Relazione finale. Insieme per la nuova piazza de Ciompi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Relazione finale. Insieme per la nuova piazza de Ciompi"

Transcript

1 Relazione finale Insieme per la nuova piazza de Ciompi Comune di Firenze Ufficio Area Metropolitana e decentramento Dicembre 2008 Maggio 2009 Sostegno regionale a processi partecipativi ex Capo IV l.r. 69/07 RIASSUNTO/abstract Il progetto si inserisce nel processo per la riqualificazione urbana del rione di Sant Ambrogio/Ghiberti che rappresenta un area del centro storico cittadino interessata da molteplici trasformazioni sia dell identità sociale dei suoi abitanti che dell assetto urbanistico. Le attività del laboratorio sono state articolate in 3 fasi: 1 Fase: Gli incontri sono stati strutturati come spazi di ascolto a fronte della presentazione ed illustrazione delle mappe e documenti conoscitivi predisposti. La seconda fase del laboratorio è stata caratterizzata da discussione più strutturata per individuare e formalizzare degli indirizzi progettuali. 2 Fase A partire dal documento sintesi della fase precedente e sulla base delle indicazioni espresse dai partecipanti, i facilitatori hanno predisposto un modellino in scala 3 fase I risultati del laboratorio sono stati illustrati alla cittadinanza e consegnati all Assessore alla Partecipazione in un incontro pubblico. 1

2 All avvio della fase di ascolto è stato proposto un questionario per raccogliere idee riguardo a quale debba essere la vocazione della piazza, quali le priorità, le vocazioni, l uso quotidiano, temporaneo, i collegamenti da rafforzare e quale ruolo debba avere un laboratorio di progettazione partecipata. Le risposte raccolte insieme alle idee e proposte espresse negli incontri sono state sintetizzate ed hanno costituitola traccia per avviare la discussione della fase successiva. Vi proponiamo una sintesi alquanto suggestiva e variegata dei pensieri espressi La piazza legata con le altre piazze del rione, con la vista del duomo, come spazio per il piacere del riposo individuale, uno spazio bello, salotto popolare, spazio per turisti e cittadini da condividere, aperto e sicuroper il gioco dei bambini, spazio per la tolleranza, per gli anziani che vi abitano, verde, bookcrossing nella piazza, con una fontana, per un mercatino settimanale, uno spazio vuoto, pavimentato con elementi che richiamano i giochi di scacchiera, unito con il giardino del Gratta, attrezzato per parcheggio biciclette,etc. La seconda fase del laboratorio è stata più strutturata, ha individuato degli indirizzi progettuali. In sintesi sono stati messi a fuoco alcuni aspetti: - pedonalizzazione dell area : estensione, regole per l accesso, tempi - raccordo tra l area della piazza (area del mercatino) e giardino Del Gratta situato di fronte separato dalla strada e attualmente recintato. - riqualificazione del giardino, nuova destinazione di uso dello spazio, edificazione di nuove strutture; - sistemazione di nuove alberature - pavimentazione ed arredi urbani - riqualificazione di strade limitrofe - possibile utilizzo della piazza per eventi - forme e modalità di monitoraggio da parte dei residenti e commercianti in questa fase è stato realizzato un modellino in scala della piazza e degli edifici che ha aiuto a creare una visione delle differenti possibilità di riqualificazione dello spazio riuscendo quindi ad esprimere indicazioni molto concrete se pur di indirizzo, raccolte nelle linee guida, traccia per il successivo lavoro di progettazione.. 2

3 1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO 1.1 Titolo del progetto: Insieme per la nuova piazza de Ciompi 1.2 Richiedente del sostegno regionale: Comune di Firenze - Ufficio Area Metropolitana e decentramento - P.O. Partecipazione democratica, Nuovi Stili di vita e Consumo critico 1.3 Referente : Sergio Goretti direttore Ufficio Area Metropolitana e decentramento Via Pietrapiana, FI - tel s.goretti@comune.fi.it Responsabile del progetto: Ansani Alessandro P.O. Partecipazione democratica, Nuovi Stili di vita e Consumo critico, telefono , a.ansani@comune.fi.it 1.4 Oggetto del processo partecipativo: Laboratorio per la riqualificazione di piazza de Ciompi in previsione dello spostamento del mercatino antiquario che attualmente occupa la piazza in Largo Annigoni ex piazza Ghiberti. 1.5 Fasi in cui si articola il progetto e loro funzione Il progetto è stato articolato in: - prima fase - pubblicizzazione: inizio dicembre seconda fase - LABORATORIO: presentazione/ascolto gennaio terza fase - LABORATORIO: fase progettuale marzo-aprile quarta fase: elaborazione documento finale e presentazione Linee guida aprile Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi Il progetto ha subito un ritardo rispetto al cronoprogramma indicato nella scheda di progetto di circa un mese ed ha preso avvio a dicembre 2008 e si è concluso a maggio Pubblicizzazione Laboratori fase di ascolto Laboratori fase progettuale Presentazione risultati 1 dic 08 Gen 09 Feb 09 Mar 09 Apr 09 Mag Come si inserisce lo specifico processo nelle politiche e nelle modalità d azione del proponente, sia rispetto al passato che al futuro Il progetto si propone di dare continuità alle esperienze di partecipazione per la riqualificazione di aree urbane avviate nel 2003 e riprese nel 2004 ed in parte concluse con la realizzazione dei progetti. In particolare il 3

