AD HOC REVOLUTION. Modulo Vendite Funzioni Avanzate. Vendite Funzioni Avanzate

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1 AD HOC REVOLUTION Modulo Vendite Funzioni Avanzate Vendite Funzioni Avanzate

2 MODULO VENDITE FUNZIONI AVANZATE Vendite Funzioni Avanzate COPYRIGHT by ZUCCHETTI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Questa pubblicazione contiene informazioni protette da copyright. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, trascritta o copiata senza il permesso dell autore. TRADEMARKS Tutti i marchi di fabbrica sono di proprietà dei rispettivi detentori e vengono riconosciuti in questa pubblicazione ZUCCHETTI S.p.A. Sede Operativa di Aulla Centro Nuova Filanda snc Aulla - MS market@zucchetti.it Sito Web:

3 Sommario Premessa 2 Introduzione 2 EDI 3 Struttura di un segmento standard EDI 6 Interpretazione dei files EANCOM 7 Simbologia utilizzata nel layout dei segmenti 9 adhoc Revolution e lo scambio elettronico dei dati (EDI) 10 Archivio Strutture 10 Visualizzazione Struttura 11 Fornitori 30 Documento 30 Contabilizzazione 34 Saldi Imballi 35 Funzioni di utilita' 36 Schede di calcolo listini 37 Maschera di manutenzione basi di calcolo 37 Kit Commerciali 41 Aggiornamento Listini Kit 42 Duplicazione Articoli Kit 43 Archivio Elementi 12 Formati 14 Archivio Trascodifiche 16 Normalizzazione 18 Generazione/Importazione File EDI 18 Duplicazione strutture 19 Strutture di Esempio EDIFACT 96A 20 Despatch Advice 20 Fattura 22 Ordine 24 Gestione Imballi e Cauzioni 25 Articoli 27 Causali Documento 27 Clienti 29

4 Premessa NOTA BENE La pubblicazione o diffusione del presente documento non costituisce garanzia che la procedura sia realizzata in maniera totalmente conforme a queste specifiche in quanto in fase implementativa sono possibili ampliamenti, modifiche e revisioni di quanto di seguito riportato. Quanto segue è quindi da considerarsi come analisi preimplementativa, soggetta a variazioni anche sostanziali senza necessità di preavviso. Le date di prevista realizzazione devono essere considerate, a tutti gli effetti, come delle previsioni. Come tali, possono subire delle variazioni a causa di fattori esterni dipendenti e non dipendenti dalla volontà di ZUCCHETTI SPA. Per questo tali date devono essere considerate puramente indicative. INTRODUZIONE Questo documento ha lo scopo di illustrare le caratteristiche di base del nuovo modulo Vendite Funzioni Avanzate che sarà disponibile dalla release 5.0 di adhoc Revolution. Il nuovo modulo si caratterizza per la presenza di diverse funzionalità che verranno descritte sommariamente nei prossimi capitoli: - EDI: flussi di andata e ritorno - Gestione imballi e cauzioni - Schede di Calcolo, con possibilità di modifica direttamente dai documenti - Kit commerciali monolivello (che si appoggino all'attuale gestione Magazzino Produzione) 2

5 Capitolo 1 EDI L EDI (Electronic Data Interchange) è lo scambio di dati strutturati nei formati standard mediante mezzi elettronici tra applicazioni informatiche. Come "scambio fra i sistemi informativi di aziende diverse attraverso una rete di telecomunicazioni di documenti commerciali strutturati secondo standard concordati", l EDI sostituisce i tradizionali sistemi cartacei per gli ordini d'acquisto, fatture, ordini di pagamento, bolle di consegna ecc., con una conseguente riduzione dei costi ed un aumento dell efficienza legati ai processi aziendali eliminando controlli e verifiche manuali per tutte le transazioni commerciali. Per lo scambio di documenti ci si può servire di reti private dedicate fornite da VAN (Value Added Network) o di Internet (in quest ultimo caso si parla di Web-Edi o Lite-Edi). L EDI è stato sviluppato nell ottica di standardizzare le modalità di comunicazione tra i partners commerciali: è stato definito nell ambito del sistema GS1, ovvero di un sistema integrato di standards globali che prevedono l'identificazione e la comunicazione esatta delle informazioni per quanto riguarda i prodotti, i beni, i servizi e le posizioni. Questo sistema è stato sviluppato da GS1, ovvero dalla principale organizzazione mondiale dedicata al disegno ed all'implementazione di standards globali e soluzioni per migliorare l'efficienza e la visibilità delle supply chains. Il sistema degli standards GS1 è quello più utilizzato nella catena mondiale di approvvigionamento. GS1 disciplina l assegnazione dei prefissi e definisce le specifiche tecniche a livello internazionale in collaborazione con lo Uniform Code Council. Ogni paese a sua volta, attraverso le organizzazioni nazionali di codifica (in Italia Indicod-Ecr), è responsabile dell assegnazione dei codici e del rispetto delle regole a livello nazionale. Il sistema GS1 si suddivide in diverse aree. Quella riguardante l EDI è GS1 ecom, che fornisce gli standards globali per i messaggi elettronici che permettono la trasmissione elettronica, automatica, veloce, efficiente ed esatta dei dati fra i partners commerciali. GS1 ecom fornisce due campioni complementari per i messaggi elettronici: GS1 EANCOM e GS1 XML. Entrambi forniscono una struttura standardizzata per i messaggi elettronici, permettendo ai partners commerciali di comunicare velocemente, efficientemente ed esattamente i loro dati, indipendentemente dal tipo di software aziendale utilizzato EANCOM definisce le linee guida per l implementazione dei messaggi standard UN/EDIFACT (le norme delle Nazioni Unite per lo scambio elettronico dei dati nei settori Amministrazione, Commercio e Trasporti), che spesso risultano complessi e difficili da utilizzare. Ad Indicod-Ecr ( è affidata la diffusione del sistema EANCOM in Italia, attraverso la creazione e la manutenzione di subset nazionali che rispondano alle peculiarità italiane. L'obiettivo principale dell'eancom è di fornire alle imprese del largo consumo uno standard per la comunicazione EDI sia nazionale che internazionale basato sull'uso del sistema di identificazione EAN/UCC. 3

6 EANCOM ha le seguenti caratteristiche:! è un subset perfettamente compatibile con UN/EDIFACT! è internazionale e multisettoriale nella sua applicazione! supporta le specifiche internazionali della Commissione Europea! rappresenta un'unica interfaccia con le applicazioni interne! ha già una base di utenti nel mondo di oltre aziende Come tutti gli standard EDI, EANCOM contiene un'insieme di regole che permettono di strutturare in modo razionale e concordato i documenti da trasmettere nel corso delle relazioni commerciali, attraverso messaggi che coprono tutte le funzioni necessarie a completare una transazione commerciale completa. In Italia, la versione ad oggi rilasciata in uso alle aziende che aderiscono a Indicod-Ecr è la 96a, che comprende i seguenti messaggi:! catalogo prodotti (PRICAT)! ordine (ORDERS)! conferma d'ordine (ORDRSP)! fattura (INVOIC)! resale report (RESRPT)! avviso di pagamento (REMADV)! avviso di consegna (DESADV) Ogni messaggio EDI è costituito da segmenti che occupano una posizione ben precisa nella sequenza, e in particolare possono rientrare nelle tre diverse sezioni del messaggio: testata, dettaglio e sommario. Nella sezione di testata si collocano i segmenti che contengono informazioni che si riferiscono all'intero messaggio. Nella sezione di dettaglio si collocano i segmenti che contengono solo informazioni di dettaglio. Nella sezione di sommario si collocano solo i segmenti che contengono totali o informazioni di controllo possono essere collocati in questa sezione (es. totale fattura, numero di righe nell'ordine etc). Lo stesso tipo segmento può esistere in più di una delle sezioni del messaggio (es: la testata e la sezione di dettaglio), e può essere ripetuto più di una volta all'interno della stessa sezione. Lo standard XML (extensible Markup Language) è stato sviluppato per lo scambio di informazioni tramite internet. Non ha lo scopo di competere o rimpiazzare lo standard EANCOM. E indirizzato a utenti di tipo diverso e quindi i due standards sono di fatto usati parallelamente. La logica è tuttavia la stessa, ovvero vengono forniti degli schemi standards per la scambio elettronico dei dati tra partners commerciali. Nell ambito dell area GS1 ecom, Indicod-Ecr ha promosso lo sviluppo di Euritmo, la soluzione per la comunicazione business to business per consentire alle aziende di cogliere le opportunità offerte da Internet nel campo del Web-Edi (evoluzione semplificata dell EDI che rende possibile lo scambio elettronico dei dati anche alle aziende di dimensioni medio- 4

