In ogni caso un metodo universale è quello di portare tutti i valori in gradi, ossia di inserire il numero come dato che 60 primi e 3600 secondi formano un grado. In tal modo sul display apparirà Quindi si calcola il coseno, ottenendo un valore simile a Si voglia calcolare la cotangente di 47 1'36". Introdotto il valore dell angolo, nei modi suggeriti dal manuale della calcolatrice o come visto in precedenza, si calcola la sua tangente, ottenendo circa A questo punto si digita il tasto corrispondente al simbolo 1/x e si ottiene circa che è perciò il valore approssimato cercato. Un altro importante problema da risolvere è quello cosiddetto inverso, cioè determinare il valore dell angolo di cui conosciamo una sua funzione goniometrica. 14 Capitolo 1

16 ESEMPIO Vogliamo sapere quale angolo x ha seno uguale a 0,1. Nella nostra calcolatrice osserviamo che in piccolo sopra i tasti sin, cos e tan, scritti in un dato colore, vi sono sin 1,cos 1,tan 1. Il colore in cui sono scritti è lo stesso di un tasto particolare, il cui nome è nd oppure INV o anche Shift o un altro nome. Ciò significa che se vogliamo usare tali tasti dobbiamo prima premere questo tasto. In questo caso quindi digitiamo detto tasto, poi sin e infine 0.1, ottenendo circa (ovviamente se siamo in DEG). Il risultato è espresso solo in gradi, se volessimo scriverlo in gradi, primi e secondi, anche in questo caso c è un opportuno tasto (di solito indicato con DMS), che ci permette di dire che l angolo è circa 6 53'3". La calcolatrice fornisce sempre il minimo angolo in valore assoluto che ha quella data funzione goniometrica. Per indicare il minimo angolo x in valore assoluto per cui una sua funzione goniometrica è uguale al numero reale x, scriveremo, con ovvio significato dei simboli: cos 1 ( x ); cot -1 x () ; csc 1 x ; sec 1 ( x ); sen 1 ( x ); tan 1 x Risoluzione dei triangoli rettangoli Grazie alle definizioni delle funzioni goniometriche, possiamo risolvere i triangoli rettangoli di cui sono note le misure di due lati, o di un lato e di un angolo acuto. ESEMPIO Si voglia risolvere il triangolo rettangolo i cui cateti misurano 3 e 4 unità. Grazie al teorema di Pitagora determiniamo la misura, uguale a 5 unità, dell ipotenusa. Per quel che riguarda le misure degli angoli, abbiamo: sen( β)= 3 5 =0,6 β 36 5'1" il valore dell angolo è ottenuto mediante la calcolatrice. Data la complementarità degli angoli acuti di un triangolo rettangolo, abbiamo: γ 53 07'48" Si può determinare anche una formula per il calcolo dell area di un triangolo qualsiasi, note le misure di due lati e dell angolo compreso fra i detti lati. Vale infatti il seguente teorema. Risoluzione dei triangoli 15

17 TEOREMA 6 La misura dell area di un triangolo qualsiasi si ottiene mediante il semiprodotto delle misure di due lati per il seno dell angolo da essi compreso. DIMOSTRAZIONE Ci riferiamo alla seguente figura: A B H C in cui abbiamo tracciato l altezza AH relativa a uno dei lati, ora determiniamo l area del triangolo: S ABC = 1 BC AH Adesso troviamo la misura di AH applicando le relazioni fra i lati e gli angoli di un triangolo rettangolo: AH = AB sen( β) Sostituiamo questo risultato nella prima formula: S ABC = 1 BC AB sen β. ESEMPIO Vogliamo trovare l area di un triangolo in cui due lati sono lunghi 4 e 7 e l angolo da essi compreso è 67. Applicando la formula stabilita dal teorema precedente avremo: S = sen( 67 ) 1,89 Come corollario del precedente teorema, segue una formula per il calcolo dell area di un parallelogramma mediante i suoi lati. COROLLARIO L area di un parallelogramma è data dal prodotto delle misure di due lati consecutivi per il seno dell angolo da essi formato. 16 Estratto della pubblicazione Capitolo 1

18 DIMOSTRAZIONE La dimostrazione del corollario segue immediatamente dal Teorema 6 perché una diagonale del parallelogramma lo divide in due triangoli isometrici. A D B C Mostriamo ora un risultato generale per i quadrilateri convessi. TEOREMA 7 La misura dell area di un quadrilatero convesso qualsiasi si ottiene mediante il semiprodotto delle misure delle sue diagonali per il seno dell angolo da esse compreso. DIMOSTRAZIONE Per la dimostrazione ci riferiamo alla seguente figura: D C A E B Le diagonali dividono il quadrilatero in 4 triangoli, la somma delle cui aree equivale ovviamente a quella del quadrilatero. Del resto, le aree dei triangoli si possono calcolare mediante la formula stabilita nel Teorema 6. Estratto della Risoluzione pubblicazione dei triangoli 17

19 Si ha perciò: + 1 S ABCD = 1 AE EB sen AÊB + 1 AE DE sen( DÊA) EC EB sen( BÊC)+ 1 EC ED sen( CÊD)+ D altro canto, i seni che compaiono nella precedente espressione sono tutti uguali perché si riferiscono o ad angoli fra loro isometrici (quelli opposti al vertice) o ad angoli fra loro supplementari. Pertanto, possiamo scrivere più semplicemente: S ABCD = 1 sen( AÊB) ( AE EB + EC EB + EC ED + AE ED)= = 1 sen( AÊB) AE ( EB + ED)+ EC ( EB + ED) = = 1 sen( AÊB) ( AE + EC) ( EB + ED)= 1 sen( AÊB) AC BD che è proprio quello che volevamo dimostrare. La formula stabilita per i quadrilateri convessi vale ovviamente anche per un rombo, nel quale le diagonali sono perpendicolari. Ne discende quindi facilmente la formula ben nota: 1 d 1 d sen( 90 )= 1 d 1 d dove d 1 e d sono le diagonali del rombo. La precedente formula vale ovviamente per tutti quei quadrilateri le cui diagonali sono perpendicolari, anche per i cosiddetti aquiloni, di cui mostriamo un esempio in figura. Se la usiamo anche per i trapezi, per esempio per quelli isosceli le cui diagonali sono isometriche, la formula diviene più semplicemente 1 d sen( x), con x uno degli angoli formati dalle diagonali. 18 Estratto della pubblicazione Capitolo 1

