INNOVAZIONE PER LA CRESCITA ECONOMICA

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1 CLUSTER DI IMPRESE MASSA CRITICA OPEN INNOVATION Comprendere il ruolo dell innovazione nei sistemi economico-produttivi locali è una esigenza sempre più avvertita dai decisori pubblici, per definire politiche di sviluppo in coerenza con le dinamiche sociali dei territori che governano. La crescita economica dei territori si basa causa anche la globalizzazione dei mercati - sulla competitività delle imprese e sulla valorizzazione delle conoscenze. Ogni politica territoriale volta allo sviluppo passa pertanto attraverso l applicazione di appropriati modelli innovativi e di efficaci strumenti economico-finanziari imperniati sulle relazioni che intercorrono tra il sistema delle imprese e quello della ricerca. La proposta di paradigmi, concetti ed esperienze innovativi che aiutino a migliorare il rapporto tra la ricerca - innovazione - impresa ai fini dell accesso ai mercati sono oggetto di discussione ed approfondimento in tutti i consessi nazionali ed internazionali. Fondamentale risulta essere il ruolo del flusso delle conoscenze che producono innovazione di prodotto e di processo. Per tali motivi, Umbria Innovazione intende, con questo numero del B.I.T., fornire alcuni elementi di riflessione agli attori coinvolti nel processo dello sviluppo economico regionale. In particolare, vengono riportati alcuni estratti di relazioni presentate alla International Conference Baltic Dynamics 2010 dedicata al Knowledge Flow in Innovation System: from Idea to Action (Riga, settembre 2010), un evento cui Umbria Innovazione partecipa annualmente nei panel dei relatori ufficiali. I temi su cui invitiamo i nostri lettori a focalizzare la loro attenzione sono principalmente: - l aggregazione delle PMI in cluster, al fine di costituire quelle masse critiche necessarie per percorsi innovativi efficaci; - la sperimentazione del modello dell Open Innovation, di un paradigma che, secondo le parole del suo ideatore, il prof. Henry Chesbrough, afferma che le imprese possono e debbono fare ricorso ad idee esterne, così come a quelle interne, ed accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati, se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche. - la valorizzazione economica delle conoscenze; - il ruolo della formazione nel ciclo dei processi innovativi. INNOVAZIONE PER LA CRESCITA ECONOMICA Il migliore supporto alle PMI innovative Sfide di policy e prospettive future Reinhard Büscher, Commissione europea, Capo dell Unità Supporto all innovazione, Belgio Un recente sondaggio sull Efficacia del sostegno all innovazione in Europa ha evidenziato che le PMI europee non sono soddisfatte del supporto ricevuto. Le attuali forme di supporto e le strutture che lo forniscono appaiono inefficienti e hanno bisogno di essere orientate verso la domanda. La pressione sui budget pubblici, dovuta alla crisi finanziaria, ridurrà il grado di libertà nella spesa pubblica sempre di più, in nome di una crescente efficacia ed efficienza. Allo stesso tempo, la natura dell innovazione è cambiata e cambierà ancora. Il supporto pubblico all innovazione verte ancora in gran parte sul modello lineare dell innovazione basata sulla ricerca che consiste nel trasferimento tecnologico, nella dimostrazione, negli spin-off e nel supporto agli imprenditori, i quali sono ampiamente radicati nelle pubbliche istituzioni che assistono le PMI. Nella realtà, le aziende innovative operano sotto pressione per introdurre le novità sul mercato e a costi accessibili. Utilizzare la conoscenza esterna in modo tempestivo e flessibile durante il processo di innovazione è un modo per rispondere a queste pressioni. Il sistema pubblico di sostegno all innovazione difficilmente riesce ad armonizzarsi temporalmente con la domanda. Per essere in grado di fare migliori offerte, il sistema pubblico dovrebbe adattare esso stesso ai principi dell Open Innovation. Questo comporta un apertura all integrazione della conoscenza di esperti esterni e a più piccole e più mirate unità di attività di innovazione, tali da rendere il processo innovativo più veloce e flessibile. L apparizione degli schemi di incentivi all innovazione in numerosi paesi e regioni è un segno precoce di tale cambiamento verso un sostegno più aperto e flessibile; è una risposta al sempre più complesso carattere dell innovazione. Comunque, tali incentivi non si dovrebbero focalizzare solo per la facilitazione dell accesso alla ricerca ma anche per il sostegno di altre forme di innovazione. Questo comporta, ad esempio, il riconoscimento della creatività e del design come fonti di innovazione e l accesso all eccellenza internazionale. In definitiva, gli incentivi all innovazione potrebbero essere considerati anche a supporto dell integrazione degli utenti nei processi di innovazione. Perciò, il potenziale degli schemi di innovazione è ancora lontano dall essere pienamente sfruttato. 6 7

2 Numerosi schemi di incentivi sono ancora limitati alla cooperazione tra PMI e università nazionali e regionali, con l obiettivo principale di iniziare dei tradizionali processi di innovazione basati sulla R&S. Un tale approccio esclude effettivamente la maggioranza delle aziende del settore dei servizi dal beneficiare degli incentivi all innovazione, inoltre rende insufficiente l uso di altre forme di conoscenza. Ma in tutte le economie europee il settore dei servizi è, di gran lunga, il più grande e il più dinamico, e il concetto più ampio di creatività sta sempre più sostituendo l interesse limitato alla ricerca come vettore dell innovazione. Il Direttorato generale dell Impresa e dell Industria riconosce l alto potenziale degli incentivi all innovazione mirata ai bisogni delle PMI. I nuovi e migliori servizi di aiuto all innovazione possono essere accessibili da parte delle PMI mediante l apertura di schemi nazionali e regionali ai fornitori di servizi esteri e mediante la successiva sperimentazione di nuovi servizi, come quelli sviluppati sotto l ombrello di Europe INNOVA. L apertura degli schemi verso competenze esterne è particolarmente importante per le nazioni europee più piccole, che non possiedono l intera gamma di competenze che può essere richiesta per fornire un supporto effettivo e diverso all innovazione che incontri i bisogni delle PMI. Gli incentivi all Open Innovation forniscono alle PMI la migliore consulenza e il miglior contributo disponibile, allo stesso tempo, all emergenza di un mercato più forte per i servizi di consulenza all innovazione. Parchi Scientifici e Tecnologici: elementi chiave dei sistemi di innovazione degni di questo nome Luis Sanz, CEC, IASP, Spagna di conoscenza comune che l innovazione sia assolutamente essenziale E per uno sviluppo economico di successo. E l innovazione che innesca la crescita continua, produce nuove idee che fanno nascere nuove aziende, e mantiene la competitività di molte imprese. Per estensione, l innovazione non è essenziale solo per gli imprenditori e le imprese, ma anche per le nazioni e le società in generale. Ma paradossalmente molta innovazione (intendendo per innovazione la creazione di cose nuove) non è nuova affatto piuttosto il contrario; tuttavia, essa ha accompagnato lo sviluppo dell uomo sin dalle origini. A causa della crescente complessità del mondo, delle relazioni umane e in particolare delle relazioni ed interazioni dell attività economica, l innovazione efficiente e redditizia non può più essere lasciata alla fortuna, all ispirazione del momento o ad una poetica nozione del caos. Quell innovazione, cui dovrebbe essere concesso un ampio spazio di movimento e non tenuta al guinzaglio, però, non vuol dire che non possa o non dovrebbe essere organizzata. E l organizzazione dell innovazione per stimolare e fare il meglio è quello su cui tutti i sistemi innovativi si basano. Credo che in molti Paesi e regioni i Parchi Scientifici e Tecnologici siano, o possano essere, elementi molto importanti di tali sistemi, e molto spesso diventano un incrocio di molti altri elementi del sistema. Visto ciò, essi devono lavorare in un programma comune in unione