ANALISI DEI MERCATI TURISTICI REGIONALI E SUB-REGIONALI

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1 Analisi dei mercati turistici regionali e sub-regionali - Workshop intermedio ricerca P.R.I.N I SESSIONE - Primi risultati e prospettive di ricerca ANALISI DEI MERCATI TURISTICI REGIONALI E SUB-REGIONALI Workshop intermedio ricerca P.R.I.N SINTESI DEGLI INTERVENTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ECONOMIA Viale delle Scienze Edificio Ottobre 2004

2 Indice I SESSIONE: Primi risultati e prospettive di ricerca pag. 3 Unità di ricerca di Udine: Buratto F., Gonano G., Tillati S. (Università degli Studi di Udine), Determinanti della domanda turistica: bisogni, motivazioni e comportamenti pag. 4 Unità di ricerca di Palermo: Parroco A.M. (Università degli Studi di Palermo), Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo pag. 5 Unità di ricerca di Milano: Tonini G. (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale II SESSIONE Unità di ricerca di Milano: Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale pag. 7 Perez M., Montecolle S. (Istituto Nazionale di Statistica), La statistica ufficiale per la stima del sommerso turistico: un analisi preliminare della componente turistica interna pag. 8 Alivernini A., Ortolani G.G. (Ufficio Italiano dei Cambi), L indagine UIC alle frontiere: aspetti metodologici e utilizzi pag. 9 Tonini G. (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Il turismo sommerso in Italia nel caso degli ospiti stranieri pag. 10 Benati G. (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Comportamenti di consumo e spesa turistica: quadro di riferimento per un indagine nel Milanese Unità di ricerca di Bologna: Turismo e qualità della vita pag. 12 Cazzola A. (Università di Bologna), Il quadro di riferimento della ricerca nel contesto della regione Emilia-Romagna pag. 13 Di Terlizzi C. (Prometeia - Bologna), Il quadro legislativo e le politiche regionali per il turismo pag. 15 Filippini R. (Università di Bologna), L indagine campionaria e le possibilità di analisi dei dati pag. 16 Guizzardi A. (Università di Bologna), Una metodologia per la stima dei flussi turistici in appartamenti privati: il caso dei Comuni e delle Province emiliano-romagnole III SESSIONE Unità di ricerca di Palermo: Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo pag 17 Giambalvo O., Milito A.M. (Università degli Studi di Palermo), Il disegno campionario per l indagine sui turisti nelle isole Eolie pag. 19 Purpura A. (Università degli Studi di Palermo), Profili dei turisti e struttura della spesa nel turismo ufficiale e sommerso pag. 21 Asero V., Tomaselli V. (Università degli Studi di Catania), Indicatori statistici per la stima delle presenze turistiche: valutazioni critiche e specificità contestuali 1

3 pag. 23 pag. 24 pag. 25 Ruggieri G. (Università degli Studi di Palermo), Turismo Nautico: metodologia e criteri di analisi Volo S. (Università degli Studi di Palermo), Il marketing mix dell offerta turistica sommersa Oliveri A., De Cantis S. (Università degli Studi di Palermo), Le fonti statistiche per l analisi dei mercati turistici sub-regionali Unità di ricerca di Udine: Determinanti della domanda turistica: bisogni, motivazioni e comportamenti pag. 26 Tillati S. (Università degli Studi di Udine), Alcuni risultati provvisori della ricerca empirica 2

4 I SESSIONE - Primi risultati e prospettive di ricerca Unità di ricerca di Udine Determinanti della domanda turistica: bisogni, motivazioni e comportamenti Fabio Buratto, Giovanna Gonano, Silvia Tillati Università degli Studi di Udine 1) L Unità di Ricerca di Udine si propone di sviluppare uno studio sul turismo a livello regionale e sub regionale al fine di caratterizzare i segmenti della domanda turistica, ed individuare i fattori influenzanti le scelte comportamentali di tali segmenti. 2) Questi obiettivi (integrando quelli del progetto nazionale) consentono di avere una visione più analitica e articolata della domanda turistica, e permettono di giungere anche ad una specifica modellazione delle relazioni tra bisogni, motivazioni e comportamenti. 3) Si analizzeranno i bisogni in tutte le loro sfumature, poiché la particolarità dei bisogni influisce, sia pure talvolta in via mediata, sulle scelte turistiche. Si tratta quindi di analizzare quali bisogni sono presenti, quanto sono diffusi e, successivamente, qual è il tipo di risposta comportamentale che viene loro data. 4) Per interpretare correttamente la domanda turistica, saranno anche individuate le condizioni di contesto che, mediando e relativizzando i bisogni, influenzano la corrispondente risposta comportamentale. 5) Il comportamento turistico, conformemente alle finalità principali della ricerca nazionale, riguarderà molteplici aspetti quali: l'uso delle differenti soluzioni ricettive (seconda casa, strutture alberghiere, ostelli, scambio di abitazioni, ecc.); l'utilizzo del tempo di vacanza; il luogo di destinazione; le aree di attrazione. Accanto a queste tematiche saranno considerate anche: la tipologia turistica (individuale, familiare, di gruppo); il ruolo dei tour operator e delle agenzie di viaggio; la durata delle vacanze; l'intensità d'uso delle strutture ricettive; la fruizione dei servizi connessi all'offerta turistica pubblica (informazioni; manifestazioni folcloristiche, culturali, ecc.). 6) In ultimo verrà prestata attenzione alla soddisfazione espressa dai turisti in merito alla loro esperienza di vacanza. Tale elemento d indagine consente di individuare le difformità tra le aspettative della domanda e l offerta ricevuta, al fine di fornire strategie di miglioramento dell offerta turistica. Titoli degli Interventi Le problematiche del turismo oggi in Friuli Venezia Giulia Prof. F. Buratto, Dipartimento di Scienze Statistiche, Università degli Studi di Udine. Alcuni risultati provvisori della ricerca empirica Dott.ssa S. Tillati, Dipartimento di Scienze Statistiche, Università degli Studi di Udine. 3