4 progetto si inserisce nel processo per la riqualificazione urbana del rione di Sant Ambrogio/Ghiberti che rappresenta un area del centro storico cittadino interessata da molteplici trasformazioni sia dell identità sociale dei suoi abitanti che dell assetto urbanistico. La scelta di coinvolgere la cittadinanza nel processo per la realizzazione di un progetto di riqualificazione urbana attraverso azioni partecipate, ha avuto avvio con l attivazione del Laboratorio per Sant Ambrogio e piazza Ghiberti, le altre 2 piazze che connotano il rione, che si è concluso nel 2006 con l approvazione del progetto di riqualificazione di piazza Ghiberti oggi Largo Annigoni. 2. IL CONTESTO IN CUI SI E SVOLTO IL PROCESSO PARTECIPATIVO 2.1 Elementi conoscitivi elementi significativi per comprendere il contesto e problematicità. Una premessa ed alcune considerazioni relative al laboratorio partecipato per Sant Ambrogio e piazza Ghiberti ci sembrano opportune in quanto la riqualificazione di piazza de Ciompi nasce come elemento di continuità al progetto per piazza Ghiberti, ad oggi in fase di realizzazione. Elemento qualificante del progetto di piazza Ghiberti, è stato la realizzazione di strutture-box per accogliere gli stand degli antiquari che sino ad oggi occupano piazza dei Ciompi, in previsione del loro trasferimento in Largo Annigoni. I commercianti del mercatino, che da tempo esprimevano la necessità di una nuova loro collocazione, anche in conseguenza del fatto che gli stand attuali devono essere demoliti e l area deve essere bonificata dalla presenza dell amianto nelle strutture esistenti, accolta la proposta dell A.C. di trasferimento in piazza Ghiberti, hanno partecipato alle varie fasi di quel Laboratorio e ancor più alla definizione del progetto esecutivo di riqualificazione della piazza Ghiberti/Largo Annigoni, apportando tra l altro, specifiche modifiche al progetto vincitore del bando di concorso in particolare relativamente alle strutture previste per accogliere il mercatino. Il trasferimento del mercatino antiquario da piazza dei Ciompi a Piazza Ghiberti è stato quindi la premessa al nuovo Laboratorio Insieme per piazza dei Ciompi e da qui la necessità di individuare un progetto di riqualificazione di quest area legata strategicamente al destino di tutto il centro, parte importante della identità e del patrimonio collettivo urbano, spazio pubblico che attende il rilancio della sua funzione sociale, aggregativa e culturale. 4

5 3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO 3.1 Partecipanti : Fase di ascolto e fase progettuale Gli iscritti al Laboratorio che hanno partecipato con continuità sono stati 35 di cui due terzi residenti nella zona. Altri cittadini e commercianti (circa 15) hanno partecipato con discontinuità e non hanno si sono registrati. Sebbene ci sia stata un interruzione tra la prima e la seconda fase, il gruppo iscritto ha seguito l intero percorso. La differenza tra le fasi è stata piuttosto in termini di modalità di partecipazione: per la prima fase di ascolto è stata possibile una presenza flessibile degli iscritti. Nella fase di discussione gli iscritti sono stati invitati a partecipare al laboratorio per tutta la sua durata, e dobbiamo dire che l invito è stato accolto appieno e con molta solerzia. La selezione dei partecipanti è avvenuta attraverso un adesione individuale libera da parte di chi abita e/o lavora nel quartiere ed a cui era pervenuta la brochure informativa dell avvio del Laboratorio. Un invito personale con una lettera individuale, è stato rivolto a tutti coloro che avevano partecipato al precedente Laboratorio per piazza Ghiberti. A questo si è affiancato l invito a partecipare a n. 50 cittadini residenti nel rione, estratti a sorte come campione casuale tra coloro che abitano la zona entro il perimetro del codice di avviamento postale del rione. Hanno inoltre partecipato agli incontri di laboratorio sia nella fase di ascolto che nella fase successiva per la definizione delle Linee guida, alcuni Consiglieri del Q.1 ed il Presidente di Quartiere. Successivamente, la discussione si è allargata alla cittadinanza con l invito a partecipare a tutte le persone e le associazioni interessate anche attraverso una promozione degli incontri attivata e pubblicizzata dai Quartieri Chi e quanti Gli iscritti al Laboratorio che hanno partecipato con continuità sono stati 35 di cui due terzi residenti nella zona. Altri cittadini e commercianti (circa 15) hanno partecipato con discontinuità e non hanno si sono registrati. Hanno inoltre partecipato agli incontri di laboratorio sia nella fase di ascolto che nella fase successiva per la definizione delle Linee guida, alcuni Consiglieri del Q.1 ed il Presidente di Quartiere Come sono stati selezionati La selezione dei partecipanti è avvenuta attraverso un adesione individuale libera da parte di chi abita e/o lavora nel quartiere ed a cui era pervenuta la brochure informativa dell avvio del Laboratorio. Un invito personale con una lettera individuale, è stato rivolto a tutti coloro che avevano partecipato al precedente Laboratorio per piazza Ghiberti. A questo si è affiancato l invito a partecipare a n. 50 cittadini residenti nel rione, estratti a sorte come campione casuale tra coloro che abitano la zona entro il perimetro del codice di avviamento postale del rione. Si sottolinea la scarsa efficacia di tale ultimo metodo di selezione, dovuta probabilmente ad uno scarso interesse alla questione 5

