Proprietà dei linguaggi regolari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Proprietà dei linguaggi regolari"

Transcript

1 Proprietà dei linguaggi regolari

2 Argomenti della lezione Relazione tra automi, grammatiche ed espressioni regolari Pumping lemma per i linguaggi regolari Equivalenza di automi a stati finiti

3 Le seguenti classi di linguaggi sono equivalenti: L(ER): linguaggi definiti da espressioni regolari L(ASF): linguaggi riconosciuti da ASF L(GR): linguaggi generati da grammatiche regolari (linguaggi regolari)

4 Dim. i) L(ASF) L(ER) Supponiamo dato l'alfabeto Σ={a,b} La dimostrazione si effettua per induzione sulla struttura delle espressioni regolari e cioé facendo vedere che i linguaggi rappresentati dalle ER a, b e Ø sono riconoscibili con ASFND

5 Inoltre, se sono riconoscibili con ASFND i linguaggi rappresentati dalle ER e, e1 ed e2, sono riconoscibili con ASFND anche i linguaggi: (e1+e2) (e1. e2) e*

6 La costruzione degli automi per i linguaggi Λ, {a} e {b} è banale. Vediamo come si costruisce un automa che riconosce il linguaggio risultante dall unione di due linguaggi riconosciuti da automi dati.

7 Siano dati due ASFND A 1 ed A 2 Esiste un ASFND che riconosce L(A 1 ) L(A 2 ) Sia dato un ASFND A Esiste un ASFND che riconosce L(A)* Le dimostrazioni vengono lasciate come esercizio

8 ii) L(GR) L(ASF) Sia dato un automa A = <Σ,K,δ,q 0,F> La grammatica corrispondente è la grammatica G=<V T, V N, P, S> dove: V T = Σ V N = {A i per ogni q i K} S= A 0

9 Per ogni regola di transizione δ(q i,σ) = q j costruiamo la produzione A i σa j e se q j F anche A i σ

10 iii) L(ER) L(GR) Mostriamo il metodo con l ausilio di un esempio Sia data la grammatica con produzioni A aa bb B bb c ed assioma A

11 Innanzitutto trasformiamo le produzioni in un sistema di equazioni definite sul monoide sintattico: A aa bb B bb c A=aA+bB B=bB+ c

12 Quindi si risolvono le equazioni mediante sostituzione; ad esempio, date A=aA+bB B=bB+ c otteniamo A = aa + b(bb + c) = aa + bbb + bc B=bB+ c

13 Quindi eliminiamo la ricursione; ad esempio, data l'equazione B = bb + c la soluzione è B = b*c è infatti semplice verificare che: b*c = b(b*c)+c = b + c+c = b*c

14 Applicando ancora la sostituzione abbiamo: A = aa + bbb + bc = aa + bbb*c + bc e applicando ancora l eliminazione della ricursione abbiamo: A = a*(bbb*c + bc) = a*bb*c B = b*c

15 Poiché A è l assioma, il linguaggio generato dalla grammatica è rappresentato dall espressione regolare a*bb*c

16 Pumping lemma per i linguaggi regolari Per ogni linguaggio regolare L esiste una costante n tale che se z L e z n allora esistono tre stringhe u, v, w, tali che z=uvw con uv n, v 1 e uv i w L, i=0,1,...

17 Basata sui cicli (eventualmente presenti) nel diagramma degli stati Supponiamo che A=<Σ,K,δ,q 0,F> sia l'asf che riconosce L con il minimo numero di stati; sia n= K Supponiamo esista z L con z n Poiché z L abbiamo che δ(q 0,z) F

18 Sia qi 0, qi 1,...,qi z la sequenza di stati attraversati da A durante il riconoscimento di z, qi 0 =q 0 e qi z F Dato che z n, allora esiste almeno uno stato attraversato 2 volte

19 Consideriamo un prefisso t di z tale che t =n e sia ty = z Anche durante la scansione di t esiste almeno uno stato qi j che viene attraversato due volte Sia u il più breve prefisso di t e di z tale che δ(q 0,u)= qi j e sia t = =uxe e z = =uxy

20 Sia ora v il più breve prefisso (non vuoto) di x tale che δ(qi j,v)= qi j e sia t = uvs e z = uvw per un opportuna stringa w = sy In base alle ipotesi fatte abbiamo che uv t =n

21 Poiché δ(q 0,u) = qi j e d(qi j,w) = qi z abbiamo che, δ(q 0,uw) = qi z, quindi uw L

22 Inoltre, se i 1, abbiamo: δ(q 0,uv i w)=δ(δ(q 0,u),v i w)=δ(qi j,v i w) = δ(δ(qi j,v),v i-1 w)=δ(qi j,v i-1 w) = = δ(qi j,w) = qi z e quindi anche uv i w L per ogni i

23 Il pumping lemma consente di dimostrare la non-regolarità di un linguaggio dato Il linguaggio L={a n b n n 0} non èregolare

24 Infatti, per il pumping lemma, per n sufficientemente grande, se L contiene a n b n =uvw dovrebbe contenere uv i w i=1,2,3,4,...