5 I SESSIONE - Primi risultati e prospettive di ricerca Unità di ricerca di Palermo Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo Anna Maria Parroco Università degli Studi di Palermo In questo intervento viene illustrato il piano della ricerca messo in atto dall unità di Palermo per far emergere l effettiva dimensione della domanda turistica (ufficiale e sommersa) in un mercato sub-regionale, quello delle isole Eolie, durante il periodo estivo. Nella dimensione territoriale tipica del distretto turistico, si è effettuata un ampia e articolata rilevazione sia dal lato dell offerta sia da quello della domanda (come risulta dal prospetto che segue) e si è indagato anche su alcuni aspetti relativi al comportamento di consumo con l obiettivo di specificare e differenziare la matrice del prodotto turistico per e tra turisti (ufficiali e sommersi). Obiettivi specifici Aspetto dimensionale (Quanti sono?) Aspetto comportamentale (cosa fanno?) Rilevabile attraverso statistiche prodotte da fonti amministrative (da rielaborare con opportune tecniche statistiche) Stimabile attraverso indagini campionarie e/o indicatori (da riportare statisticamente a universi e indicati) Mercato turistico Offerta Domanda Numero di abitazioni (Fonte Numero di arrivi e partenze da / per Istat) il distretto turistico (Capitaneria di porto, Compagnie di trasporto) Numero di posti letto Movimento turistico (arrivi e disponibili presso le strutture presenze) presso le strutture di di ospitalità registrate (Fonte ospitalità registrate (Fonte AST) AST) ICI (Fonte ANCI) Rilevazione campionaria sulla nautica da diporto Indicatori plurimi (Consumi di Acqua, Energia elettrica, Rifiuti, Prelevamenti da sportelli bancomat) Indagine campionaria (proporzione dei turisti per tipologia) Indagine campionaria (comportamenti di spesa) Si procede con una breve descrizione degli strumenti di rilevazione impiegati nella ricerca (schede di rilevazione e d intervista) ed infine si delineano i motivi che hanno condotto al piano di ricerca predisposto nel quale si è optato per una ricerca causale che renda compatibile l utilizzazione delle informazioni (quanti sono e cosa fanno) per dare risposta a tutti i quesiti connessi alle cause e agli effetti legati ad una loro valutazione. 4

6 I SESSIONE - Primi risultati e prospettive di ricerca Unità di ricerca di Milano Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale Giovanni Tonini Università degli Studi di Milano-Bicocca I principali obiettivi della ricerca sono tre: 1) quantificazione del turismo sommerso a livello nazionale e subnazionale; 2) rilevazione e analisi della spesa turistica nel Milanese; 3) studio degli andamenti di brevissimo periodo (infrasettimanali) dei flussi turistici. Nei casi 1 e 3 si ritiene inizialmente sufficiente ricorrere a dati di indagini correnti, messi a disposizione in forma elementare; infatti, elaborando in modo originale tali dati, si possono ottenere nuove e più approfondite informazioni sui fenomeni turistici di interesse. Nel caso 2, invece, i dati esistenti non bastano a soddisfare le esigenze della ricerca, sia per la loro scarsa affidabilità a livello provinciale e subprovinciale, sia perché non coprono la spesa turistica interna degli italiani, né tantomeno quella dei viaggiatori per motivi di lavoro/affari. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento della ricerca si può dire che: a) l analisi del turismo sommerso è in fase di avanzata realizzazione; b) viceversa, l indagine sulla spesa turistica e l esame delle oscillazioni giornaliere dei flussi turistici sono entrambe in una fase iniziale; in particolare, si è quasi completata la ricerca bibliografica e si sta approntando il questionario ed il piano di campionamento per l indagine in parola. La valutazione del turismo sommerso si è articolata in due parti, una riguardante gli ospiti stranieri e l altra quelli italiani; tali parti sono state sviluppate, rispettivamente, dal responsabile dell unità di ricerca di Milano e da uno dei componenti non strutturati, la dott.ssa Perez dell ISTAT. Con riferimento al segmento straniero, le informazioni coprono gli anni dal 1998 al 2002 (ultimo anno per cui si dispone di dati definitivi ISTAT sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi) e si estendono a livello sia nazionale che subnazionale. In specifico, gli aspetti esplorati sono stati i seguenti: I) l incompleta registrazione del movimento turistico (arrivi e presenze) negli esercizi ricettivi (alberghieri e complementari) rilevati dall ISTAT (o sommerso economico); II) la mancata rilevazione da parte dell ISTAT dei flussi turistici negli alloggi privati gestiti in forma non imprenditoriale (o sommerso statistico, relativo ad: alloggi dati in affitto a turisti da esercenti non iscritti al R.E.C.; abitazioni secondarie utilizzate dai proprietari per le loro vacanze; alloggi di parenti/amici occupati a titolo gratuito per motivi turistici); III) l assenza di indagini correnti sui turisti non pernottanti (o escursionisti). Nel primo caso, la quantificazione del turismo sommerso è stata ottenuta confrontando opportunamente la rilevazione ISTAT dei clienti negli esercizi ricettivi con l indagine UIC sul turismo internazionale dell Italia. Nel secondo caso, invece, la stima del sommerso statistico è stata ricavata con elaborazioni ad hoc dei dati forniti dall indagine UIC; infine, 5

7 I SESSIONE - Primi risultati e prospettive di ricerca quest ultima è servita anche per avere delle prime determinazioni quantitative del fenomeno degli escursionisti, con riferimento almeno agli stranieri che attraversano le nostre frontiere in giornata. La valutazione del turismo sommerso riguardante i connazionali che soggiornano in Italia è stata affrontata dalla dott.ssa Perez dell ISTAT, confrontando opportunamente le informazioni fornite dall indagine sui viaggi e le vacanze degli italiani con le statistiche ISTAT sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi. Per quanto concerne infine la spesa turistica, l analisi si è sviluppata su due livelli, uno volto a valutare le possibilità e i limiti di impiego dell attuale indagine UIC e l altro teso a fornire il quadro di riferimento economico per un apposita rilevazione circoscritta all area milanese. 6