6 specifica da parte dei cittadini interpellati. Non è stato ritenuto opportuno offrire incentivi di carattere materiale ai possibili partecipanti estratti a sorte, poiché si ritiene che tali incentivi, necessariamente di modesta entità, non siano determinanti per suscitare quel livello di interesse sufficiente a stimolare la partecipazione Quanto sono rappresentativi della comunità Sebbene non statisticamente stimabile, la rappresentanza della comunità interessata all oggetto del processo ci è sembrata significativa: cittadini residenti giovani e non, donne, commercianti. Se pur invitati di persona, non hanno partecipato direttamente rappresentati della Comunità islamica, intervistati tuttavia da uno dei facilitatori che ha riportato ai partecipanti il pensiero dell Imam intervistato Inclusione, in particolare di minoranze, soggetti deboli o svantaggiati, compresi i diversamente abili, nonché gruppi sociali o culturali diversi Per favorire la massima inclusione si è scelto una sede estremamente accessibile e gli incontri si sono svolti in orari diversificati pomeridiani e al sabato mattina La partecipazione paritaria di genere In particolare l organizzazione di gran parte degli incontri in orari del tardo pomeriggio ha facilitato la partecipazione delle donne 3.2 Metodi/tecniche impiegati (per fasi) Elenco degli eventi partecipativi (date effettive) Incontri prima fase del laboratorio - n. 4 incontri: gennaio 2009 dalle ore 17 alle gennaio 2009 dalle 10 alle 14. sono svolti presso la sala del circolo ARCI situato in piazza dei Ciompi. Incontro con l Assessore alla Partecipazione prima dell avvio della seconda fase del laboratorio: - 7 Aprile 2009 Sala Specchi- Assessorato alla Partecipazione - via Ghibellina 30 Incontri seconda fase del laboratorio - n. 3 incontri: aprile dalle 17 alle 20 presso la sala del circolo ARCI situato in piazza dei Ciompi. Incontro finale: presentazione risultati alla cittadinanza alla presenza dell Assessore alla Partecipazione e rappresentanti del Consiglio di Quartiere - 14 maggio Sala Circolo ARCI situato in piazza dei Ciompi dalle 18 alle Metodi, tecniche o approcci impiegati Il laboratorio è stato gestito da 2 architetti della Fondazione Michelucci con il ruolo di facilitatori. L Ufficio partecipazione del Comune di Firenze oltre ad occuparsi 6

7 dell informazione, della pubblicizzazione e comunicazione nonché della costruzione ed aggiornamento del sito, ha coordinato i diversi uffici e soggetti coinvolti e curato l organizzazione del Laboratorio. All attività di laboratorio ha preso parte anche dall Ufficio Tecnico del Quartiere 1. Gli incontri della prima fase sono stati strutturati come spazi di ascolto a fronte della presentazione ed illustrazione delle mappe e documenti conoscitivi predisposti. I facilitatori, dopo una breve introduzione e spiegazione del loro ruolo e dello scopo del Laboratorio, hanno indirizzato i lavori seguendo la traccia sintetizzata di seguito: 1. invito ai partecipanti alla compilazione della scheda di registrazione - iscrizione al laboratorio per garantire informazioni e comunicazioni. 2. presentazione del documento introduttivo e illustrazione dei progetti in corso nella zona e relativa cartografia. 3. proposta di compilazione di un questionario per raccogliere le idee sulla piazza ed eventuali suggerimenti (che riportiamo di seguito). 4. braianstorming tra i partecipanti con lo scopo di raccogliere idee, desideri, perplessità e preoccupazioni, una sorta di costruzione di vision della futura piazza. Attivazione della discussione tra i partecipanti. Le idee man mano che venivano espresse, erano trascritte su post-it appesi sulla carta topografica della piazza affinché tutti potessero leggere rileggere ed arricchire. Di seguito riportiamo le trascrizioni dei pensieri e delle idee così come sono state formulate negli incontri, accorpate tra loro per una più facile lettura in relazione al loro contenuto. La seconda fase del laboratorio è stata caratterizzata da discussione più strutturata per individuare e formalizzare degli indirizzi progettuali. A partire dal documento sintesi della fase precedente e sulla base delle indicazioni espresse dai partecipanti, i facilitatori hanno predisposto un modellino in scala della piazza in cartone con vari elementi che potevano essere aggiunti, modificati ed hanno invitato i partecipanti a discutere e ad esprimersi in relazione alle diverse variabili possibili: ipotesi di utilizzo della piazza, pavimentazione dell area, pedonalizzazione, arredi urbani, verde, etc. I risultati del laboratorio sono stati illustrati alla cittadinanza e consegnati all Assessore alla Partecipazione in un incontro pubblico Congruità dei metodi impiegati con le finalità e l oggetto del progetto La metodologia utilizzata è risultata estremamente funzionale ha consentito a tutti i partecipanti di esprimersi e di confrontarsi con idee differenti anche alla luce di informazioni, dei molteplici elementi conoscitivi sia di tipo architettonico che storico-culturale e anche di tipo tecnico Il clima degli incontri 7

