alla tempesta Sopravvivere Per il secondo

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1 Sopravvivere alla tempesta Quest anno, per la seconda volta consecutiva, JP Morgan ha sopravanzato tutti nel nostro sondaggio sui derivati. Tuttavia, la volatilità che ha recentemente investito i mercati finanziari ha creato una situazione difficile per le banche. Wietske Blees, con la collaborazione di Xiao Long Chen Per il secondo anno consecutivo, JP Morgan mantiene la sua posizione al primo posto delle classifiche annuali sui derivati di Risk Italia, raccogliendo il 12,6% dei voti nella classifica generale delle prime 10 banche. Citi finisce seconda con il 9,6% dei voti segnando un progresso di cinque posizioni rispetto al settimo posto dello scorso anno mentre a ruota si classifica il gruppo BNP Paribas/Banca Nazionale del Lavoro con il 9,4% dei voti. Tuttavia, lo scorso anno non è stato facile per le istituzioni che operano sul mercato italiano. Oltre alle numerose modifiche regolamentari a livello europeo, le banche hanno dovuto far fronte alle turbolenze che hanno perturbato i mercati nei mesi di agosto e settembre. Quello che inizialmente era un problema circoscritto al mercato dei mutui subprime americani si è successivamente esteso al mercato del credito, causando un forte ampliamento degli spread. Ad esempio, l indice ABX.HE.06-2 BBB- (un indice che comprende i CDS riferiti a 20 mutui residenziali subprime emessi nel 2006 con rating BBB-) è sceso da 95,10% del 2 di gennaio, a 18,33% di inizio novembre. Nel contempo, i tassi di mercato monetario a breve termine hanno registrato un impennata a seguito dell uscita dal mercato degli investitori in commercial paper preoccupati per le potenziali esposizioni al mercato dei mutui subprime di banche, conduit e SIV (structured investment vehicles). Anche i mercati azionari e valutari hanno registrato una netta impennata della volatilità. I problemi del mercato subprime hanno creato difficoltà a numerose istituzioni, ma per alcune di esse la maggiore volatilità ha rappresentato anche un opportunità. Il mercato è sicuramente diventato più interessante dopo la crisi di liquidità. L aumento della volatilità ha dato impulso alla domanda di soluzioni più sofisticate rispetto ai semplici prodotti plain vanilla spiega Filippo Gori, managing director, co-responsabile marketing institutional and corporate clients per l Italia di JP Morgan. Quest anno JP Morgan si è classificata prima in nove categorie di derivati su 30, mantenendosi così saldamente al comando dei leader di prodotto per il secondo anno Risk Italia Inverno

2 Immagine: Photodisc consecutivo. L istituto si è comportato particolarmente bene nelle categorie dei derivati creditizi, classificandosi al primo posto nella categoria dei CDS (credit default swaps) single-name italiani con il 16,5% dei voti, dei CDS single-name internazionali (15.6%) e delle CDO (18,6%). JP Morgan ha sbaragliato tutti anche nel segmento dei derivati su tassi della classifica complessiva dei leader di prodotto con l 11,8% dei voti, giungendo seconda in quello dei derivati su valuta (11,7%), terza in quello dei prodotti strutturati (11,5%) e quarta nel