8 II SESSIONE - Unità di ricerca di Milano: Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale La statistica ufficiale per la stima del sommerso turistico: un analisi preliminare della componente turistica interna Monica Perez, Silvia Montecolle Istituto Nazionale di Statistica La questione del sommerso riveste, a tutt oggi, un interesse particolare nell ambito del settore del turismo poiché vi è la consapevolezza che una parte consistente della domanda turistica sfrutta le potenzialità di un mercato non sempre manifesto e identificabile nell ambito dell industria del turismo. Rifacendosi ad alcune definizioni adottate da organismi internazionali, il sommerso turistico risulta connesso a due fattori principali: il sommerso economico e il sommerso statistico. Il primo fattore include quelle attività turistiche che sfuggono all osservazione diretta poiché sono in genere connesse al fenomeno della frode fiscale o contributiva al fine di ridurre i costi di produzione; il secondo fattore riguarda invece le attività che non risultano essere registrate per insufficienza del sistema statistico (per lo più in relazione al mancato aggiornamento di archivi di imprese e/o alla mancata compilazione dei modelli di rilevazione o per non completa copertura del fenomeno). Questi aspetti trovano una loro collocazione nell ambito del sommerso turistico abitualmente inteso, anche se, il più delle volte, senza una precisa distinzione. Mentre il primo fattore costituisce, a tutt oggi, un cono d ombra nell ambito delle statistiche ufficiali correnti perché riflette comportamenti che, per loro natura, tendono ad essere nascosti, riguardo al sommerso statistico sono stati effettuati alcuni passi in avanti da parte della statistica ufficiale. Nell ultimo decennio, infatti, il sistema statistico informativo sul turismo si è profondamente modificato per cogliere meglio la realtà di un fenomeno che, in Italia come in altri paesi, riveste notevole importanza sotto diversi punti di vista (economico, sociale, ambientale, ecc). In questo processo di trasformazione, l avvio di nuove rilevazioni statistiche, condotte dal lato della domanda, ha permesso di costituire una piattaforma informativa in grado di colmare, anche dal punto di vista del sommerso, alcune lacune precedentemente esistenti. Ci si riferisce in particolare al settore degli alloggi privati che, per loro natura, sono di più difficile individuazione e non rientrano nel campo di osservazione delle rilevazioni statistiche abitualmente condotte dal lato delle imprese, se non in minima parte (per la quota di alloggi privati gestiti in forma imprenditoriale). A partire da queste considerazioni preliminari, il presente contributo mette in luce le potenzialità dell informazione statistica esistente a livello nazionale che, seppure con alcuni limiti, offre un insieme di elementi utili a costruire un quadro di riferimento per la stima del sommerso statistico. Seppure in prima istanza il lavoro descrive il sistema statistico informativo in senso globale, cioè con riferimento al complesso dei flussi turistici, ai fini della valutazione quantitativa del sommerso l analisi si concentra soltanto sul segmento della domanda turistica interna, vale a dire la quota del movimento turistico rappresentata dai residenti che viaggiano all interno dei confini nazionali (domestic tourism). Da questa angolazione vengono inoltre affrontate alcune questioni di natura metodologica e le principali problematiche connesse ad un approccio integrato tra fonti che vede, da un lato, i dati sul movimento dei clienti nelle strutture ricettive (Istat offerta) e, dall altro, le informazioni disponibili dall indagine trimestrale Viaggi e vacanze (Istat domanda). 7

9 II SESSIONE - Unità di ricerca di Milano: Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale L indagine UIC alle frontiere: aspetti metodologici e utilizzi Andrea Alivernini, Giovanni Giuseppe Ortolani Ufficio Italiano dei Cambi L'Ufficio Italiano dei Cambi (UIC), ente strumentale della Banca d'italia, ha, fra gli altri compiti istituzionali, quello della raccolta di informazioni statistiche per la compilazione della bilancia dei pagamenti dell'italia. In quest'ambito, l'uic raccoglie i dati sulle entrate e le uscite connesse al turismo internazionale del paese. L'entrata in vigore della moneta unica ha comportato l'obsolescenza delle tradizionali statistiche di fonte bancaria inerenti gli acquisti di valuta, non più utili nel nuovo contesto per stimare le spese turistiche da e verso gli altri paesi dell'aerea euro. Nel 1996, anticipando i problemi posti dalla circolazione dell'euro, l'uic ha intrapreso un'estesa indagine sul turismo internazionale in un campione di punti di frontiera stradali, ferroviari, aeroportuali e portuali. Il disegno campionario è di tipo stratificato, con cinque livelli di stratificazione. L'indagine consta di due distinte operazioni campionarie, il conteggio e l'intervista. Sono effettuati annualmente circa conteggi qualificati e interviste. I conteggi qualificati rispondono all'esigenza di determinare, in mancanza di adeguate fonti alternative, l'entità numerica e la composizione per stato di origine / destinazione dei viaggiatori internazionali. Le interviste sono di tipo face to face e vengono condotte tramite la somministrazione di un questionario strutturato. La metodologia dell'indagine è sottoposta a periodiche revisioni in modo da mantenere un livello adeguato di qualità delle statistiche prodotte al variare dell'universo di riferimento e delle condizioni di rilevazione. L'indagine fornisce informazioni analitiche sulla spesa turistica, sul numero di pernottamenti effettuati e su una serie di aspetti del viaggio d'interesse per l'analisi dei fenomeni turistici. I dati raccolti costituiscono una vasta base dati sfruttabile in vari ambiti, anche al di fuori degli utilizzi di bilancia dei pagamenti. Tra gli utilizzatori dei dati vi sono organismi internazionali e governativi, l'industria turistica e il mondo accademico e della ricerca privata. Un ampio ventaglio di informazioni è disponibile ed aggiornato mensilmente sul sito internet dell'uic ( "Statistiche" / "Pubblicazioni" / "Turismo internazionale dell'italia"). 8