con gli altri elementi e già avere le proprie specifiche funzioni e responsabilità. I networker, gli agenti provocatori, i coordinatori, gli interpreti culturali, gli stimolatori, gli incoraggiatori del traffico della conoscenza questi sono solo alcune delle etichette che sono state spesso usate per descrivere il ruolo e la funzione dei Parchi scientifici e tecnologici. LA META GLOBALIZZAZIONE: DISLOCAZIONI SPAZIALI E CLUSTER ESTESI E DINAMICI Takis Damaskopoulos Direttore esecutivo dell European Institute of Interdisciplinary Research (EIIR). In questo articolo, esaminiamo la natura dei cambiamenti nella struttura spaziale e di settore dell attività economica in differenti regioni della UE e stabiliamo le loro implicazioni per le politiche di innovazione regionale focalizzandoci sui cluster. Per affrontare la crisi economica globale, il processo di globalizzazione, la crescente integrazione dell ICT nei sistemi economici, tra le altre sfide, c è bisogno di nuovi approcci. I sistemi economici nazionali e regionali stanno lottando per restare competitivi e adattarsi al contesto della globalizzazione e della crisi economica mondiale. Le specializzazioni regionali costruite nel corso dei decenni sono in un processo di trasformazione di direzioni incerte. Molti stati UE che storicamente sono stati centri di produzione stanno affrontando la competizione da sedi a basso costo e stanno riorientando le loro attività ad industrie di non-produzione ad alto valore aggiunto o a nicchie di produzione di R&S intensiva. La risposta delle pubbliche autorità della UE ha portato l attenzione sull importanza di connettere le aziende, le persone e la conoscenza a livello regionale come modo per rendere le regioni più innovative e competitive. Questo nuovo approccio si incentra sui legami di consolidamento tra la politica industriale/aziendale e la tecnologia in modo da contribuire alla competitività regionale. Uno dei veicoli centrali usati per raggiungere questi obiettivi è il supporto ai cluster, cioè una concentrazione di aziende e di strutture istituzionali di supporto in una regione. Il concetto di cluster estesi e dinamici è stato ideato per rivolgersi a tali bisogni. Basato su una ricerca recente condotta dall Istituto Europeo della Ricerca Interdisciplinare (EIIR), sotto gli auspici dell OECD e della Commissione Europea (Progetto EFFORT, coordinato da Umbria Innovazione). Il concetto si riferisce alle organizzazioni di cluster che, anche se integrati, prescindono dalla collocazione geografica; si focalizzano sul mercato globale, operano in modo sistematico (stabile e su lungo termine), ma hanno anche l abilità di operare come reti di imprese ad-hoc in grado di riconfigurare le pratiche di impresa e di aggregare le capacità a seconda dell avvicendamento dei mercati emergenti e delle opportunità e dei bisogni di produzione; sono esperti in ICT e si basano su aggregazioni dinamiche di capacità di unità economiche, aventi diverse origini e funzioni, spesso riguardanti le PMI. 8 9

3 I cluster dal punto di vista teorico e storico 1. I cluster e i più ampi modelli di specializzazione economica attraverso le geografie sono diventati una questione importante per i policy maker della UE. Un vettore di questo è la serie di obiettivi di crescita della produttività, innovazione e competitività che la UE ha definito nell agenda di Lisbona. La UE tende ad attribuire un punteggio alto alla qualità e alle condizioni di promozione dell innovazione, e nella spesa in R&S e nella capacità scientifica, ma uno basso alla sua abilità di convertirle in innovazione valutabile economicamente ai fini della valorizzazione della competitività globale. Con un numero crescente di regioni che attraggono gli investimenti, specialmente nell Europa dell Est e in Asia, le regioni UE sono sotto un intensa pressione per definire il loro valore di differenziazione come locazioni di investimento. In questo conteso, i cluster sono visti come dimensione chiave di una proposta del valore della regione, concentrando la capacità regionale economica e la competenza. Un documento recente sulla strategia UE nota I cluster aiutano ad avvicinare il gap tra le imprese, la ricerca e le risorse, perciò portando la conoscenza più veloce sul mercato. I cluster di successo promuovono una competizione intensa insieme con la cooperazione. Questi aumentano la produttività, attraggono gli investimenti, promuovono la ricerca, rafforzano la base industriale e sviluppano i prodotti scientifici o servizi e diventano un focus per le competenze in sviluppo. I cluster di classe mondiale attraggono menti brillanti che sostengono l innovazione. Tendenze di trasformazione nei cluster 2. I clusters della UE sono spesso visti come flessibili, in contrasto con i produttori poco flessibili che dipendono dalla produzione di massa e che soffrono durante la recessione nei decenni recenti. Ma ci sono forti indicazioni sul fatto che i punti di forza di ieri potrebbero diventare gli svantaggi del domani. Numerosi cluster UE, in particolare quelli associati con l innovazione del prodotto, servizio e processo, stanno fronteggiando una crisi che segnala un cambiamento strutturale nel contesto economico globale. Le aziende e i cluster regionali in cui essi operano, in settori quali quello automobilistico, tessile, delle calzature, dei capi in pelle e dello sviluppo software, tra gli altri combattono per competere contro i centri di produzione regionale nell Europa dell Est, nei Paesi dell ex Unione sovietica, India e Cina. Uno dei problemi principali che affrontano i cluster regionali della UE è di essere radicati principalmente nelle industrie artigianali piuttosto che nei servizi di valore aggiunto quali design e marketing. Nei periodi di minore competizione e delle misure di protezione commerciale, precedenti all attuale fase della globalizzazione, è sufficiente esternalizzare tali servizi a specialisti affermati. La sfida oggi è come spostare le attività meno tangibili come ricerca, design all avanguardia, marketing esperto e risorse globali. questa si avvicina di più al mercato, e si sta sempre più organizzando per sfruttare le sinergie ecosistemiche (talento e competenza, concentrazione di infrastrutture istituzionali di supporto e ambienti pro-aziende, tra gli altri). E questa serie di pratiche che cattura il concetto di Open Innovation. Tali tendenze fanno parte del processo di riprogettazione delle MN. Le MN si formano quando le aziende del 19 secolo aprirono gli uffici vendita all estero per le loro fabbriche del Paese di origine. Gli investitori stranieri scelgono le loro sedi attraverso una serie di considerazioni. Primo, scelgono un Paese sulla base di alcune caratteristiche nazionali, e poi scelgono la regione con le caratteristiche più favorevoli. La ricerca indica che l investimento diretto estero è in generale attratto dalle regioni in quei Paesi che hanno: ACCESSO AL GRANDE MERCATO NAZIONALE Confini con Il Paese di origine e/o linguaggio comune Alto livello di competenza nella lingua inglese Bassa tassazione aziendale Molti consumatori avanzati con alto potenziale di vendite Basso livello di impiego Data la scelta del Paese, l investimento estero è attratto da Regioni che hanno: - Una grande parte di altri investitori stranieri - Buone infrastrutture e accessibilità, specialmente per la regione di origine - Una forza lavoro regionale altamente qualificata - Un alto livello di spesa su R&S CLUSTER TRADIZIONALI Risorse/infrastutture Imprese Prodotti/servizi MERCATO Tradizionalmente, la R&S era considerata una competenza essenziale, eseguita internamente in collaborazione con università, centri di ricerca pubblici e privati, ed enti governativi. Oggi, i laboratori di grandi aziende sono stati rimossi. Le aziende fanno cambiamenti incrementali piuttosto che pagare per ricerca base in-house. Oggi le aziende tecnologiche sono meno integrate verticalmente, usando invece reti di fornitori e montatori esterni geograficamente sparse, il che porta a frazionamenti organizzativi e alla dispersione geografica delle attività di R&S. Le MN (Multinazionali) cercano M&As (Fusioni-Acquisizioni), partnership con università e acquisizioni di start-up basate sulla innovazione e sulla ricerca. Il trasferimento della R&S nell organizzazione globale dell azienda spesso significa che PENETRAZIONE DELL ICT Forte presenza locale dei competitori, clienti e fornitori del settore aziendale Agenzie per la promozione dell investimento ben funzionanti Strategia economica regionale Incentivi per investimenti esteri

