Corso Allenatori 2 anno. La Metodologia dell Insegnamento Sportivo
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- Gabriella Virginia Sacco
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2 Corso Allenatori 2 anno La Metodologia dell Insegnamento Sportivo Claudio Mantovani 2009
3 Allenamento apprendimento L allenatore di basket è un facilitatore di apprendimenti tecnico-tattici Deve conoscere i principi specifici dell apprendimento tecnico tattico e i suoi principali fattori limitanti Deve conoscere e sapere applicare metodologie didattiche adeguate a livello individuale e collettivo tenendo conto di età e capacità di prestazione
4 Campo d azione complesso Processi Processi energetici energetici variabili variabili fisiologiche fisiologiche / / c. c. motorie motorie Modello di prestazione TIPOLOGIA DI SPORT Abilità Abilità Tecnico-tattiche Tecnico-tattiche INDIVIDUO RAPPRESENTAZIONI ISTRUTTORE Struttura Struttura organizzativasociale organizzativasociale dello dello sport sport (club, (club, FSN, FSN, sistema sistema di di gara) gara)
5 Ma al tempo stesso semplice Apprendere è una caratteristica fondamentale dell uomo Ogni individuo ha caratteristiche fisiologiche e psicologiche che lo predispongono ad apprendere Imitazione, prove ed errori, adattamento Al tempo stesso l apprendimento è un prodotto sociale uomo animale culturale Imitazione capacità di rappresentarsi visivamente e a livello propriocettivo informazioni. Evidente già nel neonato e quindi innata [Meltzoff and Moore 1977]
6 I PRINCIPALI FATTORI CHE LIMITANO L'APPRENDIMENTO TECNICO-TATTICO TEMPO TRASCORSO SUL COMPITO COERENZA MEZZI-OBIETTIVI ADEGUATEZZA OBIETTIVI PER L'ALLIEVO CLIMA POSITIVO E MOTIVANTE NATURA DEL FEEDBACK DELL ISTRUTTORE (feedback esterno) ORGANIZZAZIONE DELL'ATTIVITA'
7 Alcuni risultati: la distribuzione del tempo su compiti specifici Spesso la distribuzione del tempo nella seduta è assai lontana da quella ottimale In un recente studio, Starkes ha notato: nei settori giovanili di alcuni giochi di squadra americani, la seguente struttura: 22% del tempo trascorso in istruzioni 30% tempo di attività reale 48% tempo non attivo in sport individuali di combattimento 76% tempo di attività reale (ma solo 8% con avversario efficace) 24% tempo non attivo
8 Il percorso verso il perfezionamento tecnico-tattico Età di inizio degli sport spesso sempre più precoci 10 anni minimo per arrivare ad alto livello Tra e ore > ripetizioni per ciascuna tipologia di abilità Non solo ripetizioni, ma anche altri aspetti
9 Ore allenamento per livello di sviluppo atleta 1200 Figura 1. - Ore di allenamento annuali di atleti USA olimpionici (N=817) Maschi Femmine Numero di ore attività per Primo Primo Primo Primo Primo Membro Primo Vinta Membro membro Prima Primo membro periodo periodo successo successo successo squadra successo borsa squadra squadra gara successo squadra sportivo competizioni locale regionale statale junior nazionale college università senior senior internaz olimpica Fasi della carriera sportiva
10 Profili dei calciatori di elite e sub- elite (da 8 a 16 anni) 8000 Accumulated Practice Hours Years of Age Elite Sub-elite Ward, Hodges, Williams, and Starkes (2004)
11 Profili di allenamento negli anni Hours per week Team practice Individual practice Playful activities Match-play U-9 U-10 U-11 U-12 U-13 U-14 U-15 U-17 U-18 Age group Hours per week Team practice Individual practice Playful activities Match-play U-9 U-10 U-11 U-12 U-13 U-14 U-15 U-17 U-18 Age group Sub-elite Soccer Players Elite Soccer Players
12 La tecnica nei diversi sport Sport di forza veloce: Impiego della forza alla massima velocità possibile Sport di resistenza: Economicità del gesto da punto di vista energetico Sport tecnico-combinatori: combinatori: Oggetto di valutazione, obiettivo dell allenamento Giochi sportivi e di combattimento: Gli obiettivi sono forza, precisione ed economicità del gesto all interno di un comportamento tattico
13 Classificazione degli sport sulla tipologia delle abilità motorie APERTE (externally paced) Sport di situazione CHIUSE (self paced) Sport di forza, estetici, ciclici L ambiente è mutevole, complesso e imprevedibile L atleta deve continuamente adattarsi e anticipare Accanto all informazione propriocettiva, è importantissima quella visiva Si gareggia in condizioni stabili, in cui l ambiente cambia poco L esecuzione dell atleta è stereotipata con pochi aggiustamenti Importante il controllo propriocettivo
14 Conseguenze didattiche pratiche ABILITA CHIUSE ABILITA APERTE Numero assai più elevato di ripetizioni Attenzione diretta soprattutto all interno Inutile porre attenzione a errori o elementi che l individuo non è in grado di effettuare e correggere Attenzione diretta soprattutto all esterno Rapporto ottimale tra velocità e precisione (senza ridurre mai troppo la velocità) Possibili anche allenamenti che riguardano il piano mentalestrategico per soggetti tecnicamente deboli Numero elevato di ripetizioni in situazione
