UNIAMO LE ENERGIE ottobre 2009 Torino Esposizioni
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1 UNIAMO LE ENERGIE 7-11 ottobre 2009 Torino Esposizioni
2 LA RISTORAZIONE COLLETTIVA DELL ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO M.Luisa AMERIO Direttore SOC Dietetica e Nutrizione Clinica Ospedale Cardinal Massaia Asti
3 IL CONTESTO ANZIANI UNA POPOLAZIONE IN PROGRESSIVO AUMENTO
4 L Italia è il paese a più elevato invecchiamento nel mondo % 65 anni e più 16,5% 19,5% Entro 2050 % 65 e più 34 % 34 % 1 anziano ogni 3 persone
5 Distribuzione della popolazione anziana nel mondo Population Age 65 and Older, by Country 2007 POPULATION REFERENCE BUREAU Source: Carl Haub, 2007 World Population Data Sheet.
6 emerge la necessita nella programmazione sociosanitaria di prevedere reti di accoglienza e servizi dedicati specificamente competenti nella gestione degli anziani INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE incremento della richiesta di assistenza e servizi per patologie eta - correlate aumento della quota dei grandi anziani
7 Successful aging
8 L UTENZA E LE STRUTTURE A livello nazionale, dal 1991 al 1999, gli anziani ospiti sono aumentati del 26,5%. gli anziani non autosufficienti sono passati dal 46,8% al 63,3% del totale degli ospiti anziani.
9 anziani. una popolazione a rischio
10 fisiologici mutamenti diminuizione del gusto e dell olfatto deficit masticatori anoressia multifattoriale diminuita attività fisica fattori sociali lutti, vedovanza isolamento povertà Pavlou MP J Am Geriatric Soc.2006
11 Depressione Demenza polifarmacoterapia Gli anziani assumono molti farmaci
12 Aumento delle malattie croniche Ippocrate, vissuto 83 anni, dal 460 al 377 a.c I vecchi soffrono di difficoltà respiratorie, di catarri che provocano accessi di tosse, di disuria, di dolori alle articolazioni, di malattie dei reni, di vertigini, di apoplessia, di cachessia, di prurito diffuso, di torpori. La vista e l udito si abbassano."
13 anziani una popolazione a rischio di MALNUTRIZIONE
14 Malnutrizione nell anziano [%] % 2-7 % 50% % % UK Fr NL S S CH Fr D USA Healthy Free living Hospital Nursing homes Guigoz et al., Nutr Rev 1996;54:S59-65 & Constans T. Rev Prat 2003;53:
15 Prevalenza di rischio di malnutrizione definiti sulla base del MNA % sano assistenza istituzionalizzato ospedale domiciliare malnutrizione rischio malnutrizione deficit cognitivi Adattato da Guigoz,Y 2006
16 Nutritional Care in Nursing Homes and Convalescence Geriatric Units : from a survey to an intervention program M.L. Amerio*, A. Pezzana^, C. Borgio, Rosolin N. *Dietetics and Clinical Nutrition, Cardinal Massaia Hospital Asti Italy ^Dietetics and Clinical Nutrition,San Giovani Antica Sede Turin - Italy OBIETTIVI Offrire una fotografare la nostra realtà regionale. Promuovere l utilizzo di strumenti di screening per la valutazione del rischio di malnutrizione. Coinvolgimento e condivisione con il personale delle strutture delle problematiche nutrizionali Collegamenti operativi con le Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica
17 739 Ospiti 189 uomini ( 25,6%) 553 Donne (75,2%) 21 strutture 8 strutture 8 strutture ETA 10% <70aa 25% aa 43% aa 22% >90 aa
18 75% (557 pz) NON AUTOSUFFICIENTI 25% (182 pz) AUTOSUFFICIENTI PATOLOGIE MALATTIE DEGENERATIVE 74%(544pz) MALATTIE ONCOLOGICHE 1%(8pz) FRATTURE E OSTEOPATIE 9%(63pz) MALATTIE CARDIOVASCOLARI 8%(58pz) INSUFFICIENZA RESPIRATORIA 6%(44pz)
19 VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE BMI 22% (166pz) <19 50% (368pz) % (204pz) >25 CALO PONDERALE nessuna perdita 1-3 Kg >3Kg missing 18% 1% 18% 63% normale edentulia MASTICAZIONE parzialmente alterata missing ANAMNESI ALIMENTARE 27% 26% 1% 46% 6%(45pz) INSUFFICIENTE 36%(267pz) SUFFICIENTE 56%(416pz) BUONA
20 Risultati A RISCHIO DI MALNUTRIZIONE NON A RISCHIO 78%(579pz) 22%(160pz) MALNUTRITI 36% (268 paz )
21 Deficit nutrizionale E causa di alterazioni nelle attività quotidiane AUTONOMIA Provoca incremento delle patologie addizionali VULNERABILITA Peggiora l outcome clinico Stratton 2003
22 CONSEGUENZE MALNUTRIZIONE Riduzione dell autonomia del paziente comparsa di piaghe da decubito** maggior rischio di fratture * peggioramento di patologie croniche maggior rischio di essere ospedalizzati depressione ed apatia peggioramento della qualità di vita * Simonelli C. Minn Med ** Domini LM. J Nutr Health Aging.2005