7 piccole grazie all'utilizzo di Internet). Euritmo è una piattaforma basata su Internet, compatibile e integrata con l EDI tradizionale e permette l accesso a profili di utenti differenziati. Euritmo funziona come un ufficio postale, in cui ogni utente può depositare nella propria casella personale i messaggi in partenza; un software specifico provvede poi a raccoglierli e a smistarli nelle mail boxes dei destinatari, che possono prelevarli e importarli nei propri sistemi locali. Per utilizzare il servizio Euritmo bastano semplicemente un computer, un accesso a Internet e un browser. 5

8 Struttura di un segmento standard EDI! Un tag che identifica il tipo segmento (es: DTM)! I separatori di data elements (+ e :)! I data elements (semplici o composti)! Un carattere che indica il termine del segmento (l'apostrofo). La struttura della testata, del dettaglio o del sommario (riportate nelle pagine successive) sono costituiti da una serie di Tag secondo una precisa sequenza. I Tag presenti nelle strutture possono essere rappresentati in gruppi (SG1, SG2, SG3, ): i gruppi di segmenti definiscono una sorta di gerarchia tra i singoli Tag presenti sul file. Ad esempio, le informazioni di dettaglio sono rappresentate da tutti i segmenti del gruppo SG10, costituito da un Tag principale (CPS) e da sottogruppi di Tag (SG11, SG15) a loro volta costituiti da Tag principali e altri sottogruppi. I data elements che compongono ogni segmento/tag possono avere una lunghezza fissa o variabile; possono contenere informazioni di per sé sufficienti o che necessitano di dettagli aggiuntivi per acquistare un significato specifico. A questo fine vengono utilizzati i data element qualificatori il cui contenuto è espresso sotto forma di un codice appartenente ad un set di valori di cui si è concordato il significato. Ad esempio, se deve essere espressa una data/ora, dovranno essere utilizzati anche dei data elements per stabilire di che data/ora si tratta (ad es: data/ora del documento) e in che formato è stata espressa (ad es: secoli, anni, mesi, giorni, ore, minuti). Di seguito vengono elencati i messaggi EDI rilasciati dall associazione Indicod-Ecr:! Ordine! Conferma d'ordine! Fattura! Catalogo prodotti! Avviso di pagamento! Inventory report! Despatch Advice 6

9 Interpretazione dei files EANCOM Di seguito viene descritta la sintassi standard secondo specifiche EANCOM. I valori che possono assumere i data elements (valori riferibili a ciascun segmento secondo le specifiche definite nel seguito del documento) sono contraddistinti dall utilizzo di tre diversi caratteri che fungono da separatori: + (segno più) viene utilizzato per separare i data element all interno del segmento : (due punti) viene utilizzato per separare i data element contenuti in un data element composto (apostrofo) viene utilizzato per segnalare la fine del segmento Esempio: DTM+137: :102 DTM = sigla di identificazione del segmento + = separatore 137 = qualificatore del tipo di data : = separatore di data element contenuti in un data element composto = data : = separatore di data element contenuti in un data element composto 102 = qualificatore che indica il formato della data = indicatore di fine segmento I data element sono identificati in base alla loro posizione sequenziale nel segmento secondo i formati di segmento definiti dallo standard. Se un data element definito conditional (non obbligatorio) viene omesso ed è seguito da un altro data element, la sua posizione viene indicata dalla presenza del suo separatore. Negli esempi seguenti le sigle utilizzate assumono il seguente significato: TAG = sigla che identifica il messaggio CE = data element che fa parte di un data element composto DE = data element singolo (non fa parte di alcun data element composto) Esempio: TAG+DE+DE+DE+CE:CE:CE TAG+DE++DE+CE:CE:CE segmento completo che include tutti i data element un DE è stato omesso Nel caso in cui uno o più data element definiti conditional e situati alla fine del segmento vengano omessi, il segmento viene troncato utilizzando il segnalatore di fine segmento ( ). Esempio: TAG+DE+DE+DE+DE TAG+DE+DE segmento originale completo di tutti i data element due DE sono stati omessi alla fine del segmento Nel caso in cui uno data element conditional che fa parte di un data element composto venga omesso e sia seguito da un altro data element che fa parte dello stesso data element composto, la sua posizione viene segnalata dal suo separatore rappresentato dai due punti. 7

10 Esempio: TAG+DE++DE+CE:CE:CE TAG+DE++DE+CE::CE segmento originale completo di tutti i data element un CE è stato omesso Nel caso in cui uno o più data element conditional che sono posizionati alla fine dello stesso data element composto vengano omessi, essi sranno troncati da un separatore di DE (+) o dal segnalatore di fine segmento nel caso essi siano gli ultimi data element presenti. Esempio: TAG+DE+CE:CE:CE+DE+CE:CE TAG+DE+CE+DE+CE segmento originale completo di tutti i data element tre CE sono stati omessi 8

11 Simbologia utilizzata nel layout dei segmenti Le sezioni dedicate ai layout dei segmenti riportano la descrizione d ogni segmento utilizzato all interno dei vari messaggi. I layout vengono presentati nel formato originale EDIFACT dal quale è stato originato il subset EANCOM. Al fine di interpretare correttamente i segmenti si ritiene opportuno trasmettere le seguenti note: 1. In ogni messaggio i segmenti sono presentati nella sequenza in cui essi appaiono sullo stesso. Per ogni segmento o gruppo di segmenti vengono evidenziati descrizione, numero, se si tratta di un dato obbligatorio (M) o facoltativo (C) e il massimo numero di occorrenze. Tag Descrizione Numero Segmento Facoltativo/Obbligatorio Max numero occorrenze DTM Riferimenti data/ora 3 C Leggendo il contenuto di una tabella da sinistra a destra, per ogni data element vengono riportati:! Codice Data Element [Cod. (+)] (i codici con prefisso C o S identificano data element composti)! Per i Data Element composti viene riportata la struttura nella colonna [Cod. (:)]! La descrizione! La colonna EDIFACT nella quale viene specificato se il data element è obbligatorio (status=m) o facoltativo (status=c) per lo standard EDIFACT, il suo formato e la sua lunghezza. Questa colonna riporta fedelmente la struttura dello standard EDIFACT.! La colonna EAN che riporta lo status previsto per lo standard EANCOM solo per i data element che sono considerati facoltativi per lo standard EDIFACT, in quanto quelli obbligatori rimangono obbligatori anche in EANCOM. I valori previsti sono:! R: Richiesto - il data element deve essere inserito! A: Consigliato - il data element non è obbligatorio ma ne è consigliato l uso! D: Dipendente - il data element deve essere inserito ma solo in determinate condizioni! O: Opzionale - il data element è facoltativo ed è inserito a discrezione dell utente! N: Non usato - il data element non è utilizzato e deve essere omesso. Nel caso in cui lo status sia valorizzato a N per un data element composto, tutti i data element all interno di quello composto avranno status a blank e, comunque, dovranno essere omessi nel messaggio.! La colonna IND che riporta lo status previsto dal Comitato Tecnico Indicod qualora questo differisca da quello previsto per lo standard EANCOM. Nel caso in cui lo status non sia valorizzato si assume valido quello previsto da EANCOM. I valori ammessi nella colonna IND e i loro significati sono gli stessi previsti per la colonna EAN.! La colonna descrizione nella quale vengono riportati i codici utilizzabili per il data element e informazioni/note aggiuntive utili per il suo corretto utilizzo. Cod. (+) Cod. (:) Descrizione EDI Tipo Dim. EAN IND Valore Descrizione Valore Riferimento AHR C507 DATA/ORA/PERIODO M M 2005 Qualificatore data/ora M an 3 M 2 Data/ora richiesta di consegna, - 9