15 La natura della prestazione tecnico-tattica Nei giochi sportivi di situazione e di opposizione la prestazione è simultaneamente Tecnica Fisica (condizione) Cognitiva Tattica, decisionale, strategica Emotiva affettivamotivazionale
16 Definizione delle Abilità tecniche (Skills) Forme specifiche di problem solving AZIONI E CLASSI DI SITUAZIONI E NON GESTI automatizzate con la ripetizione
17 Negli sport di situazione: Il paradosso di Bartlett: ripetere senza ripetere Quando effettuo un tiro Non produco qualcosa di assolutamente nuovo, ma non ripeto mai qualcosa di vecchio (1932) Solidità della performance Incertezza della performance
18 stimoli esterni e/o interni IDENTIFICAZIONE DEGLI STIMOLI SELEZIONE DELLA RISPOSTA PROGRAMMAZIONE DELLA RISPOSTA feedback dell'errore RIFERIMENTO MUSCOLI MOVIMENTO feedback sensazioni muscolari feedback sensazioni motorie CAMBIAMENTI NELL'AMBIENTE feedback sensazioni ambientali
19 Un modello semplificato dell azione sportiva negli sport di situazione Vedere presa di informazione Capire decidere (riconoscimento, decisione, anticipazione dello scopo) Programma motorio Soluzione motoria (esecuzione) Percezione Attenzione Memoria Feedback (interno)
20 La percezione Il controllo dei movimenti si basa sulla raccolta e l elaborazione delle informazioni Gli analizzatori permettono di svolgere tali processi ANALIZZATORI SISTEMI PERCETTIVI Gli analizzatori che hanno una maggiore importanza nel controllo del movimento sono: VISIVO STATICO DINAMICO ACUSTICO TATTILE CINESTETICO
21 La memoria Capacità del cervello di preservare a lungo le informazioni Modello tipico a tre livelli Memoria Sensoriale ( ms) Memoria Breve Termine (pochi secondi) Memoria Lungo Termine (permanente)
22 L attenzione Meccanismo selettivo a capacità ristretta con portata di analisi variabile Limiti di capacità (il magico numero 7) e di tempo (RISORSE DISPONIBILI CHE DIMINUISCONO NEL TEMPO) Allenabilità/pilotabilità Utilizzabile in modo diverso Focus Ampio e Focus Ristretto Direzione Interna e Direzione Esterna Gestita dal SNC in modo anche involontario (protezione da situazioni pericolose, es. proprietà collative) La gestione volontaria (concentrazione) è più costosa perché si basa sulla gestione del focus e sull eliminazione degli stimoli non utili Nei giovanissimi il suo pilotaggio è più difficile sia in termini di durata che di controllo
23 L anticipazione Negli sport open l incertezza è molto alta e in alcuni casi la velocità è altissima Gli esperti riducono l incertezza con strategie semantiche (anticipazione) Il processo di anticipazione consente con il passare del tempo di scartare le ipotesi meno probabili e di preparare le azioni più efficaci
24 La legge di Hick
25 Come allenare l anticipazione? Gli esperti danno l impressione di avere a disposizione tutto il tempo necessario ( all the time in the world Bartlett 1947; p. 836); L allenatore può certamente sviluppare condizioni di allenamento finalizzate all anticipazione, ma essa comunque è funzione dell esperienza E molto utile l allenamento sulle letture che aiuti l atleta a valutare correttamente le probabilità dei diversi eventi e la pressione temporale LE DUE GRANDI VIE Orientare in anticipo su segnali ambientali e accorciare il tempo di lettura complesiva Utilizzare situazioni didattiche ambigue e assai imprevedibili
26 Paradigma della stimolazione doppia Periodo refrattario
27 La finta
28 il feedback esterno L informazione che l allievo non riceverebbe da solo come conseguenza naturale della sua prestazione. Esso è fornito da fonti esterne all atleta: l allenatore, un compagno, uno specchio, un video-tape. Christina e Corcos SUL RISULTATO SULLA PRESTAZIONE INFORMATIVA FUNZIONE DI RINFORZO
29 Il feedback esterno: quando? Durante l azione interrompo o no? Subito dopo l azione sfrutto il recupero Molto dopo l azione al prossimo allenamento
30 momento del feedback
31 frequenza del feedback
32 Tipi di feedback esterni Feedback generici Feedback specifici Feedback positivi Feedback negativi Feedback neutri Feedback descrittivi Feedback prescrittivi Feedback interrogativi
33 Il feedback esterno: come? Tipologia Generico Specifico Descrittivo Prescrittivo Positivo Ok!! Stai andando forte Questa volta sei riuscito a decidere nel modo giusto e non ti sei mosso presto Hai anticipato troppo l azione del braccio Devi tenere le braccia distese in alto Negativo Il solito cane incompetent e Non sei riuscito a mantenere il giusto assetto nello smarcamento: troppo alto Non hai piegato abbastanza le gambe Mi raccomando non tenere le braccia basse
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