4 Il concetto di cluster estesi e dinamici 3. Le sfide attuali affrontate dai cluster regionali possono essere confrontate attraverso un processo di cluster estesi e dinamici che migliorano l accesso al mercato, le capacità di innovazione e l adattabilità alle emergenti realtà strutturali della UE. Il concetto riguarda una dimensione spaziale ( estesa ) e una funzionale o temporale ( dinamica ). Il suo nocciolo si può definire come segue: - i cluster estesi riguardano le capacità di selezione e aggregazione delle PMI clusterizzate a livello geografico regionale, nazionale o internazionale in modo da essere di aiuto per superare i confini geografici regionali e le limitazioni funzionali dei cluster tradizionali; - i cluster dinamici riguardano la flessibilità e l adattabilità organizzativa nella configurazione dei cluster virtuali che possono aggregare e aumentare progressivamente le competenze delle PMI particolari all interno della catena di valore. In termini di applicabilità a specifici contesti empirici, il concetto si riferisce alle organizzazioni di cluster che hanno le seguenti caratteristiche: Sebbene radicati, trascendono la collocazione geografica, focalizzandosi sui mercati globali e sui circuiti dei flussi di valore; Agiscono sia in modo sistematico, come organismi stabili e a lungotermine, ma hanno anche l abilità di operare come network di imprese ad-hoc in grado di riconfigurare le pratiche di impresa e di riaggregare le capacità secondo gli avvicendamenti dei mercati emergenti e le opportunità, e le esigenze di produzione; Sono in grado di usare l ICT e sono collegati in rete attraverso frontiere geografiche e funzionali od operative; Si basano su aggregazioni dinamiche di capacità di unità economiche di varia origine e funzione, che sebbene derivanti in gran parte dalle attività delle MNE, speso coinvolgono le PMI. Capacità estese per cluster dinamici: La necessità per la prossimità fisica e i vantaggi percepiti di economie esterne di scala hanno condotto ad agglomerazioni regionali e costellazioni di competenze, o cluster tradizionali. Queste in larga parte dipendono dai contatti faccia a faccia tra gli stakeholder dei cluster. L uso innovativo dell ICT permette la ri-spazializzazione dell attività economica e allo stesso tempo offre nuove opportunità per codificare le informazioni, che possono aumentare le attività di apprendimento ed innovazione. Capacità dinamiche per i cluster estesi: le capacità dinamiche costituiscono una serie di elementi che danno alle organizzazioni l abilità di integrare, costruire e riconfigurare le competenze interne ed esterne per rispondere rapidamente ai cambiamenti. Le capacità dinamiche non dovrebbero essere confuse con le competenze funzionali. Nonostante l affidarsi alle competenze funzionali ed alle combinazioni propositive di risorse che abilitano i compiti o le attività operative (ad es., la logistica e la produzione), le capacità dinamiche si riferiscono all abilità di riorganizzare le competenze funzionali. La ricerca distingue tra le capacità dinamiche che caratterizzano le competenze del cambiamento (di primo ordine) e della funzione. I cluster dinamici che aggregano le PMI da diversi settori industriali, coinvolti in differenti processi, operano in differenti mercati. Il vantaggio è che l attività dei cluster dinamici derivata reagisce più prontamente e porta ad una grande curva di apprendimento. Consideriamo, ad esempio, un cluster specializzato nella produzione di parti meccaniche per il settore automobilistico. Decide di partecipare ad una call di un azienda aerospaziale e, dal momento che non ha le competenze necessarie, coinvolge nel cluster un fornitore che opera nel settore aerospaziale. La competenza aggiunta di questo nuovo partner fornisce al cluster la possibilità non solo di accedere a nuovi mercati, ma anche di imparare per immersione in un nuovo ambiente industriale. Questa cultura di immersione è generata non solo dal nuovo partner, ma anche da tutti gli attori nel settore aerospaziale, vale a dire, clienti, competitori, fornitori, agenzie di regolamentazione e da altri enti governativi regionali, ecc. Così, in un breve periodo di tempo, il cluster apprende e si trasforma in un nuovo tipo di cluster che può operare in un nuovo settore. Mentre le capacità dinamiche possono riconfigurare tutte le risorse, è importante sottolineare che la natura della conoscenza è una risorsa intangibile. Ciò introduce una certa limpidezza e fungibilità per le risorse basate sulla conoscenza. Anzi, più le risorse diventano meno tangibili, visibili ed esplicitamente codificate, più sono facili da riconfigurare. Le capacità dinamiche riflettono l abilità a conoscere nuovi settori. Quindi, il loro valore sta nella configurazione di competenze funzionali che queste creano. CLUSTER ESTESI E DINAMICI Risorse/infrastutture Imprese Prodotti/servizi Prodotto /servizio comune, packaging e marketing MERCATO Verso una politica economica regionale basata sui cluster estesi e dinamici 4. Oggi c è una crescente evidenza ed accordo tra i ricercatori sul fatto che i cluster producano effetti economici positivi. C è comunque meno evidenza ed accordo su quale ruolo ha e dovrebbe avere esattamente la politica. Dal punto di vista della politica, la prova dei benefici economici dei cluster suggerisce che i decisori dovrebbero concentrarsi sulle politiche che creano o supportano i cluster e sui cluster estesi e dinamici

5 Sulla base dell analisi precedente, il fondamento per la politica dei cluster estesi e dinamici ha le seguenti linee di ragionamento: Le esternalità che danno vita ai cluster e ai cluster estesi e dinamici indicano la presenza di molteplici equilibri con differenti livelli di prosperità, non solo in differenti locazioni ma anche per l insieme delle locazioni. La politica ha un ruolo nel facilitare la transizione di tali locazioni verso equilibri più favorevoli. Tali esternalità non esistono automaticamente ma si possono creare, supportare e rafforzare attraverso un azione politica premeditata e determinata. Non viene dato ad una regione il tempo necessario per raggiungere il suo stato di equilibrio e questo può essere influenzato in modo significativo dalla politica. Il reale sviluppo di cluster estesi e dinamici deve tener conto dei fattori che impediscono i miglioramenti della produttività e dell innovazione. Per agire su questa serie di fattori, un grande gruppo di istituzioni deve lavorare insieme. A seconda delle circostanze particolari, tutte le entità collegate ai cluster dalle aziende governative a quelle individuali, alle associazioni di categoria e università con programmi rilevanti nella ricerca o nella formazione devono essere coinvolte. Politica futura e direzioni di ricerca e priorità 5. Le tendenze descritte sopra danno un idea su come le economie regionali stanno cambiando e sulle evoluzioni nell attività economica che stanno dietro a questi cambiamenti. Le Regioni devono decidere quale è una base solida per fare politiche di investimento e la strategia data a queste tendenze. Basate sulla precedente analisi le questioni politiche seguenti che affrontano la politica di innovazione regionale emergono come priorità per un ulteriore ricerca: La globalizzazione e il suo impatto sulla localizzazione spaziale delle attività economiche: questo processo conduce sia all estensione e alla forma più ampia di transazioni internazionali, sia all approfondimento dell interdipendenza tra le azioni di attori economici in un Paese o regione e quelli che si trovano in altri. Tali scambi sono aumentati per intensità e complessità nel corso degli ultimi dieci anni e stanno collegando luoghi che erano precedentemente distanti l uno