12 adhoc Revolution e lo scambio elettronico dei dati (EDI) In adhoc Revolution è stata realizzata un infrastruttura parametrica che consente di generare/importare files conformi ad uno o più standards definiti nell ambito dello scambio elettronico dei dati (EDI). Generalmente è sufficiente associare una struttura (di esportazione/importazione files) alle causali documento, oppure in modo più specifico, a gruppi di clienti/fornitori o a singoli clienti/fornitori per definire le modalità di scrittura/lettura dei files. La struttura, della quale è disponibile anche una visualizzazione ad albero rappresenta la chiave di lettura/scrittura dei files. Una struttura EDI è assimilabile concettualmente ad un report di stampa. E in base alla struttura che viene definito il contenuto ed il layout dei files. Per ogni standard EDI che l azienda intende adottare dovrà quindi essere predisposta almeno una struttura (es: Fattura Eancom 96A, DT Eancom 96A, Ordine Eancom 96A, Fattura XML, Fattura ACBI, ). Il legame tra struttura EDI e dati (campi del database sui quali andare a leggere/scrivere) è rappresentato dall entità: rappresenta l insieme di tabelle che gravitano attorno ad una gestione. In sostanza si tratta dell insieme di tabelle/campi utilizzabili per la creazione dei files EDI o per la generazione dei documenti partendo dai files EDI. Il concetto di Entità che si ritrova nel modulo Vendite Funzioni Avanzate è analogo a quello introdotto con il modulo Logistica Remota. ARCHIVIO STRUTTURE In questo archivio è possibile definire le caratteristiche di base di una struttura EDI. Oltre a codice e descrizione si potranno definire i segenti parametri: - Check Predefinita: se deve essere proposta come default nelle altre gestioni relative all EDI (elementi, formati, ) - Combo Separatore: consente di definire il carattere separatore tra parte intera e parte decimale di tutti i valori numerici (es: nessun separatore, punto oppure virgola) - Entità: consente di specificare l entità di riferimento. Per i documenti l entità sarà caratterizzata non solo dalle tabelle specifiche (doc_mast, doc_dett, doc_rate) ma anche dalle tabelle relative all intestatario, alle sedi, - Elemento Radice: si tratta dell elemento base di una struttura. Lo scopo è di generare una struttura ad albero. La radice rappresenta il punto di partenza per l esplosione degli elementi (ad esempio potranno essere collegati alla radice i seguenti 10

13 raggruppamenti di elementi: testata file, testata documento, corpo documento, piede documento e piede file) - Formato Gruppo: rappresenta il formato da applicare agli elementi di tipologia gruppo (vedere oltre per una definizione di elemento e di formato) - Tipo file: consente di definire la tipologia del file da generare/interpretare (XML, Edifact, Generico). In base a questa informazione sono previsti determinati automatismi - Nome File: in questo campo è possibile definire la struttura nel nome file - Normalizzazione: in questo campo deve essere riportato il codice della normalizzazione da adottare (vedere oltre per una definizione di normalizzazione) VISUALIZZAZIONE STRUTTURA In base ai legami creati tra i vari elementi (vedere oltre per una definizione di elemento), è possibile visualizzare la struttura in modalità Treeview. 11

14 ARCHIVIO ELEMENTI Nell archivio elementi l utente potrà indicare tutti i componenti di una determinata struttura EDI. L elemento consente di specificare cosa deve essere scritto/letto in una specifica posizione del file. Ogni elemento dovrà far riferimento ad un determinato codice struttura: codice struttura e codice elemento sono campi chiave della corrispondente tabella sul database. Il contenuto del file da generare/importare può essere determinato seguendo diverse strade. Premesso che il caricamento delle strutture EDI dovrebbe avvenire in modo automatico (Carica/Salva Dati Esterni), l utente può comunque intervenire sugli elementi e scegliere la strada più opportuna in base alle proprie esigenze. L utente potrebbe anche caricare una struttura ex novo senza modificarne una esistente oppure prendere una come riferimento utilizzando la funzione di duplicazione strutture. Oltre a codice elemento e codice struttura in questo archivio troviamo: Padre: rappresenta il legame di un determinato elemento con un altro. Attraverso i legami di ogni elemento viene definita di fatto una struttura ad albero. Ad esempio tutti i dati di riga di un documento potrebbero essere legati ad un elemento di raggruppamento. Tipo: gli elementi associati ad una determinata struttura possono essere di diversa tipologia # Variabile: gli elementi di questo tipo sono quelli che possono far riferimento al valore contenuto o da scrivere in un determinato campo del database e/o quelli che consentono di scrivere delle stringhe fisse. Nel primo caso dovrà essere selezionata una tabella (tra quelle definite nell entità legata alla struttura) e un campo della stessa. Per esportare stringhe fisse potranno essere utilizzati i campi Codice TXT primario/secondario e TXT descrittivo. Come ed in che modo utilizzare questi valori del database e/o stringhe fisse viene definito attraverso il formato (vedere oltre per una definizione di formato). # Fisso: gli elementi di questo tipo in genere identificano un nodo della struttura (da esplodere). Si tratta di elementi di raggruppamento per i quali non è possibile definire un formato particolare (vedere oltre per la definizione di formato). E quest ultimo ad essero fisso ed è quello indicato sulla struttura. # Espressione: gli elementi di questo tipo sono quelli che generano un elemento mediante un espressione Visual Fox Pro. Per stabilire in che modo rintracciare un valore o in che modo deve essere esportato possono essere indispensabili. Ad esempio per evidenziare i riferimenti 12

15 del documento di origine di una riga documento potrebbe essere utilizzata la seguente espressione: STR(NVL(LOOKTAB('DOC_MAST','MVNUMDOC','MVSERIAL',DOC_DETT.MVSERRIF),0))+'/'+NVL (LOOKTAB('DOC_MAST','MVALFDOC','MVSERIAL',DOC_DETT.MVSERRIF),' ') # Reiterabile: gli elementi reiterabili sono necessari per poter esportare su file o poter leggere dal file le righe di un documento o il dettaglio delle rate. In sostanza, tutti gli elementi che fanno riferimento alla riga di un documento dovranno essere legati (ovvero dovranno avere come padre) un elemento di tipo reiterabile. In questo modo il programma cicla più volte su una parte della struttura scrivendo/leggendo sul/dal file tutte le righe del documento oppure tutto il dettaglio delle scadenze. Ordine: a parità di livello struttura, consente di definire in che ordine devono essere esplosi gli elementi, non solo nella Treeview, ma soprattutto per la generazione e l interpretazione dei files EDI Formato: il formato consente di definire in che modo devono essere utilizzati i valori determinati dagli altri parametri presenti sull archivio elementi (vedere oltre per una definizione di formato) Tabella: in questo campo può essere indicata una delle tabelle definite sull entità associata alla struttura Campo: accoglierà il campo di riferimento della tabella indicata precedentemente per la lettura/scrittura del dato dal/sul file Caratteristiche dato: per i valori determinati da un campo del database e/o per gli elementi di tipo espressione sono visibili (ed editabili a seconda dei casi) una serie di campi che consentono di stabilire le proprietà del dato. In particolare, si tratta di: # Tipo: questa combo box è editabile solo per gli elementi di tipo espressione, altrimenti viene predeterminata dalle caratteristiche del campo selezionato. Ovviamento consente di stabilire la tipologia del dato che può essere: numerico, data, carattere o memo. # Lunghezza: questo campo è sempre editabile. Permette di definire la lunghezza massima del dato. Se un campo del database contenesse una stringa troppo lunga per essere scritta su un file che deve rispettare determinati standard, questo campo consente di effettuare automaticamente un troncamento della stessa. # Allineamento: se un dato è di tipo numerico è possibile stabilirne l allineamento che può non esserci oppure può essere a destra o a sinistra # Zero Fill: se un dato è numerico è possibile attivare lo zero filling (completamento con zeri) Codice TXT primario/secondario: si tratta di campi che consentono di inserire una stringa lunga fino a 20 caratteri. Possono essere utili per esportare un valore fisso oppure, nel caso di file XML, per definire il nome dei Tag. TXT descrittivo: l utilizzo di questo campo è analogo a quello di Codice TXT primario/secondario, tuttavia, in questo caso, la lunghezza del campo arriva fino a 254 caratteri. Espressione: questo campo è editabile solo per gli elementi di tipo espressione. Consente di definire l espressione Visual Fox Pro da utilizzare per estrapolare il valore dell elemento. Lo stesso campo può essere utilizzato per lanciare funzioni standard di adhoc Revolution (ad esempio GETCAM, per calcolare il cambio da utilizzare sui documenti in valuta). Per rendere più agevole la predisposizione di alcuni elementi della struttura sono state rese disponibili alcune nuove funzioni: # DataXml Funzione per la conversione delle Date dal/al formato XML IsoDate e/o Iso DateTime Parametri Data D(8) 13