23 Body Mass Index, Dementia, and Mortality in the Elderly J. A. Luchsinger, B.Patel, M. Tang, N. Schupf La compromissione cognitiva è maggiore tra i soggetti a rischio di manutrizione rispetto a quelli normonutriti J Nutr Health Aging February ; 12(2):
24 LA RISTORAZIONE COLLETTIVA DELL ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO SICUREZZA QUALITA COSTI SOSTENIBILI QUANTITA
25 LA RISTORAZIONE COLLETTIVA DELL ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO Rischio di Malnutrizione Malnutrizione
26 ll cibo strumento di salute Si può usare il mezzo più condiviso e quotidiano per incrementare il benessere degli anziani intervento economico e privo di complicanze
27 RISTORAZIONE ASSISTENZIALE qualità nutrizionale e gradimento (principi nutrizionali validi, ma anche piacevoli) pasti differenziati flessibilità di tempi e spazi dedicati all alimentazione
28 Dietetico contenimento vitto comune dei con costi menù attraverso stagionale la articolato filiera corta su 15 gg con piatti del territorio rafforzamento del legame con il territorio utilizzo e mondo di rurale prodotti locali sostegno all economia locale calcolo della composizione in nutrienti di ogni riduzione singolo inquinamento piatto ambientale
29 Dietetico IL RUOLO DELLA RISTORAZIONE CONCLUSIONI La dieta ad alta densita nutrizionale La dieta a consistenza modificata per disfagia
30 LA RISTORAZIONE PARAMETRO QUALITA EROGATA
31 REQUISITI DI QUALITA ACCREDITAMENTO RESIDENZE per ANZIANI NON AUTOSUFFICENTI Piani Assistenziali Individualizzati (PAI) Percorsi Integrati di Cura (PIC) Protocolli standardizzati DRG
32 NUTRIZIONE INGRESSO OSPITE IN RSA RISCHIO ASSENTE SCREENING RISCHIO NUTRIZIONALE SCREENING VALIDATI: MUST MNA SF RISCHIO PRESENTE RIVALUTAZIO NE A 30 GG BASSO MEDIO - ALTO Dieta ad Alta Densità Nutrizionale (Proposte Operative Regione Piemonte) ALIMENTAZIONE PER OS DIETETICO VALUTAZIONE/ CONSULENZA NUTRIZIONALE RIVALUTAZIONE (A 7 GG)
33 GRAZIE PER L ATTENZIONE
34 UNIAMO LE ENERGIE 7-11 ottobre 2009 Torino Esposizioni
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37 MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT: MNA Screening A Presenta una perdita dell appetito? Ha mangiato meno negli ultimi 3 mesi? (perdita d appetito, problemi digestivi, difficoltà di masticazione o deglutizione) 0 = grave riduzione dell assunzione di cibo 1 = moderata riduzione dell assunzione di cibo 2 = nessuna riduzione dell assunzione di cibo B Perdita di peso recente (<3 mesi) 0 = perdita di peso > 3 kg 1 = non sa 2 = perdita di peso tra 1 e 3 kg 3 = nessuna perdita di peso C Motricità 0 = dal letto alla poltrona 1 = autonomo a domicilio 2 = esce di casa D Nell arco degli ultimi 3 mesi: malattie acute o stress psicologici? 0 = sì 2 = no E Problemi neuropsicologici 0 = demenza o depressione grave 1 = demenza moderata 2 = nessun problema psicologico F Indice di massa corporea (IMC = peso / (altezza)2 in kg/m2) 0 = IMC <19 1 = 19 IMC < 21 2 = 21 IMC < 23 3 = IMC 23 Valutazione di screening(totale parziale max.14 punti) 12 punti o più: normale, nessuna necessità di continuare la valutazione 11 punti o meno : possibilità di mal nutrizione continui la valutazione
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39 FATTORI ESTERNI STRESS ALIMENTAZIONE In relazioni alle variabili estrinseche che influiscono sull invecchiamento, forse nessuna è più importante della nutrizione ATTIVITA FISICA INQUINAMENTO AMBIENTALE
40 La disfagia nelle RSA La disfagia è presente dal 20 al 50 % dei pazienti in strutture residenziali di lunga degenza Solo l 11% dei pazienti ha una corretta diagnosi di disfagia, ma al 16% è stata di essi solo il % riceve idonea assistenza riabilitativa prescritta e nutrizionale una dieta per disfagici.
41 MIGLIORARE IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE Ridurre la malnutrizione e i costi correlati Migliorare il confort del paziente e l immagine percepita della struttura.
42 Nei reparti geriatrici i pazienti presentano già all ingresso un rischio di malnutrizione più elevato
43 UNIAMO LE ENERGIE 7-11 ottobre 2009 Torino Esposizioni
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