10 II SESSIONE - Unità di ricerca di Milano: Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale Il turismo sommerso in Italia nel caso degli ospiti stranieri Giovanni Tonini Università degli Studi di Milano-Bicocca La rilevazione ufficiale del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, nonostante la sua natura censuaria, non è in grado di fornire un quadro esaustivo dei flussi turistici in Italia. Ad essa sfuggono, infatti, sia una parte dei clienti degli esercizi oggetto di indagine, sia tutto il movimento che si rivolge alle strutture ricettive gestite in modo non imprenditoriale (alloggi dati in affitto a turisti da esercenti non iscritti al R.E.C. ed abitazioni secondarie utilizzate dai proprietari per le loro vacanze), oltre ai viaggiatori che alloggiano a titolo gratuito presso parenti o amici. Nel primo caso il fenomeno, noto anche col termine di sommerso economico, è dovuto a mancate dichiarazioni degli arrivi e soprattutto delle presenze turistiche, sia per effetto di una scarsa sensibilità statistica da parte di taluni esercenti, sia per timore di ripercussioni fiscali dell indagine. Nel secondo caso, invece, vi è un problema di incompleta copertura del fenomeno da parte dell ISTAT, detto anche sommerso statistico, legato sia alla scelta di concentrarsi sugli esercizi extra-alberghieri economicamente più rilevanti, sia alle notevoli difficoltà di rilevazione delle altre strutture extra-alberghiere. In questa comunicazione si illustrano i primi risultati di un lavoro di quantificazione del turismo sommerso, relativamente al segmento degli stranieri; l analisi viene svolta a livello sia nazionale che sub-nazionale e copre gli anni dal 1998 al 2002 (ultimo anno per cui si dispone di dati ISTAT definitivi). In particolare, le informazioni sulla sottostima degli arrivi e delle presenze (sommerso economico) sono state ottenute confrontando opportunamente i dati ISTAT sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi (alberghieri e complementari) con i corrispondenti dati UIC sul turismo internazionale dell Italia. Viceversa, l insufficiente copertura da parte dell ISTAT dei flussi extra-alberghieri (sommerso statistico) è stata stimata rapportando le statistiche UIC sugli stranieri che pernottano negli alloggi privati alle statistiche ISTAT sul movimento dei clienti negli esercizi complementari. Infine, dall indagine UIC sul turismo internazionale dell Italia si sono ricavate interessanti informazioni anche sugli escursionisti (viaggiatori che non pernottano), con riferimento almeno agli escursionisti stranieri alle frontiere. I risultati ottenuti da queste prime analisi del turismo sommerso, basate sul confronto tra dati ISTAT e UIC, sono generalmente in linea con le attese, anche non mancano risultati inaspettati meritevoli di ulteriori approfondimenti per tentare di scoprirne le cause. 9

11 II SESSIONE - Unità di ricerca di Milano: Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale Comportamenti di consumo e spesa turistica: quadro di riferimento per un indagine nel Milanese Gianfranco Benati Università degli Studi di Milano-Bicocca Gli obiettivi di una ricerca Le note dell intervento sono da considerare nei limiti di un working paper, su contenuti, metodi e possibili risultati per una migliore conoscenza del fenomeno turistico in una data area. Il tutto nell ambito della ricerca P.R.I.N. sui mercati turistici regionali e sub-regionali. Una ricerca che, partendo dai dati già disponibili dalle rilevazioni ufficiali e da altre fonti di indagine una tantum, possa approfondire con ulteriori dati la domanda turistica nei suoi aspetti di consumo/spesa turistica nei luoghi di soggiorno. Dalla spesa turistica, e dai connessi comportamenti di consumo, si possono poi cogliere utili elementi per una valutazione più ampia, quella dell impatto del turismo sull economia locale e regionale, o comunque dell apporto economico del turismo inbound ad una data destinazione. Un analisi su tre livelli territoriali (città/area metropolitana, provincia, regione) appare alquanto complessa, in quanto si amplia il ventaglio della tipologia fenomenica dal lato sia dell offerta sia della domanda. Si riscontrano segmenti turistici diversi, da quello business a quello leisure, e quest ultimo da quello delle città d arte a quello della vacanza. La spesa turistica varia secondo la destinazione e il segmento turistico che la distingue: sussistono differenze, ad esempio, tra quella di un area metropolitana o di una città, e quella di un area di montagna, osservati secondo sia la stagionalità o i picchi periodici (da eventi ricorrenti), sia il segmento di mercato, sia la tipologia ricettiva. Un conceptual framework : concetti e metodi di analisi In questa ottica, l analisi dovrebbe essere svolta in coerenza con le indicazioni metodologiche concordate a livello internazionale nella costruzione di conti satellite (TSA), di regola elaborati a livello nazionale, e comparabili a livello internazionale, affinché le indagini siano un approfondimento non solo conoscitivo dei luoghi indagati ma utile anche sul piano metodologico per altre indagini di portata sub-nazionale. Si richiamano i concetti, le classificazioni convenzionali che stanno alla base dei TSA, e successivamente lo stato dell arte sui dati disponibili e sulle ricerche sinora svolte sull argomento. E ciò per evitare ambiguità concettuali o di applicazione di metodi consueti, certamente utili ma non più sufficienti per una approfondita valutazione dei fenomeni osservati. Il contenuto di un questionario Un analisi dei consumi del turista può pertanto differenziarsi nelle domande da porre all intervistato su tre livelli di valutazione: nazione/stato/paese, regione/provincia, comune/area metropolitana, cioè secondo la tipologia e le modalità di mercato che distingue in prevalenza ogni destinazione considerata. 10

12 II SESSIONE - Unità di ricerca di Milano: Aspetti del turismo di vacanza e d affari a livello regionale e sub-regionale Occorre tener presente, nelle finalità del questionario d indagine, la possibilità di valutare non solo i contenuti della spesa, ma anche l utilità dei risultati in chiave di valore aggiunto territoriale o comunque di apporto economico ai comparti dell offerta, e all economia (milanese e lombarda) intesa nel suo insieme. È opportuno disporre di un quadro di riferimento ai risultati di indagini già svolte in precedenza da enti e organismi vari sulla spesa sostenuta in loco da visitatori turisti ed escursionisti. In questo quadro è centrale la città di Milano, di cui il progetto di analisi deve considerarne le specificità, anche ai fini di una valutazione il più possibile oggettiva delle sue risorse potenziali in favore del turismo. 11