16 Ora N(2) (se non indicato 00) Min N(2) (se non indicato 00) Sec N(2) (se non indicato 00) Separa C(1) (se non indicato -) [separatore] Se la data passata è di tipo DateTime la funzione estrapola i parametri ora, min, sec dalla stessa Formato restituito Es: T28:00:00 # Pivaeocodfis Funzione per applicare Codice Fiscale e/o Partita Iva azienda Parametri Codazi C(5) Tipo C(1) (se vale F Codice Fiscale, se vale P Partita Iva, se vale N Partita Iva, se piena, altrimenti Codice fiscale) se non passato vale N Formato restituito codice 16 # Caltotdoc Esegue calcolo totali documento Parametri Seriale (seriale documento) Tipo (se vale I solo totale imponibile, se vale A solo totale imposta, se vale T totale generale) se non passato vale T Formato restituito Numerico (18,4) Condizione: questo campo è sempre editabile. E destinato ad accogliere un espressione Visual Fox Pro al verificarsi della quale l elemento verrà considerato nell esplosione della struttura. Non è obbligatiorio indicare condizioni di validità dell elemento: in tal caso l elemento verrà sempre considerato. Maschera Campo: per il valore letto dal campo (oppure dal file, se si tratta di ciclo passivo) è possibile definire una maschera ovvero una struttura del valore (ad es: per i campi data, la maschera AAAAMMGG sta ad indicare che una data dovrà essere esportata sul file o letta dal file come anno (4) mese (2) giorno (2), così la data 11 luglio 2006 diventerà o sarà Tipo Trascodifica: per i valori che risultano da un database, da un espressione o che vengono direttamente letti dal file, è possibile stabilire una trascodifica. Questa può essere approntata seconde diverse modalità. In particolare, può essere: # Da Intestatario: quando i valori da trascodificare sono definiti in base all intestario del documento (è necessario caricare una tabella di trascodifica nell archivio corrispondente) # Da Struttura: quando i valori da trascodificare sono definiti in base alla struttura EDI utilizzata e quindi indipendentemente dall intestatario del documento (è necessario caricare una tabella di trascodifica nell archivio corrispondente) # Da routine: quando il dato deve essere trascodificato da una routine (batch) presente nel gestionale standard oppure predisposto dal rivenditore del gestionale. Ad esempio, la trascodifica dei codici articolo può avvenire automaticamente utilizzando la routine standard GSVA_BKE # Non Gestita: quando il dato non deve essere trascodificato FORMATI L archivio dei formati, insieme a quello delle trascodifiche, rappresenta l elemento centrale per definire il contenuto del file da esportare/importare. Il formato rappresenta un attributo dell elemento e, come già sottolineato, consente di definire in che modo devono essere utilizzati (concatenati) i dati che vengono passati dall elemento. 14

17 Anche i formati, come gli elementi, devono essere legati ad una determinata struttura. Quindi, i formati utilizzabili su un determinato elemento sono tutti quelli che hanno in comune il codice struttura. Nel dettaglio è possibile definire in che modo devono essere rappresentati/letti i dati sul/dal file. Semplificando e pensando al caso di generazione dei files EDI, è possibile di fatto costruire la stringa che deve essere riportata sul file di testo: ad esempio, contenuto del campo Cod. TXT primario seguito dal dato risultante da un campo del database seguito a sua volta dal contenuto del campo Cod. TXT secondario e dal carattere di fine riga. Questa stringa può essere costruita utilizzando uno o più dei seguenti elementi: # Stringa fissa (definita direttamente sul formato nel campo apposito) # Cod. TXT primario (da anagrafica elemento) # Cod. TXT secondario (da anagrafica elemento) # Cod. TXT descrittivo (da anagrafica elemento) # Espressione (da anagrafica elemento) # Valore sul DB (da anagrafica elemento) # Esploso Figli (per esplodere i figli dell elemento) # Fine riga (per inserito carattere di fine riga CR+LF) I campi Da, A valorizzabili per ogni riga del formato, consentono di considerare solo una parte del dato. Ad esempio, se dovessi esportare sul file solo i primi tre caratteri del contenuto di un Valore presente sul database potrei valorizzare questi campi, rispettivamente con 1 e 3. NB: l utilizzo di questi campi consente di evitare l eliminazione degli spazi vuoti (ALLTRIM) eventualmente presenti prima/dopo una stringa fissa inserita dall utente in uno dei campi TXT dell elemento o direttamente sul formato. Sui valori che risultano dal database o da un espressione, il programma non effettua mai l eliminazione degli spazi vuoti (eventualmente presenti prima e/o dopo il dato). 15

18 Il check presente sull ultima colonna è attivabile solo per il dato che deriva da un espressione o dal database: consente di evitare l applicazione della normalizzazione (vedere oltre per una definizione di normalizzazione). Chiarito il concetto di elemento e di formato, puntualizziamo che un elemento di tipo reiterabile avrà tre caratteristiche fondamentali: 1. E un elemento di raggruppamento (ha dei figli) 2. Ha l indicazione della tabella sulla quale ciclare (ad esempio DOC_DETT per le righe del documento) 3. Ha un formato che presenta una sola riga di tipo esploso figli ARCHIVIO TRASCODIFICHE In questo archivio è possibile definire tutte le trascodifiche utili alla generazione/interpretazione dei files conformi a determinati standards che possono essere stati definiti generalmente su due livelli: # da un ente super partes, come Indicod, GS1, # dalle parti, in genere tra cliente e fornitore Se un elemento prevede la trascodifica di tipo da intestatario o da struttura, in questo archivio devono essere definite le regole per l interpretazione del dato dal file o per la scrittura del dato passato dall elemento sul file. Ogni trascodifica è legata ad un elemento/struttura. In base alla tipologia di trascodifica stabilita sull elemento, saranno visibili o meno determinati campi: ad esempio, solo se la 16

19 trascodifica è di tipo da intestatario saranno presenti i campi per la selezione del cliente/fornitore o di un raggruppamento di essi. Se la trascodifica è di tipo da struttura non avrà senso selezionare alcun cliente/fornitore o raggruppamento degli stessi. La logica di funzionamento è molto semplice: è sufficiente definire il codice esterno (quello da leggere/scrivere dal/sul file) e il codice interno (quello che viene passato dall elemento in caso di generazione del file o quello che deve essere scritto su un determinato campo del database in caso di importazione del file). NB: tramite un apposita combo box è possibile stabilire se deve essere effettuata o meno un operazione di eliminazione spazi (ALLTRIM) sul codice esterno, sul codice interno, su entrambi o su nessuno. In questo modo la trascodifica è più flessibile: ad esempio uno spazio vuoto può essere trascodificato con un carattere (da a S ). 17

20 NORMALIZZAZIONE Per rispettare determinati standards, soprattutto per quanto riguarda la generazione dei files, è spesso necessario prevedere una trascodifica di livello diverso rispetto a quanto visto fin ora. Determinati caratteri che potrebbero essere stati utilizzati dall utente nei codici articolo, cliente, fornitore, nelle descrizioni, ecc. ecc. non possono essere esportati direttamente sul file: si rischia di produrre un file non interpretabile. Pensando allo standard XML, è facile capire che l esportazione sul file di stringhe contenenti caratteri speciali quali > o < determinerebbero la generazione un file non interpretabile. Per questo motivo è prevista una trascodifica dei caratteri speciali. Per lo standard XML ed EDIFACT il set di caratteri speciali con la relativa trascodifica può essere caricato da file di testo (carica/salva dati esterni). GENERAZIONE/IMPORTAZIONE FILE EDI Per la generazione dei files EDI non occorre alcuna particolarità: è sufficiente che il documento sia stato salvato. Il codice della struttura EDI può essere associato alla causale documento e/o a singoli clienti/fornitori. In questo modo, a seconda del tipo di documento utilizzato e dell intestatario verrà utilizzata una determinata struttura EDI (ovviamente ha priorità l eventuale struttura EDI specificata per Cliente/Fornitore rispetto a quella predefinita sulla causale documento. Il path per la memorizzazione del file viene indicato in Contropartite e Parametri $ Gestione Percorsi. Il nome del file viene definito dall utente tramite utilizzo di determinate variabili specificate nell apposito campo dell anagrafica struttura (es: <DATE>,<TIME>, ). Per l importazione da file EDI, è necessario selezionare almeno la causale documento (o la struttura EDI) e l intestatario. Selezionato il file, il programma andrà a compilare automaticamente tutte le informazioni ricavabili dallo stesso. Per i dati di riga del documento dovrà essere disponibile una funzione simile a quella del caricamento rapido. In particolare deve esistere la possibilità di: o Evadere uno o più documenti di origine o Importarne i riferimenti descrittivi 18