20 Più in generale si può provare un risultato sui poligoni regolari. TEOREMA 8 La misura dell area di un poligono regolare di n lati il cui lato è lungo l, in funzione del raggio R della circonferenza a esso circoscritta è: n 1 R sen 360 n DIMOSTRAZIONE Ci riferiamo alla seguente figura, in cui per semplicità abbiamo considerato un ottagono regolare: B A O Il poligono è, ovviamente, inscrivibile in una circonferenza. I segmenti che uniscono i vertici con il centro della circonferenza dividono l ottagono in 8 triangoli isosceli isometrici, il cui lato è lungo quanto il raggio della circonferenza. L angolo al vertice di questi triangoli è lungo ovviamente 360. Quindi, l area dell ottagono è R sen 360. In generale quindi per un poligono di n lati sarà: 8 n 1 R sen 360 n L area di un quadrato in funzione del raggio della circonferenza a esso circoscritta, che ovviamente misura quanto metà della sua diagonale, per il Teorema 8 vale: 4 1 R sen = R sen( 90 )= R Estratto della Risoluzione pubblicazione dei triangoli 19

21 E, in effetti, dato che il raggio è pari a metà diagonale, cioè, in funzione del lato l del quadrato a l, la formula precedente diventa: l = l 4 =, l cioè la ben nota formula per il calcolo dell area del quadrato. 1 Risoluzione dei triangoli Esercizi svolti Sappiamo che per un dato angolo acuto x, si ha: sen(x) = 0,34; vogliamo sapere quanto vale cos(x). Per il Teorema 1 possiamo scrivere: 0,34 +cos ( x )=1 cos ( x )=1 0,34 cos ( x )=1 0,1156 cos ( x )=0,8844 cos( x )= 0,8844 cos(x ) 0,94 Osserviamo che abbiamo una sola soluzione, dato che la soluzione negativa non può essere accettata, essendo il coseno di un angolo acuto un numero positivo. Inoltre il valore ottenuto è approssimato, dato che il radicando non è un quadrato perfetto. Si voglia risolvere il triangolo rettangolo in cui un cateto misura 7 unità e l ipotenusa 9 unità. Con il Teorema di Pitagora troviamo la misura dell altro cateto: Passiamo agli angoli: 9 7 = = 3 =4 tan( β)= 7 4 β 51 3'7",γ=90 β 38 56'33" 3 Risolvere il triangolo rettangolo in cui un cateto misura 6 unità e l angolo acuto opposto 31. Chiaramente l altro angolo acuto è 59. Il rapporto tra il cateto dato e l ipotenusa è sen(31 ), quindi l ipotenusa è: 6 sen 31 11,65 Troviamo l altro cateto usando sempre le relazioni trigonometriche: 6 6 =tan( 31 ) x = x tan 31 9,99 Abbiamo preferito effettuare il calcolo in questo modo perché usando il teorema di Pitagora avremmo usato un valore approssimato, quindi avremmo approssimato due volte, invece che una volta sola come con la formula precedente. 0 Estratto della pubblicazione Capitolo 1

22 4 Risolvere un triangolo rettangolo del quale conosciamo la somma dei suoi cateti, che vale 17, e la misura dell angolo acuto maggiore, che vale 67 ' 48". Siano b e c i cateti del triangolo, dove b è il cateto maggiore, possiamo impostare il seguente sistema: b+c =17 b c =tan(67 '48") Il sistema diviene allora: b+c =17 b,4 c le cui soluzioni sono b = 1 e c = 5. Mediante il teorema di Pitagora troviamo che l ipotenusa è uguale a 13, mentre l altro angolo acuto (complementare di quello dato) misura circa 37'". 5 Di un triangolo sappiamo che due lati sono lunghi 3,1 e 6,14, mentre l area è 8,4. Vogliamo sapere quanto misura l angolo compreso dai lati noti. Basta applicare la formula inversa del Teorema 6: 8,4= 1 3,1 6,14 sen ( x ) sen( x )= 8,4 0,836 x 56 44'9" 3,1 6,14 6 Di un triangolo qualsiasi conosciamo la misura dell area, 1, di un lato, 3, e di uno degli angoli adiacenti a tale lato, 34, vogliamo determinare la misura dell altro lato adiacente al dato angolo. Indicando con x la misura incognita possiamo scrivere, per il Teorema 6, 1= 1 Quindi avremo: 1 4 x = 3 1 sen 34 = 8 sen( 34 ) 14,3 3 x sen( 34 ). 7 Vogliamo verificare se la seguente uguaglianza è un identità, in un triangolo rettangolo in cui a è la misura dell ipotenusa: ab cos( γ) bc sec( β) ab csc( γ)+ac tan( β) =cos ( β ) b a a+c Estratto della Risoluzione pubblicazione dei triangoli 1

23 Basta sostituire alle funzioni goniometriche la relativa espressione mediante i lati del triangolo. Abbiamo così: a b b a bc a c ab a c +ac b = c a b a a+c b ab c ( b a ) = a b c c +ab a a+c b ( b a) a b ( a+c) c c b a = a a+c c =c Abbiamo ottenuto la stessa espressione in ambo i membri, quindi abbiamo a che fare con un identità. 8 Vogliamo verificare se la seguente uguaglianza è un identità, in un triangolo rettangolo in cui a è la misura dell ipotenusa: a cos( γ) cot( γ)+a tan( γ) sen( β)= b Procedendo come nel precedente esercizio: a b a b c + a c b b a = b c b c +c=b c b +c c c = b c c =b Come si vede non abbiamo ottenuto un identità, dato che in generale b è diverso da c. Possiamo quindi dire che la data uguaglianza è un identità solo se il triangolo è rettangolo isoscele. 1 Risoluzione dei triangoli Le risposte esatte sono riportate a fine capitolo. Esercizi proposti 3 1 Determinare valori approssimati al secondo decimale degli angoli acuti dei triangoli rettangoli di cui forniamo le misure di due dei loro lati (a indica l ipotenusa) 1 b = 5, c = 8 b = 1,3, c =,54 3 a = 5, c = 3 4 a = 6 7, b = 3 5 Semplificare le seguenti espressioni 5 a) tan( 30 ); b) cot ( 30 ); c) sec( 30 ); d) csc ( 30 ) Capitolo 1