8 Da subito è risultato evidente il disaccordo di alcuni cittadini che vivono in abitazioni che affacciano sulla piazza, con l obiettivo del Laboratorio che si pronunciavano fortemente contrari al trasferimento in Largo Annigoni del mercato antiquario, che ancor oggi occupa la piazza, trasferimento che, lo ricordiamo, ha rappresentato il presupposto per l attivazione del Laboratorio, decisione peraltro concordata dall A.C. con i commercianti del mercato riuniti in consorzio e già deliberata con atto della Giunta Comunale. La preoccupazione prevalente di questi cittadini è riassunta nel timore che lo spazio pubblico liberato dal mercatino diventi luogo di degrado sociale e spazio di intrattenimento per attività rumorose in particolare notturne. Ulteriori momenti di criticità si sono presentati a seguito dell intervento di cittadini che risiedono in prossimità della Moschea, situata piano terra di un edificio che si affaccia sulla piazza con abitazioni intorno, che hanno sollevato il problema ed espresso la necessità urgente di una ricollocazione del centro di preghiera, istanza che è stata raccolta dai partecipanti ed in seguito riportata nel documento come un invito all A.C. all individuazione di una diversa sede più consona ed adeguata alle esigenze anche numeriche della comunità islamica. La discussione è andata avanti e i partecipanti hanno espresso idee e suggestioni, raccolte nel documento allegato che hanno costituito una mappa orientativa nella costruzione dell idea progettuale oggetto delle fasi successive del progetto. Il confronto tra coloro che esprimevano il desiderio di ricreare un luogo per l incontro, uno spazio per il quartiere come per la sosta dei turisti o per il gioco dei bambini, per eventi programmati, dal mercatino settimanale ad eventi musicali, con coloro che esprimevano più i timori paure, è stato vivace ma al contempo occasione di arricchimento. A conclusione dei primi 4 incontri della prima fase, sono state trascritte sinteticamente le idee, le suggestioni ed i timori espressi dai partecipanti e i dati elaborati dai questionari restituiti. Il documento è stato consegnato e inviato agli iscritti al laboratorio e pubblicato sul sito. L avvio della seconda fase del laboratorio è stata decisa dopo un incontro tra gli iscritti alla prima fase, i facilitatori, l Ufficio Partecipazione e l Assessore alla Partecipazione, incontro resosi necessario a seguito delle pressioni di alcuni cittadini (per la verità degli iscritti al laboratorio solo 2) contrari a qualsiasi progettazione della piazza che ne modificasse l attuale destinazione ovvero il suo utilizzo per il mercatino antiquario. A determinare un incertezza sulla validità della prosecuzione del laboratorio si erano aggiunte alcune comunicazioni apparse sulla stampa locale rilasciate dal Presidente del Quartiere 1 che sembravano rimettere in discussione la scelta del trasferimento del mercatino peraltro già deliberata dalla Giunta Comunale. Ulteriori complicazioni pervenivano dal Consorzio degli antiquari in fase di costituzione che, a fronte di una richiesta economica da parte del Comune per l acquisto dei nuovi box e del pagamento del suolo pubblico, mettevano in discussione l accordo stesso per il trasferimento. 8

9 Nell incontro l Assessore ha confermato la volontà della Giunta e gli iscritti al Laboratorio hanno deciso la sua prosecuzione ad esclusione dei 2 cittadini che fin da subito si erano espressi fortemente contrari. La discussione si è arricchita in particolare grazie al contributo di un architetto partecipante al laboratorio, il quale attraverso una ricerca storica-urbanistica approfondita della piazza e della zona, ha offerto stimoli di riflessione invitando tutti a rileggere e ripensare la piazza in un progetto che contenesse tracce della memoria dei luoghi andando a recuperare la storia o perlomeno alcuni elementi del passato e trasferendoli nel lavoro di progettazione degli spazi futuri anche soltanto con tracce nella pavimentazione o la creazione di fontana che ripercorra la linea di un vecchio canale che attraversava l area. In questa seconda fase la discussione ha subito uno sviluppo in parte inaspettato. Anche i partecipanti più perplessi che avevano espresso più timori che desideri, hanno iniziato gradualmente ad entrare nella visione di uno spazio futuro. Il risultato è stato la condivisione di un idea che è stata riassunta dai facilitatori nel documento Linee guida per un progetto consegnato all A.C. e alla cittadinanza del rione Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi partecipativi I partecipanti non hanno espresso richieste specifiche o particolari tuttavia la possibilità di comunicare attraverso la posta elettronica e/o di contattare referenti del percorso presso l Ufficio partecipazione, ha mantenuto aperto un canale di ascolto costante per le possibili richieste. Per consentire lo svolgimento dei lavori più interattivo, nella fase di discussione si è deciso di utilizzare una sala più ampia della stessa sede Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi del processo e sui suoi scopi; ascolto di opinioni di esperti e/o portatori di interessi Le informazioni sono state messe a disposizione, inviate con continuità e tempestività ai partecipanti, inserite nel sito dedicato durante tutto il processo arricchite con mappe, documenti che in copia sono stati consegnati ai partecipanti del Laboratorio Inclusività degli eventi partecipativi (assicurare la parità di espressione di tutti i punti di vista e di eguaglianza di accesso alla discussione. La partecipazione di alcuni cittadini fortemente contrari al trasferimento del mercato ha in qualche momento monopolizzato la discussione e creato conflitto Neutralità e imparzialità del processo: le garanzie Il processo si è svolto sotto la supervisione della Fondazione Michelucci, che oltre a fornire personale specializzato con competenze urbanistiche in qualità di facilitatori imparziali, ha garantito la terzietà rispetto agli interessi rappresentati. 9