segmento dei derivati su azioni con l 8,2% dei voti. Tutto ciò si colloca in un contesto di perdite legate ai mutui subprime da parte di banche, SIV e conduit, con diverse banche di investimento che riportano significative svalutazioni di ABS (asset-backed securities), CDO e di portafogli di prestiti leveraged. Merrill Lynch, ad esempio, ha comunicato nel terzo trimestre la svalutazione di 7,9 miliardi di dollari sulle sue CDO e sui mutui subprime americani, mentre Citigroup ha annunciato una svalutazione complessiva di 3,55 miliardi sul portafoglio reddito fisso e credito. Entrambi i casi hanno provocato l allontanamento dei chief executives delle banche, Stan O Neal di Merrill Lynch e Chuck Prince di Citigroup. Contrazione della liquidità Sul fronte della liquidità, le banche italiane sono rimaste fuori dall occhio del ciclone, anche se gli investitori hanno risentito della stretta di liquidità sul mercato secondario. Mentre negli Stati Uniti e Regno Unito, i clienti hanno accusato problemi di qualità creditizia soffrendo delle perdite, le controparti in Italia non sono state molto esposte ai subprime. Il loro problema principale è stata la contrazione della liquidità. Sono pochi gli operatori a essere rimasti in attività. Grazie alla bassa esposizione ai subprime e a una situazione patrimoniale robusta, siamo stati fra questi, beneficiando tra l altro di un aumento dei flussi spiega Alberto Barbarisi, managing director, co-responsabile derivatives marketing institutional and corporate clients per l Italia di JP Morgan. A fronte dell ampliamento degli spread sul mercato del credito e dell aumento della volatilità sui mercati azionari e valutari, molti investitori hanno abbandonato le strutture complesse per parcheggiare la liquidità in strutture semplici e fortemente liquide. A seguito della crisi di liquidità, è aumentata l avversione al rischio da parte della clientela istituzionale che ha così incrementato i propri investimenti in strumenti molto liquidi riducendo quelli nei prodotti più esotici. È stato difficile convincere i clienti a non convertire gli investimenti in liquidità e a non incassare interessi privi di rischio, bensì a investire in classi di attività che generano un rendimento superiore al tasso privo di rischio e consentono di incassare un premio spiega Carlo Bragazzi, responsabile equity and fixed-income derivatives sales di BNP Paribas. Vi sono state ad esempio opportunità di acquistare volatilità a basso prezzo o di vendere correlazione a livelli relativamente elevati, ma si tratta di parametri di mercato a cui i clienti meno sofisticati non sono soliti guardare. In aggiunta, abbiamo riskitalia.com

3 Come Risk Italia ha approntato le proprie classifiche Quest anno hanno risposto all indagine un totale di 235 tra operatori, broker, corporate e asset manager operanti in Italia. Agli intervistati è stato chiesto di votare, in ordine di preferenza, i tre migliori operatori in derivati nelle categorie scambiate durante l anno. L indagine ha coperto 30 categorie di derivati: tassi, cambi, azioni, credito, prodotti strutturati e consulenza in materia di rischio. I voti sono ponderati assegnando tre punti per il primo