21 o Applicare in modo automatico Magazzino, Ubicazione, Centro di C/R, Commessa, Attività Per i valori non dichiarati nel file, ma necessari al completamento del documento è disponibile un anagrafica legata alla struttura per l indicazione dei valori predefiniti DUPLICAZIONE STRUTTURE Le strutture EDI possono essere duplicate mediante un apposita funzione raggiungibile da menù. Visto che gli elementi, i formati, sono legati ad una specifica struttura, la duplicazione di quest ultima comporta anche la duplicazione di tutto ciò che strettamente legato ad essa. 19

22 Strutture di Esempio EDIFACT 96A Di seguito si riporta, a titolo esemplificativo, la struttura dei messaggi EDI nella versione 96A dei documenti di trasporto, fatture e ordini. DESPATCH ADVICE Il Despatch Advice è un messaggio che comunica informazioni relative ai beni spediti sotto condizioni concordate tra il compratore e il venditore al fine di informare chi riceve la spedizione del contenuto dettagliato della stessa. Il messaggio può riguardare un singolo punto di spedizione e uno o più punti di consegna. Inoltre, può riferirsi ad articoli, imballi e ordini diversi. Il messaggio permette a chi riceverà la merce, di sapere in anticipo che materiali sono stati spediti e quando, permettendogli di attrezzarsi per la consegna e di confrontare tali informazioni con quanto ordinato. Il Despatch Advice può essere inviato sia per la consegna di prodotti, sia per la restituzione degli stessi. Il messaggio permette una descrizione della consegna dal punto di vista gerarchico, cominciando dal livello più alto (consegna) e finendo con quello più basso (item). Si può ad esempio descrivere un container composto di 5 pallets, che a loro volta sono formate da unità logistiche minori, fino ad arrivare al livello di consumer unit. Va però detto che non è obbligatorio indicare la struttura gerarchica della consegna. Un uso più semplice e probabilmente più comune del messaggio consiste nel descrivere le unità da spedire (o spedite) e le relative informazioni rilevanti (quantità, identificazione aggiuntiva, ecc.). Di seguito si riporta la struttura del file in forma tabellare: Tag1 Tag2 Tag3 Tag4 Tag5 Descrizione Numero Facoltativo Segmento Obbligatorio Max numero occorrenze UNH TESTATA MESSAGGIO 1 M 1 BGM Inizio messaggio 2 M 1 DTM Riferimenti data/ora 3 C 10 SG1 RFF-DTM C 10 RFF Riferimenti 4 M 1 DTM Riferimenti data/ora 5 C 1 SG2 NAD-SG3-SG4 C 10 NAD Nome ed indirizzo 6 M 1 SG3 RFF C 10 RFF Riferimenti 7 M 1 SG4 CTA-COM C 10 CTA Contatti 8 M 1 COM Contatto per comunicazione 9 C 5 SG5 TOD C 10 TOD Condizioni di consegna o di trasporto 10 M 1 SG6 TDT C 10 TDT Dettagli di trasporto 12 M 1 SG8 EQD-SEL C 10 EQD Dettagli attrezzature 14 M 1 SEL Sigillo 16 C 25 SG10 CPS-SG11-SG15 C 9999 CPS Sequenza consegna 17 M 1 20

23 Tag1 Tag2 Tag3 Tag4 Tag5 Descrizione Numero Facoltativo Segmento Obbligatorio Max numero occorrenze SG11 PAC-MEA-SG12-SG13 C 9999 PAC Collo 18 M 1 MEA Dimensioni 19 C 10 SG12 HAN C 10 HAN Istruzioni di trasporto 21 M 1 SG13 PCI-SG14 C 1000 PCI Identificazione del collo 22 M 1 SG14 GIN C 99 GIN Numero di identificazione delle merci 25 M 1 SG15 LIN-PIA-IMD-MEA-QTY-DTM-SG16-SG18-SG20-SG23 C 9999 LIN Riga articolo 26 M 1 PIA Identificazione aggiuntiva del prodotto 27 C 10 IMD Descrizione del prodotto 28 C 25 MEA Dimensioni 29 C 10 QTY Quantità 30 C 10 DTM Riferimenti data/ora 32 C 5 SG16 RFF C 10 RFF Riferimenti 34 M 1 SG18 LOC-DTM-QTY C 100 LOC Identificazione luogo di consegna 36 M 1 DTM Riferimenti data/ora 37 C 1 QTY Quantità 38 C 10 SG20 PCI-DTM-QTY-SG21 C 9999 PCI Identificazione dell imballo 40 M 1 DTM Riferimenti data/ora 41 C 5 QTY Quantità 42 C 1 SG21 GIN C 10 GIN Numero di identificazione delle merci (n.lotto) 44 M 1 SG23 QVR-DTM C 10 QVR Variazioni di quantità 46 M 1 DTM Riferimenti data/ora 47 C 5 CNT Totali di controllo 48 C 5 UNT Chiusura messaggio 49 M 1 21

24 FATTURA Di seguito si riporta la struttura del file in forma tabellare: Tag1 Tag2 Tag3 Tag4 Tag5 Descrizione Numero Facoltativo Segmento Obbligatorio Max numero occorrenze UNH TESTATA MESSAGGIO 1 M 1 BGM INIZIO MESSAGGIO 2 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 3 M 35 PAI ISTRUZIONI DI PAGAMENTO 4 C 1 FTX TESTO LIBERO 5 C 10 SG2 NAD-FII-SG3-SG5 C 99 NAD NOME E INDIRIZZO 6 M 1 FII ISTITUTI FINANZIARI 7 C 5 SG3 RFF C 9999 RFF RIFERIMENTI 8 M 1 SG5 CTA-COM C 5 CTA CONTATTI 9 M 1 COM CONTATTO PER COMUNICAZIONE 10 C 5 SG7 CUX-DTM C 5 CUX UNITA' MONETARIE 11 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 12 C 5 SG8 PAT-DTM-PCD-MOA C 10 PAT TERMINI DI PAGAMENTO 13 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 14 C 5 PCD DETTAGLI PERCENTUALE 15 C 1 MOA IMPORTO MONETARIO 16 C 1 SG15 ALC-SG18-SG19 C 9999 ALC SCONTI E ADDEBITI 17 M 1 SG18 PCD C 1 PCD DETTAGLI PERCENTUALE 18 M 1 SG19 MOA C 2 MOA IMPORTO MONETARIO 19 M 1 SG25 LIN-PIA-IMD-MEA-QTY-ALI-DTM-QVR-FTX-SG26- SG28-SG29-SG33-SG34-SG38 C LIN RIGA ARTICOLO 20 M 1 PIA IDENTIFICAZIONE AGGIUNTIVA DEL PRODOTTO 21 C 25 IMD DESCRIZIONE DEL PRODOTTO 22 C 10 QTY QUANTITA' 23 C 5 FTX TESTO LIBERO 24 C 5 SG26 MOA C 5 MOA IMPORTI MONETARI 25 M 1 SG28 PRI C 25 PRI DETTAGLI PREZZO 30 M 1 SG29 RFF-DTM C 10 RFF RIFERIMENTI 31 M 1 22

25 Tag1 Tag2 Tag3 Tag4 Tag5 Descrizione Numero Facoltativo Segmento Obbligatorio Max numero occorrenze DTM DATA/ORA 32 C 5 SG33 TAX-MOA C 99 TAX INFORMAZIONI RELATIVE ALLE TASSE 33 M 1 MOA IMPORTO MONETARIO 34 C 1 SG34 NAD-SG35 C 20 NAD NOME E INDIRIZZO 35 M 1 SG35 RFF C 5 RFF RIFERIMENTI 36 M 1 SG38 ALC-SG40-SG41 C 15 ALC SCONTI/ADDEBITI 37 M 1 SG40 PCD C 1 PCD DETTAGLI PERCENTUALE 38 M 1 SG41 MOA C 2 MOA IMPORTI MONETARI 39 M 1 UNS CONTROLLO DI SEZIONE 40 M 1 SG48 MOA-SG49 M 100 MOA IMPORTO MONETARIO 41 M 1 SG50 TAX-MOA C 10 TAX INFORMAZIONI RELATIVE ALLE TASSE 42 M 1 MOA IMPORTO MONETARIO 43 C 2 SG51 ALC-MOA C 15 ALC SCONTI E ADDEBITI 44 M 1 MOA IMPORTO MONETARIO 45 C 2 UNT CHIUSURA MESSAGGIO 46 M 1 23