10 Performance: cosa ha funzionato e cosa meno Il processo è stato caratterizzato da un vivace e prolungato dibattito che ha tuttavia coinvolto un numero di cittadini inferiore alle attese Il consulente esterno La gestione del processo partecipativo è stata affidata alla Fondazione Michelucci, nelle persone degli architetti Massimo Colombo e Andrea Aleardi facilitatori nel precedente laboratorio per Sant Ambrogio e piazza Ghiberti. La scelta di affidamento alla Fondazione è stata motivata dalla necessità di dare continuità al Laboratorio precedente, gestito dagli stessi facilitatori, sia sul piano dei contenuti espressi in quel contesto che sul piano delle relazioni che si erano costruite non senza difficoltà, con rappresentanti di movimenti e associazioni del territorio. 3.3 Comunicazione e informazione Le attività di comunicazione rivolte alla comunità interessata, prima, durante e dopo il processo. L informazione e la pubblicizzazione dell iniziativa hanno rappresentato un aspetto qualificante dell intero processo. Ha accompagnato l avvio della campagna informativa, una comunicazione istituzionale alla città e la pubblicazione di un sito web dedicato al progetto, Un Laboratorio per progettare insieme la nuova piazza dei Ciompi pubblicata sulla rete civica del Comune di Firenze alla pagina: che ha raccolto tutti i materiali a partire dal documento di sintesi finale del precedente laboratorio per piazza Ghiberti. Dal sito si accede a materiali, mappe, comunicati ufficiali, atti, report degli incontri, immagini e al calendario degli incontri. E attiva anche una casella di posta elettronica firenzeinsieme@comune.fi.it gestita dall ufficio partecipazione utilizzata per la comunicazione on line con i cittadini. Materiali documentali : Con il coinvolgimento del responsabile della Mobilità, di Quadrifoglio S.p.a., dell Ufficio Tecnico del Quartiere 1, è stato possibile disporre di mappe e documenti necessari a definire il quadro informativo non solo della piazza, ma anche delle zone limitrofe. Sono state predisposte le carte topografiche che illustrano i progetti di viabilità e di sosta in fase di attuazione con la messa in funzione di pilomat che regolamentano l accesso alla nuova zona pedonale e la sperimentazione di nuove modalità per la raccolta dei rifiuti, nell ottica di una discussione che mantenesse uno sguardo più ampio sul rione e sul rapporto tra il rione e la città piuttosto che esclusivamente sull area della piazza. 10

11 Sono stati inoltre rintracciati documenti provenienti dall Archivio storico del Comune di Firenze relativi alla piazza esposti al laboratorio (seconda fase) ed in parte inseriti nel sito del progetto, a) Comunicazione promozionale del percorso La comunicazione promozionale del percorso si è rivolta a tutti coloro che avevano partecipato al precedente laboratorio estendendo l invito agli abitanti, ai residenti e a tutti coloro che lavorano o studiano nel rione. E stato predisposto un sintetico pieghevole che informava dell attivazione del Laboratorio ed invitava la cittadinanza a partecipare agli incontri, distribuito porta a porta a circa 3600 nuclei familiari ed esercizi commerciali in un area individuata all interno del Quartiere 1 ed inviato per posta elettronica a tutti i soggetti (cittadini ed associazioni) iscritti nel database dell Ufficio partecipazione. La distribuzione della brochure informativa, a fronte di alcune proteste da parte di cittadini che affermavano di non aver ricevuto il materiale, è stata ripetuta dopo il primo incontro di avvio del Laboratorio. E stato inoltre estratto a sorte un campione di 50 cittadini residenti all interno del perimetro corrispondente al codice di avviamento postale del rione, ai quali è stata inviata una lettera personale, oltre al depliant illustrativo del processo, con l invito a partecipare. b) Comunicazione e aggiornamento in corso Gli iscritti al laboratorio hanno ricevuto, durante tutta la durata del processo, re-call ( quando possibile o chiamate telefoniche) per ricordare gli appuntamenti programmati. A conclusione della prima fase del laboratorio, è stato distribuito ai partecipanti un documento di sintesi che riportava i dati elaborati dai questionari restituiti e raccoglieva le idee, le aspettative espresse durante gli incontri. Il documento è stato inserito tra i materiali del sito. c) Comunicazione a conclusione del processo Invito alla cittadinanza attraverso invio di comunicazioni , inserimento dell evento nel sito, affissione di n. 400 locandine negli esercizi commerciali del quartiere di partecipazione all incontro di8 presentazione dei risultati del Laboratorio Restituzione Il documento di sintesi che riporta le Linee guida è stato successivamente distribuito porta a porta ad 8000 tra residenti ed esercizi commerciali del Quartiere, pubblicato sul sito ed inviato per posta elettronica ai partecipanti e a tutti i soggetti iscritti nel database dell Ufficio Partecipazione e residenti nel Q.1. 11