dall altro. L impatto del consolidamento delle MN nei sistemi economici regionali: le MN hano avuto un impatto misto sui cluster e sulle economie regionali. La ricerca di modelli di impresa più efficienti ha in alcuni casi ridefinito legami locali stabiliti da molto tempo. Il ridimensionamento, le fusioni ed acquisizioni, il fallimento di grandi aziende e ricollocamenti sul mercato delle sedi centrali sembrano aver sciolto i legami tra le aziende e la regione. I vettori push e pull dell esternalizzazione e della produzione in paesi stranieri e il loro impatto sulla struttura delle economie regionali e le loro implicazioni per le relazioni delle MN e PMI e politica nazionale e regionale: L impatto probabile delle aziende ICT all estero sui mercati UE del lavoro è stato oggetto di accesa discussione. Modelli comparati nazionali e regionali di strutture politiche e capacità istituzionali: guardando oltre, la preoccupazione degli attori politici è capire quanto siano resilienti le economie locali. La risposta delle regioni a queste evoluzioni assume diverse forme, alcune più esplicite di altre. Nella maggior parte dei casi, c è una qualche forma di strategia economica che include ad essa uno sviluppo di imprese e un piano di innovazione elaborati sia a livello regionale che locale, spesso coordinato con un livello di strategia nazionale che comprende programmi, strumenti e finanziamenti specifici. Gli strumenti disponibili a livello regionale cambiano in maniera significativa a seconda della struttura istituzionale e il fulcro cambia a seconda delle industrie individuate. Un analisi chiara e sistematica dell economia e del patrimonio regionale nel contesto delle tendenze globali costituisce la base per qualsiasi potenziale azione regionale. Ci sono relativamente pochi dati disponibili a livello regionale per aiutare gli attori politici, specialmente vista la complessità nel definire una regione, ed anche a livello nazionale l informazione è limitata. Dati quantitativi e qualitativi sono utili per lo sviluppo di una chiara analisi SWOT per apprezzare quali siano i punti di forza duraturi e dove ci possano essere nuove opportunità. Sfruttare al massimo la presenza di MN: molte regioni sono strettamente associate sia con aziende specifiche sia con gruppi di aziende che operano in particolari settori. La forte specializzazione è un espressione del vantaggio competitivo di quelle aziende. La competitività della regione si ritiene essere legata alle ricchezze delle aziende e ai settori. Questo può costituire un chiaro vantaggio nei casi in cui le aziende siano leader del mercato o in cui ci siano settori in espansione. In molti casi, le economie regionali hanno alimentato autonomamente l espansione delle aziende chiave, diventando specializzate nel core business dell azienda e costruendo una base di impresa attorno alla fornitura delle aziende chiave. Promuovere una R&S e una commercializzazione congiunta: mentre le regioni specializzate hanno la tendenza ad avere istituzioni di alta formazione che lavorano con le imprese locali, l esistenza di un gap nelle imprese accademiche costituisce un fattore compromettente. Uno dei componenti di questo gap è la discrepanza tra la formazione impartita e i bisogni attuali delle aziende locali. Inoltre, i tempi di attuazione per i programmi accademici spesso non incontrano le esigenze delle aziende, sia in termini di curriculum generale che di specifici progetti dottorali nell industria. Promuovere l Open Innovation: per promuovere il concetto di Open Innovation che si sta attualmente sviluppando e realizzando nei sistemi regionali UE, le regioni devono supportare privatamente le strutture gestite mediante la R&S

6 COMMERCIALIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA Il caso degli incubatori High-Tech del Parco Scientifico e Tecnologico di Poznan Pawel Bartoszek e Justyna Adamska Pawel Bartoszek è esperto di tecnologie innovative alimentari presso il parco Scientifico e Tecnologico di Poznan, Polonia. Le istituzioni a favore dell innovazione come parchi scientifici e tecnologici, incubatori e centri di trasferimento tecnologico sono i componenti essenziali del sistema innovativo di ogni Paese. La cooperazione tra il settore scientifico e le aziende è una connessione particolarmente importante nel sistema di innovazione in quanto guida l innovazione e lo sviluppo tecnologico. La peculiarità dei parchi scientifici e tecnologici permette a questi di funzionare come promotori della cooperazione sia tra le imprese e la sfera scientifica che tra le imprese stesse. Tutte le definizioni dei parchi sottolineano il fatto che è più facile per gli imprenditori interagire con le unità scientifiche come una delle sue principali funzioni. Utilizzando il Parco scientifico e tecnologico di Poznan (PSTP) come esempio, analizziamo il contributo che i parchi danno nello stimolare la crescita di imprese e prodotti innovativi, fulcro dell economia della conoscenza. La strategia polacca dell approccio all economia basata sulla conoscenza è la realizzazione simultanea di varie direzioni di sviluppo: Usare nuove tecnologie in modo da aumentare la competitività dei settori tradizionali Creare nuove aziende basate su soluzioni innovative e sullo sviluppo di PMI mediante l uso di tecnologie moderne e metodi di economia della conoscenza Stimolare lo sviluppo della cooperazione tra aziende così come tra le aziende e le istituzioni collegate alle imprese nel campo dell attività di innovazione. Per 15 anni il PSTP ha supportato il processo di commercializzazione dei risultati di ricerca scientifica nell economia ed è stato uno stimolo per sviluppare imprese tra gli altri usando le abilità della cooperazione sia nazionale che internazionale. Uno degli obiettivi primari della strategia di sviluppo di PSTP è sviluppare i centri di ricerca esistenti così come attrarre altri ricercatori interessati alla commercializzazione della conoscenza. Come risultato ci si aspetta che il numero delle aziende di spin-off aumenti insieme al numero di brevetti e di nuove soluzioni tecnologiche generate. Per raggiungere questi obiettivi c è bisogno di uno strumento: il progetto di PSTP per costruire Incubatori altamente tecnologici si incentra su Materiali e Biomateriali e su IT e Tecnologie di Comunicazione. Ci saranno laboratori per aziende chimiche, biotecnologiche e di IT. I principali obiettivi del progetto sono gli investimenti in nuove infrastrutture, sviluppo regionale e ricerca di soluzioni innovative per un efficiente commercializzazione della conoscenza. L investimento mira ad aumentare il numero di imprenditori che lavorano nel settore delle tecnologie avanzate. Gli incubatori High Tech realizzeranno le condizioni per semplificare la creazione, il trasferimento e la diffusione delle moderne soluzioni per gli imprenditori. La costruzione di tali incubatori fornirà anche nuovi servizi alle PMI e partnership estese ad aziende della Regione, del Paese e dell Europa. Gli incubatori avranno un influenza attiva sulla regione attraverso le seguenti attività: Sviluppo di forme moderne di cooperazione tra la scienza e l ambiente locale dell impresa Creazione di nuove tecnologie e miglioramento di quelle esistenti Creazione di nuovi posti di lavoro sicuri per lavoratori altamente qualificati Trasferimento e commercializzazione della tecnologia Promozione delle attitudini innovative ed imprenditoriali L altro obiettivo del progetto è aumentare gli effetti di sinergia realizzabili mediante la cooperazione tra unità scientifiche, imprenditori e istituzioni imprenditoriali. I principali ostacoli per stabilire tale cooperazione comprendono la tradizionale mancanza di collaborazione tra i settori della ricerca e dell impresa; mancanza di fiducia nei potenziali partner, scetticismo sui benefici ed incapacità a trovare partner adatti. I parchi tecnologici forniscono un posto per fare conoscenza, scambiare esperienze e prendere iniziative comuni. Il progetto contribuirà anche a creare richieste di lavoratori con abilità specialistiche qualificate e conoscenze che produrranno cambiamenti nella struttura dell impiego. Il ruolo di PSTP come luogo di incontro per la scienza, l industria moderna e l imprenditoria

