Olismo individualismo metodologico Paradigma di rete. Paola Di Nicola
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1 Olismo individualismo metodologico Paradigma di rete Paola Di Nicola
2 Nell ambito delle scienze sociali e quindi della sociologia si possono individuare due diversi e contrapposti approcci conoscitivi (paradigmi) che sono stati e sono ancora per molti aspetti dominanti: olismo individualismo
3 Da alcuni anni sta emergendo un nuovo paradigma (approccio) che si colloca nel livello meso (tra individuo e sistema): Il paradigma di rete
4 Per approccio conoscitivo si intende una teoria complessa (o globale) sull intera società (non su singoli aspetti o fenomeni) guidata da interessi specifici, basati su assunti di rilevanza, espliciti o impliciti, a riguardo di ciò che si intende conoscere
5 Un approccio si può definire come una particolare e specifica prospettiva di analisi della realtà sociale, la cui natura è definita in base a variabili e dimensioni empiricamente non dimostrabili E la prospettiva da cui si parte e la sua capacità esplicativa dei fenomeni sociali ciò che rende plausibile (valido) un approccio
6 Un approccio può generare più teorie Una teoria è una o più generalizzazioni teorico-empiriche che trovano validità in un quadro più complesso, articolato e coerente di proposizioni circa un determinato fenomeno o processo sociale
7 Una teoria stabilisce un nesso causale e/o di correlazione, codeterminazione, coesistenza tra due o più fenomeni dati: A causa B; B è inversamente proporzionale a C, ecc.
8 Olismo Termine che designa la tesi epistemologica secondo la quale i sistemi complessi (organismi, menti, sistemi sociali) presentano caratteristiche non possedute dai loro elementi costitutivi: il tutto è maggiore delle parti; il tutto non è la somma delle parti
9 I fenomeni di organizzazione sono disposti in una gerarchia di livelli di complessità crescente, i gradi superiori della quale non sono riducibili a quelli inferiori e vengono perciò detti emergenti rispetto a questi ultimi
10 Olismo metodologico Tesi secondo la quale non i singoli enunciati delle teorie scientifiche, ma solo le teorie nel loro complesso sono suscettibili di prova o smentita empirica
11 Olismo metodologico in sociologia Definizione di realtà sociale: ciò che esiste ed è reale sono strutture di relazioni tipizzate, che assumono configurazioni che sono indipendenti dalle caratteristiche degli attori sociali inseriti nelle strutture La società esiste indipendentemente dagli individui
12 La realtà sociale, la società esprime dinamiche e modelli organizzativi suoi propri, che condizionano il comportamento dell attore sociale La società forgia gli individui secondo le sue esigenze funzionali Per spiegare il comportamento individuale devo comprendere i meccanismi più ampi della società
13 Olismo ontologico Il mondo sociale è composto esclusivamente da sistemi, organismi, istituzioni, entità sovra-individuali
14 Olismo etico Priorità assiologica del tutto, dell insieme sulle parti: l attore sociale agisce e deve agire in conformità alle norme del gruppo; l interesse generale è sovraordinato rispetto a quello individuale
15 Modelli esplicativi di tipo deterministico I fenomeni sociali sono fatti sociali Fatto sociale è tutto ciò che è esterno (esiste indipendentemente dall individuo) e coercitivo (si impone all individuo, canalizzando la sua azione in certe direzioni anziché altre) (E. Durkheim) La causa di un fatto sociale deve essere ricercata in un fatto sociale antecedente (sociologismo)
16 Compito della sociologia è quello di scoprire le leggi che presiedono al funzionamento e all evoluzione della società Per studiare la società ed i fatti sociali, la sociologia deve usare metodi empirici, che si basano sull assunto che ciò che è vero deve essere nella realtà ed esservi per la percezione (F. Hegel)
17 Teorie dominanti nell olismo 1) Funzionalismo: la società è un organismo composto da molte parti (la sfera economica, politica, religiosa, culturale ecc.), ognuna delle quali ha una funzione (H. Spencer). Se la società è costituita da molte parti, ciascuna delle quali esercita una funzione, per spiegare un fatto sociale è necessario mostrarne la funzione (E.Durkheim)
18 2) Teoria del conflitto: alla base della società e della sua evoluzione vi è il conflitto tra classi sociali. I diversi modelli di società altro non sono che forme organizzative complesse la cui configurazione storica dipende dalla struttura che assumono i rapporti economici, di forza, di potere e d autorità tra gruppi che incarnano sempre interessi divergenti Per spiegare un fatto sociale è necessario portare alla luce la struttura sottostante