25 Ne consegue che se v=a h o v=b h allora L dovrebbe contenere a n b m con n m se v=a h b k allora L dovrebbe contenere a m-h (a h b k ) i b m-k

26 In tutti e tre i casi si tratta di stringhe che non fanno parte di L

27 Con la stessa tecnica del pumping lemma possiamo dimostrare i due seguenti risultati: Se il linguaggio L riconosciuto da un ASF con n stati non è vuoto esiste una stringa x in L di lunghezza x < n

28 Se il linguaggio L riconosciuto da un ASF con n stati è infinito esiste una stringa x in L di lunghezza n x <2n

29 I risultati precedenti ci dicono che è possibile decidere se un linguaggio regolare è vuoto finito infinito

30 Proprietà di chiusura dei linguaggi regolari Nel corso della lezione abbiamo visto che l'insieme dei linguaggi regolari è chiuso rispetto a: unione concatenazione iterazione

31 Vediamo ora ulteriori proprietà di chiusura: la classe dei linguaggi regolari è chiusa rispetto alla complementazione

32 La classe dei linguaggi regolari è chiusa rispetto all'intersezione La proprietà deriva immediatamente dalle proprietà di chiusura già viste e dalla legge di De Morgan che mette in relazione i tre operatori di unione, intersezione e complementazione.

33 Come ulteriore conseguenza delle proprietà di chiusura e delle proprietà derivanti dal pumping lemma possiamo dimostrare che per le grammatiche regolari (ed ovviamente anche per espressioni regolari, ASF ed ASFND) è decidibile l'equivalenza

34 Dati due automi A 1 =<Σ 1,K 1,δ 1,q 01,F 1 > >e e A 2 =<Σ 2,K 2,δ 2,q 02,F 2 > è possibile decidere se L(A 1 ) = L(A 2 )

35 Si può facilmente mostrare, prima di tutto, che i linguaggi regolari sono chiusi rispetto alla differenza simmetrica; infatti se indichiamo con la differenza simmetrica abbiamo:

36 (L(A 1 ), L(A 2 )) = = L(A 1 )\L(A 2 ) L(A 2 )\L(A 1 ) Successivamente possiamo osservare che L(A 1 ) = L(A 2 )se e solo se (L(A 1 ), L(A 2 )) è vuoto

10.2 EQUIVALENZA TRA ESPRESSIONI REGOLARI, GRAMMATICHE REGOLARI E AUTOMI

10.2 EQUIVALENZA TRA ESPRESSIONI REGOLARI, GRAMMATICHE REGOLARI E AUTOMI 10.2 EQUIVALENZA TRA ESPRESSIONI REGOLARI, GRAMMATICHE REGOLARI E AUTOMI Sono computazionalmente più potenti gli ASF o gli ASFND? In altre parole, se con L(ASF) indichiamo la classe dei linguaggi riconoscibili

Dettagli

Proprietà dei linguaggi non contestuali

Proprietà dei linguaggi non contestuali Proprietà dei linguaggi non contestuali Argomenti della lezione Pumping lemma per i linguaggi non contestuali Proprietà di chiusura Argomenti della lezione Grammatiche non contestuali in forma ridotta

Dettagli

Sui Linguaggi Regolari: Teorema di Kleene - Pumping Lemm

Sui Linguaggi Regolari: Teorema di Kleene - Pumping Lemm Sui Linguaggi Regolari: Teorema di Kleene - Pumping Lemma N.Fanizzi - V.Carofiglio 6 aprile 2016 1 Teorema di Kleene 2 3 o 1 o 3 o 8 Teorema di Kleene Vale la seguente equivalenza: L 3 L FSL L REG Dimostrazione.

Dettagli

Pumping lemma per i linguaggi Context-free

Pumping lemma per i linguaggi Context-free Pumping lemma per i linguaggi Context-free Sia L un linguaggio context-free. E possibile determinare una costante k, dipendente da L, tale che qualunque stringa z! L con z > k si può esprimere come z=

Dettagli

LINGUAGGI CONTEXT FREE. Lezione Lezione

LINGUAGGI CONTEXT FREE. Lezione Lezione LINGUAGGI CONTEXT FREE Lezione 25-11-2010 Lezione 30-11-2010 2 INTRODUZIONE GERARCHIA DI CHOMSKY 3 4 DEFINIZIONE DEI LINGUAGGI CONTEXT FREE LINGUAGGI CF I linguaggi di tipo 2 sono detti context free (CF)

Dettagli

Parte n.4 Linguaggi: Gerarchia ed Operazioni

Parte n.4 Linguaggi: Gerarchia ed Operazioni Linguaggi di Programmazione Corso C Parte n.4 Linguaggi: Gerarchia ed Operazioni Nicola Fanizzi (fanizzi@di.uniba.it) Dipartimento di Informatica Università degli Studi di Bari Gerarchia di Chomsky Sia

Dettagli

Quiz sui linguaggi CF

Quiz sui linguaggi CF Fondamenti dell Informatica 1 semestre Quiz sui linguaggi CF Prof. Giorgio Gambosi a.a. 2014-2015 Problema 1: Si consideri la seguente grammatica context free G, dove S, NP, V P, P P, A sono i simboli

Dettagli

Cenni di programmazione ricorsiva. Appunti per gli studenti di Programmazione I e Laboratorio (corsi A-B)

Cenni di programmazione ricorsiva. Appunti per gli studenti di Programmazione I e Laboratorio (corsi A-B) Cenni di programmazione ricorsiva Appunti per gli studenti di Programmazione I e Laboratorio (corsi A-B) Corso di Laurea in Informatica Università di Pisa A.A. 2009/10 R. Barbuti, P. Mancarella Indice

Dettagli

Aniello Murano Problemi non decidibili e riducibilità

Aniello Murano Problemi non decidibili e riducibilità Aniello Murano Problemi non decidibili e riducibilità 8 Lezione n. Parole chiave: Riduzione Corso di Laurea: Informatica Codice: Email Docente: murano@ na.infn.it A.A. 2008-2009 Overview Nelle lezioni