posto, due punti per il secondo, e uno per il terzo. Soltanto le categorie che hanno raccolto un numero sufficiente di voti sono state incluse nei risultati finali dell indagine. Il sondaggio include una serie di classifiche complessive di leader di prodotto, calcolate aggregando il numero totale di voti ponderati per le diverse categorie. spinto a favore di investimenti in classi di attività e strategie che hanno un passato di sovraperformance del benchmark. Tali proposte hanno ricevuto una buona accoglienza da parte di tutte le tipologie di clientela: retail, private banking, highnet-worth e istituzionale. BNP Paribas, che ha da poco integrato BNL, si piazza complessivamente al terzo posto nella classifica generale delle prime 10 banche, collocandosi prima nel segmento dei prodotti strutturati della classifica complessiva dei leader di prodotto, seconda nei derivati su tassi e azioni, terza nei derivati su credito e quinta in quelli su valuta. La società ha inoltre sopravanzato Classifica generale delle prime 10 banche 1 1 JP Morgan 12,6 2 7 Citi 9,6 3 3 BNP Paribas - BNL 9,4 4 4 Deutsche Bank 7,1 5 2 Goldman Sachs 6,2 6 6 Société Générale 5,7 7 5 Banca IMI 5,1 =8 9 Barclays Capital 4,7 =8 UBS 4,7 10 Lehman Brothers 4,2 Consulenza in gestione del rischio 24 banche citate 1 2 BNP Paribas - BNL 13,2 2 1 JP Morgan 12, Citi 10,6 4 3 Goldman Sachs 9,0 5 6 Société Générale 8,8 6 4 Deutsche Bank 7,1 7 5 Banca IMI 6, UniCredito 5,3 9 Lehman Brothers 4, Barclays Capital 4,1 tutti nella categoria relativa alla consulenza in gestione del rischio con il 13,2% dei voti. Tuttavia, è stata Citi a registrare i miglioramenti più significativi rispetto ai risultati dell anno precedente. Dopo che lo scorso anno si era classificata settima con il 5,7%, quest anno la banca è risalita al secondo posto nella classifica generale delle prime 10 banche, classificandosi seconda nei segmenti prodotti strutturati e derivati su azioni, terza nei derivati su tassi e azioni, quarta nei derivati su valuta della classifica complessiva dei leader di prodotto. Elio Manca, responsabile derivati su azioni di Citi Italia, spiega come la tendenza degli investitori sia stata quella di preferire a payout complessi prodotti con una logica di investimento sottostante basata su temi e ricerca. In un contesto di bassi tassi di interesse, è stato molto difficile strutturare prodotti con un payoff interessante, pertanto gli investitori sono andati alla ricerca di opzioni fortemente leveraged. Dato che ora esiste maggior spazio per i prodotti con opzioni incorporate, gli investitori preferiscono strutture più semplici e concentrano l attenzione sulla logica sottostante. Turbolenze sui mercati e nuove regole Oltre alla turbolenze sui mercati finanziari che hanno colpito le banche a livello globale, le istituzioni europee hanno dovuto anche far fronte a una raffica di nuove regolamentazioni in particolare la Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid), entrata in vigore dal 1 novembre. La Mifid, studiata per istituire in pa un mercato unico dei servizi finanziari, stabilisce una serie di requisiti per la migliore esecuzione, l adeguatezza e l appropriatezza. La