7 lità porta ad una cooperazione perfetta tra partner per l idea del Centro per le Tecnologie Avanzate di Wielkopolska. L incubatore dei Materiali e Biomateriali si incentra sulla ricerca inter e multi disciplinare nel settore della chimica, fisica, biologia molecolare, ingegneria dei materiali e biotecnologia. Questo sforzo combinato crea nuove sintesi e tecnologie per la produzione di materiali innovativi per l optoelettronica, la nanoelettronica, la ceramica, la farmacologia, la terapia medica e diagnostica, l agrotecnologia e l industria alimentare. I problemi studiati sono relativi ai programmi strategici delle piattaforme europee per le tecnologie di nuovi materiali, nuovi processi di design e biotecnologia industriale. Il laboratorio avrà un unica alta tecnologia disponibile per l utilizzo sia dai ricercatori che dalle PMI. Sebbene il progetto sia coordinato dall Università Adam Mickiewicz, è un iniziativa dell intero ambiente accademico di Poznan (5 università, 6 istituti, il parco tecnologico e la città di Poznan) che comporta un significativo valore aggiunto al progetto. Il consorzio è stato fondato per portare avanti un azione comune per i progetti di sviluppo della ricerca scientifica, innovazione ed implementazione. Per il raggiungimento degli obiettivi, si useranno i seguenti metodi di azione: Scambio di opinioni su oggetti di ricerca pratica e su processi di tecnologie nuove o perfezionate Ricerca tecnologica, di sviluppo ed implementazione in collaborazione tra il consorzio e l industria Lavorare per rafforzare la ricerca nel settore chimico e della tecnologia chimica, fisica, biologia, medicina, biotecnologia e IT Creare un terreno comune per lo scambio di esperienze e cooperazione tra i membri del consorzio mediante attività comuni di marketing, meeting, seminari, conferenze, etc. Cooperare nel settore delle soluzioni di tecnologia applicata Promuovere tutte le forme delle attività del consorzio Investire per promuovere la scienza Fare ricerca, servizi tecnologici e di laboratorio per le aziende nella provincia di Wielkopolska, specialmente per le micro e le PMI. Diffondere i risultati della ricerca ed organizzare i programmi di formazione per ricercatori ed impiegati delle aziende regionali Connettere il programma di ricerca con i principi della strategia di innovazione regionale per Wielkopolska Fornire consulenza nell innovazione e nel trasferimento tecnologico e partecipare ai programmi di ricerca europei Stabilire fondi da risorse nazionali ed internazionali Sia il Centro per la Tecnologia Avanzata di Wielkopolska che gli incubatori ad alta tecnologia del Parco scientifico e tecnologico di Poznan trasferiscono le nuove tecnologie all industria e supportano l incubazione di spin-off basate sulla conoscenza. La combinazione dei due concetti individuali aggiunge valore ai progetti. Entrambi promuovono la sinergia per integrare l ambiente del mondo accademico nel settore delle tecnologie avanzate. Ci sono tre fasi di trasferimento tecnologico nel sostegno all innovazione della Wielkopolksa. La fase istituzionale crea infrastrutture e servizi di valore aggiunto rivolti alla massa critica dei ricercatori cooperanti. La fase imprenditoriale incoraggia la creazione di spin-off. L ultima fase, infine, trasferisce la tecnologia all industria e la applica alla produzione su larga scala. Il parco tecnologico riveste dunque un ruolo chiave per collegare scienza ed industria

8 L OPEN INNOVATION Henry Chesbrough: IL PADRE DELL OPEN INNOVATION andare verso l esterno. Un migliore modello di impresa ha la meglio su una migliore tecnologia. Perché questo modello permette un incremento della competitività delle imprese? Nel breve termine, il modello permette alle aziende di condividere il rischio e gli investimenti anticipati con gli altri. Nel lungo termine, il modello offre una tecnologia interna al mondo esterno, dando quindi maggiori indicazioni per portare le idee sul mercato. Fa anche sì che l azienda sia un integratore di tecnologie interne ed esterne. Tali aziende diventano pertanto innovatrici, più attive e capaci rispetto ai loro competitori. INTERVISTA AL PROF. HENRY CHESBROUGH* Può sinteticamente illustrarci il modello dell Open Innovation e i suoi principi base? Il mio collega Alberto Diminin della Scuola Superiore Sant Anna di Pisa ha condotto una bella analisi dell Open Innovation alla Fiat. Presso il suo gruppo centrale di R&S, la Fiat ha sviluppato un eccellente tecnologia dei motori che inizialmente non era stata progettata per le auto di propria produzione. Ma poiché i risultati di laboratorio avevano destato l interesse di alcune aziende esterne, la Fiat ritenne opportuno concedere in licenza la tecnologia ad alcune di esse, tra cui la Bosch. Questo costituiva la prova per i manager Fiat che la tecnologia avesse un valore reale, e la Fiat ha cominciato usando la tecnologia stessa. La Fiat stava attraversando un periodo di difficoltà finanziarie nei primi anni del 2000, e la capacità di portare la sua tecnologia all esterno per ricevere un supporto finanziario era un punto critico per permettere al team del Laboratorio di lavorare su questa tecnologia. Se la Fiat non avesse concesso la licenza della tecnologia, l intero gruppo sarebbe stato tagliato fuori, e la tecnologia mai usata. Oggi, la Fiat si è ripresa, aumentando il suo share di mercato in tutto il mondo, espandendosi sul mercato USA, così come nell Europa dell Est. E questo unicamente grazie alla sua tecnologia. I principi base sono tre: 1) Non tutte le persone brillanti lavorano per te, quindi bisogna fare un grande sforzo per accedere ed incorporare le idee e le tecnologie esterne all interno della propria azienda. 2) Non utilizzerai tutte le tue idee, quindi lascia che gli altri utilizzino le idee e le tecnologie che non saresti in grado di usare da solo. Osserva quello che fanno e impara dai mercati a cui si rivolgono e al modo in cui implementano la tecnologia. 3) Il tuo modello di impresa determina ciò che dovresti cercare dall esterno e cosa lasciare In che modo il paradigma dell Open Innovation può concorrere alla definizione di politiche finalizzate all incremento dello sviluppo economico dei territori? Il Trattato di Lisbona ha incoraggiato i Paesi UE ad investire il 3% del PIL in R&S. Questa è un criterio quantitativo basato sul vecchio modello dell integrazione fai da te. Un approccio basato sull Open Innovation porrebbe più attenzione all uso della R&S, su come si sia rapidamente diffuso in tutta la UE, e su come effettivamente si sia costruito sulla base di precedenti approcci alla R&S. Ad esempio, in Germania, circa il 90% dei brevetti concessi non vengono utilizzati dall azienda che possiede il brevetto, e nemmeno sono concesse le licenze agli altri per il loro utilizzo. Per lo sviluppo regionale dunque non è tanto importante la R&S totale, ma quanta di essa viene utilizzata. Aumentare l uso dei brevetti e di altre forme di conoscenza è un modo molto redditizio per stimolare lo sviluppo regionale. Il modello dell Open Innovation, concepito per la Grande Impresa, può essere utile per cluster imprenditoriali di Piccole e Medie Imprese? C è un intero capitolo dedicato a questa domanda sul mio nuovo libro, Open Services Innovation, che uscirà in inglese all inizio del Mi aspetto che sia pubblicata una versione italiana verso la fine del In breve, le PMI possono utilizzare l Open Innovation per unirsi insieme per competere con le grandi aziende nei settori di loro competenza. La chiave dell Open Innovation per le PMI è che le grandi aziende non possono più fare tutto da sole. Ciò crea un gran numero di opportunità per le PMI. NOVEMBRE 2010 *Henry Chesbrough, direttore esecutivo del Center for Open Innovation, insegna alla Haas School of Business, University of California, Berkeley. Ideatore del paradigma dell Open Innovation, ha scritto diversi libri sull argomento, tra cui: Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology (HBS Press, 2003), Open Business Models: How to Thrive in the New Innovation Landscape (HBS Press, 2006), Open Innovation: Researching a New Paradigm (Oxford, 2006)