Dettagli

Linguaggi di Programmazione Corso C. Parte n.3 Linguaggi Liberi da Contesto e Linguaggi Contestuali. Nicola Fanizzi

Linguaggi di Programmazione Corso C. Parte n.3 Linguaggi Liberi da Contesto e Linguaggi Contestuali. Nicola Fanizzi Linguaggi di Programmazione Corso C Parte n.3 Linguaggi Liberi da Contesto e Linguaggi Contestuali Nicola Fanizzi (fanizzi@di.uniba.it) Dipartimento di Informatica Università degli Studi di Bari Grammatiche

Dettagli

(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora +

(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora + 1. Spazi di misura In questo paragrafo accenneremo alla nozione di spazio di misura. Definizione 1. Sia X un insieme non vuoto. Una famiglia A di sottoinsiemi di X è una σ-algebra se : (1) A; (2) se A

Dettagli

a cura di Luca Cabibbo e Walter Didimo

a cura di Luca Cabibbo e Walter Didimo a cura di Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1 automi a pila automi a pila e grammatiche non contestuali notazioni sul livello degli esercizi: (*)

Dettagli

Costruzione di espressioni regolari 4

Costruzione di espressioni regolari 4 ostruzione di espressioni regolari 4 Indicando con d uno dei possibili digits {,, 2,,9} --possiamo esprimere il sotto linguaggio dei digits come d = ( + + 2 +.. + 9) Quale linguaggio produce l espressione:

Dettagli

Proprieta dei linguaggi liberi da contesto. Proprieta dei linguaggi liberi da contesto

Proprieta dei linguaggi liberi da contesto. Proprieta dei linguaggi liberi da contesto roprieta di CFL Semplificazione di una CFG: se un linguaggio e un CFL, ha una grammatica di una forma speciale. Pumping Lemma per CFL: simile ai linguaggi regolari. Proprieta di chiusura: alcune delle

Dettagli

Un prefisso, un suffisso o una sottostringa di una stringa, quando non sono la stringa stessa, sono detti propri.

Un prefisso, un suffisso o una sottostringa di una stringa, quando non sono la stringa stessa, sono detti propri. SIMBOLI Un simbolo è un entità primitiva astratta non meglio definita. Per ciò che ci concerne, un simbolo è atomico: se anche avesse una struttura interna, noi non la osserviamo. Le uniche caratteristiche

Dettagli

Fondamenti dell Informatica: Linguaggi Formali e Calcolabilità

Fondamenti dell Informatica: Linguaggi Formali e Calcolabilità Eserciziario per il corso di Verona, Settembre 24 Fondamenti dell Informatica: Linguaggi Formali e Calcolabilità Dott.ssa Isabella Mastroeni Dipartimento di Informatica Università degli Studi di Verona

Dettagli

Espressioni Regolari

Espressioni Regolari Espressioni Regolari Le espressioni regolari sono costituite dalle stringhe sull alfabeto Σ = Σ {+,,*,(,),φ} ottenute secondo le seguenti regole: 1. φ e ciascun membro di Σ sono Epressioni Regolari 2.

Dettagli

Linguaggi e Grammatiche Liberi da Contesto

Linguaggi e Grammatiche Liberi da Contesto N.Fanizzi-V.Carofiglio Dipartimento di Informatica Università degli Studi di Bari 22 aprile 2016 1 Linguaggi Liberi da Contesto 2 Grammatiche e Linguaggi Liberi da Contesto G = (X, V, S, P) è una grammatica

Dettagli

Forme Normali. Forma normale di Chomsky. E caratterizzata da regole di due tipi. A! BC dove A, B, C $ V N A! a con a $ V T. Forma normale di Greibach

Forme Normali. Forma normale di Chomsky. E caratterizzata da regole di due tipi. A! BC dove A, B, C $ V N A! a con a $ V T. Forma normale di Greibach Forme Normali A partire da una grammatica Context-free G è sempre possibile costruire una grammatica equivalente G ovvero L(G) = L(G ) che abbiano le produzioni in forme particolari, dette forme normali.

Dettagli

ALGEBRE DI BOOLE. (d) x, y X x y oppure y x.

ALGEBRE DI BOOLE. (d) x, y X x y oppure y x. ALGEBRE DI BOOLE Un insieme parzialmente ordinato è una coppia ordinata (X, ) dove X è un insieme non vuoto e " " è una relazione binaria definita su X tale che (a) x X x x (riflessività) (b) x, y, X se

Dettagli

Esercizi di Fondamenti di Informatica per la sicurezza. Stefano Ferrari

Esercizi di Fondamenti di Informatica per la sicurezza. Stefano Ferrari Esercizi di Fondamenti di Informatica per la sicurezza tefano Ferrari 23 dicembre 2003 2 Argomento 1 Grammatiche e linguaggi Esercizi Es. 1.1 Definiti i linguaggi: L 1 = {aa, ab, bc, c} L 2 = {1, 22, 31}

Dettagli

Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi

Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi Potenza espressiva degli automi Potenza espressiva delle grammatiche 9/11/2004 Programmazione - Luca Tesei 1 Linguaggi Regolari Tutti i linguaggi che possono essere

Dettagli

Informatica Teorica. linguaggi non contestuali

Informatica Teorica. linguaggi non contestuali Informatica Teorica linguaggi non contestuali di tipo 2 context free (CF) 1 linguaggi non contestuali molte frasi in linguaggio naturale hanno una struttura sintattica non contestuale esempio: soggetto

Dettagli

Fondamenti di informatica per la sicurezza anno accademico docente: Stefano Ferrari

Fondamenti di informatica per la sicurezza anno accademico docente: Stefano Ferrari Corso di Laurea in icurezza dei sistemi e delle reti informatiche Fondamenti di informatica per la sicurezza anno accademico 2004 2005 docente: tefano Ferrari 14.01.2005 del secondo compitino vers. D valutazioni

Dettagli

Espressioni regolari

Espressioni regolari spressioni Regolari Un FA (NFA o DFA) e una macchina a stati finiti che riconosce linguaggi regolari. Una espressione regolare e un modo dichiarativo (o algebrico) per descrivere un linguaggio regolare.