necessità di implementare sistemi nuovi per conformarsi alle regole ha posto un pesante fardello sulle spalle delle banche, con ripercussioni a effetto domino sulle vendite dei prodotti strutturati, spiega Bragazzi di BNP Paribas. La necessità di aggiornare i sistemi e le procedure in vista della Mifid è stata un peso per l attività, in particolare quella delle banche di dimensioni più piccole. In taluni casi, abbiamo visto clienti sospendere definitivamente l attività di emissione di nuovi prodotti in quanto non disponevano più delle risorse necessarie ad aggiornare tutti i sistemi e le procedure mentre si occupavano dell attività ordinaria. Malgrado le sfide poste da regolamentazione quali la Mifid e le turbolenze sui mercati finanziari, le banche mantengono una prospettiva ottimistica circa il potenziale dei prodotti strutturati. Con ogni probabilità l Italia continuerà a essere il centro dell innovazione per i derivati, e pertanto le banche nazionali ed estere continueranno a competere in maniera aggressiva per conquistare quote di mercato. n 6 Risk Italia Inverno

4 Classifica complessiva di leader di prodotto Derivari su tassi di interesse Derivati creditizi 1 1 JP Morgan 11,8 2 3 BNP Paribas - BNL 10,7 3 6 Citi 8,8 4 5 Deutsche Bank 8,1 5 2 Goldman Sachs 6,7 6 4 Banca IMI Barclays Capital 5,1 8= Lehman Brothers 4,8 8= 10 Société Générale 4, UBM 4,5 Derivati su valuta 1 1 JP Morgan 17,4 2 2 Citi 14,3 3 9 BNP Paribas - BNL 8,7 4 5 Deutsche Bank 7,8 5 Morgan Stanley 6,1 6 3 Goldman Sachs 5,7 7 8 Banca Intesa 5,1 8 6 Barclays Capital 4,8 9 7 UBM 4, UBS 4,3 Prodotti strutturati 1 1 Goldman Sachs 13,1 2 2 JP Morgan 11,7 3 4 UBS 8,6 4 6 Citi 8,3 5 3 BNP Paribas - BNL 6,3 6 5 Deutsche Bank 6,1 7 Société Générale 5,7 8 7 Banca IMI 5, Barclays Capital 4,6 10 Lehman Brothers 4,2 1 n/a BNP Paribas - BNL 13,8 2 Citi 13,6 3 JP Morgan 11,5 4 Société Générale 7,8 5 Deutsche Bank 7,4 6 Barclays Capital 6,7 7 Goldman Sachs 6,2 8 Lehman Brothers 5,4 9 Credit Suisse 4,1 10 UBS 3,8 Derivati su azioni 1 1 Société Générale 13,8 2 2 BNP Paribas - BNL 12,4 3 8 Citi 9,5 4 3 JP Morgan 8,2 5 5 UBM 6,8 6 4 Deutsche Bank 6,3 7 7 Banca Akro Goldman Sachs 5,5 9 9 Barclays Capital 5, Banca IMI 5 riskitalia.com 7

5 DERIVATI SU TASSI DI INTERESSE Swap di tassi di interesse overnight 1 1 BNP Paribas - BNL 13,5 2 2 JP Morgan 13,3 3 Citi 10,3 4 3 Banca IMI 8,7 5 Société Générale 7,7, a meno di 2 anni 1 1 Banca IMI 15,5 2 5 JP Morgan 14,2 3 Citi 10,7 5 Société Générale 9,7 5 2 BNP Paribas - BNL 9,4, oltre i 2 anni 25 banche citate 1 3 BNP Paribas - BNL 17,5 2 4 Banca IMI 13,5 3 Citi 10,3 4 5 JP Morgan 9,7 5 1= Deutsche Bank 8,3 overnight 24 banche citate 1 1 JP Morgan 12,7 2 4 BNP Paribas - BNL Banca IMI 9,9 4 3 Citi 9,7 5 2 Goldman Sachs 8,8, a meno di 2 anni 22 banche citate 1 1 Goldman Sachs 13,2 2 2 Citi 11,2 3 4 JP Morgan 9,4 5 3 BNP Paribas - BNL 8,9 5 5 Banca IMI 7,5, oltre i 2 anni 23 banche citate 1 1 JP Morgan 13,8 2 4= Citi 10,2 3 4= Deutsche Bank 9,5 5 Lehman Brothers 8,6 5 2 Goldman Sachs 7,6 Opzioni esotiche su tassi 19 banche citate 1 n/a Citi 15,2 2 JP Morgan 14,5 3 Deutsche Bank 12,1 5 Goldman Sachs 8,6 5 BNP Paribas - BNL 7,4 19 banche citate 1 