9 Le attività di trasferimento nella prospettiva dell Open Innovation il caso di Latvian Tech Center. Nel caso di EEN, ci sono due direzioni di flusso di informazioni e conoscenza dall azienda verso aziende esterne, e viceversa (figura 1). Le aziende offrono le loro e cercano conoscenza, idee e tecnologie esterne. Non c è alcuna capacità e neanche alcun bisogno per le aziende di inventare nuove idee, conoscenza o tecnologie al proprio interno. Gundega Lapina Dal 2000 è project manager del centro tecnologico lettone, che gestisce l innovazione nazionale e i progetti di trasferimento tecnologico. E anche manager del progetto Enterprise Europe Network. Le attività di trasferimento tecnologico mirate alla Open Innovation l esperienza del Centro Tecnologico Lettone (LTC) Il Centro Tecnologico Lettone (LTC) ha un esperienza di lunga data nel supporto all innovazione e al trasferimento tecnologico, nella promozione del concetto di open innovation e nell essere un partecipante attivo nell open innovation. LTC è stata l organizzazione ospitante in Lettonia dell iniziativa innovativa UE di trasferimento tecnologico del network Innovation Relay Center ( ) e gestisce le attività di supporto all innovazione e al trasferimento tecnologico con il nome di Enterprise Europe Network dal Tale documento illustra l esperienza di LTC nell Enterprise Europe Network con l obiettivo dell open innovation. Figura 1 Flusso della conoscenza e delle tecnologie Ma come si possono soddisfare le numerose richieste delle aziende? Qual è il ruolo di EEN? Il network identifica i bisogni delle aziende e le soluzioni e le aiuta ad incontrarsi con i partner adatti (figura 2). Tale attività accelera il processo di innovazione delle aziende ad aumenta la loro capacità di innovare, trova sinergie tra le aziende, e aggiunge valore all intero ambiente impresa/innovazione e sviluppo della ricerca in Europa. EEN fornisce un meccanismo ben organizzato per lo scambio di informazioni e di conoscenza e trasferimento tecnologico. LTC ha perseguito lo sviluppo di imprese tecnologiche e delle attività di trasferimento tecnologico dalla sua costituzione nel Nel 1993, o 1997, o nel 2000, le persone non conoscevano veramente la definizione di innovazione, ma non possiamo negare che questa esistesse. Nel 2000 per la prima volta in Lettonia, vennero sviluppate le definizioni di innovazione e trasferimento. Nel corso degli ultimi dieci anni, imprenditori, ricercatori ed autorità governative hanno acquisito il vocabolario e la comprensione dell innovazione. Nell attuale situazione economica la ricerca e l impresa non possono agire utilizzando metodi precedenti, ma i sistemi dell innovazione e del trasferimento tecnologico si stanno ancora sviluppando. LTC, come nodo della più vasta organizzazione a supporto dell innovazione in Europa, è in grado di vedere il modo in cui l Open Innovation può avere impatto sull economia nazionale. Lo strumento più importante di LTC per la promozione dell open innovation è l Enterprise Europe Network. Enterprise Europe Network promozione dell open innovation L EEN, il più vasto network in Europa a supporto delle imprese e dell innovazione, coinvolge 570 organizzazioni partner e più di 2000 persone di staff, con oltre 2 milioni di PMI clienti. In Lettonia ci sono due partner EEN, LTC e l Agenzia lettone per l Investimento e lo Sviluppo. EEN promuove una visione innovativa del processo di innovazione. I processi di innovazione chiusi, che rappresentano il vecchio paradigma, non sono abbastanza efficienti per il mondo che cambia velocemente; le aziende non possono sopravvivere e competere con le loro risorse interne. Le aziende che lavorano con le attività EEN sono aperte alla cooperazione - scambio di informazioni e tecnologie, valore aggiunto, adattamento ai bisogni specifici, trovando nuove applicazioni e mercati. Secondo la definizione di Chesbrough, l Open Innovation è un uso di afflusso e deflusso intenzionale di conoscenza per accelerare l innovazione interna. Figura 2 Intermediazione dell EEN nel flusso della conoscenza e delle tecnologie L Enterprise Europe Network ha sviluppato dei database con profili tecnologici innovativi (Offerte e Richieste di tecnologia), con attualmente presenti circa 5500 profili, e un database di profili per la cooperazione tra imprese per i contatti commerciali. Gli strumenti e le attività del network rendono possibile il raggiungimento di circa 1000 accordi di partenariato all anno. LTC lavora per concludere circa 20 partnership all anno. Cosa ottengono le aziende dal trasferimento di tecnologie offerto da LTC e EEN? L accesso ai database. Le aziende non possono solo trovare partner e tecnologie per una specifica situazione, ma possono anche ottenere nuove idee e un opportunità per commercializzare tecnologie innovative. Trovare i partner giusti. Le aziende possono sapere esattamente che tipo di partner desiderano, ma spesso specificano invece la soluzione ricercata o il ritorno desiderato, e le attività, i contatti e gli strumenti EEN permettono di trovare la soluzione giusta. Supporto per il processo di trasferimento della tecnologia. Questo è importante specialmente per le aziende senza una precedente esperienza internazionale, ed è apprezzato anche dalle aziende più mature. Come beneficio collaterale alle ricerche di partner, le PMI acquisiscono abilità nel costruire relazioni internazionali, ricerca di mercato e comunicazione, e fanno esperienza nelle trattative. Gli elementi della catena logica delle attività EEN corrispondono ai principi di open innovation

10 EEN NELL IMPLEMENTAZIONE DEI PRINCIPI BASILARI DELL OPEN INNOVATION Paragonando i principi base, definiti dal Prof. Chesbrough con le principali attività EEN di innovazione e di trasferimento tecnologico, ci sono ovvie similitudini. LTC ha una provata corrispondenza tra i principi di open innovation e le attività EEN come elencato sotto: Principi dell Open Innovation Non tutte il personale brillante lavora all interno dell azienda; l azienda necessita anche di personale esterno R&S esterne possono creare un valore significativo; R&S interne sono necessare per rivendicare una parte di quel valore Le aziende non devono creare la ricerca per trarre profitto da essa L esperienza dell LTC/EEN Le aziende sono aperte generalmente alla conoscenza esterna, specialmente nei casi in cui necessitino di nuova conoscenza o tecnologia. Le persone/tecnologie esterne colmano un gap negli affari correnti dell azienda. Trovare rapidamente e far combaciare appropriatamente i partner è uno dei vantaggi del Network. Le aziende clienti di EEN spesso non hanno risorse per il necessario R&S; lo sfruttamento di R&S esterne aggiunge ulteriore valenza rispetto al provare ad inventare una soluzione interna. EEN promuove attivamente i risultati di R&S e li ritaglia sui bisogni del cliente Il database EEN offre migliaia di offerte uniche di tecnologia a differenti stadi di sviluppo. Molti dei loro sviluppatori hanno bisogno di partner esterni che li aiutino a trarre profitto da queste tecnologie, il che potrebbe significare un nuovo modello di mercato, di applicazione o di impresa. Il budget lettone stanziato per la ricerca è piccolo e la maggior parte delle aziende non hanno alcun budget o limitato per la R&S. EEN supporta e guida le aziende a trovare soluzioni redditizie, utili di R&S per i propri specifici affari Principi dell Open Innovation Se l azienda sfrutta al meglio le idee interne ed esterne, vincerà L azienda dovrebbe trarre profitto dall uso altrui della propria proprietà intellettuale e dovrebbe acquisire i diritti dagli altri nel caso in cui superino il suo modello di impresa Conclusione L esperienza dell LTC/EEN EEN offre alle aziende la commercializzazione delle tecnologie. Le aziende imparano ad utilizzare le idee preziose dal database EEN. Aggiungendo il proprio approccio di conoscenza e creativo alle idee e tecnologie dal database EEN, le aziende le adattano a differenti applicazioni e modelli di impresa come chiave di successo