12 3.5 Monitoraggio ex post Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post che coinvolgano i partecipanti in merito alla attuazione delle decisioni assunte. Non è stato possibile procedere con una rilevazione tramite questionario della soddisfazione dei partecipanti alla fine del progetto, come inizialmente programmato, per l approssimarsi della campagna elettorale per l elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale. Non è stato infatti ritenuto opportuno, considerato il clima preelettorale, creare occasioni favorevoli ad eventuali strumentalizzazioni riguardanti la possibilità di rimettere in discussione la premessa all intero progetto ovvero il trasferimento del mercatino. 3.6 Difficoltà eventualmente insorte La credibilità del Laboratorio è stata fortemente messa in discussione dalle dichiarazioni di alcuni soggetti politici, in palese contrasto con la volontà espressa sino a quel momento dalla Giunta di trasferire il mercatino antiquario in Largo Annigoni. 3.7 Le risorse impiegate (input) Descrizione delle: risorse logistiche ed organizzative (attrezzature, i locali o spazi,le tecnologie, le attività di registrazione audio/video) gli incontri di laboratorio si sono svolti nei locali del circolo ARCI che si affaccia sulla piazza scelto come luogo privilegiato per la sua collocazione. E stata utilizzata una fotocamera digitale in dotazione all Ufficio Partecipazione per documentare con immagini gli incontri e un registratore digitale. Il materiale audio per il tono talvolta molto concitato della discussione è risultato inutilizzabile. Si è scelto di non filmare gli incontri per non aggiungere ulteriori elementi che avrebbero probabilmente sollevato ulteriori polemiche - da parte dei pochi ma determinati cittadini contrari alla discussione - e creato disturbo alla discussione talvolta alquanto animata. Sono stati utilizzati inoltre PC e videoproiettore per illustrare la cartografia esistente e per le presentazioni delle linee progettuali nell incontro conclusivo risorse umane (esperti coinvolti, unità di personale, volontari) Il Laboratorio è stato gestito da 2 architetti Fondazione Michelucci.e da una loro collaboratrice. Inoltre sono stati impegnati nel progetto 2 unità di personale dell Ufficio Partecipazione per 5 mesi al 40% (media) ed è stata coinvolta 1 unità di personale del Servizio tecnico del Q.1 ( 4 mesi 25%). 12

13 Tabella 1. Schema riassuntivo dei costi effettivi sostenuti nel progetto a) costo b) costi effettivi Scarto costi Voci preventivato finali preventivati/effettivi (% b/a) Attrezzature (1) 1.500, ,00 66,6% Locali (2) 1.000, ,00 100,0% Facilitatori (3) , ,00 100,0% Foto, 500,00 0 0% registrazione audio, video (4) Comunicazione, informazione (5) 3.200,00 49,2% Totale 6.500,00 SITO WEB (6) 4.000, ,00 212,5% Totale , ,00 100,7% - La spesa relativa ai punti (1) (2) (3) è compresa nell incarico alla Fondazione Michelucci di ,00 affidato con DD 6020/08 che ha anche provveduto a sostenere spese per locali e attrezzature. - Le foto e le registrazioni audio video sono state effettuate in economia con attrezzature già in dotazione all ufficio, senza spese vive. - Il sito web è stato realizzato da ditta esterna, affidata con quota parte dell impegno di cui alla DD 3394/08. N.B. Nella quarta colonna è riportato il valore della formula esemplificata (% b/a). Tabella 2. Riassunto delle risorse economiche ed organizzative coinvolte nel progetto. a) sostegno b) risorse proprie c) totale effettivo richiesto effettive Risorse economiche , , ,00 (dalla tabella 1) Risorse 5.500, , ,00 organizzative (valore economico) Totale , , , Valutazione della congruità delle risorse all efficacia complessiva del processo e ai risultati ottenuti. Dato che il sostegno effettivamente accordato è stato inferiore di rispetto a quello richiesto inizialmente, si è ritenuto opportuno aumentare la spesa interamente a carico del Comune, rispetto a quanto previsto inizialmente, per garantire un adeguato finanziamento al progetto. 13

14 4. L ESITO DEL PROCESSO (outcome) 4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti L esito della discussione, documentato nella relazione finale, ha trovato consensi condivisi e creato aspettative da parte dei cittadini per la sua realizzazione. Nel corso degli incontri si è andata rafforzando la convinzione sia dei cittadini che dei commercianti iscritti al laboratorio, che possa essere utile la creazione di un associazione cittadini/commercianti per monitorare e sorvegliare il futuro della piazza sia nella sua riprogettazione urbanistica che nel suo utilizzo, associazione che potrebbe assumere il ruolo di interlocutore privilegiato dell A.C. e del Quartiere nella programmazione di eventi ed attività che piazza dei Ciompi potrebbe ospitare. 4.2 Il grado di conseguimento degli obbiettivi Come illustrato in precedenza, il processo ha subito un ritardo nell avvio e un interruzione nel passaggio dalla 1 fase del laboratorio alla seconda. Le pressioni esercitate da un gruppo di cittadini attraverso l invio di lettere a Sindaco, Assessori, Presidente di Quartiere e soprattutto attraverso la pubblicazione di articoli ed interviste sulla stampa locale per tentare di ribaltare la decisione assunta dalla Giunta relativamente allo spostamento del mercato, avevano infatti posto alcuni interrogativi sulla validità stessa del Laboratorio. Si è quindi reso necessario un confronto con i soggetti istituzionali a conferma della volontà politica di procedere alla riqualificazione dell area e al trasferimento del mercato in Largo Annigoni. L incontro con l assessore alla Partecipazione nel quale è stata riaffermata la decisione assunta dalla Giunta, ha consentito agli iscritti al Laboratorio di valutare opportuna la ripresa dello stesso con l obiettivo di individuare le Linee guida da consegnare all A.C. per la realizzazione del progetto di riqualificazione. 4.3 Risultati (indicatori) prefissi e risultati (indicatori) conseguiti nel progetto. Tabella 3. Risultati e indicatori Risultati Indicatori Risultati conseguiti Partecipazione laboratori Numero Iscritti Partecipazione al laboratorio Efficacia del processo Indicatori - 35 iscritti al laboratorio 22 cittadini residenti 13 commercianti - 15 non iscritti (partecipazione non continuativa) di cui 4 Consiglieri di Quartiere Raggiunto l obiettivo con la stesura linee guida progettuali per la progettazione della piazza consegnate all A.C. I risultati del Laboratorio, riassunti in un documento finale, sono stati consegnati all A.C. che si è espressa favorevolmente accogliendo gli esiti del processo partecipativo come documentato nel verbale relativo Giunta Comunale del 12 maggio u.s. 14