n/a Citi 12,2 2 JP Morgan 11,6 3 Goldman Sachs 9,4 5 Lehman Brothers 8,3 5 BNP Paribas - BNL 7,8 Swaption 1 n/a JP Morgan 13,2 2 Citi 11,2 3 Deutsche Bank 9,1 5 BNP Paribas - BNL 8,5 5 Goldman Sachs 7,5 Forward rate agreements 15 banche citate 1 1 BNP Paribas - BNL 12,8 2 2 JP Morgan 11,6 3 4 Deutsche Bank 8,8 4 Citi 8,5 5 3 Banca IMI 7,3 18 banche citate 1 1 JP Morgan 13,1 2 4 Citi 10,5 3 Deutsche Bank 9,2 4 3 BNP Paribas - BNL 8,1 5 5 Banca IMI 6,8 Pronti contro termine (Repo) 19 banche citate 1 1 Barclays Capital 12,5 2 2 JP Morgan 11,2 3 Citi 9,3 4 4 Deutsche Bank 7,8 5 2 BNP Paribas - BNL 7,1 1 1 Goldman Sachs 13,7 2 2 JP Morgan 11,5 3 5 Citi 9,6 4 4 BNP Paribas - BNL 7,6 5 Deutsche Bank 7,5 8 Risk Italia Inverno

6 Derivati su valuta FX Opzioni / 25 banche citate 1 1 Goldman Sachs 12,8 2 3 JP Morgan 10,3 3 5 Deutsche Bank 9,4 4 Citi 8,2 5 4 UBS 8 FX swap / 23 banche citate 1 1 Goldman Sachs 12,8 2 3 JP Morgan 11,2 3 2 BNP Paribas - BNL 9,3 4 4 UBS 8,2 5 Citi 7,4 Prodotti esotici su valuta 1 1 JP Morgan 13,3 2 3 Goldman Sachs 11,5 3 2 UBS 9,1 4 Société Générale 8,3 5 Citi 7,7 18 banche citate 1 2 Goldman Sachs 13,5 2 1 JP Morgan 13,1 3 5 Citi 9,6 4 4 UBS 7,4 5 Société Générale 7,2 Derivati su azioni Opzioni su azioni OTC Italiane 1 1 Banca Akros 13,8 2 2 UBM 10,6 3 Citi 9,5 4 4= Société Générale 8,8 5 4= BNP Paribas - BNL 7,3 Internazionali 1 1 Société Générale 11,9 2 2 BNP Paribas - BNL 11,5 3 JP Morgan 10,2 4 Citi 8,2 5 3= Deutsche Bank 6,7 Esotiche 1 1 BNP Paribas - BNL 15,8 2 2 Société Générale 14,1 3 Citi 11,5 4 3 Lehmans Brothers 8,9 5 4 Deutsche Bank 8 Opzioni su indici azionari Italiane 18 banche citate 1 1 Société Générale 14,5 2 2 BNP Paribas - BNL 14,3 3 3 Banca Arkos 11,2 4 4 UBM 10,7 5 Citi 7,7 Internazionali 1 1 Société Générale 14,5 2 3 BNP Paribas - BNL 13,3 3 2 JP Morgan 10,2 4 5 Citi 8,6 5 4 Deutsche Bank 7,4 WARRANTS 1 2 Citi 14,4 2 1 Société Générale 14,2 3 3 UBM 10,1 4 4= JP Morgan 8,8 5 BNP Paribas - BNL 8,1 riskitalia.com 9

7 Derivati creditizi Default swaps su single name Italiani 22 banche citate 1 1 JP Morgan 16,5 2 3 Citi 13,2 3 2 Goldman Sachs 9,8 4 4 Banca Intesa 8,2 5 Morgan Stanley 6,7 Internazionali 1 1 JP Morgan 15,6 2 5 Deutsche Bank 13,5 3 2= Citi 13 4 BNP Paribas - BNL 8,1 5 Morgan Stanley 7,3 CDO (Collateralised debt obligations) 1 1 JP Morgan 18,6 2 2 Citi 15,2 3 BNP Paribas - BNL 10,3 4 4 Deutsche Bank 8,6 5 Barclays Capital 7,6 Prodotti strutturati Prodotti Strutturati worst of su basket Indici/Titoli 16 banche citate 1 n/a Société Générale 15,4 2 Citi 13,5 3 BNP Paribas - BNL 11,8 4 JP Morgan 8,2 5 Barclays Capital 7,1 Prodotti Strutturati di crescita su basket Indici/Titoli 15 banche citate 1 n/a BNP Paribas - BNL 16,5 2 Citi 14,2 3 JP Morgan 13,4 4 Deutsche Bank 8,7 5 Goldman Sachs 6,8 Bermudan puttable notes Nota con facoltà ricorrente di restituzione 1 n/a JP Morgan 20,6 2 Citi 16,5 3 BNP Paribas - BNL 15,2 4 Deutsche Bank 9,4 5 Barclays Capital 7,3 Abbiamo spinto a favore di investimenti in classi di attività e strategie che godono di forti credenziali per battere il benchmark Carlo Bragazzi, BNP Paribas 10 Risk Italia Inverno

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