imprenditoriale Primo, le aziende devono capire il valore dei propri diritti di IP (Intellectual Property) e rispettare quelli degli altri, così che si svilupperà un mercato IP. La maggioranza di aziende lettoni non vedono la questione di IP come vantaggiosa. EEN promuove le aziende che si basano su affari di IP, sottolineando il ruolo essenziale di IPR nel trasferimento tecnologico. L open innovation non è una caratteristica esclusiva per imprese specifiche. E un imperativo per tutte le aziende che cercano business di successo, competitivo e proficuo. La conoscenza, esperienza, competenza e i contatti locali ed internazionali fanno di LTC uno dei giocatori chiave dell Open Innovation in Lettonia. Come precursore dello sviluppo del sistema di innovazione in Lettonia. Le attività di Enterprise Europe Network si basano sui principi di Open Innovation. Le parole chiave comuni sia delle attività di Open Innovation che di EEN sono la conoscenza, la cooperazione, la creatività il valore aggiunto e gli affari remunerativi. Costruire un migliore modello di impresa è meglio che arrivare primi sul mercato La chiave per un innovazione di successo non è la nuova soluzione tecnologica, ma il miglior modello di impresa. Il valore è largamente determinato da come l idea sia portata sul mercato. EEN offre due approcci paralleli al network un network tecnologico e uno per lo sviluppo di impresa, che operano fianco a fianco. La tecnologia ha bisogno del modello giusto di impresa per avere successo: applicazione, finanziamenti, mercati nuovi... E un buon modello, senza avere la tecnologia da promuovere, non ha mercato. EEN promuove la cooperazione tra i mondi della tecnologia, della ricerca e dell impresa 24 25

11 IL RUOLO DELLA FORMAZIONE IMPRENDITORIALE ALTA FORMAZIONE E INNOVAZIONE COMMERCIALE UNA PARTNERSHIP PER IL SUCCESSO Ian Hunt, Edinburgh Napier University. Chairman di Cànan Ltd., un azienda emergente nel settore delle industire creative, fa parte dell Institution of Engineering Technology, ha la carica onoraria di ICL Distinguished Engineer e appartiene ad una serie di panel nazionali di consulenza. Le imprese globalmente competitive possono crescere da semi innovativi, ma è stato dimostrato che la crescita organizzativa ed economica dipende dalla cultura estensiva (1), dalla guida e supporto (2) di queste giovani aziende che fioriscono. La Scozia possiede un record significativo nel rilasciare idee innovative, ma ha una grossa carenza di consegna di prodotti commerciali e di crescita di idee basate sulla tecnologia. Il governo scozzese riconosce il bisogno di supportare le imprese mediante una stimolante innovazione e imprenditorialità attraverso l investimento. Comunque, l economia scozzese resta indietro alle altre regioni del Regno Unito in elementi critici che si possono sintetizzare come segue (3): Livelli più bassi di attività ampia di innovazione e investimenti inferiori nella spesa per R&S (0.6% del PIL, meno di un quarto di quello di alcuni paesi europei) Attività imprenditoriale più bassa della media UK Alcune aziende relativamente più grandi C è una necessità riconosciuta per promuovere e sviluppare una cultura dell innovazione. Anzi, uno studio dell innovazione aziendale in associazione con il governo UK (4) ha sottolineato un certo numero di punti di forza e di debolezza (Tabella 1). Punti di forza Ricerca base: investimento pubblico in ricerca di alta qualità nel Regno Unito Innovazione di impresa Alcuni settori altamente tecnologici di successo e una popolazione piuttosto grande di PMI altamente tecnologiche Tasso di crescita di imprese start-up e di PMI ancora in ritardo rispetto agli USA Forte innovazione non tecnologica nei settori ad alto valore aggiunto Punti di debolezza Paragonato agli USA, un livello inferiore di investimento in, o derivato da R&S Tasso di crescita di imprese start-up e di PMI ancora in ritardo rispetto agli USA Variabilità nelle prestazioni di innovazione e di capacità nel Regno Unito Competenze insufficienti per innovare con successo Debolezza nella diffusione delle buone pratiche Gli incentivi spesso lavorano contro l innovazione Il documento identifica inoltre università eccellenti con la partecipazione crescente nelle collaborazioni di R&S con l industria e che la popolazione del Regno Unito generalmente è più arretrata rispetto agli altri Paesi nello sviluppo delle competenze nell area dell innovazione. C è chiaramente una necessità di promuovere l innovazione attraverso dei collegamenti tra la ricerca e la comunità commerciale. Il Governo scozzese ha perciò dato vita a meccanismi di supporto in tre aree critiche: Promozione delle aziende mediante la fornitura di supporto disponibile e focalizzato che aiuterà le aziende e le industrie a raggiungere il loro pieno potenziale; Stimolare l innovazione a supporto della crescita delle imprese compreso lo sfruttamento di nuovi prodotti, processi e tecnologie; Fare leva sugli investimenti per creare le condizioni giuste per la crescita delle aziende, ad esempio, accesso alla proprietà, mercati e finanza. BACKGROUND La Scozia ha bisogno di più aziende ad alta crescita, aumento dei settori chiave e dei lavori ad alto valore (5). La Scozia deve fornire: - un centro chiaro sull indirizzo delle imprese alla R&S; - un centro chiaro sui collegamenti con la cultura più elevata di R&S; - supporto alle imprese mirato e focalizzato; - supporto alle imprese mirato alle opportunità internazionali e a rendere le aziende scozzesi competitive su scala internazionale; - supporto più ampio per l innovazione di impresa che va oltre il considerare l innovazione quale dominio esclusivo di scienza e tecnologia per portare a termine innovazione di processo e prodotto; - progetti e programmi concentrati sui settori chiave di impresa con alto potenziale di crescita e sulla capacità di incoraggiare la produttività. LA PORTA TECNOLOGICA (TECHNOLOGY GATEWAY) Tramite le partnership, la Scozia ha sviluppato questi obiettivi strategici nell innovazione e commercializzazione, focalizzando lo sviluppo nazionale e regionale nei settori specifici dell industria. Inoltre, il governo sottolinea l importanza della ricerca accademica e lo sviluppo nell erogazione di opportunità economiche. Nato nel 1998 come Centro per il design elettronico per la Scozia (EDTC Technology Gateway Electronics Design Centre for Scotland) e fondato dal dipartimento inglese del Commercio e dell Industria, la Porta Tecnologica agisce per facilitare l interfaccia tra l accademia e l industria (figura 1). Il concetto originale del centro era di fornire design elettronico e guida e consigli per lo sviluppo delle imprese. Figura 1 Il technology gateway quale facilitatore dello scambio tra Industria e Accademia 26 27

12 Tale servizio si è sviluppato a copertura di molti aspetti della tecnologia, ingegneria e materiali, finanziati dal governo scozzese e dai fondi strutturali europei. L autore ha condotto uno studio di fattibilità nel (6) per stabilire le metodologie e le esigenze di innovazione in tutta la Scozia. Lo studio, commissionato dall Università Napier di Edimburgo, fu condotto in 3 fasi, con interviste ad aziende scozzesi e istituzioni di ricerca; un esame dei servizi di innovazione attraverso il ciclo di innovazione; e punto di riferimento dello sviluppo dei prodotti scozzesi e dei servizi di commercializzazione relativi a quelli in altre regioni del mondo. Lo studio si incentra principalmente sul ciclo dello sviluppo del prodotto dall idea al lancio sul mercato e fornisce conclusioni in tre aree primarie come segue: Sviluppo del concetto di porta tecnologica: promozione di partnership accademiche e industriali e fornitura di più innovazioni di prodotto e di nuovi prodotti sul mercato. Lavorare in maniera proattiva con l industria sull innovazione tecnologica e ciclo di ricerca Realizzazione di prodotti e centri di prototipazione: fornire nuovi prototipi di prodotti e verifiche di prodotto Istituto di apprendimento e competenza: costruire la comunità della conoscenza come viatico per l innovazione e per la commercializzazione LA PORTA TECNOLOGICA EDTC La porta tecnologica