13 II SESSIONE - Unità di ricerca di Bologna: Turismo e qualità della vita Unità di ricerca dell Università di Bologna Il quadro di riferimento della ricerca nel contesto della regione Emilia-Romagna Alberto Cazzola Università di Bologna Nell intervento si descrive, in estrema in sintesi, il quadro delle peculiarità del mercato turistico in Emilia-Romagna, con alcuni accenti alle tendenze in corso in questo triennio. I dati ISTAT disaggregati su base territoriale confermano facilmente il ruolo di primo piano della regione Emilia- Romagna nel sistema turistico nazionale: nel 2003 l insieme degli arrivi presso tutte le strutture ricettive nazionali ammonta a 81,7 milioni di unità annue con 7,7 milioni di persone che hanno trascorso almeno una notte in Emilia-Romagna, di cui oltre 1,8 milioni sono stranieri. Un secondo punto di vista concerne le origini dei flussi turistici italiano ed estero, e quindi le nazionalità dei clienti ospitati nelle strutture ricettive dell Emilia-Romagna, oltre alla stagionalità dei flussi. Si considerano indicatori di tipo strutturale (capacità degli esercizi alberghieri e complementari) e di flusso (arrivi, presenze, permanenza media), derivati da rilevazioni condotte correntemente dalle amministrazioni provinciali, oltre alle informazioni regionali di fonte ISTAT. 12

14 II SESSIONE - Unità di ricerca di Bologna: Turismo e qualità della vita Il quadro legislativo e le politiche regionali per il turismo Carmela Di Terlizzi Prometeia - Bologna Al fine di poter fornire un quadro, seppur non esaustivo, dell attività legislativa regionale a favore del comparto turistico negli ultimi anni, si illustreranno i principali provvedimenti in materia di turismo. Si è scelta, come punto di partenza di questo breve excursus storico, per gli elementi innovativi che contiene, non una legge regionale ma una legge a carattere nazionale: la Legge quadro 135/2001. Nel 2001 viene, infatti, approvata dal Parlamento la Legge n.135 Riforma della legislazione nazionale del turismo. Questa legge rappresenta un momento di cambiamento per il settore turistico, grazie agli elementi innovativi in essa contenuti. Innanzitutto si riconosce al turismo un ruolo economico, culturale e strategico. Il provvedimento, inoltre, definisce i compiti da attribuire agli enti locali territoriali nelle regioni a vocazione turistica, valuta gli standard qualitativi delle imprese turistiche e predispone la Carta dei diritti e dei doveri del turista. Passando ad esaminare i provvedimenti regionali, si scopre che in quello stesso anno la regione si trova a dover regolamentare una forma di servizio di alloggio che sta prendendo sempre più piede. Il 21 agosto 2001 viene, così, approvata la legge regionale n. 29 che regolamenta l esercizio saltuario del servizio di alloggio e prima colazione gestito a carattere familiare. Questa nuova legge regolamenta l attività di Bed and Breakfast sotto i seguenti aspetti: 1. Indica i requisiti che questa forma d accoglienza deve assumere; 2. Snellisce l attività di parte dei vincoli e procedure burocratiche; 3. Fornisce la possibilità di accedere a cofinanziamenti regionali per le attività di promozione e commercializzazione. Come si può osservare, la legge risponde ad una necessità che si è creata a causa di una forma di evoluzione del settore turistico e nello stesso tempo tiene in considerazione quelli che erano i dettami della legge quadro relativi ai requisiti del servizio. Uno dei comparti turistici più deboli della Regione è quello legato all Appennino. Per sostenere questo prodotto regionale, il 1 agosto 2002 viene approvata la Legge Regionale n.17, Interventi per la riqualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico della regione Emilia Romagna con la quale si regolamentano gli interventi a favore del miglioramento delle stazioni invernali esistenti, del sistema sciistico e degli impianti a fune con lo scopo di rilanciare il turismo montano in regione, attraverso la riqualificazione del servizio offerto, e di creare anche nuovi posti di lavoro. Nel dicembre del 2002 viene approvata la Legge Regionale n.40 sugli incentivi per lo sviluppo e la qualificazione dell offerta turistica regionale. Questa legge ha lo scopo di regolamentare l offerta turistica nella regione, di pianificare e finanziare gli interventi per lo sviluppo e la riqualificazione del comparto turistico regionale. Il provvedimento prevede il decentramento di molte funzioni alle provincie garantendo uno snellimento delle procedure e dei tempi nell erogazione dei contributi. Con la Legge Regionale del 31 marzo Disciplina delle attività di produzione, organizzazione e vendita viaggi, soggiorni e servizi turistici, che abroga la Legge Regionale 26 luglio 1997, n.23 (Disciplina delle attività delle agenzie di viaggio e turismo), la Regione fornisce agli operatori del settore turistico regionale un disciplinare che regola l esercizio delle attività di produzione, organizzazione e vendita di viaggi, soggiorni e servizi turistici, al fine di tutelare i cittadini che 13

15 II SESSIONE - Unità di ricerca di Bologna: Turismo e qualità della vita scelgono le opportunità offerte dal sistema turistico emiliano romagnolo e di individuare modalità che garantiscano le agenzie che operano correttamente e nel rispetto delle leggi. L ultima legge di cui si vuol dar cenno è la Legge regionale n.16 approvata il 28 luglio 2004 Disciplina delle strutture ricettive dirette all ospitalità. Questa legge rivede la classificazione delle strutture ricettive, fornendo un nuovo sistema per definire la classifica delle stelle e delle categorie considerando anche quelle tipologie di ricettività turistica non a scopo di lucro e non imprenditoriale e occasionale. Questa legge risulta essere dunque uno strumento flessibile che risponde ai cambiamenti che sta subendo il settore turistico. 14