24 6 a) tan( 60 ); b) cot ( 60 ); c) sec( 60 ); d) csc ( 60 ) 7 8 sen( 30 )+1 cos 45 sec( 45 ) +tan( 45 ) cot( 60 ) 1+cot tan csc 60 1 sen 45 1+tan 30 9 cos( 60 ) csc( 30 ) 1+cos 45 1 cot 30 Risolvere i triangoli rettangoli di ipotenusa a, noti i seguenti enti 10 a = 1,3, β = 13 1'45" 11 b =,7, β = 48 4'3" 1 b = 3,15, γ = 10 8'41" 13 a = 4, b = 14 a = 1,37, c = 0,48 15 b =,47, c = 1,89 Determinare area e perimetro dei triangoli rettangoli di cui si conoscono le misure dei seguenti enti 16 La somma dei cateti, 10, e un angolo acuto, La differenza dei cateti, 6, e un angolo acuto, 4 18 La somma di un cateto con l ipotenusa, 1, e l angolo acuto opposto al cateto, 6 19 La tangente di un angolo acuto,, e l area, 1 0 La differenza fra l ipotenusa e un cateto, 8, e l angolo adiacente al cateto dato, Determinare gli elementi incogniti dei seguenti triangoli qualsiasi di cui sono dati alcuni enti (con A si indica la misura dell area, con p quella del perimetro) = 0,63, A =? 1 a = 5,7, b = 8,1, sen γ a = 3, b = 4, γ = 70, A =? 3 A = 7,5, b = 3,14, γ = 40 31'1", a =? 4 a = 1,75, β = 47, γ = 75, A = 4,78, p =?, b =?, c =? 5 a = 5, p = 11, γ = 50, A = 4, β =?, α =? Risoluzione dei triangoli 3

25 Verificare se le seguenti uguaglianze sono identità, in un triangolo rettangolo in cui a è la misura dell ipotenusa 6 a cos( γ) csc( β) b tan( β) sec γ =a 1 b c 7 c csc( β) cos( γ)+b tan( β) sen( γ)= b +ac a 8 asen( β) tan( γ) acot( β) csc( γ)=c tan β 9 a sen( β) tan( β)+ cos β sen ( α) ( sen β)+cos ( β) =c tan( β) sen ( α) cot ( γ )+cos( β) 30 a sec( β) tan( γ)+b cos( γ) csc( β)=a csc( γ) tan( β)+b sen( β) sec( γ) 31 tan(β) cot(β)+ b a cot(γ) tan(γ)+ b = c a cos(γ) +b a 3 33 tan(β) cot(γ) b ( sen( β) cos( γ)+b =csc γ) b c a +b sen(β) cos(γ) sen γ cos(β) sen(γ) cos (γ) = tan ( β ) cot β Nei seguenti esercizi è richiesta la determinazione di uno o più angoli 34 Un trapezio rettangolo ha le basi lunghe 6 e 15, l altezza 8. Determinare il minore angolo che formano le diagonali. 35 Un trapezio isoscele ha le basi lunghe 5 e 8, l altezza 4. Determinare il minore angolo che formano le diagonali. 36 Un rettangolo ha le dimensioni lunghe 3 e 4. Determinare il minore angolo che formano le diagonali. 37 Un parallelogramma ha area 10 e i lati lunghi 3 e 5, determinare le misure dei suoi angoli. 38 Determinare una formula per calcolare l angolo formato dalle diagonali di un rettangolo di cui conosciamo le misure delle sue dimensioni, b e h. 39 Determinare una formula per calcolare l angolo formato dalle diagonali di un trapezio rettangolo di cui conosciamo le misure delle sue basi, b e B e dell altezza h. 40 Determinare una formula per calcolare l angolo formato dalle diagonali di un trapezio isoscele di cui conosciamo le misure delle sue basi, b e B e dell altezza h. 4 Estratto della pubblicazione Capitolo 1

Test di accertamento dei prerequisiti

Test di accertamento dei prerequisiti Risoluzione dei triangoli Test di accertamento dei prerequisiti Di seguito sono proposte alcune domande di varie tipologie, per stabilire la capacità personale di affrontare gli argomenti svolti in questo

Dettagli

Triangolo rettangolo

Triangolo rettangolo Dato il triangolo rettangolo Possiamo perciò utilizzare angoli). Progetto Matematica in Rete Triangolo rettangolo OPA sappiamo che: PA cateto senα OP OA cateto cos α OP PA cateto tgα OA cateto opposto

Dettagli

Copyright Esselibri S.p.A.

Copyright Esselibri S.p.A. .2. Risoluzione di triangoli qualsiasi In questo paragrafo estenderemo le funzioni goniometriche anche ad angoli retti ed ottusi, per potere risolvere triangoli qualsiasi. er fare ciò ovviamente vogliamo

Dettagli

Triangolo rettangolo

Triangolo rettangolo Dato il triangolo rettangolo Possiamo perciò utilizzare angoli). Progetto Matematica in Rete Triangolo rettangolo OPA sappiamo che: PA cateto sen OP cos tg OA cateto OP PA cateto OA cateto opposto ad ipotenusa

Dettagli

1 Funzioni trigonometriche

1 Funzioni trigonometriche 1 Funzioni trigonometriche 1 1 Funzioni trigonometriche Definizione 1.1. Si definisce circonferenza goniometrica la circonferenza centrata nell origine di un piano cartesiano e raggio unitario. L equazione

Dettagli

dove i simboli α gradi ed α radianti indicano rispettivamente la misura dell angolo in gradi ed in radianti. Da qui si ottengono le seguenti formule

dove i simboli α gradi ed α radianti indicano rispettivamente la misura dell angolo in gradi ed in radianti. Da qui si ottengono le seguenti formule 8 Trigonometria 81 Seno, coseno, tangente Un angolo α può essere definito geometricamente come la parte di piano compresa tra due semirette, dette lati dell angolo, aventi origine nello stesso punto O,

Dettagli

TRIGONOMETRIA. Ripasso veloce

TRIGONOMETRIA. Ripasso veloce TRIGONOMETRIA Ripasso veloce Definizioni principali Sia u un segmento con un estremo nell origine e l altro sulla circonferenza di centro l origine e raggio (circonferenza goniometrica) che formi un angolo

Dettagli

Formule goniometriche

Formule goniometriche Appunti di Matematica Formule goniometriche Come possiamo calcolare ( + β )? E chiaro che non può risultare ( β ) + β + : se infatti fosse così e per esempio β avremo + + +! Dobbiamo ricavare delle relazioni

Dettagli

Matema&ca. TRIGONOMETRIA La trigonometria. DOCENTE: Vincenzo Pappalardo MATERIA: Matematica