Dettagli

Prima lezione. Gilberto Bini. 16 Dicembre 2006

Prima lezione. Gilberto Bini. 16 Dicembre 2006 16 Dicembre 2006 Vediamo alcune nozioni di teoria ingenua degli insiemi. Vediamo alcune nozioni di teoria ingenua degli insiemi. Un insieme è una collezione di oggetti di cui possiamo specificare una proprietà

Dettagli

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 1 a.a Soluzioni

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 1 a.a Soluzioni Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Foglio di esercizi n. 1 a.a. 2015-16 Soluzioni Gli esercizi sono presi dal libro di Manetti. Per svolgere questi esercizi, studiare con cura i paragrafi 3.1, 3.2,

Dettagli

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13)

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) DISPENSA N. 4 Sommario. Dimostriamo il Teorema di Completezza per il Calcolo dei Predicati del I ordine. 1. Teorema di Completezza Dimostriamo il Teorema

Dettagli

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE.

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. PH. ELLIA Indice Introduzione 1 1. Divisori di un numero. 1 2. Il Teorema Fondamentale dell Aritmetica. 2 3. L insieme dei numeri primi è

Dettagli

Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi

Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi Linguaggi regolari Potere espressivo degli automi Costruzione di una grammatica equivalente a un automa Grammatiche regolari Potere espressivo delle grammatiche 1

Dettagli

Nozioni Preliminari e Terminologia. Alfabeti Stringhe Linguaggi

Nozioni Preliminari e Terminologia. Alfabeti Stringhe Linguaggi Nozioni Preliminari e Terminologia Alfabeti Stringhe Linguaggi Insiemi Def. Un insieme è una collezione non ordinata di oggetti o elementi Gli insiemi sono scritti tra { } Gli elementi sono inseriti tra

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. I linguaggi formali. Giacomo PISCITELLI

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. I linguaggi formali. Giacomo PISCITELLI Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2011-2012 Linguaggi Formali e Compilatori I linguaggi formali Giacomo PISCITELLI Traduttori Un traduttore è un programma che effettua la traduzione

Dettagli

Proprieta dei Linguaggi regolari

Proprieta dei Linguaggi regolari Proprieta dei Linguaggi regolari Pumping Lemma. Ogni linguaggio regolare soddisfa il pumping lemma. Se qualcuno vi presenta un falso linguaggio regolare, l uso del pumping lemma mostrera una contraddizione.

Dettagli

Automi e Linguaggi Formali Automi a stack (Pushdown automata)

Automi e Linguaggi Formali Automi a stack (Pushdown automata) Automi e Linguaggi Formali Automi a stack (Pushdown automata) A.A. 2014-2015 Enrico Mezzetti emezzett@math.unipd.it Automi a stack Un Pushdown Automata (PDA) o Automa a stack Essenzialmente un ɛ-nfa con

Dettagli

Massimo limite e minimo limite di una funzione

Massimo limite e minimo limite di una funzione Massimo limite e minimo limite di una funzione Sia f : A R una funzione, e sia p DA). Per ogni r > 0, l insieme ) E f p r) = { fx) x A I r p) \ {p} } è non vuoto; inoltre E f p r ) E f p r ) se 0 < r r.

Dettagli

I metodi formali dell Analisi Lessicale: Le Espressioni Regolar

I metodi formali dell Analisi Lessicale: Le Espressioni Regolar I metodi formali dell Analisi Lessicale: Le Espressioni Regolari (ER) N.Fanizzi - V.Carofiglio 6 aprile 2016 1 Introduzione 2 3 4 5 Espressioni Regolari Dato un alfabeto finito X, una espressione regolare

Dettagli

carattere a b c d e f cod. var

carattere a b c d e f cod. var Codici prefissi Un codice prefisso è un codice in cui nessuna parola codice è prefisso (parte iniziale) di un altra Ogni codice a lunghezza fissa è ovviamente prefisso. Ma anche il codice a lunghezza variabile

Dettagli

Dispense del corso di Linguaggi di programmazione e laboratorio Linguaggi formali(versione non definitiva con diversi refusi) Francesco Sisini

Dispense del corso di Linguaggi di programmazione e laboratorio Linguaggi formali(versione non definitiva con diversi refusi) Francesco Sisini Dispense del corso di Linguaggi di programmazione e laboratorio Linguaggi formali(versione non definitiva con diversi refusi) Francesco Sisini 04 Giugno 2014 Indice 0.1 Automi.................................

Dettagli

Fondamenti d Informatica: linguaggi formali. Barbara Re, Phd

Fondamenti d Informatica: linguaggi formali. Barbara Re, Phd Fondamenti d Informatica: linguaggi formali Barbara Re, Phd Agenda } Introdurremo } La nozione di linguaggio } Strumenti per definire un linguaggio } Espressioni Regolari 2 Linguaggio } Da un punto di

Dettagli

Esempio stringhe palindrome 1

Esempio stringhe palindrome 1 Esempio stringhe palindrome 1 Automa per il riconoscimento del linguaggio L = {w c w R } A = < {s,f}, {a,b,c}, {a,b},!, s, { f } > con! che contiene le transizioni: 1. (( s, a, " ), (s, a)! [ push a] 2.