16 II SESSIONE - Unità di ricerca di Bologna: Turismo e qualità della vita L indagine campionaria e le possibilità di analisi dei dati Romina Filippini Università di Bologna Il lavoro contiene una presentazione sintetica delle scelte metodologiche affrontate durante la progettazione dell indagine sulle abitudini turistiche dei residenti nella provincia di Bologna. Le intenzioni della ricerca riguardano vari aspetti: valutare in termini quantitativi l importanza attribuita all esperienza di vacanza; collocare le vacanze nel quadro delle ferie annuali; valutare in termini monetari una vacanza ideale; evidenziare eventuali cambiamenti di breve periodo; far emergere aspetti del comportamento turistico, legati a stili di vita, a contesti socio-economici e culturali diversi; analizzare la distribuzione delle vacanze nell arco dell anno. Il campionamento, stratificato su base territoriale, tiene conto delle implicazioni comportamentali legate ai diversi ambienti sociali e culturali di provenienza. La scelta di limitare l osservazione alle età non superiori ai 69 anni è essenzialmente dovuta al basso impatto che le classi più anziane esercitano sulla misurazione del fenomeno, compiendo in tal modo un passo verso l ottimizzazione delle risorse disponibili. Il questionario, breve ma efficace, è in linea con le esigenze delle interviste di tipo telefonico. Diviso in blocchi di domande omogenee per tipo di informazione rilevata, esso prevede dei salti di domanda che rendono ogni quesito rilevante per l intervistato, sfruttando così le potenzialità della tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interview). Il tipo di dati disponibili al termine della rilevazione permette in particolare due spunti di analisi: la descrizione della dinamicità del fenomeno rispetto all anno precedente e la valutazione del ruolo che la vacanza riveste nella qualità della vita. Nel primo caso ci si avvale di tecniche multiway per l analisi di matrici a tre vie, del tipo individui x variabili x occasioni (dove le occasioni sono rappresentate dal tempo). Nel secondo caso si ricorre alla tecnica della Valutazione Contingente (VC) per la stima dell importanza economica attribuita da ciascun individuo alla pratica turistica. 15

17 II SESSIONE - Unità di ricerca di Bologna: Turismo e qualità della vita Una metodologia per la stima dei flussi turistici in appartamenti privati: il caso dei Comuni e delle Province emiliano-romagnole Andrea Guizzardi Università di Bologna Con il decentramento di alcune funzioni di governo alle Autonomie Locali è aumentata la necessità di programmare e valutare gli interventi ad un livello "micro" territoriale cui non sempre sono disponibili informazioni statistiche. Tipico il caso delle statistiche sui flussi turistici in alloggi privati, la cui qualità e disaggregazione è insufficiente sia per governare l'economia di Comuni e Province interessati da consistenti spostamenti di non residenti, sia per proporre politiche regionali compatibili con i modelli di offerta turistica scelti dalle comunità locali. Per superare il vuoto informativo in questo lavoro si propone una metodologia di stima indiretta, basata sul consumo di energia elettrica delle utenze intestate a non residenti; tale consumo è scelto per le sue caratteristiche di: precisione, tempestività, dettaglio territoriale e omogeneità della rilevazione. L'indicatore è collegato alle presenze turistiche tramite una metodologia in grado di controllare per fattori "locali" come le abitudini di consumo, l'orografia ed il clima. La metodologia è applicata ai soli Comuni la cui offerta abitativa è specializzata sulle seconde case per turismo. Per le altre realtà comunali, l'indicatore perde capacità segnaletica e la stima dei flussi si basa quindi sulla sola misura dell'offerta ricettiva. L'approccio, oltre alla riduzione dei costi, permette di ottenere stime disaggregate per unità territoriale "significativa" per le politiche (il Comune) ed è robusto rispetto all'aggregazione tanto che le stime provinciali e/o regionali sono sempre più precise di quelle comunali. Si arrivano a stimare 46,5 milioni di presenze di turisti in case private per l'intera Regione, una stima, prudenziale, che quantifica l'importanza di tali flussi sulle economie (e l'ambiente) degli Enti Locali. Il dato è infatti circa l'80% superiore a quello relativo alle presenze in alloggi commerciali dell'intera Regione ma, per certe Province supera da 5 a 10 volte quello ufficiale. 16

18 III SESSIONE - Unità di ricerca di Palermo: Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo Il disegno campionario per l indagine sui turisti nelle isole Eolie Ornella Giambalvo, Anna Maria Milito Università degli Studi di Palermo Obiettivo del presente lavoro è descrivere le procedure seguite per la progettazione e la successiva realizzazione di un indagine campionaria, focalizzando l attenzione sulle difficoltà incontrate per l effettuazione della stessa. L indagine ha come obiettivo specifico quello di stimare il totale di turisti non ufficiali nelle isole Eolie nel periodo estivo del I risultati dell indagine pilota hanno permesso di formulare alcune ipotesi necessarie per la progettazione del piano di campionamento. Data la mancanza di informazioni iniziali e la complessità del meccanismo di partenza dei passeggeri dalle isole Eolie, il piano di campionamento risultante è necessariamente un piano complesso, per il quale oltre a prevedere diverse tipologie di selezione delle unità, si ipotizzano diverse probabilità di inclusione delle unità nel campione finale. L unità di rilevazione, oggetto dell indagine, è il passeggero sia esso turista o escursionista. Esso viene distinto dalle unità di analisi, che proprio per il modo in cui è strutturata la scheda di intervista, si riferisce ai passeggeri nel complesso (l intervista viene effettuata al singolo e molte delle informazioni richieste nella scheda di intervista si riferiscono a tutti i partecipanti alla vacanza). Le unità d analisi sono quindi costituite prevalentemente da famiglie, gruppi organizzati e altri. Sulla base dell indagine pilota e per tenere conto dei vincoli si è fissato il periodo di osservazione, quello in cui effettuare le interviste, in: tutti i sabato inclusi nel periodo di riferimento dell indagine (8 giorni); tutte le domeniche incluse nel periodo di riferimento dell indagine (8 giorni); un giorno infrasettimanale per ogni settimana di osservazione (7 giorni). La scelta dei giorni in cui effettuare le interviste ha identificato la popolazione effettivamente indagata. Essa è costituita dai turisti stanziali e, in genere, non ufficiali, in partenza dalle isole Eolie (prevalentemente da Lipari) catturata soprattutto il sabato; dagli escursionisti catturata la domenica e dai restanti turisti, sia stanziali (in genere ufficiali), sia escursionisti, catturata prevalentemente durante i giorni infrasettimanali. Tenendo conto che il fenomeno dell escursionismo è legato anche nel periodo estivo alla domenica, le interviste effettuate quei giorni si sono limitate al pomeriggio. Ciò per consentire anche un più facile rispetto dei vincoli di costi e tempi. Tale limitazione pomeridiana ha introdotto un piano di campionamento differenziato a seconda del giorno di osservazione: nello specifico è possibile disegnare un piano di campionamento per i sabato e i giorni infrasettimanali e un piano di campionamento per la domenica. Inoltre, visti i diversi comportamenti della popolazione in termini di tempi di attesa previsti prima della partenza, legati alla presenza o meno del mezzo proprio, si suddivide ulteriormente il piano di campionamento a seconda che il passeggero abbia il mezzo proprio (e quindi deve prendere necessariamente la nave) o sia senza mezzo (e quindi può decidere, indifferentemente, se prendere l aliscafo o la nave). Infine, sempre nel rispetto dei vincoli imposti dalla ricerca, si è scelto di operare un campionamento anche delle fasce orarie nelle quali svolgere l indagine. Esso, tranne nel caso delle domenica, costituisce il primo stadio del campionamento. Lo schema seguente sintetizza i piani di campionamento adottati a seconda della popolazione in partenza e dei giorni di osservazione. 17