Matema&ca. TRIGONOMETRIA La trigonometria. DOCENTE: Vincenzo Pappalardo MATERIA: Matematica Matema&ca TRIGONOMETRIA La trigonometria DOCENTE: Vincenzo Pappalardo MATERIA: Matematica INTRODUZIONE Finora ci siamo occupati di goniometria, ossia della misura di angoli e delle funzioni goniometriche

Dettagli

Goniometria e Trigonometria

Goniometria e Trigonometria Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze e Metodi dell Ingegneria Corso MOOC Iscriversi a Ingegneria Reggio Emilia Introduzione La goniometria è la parte della matematica

Dettagli

Capitolo 8: introduzione alla trigonometria

Capitolo 8: introduzione alla trigonometria Capitolo 8: introduzione alla trigonometria 8.1 Trasformare da gradi sessagesimali a radianti o viceversa a 0 0 ; b 70 0 ; c 60 0 ; d 1 0 ; e 5 0 ; f 15 0 ; g 5 0 ; h 15 0 ; i 10 0 0 ; j 1 0 9 ; k 1 0

Dettagli

Un triangolo è un insieme di punti del piano costituito da una poligonale chiusa di tre lati e dai suoi punti interni CLASSIFICAZIONE RISPETTO AI

Un triangolo è un insieme di punti del piano costituito da una poligonale chiusa di tre lati e dai suoi punti interni CLASSIFICAZIONE RISPETTO AI Un triangolo è un insieme di punti del piano costituito da una poligonale chiusa di tre lati e dai suoi punti interni CLASSIFICAZIONE RISPETTO AI LATI: equilatero, isoscele, scaleno CLASSIFICAZIONE RISPETTO

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

Questionario di TRIANGOLI. per la classe 3^ Geometri

Questionario di TRIANGOLI. per la classe 3^ Geometri Questionario di TRIANGOLI per la classe 3^ Geometri Questo questionario è impostato su 25 domande disponibili e ideate per la verifica prevista dopo la parte di corso fino ad oggi svolta. Tutte le domande

Dettagli

PIANO DI RECUPERO DI MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSI 3

PIANO DI RECUPERO DI MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSI 3 PIANO DI RECUPERO DI MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 0/0 CLASSI DISEQUAZIONI Risolvi le seguenti disequazioni numeriche intere. ) ) 9 ) ) 9 ( ) ) ) non esiste R non esiste R Risolvi le seguenti disequazioni

Dettagli

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1. Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero

Dettagli

Risoluzione dei triangoli rettangoli

Risoluzione dei triangoli rettangoli Risoluzione dei triangoli rettangoli In questa dispensa esamineremo il problema della risoluzione dei triangoli rettangoli. Riprendendo la definizione di seno e coseno, mostreremo come questi si possano

Dettagli

TRIGONOMETRIA. Un angolo si misura in gradi. Un grado è la novantesima parte di un angolo retto.

TRIGONOMETRIA. Un angolo si misura in gradi. Un grado è la novantesima parte di un angolo retto. TRIGONOMETRIA DA RICORDARE: Due angoli si dicono supplementari quando la loro somma è pari a 80 Due angoli si dicono complementari quando la loro somma è pari a 90 Due angoli si dicono opposti quando la

Dettagli

Repetitorium trigonometriae - per immagini

Repetitorium trigonometriae - per immagini Repetitorium trigonometriae - per immagini Regole di base Ipotenusa Opposto Adiacente Tenendo a mente la seguente nomenclatura di un triangolo rettangolo si ha: sin = Opposto Ipotenusa cos = Adiacente

Dettagli

ARGOMENTI FONDAMENTALI

ARGOMENTI FONDAMENTALI RESTART fondamenti esercizi guidati verifiche di autovalutazione Carmelo Di Stefano RS4 ARGOMENTI FONDAMENTALI di GEOMETRIA ANALITICA Punti e rette nel piano cartesiano Trasformazioni geometriche Coniche

Dettagli

ESERCIZI. 1.2 Dire quali dei seguenti insiemi sono vuoti e descriverne il complementare nell insieme dei numeri reali: C:= {x R x 1 3 e x 1 2 };

ESERCIZI. 1.2 Dire quali dei seguenti insiemi sono vuoti e descriverne il complementare nell insieme dei numeri reali: C:= {x R x 1 3 e x 1 2 }; ESERCIZI. INSIEMISTICA. Sia l insieme dei punti dello spazio, Γ una sfera e N il suo polo nord. Quali delle seguenti relazioni sono corrette? N Γ; N ; Γ ; Γ ; N ; Γ N.. Dire quali dei seguenti insiemi

Dettagli

1. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo

1. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo Quinto modulo: Funzioni Obiettivi. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo. saper operare con le funzioni esponenziale e logaritmo per risolvere

Dettagli

Trigonometria 5451 La tangente di un angolo di 90 : A) è 1 B) è 0 C) non è definita D) è 1 5452 Quanto vale in gradi un angolo di (4/3) π radianti? A) 240 B) 245 C) 230 D) 120 5453 La tangentoide è la

Dettagli

2 x y x 2 y 2 2p. Le lunghezze dei lati del trapezio sono. BC x y AB 2y y 2 CD 2x x 2 E quindi il suo perimetro è

2 x y x 2 y 2 2p. Le lunghezze dei lati del trapezio sono. BC x y AB 2y y 2 CD 2x x 2 E quindi il suo perimetro è Luglio 935 Primo problema Di un trapezio convesso isoscele, le cui diagonali sono perpendicolari fra loro, si conosce il perimetro p e si sa che è equivalente a un quadrato di lato lungo m. Determinare

Dettagli

SENO, COSENO E TANGENTE DI UN ANGOLO

SENO, COSENO E TANGENTE DI UN ANGOLO Goniometria e trigonometria Misurare gli angoli nel sistema circolare L unità di misura del sistema circolare è il radiante def. Un radiante è la misura di un angolo alla circonferenza che sottende un

Dettagli

Applicazioni dei teoremi di Pitagora ed Euclide

Applicazioni dei teoremi di Pitagora ed Euclide Utilizzando le misure di segmenti e superfici si possono riscrivere i teoremi di Pitagora ed Euclide per il triangolo rettangolo: Teorema di Pitagora: 1 + c i c = 1 Teorema di Euclide: c p i 1 = 1 c =

Dettagli

HP VP. (rispettivamente seno, coseno e tangente di β)