Dettagli

Linguaggi Liberi dal Contesto. Linguaggi Liberi dal Contesto

Linguaggi Liberi dal Contesto. Linguaggi Liberi dal Contesto rammatiche e Linguaggi Liberi da Contesto Abbiamo visto che molti linguaggi non sono regolari. Consideriamo allora una classe piu ampia di linguaggi, i Linguaggi Liberi da Contesto (CFL) i CFL sono stati

Dettagli

DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI

DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI 1. L insieme dei numeri naturali Nel sistema assiomatico ZF, l Assioma dell infinito stabilisce che: Esiste un insieme A, i cui elementi sono insiemi e tale che

Dettagli

Sia k un campo e sia un elemento non appartenente a k chamato, al solito, infinito. Consideriamo k := k { }. Poniamo per definizione:

Sia k un campo e sia un elemento non appartenente a k chamato, al solito, infinito. Consideriamo k := k { }. Poniamo per definizione: Capitolo 6 Posti Sia k un campo e sia un elemento non appartenente a k chamato, al solito, infinito. Consideriamo k := k { }. Poniamo per definizione: a ± := := ± a, a k; a := := a, a k \ {0} ; := ; 1

Dettagli

Forma Normale di Chomsky

Forma Normale di Chomsky 2. Eliminazione delle produzioni unitarie Forma Normale di Chomsky Una produzione si dice unitaria se è della forma A! B. Le produzioni unitarie in pratica consistono in una ridenominazione di variabili,

Dettagli

Equivalenza e minimizzazione di automi. Equivalenza e minimizzazione di automi

Equivalenza e minimizzazione di automi. Equivalenza e minimizzazione di automi tati equivalenti Sia A = (Q,Σ,δ,q,F) un DFA, e {p,q} Q. Definiamo p q w Σ : ˆδ(p,w) F se e solo se ˆδ(q,w) F Se p q diciamo che p e q sono equivalenti Se p q diciamo che p e q sono distinguibili In altre

Dettagli

Espressioni regolari. Espressioni regolari

Espressioni regolari. Espressioni regolari spressioni regolari Un FA (NFA o DFA) e un metodo per costruire una macchina che riconosce linguaggi regolari. Una espressione regolare e un modo dichiarativo per descrivere un linguaggio regolare. Esempio:

Dettagli

Corso di Linguaggi di Programmazione + Laboratorio Docente: Marco de Gemmis

Corso di Linguaggi di Programmazione + Laboratorio Docente: Marco de Gemmis Corso di Linguaggi di Programmazione + Laboratorio Docente: Marco de Gemmis Capitolo 2 Grammatiche e Linguaggi Si ringraziano il Prof. Giovanni Semeraro e il Dott. Pasquale Lops per la concessione del

Dettagli

COSTRUZIONE ASSIOMATICA DEI NUMERI REALI

COSTRUZIONE ASSIOMATICA DEI NUMERI REALI COSTRUZIONE ASSIOMATICA DEI NUMERI REALI Si vuole arrivare alla descrizione completa dell insieme dei numeri reali R per via assiomatica partendo dall insieme dei numeri naturali N e passando attraverso

Dettagli

Intorno al Lemma d Iterazione per Linguaggi Liberi dal Contesto

Intorno al Lemma d Iterazione per Linguaggi Liberi dal Contesto Intorno al Lemma d Iterazione per Linguaggi Liberi dal Contesto Gabriele Gullà Introduzione Nelle pagine che seguono tratterò, in forma sintetica e il più possibile autocontenuta, le principali proprietà

Dettagli

controllo stringa a a b a b b c c b a b x y z pila di memoria

controllo stringa a a b a b b c c b a b x y z pila di memoria Gli automi a pila Dagli automi finiti iti agli automi a pila Possiamo ottenere un automa a pila a partire da un automa finito (così come l abbiamo definito in precedenza), attraverso l introduzione di

Dettagli

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2- MM 9 NOVEMBRE 2 Combinazioni lineari e generatori Sia K un campo e V uno spazio vettoriale su K Siano v,, v n vettori in V Definizione Un vettore v V si dice combinazione lineare

Dettagli

11. Misure con segno.

11. Misure con segno. 11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante

Dettagli

7. Automi a Pila e Grammatiche Libere

7. Automi a Pila e Grammatiche Libere (fanizzi@di.uniba.it) Dipartimento di Informatica Università degli Studi di Bari 20 aprile 2016 1 Automi a Pila Definizione Descrizioni Istantanee Condizioni di Accettazione per PDA Esempi 2 Teorema delle

Dettagli

9. LINGUAGGI FORMALI E GRAMMATICHE DI CHOMSKY

9. LINGUAGGI FORMALI E GRAMMATICHE DI CHOMSKY 9. LINGUAGGI FORMALI E GRAMMATICHE DI CHOMSKY Linguaggi e informatica @ Presenti in tutte le applicazioni e in tutte le fasi di uso di un computer: linguaggi di specifica, di programmazione, di scripting

Dettagli

Spazi Vettoriali ed Applicazioni Lineari

Spazi Vettoriali ed Applicazioni Lineari Spazi Vettoriali ed Applicazioni Lineari 1. Sottospazi Definizione. Sia V uno spazio vettoriale sul corpo C. Un sottoinsieme non vuoto W di V è un sottospazio vettoriale di V se è chiuso rispetto alla