19 III SESSIONE - Unità di ricerca di Palermo: Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo Tab. 1 - Piani di campionamento adottati per l indagine Giorni di osservazione Passeggeri senza mezzo AN1- Aliscafi/Navi Campionamento a due stadi: Primo stadio: Grappoli pv1 (fasce orarie) Secondo Stadio: stratificato con pv2 (passeggeri) Sabato e Infrasettimanale S-I Domenica D Campionamento uno stadio: stratificato con pv2 (passeggeri) pv = probabilità variabile; pc = probabilità costante Tipologia popolazione Passeggeri con mezzo N2-Navi Campionamento a due stadi: Primo stadio: Grappoli pv1 (fasce orarie) Secondo stadio: Sistematico pc passo k=10 automobili Campionamento uno stadio: Sistematico pc passo k=10 automobili 18

20 III SESSIONE - Unità di ricerca di Palermo: Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo Profili dei turisti e struttura della spesa nel turismo ufficiale e sommerso Antonio Purpura Università degli Studi di Palermo La rilevazione degli arrivi e delle presenze nelle strutture ricettive ufficiali cattura, come noto, soltanto una parte, e talvolta neanche quella prevalente, della domanda turistica di molte destinazioni della Sicilia. Il fenomeno assume particolare rilievo in quelle destinazioni nelle quali prevalgono gli arrivi di visitatori provenienti dalla Sicilia o da altre regioni italiane. La sua importanza invece è minore nelle destinazioni con incoming internazionale ed in generale in quelle nelle quali la domanda viene, in misura più o meno rilevante, intermediata dai Tour operator e dalle grandi Agenzie di Viaggi. Le ragioni sono molteplici ed in larga parte non dissimili da quelle che generano attività sommerse in molti altri comparti produttivi. Nel turismo si aggiungono anche ragioni di tipo strutturale connesse con la stagionalità e con le pressanti esigenze di flessibilità produttiva che alimentano elevati turn-over di personale e livelli non sufficienti di qualificazione della forza lavoro. E interessante notare come in ciascuno dei due tipi di destinazioni ora dette si riscontrino modelli distinti di organizzazione della produzione dei servizi turistici, in particolare di quelli di ricezione. Più precisamente, nelle destinazioni la cui offerta non è intermediata dai T.O o dalle grandi AdV la produzione dei servizi ricettivi è frammentata in un numero più o meno grande di imprese di piccole dimensioni ed é anche chiaramente sbilanciata verso tipologie ricettive di qualità non elevata nelle quali spiccano quelle extra-alberghiere (campeggi, in particolare). Nelle altre destinazioni, invece, i servizi alberghieri vengono offerti in unità di dimensioni medio-grandi, spesso con formule all-inclusive che coprono una parte consistente della domanda (e della spesa) turistica dei visitatori. Nella prima tipologia di destinazioni, il confine fra strutture piccole ufficiali e strutture (parimenti, od anche più, piccole) non ufficiali (o sommerse) è abbastanza labile, e talvolta le due realtà si intrecciano attraverso accordi informali che permettono di spostare (nei casi di overbooking, o comunque di eccessi di domanda) i flussi di arrivi e presenze dalle strutture ufficiali alle strutture sommerse (frammentate e sparse nel territorio). E sono anche abbastanza frequenti i casi di piccole strutture ricettive ufficiali che gestiscono in proprio appendici sommerse di ricettività, verso le quali spostano parte della domanda che non riescono a soddisfare, o clienti nei confronti dei quali vengono praticate politiche di discriminazione di prezzo. D altra parte il visitatore che sceglie quando si tratta di una scelta, naturalmente, e non di una soluzione obbligata, a causa di problemi di sovraffollamento delle strutture ufficiali di utilizzare una struttura ricettiva non ufficiale, probabilmente rientra in una tipologia di turista del tutto specifica, caratterizzata cioè da caratteri socio-economici diversi e da modelli di comportamento (di spesa) altrettanto differenti. Il turismo sommerso, visto sia dal lato della produzione che dal lato dell offerta, non sembra pertanto un fenomeno esclusivamente frutto di espedienti per nascondere una parte dei redditi alla contribuzione sociale od agli oneri fiscali; occorre chiedersi piuttosto se ed in che misura esso, oltre a riflettere questa esigenza, configuri anche una modalità di organizzazione della produzione che và incontro ad esigenze precise della domanda; ossia identifica un mercato, o sarebbe meglio dire un segmento del mercato distinto dagli altri. In questo senso si può ipotizzare l esistenza per il turista sommerso di un prodotto turistico, in vario grado specifico a partire dalla organizzazione della vacanza (nella quale egli fa da sé, adottando un modello di auto-produzione) sino all acquisto ed alla fruizione dei servizi di ricezione e di tutti gli altri beni e servizi che compongono la sua spesa. 19