HP VP. (rispettivamente seno, coseno e tangente di β) Trigonometria Prerequisiti: Nozione di angolo e di arco. Obiettivi convertire le misure degli angoli dai gradi ai radianti e viceversa; sapere le relazioni fra gli elementi (lati, angoli) di un triangolo;

Dettagli

CORSO ZERO DI MATEMATICA

CORSO ZERO DI MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Dr. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice

Dettagli

Problemi sui teoremi di Euclide e Pitagora

Problemi sui teoremi di Euclide e Pitagora Appunti di Matematica GEOMETRIA EUCLIDEA Problemi sui teoremi di Euclide e Pitagora Utilizzando le misure di segmenti e superfici si possono riscrivere i teoremi di Pitagora ed Euclide per il triangolo

Dettagli

Costruzioni geometriche. (Teoria pag , esercizi )

Costruzioni geometriche. (Teoria pag , esercizi ) Costruzioni geometriche. (Teoria pag. 81-96, esercizi 141-153 ) 1) Costruzione con squadra e riga. a) Rette parallele. Ricorda: due rette sono parallele quando.... oppure quando hanno la stessa. Matematicamente

Dettagli

che ci permette di passare da un sistema di misura all'altro con le:

che ci permette di passare da un sistema di misura all'altro con le: Goniometria Misura degli angoli Gli angoli vengono spesso misurati in gradi sessagesimali (1 = 1/360 dell'angolo giro), anche se una Legge dello Stato italiano del 1960 impone di esprimerli in radianti.

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

C.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER

C.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER C.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER L ISTRUZIONE DEGLI ADULTI SEDE DI CATANZARO - Via T. Campanella n 9 DISPENSE DI GEOMETRIA PERCORSO DI ISTRUZIONE DI PRIMO LIVELLO PRIMO PERIODO DIDATTICO A.S. 2017/2018

Dettagli

QUESTIONARIO INIZIALE DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO INIZIALE DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO INIZIALE DI AUTOVALUTAZIONE relativo a GEOMETRIA PIANA EQUAZIONI E DISEQUAZIONI a cura di Mariacristina Fornasari, Daniela Mari, Giuliano Mazzanti, Valter Roselli, Luigi Tomasi 1) Nel piano

Dettagli

FUNZIONI GONIOMETRICHE

FUNZIONI GONIOMETRICHE FUNZIONI GONIOMETRICHE ANGOLI Col termine angolo indichiamo la parte di piano limitata da due semirette aventi la stessa origine, chiamata vertice. Possiamo definire anche l angolo come la parte di piano

Dettagli

C. Di Stefano, Dal problema al modello matematico Vol 1 Capitolo 4 Unità 2

C. Di Stefano, Dal problema al modello matematico Vol 1 Capitolo 4 Unità 2 Verifiche Con il simbolo CAS indichiamo quegli esercizi per i quali risulta opportuno utilizzare nei calcoli un software di tipo Computer Algebra System, come Derive o una calcolatrice simbolica. Vogliamo

Dettagli

Capitolo 2. Cenni di geometria analitica nel piano

Capitolo 2. Cenni di geometria analitica nel piano Capitolo Cenni di geometria analitica nel piano 1 Il piano cartesiano Il piano cartesiano è una rappresentazione grafica del prodotto cartesiano R = R R La rappresentazione grafica è possibile se si crea

Dettagli

TRIGONOMETRIA E COORDINATE

TRIGONOMETRIA E COORDINATE Y Y () X O (Y Y ) - α X (X X ) 200 c TRIGONOMETRI E OORDINTE ngoli e sistemi di misura angolare Funzioni trigonometriche Risoluzione dei triangoli rettangoli Risoluzione dei poligoni Risoluzione dei triangoli

Dettagli

REGOLA DELLA SEMPLIFICAZIONE DELLE AREE

REGOLA DELLA SEMPLIFICAZIONE DELLE AREE REGOLA DELLA SEMPLIFICAZIONE DELLE AREE Ogni formula di calcolo delle aree dei poligoni può essere espressa tramite una frazione avente al numeratore un prodotto di due valori e un unico valore al denominatore.

Dettagli

In altre parole, una circonferenza corrisponde ad un angolo di 2π radianti.

In altre parole, una circonferenza corrisponde ad un angolo di 2π radianti. Lezione di goniometria Intanto, non è male riportare le seguenti definizioni: Goniometria: si occupa della misurazione degli angoli. Trigonometria: si occupa delle relazioni che stanno fra i lati e gli

Dettagli

Carlo Sintini, Problemi di maturità, 1948 Luglio, matematicamente.it Luglio 1948, primo problema

Carlo Sintini, Problemi di maturità, 1948 Luglio, matematicamente.it Luglio 1948, primo problema Luglio 1948, primo problema In un cerchio di raggio r è condotta una corda AB la cui distanza dal centro è r/. Inscrivere nel segmento circolare che non contiene il centro, un triangolo ABC in modo che

Dettagli

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA CORSO ZERO DI MATEMATICA per Ing. Chimica e Ing. delle Telecomunicazioni GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo

Dettagli

Liceo Scientifico Statale G. Stampacchia Tricase

Liceo Scientifico Statale G. Stampacchia Tricase Liceo Scientifico Statale G. Stampacchia Tricase Oggetto: Test di ingresso Conoscenze e competenze sul programma previsto nella classe seconda del Liceo Scientifico. Algebra Q) Ordinare in forma crescente

Dettagli

COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - A GAT

COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - A GAT 1 COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - A GAT Scheda 1: Fondamenti di geometria analitica 1. Determina il punto P dell asse y che forma con A(; ) e B(; ) un triangolo

Dettagli

COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - VE

COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - VE 1 COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - VE Scheda 1: Fondamenti di geometria analitica 1. Determina il punto P dell asse y che forma con A(; ) e B(; ) un triangolo

Dettagli

Goniometria per il TOL - Guida e formulario

Goniometria per il TOL - Guida e formulario Goniometria per il TOL - Guida e formulario Luca Talenti Gli argomenti più complessi del TOL sono probabilmente la goniometria e la trigonometria. Se non si arriva dal liceo scientifico, spesso questi

Dettagli

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE PER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe seconda PARTE PRIMA Disegno del rilievo Unità Didattica:

Dettagli

GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA

GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Dispensa di Matematica per la classe 4. C Anno scolastico 017-018 GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Nome e Cognome: CIRCONFERENZA GONIOMETRICA In un triangolo rettangolo con ipotenusa 1 e angolo α i due cateti