19 Per l olismo, la persona, l attore sociale è considerato come un soggetto sottoposto alle dinamiche di forze, collettive ed strutturali, che lo sovrastano Sono queste forze collettive che rendono possibile la stessa individualizzazione (costruzione dell identità individuale e sociale) dell attore sociale Relazione sistema-azione
20 Nell individuo si trovano dei riflessi di queste forze collettive: in lui vengono suscitati sentimenti, ideali, passioni e interessi Le forze collettive forgiano le strutture istituzionali (istituzioni, sotto-sistemi) e sono all origine anche delle persone che danno la loro adesione più o meno consapevole, più o meno convinta, più o meno conflittuale o conformista alle stesse istituzioni
21 Le istituzioni, in quanto risposte codificate (norme, cultura, modelli di comportamento condivisi ecc.) ai problemi di senso esistenziali e di agire pratico, costituiscono un insieme di significati, che tramite le persone, garantiscono l assolvimento dei requisiti funzionali del sistema
22 Centrali, nella prospettiva olistica, sono i concetti di: -persona ipersocializzata -conformità ai ruoli -prevedibilità del comportamento individuale -accesso ad una conoscenza di senso comune (tramite i processi di socializzazione) che rende il mondo, le istituzioni familiari e quindi parti di un contesto percepito come naturale e aproblematico -bassi i livelli di riflessività individuale -forte corrispondenza tra identità individuale e sociale
23 Individualismo Tesi epistemologica in base alla quale le parti hanno priorità esplicativa rispetto al tutto Il tutto esiste solo in quanto insieme di parti connesse
24 Individualismo metodologico Formulato da C. Menger (Ricerche sul metodo delle scienze sociali e dell economia in particolare, 1883), si basa sull assunto che gli individui hanno priorità esplicative sugli insiemi e sulle istituzioni sociali;spiegazioni sociali appropriate sono quelle in termini di individui e circostanze loro attinenti. Ripreso da F. Hayek e K.Popper negli anni 50
25 Individualimo ontologico Il mondo sociale è composto esclusivamente di individui: istituzioni e collettivi sono solo nomi, concetti che designano insieme di individui (cfr. Guglielmo da Ockham, XIV secolo)
26 Individualismo metodologico in sociologia La realtà sociale è fatta da individui in interazione Ciò che esiste, ciò che è reale sono gli individui che interagiscono entro strutture sociali a diversi livelli e gradi di tipizzazione e generalizzazione Ciò che è reale è l azione dotata di senso
27 La società è data dall insieme delle relazioni sociali La società è il risultato delle interazioni sociali (costruzione sociale) La società esiste e influenza il comportamento di Ego solo nella misura in cui è riconosciuta (fatta propria, dotata di senso, oggetto di significazione) dall attore sociale
28 Modelli esplicativi La ricerca sociale si affida al metodo comprendente (non esplicativo) per ricostruire il senso intenzionato che l attore sociale attribuisce all azione Uno strumento di ricerca è il tipo ideale Il metodo è idiografico
29 Più che la scoperta delle leggi universali, l individualismo metodologico in sociologia mira a portare alla luce i meccanismi attraverso i quali gli attori sociali producono la realtà sociale (costruzionismo), in essa si riconoscono e da essa sono condizionati, ma fatto salvo l assunto che ogni attore sociale è potenzialmente un traditore di sé stesso
30 Teorie prevalenti: teoria dello scambio, elaborata da Homans (1973), prevede che gli individui basino l interazione sulla considerazione del rapporto costi-benefici. I modelli puniti in passato sono evitati, mentre sono ripetuti quelli che hanno portato sanzioni positive. etnometodologia, elaborata da Garfinkel (1967, 1964), prevede che gli individui basino l interazione sulla condivisione di regole di senso comune, atte a orientare il comportamento proprio e l interpretazione del comportamento altrui. modello drammaturgico, proposto da Goffman (1959), prevede che gli individui agiscano come su un palcoscenico teatrale, agendo in modo formalizzato sulla ribalta e in modo non formale nel retroscena. interazionismo simbolico, proposto da Mead (1934) e ripreso da Blumer (1969), suggerisce che la risposta individuale agli stimoli sociali trovi una mediazione decisiva nell attribuzione di significati agli stimoli. L interazione routinaria si basa sulla condivisione di tali significati.