26 ORDINE Di seguito si riporta la struttura del file in forma tabellare: Tag1 Tag2 Tag3 Tag4 Tag5 Descrizione Numero Segmento Facoltativo Obbligatorio Max numero occorrenze UNH TESTATA MESSAGGIO 1 M 1 BGM INIZIO MESSAGGIO 2 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 3 M 35 PAI ISTRUZIONI PER PAGAMENTO 4 C 1 FTX TESTO LIBERO 5 C 99 SG1 RFF-DTM C 10 RFF RIFERIMENTO 6 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 7 C 5 SG2 NAD-FII-LOC-SG3 C 99 NAD NOME E INDIRIZZO 8 M 1 FII Per identificare l'istituto finanziario, le sue funzioni e il conto 9 C 1 SG3 RFF C 10 RFF RIFERIMENTO 10 M 1 SG7 CUX-DTM C 5 CUX UNITA' MONETARIE 11 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 12 C 5 SG8 PAT-DTM-PCD-MOA C 10 PAT TERMINI DI PAGAMENTO BASE 13 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 14 C 5 PCD DETTAGLI PERCENTUALE 15 C 1 MOA IMPORTO MONETARIO 16 C 1 SG11 TOD C 5 TOD TERMINI DI CONSEGNA 17 M 1 SG25 LIN-PIA-IMD-MEA-QTY-FTX-SG28-SG29 C LIN RIGA ARTICOLO 18 M 1 PIA IDENTIFICAZIONE AGGIUNTIVA DEL PRODOTTO 19 C 25 IMD DESCRIZIONE DELL'ARTICOLO 20 C 99 QTY QUANTITA' 21 C 10 FTX DETTAGLI PREZZO C 25 SG28 PRI-CUX 22 M 1 PRI DETTAGLI PREZZO 23 C 5 SG29 RFF-DTM C 10 RFF RIFERIMENTO 24 M 1 DTM RIFERIMENTI DATA/ORA 25 C 5 UNS CONTROLLO DI SEZIONE 26 M 1 CNT TOTALI DI CONTROLLO 27 C 10 UNT CHIUSURA MESSAGGIO 28 M 1 24

27 Capitolo 2 Gestione Imballi e Cauzioni Gli obiettivi principali di questa funzionalità sono: # la gestione degli imballi a perdere/rendere # la gestione della contabilità degli imballi a rendere (ad esempio consegnati ai clienti e ricevuti come resi, con esplicitazione direttamente sul documento di vendita) # la gestione delle cauzioni (contabilizzazione del credito/debito verso cliente/fornitore in Primanota: l importo viene determinato in base al costo standard associato all'articolo imballo). Gli imballi vengono gestiti come attributi dell articolo. Al pari di una distinta base, è possibile associare ad ogni articolo uno o più imballaggi (ad esempio, articolo venduto in scatole contenute in un cartone). 25

28 Ciò che viene associato ad un articolo (destinato alla vendita/acquisto) è un Kit, nella fattispecie, un Kit di Imballaggi. Quest ultimo è caratterizzato da un codice, una descrizione, eventuali note e da uno o più articoli (di tipo imballo). Tramite l archivio Kit Imballi è possibile definire la composizione degli imballi utilizzati per gli articoli destinati alla vendita/acquisto. Ad esempio, articolo AHRB venduto in scatole (una per articolo) a loro volta raccolte in un cartone (una ogni 20 articoli) Gli articoli che è possibile selezionare come composizione di un kit imballo devono essere di tipologia imballo (a perdere o a rendere). 26

29 Un imballo sarà di tipologia a perdere se il destinatario della merce non è tenuto a riconsegnarlo al venditore (tipicamente imballi di scarso valore). In caso contrario si tratterà di imballaggio a rendere (tipicamente imballi di valore consistente). In base alla tipologia di imballaggio gestita, alla causale documento e all intestatario del documento di vendita, potranno essere disponibili ulteriori gestioni/campi per l imputazione di dati accessori (ad esempio, imballi resi dal cliente, cauzioni, ). Di seguito evidenziamo i parametri di base (e la loro collocazione all interno del gestionale) utili alla definizione della gestione imballi e cauzioni. ARTICOLI Sull archivio articoli è possibile definire per i beni destinati alla vendita/acquisto il tipo di imballaggio (Kit imballo) che dovrà essere utilizzato in fase di compravendita; per gli articoli che rappresentano imballi è possibile definire se si tratta di imballi a perdere o di imballi a rendere. CAUSALI DOCUMENTO Sull archivio delle Causali documento è possibile scegliere il tipo di gestione degli imballi. Alla stregua di una distinta base, è possibile definire se il documento di vendita deve generare dei documenti figli per la movimentazione degli imballi. Per ogni documento è possibile stabilire che non debbano essere gestiti imballi oppure che debbano essere gestiti secondo una delle seguenti modalità: # A perdere: in questo caso verrà generato solo un documento di scarico degli imballi # A perdere e rendere: in questo caso vengono generati due documenti figli, uno per lo scarico degli imballi utilizzati per la vendita (o per il carico degli imballi ricevuti per l acquisto) e uno per caricare/scaricare a/da magazzino quelli eventualmente resi dal cliente/al fornitore. # Gestione cauzioni: oltre alla gestione del carico e/o dello scarico degli imballi è prevista anche una movimentazione monetaria, ovvero la differenza tra il valore degli imballi consegnati al cliente/ricevuti dal fornitore e degli imballi resi dal cliente/al fornitore viene memorizzata in un campo apposito e portato in contabilità (incide sul totale documento). 27

30 Le causali che si è scelto di utilizzare per la generazione dei documenti figli devono prevedere l inserimento di un intestatario (per poter tener traccia della collocazione degli imballi) e non devono movimentare la Commessa (Gestione Progetti): quest ultimo vincolo è dettato dal fatto che il programma riporta il centro di costo/ricavo indicato sulla riga del documento padre anche sulle righe del documento figlio collegato. 28

31 CLIENTI Sull archivio clienti è possibile definire se si intendono gestire le cauzioni o meno. Nel caso venga attivata la gestione delle cauzioni, il loro valore, calcolato sulla base del costo standard degli articoli imballo utilizzati nella vendita (al netto del valore degli imballi a rendere restituiti dal cliente), viene riproposto nei totali generali del documento e contabilizzato in uno specifico conto di contropartita indicato nei Parametri vendite insieme al codice Iva esente da utilizzare (alla stregua delle spese imballo, incasso, trasporto). 29

32 FORNITORI La gestione cauzioni può essere prevista anche per i fornitori. Per questo motivo, nella scheda Acquisti è disponibile una combo box analoga a quella presente nell archivio Clienti. DOCUMENTO Il documento presenterà determinate caratteristiche a seconda della parametrizzazione degli archivi descritti precedentemente. # In caso di gestione con imballi a perdere (gestione minima), ad ogni riga del documento viene agganciato un documento figlio generato dall esplosione del Kit imballo associato all articolo. # In caso di gestione con imballi a rendere sarà possibile generare un altro documento figlio (legato alla testata del documento di vendita/acquisto), con il dettaglio degli imballi resi dal cliente/al fornitore. # In caso di gestione cauzioni, oltre alla movimentazione quantitativa degli imballi (documenti figli legati alle righe del documento di vendita/acquisto e documento figlio legato alla testata del documento di vendita/acquisto) il programma terrà conto anche del valore degli imballi consegnati/resi: tale valore viene evidenziato nei totali generali e verrà portato automaticamente in Primanota con la contabilizzazione della fattura. 30

33 Per accedere al documento associato alla riga selezionata Per accedere al documento associato alla testata 31

34 Il campo Cauzioni può essere anche negativo: - valore degli imballi consegnati al cliente inferiore a quello dei resi dallo stesso - valore degli imballi ricevuti dal fornitore inferiore a quello dei resi allo stesso Per le righe con dettaglio imballi non sono modificabili in fase di variazione le quantità ed il codice articolo. Gli imballi possono essere movimentati solo se le causale di magazzino associata al documento incide sulla disponibilità effettiva. I dati relativi agli imballi a rendere vengono evidenziati anche in stampa se si è scelto di utilizzare specifici reports per la stampa dei documenti. I nuovi reports (previsti per Documento di trasporto e Fattura) riportano un prospetto degli imballi dove sono evidenziate le seguenti informazioni: codice imballo, descrizione imballo, saldo prec., Presi, Resi, Saldo attuale, Cauzione unitaria, Importo Cauzione (e totale cauzioni, uguale a quello speificato nell'apposito campo del documento). 32