Dettagli

Anno 1. Quadrilateri

Anno 1. Quadrilateri Anno 1 Quadrilateri 1 Introduzione In questa lezione impareremo a risolvere i problemi legati all utilizzo dei quadrilateri. Forniremo la definizione di quadrilatero e ne analizzeremo le proprietà e le

Dettagli

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso Zero di Matematica Gruppi: MC-MF / PS-MF IV Lezione TRIGONOMETRIA Dr. E. Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo

Dettagli

GEOMETRIA EUCLIDEA I teoremi di Euclide e Pitagora

GEOMETRIA EUCLIDEA I teoremi di Euclide e Pitagora GEOMETRIA EUCLIDEA I teoremi di Euclide e Pitagora Vediamo tre importanti teoremi che riguardano i triangoli rettangoli e che si dimostrano utilizzando l equivalenza delle superfici piane. Primo teorema

Dettagli

sen ; e sul teorema del coseno. 2

sen ; e sul teorema del coseno. 2 Esercizi sul grafico di funzioni: Lunghezza di una corda ( ) sen e sul teorema del coseno Esercizi sulla equazione della circonferenza centrata in un generico punto (, ) R Il prodotto di una funzione pari

Dettagli

Banca Dati Finale Senza Risposte

Banca Dati Finale Senza Risposte Banca Dati Finale Senza Risposte TRG da 5451 a 6100 5451 La tangente di un angolo di 90 : A) è 1 B) è 0 C) non è definita D) è 1 5452 Quanto vale in gradi un angolo di (5/4) π radianti? A) 240 B) 270 C)

Dettagli

IIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica

IIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica IIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica Obiettivi minimi per le classi quarte - Matematica UNITA DIDATTICA CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA Coniche e luoghi geometrici Le coniche Le coniche e i luoghi

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA. Il Piano cartesiano

GEOMETRIA ANALITICA. Il Piano cartesiano GEOMETRIA ANALITICA La geometria analitica consente di studiare e rappresentare per via algebrica informazioni di tipo geometrico. Lo studio favorisce una più immediata visualizzazione di informazioni,

Dettagli

REGOLA DELLA SEMPLIFICAZIONE DELLE AREE

REGOLA DELLA SEMPLIFICAZIONE DELLE AREE REGOLA DELLA SEMPLIFICAZIONE DELLE AREE Ogni formula di calcolo delle aree dei poligoni può essere espressa tramite una frazione avente al numeratore un prodotto di due valori e un unico valore al denominatore.

Dettagli

COMPITI VACANZE ESTIVE 2017 MATEMATICA Scuola Media Montessori Cardano al Campo (VA)

COMPITI VACANZE ESTIVE 2017 MATEMATICA Scuola Media Montessori Cardano al Campo (VA) COMPITI VACANZE ESTIVE 017 MATEMATICA Scuola Media Montessori Cardano al Campo (VA) Nel presente documento sono elencati gli esercizi da svolgere nel corso delle vacanze estive 017 da parte degli studenti

Dettagli

01. Se il raggio di un cerchio dimezza, la sua area diventa: a) 1/3 b) 1/4 c) 3/2 d) 1/5

01. Se il raggio di un cerchio dimezza, la sua area diventa: a) 1/3 b) 1/4 c) 3/2 d) 1/5 GEOMETRIA 01. Se il raggio di un cerchio dimezza, la sua area diventa: 1/ b) 1/4 c) / d) 1/5 0. Quanto misura il lato di un quadrato la cui area è equivalente a quella di un triangolo che ha la base di

Dettagli

COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - A PT

COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - A PT 1 COMPITI PER IL RECUPERO DELLA CARENZA FORMATIVA (E RIPASSO) MATEMATICA III - A PT Scheda 1: Fondamenti di geometria analitica 1. Determina il punto P dell asse y che forma con A(; ) e B(; ) un triangolo

Dettagli

Misure riguardanti triangoli, parallelogrammi, poligoni regolari e cerchio

Misure riguardanti triangoli, parallelogrammi, poligoni regolari e cerchio Misure riguardanti triangoli, parallelogrammi, poligoni regolari e cerchio ELEMENTI DI GEOMETRI PIN. MISURE RIGURDNTI TRINGOLI, PRLLELOGRMMI, POLIGONI REGOLRI, CERCHIO La geometria piana si occupa delle

Dettagli

Esercitazione su equazioni, disequazioni e trigonometria

Esercitazione su equazioni, disequazioni e trigonometria Esercitazione su equazioni, disequazioni e trigonometria Davide Boscaini Queste sono le note da cui ho tratto le esercitazioni del giorno 6 Ottobre 20. Come tali sono ben lungi dall essere esenti da errori,

Dettagli

k l equazione diventa 2 x + 1 = 0 e ha unica soluzione

k l equazione diventa 2 x + 1 = 0 e ha unica soluzione a B 3 Compito del Q 8 maggio 009 A) Equazioni con parametro. Data l equazione ( k + k ) + k + 0 determinare il valore di k in ciascuno dei seguenti casi. L equazione si abbassa di grado (risolvere l equazione

Dettagli

SIMULAZIONE PROVA DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL DM 270/2004. (1) Calcolare il MCD e il mcm tra i numeri 390 e

SIMULAZIONE PROVA DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL DM 270/2004. (1) Calcolare il MCD e il mcm tra i numeri 390 e Corso di Laurea in Matematica (A.A. 2007-2008) SIMULAZIONE PROVA DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL DM 270/2004 Rispondere (nello spazio assegnato) alle seguenti domande (1) Calcolare il MCD e il mcm tra i numeri

Dettagli

. Imponiamo la validità del teorema di Carnot: =

. Imponiamo la validità del teorema di Carnot: = PROBLEMA 1 Nel piano riferito a coordinate cartesiane, ortogonali e monometriche, si considerino i triangoli ABC con A(1, 0), B(, 0) e C variabile sulla retta d equazione y =. 1. Si provi che i punti (1,

Dettagli

Liceo G.B. Vico Corsico a.s

Liceo G.B. Vico Corsico a.s Liceo G.B. Vico Corsico a.s. 2018-19 Programma svolto durante l anno scolastico Classe: 2F Materia: MATEMATICA Insegnante: CALDI SILVIA Testo utilizzato: Nuova matematica a colori - Volume 1 La matematica