Dettagli

Algebra Lineare e Geometria. Il teorema fondamentale dell algebra. 1 Non c è un ordine totale sull insieme dei complessi

Algebra Lineare e Geometria. Il teorema fondamentale dell algebra. 1 Non c è un ordine totale sull insieme dei complessi Università di Bergamo Anno accademico 2008 2009 Primo anno di Ingegneria Algebra Lineare e Geometria Il teorema fondamentale dell algebra 1 Non c è un ordine totale sull insieme dei complessi Vogliamo

Dettagli

1 Campi di spezzamento

1 Campi di spezzamento 1 Campi di spezzamento In ogni sezione viene dato un polinomio P (X) a coefficienti interi e si discute il grado di un suo campo di spezzamento su Q e sui campi F 2, F 3, F 5. 1.1 X 4 + X 2 + 1 Trovare

Dettagli

Linguaggio universale, riduzioni, e teorema di Rice. Linguaggio universale, riduzioni, e teorema di Rice

Linguaggio universale, riduzioni, e teorema di Rice. Linguaggio universale, riduzioni, e teorema di Rice l linguaggio universale Il linguaggio universale L u e l insieme delle stringhe binarie che codificano una coppia (M,w) dove w L(M). Esiste una TM U, detta TM universale, tale che L u = L(U). U ha tre

Dettagli

Teorema 1.1. (Teorema di Compattezza) Sia Γ un insieme di formule di un linguaggio proposizionale.

Teorema 1.1. (Teorema di Compattezza) Sia Γ un insieme di formule di un linguaggio proposizionale. versione 12 ottobre 2011 1.1. Logica Proposizionale. 1. Teorema di Compattezza e risultati limitativi Teorema 1.1. (Teorema di Compattezza) Sia Γ un insieme di formule di un linguaggio proposizionale.

Dettagli

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13)

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) DISPENSA N. 3 Sommario. Introduciamo il Calcolo dei Predicati del I ordine e ne dimostriamo le proprietà fondamentali. Discutiamo il trattamento dell identità

Dettagli

SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 2011

SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 2011 1 SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 011 Problema 1. Sia Z l insieme dei numeri interi. a) Sia F 100 l insieme delle funzioni

Dettagli

INSIEMI. Se X è un insieme, indichiamo con P(X) l insieme dei sottoinsiemi di X (sono elementi di P(X) anche e X).

INSIEMI. Se X è un insieme, indichiamo con P(X) l insieme dei sottoinsiemi di X (sono elementi di P(X) anche e X). INSIEMI Se X è un insieme, indichiamo con P(X) l insieme dei sottoinsiemi di X (sono elementi di P(X) anche e X). Sia A = {A λ : λ Λ} una famiglia di insiemi. Definiamo: unione A = A λ è l insieme U tale

Dettagli

Appunti sui Codici di Reed Muller. Giovanni Barbarino

Appunti sui Codici di Reed Muller. Giovanni Barbarino Appunti sui Codici di Reed Muller Giovanni Barbarino Capitolo 1 Codici di Reed-Muller I codici di Reed-Muller sono codici lineari su F q legati alle valutazioni dei polinomi sullo spazio affine. Per semplicità

Dettagli

Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica

Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica Appunti del corso Fondamenti di Analisi e Didattica (PAS 2013-2014, Classe A049, docente prof. L. Chierchia) redatti da: A. Damiani, V. Pantanetti, R. Caruso, M. L. Conciatore, C. De Maggi, E. Becce e

Dettagli

1 Se X e Y sono equipotenti, Sym(X) e Sym(Y ) sono isomorfi

1 Se X e Y sono equipotenti, Sym(X) e Sym(Y ) sono isomorfi In ogni esercizio c è la data del giorno in cui l ho proposto. 1 Se X e Y sono equipotenti, Sym(X) e Sym(Y ) sono isomorfi Se X è un insieme indichiamo con Sym(X) l insieme delle biiezioni X X. Si tratta

Dettagli

1 Giochi di Ehrenfeucht-Fraissé e Logica del Prim ordine

1 Giochi di Ehrenfeucht-Fraissé e Logica del Prim ordine 1 Giochi di Ehrenfeucht-Fraissé e Logica del Prim ordine In questo tipo di giochi l arena è costituita da due grafi orientati G = (V, E), G = (V, E ). Lo scopo del I giocatore è di mostrare, in un numero

Dettagli

Esercizi di Matematica per la prova di ammissione alla Scuola Galileiana /16

Esercizi di Matematica per la prova di ammissione alla Scuola Galileiana /16 Esercizi di Matematica per la prova di ammissione alla Scuola Galileiana - 015/16 Esercizio 1 Per quali valori n Z \ {0} l espressione è un numero intero positivo? (n + 5)(n + 6) 6n Soluzione. Il problema

Dettagli

Corso di ALGEBRA (M-Z) INSIEMI PARZIALMENTE ORDINATI E RETICOLI

Corso di ALGEBRA (M-Z) INSIEMI PARZIALMENTE ORDINATI E RETICOLI Corso di ALGEBRA (M-Z) 2013-14 INSIEMI PARZIALMENTE ORDINATI E RETICOLI Sia P un insieme non vuoto. Una relazione d ordine su P è una relazione riflessiva, antisimmetrica e transitiva. La coppia (P,) si

Dettagli

Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61

Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 (15.9) Teorema. Consideriamo il piano affine. Se A A 2 (K) è un punto e r una retta che non passa per A, allora esiste unica la retta per A che non interseca