35 33

36 CONTABILIZZAZIONE Il campo cauzione è ovviamente gestito sia in importazione documenti, sia nella generazione fatture differite, sia nella contabilizzazione. Per la contabilizzazione, la contropartita da utilizzare deve essere indicata nei Parametri vendite. La contropartita specificate muoverà in Dare o in Avere a seconda che il saldo cauzioni sul documento sia, rispettivamente, negativo o positivo. 34

37 SALDI IMBALLI Le movimentazioni degli imballi vanno chiaramente ad incidere sull esistenza degli stessi. Non solo è possibile verificare la disponibilità tramite le normali funzionalità disponibili all interno del modulo magazzino, ma, per gli imballi a rendere, è possibile verificare la situazione tramite una specifica funzionalità che evidenzia le quantità in linea, le quantità storicizzate, l intestatario di riferimo (cliente o fornitore) ed ovviamento il codice dell imballo. 35

38 FUNZIONI DI UTILITA' Sono previste anche funzioni di utilità. Nella fattispecie si tratta di: - ricostruzione saldi imballi - visualizzazione/stampa saldi imballi a rendere, filtrata per intestaratio (tipo cli/for + codice), codice imballo a rendere, gruppo merceologico, famiglia - Duplicazione Kit Imballi: consente di duplicare un Kit imballo fornendo la possibilità di riassegnare il codice, descrizione, note aggiuntive. 36

39 Capitolo 3 Schede di calcolo listini La funzionalità denominata "Schede Calcolo Listini" è costituita da un archivio Master/Detail richiamabile direttamente da menù. Le schede di Calcolo consentono di aggiornare automaticamente un certo listino, sulla base di diverse regole preimpostate (altro listino di riferimento, ultimo costo, costo medio ponderato, ecc. ecc.), massivamente oppure direttamente in fase di caricamento di un documento. Ogni scheda è associata ad un listino da aggiornare e ad un elenco di articoli/servizi o gruppi merceologici. Dall'anagrafica articoli è disponibile uno zoom con tutte le schede di calcolo caricate per i listini associati. Modalità di aggiornamento listini: # All interno di un documento: è possibile visualizzare la situazione dei listini disponibili per l'articolo (su una certa riga documento), tramite lo zoom già presente (bottone "P") e le relative basi di calcolo (listino di acquisto, costo standard, ultimo costo di acquisto) con la possibilità di effettuare delle simulazioni dell'effetto sui listini a seguito della modifica delle basi di calcolo. La funzione è attiva in qualunque documento, sia di acquisto sia di vendita. Per controllare maggiormente la modifica si può prevedere un flag sulla causale documento. MASCHERA DI MANUTENZIONE BASI DI CALCOLO La maschera di manutenzione basi di calcolo è accessibile da: # un nuovo bottone sul piede del documento, con riferimento alla riga corrente (se ha un articolo). # un bottone sul dettaglio Prezzi sul documento (bottone "P"), con riferimento ad un certo listino # dettaglio prezzi di un listino # anagrafica articoli # direttamente, da voce di menu La maschera riceve l'articolo (in show da documento), la data di riferimento (modificabile), la quantità (se da documento). Oltre a tali campi, la maschera presenta in testata: 37

40 # una combo-box parametrica con tutte le basi di calcolo disponibili secondo le condizioni precedenti (listino di acquisto, costo standard, inventario ecc.) # il valore della base di calcolo La maschera presenta anche il dettaglio ove sono riportati tutti i listini validi (compresi eventuali periodi di validità sovrapposti) legati alla base di calcolo selezionata, con i seguenti campi: # codice listino # descrizione listino # % ricarico, calcolata dalla formula [(prezzo di listino - base di calcolo) * 100 / base di calcolo] # prezzo di listino # scheda di calcolo in show I calcoli automatici implementati sulla maschera sono: # variazione base di calcolo => aggiornamento di tutti i prezzi dei listini presenti nel dettaglio, in base al relativo ricarico # variazione % ricarico => aggiornamento del relativo prezzo sulla stessa riga # variazione prezzo => aggiornamento % ricarico sulla stessa riga # pressione bottone di testata per ricalcolo schede di calcolo => aggiornamento di tutti i prezzi dei listini presenti nel dettaglio, e quindi dei relativi ricarichi Per le basi di calcolo aggiornabili (costo standard e listino) sulla testata è visibile il flag "Aggiorna", attivato di default. La maschera può essere chiusa con il bottone Annulla, senza alcun effetto, oppure con il bottone Aggiorna. In quest ultimo caso sono aggiornati tutti i prezzi di listino ed eventualmente la base di calcolo (se il flag aggiorna è attivo). I campi presenti sulla tabella di testata sono: # Listino da Aggiornare: rappresenta il listino da aggiornare in base al risultato dell elaborazione sui valori di riferimento (da listino, inventario, ecc.). Nel caso venga selezionato un listino con valuta extra-emu, sarà necessario impostare il cambio rispetto all Euro (la procedura propone l ultimo cambio aggiornato). In caso di selezione di un listino con sconti, vengono utilizzati anche i campi relativi alle percentuali di Sconto/Maggiorazione che possono essere forzate sui nuovi prezzi. # Criterio di Aggiornamento: o o o Listino di Riferimento: rappresenta il listino base (ovvero di acquisto) da utilizzare per la valorizzazione; Inventario di Riferimento: la valorizzazione di un listino da un inventario può essere effettuata con vari criteri: l Ultimo Costo, il Costo Medio Ponderato Annuo, il Costo Medio Ponderato del Periodo, il LIFO Continuo, il LIFO a Scatti, o il FIFO Continuo Costo Standard: è usato l ultimo costo standard definito a livello di anagrafiche articoli, utile ad esempio per derivare un listino sulla base della costificazione di una Distinta Base; 38

41 o Ultimo Costo/Prezzo dei Saldi: il listino viene ricalcolato in base all ultimo costo/prezzo dell archivio Saldi relativo ad un certo magazzino. # Magazzino: questo campo viene utilizzato per i seguenti criteri di aggiornamento: o Ultimo Costo/Prezzo dei Saldi: in caso di valorizzazione del campo, il listino verrà ricalcolato riportando l ultimo costo/prezzo dell archivio Saldi relativo a quel magazzino, altrimenti verrà riportato l ultimo prezzo/costo più recente. # Periodo di Validità Scheda di Calcolo: la scheda di calcolo risulta valida per un certo intervallo di date. Tutte le schede di calcolo valide nel giorno di aggiornamento (od in una data diversa definita dall'utente) vengono eseguite nell'ordine definito dal campo Priorità. # Priorità: è un valore numerico che consente di dare un ordine di esecuzione a diverse schede di calcolo (a parità di priorità vengono utilizzate le date di inizio validità e quindi di fine validità). E' così possibile aggiornare più listini in cascata (ad esempio il listino ingrosso in base al listino di acquisto ed il listino dettaglio in base al primo). # Periodo di Validità Listino: indipendentemente dalla validità della scheda di calcolo, devono essere definite le date di validità del listino da aggiornare: o o # Flag Solo Esistenti: o o Uguali al listino di riferimento (se definito) Specificata in modo espresso sulla scheda listino Attivato: vincola la procedura all aggiornamento dei soli articoli/servizi già esistenti nel listino da aggiornare (con date di validità identiche a quelle impostate) Disattivato: nel listino da aggiornare saranno riportati tutti i prezzi degli articoli/servizi calcolabili in base al criterio di riferimento scelto. Nel caso alcuni di essi non fossero già presenti nel listino da aggiornare, oppure lo fossero ma con date di validità differenti, la procedura provvede al loro inserimento. # Forza/Copia Sconti: è un'opzione utilizzabile solo se il listino da aggiornare prevede l inserimento di Sconti/Maggiorazioni: o o o Forza Sconti: è possibile forzare fino a 4 livelli di sconti/maggiorazioni su tutti i prezzi aggiornati/inseriti per il listino da aggiornare; Copia Sconti: consente di riportare gli stessi valori del listino di riferimento, se definito. Tramite specifico check sul listino di riferimento: è possibile indicare se applicare o meno gli sconti/maggiorazioni al prezzo per ottenere il valore di riferimento sul quale basarsi nella funzione di variazione listini prezzi (in pratica deve essere data la possibilità di assumere come base di calcolo un prezzo di listino così come lo stesso risulta al netto degli sconti da esso derivanti). # Inventario di Riferimento: impostando il campo Criterio di Aggiornamento su Ultimo Costo, Costo Medio Ponderato Annuo, Costo Medio Ponderato del Periodo, LIFO Continuo, LIFO a Scatti o FIFO continuo, deve esserere definito un inventario di riferimento. Il prezzo elaborato per un certo articolo/servizio, presente nel listino da aggiornare, viene impostato sul primo scaglione quantità. Gli eventuali scaglioni seguenti vengono derivati proporzionalmente, in base al rapporto del loro prezzo preesistente con quello relativo al primo scaglione. Ad esempio, ipotizziamo che il primo scaglione abbia un prezzo preesistente di 1000 Euro, ed il secondo di 900 Euro. Nel caso il nuovo prezzo (calcolato elaborando un certo inventario di riferimento) risulti pari a 39