21 III SESSIONE - Unità di ricerca di Palermo: Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo A causa di questa specificità, questo prodotto turistico potrà generare impatti economici differenti, in termini assoluti e di composizione settoriale, rispetto a quelli generati da altri prodotti turistici, e ciò non soltanto con riferimento all industria turistica ossia alle attività di prima linea, quali la ricezione, la ristorazione, il loisir ma anche per tutti gli altri comparti produttivi coinvolti indirettamente nella produzione dei beni e servizi finali consumati dai turisti. Ciò pone, ad evidenza, interrogativi di un qualche interesse in ordine alle politiche volte a favorire l emersione di queste attività. Se è vero, infatti, che domanda ed offerta di servizi turistici che si incontrano nell area del sommerso identificano modelli di turismo peculiari, occorre progettare politiche di emersione che guardino con grande attenzione alle problematiche organizzative di impresa e, soprattutto, di sistema. Non si tratta, infatti, di far emergere per finalità fiscali o di relazioni nel mercato del loro attività nascoste, ma di prefigurare transizioni complesse verso forme organizzative che permettano a questa tipologia di offerta e di domanda di collocarsi con successo nel mercato ufficiale. Il tema, com è evidente, merita particolare attenzione anche in considerazione del peso che il turismo sommerso, con i caratteri prima accennati, assume in parecchie delle destinazioni turistiche già consolidate della Sicilia, e nella gran parte di quelle potenziali che si sono da poco affacciate al mercato turistico. Con riferimento a queste problematiche, all interno dell Unità di Ricerca di Palermo, è prevista una specifica linea di indagine che si propone di: i. ricostruire, a partire dai dati rilevati sul campo, i profili socio-economici dei turisti che utilizzano strutture ricettive non ufficiali; ii. identificarne i comportamenti per quanto concerne, in particolare: la permanenza media; il livello della spesa; la composizione della spesa; iii. correlare tali comportamenti con alcune delle caratteristiche dei profili socio-economici dei turisti sommersi, e segnatamente quelle che riguardano: la regione (nazione) di provenienza; il nucleo turistico per ciascuno di essi rilevante (single, coppia, coppia con figli); le modalità di scelta della destinazione; iv. confrontare questi profili e comportamenti con quelli degli altri visitatori della destinazione, parimenti oggetto dell indagine di campo. 20

22 III SESSIONE - Unità di ricerca di Palermo: Metodi e tecniche per la valutazione statistica del turismo. Quando la vacanza diviene turismo Indicatori statistici per la stima delle presenze turistiche: valutazioni critiche e specificità contestuali Vincenzo Asero, Venera Tomaselli Università degli Studi di Catania La specificità della caratterizzazione dell offerta e della domanda turistica deve tener conto, da una parte, dell offerta in quanto disponibilità effettiva di posti-letto e, dall altra, della domanda in termini di manifestazioni differenziate per numero di soggetti interessati e per durata del soggiorno nel luogo di vacanza. È importante determinare le presenze turistiche, secondo la scomposizione in singole tipologie e caratterizzazioni, per stimare la quota di presenze non registrate e non rilevabili dalle statistiche ufficiali, ascrivibile a quel complesso concetto definito sommerso statistico. I principali metodi di stima di questa grandezza sommerso procedono mediante: valutazione dei dati censuari sulla consistenza delle abitazioni ad uso non residenziale; integrazione tra le fonti statistiche ufficiali sul turismo; modelli basati sull uso di variabili ausiliarie note a livello locale. Ai fini della determinazione quantitativa della consistenza della domanda turistica espressa dalle presenze fisiche in ambiti territorialmente definiti, la strumentazione più utilizzata è costituita da indicatori indiretti di dimensioni oggettive, quali i consumi ed il numero di utenze relative all elettricità, i consumi di risorse idriche, la produzione di rifiuti, le imposte ICI, vendita di beni di largo e quotidiano consumo, ecc. Nel nostro lavoro di ricerca emergono alcuni rilievi critici che investono aspetti delle procedure di raccolta statistica e di diffusione/pubblicizzazione dei dati da parte degli enti detentori, in particolare sulla validità dei dati medesimi rispetto alla costruzione di indicatori: la rilevazione è molto frammentata, perché condotta, spesso su base volontaria, dai singoli produttori/gestori o dagli addetti alla commercializzazione del bene/servizio; non si dispone di dati omogenei per ambiti territoriali simili; non è assicurata la tempestività; l affidabilità del dato non è garantita. Dall analisi di alcune informazioni utili a rilevare la consistenza e l uso degli alloggi privati offerta ed a misurare indirettamente la quota di presenze turistiche domanda comunque oggetto di stima, si può rilevare che: per gli indicatori che concorrono all identificazione ed alla valutazione quantitativa della dimensione della domanda turistica, sembra opportuno proporre una gestione integrata nell ambito di un modello di composizione di indicatori, semplici o elementari di pari valenza descrittiva e/o esplicativa, ottenuto per combinazione sia di variabili ausiliarie sia di indagini survey, ai fini della riproduzione in termini verosimili del corrispondente dato reale; l uso di indicatori così costruiti, espressione sintetica dell andamento del fenomeno sotto osservazione, corrisponde all esigenza di produrre stime attendibili del numero di turisti sommersi, tali da associarle a valori verosimili: consumi di energia elettrica, produzione di rifiuti, acquisto di beni di consumo, ecc. e numero di persone presenti, rilevate dall indagine sul campo. Nel nostro caso-studio Arcipelago delle isole Eolie sono emerse specificità sia strutturali sia peculiari del territorio sotto osservazione. Le valutazioni, tuttavia, investono molti aspetti comuni ad altri potenziali ambiti: 21

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