EDTC eroga consapevolezza tecnologica, servizi di mentoring e di trasferimento di conoscenza di sviluppo di prodotti. La porta tecnologica EDTC è un organizzazione con fondo di garanzia basata sulla Scuola di Ingegneria e di Ambiente artificiale presso l Università Napier di Edimburgo e finanziata dal governo scozzese e dal FESR. I servizi del Centro, con sede Livingston, coprono tutta la Scozia, da Orkney e Isole Shetland fino ai confini scozzesi. La Porta ha ottenuto dei risultati di successo nel fornire consulenza e supporto ai progetti basati sulla tecnologia per 10 anni. Il team di Gateway costituito da consulenti tecnologici con competenze industriali fornisce un consiglio efficiente su misura dei bisogni delle aziende clienti e nel contesto dei loro obiettivi di impresa a lungo termine. L unità fornisce servizi di supporto e conoscenza attraverso l intero processo di innovazione e di sviluppo del prodotto. Come evidenziato nella figura 2, questo comprende generazione di idee, design di concetti attraverso il design ingegneristico per la produzione. Intellectual Assets & Concepts Market awareness Competitor assessment, Benchmarking, Customer requirements Product Innovation & Research Product concept design 1,2,3 4,5,6,7,8 9 Engineering & Product Design Product Modelling & DFX Technology Readiness Level Process and Data Flow Engineering Prototype & Demo Prototype testing Figura 2 Innovazione tecnologica e Sviluppo di prodotto Design data Handover & NPI PROCESSO DI SVILUPPO DEL PRODOTTO Il processo di sviluppo dal concetto al prototipo preparato per la produzione richiede supporto di esperti e di conoscenza e servizi di coaching. La Porta Tecnologica fornisce servizio di consigli tecnologici dal suo team di consulenti per lo sviluppo di tecnologia e prodotto con esperienza nell industria. Gli obiettivi strategici della Porta Tecnologica comprendono: Erogazione della conoscenza e servizi di ricerca a supporto dello sviluppo di un nuovo prodotto Consigli e formazione a PMI attraverso il ciclo di sviluppo del prodotto Erogazione di servizi continua dall idea al lancio sul mercato Fornire un consiglio indipendente alle aziende in cui possiamo fare, dove possibile, un signposting dei servizi migliori e delle opzioni di finanziamento Collaborazioni di avviamento strategiche tra le più alte istituzioni di formazione e dell industria Fornire studi di fattibilità su nuove idee Attività di supporto alla commercializzazione per altre istituzioni in Scozia. La Porta può informare su aspetti quali l intero processo di sviluppo del prodotto, il design di prodotti elettronici e meccanici, la produzione, la certificazione di prodotto, la scelta dei materiali e materie, supporto finanziario ai progetti di avviamento, ecc. BENEFICI I benefici di tale servizio ai differenti tipi di clienti sono sintetizzati nella tabella seguente: Imprenditori Accademia Economia scozzese Prodotti al mercato più veloci Costi ridotti di sviluppo Aumento delle entrate e del margine dai nuovi prodotti Sviluppo di competenze e conoscenza Prodotti e processi di qualità Opportunità di ricerca collaborativa Trasferimento di staff accademici nelle industrie Opportunità di guadagno Allineamento dell apprendimento universitario per riflettere i casi materiali dei progetti Impatto aumentato delle attività di trasferimento di conoscenza Vendita dei prodotti e entrate internazionali Lavori di tutela e sviluppo delle opportunità di lavoro Promozione della cultura dell innovazione Sviluppo dell economia delle competenze e della conoscenza Potenziale per sviluppare e maturare le organizzazioni di investimento CONCLUSIONI I servizi proattivi di conoscenza del settore dell alta formazione possono portare ad una crescita economica significativa. La Porta Tecnologica EDTC è riuscita ad aiutare le aziende a sviluppare idee innovative in imprese di successo. Insieme con i partner delle organizzazioni di servizio, la Porta continuerà a nutrire la crescita di prodotti e servizi attraverso lo scambio di conoscenza tra l alta formazione e l impresa. Note 1. Maurer, M. Intervista con Michael Maure, Capo progettista della Porche, 4 marzo Peel, D. International Journal of Evidence Based Coaching and Mentoring, vol. 2, no.1, Spring Scottish Enterprise Document to assist the Committee Preparing the Budget 2010/11, Published paper May Kinston, M. et al. Innovation Nation, Department fo Innovation, University an Skills, Published by the UK Governement, Dominique Guellec, Bruno Van Pottelsberghe de la Potterie From R&D to productivy growth, Bullettin of Economics and Statistics, vol. 66, No.3, July, pp Wigham, J., Hunt, I. Technology Innovation, Product Development and Commercialisation: A partnership Betwee Academia and Commercial Innovation Feasibility Study Report for Edinburgh Napier University & Scottish Enterprise, march

13 Cambiamento dei ruoli della cultura imprenditoriale per incoraggiare il trasferimento di conoscenza dalla ricerca al mercato nella nuova economia globale 1-3 FEBBRAIO 2011 AMSTERDAM (PAESI BASSI) ISE - Integrated Systems Europe Salone per professionisti dell audio-video e l integrazione dei sistemi elettronici Salone dell acqua e dell ambiente > info: FEBBRAIO 2011 TOKIO (GIAPPONE) Nano tech 2011 Salone internazionale delle nanotecnologie > info: index.html AGENDA Veneta Ivanova, INI-Novation GmbH, Bulgaria Wolfgang Knieski, INI-Novation GmbH, Germania La globalizzazione, le nuove tecnologie e la crescita nel settore dei servizi sono tutte unite per accelerare il passo del cambiamento. Nell economia guidata dalla conoscenza l innovazione è diventata essenziale per le conquiste nel mondo degli affari. Con questa crescita di rilevanza, le organizzazioni grandi e piccole hanno cominciato a rivalutare i propri prodotti, servizi e anche la cultura aziendale, nel tentativo di mantenere la competitività nei mercati globali di oggi FEBBRAIO 2011 ROQUETAS DE MAR (ALMERÍA - SPAGNA) Renueva Salone dell energia rinnovabile > info: FEBBRAIO 2011 ANTALYA (TURCHIA) AnfasFood Product Salone internazionale di alimentari e bevande > info: com/index.php/en Inoltre, c è un ampio consenso in Europa sul fatto che le attività di trasferimento tecnologico come la creazione di aziende innovative, che sono spesso spin-off di istituzioni accademiche e di centri di R&S, hanno dimostrato essere meccanismi efficaci per migliorare l applicazione innovativa dei risultati della ricerca e conseguentemente per il contributo allo sviluppo socio-economico. Piuttosto spesso, la comunità accademica crea idee e progetti di valore. In riferimento a questo, le start-up high-tech come interfaccia efficace tra il sistema di R&S e l industria costituiscono un elemento cruciale per promuovere le nuove imprese innovative. Così, la Qualificazione Imprenditoriale costituisce un importante misura di accompagnamento. I singoli innovatori hanno un ampia gamma di competenze e attitudini che supportano l innovazione. Questi generalmente richiedono una combinazione di competenze e attitudini tecniche e cognitive tendenti all innovazione. Sebbene gli innovatori siano diversi, essi spesso hanno degli attributi comuni, compresa la volontà di assumersi rischi, sfidare le pratiche stabilite, cogliere le opportunità e confrontare le sfide. Per avvicinarsi a livelli di innovazione, l attuale focus su competenze di base e tecniche deve essere integrato da una migliore comprensione dell importanza di competenze cognitive a da una strategia di lungo termine per integrarle attraverso i curricula della scuola e dell università. 1-3 MARZO 2011 LONDRA (REGNO UNITO) Ecobuild 2011 > info: MARZO 2011 AMSTERDAM (PAESI BASSI) HISWA Amsterdam Boat Show Salone nautico di Amsterdam > info: MARZO 2011 AMSTERDAM (PAESI BASSI) AUTOVAKRAI Salone professionale per il settore automotive > info: MARZO 2011 HANNOVER (GERMANIA) CeBIT 2011 Salone internazionale dell ICT > info: MARZO 2011 WELS (AUSTRIA) ENERGIESPARMESSEWELS Salone internazionale dell energia > info: APRILE2011 HANNOVER (GERMANIA) HANNOVER MESSE 2011 Salone internazionale della subfornitura > info:

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