Dettagli

Principali Definizioni e Teoremi di Geometria

Principali Definizioni e Teoremi di Geometria Principali Definizioni e Teoremi di Geometria Segmento (definizione) Si dice segmento di estremi A e B l insieme costituito dai punti A e B e da tutti i punti della retta AB compresi tra A e B. Angolo

Dettagli

GEOMETRIA. Congruenza, angoli e segmenti

GEOMETRIA. Congruenza, angoli e segmenti GEOMETRIA Per affermare che un triangolo è isoscele o rettangolo oppure che un quadrilatero è un parallelogramma o un rettangolo o un rombo o un quadrato o un trapezio o un trapezio isoscele, c è sempre

Dettagli

FUNZIONI GONIOMETRICHE Prof. E. Modica

FUNZIONI GONIOMETRICHE Prof. E. Modica FUNZIONI GONIOMETRICHE Prof. E. Modica erasmo@galois.it DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI GONIOMETRICHE Consideriamo un triangolo A rettangolo in B e sia α l angolo acuto di vertice A. Successivamente, consideriamo

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 3 FUNZIONI GONIOMETRICHE

UNITÀ DIDATTICA 3 FUNZIONI GONIOMETRICHE UNITÀ DIDATTICA FUNZIONI GONIOMETRICHE 1 La misura degli angoli In ogni circonferenza è possibile definire una corrispondenza biunivoca tra angoli al centro e archi: a ogni angolo al centro corrisponde

Dettagli

Funzioni goniometriche di angoli notevoli

Funzioni goniometriche di angoli notevoli Funzioni goniometriche di angoli notevoli In questa dispensa calcoleremo il valore delle funzioni goniometriche per gli angoli notevoli di 30, 45 e 60. Dopo aver richiamato il concetto di sezione aurea

Dettagli

Geometria euclidea. Alessio del Vigna. Lunedì 15 settembre

Geometria euclidea. Alessio del Vigna. Lunedì 15 settembre Geometria euclidea Alessio del Vigna Lunedì 15 settembre La geometria euclidea è una teoria fondata su quattro enti primitivi e sulle relazioni che tra essi intercorrono. I quattro enti primitivi in questione

Dettagli

Programma di matematica classe II sez. F a.s

Programma di matematica classe II sez. F a.s Programma di matematica classe II sez. F a.s. 2018-2019 Testo in adozione: LA matematica a colori - EDIZIONE BLU per il primo biennio vol.2 Autore: Leonardo Sasso Ed Petrini -------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Geometria euclidea. Alessio del Vigna

Geometria euclidea. Alessio del Vigna Geometria euclidea Alessio del Vigna La geometria euclidea è una teoria fondata su quattro enti primitivi e sulle relazioni che tra essi intercorrono. I quattro enti primitivi in questione sono il punto,

Dettagli

Carlo Sintini, Problemi di maturità, 1949 Settembre, matematicamente.it Settembre 1949, primo problema

Carlo Sintini, Problemi di maturità, 1949 Settembre, matematicamente.it Settembre 1949, primo problema Settembre 199, primo problema In una data circonferenza di centro O, la corda AB è il lato del quadrato inscritto. Condotta nel punto B la semiretta tangente alla circonferenza che giace, rispetto alla

Dettagli

y = [Sol. y 2x = 4x Verifica n.1

y = [Sol. y 2x = 4x Verifica n.1 Verifica n.1 disegnare curve, con valori assoluti e radicali luoghi geometrici (con retta, parabola, circonferenza) funzione omografica parabola aree (ellisse, segmento parabolico) formule goniometriche:

Dettagli

GONIOMETRIA. sin (x) = PH OP. ctg (x ) = cos (x) = CB sin (x) cosec (x ) = 1 = ON sin (x)

GONIOMETRIA. sin (x) = PH OP. ctg (x ) = cos (x) = CB sin (x) cosec (x ) = 1 = ON sin (x) GONIOMETRIA sin (x = PH OP cos (x = OH OP tg (x = sin(x = TA cos(x ctg (x = cos (x = CB sin (x sec (x = 1 = OM cos(x cosec (x = 1 = ON sin (x La tangente si calcola sempre sulla retta verticale passante

Dettagli

LE FUNZIONI GONIOMETRICHE Di Pietro Aceti

LE FUNZIONI GONIOMETRICHE Di Pietro Aceti LE FUNZIONI GONIOMETRICHE Di Pietro Aceti INDICE 1GRADI E RADIANTI CIRCONFERENZA GONIOMETRICA FUNZIONI GOGNOMERICHE 4PRIMO TEOREMA FONDAMENTALE DELLA GOGNOMETRIA 5SECONDO TEOREMA FONDAMENTALE DELLA GOGNOMETRIA

Dettagli

Corso di Matematica - Geometria. Geometria - 0. Ing. L. Balogh

Corso di Matematica - Geometria. Geometria - 0. Ing. L. Balogh Geometria - 0 Triangoli qualunque somma degli angoli interni, calcolo del perimetro e dell area Oggetti Vertici Lati Angoli Altezza Raggio Simbolo A, B, C a, b, c,, h S, r Perimetro = + + Somma angoli

Dettagli

Liceo G.B. Vico Corsico

Liceo G.B. Vico Corsico Liceo G.B. Vico Corsico Programma da svolto durante l anno scolastico 2018-19 Classe: 3B Materia: MATEMATICA Insegnante: Raffaella Brunetti Testo utilizzato: Bergamini Trifone Barozzi: Manuale blu 2.0

Dettagli

x + x + 1 < Compiti vacanze classi 4D

x + x + 1 < Compiti vacanze classi 4D Compiti vacanze classi D Ripassare scomposizioni e prodotti notevoli, metodo di Ruffini, razionalizzazioni, equazioni irrazionali. (Libro di prima e seconda). Recuperare formulario con regole di risoluzione

Dettagli

Dato un triangolo ABC, è il segmento che partendo dal vertice opposto al lato, incontra il lato stesso formando due angoli retti.