31 Individualismo etico Predica la priorità assiologica degli individui sulle istituzioni: a esso si richiamano le teorie dei diritti e del liberalismo in generale Specifica dell individualismo etico non è tanto la considerazione degli individui come fini della società e della politica, quanto il divieto della violazione dei diritti individuali, anche se compiuta in nome di un bene maggiore
32 In questo senso l utilitarismo non è sinonimo, non coincide con l individualismo etico
33 La prospettiva individualistica ipotizza l esistenza di un individuo astratto, casuale, isolato (ipo-socializzato) mosso da interessi individuali che compie scelte e matura decisioni in base a gusti e preferenze interiori Relazione sistema-azione
34 In tale prospettiva, le istituzioni se non viste come realtà puramente nominalistiche, vengono considerate come forme strategicamente cristallizzate di regole, norme e modelli di comportamento e di azione che esistono nella misura in cui consentono al soggetto di raggiungere i propri personali obiettivi
35 Nella prospettiva individualistica, sono ricorrenti termini quali 1. palcoscenico 2. Interazione 3. Interpretazione dei ruoli 4. Dramma 5. Costruzione sociale della realtà 6. L io come riflesso di alter 7. Distanziamento tra identità individuale e sociale 8. Elevata riflessività personale
36 Paradigma di rete Tesi epistemologica che predica la priorità assiologica della rete (struttura di relazioni; relazioni strutturate) sul tutto e sulle singole parti I fenomeni di organizzazione sono visti come effetti emergenti delle relazioni tra le parti
37 Definizione di realtà sociale: la realtà sociale è il risultato di dinamiche relazionali, processi di - avvicinamento/distanziamento; - connessione/disconnessione; - separazione/sovrapposizione che determinano il comportamento individuale
38 La società è una rete di reti: l insieme delle relazioni che mostrano gradi diversi di strutturazione e assumono diverse configurazioni La rete è un insieme di nodi connessi, direttamente o indirettamente, con la proprietà aggiuntiva che le caratteristiche delle reti influenzano il comportamento individuale
39 Il comportamento individuale è un effetto strutturale L identità dell attore sociale è posta nel punto di intersezione di una molteplicità di cerchie sociali L attore sociale agisce liberamente ma sempre entro uno spazio sociale definito dalle sue relazioni
40 Il mondo sociale, la realtà, la società esiste laddove due o più individui sono in interazione Non esiste l individuo isolato: l attore sociale è sempre in relazione con
41 Compito della sociologia è quello di studiare, scoprire, portare alla luce: A) i fattori, i meccanismi, le dinamiche che danno vita a specifiche configurazioni relazionali B)le caratteristiche strutturali e relazionali che sono precondizioni per l azione individuale C)forme e contenuti delle strutture reticolari
42 Dal punto di vista metodologico è necessario studiare la società come relazione sociale e individuare le proprietà strutturali e relazionali della rete per spiegare come effetto emergente le caratteristiche di fenomeni organizzativi ovvero le strategie di comportamento individuale
43 Teorie di riferimento: a) Teoria relazionale (generale) b) Analisi strutturale(applicativa) c) Teoria dello scambio (generale) d) Teoria del capitale sociale (applicativa)
44 Termini ricorrenti: Scambio Relazione scambio simbolico (dono) Reciprocità Connessione densità delle reti ampiezza delle reti Cluster forza-debolezza dei legami legami diretti/indiretti
45 - P. Di Nicola, La rete, metafora dell appartenenza, Angeli, Milano, 1998 (in particolare Parte seconda: L analisi dei reticoli sociali: le ricadute empiriche, pp ) - Dizionario di Filosofia, Garzanti Testi di riferimento
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