15 4.4. L influenza sulle scelte o politiche oggetto del processo Le linee guida progettuali predisposte dal Laboratorio di partecipazione sono state consegnate all Amministrazione comunale che le ha fatte proprie, accogliendo gli esiti del processo partecipativo, come documentato nel verbale relativo alla seduta del 12 maggio u.s. della Giunta Comunale. 4.5 Impatto sulla comunità La Giunta ha dato mandato ai tecnici dell amministrazione comunale di predisporre il progetto esecutivo in modo da rendere contestuale il trasferimento del mercato antiquario in Largo Annigoni e l avvio dei lavori per la riqualificazione di Piazza dei Ciompi. 15

16 EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI La partecipazione dei cittadini è stata inferiore alle atttese. Le possibili cause sono da ricercare nella complessità della materia urbanistica, appannaggio di esperti della materia, e nelle perplessità palesate circa le premesse del processo partecipativo, ovvero il trasferimento del mercatino antiquario in Largo Annigoni. QUALCHE CONSIGLIO PER CHI VOLESSE INTRAPRENDERE UN PROCESSO PARTECIPATIVO SIMILARE La riqualificazione di una piazza è un tema classico della partecipazione. Ancor più se riguarda un quartiere del centro storico e il trasferimento di un mercato molto popolare, che riveste un valore simbolico per gli abitanti della città. Non per questo si tratta di un processo semplice e le complicazioni possono sorgere strada facendo. Dall esperienza realizzata possono trarsi almeno due insegnamenti. Primo: un processo partecipativo non si può innestare su una decisione non sufficientemente compresa e condivisa, come il trasferimento del mercato da piazza dei Ciompi a Largo Annigoni. E una sorta di peccato originale le cui conseguenze si manifesteranno prima o poi. Secondo: il clima preelettorale non facilita la discussione approfondita, ma tende ad estremizzare il confronto ed espone l intero processo al rischio di strumentalizzazione. La miscela di questi due elementi può scatenare veementi polemiche politiche con il rischio di delegittimare in una certa misura l intero processo, anche se questo è stato condotto in maniera formalmente ineccepibile. SCHEMA DI RENDICONTAZIONE Relativa al contributo della Legge Regionale 69 del 27 Dicembre 2007 SOGGETTO FINANZIATO COMUNE DI FIRENZE 16

17 RIFERIMENTO VOCI FINANZIATE CONTRIBUTO CONCESSO ,00 SPESA PREVISTA COME DA SCHEDA PROGETTO (Tab 2 C) SPESA EFFETTIVA Facilitatori , ,00 TOTALE PARZIALE , ,00 Attrezzature 1.500, ,00 Locali 1.000, ,00 Foto, registrazione audio, video Comunicazione sito WEB 500,00 0, , ,00 Personale , ,00 TOTALE GENERALE , ,00 17

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO CONDIVISIONE. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Per l attuazione dell

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Presidiare una consultazione online

Presidiare una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

IL LABORATORIO CIVICO

IL LABORATORIO CIVICO IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento

Dettagli

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

ASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO

ASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO ASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO FASI AZIONI PER L AVVIO DEL PROCESSO Maggio 2007 Con il contributo dell Agenda21 Isola bergamasca Dalmine Zingonia Le fasi del

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

Valutare gli esiti di una consultazione online

Valutare gli esiti di una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2

Dettagli

Processo di Partecipazione Osservazioni PUC adottato DCC 92/2011. commissione consiliare 5 territorio 13 maggio 2013

Processo di Partecipazione Osservazioni PUC adottato DCC 92/2011. commissione consiliare 5 territorio 13 maggio 2013 Comune di Genova Staff di Direzione Direzione Gabinetto del Sindaco Processo di Partecipazione Osservazioni PUC adottato DCC 92/2011 commissione consiliare 5 territorio 13 maggio 2013 attuale fase del

Dettagli

Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia

Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia Sala Manzoni Palazzo delle Stelline Milano aprile ore 14.30.30 ATTI DEL SEMINARIO Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia L Ufficio Servizio

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO

LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO Integrazione al progetto. Il progetto presentato prima dell estate prevedeva la realizzazione della prima fase di un percorso più articolato che vede

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Smart School Mobility

Smart School Mobility Direzione Centrale Cultura e Educazione ITER, Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile Laboratorio Città Sostenibile ITER MIUR Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Provincia di Torino

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione.

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione. Procedura ristretta per la progettazione del concorso nazionale a premi Che Gusto C è (nell ambito del programma di comunicazione ed educazione alimentare) destinato alle classi del II Ciclo della scuola

Dettagli

DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Domanda La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti?

DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Domanda La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti? DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti? L iniziativa Dote Sport è di carattere sperimentale e prevede la disponibilità complessiva di circa euro

Dettagli

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA SEZIONE RICERCA MEDICA 2015 INDICE Obiettivo... 3 Oggetto... 3 Durata dei progetti... 3 Enti ammissibili... 3 Partnership e rete... 3 Modalità di presentazione delle domande... 4 Contributo e cofinanziamento...

Dettagli

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo. Pag. 1 di 5 6FRSR analizzare problemi complessi riguardanti la gestione di un sito interattivo proponendo soluzioni adeguate e facilmente utilizzabili da una utenza poco informatizzata. 2ELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione Ancor prima dell unificazione in entrambi i Plessi erano state avviate iniziative volte al

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

voce dei cittadini in tempo reale OpinionMeter Chieda la sua prova personalizzata senza impegno entro il 15 ottobre 2010

voce dei cittadini in tempo reale OpinionMeter Chieda la sua prova personalizzata senza impegno entro il 15 ottobre 2010 Grazie per il suo interesse alla nuova tecnologia voce dei cittadini in tempo reale OpinionMeter Chieda la sua prova personalizzata senza impegno entro il 15 ottobre 2010 Cristina Brambilla Telefono 348.9897.337,

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

COMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia

COMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia COMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia 4 S ETTORE TERRITORIO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE 5 SETTORE ISTRUZIONE, CULTURA, SPORT E POLITICHE GIOVANILI AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PUBBLICA

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM

Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM Monitoraggio Indebitamento Enti Locali e Territoriali e Accesso ai Mercati Rilevazione

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Progetto CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Contesti e Cambiamenti snc di Tessa Ercoli, Carlotta Iarrapino, Concetta Musumeci Via Cironi 2, 50134 Firenze P.I. 05856210488 www.contestiecambiamenti.it

Dettagli

Allegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd..04.2015 TIROCINI FORMATIVI ESTIVI

Allegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd..04.2015 TIROCINI FORMATIVI ESTIVI Allegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd..04.2015 TIROCINI FORMATIVI ESTIVI Il progetto operativamente si svilupperà tramite Comunità Alto Garda e Ledro Comuni e Agenzia del Lavoro

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI.

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. CODICE CIG 7147914D3 1. PREMESSA Si intende realizzare le azioni necessarie

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare

Dettagli

PRIMI RISULTATI DELL INDAGINE SULLE TENDENZE PHOTO-IMAGING 2013 IN ITALIA REALIZZATA DA IPSOS PER AIF

PRIMI RISULTATI DELL INDAGINE SULLE TENDENZE PHOTO-IMAGING 2013 IN ITALIA REALIZZATA DA IPSOS PER AIF PRIMI RISULTATI DELL INDAGINE SULLE TENDENZE PHOTO-IMAGING 2013 IN ITALIA REALIZZATA DA IPSOS PER AIF Milano, 19 marzo 2013 - Per il terzo anno consecutivo AIF, Associazione Italiana Foto & Digital Imaging,

Dettagli

Un patto territoriale per il Welfare Locale

Un patto territoriale per il Welfare Locale Un patto territoriale per il Welfare Locale Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona 2012-2014 Lecco, 24 gennaio 2013 Agenda L area comune dei PdZ: verso

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Sintetica descrizione del progetto: azioni previste, strumenti, metodologie e destinatari

Sintetica descrizione del progetto: azioni previste, strumenti, metodologie e destinatari Scheda riepilogativa del programma finalizzato Centri per l adattamento dell ambiente domestico per anziani e disabili - Anno 2004 in attuazione della Delibera del Consiglio regionale n. 615/2004 Riferimenti:

Dettagli

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato

Dettagli

Nel 2012 il Comune di Casamarciano

Nel 2012 il Comune di Casamarciano BILANCIO PARTECIPATIVO CITTA DI CASAMARCIANO Politiche Sociali Cultura Qualità Urbana Politiche Giovanili http://bilanciopartecipativo.comune.casamarciano.na.it contaminiamo le nostre idee per il Bilancio

Dettagli

In fase iniziale, giugno/luglio 2011, si è resa necessaria soprattutto un attività di sensibilizzazione

In fase iniziale, giugno/luglio 2011, si è resa necessaria soprattutto un attività di sensibilizzazione Relazione annuale 26 maggio 2011 26 maggio 2012 L Ufficio Provinciale Giovani, servizio istituito dalla Provincia del Medio Campidano con l obiettivo di informare e supportare la popolazione giovanile

Dettagli

PIATTAFORMA DELLE RESISTENZE CONTEMPORANEE 2015 Sezione Percorsi BANDO

PIATTAFORMA DELLE RESISTENZE CONTEMPORANEE 2015 Sezione Percorsi BANDO PIATTAFORMA DELLE RESISTENZE CONTEMPORANEE 2015 Sezione Percorsi BANDO Art.1 - OGGETTO La Piattaforma delle Resistenze Contemporanee è un grande progetto culturale che ha come obiettivo l'attivazione di

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge

Dettagli

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Finalità e obiettivi dell iniziativa. Il progetto pensato dai Gruppi Giovani di ANCE Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, di seguito soggetto

Finalità e obiettivi dell iniziativa. Il progetto pensato dai Gruppi Giovani di ANCE Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, di seguito soggetto Finalità e obiettivi dell iniziativa Il progetto pensato dai Gruppi Giovani di ANCE Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, di seguito soggetto attuatore, mira a creare un nuovo rapporto con la realtà scolastica

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione

Dettagli

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte 01 A cura di Àncora Servizi Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione

Dettagli