42 1100 Euro, il primo scaglione sarà valorizzato con 1100 Euro, mentre il secondo con 990 Euro. # Listino di Riferimento: impostando il campo Criterio di Aggiornamento su Prezzo di Listino, è richiesto il listino base per la valorizzazione del listino da aggiornare; nel caso venga selezionato un listino con valuta extra-emu, sarà necessario impostare il cambio rispetto all Euro (la procedura propone l ultimo cambio aggiornato). Il listino di riferimento deve essere diverso da quello da aggiornare. # Tipo di Ricalcolo: i prezzi di base, derivanti da un inventario o listino di riferimento, possono essere elaborati applicando una percentuale di sconto/maggiorazione e/o sommando un certo importo (anche negativo): o o o o o Classe di Ricarico: ai prezzi dell inventario/listino di riferimento sarà applicata la percentuale impostata sulla Classe di Ricarico associata all articolo/servizio; Ricarico: permette di elaborare i prezzi dell inventario/listino di riferimento attraverso una percentuale di sconto/maggiorazione; 2 Moltiplicatori: simile all'opzione Ricarico, ma invece di una percentuale viene utilizzato un moltiplicatore; Ricarico Prezzi Articolo: i prezzi del listino verranno ricalcolati in base alla tabella Ricarico Prezzi Articolo per Listino, definita in anagrafica Articoli. Vendita Imposta: il prezzo da aggiornare sarà uguale a quello di riferimento (ha lo stesso significato di una percentuale di Ricarico pari a zero, oppure un Moltiplicatore pari a 1) # Ricalcolo in valore: specifica un importo da sommare (se positivo) o sottrarre (se negativo) ai prezzi derivanti dall inventario o dal listino di riferimento; questa elaborazione viene effettuata dopo l eventuale applicazione di una Percentuale di Ricalcolo o di un Moltiplicatore. # Arrotondamenti: i prezzi risultanti dall elaborazione possono essere sottoposti ad arrotondamento matematico. E possibile definire l entità dell arrotondamento e discriminare in base agli importi dei prezzi (es: per importi fino a "100 " applicare arrotondamento di "0,01", per importi fino a "1.000 " applicare arrotondamento di "0,1", ). Impostare come entità di arrotondamento "0,01" significa applicare un arrotondamento al centesimo (es. di Euro): in questo caso, il risultato dell elaborazione sarebbe il seguente: o 3,584 verrebbe arrotondato a 3,58 o 3,585 verrebbe arrotondato a 3,59 o 3,586 verrebbe arrotondato a 3,59 I campi presenti sulla tabella di dettaglio sono: # Articolo: per ciascuna scheda di calcolo può essere definito un elenco di articoli alla quale si applica (sempre con riferimento ad un certo listino da aggiornare). # Gruppo Merceologico: in modo integrativo o alternativo, può essere definito anche un elenco di gruppi merceologici, con validità per tutti gli articoli associati. E' utile per valocizzare l'impostazione di una scheda per raggruppamenti di articoli. 40

43 Capitolo 4 Kit Commerciali All'interno del modulo "Vendite funzioni avanzate" è disponibile l estensione di una funzionalità altrimenti limitata solo alla Vendita Negozio (modulo POS). Attivando il modulo Vendite Funzioni Avanzate si rende di fatto disponibile la gestione del Kit commerciale direttamente dai documenti del ciclo acquisti e ciclo vendite. La funzionalità è identica a quanto previsto per il Kit del modulo POS: in sostanza è disponibile una gestione per la definizione del Kit commerciale e una gestione per eseguire l aggiornamento dei listini. Esiste tuttavia una differenza per quanto riguarda la struttura del database. Dalla release 5.0 di adhoc Revolution le tabelle utilizzate dalla distinta base sono utilizzate anche dai Kit Imballi e dai Kit Commerciali. Per questo motivo è stata predisposta una procedura di conversione (4.0-M3117 Copia Kit in distinta) per poter continuare ad utilizzare gli eventuali Kit commerciali già definiti attraverso il modulo POS. Come già sottolineato nella documentazione del modulo POS, il Kit rappresenta un insieme di articoli legati da una stessa funzione d uso, che vengono venduti attraverso un unica confezione fisica (ad esempio un cesto natalizio) oppure logica (si pensi ad un set di posate che non presenti un unico confezionamento). A differenza di un altro articolo, il Kit non presenta un esistenza di magazzino, in quanto viene esplicitato solo al momento della vendita: saranno perciò presenti in magazzino solo le disponibilità dei relativi componenti. Ciò nonostante, il Kit viene considerato un articolo a tutti gli effetti, con un proprio codice (ed eventuali barcode associati) e propri attributi: codice Iva, reparto, dati tecnici ecc. Il Kit viene movimentato attraverso un apposito articolo di magazzino per il quale sia stato associato un elenco di componenti (anagrafica Kit). Alla conferma della Vendita Negozio saranno generati automaticamente i seguenti movimenti di magazzino:! Movimento di Carico dell articolo associato al Kit, che non risulta disponibile a magazzino per lo scarico (come precisato sopra il Kit viene esplicitato in magazzino solo al momento della vendita, non essendo soggetto ad un vero e proprio carico di produzione);! Movimenti di Scarico degli articoli componenti associati al Kit. I movimenti di Scarico vengono valorizzati a Costo Standard (ovvero quello definito nell anagrafica articoli) mentre quello di Carico è dato dalla sommatoria dei costi standard dei componenti. Le causali di magazzino utilizzate per il carico e lo scarico vengono definite nei Parametri Negozio. 41

44 AGGIORNAMENTO LISTINI KIT La funzione di Aggiornamento Listini Kit ha lo scopo di valorizzare automaticamente il prezzo degli articoli Kit sulla base dei prezzi di listino dei singoli componenti. Il prezzo del Kit può essere la semplice sommatoria dei prezzi di listino dei componenti, oppure possono essere impostate variazioni in aumento o diminuzione (in percentuale e/o in valore assoluto) su tutto il Kit (campi Sconto/Maggiorazione o Valore Scontato/Maggiorato generali dell archivio Kit) e/o sui singoli componenti (campi 42

45 Sconto/Maggiorazione o Valore Scontato/Maggiorato relativi a ciascun componente dell archivio Kit). Inoltre si possono definire uno o più componenti come Omaggio (Combo box relativa a ciascuna riga dell archivio Kit), in modo che non siano considerati nella determinazione del prezzo del Kit. Nella determinazione del prezzo di listino viene considerato l eventuale scaglione relativo alla quantità dei componenti presenti nel Kit. Nel caso il Kit presenti già degli scaglioni quantità precaricati, il prezzo degli scaglioni più grandi viene determinato in modo proporzionale al primo (la procedura calcola il prezzo del primo scaglione, e quindi determina gli altri mantenendo la stessa proporzione tra i prezzi dei diversi scaglioni presenti prima dell aggiornamento). DUPLICAZIONE ARTICOLI KIT Questa funzione consente di duplicare un Kit commerciale fornendo la possibilità di riassegnare il codice, descrizione, note aggiuntive. Entrando in manutenzione del nuovo Kit sarà poi possibile modificare la composizione degli articoli, gli sconti, 43

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