Dettagli

Lezione 7. Relazione di coniugio. Equazione delle classi. { x} C( x) { } { }

Lezione 7. Relazione di coniugio. Equazione delle classi. { x} C( x) { } { } Lezione 7 Prerequisiti: Lezioni 2, 5. Centro di un gruppo. Struttura ciclica di una permutazione. Riferimenti ai testi: [H] Sezione 2.; [PC] Sezione 5. Relazione di coniugio. Equazione delle classi. Definizione

Dettagli

Automi a Pila e Grammatiche Libere dal Contesto. Automi a Pila e Grammatiche Libere dal Contesto

Automi a Pila e Grammatiche Libere dal Contesto. Automi a Pila e Grammatiche Libere dal Contesto utomi a Pila Un automa a pila (PDA) e una estensione degli automi a stati finiti, che ha una memoria (una pila) Vedremo due modi equivalenti per definire il linguaggio accettato da un PDA Vedremo che la

Dettagli

APPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI. L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I

APPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI. L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I APPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI MAURIZIO CORNALBA L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I un insieme di insiemi. Il prodotto i I A i è l insieme di tutte le applicazioni α : I i I A i

Dettagli

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E COMPLEMENTI DI GEOMETRIA

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E COMPLEMENTI DI GEOMETRIA ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E COMPLEMENTI DI GEOMETRIA Foglio 4 Esempio. Sia V = P 5 (R) lo spazio dei polinomi di grado strettamente minore di 5. Si considerino i seguenti sottoinsiemi di V (i) Dimostrare

Dettagli

Appunti del Corso Analisi 1

Appunti del Corso Analisi 1 Appunti del Corso Analisi 1 Anno Accademico 2011-2012 Roberto Monti Versione del 5 Ottobre 2011 1 Contents Chapter 1. Cardinalità 5 1. Insiemi e funzioni. Introduzione informale 5 2. Cardinalità 7 3.

Dettagli

Informatica teorica Lez. n 7 Macchine di Turing. Macchine di Turing. Prof. Giorgio Ausiello Università di Roma La Sapienza

Informatica teorica Lez. n 7 Macchine di Turing. Macchine di Turing. Prof. Giorgio Ausiello Università di Roma La Sapienza Macchine di Turing Argomenti della lezione Definizione della macchina di Turing Riconoscimento e accettazione di linguaggi Macchine a più nastri La macchina di Turing èun è automa che può leggere e scrivere

Dettagli

Richiami di Matematica. 1. Insiemi, relazioni, funzioni. 2. Cardinalitá degli insiemi infiniti e numerabilitá. 3. Notazione asintotica.

Richiami di Matematica. 1. Insiemi, relazioni, funzioni. 2. Cardinalitá degli insiemi infiniti e numerabilitá. 3. Notazione asintotica. Richiami di Matematica 1. Insiemi, relazioni, funzioni. 2. Cardinalitá degli insiemi infiniti e numerabilitá. 3. Notazione asintotica. Insiemi Definizioni di base Dato un insieme A: x A: elemento x appartenente

Dettagli

RICHIAMI E COMPLEMENTI SU LINGUAGGI FORMALI E AUTOMI

RICHIAMI E COMPLEMENTI SU LINGUAGGI FORMALI E AUTOMI PARTE I RICHIAMI E COMPLEMENTI SU LINGUAGGI FORMALI E AUTOMI Linguaggi regolari Linguaggi non contestuali Automi 1 1.1 I LINGUAGGI IN INFORMATICA @ Presenti a vari livelli di applicazione linguaggi di

Dettagli

Lunghezza media. Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa. L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i. = p i. . p.1/27

Lunghezza media. Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa. L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i. = p i. . p.1/27 Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i = p i.. p.1/27 Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica per la Programmazione Lezione 3 Dimostrazione di Tautologie e Sintassi del Calcolo osizionale Antonio, Corrado e Bruno... formalmente Tautologie: dimostrazioni e controesempi Sintassi del Calcolo

Dettagli

Linguaggi formali, automi e logiche

Linguaggi formali, automi e logiche Linguaggi formali, automi e logiche Angelo Montanari 1 Automi a stati finiti su parole finite In questo capitolo vengono richiamati gli elementi di base della teoria degli automi a stati finiti (automi

Dettagli

Sipser, Capitolo 0. Alfabeti, Stringhe, Linguaggi

Sipser, Capitolo 0. Alfabeti, Stringhe, Linguaggi Sipser, Capitolo 0 Alfabeti, Stringhe, Linguaggi Def. Un insieme è una collezione non ordinata di oggetti o elementi Gli insiemi sono scritti tra { } Gli elementi sono inseriti tra le parentesi Insiemi

Dettagli

RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE. Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine

RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE. Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine 1. Risoluzione Definitione 1.1. Un letterale l è una variabile proposizionale (letterale

Dettagli

acuradi Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1

acuradi Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1 acuradi Luca Cabibbo e Walter Didimo Esercizi di Informatica teorica - Luca Cabibbo e Walter Didimo 1 proprietà delle grammatiche non contestuali pumping lemma forme normali notazioni sul livello degli

Dettagli

La definizione di Ultrafiltro e la regolarità per partizioni

La definizione di Ultrafiltro e la regolarità per partizioni La definizione di Ultrafiltro e la regolarità per partizioni Lorenzo Lami Definizione 1 (Filtro). Dato un insieme X, si dice filtro su X una collezione F di sottoinsiemi di X tali che: X F; / F; A F, B