Dato un triangolo ABC, è il segmento che partendo dal vertice opposto al lato, incontra il lato stesso formando due angoli retti. Anno 2014 1 Sommario Altezze, mediane, bisettrici dei triangoli... 2 Altezze relativa a un vertice... 2 Mediane relative a un lato... 2 Bisettrici relativi a un lato... 2 Rette perpendicolari... 3 Teorema

Dettagli

e) A10, ( 1;B6,2 ) ( ) f) A3,42;B12,2

e) A10, ( 1;B6,2 ) ( ) f) A3,42;B12,2 7. ESERCIZI SULLA DISTANZA FRA DUE PUNTI ) Calcola le distanze fra le seguenti coppie di punti: a) A;B6 ( ) ( ) A( 8 ); B( 7 5) c) A ( ;B ) ( 7) d) A( ); B e) A ( ;B6 ) ( ) f) A4;B ( ) ( ) g) A ; B 6 h)

Dettagli

LA TRIGONOMETRIA. Lo scorso anno scolastico abbiamo affrontato la goniometria

LA TRIGONOMETRIA. Lo scorso anno scolastico abbiamo affrontato la goniometria LA TRIGONOMETRIA 1. Che cosa è? 2. Perché è importante studiarla? Lo scorso anno scolastico abbiamo affrontato la goniometria La goniometria si occupa della misura degli angoli e delle relative funzioni,

Dettagli

2.1 Numeri naturali, interi relativi, razionali

2.1 Numeri naturali, interi relativi, razionali 2.1 Numeri naturali, interi relativi, razionali Definizione L insieme N = {0, 1, 2, 3,...} costituito dallo 0 e dai numeri interi positivi è l insieme dei numeri naturali. Se a, b 2 N, allora mentre non

Dettagli

Frazioni. 8 Esercizi di Analisi Matematica Versione Argomenti: Operazioni sulle frazioni Tempo richiesto: Completare la seguente tabella: a b

Frazioni. 8 Esercizi di Analisi Matematica Versione Argomenti: Operazioni sulle frazioni Tempo richiesto: Completare la seguente tabella: a b 8 Esercizi di Analisi Matematica ersione 2006 razioni Argomenti: Operazioni sulle frazioni Difficoltà: Tempo richiesto: Completare la seguente tabella: a b a + b a b 1/3 1/2 1/3 1/2 1/3 1/2 a b a a + b

Dettagli

Le funzioni trigonometriche fondamentali 1 / 28

Le funzioni trigonometriche fondamentali 1 / 28 Le funzioni trigonometriche fondamentali 1 / 28 Introduzione 2 / 28 La trigonometria rappresenta uno degli strumenti più utili all interno del cosiddetto calculus, termine di origine latina impiegato nella

Dettagli

Progetto continuità LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA. Per studenti che si iscrivono alla prima superiore

Progetto continuità LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA. Per studenti che si iscrivono alla prima superiore Progetto continuità LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA Per studenti che si iscrivono alla prima superiore Il presente lavoro è stato predisposto da un gruppo di docenti delle scuole medie inferiori e superiori

Dettagli

ITI M.FARADAY PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s CLASSI: TERZE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4.

ITI M.FARADAY PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s CLASSI: TERZE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4. CLASSI: TERZE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4 Matematica MACRO UNITÀ PREREQUISITI TITOLO UNITÀ DI APPRENDIMENTO COMPETENZE PREVISTE PERIODO RACCORDO CON IL BIENNIO U.D.A.1:

Dettagli

Esercizi Matematica 3

Esercizi Matematica 3 Esercizi Matematica 3 Dipartimento di Matematica ITIS V.Volterra San Donà di Piave Versione [1/13] Introduzione Gli esercizi presentati in questo volume, seguono la stessa struttura capitolo, sezione,

Dettagli

Liceo Scientifico G. Salvemini Corso di preparazione per la gara provinciale delle OLIMPIADI DELLA MATEMATICA INTRO GEOMETRIA

Liceo Scientifico G. Salvemini Corso di preparazione per la gara provinciale delle OLIMPIADI DELLA MATEMATICA INTRO GEOMETRIA Liceo Scientifico G. Salvemini Corso di preparazione per la gara provinciale delle OLIMPIADI DELLA MATEMATICA INTRO GEOMETRIA TRIANGOLI Criteri di congruenza Due triangoli sono congruenti se hanno congruenti:

Dettagli

M557 - ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO

M557 - ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Pag. 1/1 Sessione ordinaria 2001 $$$$$.2.1/1 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti in cui si articola il questionario. PROBLEMA 1. Si consideri la seguente relazione tra le variabili

Dettagli

LA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO

LA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO LA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO La circonferenza è un poligono regolare con un numero infinito di lati Bisogna fare innanzitutto una distinzione: la circonferenza è la misura del perimetro; C (se sono più

Dettagli

Poligoni e triangoli

Poligoni e triangoli Poligoni e triangoli Def: I poligoni sono figure geometriche formate da una spezzata chiusa semplice e dalla parte di piano che essa delimita.. I punti A, B, C, D, E sono i vertici del poligono. I segmenti

Dettagli

Progetto Matematica in Rete - Geometria euclidea - La similitudine. La similitudine. Figure simili

Progetto Matematica in Rete - Geometria euclidea - La similitudine. La similitudine. Figure simili Figure simili Se consideriamo due triangoli equilateri di lato diverso, due quadrati di lato diverso intuitivamente diciamo che hanno la stessa forma. Ma cosa comporta avere la stessa forma? Se osserviamo

Dettagli

ARGOMENTI FONDAMENTALI di

ARGOMENTI FONDAMENTALI di RESTART fondamenti esercizi guidati verifiche di autovalutazione Carmelo Di Stefano ARGOMENTI FONDAMENTALI di ALGEBRA (Volume ) Numeri irrazionali e numeri complessi Equazioni e disequazioni irrazionali

Dettagli

( 1 ) AB:A B =BC:B C =CA:C A

( 1 ) AB:A B =BC:B C =CA:C A Goniometria II parte Funzioni goniometriche: seno, coseno tangente Ricordiamo che: Due triangoli si dicono simili se hanno gli angoli ordinatamente uguali e i lati omologhi (nel caso dei triangoli i lati

Dettagli

% Logica matematica e ragionamento numerico

% Logica matematica e ragionamento numerico % Logica matematica e ragionamento numerico 1 * Geometria euclidea Test n. 3 (Tempo: minuti) 1 Sia ABCD un quadrilatero; quale delle seguenti affermazioni è sempre VERA? A ABCD può essere un rettangolo

Dettagli

Gli insiemi, la logica

Gli insiemi, la logica Gli insiemi, la logica 1 Dato l insieme A = {x N : x < 5}, quale delle seguenti affermazioni è falsa: (a) 1 A (b) 5 / A (c) A (d) A risp (e) {1, } A Sono dati gli insiemi A = {, 5, 7, 9} e B = {5, 7} Quali

Dettagli