Dettagli

INSIEMI E RELAZIONI. 1. Insiemi e operazioni su di essi

INSIEMI E RELAZIONI. 1. Insiemi e operazioni su di essi INSIEMI E RELAZIONI 1. Insiemi e operazioni su di essi Il concetto di insieme è primitivo ed è sinonimo di classe, totalità. Sia A un insieme di elementi qualunque. Per indicare che a è un elemento di

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica per la Programmazione Lezione 3 Dimostrazione di Tautologie e Sintassi del Calcolo osizionale Antonio, Corrado e Bruno... formalmente Tautologie: dimostrazioni e controesempi Sintassi del Calcolo

Dettagli

Progamma sintetico. Nozioni preliminari Automi Finiti Macchine di Turing Limiti delle macchine di Turing La tesi di Church-Turing Le classi P e NP

Progamma sintetico. Nozioni preliminari Automi Finiti Macchine di Turing Limiti delle macchine di Turing La tesi di Church-Turing Le classi P e NP Progamma sintetico Nozioni preliminari Automi Finiti Macchine di Turing Limiti delle macchine di Turing La tesi di Church-Turing Le classi P e NP Un problema classico Un uomo viaggia con un lupo, una pecora

Dettagli

Definizione di Grammatica

Definizione di Grammatica Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA 2004-05 GRAMMATICHE 1 Definizione di Grammatica Formalmente definiamo un grammatica G mediante una quadrupla ( VN, VT, P, S ) dove: V N e l insieme dei simboli non

Dettagli

Espressività e limitazioni delle grammatiche regolari

Espressività e limitazioni delle grammatiche regolari Espressività e limitazioni delle grammatiche regolari Vantaggi: Le grammatiche regolari consentono di esprimere una significativa classe di linguaggi: linguaggi con un numero di sequenze infinito grazie

Dettagli

Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA GRAMMATICHE

Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA GRAMMATICHE Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA 2004-05 GRAMMATICHE 1 Definizione di Grammatica Formalmente definiamo un grammatica G mediante una quadrupla V, V, P S ( ) N T, dove: V N e l insieme dei simboli non

Dettagli

Equivalentemente, le colonne di A sono linearmente indipendenti se e solo se

Equivalentemente, le colonne di A sono linearmente indipendenti se e solo se Lezioni di Algebra Lineare. Versione novembre 2008 VI. Il determinante Il determinante det A di una matrice A, reale e quadrata, è un numero reale associato ad A. Dunque det è una funzione dall insieme

Dettagli

Dimostrazione: Data una allora non appartiene all immagine. Se per

Dimostrazione: Data una allora non appartiene all immagine. Se per Attenzione: Questi appunti sono la trascrizione delle lezioni del corso di ETI tenuto nel 2014 dal Prof. Di Nasso, questo file contiene le dimostrazioni svolte ma avendo perso il quaderno subito prima

Dettagli

Forme bilineari simmetriche

Forme bilineari simmetriche Forme bilineari simmetriche Qui il campo dei coefficienti è sempre R Definizione 1 Sia V uno spazio vettoriale Una forma bilineare su V è una funzione b: V V R tale che v 1, v 2, v 3 V b(v 1 + v 2, v 3

Dettagli

Dimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo

Dimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo C.6 Funzioni continue Pag. 114 Dimostrazione del Corollario 4.25 Corollario 4.25 Sia f continua in un intervallo I. Supponiamo che f ammetta, per x tendente a ciascuno degli estremi dell intervallo, iti

Dettagli

Grammatiche. Grammatiche libere da contesto Grammatiche regolari Potenza delle grammatiche libere e regolari Struttura di frase: Alberi di derivazione

Grammatiche. Grammatiche libere da contesto Grammatiche regolari Potenza delle grammatiche libere e regolari Struttura di frase: Alberi di derivazione Grammatiche Grammatiche libere da contesto Grammatiche regolari Potenza delle grammatiche libere e regolari Struttura di frase: Alberi di derivazione Esempio dei numeri interi Si consideri il linguaggio

Dettagli

Suffix Trees. Docente: Nicolò Cesa-Bianchi versione 21 settembre 2017

Suffix Trees. Docente: Nicolò Cesa-Bianchi versione 21 settembre 2017 Complementi di Algoritmi e Strutture Dati Suffix Trees Docente: Nicolò Cesa-Bianchi versione 21 settembre 2017 In generale, possiamo trovare tutte le occorrenze di un pattern y in un testo x in tempo O(

Dettagli

Università degli Studi di Udine. 1 Automi e Linguaggi. Prova Scritta di Fondamenti dell Informatica II Alcune Soluzioni

Università degli Studi di Udine. 1 Automi e Linguaggi. Prova Scritta di Fondamenti dell Informatica II Alcune Soluzioni Università degli Studi di Udine Prova Scritta di Fondamenti dell Informatica II Alcune Soluzioni 1 Automi e Linguaggi 1. Sia dato p N, p > 0 dimostri che il linguaggio è regolare. L p = { a 0 a 1... a

Dettagli

Linguaggi regolari e automi a stati finiti

Linguaggi regolari e automi a stati finiti utomi a stati finiti Gli automi a stati finiti sono usati come modello per Software per la progettazione di circuiti digitali. Analizzatori lessicali di un compilatore. Ricerca di parole chiave in un file

Dettagli

Esistenza ed unicità per equazioni differenziali

Esistenza ed unicità per equazioni differenziali Esistenza ed unicità per equazioni differenziali Per concludere queste lezioni sulle equazioni differenziali vogliamo dimostrare il teorema esistenza ed unicità per il problema di Cauchy. Faremo la dimostrazione

Dettagli

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Sistemi lineari Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ. Ferrara)

Dettagli